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I SOGNI
   
  IL LUPO
discussione inserita da elisa
 
cara Bruna e cari amici del forum,

desideravo chiedervi un piccolo aiuto...la scorsa settimana ho sognato un lupo sembrava magro, con il muso affilato,e i peli che si allargano come una volpe nella parte lunga del muso..sembrava quello di balla con i lupi, era grigio chiaro e mi guardava fermo quasi impaurito e poi si è avvicinato e credo siamo diventati "amici"...me lo ricordo seduto vicino a me poggiato al mio fianco...come fanno a volte i cani...mi sono svegliata con una sensazione di calore/amore....

potrebbe essere una guida?

grazie per qualsiasi interpretazione:)

vi abbraccio,

Elisa

____________________________________________________________________________________________________

 RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 351 - Inserisci una risposta a questa discussione
 
A CURA DI
inserita il 18/01/2010 21:17:01

- Allora aggiungo altro...

Lo sapete che esiste la lettura dell'orecchio portata appunto da una studiosa Piera Vitali,che tra l'altro è stata a Roma questo weekend...riceve al centro Harmonia Mundi vicino al Colosseo,oppure a distanza spiego alla fine come.

Vi posto dei suoi estratti:
"La fisiognomica: volto, personalità e destino ".

Studiando sui testi di illustri predecessori, che già ai loro tempi associavano il temperamento dell’individuo ai tratti del volto, e mettendo a frutto la teoria attraverso l’osservazione diretta e l’esperienza sul campo, ho potuto realizzare un mio personale metodo di lettura di un organo che, pur essendo nascosto spesso dai capelli, costituisce un aspetto importante del volto umano: l’orecchio.

Ho capito che ogni “diversità” significa straordinarietà: lineamenti, segni, rughe possono fornire informazioni preziose sugli aspetti profondi del nostro carattere e del nostro destino. Proprio in virtù dell’unicità di ogni essere umano, l’argomento che collega valori estetici e caratteriali risulta piuttosto complesso e delicato, ma non per questo va accantonato: al contrario, bisognerebbe evitare di formulare giudizi sbrigativi al riguardo. Preziosi organi di senso, le orecchie non solo ci guidano all’ascolto dei suoni profondi della vita, ma, se osservate con attenzione, permettono di intuire molti aspetti della persona che abbiamo di fronte. A seconda della forma e dell’attaccatura, potranno indicare il suo grado di curiosità e interesse verso gli altri, e raccontare qualcosa del suo magico rapporto con la realtà e il destino.

Come le impronte digitali di una persona rappresentano qualcosa di assolutamente originale, così ogni orecchio contiene una “mappa” della vita passata, presente e futura del suo proprietario che non è mai uguale a quella di un altro: un marchio distintivo inconfondibile, su cui sono impressi i segni della sua anima e che consente di sentirela vita, ascoltare il futuro e udire il destino.

Nell’orecchio, infatti, nulla compare per fatalità assoluta: in esso vengono riflesse le inclinazioni della nostra personalità, è tracciato il vissuto che ci ha segnato e che ci guiderà verso l’avvenire, e anche l’andamento delle questioni “di cuore” può venir rilevato e indirizzato alla migliore risoluzione attraverso la consultazione del padiglione auricolare. L’orecchio è infatti un organo estremamente sensibile.

Le varie tecniche di lettura dell’orecchio sono tutte complementari e integrabili tra loro; sia che vengano dall’Oriente che dall’Occidente, esse costituiscono valide indicazioni non esaustive che insieme possono portare a ottimi risultati interpretativi; la cosa più importante resta comunque la pratica dell’osservazione, e soprattutto è indispensabile evitare il rischio della semplificazione e ricordare che, in questo come in altri ambiti di ricerca: “Il cammino è la meta”.

“…Tutte le scienze, tutte le arti che fanno congetture: la grafologia, la chirologia, la fisionomia, la meteorologia, valutano l’uomo o ciò che lo circonda e, in una certa misura, lo orientano, fornendogli un pronostico, una previsione, una scommessa sull’avvenire”
(Carl Gustav Jung)

“Conosci te stesso e impara a conoscere gli altri, e tu conoscerai tutti i segreti dell’universo”: Questa massima, ispirata alla iscrizione posta sul frontone del tempio di Delfi è sempre di grande attualità.
Ma come trovare il cammino di questa conoscenza?
La fisiognomica (scienza della conoscenza dell’anima, ossia dei pensieri e dei sentimenti dell’essere umano attraverso la forma del suo viso) è una di queste strade.

