- io in quello che descrivi mi ci ritrovo "affamato ciecamente della sete di fuoco"...
io avevo 21anni....e ti assicuro quei paesaggi te lo fanno sentire...li non è come da noi..paesaggi CORTI interrotti magnificamente dalla storia,dall'arte,dall'uomo che ha domininato con la cultura anche e soprattutto -da noi-artistica la natura
Lì-in america-no..la storia sta solo nelle città
fuori è la natura..ma non molle o tenera,
no
ma quella meravigliosamente crudele e suggestiva alla Leopardi
e il contrasto di QUESTA NATURA PREPOTENTE E BELLISSIMA MA INAFFERRABILE PERCHè GLI ORIZZONTI SONO COSI MA COSI LONTAN
I beh..lì c'è uno sgomento" atavico"...che senti RIMOSSO ( e lì la colpa che si sente in tanti film americani di quel tipo)
e la colpa è di avere chiuso il cuore e spalancato solo gli occhi..ma gli occhi senza il cuore vedono solo
o quello che serve..il successo etcc
o quello che distrae..il luna park
per questo io penso che li' in america..QUEGLI IMMENSI ORIZZONTI segnino la curva dove
da una parte la bellezza della democrazia
dall'altra la bellezza di sapere percorrere ad occhi aperti al cuore l'orizzonte che è sempre più lontano..
Di quest'ombra hanno riempito il mondo...e l'arte..il cinema la disvela un pò nei toni e sentimenti che tu,a caldo,descrivi..
QUEGLI ORIZZONTI AMERICANI....sono davvero un loro archetipo importante...e se ci pensi...tanti film li cercano.....