- il matto..arcano 0
questo arcano invita a lanciarsi ...nel ...tram tram della vita ..mettendosi in gioco..senza pregiudizi e remore...
un vero eroe alla scoperta ....
Il Matto rappresenta il caos, dal quale tutto inizia e dal quale tutto torna per poi poter iniziare nuovamente. L’energia primordiale del Matto, che è indefinita, si manifesta nell’Arcano successivo, Il Bagatto, che nella sua forza creativa, dà forma a questa energia. Il Matto è l’energia pura, il Bagatto l’energia che vuole manifestarsi. Il Bagatto è rappresentato da un giovane giocoliere e il suo gioco, attraversando tutti gli Arcani, si conclude con il raggiungimento dell’armonia, rappresentata dall’arcano XXI, Il Mondo. Ma il ciclo non ha fine, l’armonia viene sconvolta nuovamente dal Matto che dando le spalle al mondo ha il coraggio di rinunciare a ciò che è precostituito, di andare controcorrente, di lanciarsi verso nuove mete, dando inizio così il via a un nuovo inizio.
Il Matto ricorda che la libertà di spirito e la libertà di azione ci permettono di avanzare.
Il Matto ha una veste è coloratissima , sul dietro è lacerata da un cane che lo insegue... Il copricapo è giallo ed esprime la luce dell’intelligenza. Il Matto sembra non avere età , il suo sguardo è diretto verso l’alto e guarda in avanti senza alcuna preoccupazione. Voltando le spalle al passato, cammina spedito verso il futuro, tenendo un bastone nella mano destra e portando con la sinistra un sacchetto appeso a un secondo bastone. Annuncia il suo arrivo con il tintinnio dei campanelli , facendo ridere la gente... I quattro campanellini legati alla cintola rimandano ai quattro centri dell’essere umano, simboleggiati dai semi degli Arcani Minori: Bastoni /centro sessuale- creativo dell’uomo, Coppe/centro emozionale, Denari/centro materiale, corporeo, Spade/centro intellettuale.
Il Matto è indifferente alla derisione altrui derivante dalla sua diversità, ma non bisogna dimenticare che i giullari erano gli unici che potevano dire le verità più sgradevoli anche ai sovrani, protetti dalla loro pazzia che li assimila al mondo divino, esclusi dalle leggi umane che governano il mondo. Pazzia quindi come stato di suprema saggezza.
L’animale che sta dietro al Matto (cane, o lince) sembra spingerlo in avanti mordendolo, e rappresenta il lato animale, istintuale dell’inconscio. L’animale gli appoggia le zampe alla base della colonna vertebrale, il punto dove la tradizione induista individua il centro nervoso in cui si concentrano le forze della terra (chakra muladhara). Il Matto ha un’espressione sorridente, sembra non sentire la sofferenza del morso dell’animale: non è sopraffatto dalle passioni istintuali e dalle forze dell’inconscio, queste sono state da lui assimilate; indifferente a ciò che lo circonda, la sua saggezza gli permette di distaccarsi dalle cose terrene e materiali e lo porta verso un suo mondo interiore irraggiungibile agli altri. L’animale può anche rappresentare la paura, l’invidia, la rabbia di chi non riesce a capirlo, ma ad esse il Matto è indifferente.
Tutto ciò che il Matto possiede è in un sacchetto color carne che rappresenta il bagaglio delle sue esperienze passate. Il bagaglio sembra non pesargli affatto, le esperienza sono state infatti spogliate da tutto ciò che è superfluo e assimilate, esse porteranno a qualcosa di nuovo con l’Arcano successivo, il Bagatto. Il sacchetto è appeso a un bastone che rappresenta gli impulsi: la follia o il coraggio di andare avanti lasciandosi alle spalle ciò che non serve più. Il bastone finisce a forma di cucchiaio, è un asse recettivo che porta la luce della coscienza, l’essenziale, il substrato utile della esperienza assimilata.