- cara Naja,
cerco di risponderti con il massimo della sincerità...e per ciò che sono capace.
Che cosa è per me la Divina Provvidenza?
intanto è qualcosa di insito dentro di me...
non una scoperta fatta da adulta...bensì una Dote che sento iscritta nel mio dna...in cui riconosco il mio Sè...
evidentemente anche un archetipo ereditato dalla mia famiglia di origine e da mia madre in particolare...
Credo si possa ritenere l'antitesi del libero arbitrio...
una forza interna che spinge a credere che esista un Ordine Superiore...
che ti fà accettare anche ciò che è più lontano dalla volontà e dall'IO
Prescinde dal raziocinio e dalla mente...perchè la mente per sua natura diffida di cio' che non può essere dimostrato,
anche se collegarla alla religione è facile e conseguente...
nel mio caso seppur fortemente proiettata verso un credo forte...
l'accettazione prescinde da determinati concetti cristiani...
non vorrei però entrare in una discussione sulla dottrina...perchè come detto ritengo la Provvidenza qualcosa che stà aldilà della materia...
la professione del proprio credo mi sembra più determinato dalle coordinate geografiche alla nostra nascita...che una scelta consapevole...
la stessa parola religione è una parola straordinaria che viene quasi sempre compresa in modo diverso dal suo significato originario.
Il concetto che un tempo eravano “UNO”, tutto era unito, Dio, gli uomini, gli animali, le piante, tutte le creature viventi facevano parte di un TUTTO: poi si è rotta questa unità, si è sentito il bisogno di conoscere, di capire, e a seguito di questo, ci si è separati dall’unità: si è sviluppata la coscienza individuale, quella che usiamo ogni giorno, però si è avvertito anche il senso tremendo di frammentazione, di separazione, non siamo più Uno, siamo tanti, frammentati e spesso ci sperimentiamo piccoli e soli.
Ecco credo nell'Unità del creato...
e credo che quel creato sia opera Divina...che ha un suo progetto.
baci Ross