In India i lobi delle orecchie allungati sono simbolo di giudizio,
saggezza e immortalità, così come in Cina e presso gli Inca in Perù. Non si tratta di imparare a memoria una enormità di dati tecnici, ma di capire che tutto ciò che si vede in un viso ha un senso che si può decifrare imparando a leggere il gran libro della natura che ciascuno porta aperto in se stesso.
In questo modo la scritta del tempio di Delfi acquista e rivela tutto il suo significato.
L'universo apre le porte dei suoi segreti, permettendo a ciascuno di sviluppare tutte le proprie potenzialità e di giungere ad uno stato di gioia profonda e vera.
La fisiognomica è un’Antica Scienza che come tutti gli Antichi Saperi, porta alla scoperta di Nuovi Saggi Orizzonti di Vita…

L’idea della correlazione tra anomalia fisica e degenerazione morale è un tòpos che si ritrova nell’idea di ordine come
equivalente di bellezza e nel concetto greco per cui “ciò che è bello è anche buono”. In particolare, la parte alta
Nell’orecchio, più precisamente nell’elice esistono dei “segnali” indicatori ben precisi che permettono di datare gli eventi.
Leggere l’orecchio significa interpretare correttamente i “segnali” misteriosi (nei, rughe, arrossamenti, irregolarità, ecc.), incisi nel padiglione auricolare.

Questi “segnali”, queste tracce, non sono solo indicatori utilizzati per predire il futuro, ma validi suggerimenti (derivati dall’Antica Scienza della Fisiognomica), che ci aiuteranno a comprendere meglio la realtà e ci saranno di valido sostegno nell’adottare determinati atteggiamenti e nel prendere decisioni appropriate, superando paure e insicurezze.
Osservando la rappresentazione del Dottor Nogier si può dedurre la sommaria localizzazione degli organi del corpo umano sull’orecchio; per esempio la spina dorsale (che nella lettura dell’orecchio viene interpretata come l’intero percorso di vita di una persona) si trova situata nell’elice (cordone esterno) del padiglione auricolare. È bene sottolineare che molti dei problemi degli adulti iniziano già nell’utero materno.

Al feto vengono trasmessi sentimenti di ogni tipo, che si irradiano nel suo corpo, e rimangono in attesa di essere risvegliati e trasformati spesso in certezze errate. I “segni sull’orecchio” vengono lasciati già dall’esperienza nell’utero materno: principalmente nell’orecchio sinistro per le questioni che riguardano lo stato emozionale affettivo, e nell’orecchio destro per quelle che riguardano lo stato materiale e razionale.(qui potreste usare l'astrologia prenatale...)

Per iniziare a leggere l’orecchio, è bene per prima cosa cercare il punto in cui la parte inferiore e quella superiore di esso si attaccano al viso. In questa zona ha sede il segno del concepimento assieme al
periodo di gestazione che va a sfociare nella nascita. Il momento della nascita lascia sempre un segno iniziale, un “indirizzo per la vita”.

Fasce di età indicative di un individuo nell’arco della propria vita; gli antichi cinesi iniziavano a cercare e a leggere i “segni” nell’orecchio già dal momento del concepimento.

CROMOPUNTURA AURICOLARE
La Cromopuntura Auricolare è una tecnica indolore che si applica sulla superficie dell'orecchio tramite una penna cromatica.
La cromopuntura auricolare integrata racchiude in sé tre fenomeni distinti:
1) le sorprendenti proprietà benefiche della luce e dei colori;
2) le possibilità terapeutiche, diagnostiche e curative;
3) l’interpretazione e la risoluzione di problematiche psicofisiche secondo la corrispondenza dei chakra e del loro rispettivo colore.


