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L'oca selvatica
Mori Ogai, L'oca selvatica
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: Marsilio, 1994
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L'oca selvatica (1915), tuttora uno dei libri più amati di Mori Ogai (1862-1922), lo scrittore e l'intellettuale che, pur possedendo una profonda conoscenza della cultura occidentale, più ebbe a cuore la difesa di quei valori tradizionali che il suo paese, travolto dall'incalzare dei nuovi tempi, sembrava aver smarrito, narra la storia di Otama, la "ragazza alla finestra", e del suo amore impossibile per il giovane Okada.
Romanzo rivolto con sguardo nostalgico verso un sogno di giovinezza e di illusioni perdute, spicca per la sapienza dell'impianto narrativo e il tratto sicuro nel delineare i personaggi in un'opera la cui vocazione è spesso quella di una "letteratura di idee".
Proprio come al di sotto della sua brillante immagine di fedele funzionario governativo e artista di successo emergono le inquietudini di una vita divisa tra le esigenze della scrittura e il legame con uno stato autoritario e repressivo, così, nel silenzioso e quasi inavvertito scorrere degli eventi del romanzo, si nascondono i temi cari alla riflessione di Ogai: la quotidianità minacciata dalla dimensione oscura e "notturna" dell'uomo, l'eccessivo rigore morale e la presa di distanza dalla realtà, sempre in procinto di mutarsi in gelido vuoto dei sentimenti.