- un brano molto significativo ...per tutti -anche per alzata con pugno- ..che non ho nominato oggi per lasciarla in silenzio..
con questo ..vado ad abbracciare Morfeo ...
gli indiani d’america ...
"Il silenzio è un bene interiore che possiamo ottenere, è un nostro diritto… com’è un nostro diritto la pace, la serenità e la realizzazione del Sè. Perché non desiderarlo?
Si insegnava ai bambini a restare seduti immobili e a prenderci gusto. Si insegnava loro a sviluppare l’olfatto, a guardare là dove, apparentemente, non c’era nulla da vedere, e ad ascoltare con attenzione là dove tutto sembrava calmo.
Un bambino che non può stare seduto senza muoversi è un bambino sviluppato a metà.
Noi respingevamo un comportamento esagerato ed esibizionista poiché lo giudicavamo falso. Un uomo che parlava senza pause era considerato maleducato e distratto.
Un discorso non veniva mai iniziato precipitosamente né portato avanti frettolosamente.
Nessuno poneva una domanda in modo avventato anche se fosse stata molto importante.
Nessuno era obbligato a dare una risposta. Il modo cortese di iniziare un discorso era di dedicare un momento di silenzio a una riflessione comune.
Anche durante i discorsi facevamo attenzione a ogni pausa, nella quale l’interlocutore rifletteva.
Per i Dakota, il silenzio era eloquente. Nella disgrazia come nel dolore, nei torbidi momenti della malattia e della morte, il silenzio era prova di stima e di rispetto. Era così quando ci capitava qualcosa di grande e degno di ammirazione."
Tratto da: “Il Grande Spirito parla al nostro cuore” Ed. Red