La scuola di riflessologia emozionale del Dottor Sponzilli ha esteso per prima in maniera organica l’applicazione della stimolazione puntiforme monocromatica al padiglione auricolare, basandosi sullo studio della teoria dei biofotoni del fisico Fritz Albert Popp e su analoghi esperimenti effettuati soprattutto a
livello somatico generale sui punti di medicina cinese dal naturopata tedesco Peter Mandel.
1
http://www.pieravitali.it/orecchio.html

Quello sopra è il link del sito dove troverete grafici che spiegheranno tutto.

Ecco infine in il libro dell'autrice:

"Iniziazione alla lettura dell'Orecchio"
168 pagine - 80 foto e disegni.

L’orecchio può essere considerato un “talismano personale” che ci accompagna per tutta la vita;ogni orecchio ha un “disegno” personificato con incisa la nostra storia personale.
Il padiglione auricolare contiene misteriose informazioni su di noi e il nostro futuro.
Non esiste un orecchio uguale all’altro e ogni padiglione auricolare racchiude
un’importante mappa della nostra vita passata, presente e futura.
L’orecchio ha una geografia particolare che secondo la Medicina Tradizionale Cinese indica la forma di un feto capovolto, con la conseguente e profonda rappresentazione dell’essere umano in tutte le sue parti, materiali e spirituali.
La forma di ogni orecchio è irripetibile, come il volto, gli occhi, le impronte digitali, la calligrafia e il timbro della voce. L’orecchio è soprattutto un importante organo di senso, sede dell’equilibrio, che permette al nostro corpo di mantenersi in assetto psicofisico e ci consente di “sentire” la nostra vita, di “ascoltare” il nostro futuro e di “udire” il nostro destino.
L’orecchio è una vera e propria mappa sulla quale sono tracciati i segni dell’anima, basta imparare a leggerli, percepirli e ascoltarli.
Questo testo consente di trovare la chiave per conoscere e capire ciò che ci accade e apprendere le regole basilari per interpretare la lettura dell’orecchio.
Non esiste un orecchio uguale a un altro: la sua forma irripetibile, come il volto, gli occhi, le impronte digitali, la voce. Il padiglione auricolare racchiude un'importante mappa che ci consente di 'sentire' la nostra vita, di 'ascoltare' il nostro futuro e di 'udire' il nostro destino.

Questo metodo ci aiuta a trovare la chiave per conoscere
e capire noi e gli altri attraverso le regole basilari dell'interpretazione dell'orecchio. La lettura prevede una analisi generale dell'orecchio, i punti forti, i punti deboli,
un consiglio per conoscere meglio se stessi, la fortuna,
la salute, l'amore...

Per una lettura completa sono necessarie 3 foto:
1 foto del dell'orecchio sinistro,
1 foto dell'orecchio destro,
1 foto di fronte.


Se viene inviata 1 sola foto la lettura sarà meno ampia.
Insieme alle foto occorre specificare:
- il nome e cognome
- la data di nascita
- il luogo di nascita
- il sesso

Non dimenticate l'autorizzazione all'utilizzo dei dati personali!

Potete spedire il tutto tramite posta tradizionale all'indirizzo: Via Pilati, 1 40018 San Pietro in Casale (BO)
oppure inviate un'e-mail a: info@pieravitali.it


Ho scoperto poco dopo il parto di mio figlio l'agopuntura,e da lì,la tipa mi disse mentre mi metteva un ago vicino all'orecchio,che in un punto lesse che avevo subito una caduta a 2 anni,lì per li ero perplessa,poi mi ricordai che si, volai dalle scale e feci una bella botta...

Spero vi chiarisca ogni dubbio.
Se mi viene in mente altro aggiungerò.

Buona lettura.






Shay Al Branco...
 
inserita il 19/01/2010 01:27:30

- ...nostalgia ..di hermes....era sordo .. ..

.."E’ certo che la sordità del mondo moderno nei confronti delle domande poste dall’anima ha terribili conseguenze: ognuno è occupato unicamente dal proprio destino personale e diviene incapace di scorgere i legami sottili che tengono uniti i popoli e consentono la convivenza civile tra le nazioni, si perde anche la capacità di vedere con il cuore, di scorgere il proprio cammino attraverso il labirinto dell’accadere, si diventa ciechi alla bellezza dovunque essa si manifesti in ciò che ci circonda, negli oggetti di uso comune , negli edifici in cui viviamo, nelle meraviglie che caratterizzano la Natura, nella scintilla immortale che abita ogni essere vivente.
Per questo motivo molti esseri umani divengono disponibili a distruggere la bellezza in tutte le sue forme."(????)

