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Ho incontrato NETTUNO che mi ha detto di inviarvi questo scritto.....promette che presto porterà anche tutti i suoi amici dell'Olimpo....
apetta messaggera posta e rivolteggia sui prati in cerca di altri ospiti
"Tornare all'antro è come posare lo sguardo sull'acqua e percepire che il fondo è a portata del nostro respiro.
E' come guardare in un sogno e rendersi conto che l'immaginario è veritiero più di un accadimento che si svolge nella veglia.
Scendere a capofitto in una parte intatta di noi è come guardare sul palmo della propria mano e leggervi il destino dell'intera umanità.
l'antro ospita un vasto catalogo di creature illegali,di maschere rovesciate,di cose imperfette,di miraggi,
In un variegato miscuglio di terra,sole,luna,fuoco......I temi suggeriscono un continuo andare e venire,un farsi ponte fra figure e territorio: impongono già essi un soggiornare in prossimità del meraviglioso
E' precisamente questa la forza dell'antro:
tentare un gesto diverso,presentare il meraviglioso,l'estraneo,il non attuabile come qualcosa di normale e conforme ad una previsione.
La sua prospettiva è davvero ribaltata.
Consentire al nostro sguardo di accedere a questi paesaggi dell'anima e di prendere con essi confidenza....una delle aspirazioni che maturiamo entrando nell'antro
Schegge di personaggi,atomi di scene,briciole di realtà
Qui le parole abitano l'impossibile
Qui il dire non modula un tempo fisico nè dipinge paesaggi strettamente geografici
Qui un'intricata rete di sentieri porta verso un " oltre" che forse costituisce la vera matrice dell'essere umano,totalmente svincolato dalla contingenza storica e dalle leggi di natura
Qual'è la lezione dell'antro, per chi torna dalle terre circostanti?
Al visitatore,l'incantato,viene richiesto di accedere all'immaginario.
sì.
Ma come farebbe un eroe delle fiabe. Esattamente come fa il bambino che alla domanda:
" Puoi toccare una stella?
risponde " Sì,"
piegandosi e toccando la Terra "
apetta messaggera