- I FIGLI DEL SOLE
Eravamo accanto a un fuoco,in un luogo senza confini,il cielo sottolineava i suoi giochi in uno scherzo fra luna e sogni,fra sole e ombre…eravamo in pochi; e mentre le lance del fuoco divino raggiungevano il cuore di noialtri lì sdraiati ad ascoltare il maestro, qualcosa di magico accadde…D’incanto per un breve attimo DIVENTAMMO IL RESPIRO DEL MONDO.
Quale magia irripetibile! Ci innalzammo ai vertici dell’ombra..e riuscimmo a toccare il sole..in quell’unico attimo POSSIBILE di NON TEMPO…Io e i pochi altri ci trovammo davanti a LUI, signore di luce…
L’amore da cui si sentivamo avvolti,ci protesse dai suoi raggi..ci permise di adorare la sua PUREZZA….ci sentimmo “DEI†nellâ€â€˜OLIMPO DEGLI ELETTIâ€.
Fu un attimo,un infinito indimenticabile attimo,ma fu eterno:GUARDARE IL SOLE A OCCHI NUDI,SENZA IL FILTRO DELLA PROPRIA UMANITA’,senza il limite della nostra materialità …
FU UN ATTIMO..e poi tornammo giù.
Le lance di fuoco rientrarono placidamente nel caldo falò…tutto sembrò un sogno..ma si, ci eravamo addormentati al suadente suono di una ninnananna..ma si! Si toccare il sole con un dito…un sogno..
Peccato ,mi dissi,era sembrato vero.
Il maestro ,che mai aveva cessato il suo racconto,ci guardo con dolcezza,avvolto nel calore emanato dal fuoco sacro,ci sorrise,alzo gli occhi al cielo e indico la luna..
Leggendo i nostri pensieri e i nostri dubbi ci rispose:
“COS’E’ UN SOGNO, SE NON UN INFINITA PROIEZIONE DI UNA REALTA’ IMMAGINATA E POI VISSUTA. COSA C’E’ NEL REALE DEI NOSTRI GIORNI,SE NON UN INFINITA RIPRODUZIONE DI PICCOLI SOGNI.TOGLIAMO IL “PICCOLO†DAL NOSTRO CUORE..E I NOSTRI SOGNI DIVENTERANNO LANCIE DI FUOCO IN MEZZO AL MONDO.
SIATE LANCE,NON BRACE.SIATE FUOCO CHE ARDE IN CIELO.SCOTTATE I VOSTRI PIEDI..MA PER FAVORE ,FIGLI,PASSEGGIATE A PIEDI SCALZI NEL SOLE DEI VOSTRI SOGNI.
GARANTIRVI LA FELICITA’? E CHI SONO IO PER POTERLO FARE?
POSSO SOLO INDICARVI LA VIA E PER AMORE VOSTRO DONARVI I MIEI PIEDIâ€
Ero assai stranita a questo punto…Accidenti! Mi ero avvicinata al gruppo un attimo prima perchè avevo freddo ,e adesso mi trovavo mio malgrado in una tempesta del cuore che mi univa a degli sconosciuti..
Ormai era tardi per tornare indietro..cosi uniti ERAVAMO DIVENTATI VENTO, ma continuavamo ad avere PAURA.
Poi accadde una cosa..Il maestro si alzò in piedi,la sua chioma lunga e nera era sembrato il suo mantello..
Ci avvolse in un abbraccio ..ci sollevo con le sue grandi braccia ad uno ad uno..poi IL BACIO SULLA FRONTE
fu il suo addio..ci guardo indietreggiò..e si diresse verso il mare..
Noi poveri mortali a questo punto speravamo tutti che stesse continuando il sogno..perchè quando ci inchinammo per salutare con dignità il maestro,ci accorgemmo che al posto dei suoi piedi c’erano due tizzoni ardenti..e quella che sembrava una gobba..in realta nascondeva un magnifico paio d’ali…
Rimanemmo per molto tempo in silenzio,quando lui se ne andò.
Lo vedemmo spiccare il volo,seguimmo la sua scia fino a quando divenne solo luce che brilla.
Una stella,era una stella.
E poi lo scoppio,un fuoco di tale intensità che lasciò una traccia in cielo per qualche secondo …
ci guardammo tutti….
Mio Dio,quale sortilegio attui per amore dei tuoi figli!!!
Una cometa..UNA STELLA CADENTE..
Ognuno di noi in cuor suo AVEVA IL SUO DESIDERIO,il suo sogno,il suo sole..ne aveva parlato così tanto il Maestro ..che nessuno di noi fallì…
Ci sembro giusto infine di darci la mano e fare un cerchio sacro attorno al fuoco…ma solo in quel preciso momento..ci accorgemmo ,con stupore, guardando le nostre mani,di una cosa:
Tutti noi,pochi,avevamo l’indice della nostra mano destra bruciato.
E NON AVEMMO PIU’ PAURA.
(di NUNZY CONTI)