Sono ancora convinta che quando qualcuno di noi è colpito ...da male che non permette di sentire .
..
forse è stanco perchè si sente solo in mezzo ai pericoli.?.il suo corpo dà un sibilo :una via rovesciata che utilizza il contatto con le realtà sottili !!?..
mi piace ancora di più abbattere le differenze e le polarità-destro-sinistro- acqua-terra-aria-fuoco ..femminile-maschile..e tutte le altre

se fossi hermes ..aprirei un corteo all'olimpo con uno striscione :"Lotta alla sordità, ai disturbi uditivi, ai suoni fantasmi acufeni o fantasmi assenti."vi offro un
CADUCEO
- enigma della complessità umana e delle sue infinite possibilità
- emblema della medicina e trionfo della "coppa salutare", nella quale si compie il recupero della forza vitale

-emblema di alchimia nel potere di conciliare tra loro gli opposti, creando armonia tra elementi diversi, come l'acqua, il fuoco, la terra e l'aria - lo zolfo e il mercurio..

e l'universo? dominare il caos e mettere ordine, creando armonia tra le tendenze ruotanti intorno all'asse del mondo..?.eppure il caduceo ne è il simbolo ..

siamo i meno sordi .....proprio perchè colpiti e impotenti..??..

dopo il mio delirio ...

ASTRO..certo il catcher dream ..l'avevo già ..era lì SENTIVO (convinzione non dimostrabile ) che sarrebbe dovuto appartenere ..a qualcuno ...che poi mi è apparso..nel post di Aral-ora Deva.
.
Certo che il forum si fa storia ..e devo dire che ringrazio TUTTI..per l'arricchimento che questa "storia" ...porta ..
Anche io ..mentre vi scrivo ..elisa,astro.shay.lara ..trovo sempre spunti che mi chiariscono ..e mi arricchiscono ..


.cilli
 
inserita il 19/01/2010 07:00:26

- caro Astro

non puoi capire quanto mi abbia colpito la frase che mi hai riportato. Queste parole mi appartengono profondamente anche se sono in un luogo che devo ancora raggiungere.

Mi ricopierò per bene queste parole e me le terrò vicino, come promemoria.

Intanto ho messo un bel lupo come sfondo del desktop.

Ti abbraccio

lara


deva
 
inserita il 19/01/2010 12:59:46

- Perchè i corvi sono neri.

(una leggenda indiana)

Nei giorni lontani, quando la terra e la gente su di essa erano state create da poco, tutti i corvi erano bianchi come la neve.

In quei tempi antichi la gente non aveva ne cavalli, ne armi da fuoco, ne armi di ferro.

Tuttavia si procurava cibo , a sufficienza per sopravvivere cacciando il bufalo.

Ma cacciare i grossi bufali a piedi con armi che avevano punte in pietra era duro, aleatorio e pericoloso.

I corvi rendevano le cose ancora più difficili per i cacciatori per che erano amici dei bufali.
Librati alti nell'aria, vedevano tutto quello che succedeva nella prateria.

Ogni volta che notavano dei cacciatori avvicinarsi ad una mandria di bufali, volavano dai loro amici e, appollaiati tra le loro corna, davano l'allarme:

" Caw, caw, caw, cugini, stanno venendo dei cacciatori. Stanno avanzando furtivamente attraverso quella gola laggiù. Stanno salendo dietro quella collina. State attenti! Caw, caw, caw! ".

Allora, i bufali fuggivano in disordine, e la gente soffriva la fame.
La gente tenne un consiglio per decidere che cosa fare.

E bene, tra i corvi ce n'era uno veramente enorme, due volte più grosso di tutti gli altri. Quel corvo era la loro guida. Un vecchio e saggio capo si alzò e diede questo suggerimento "

Dobbiamo catturare il grosso corvo bianco ", disse, " e dargli una lezione. O farlo o continuare a soffrire la fame ".

Portò fuori una grande pelle di bufalo, con la testa e le corna ancora attaccate. La mise sulla schiena di un giovane coraggioso, e disse:

« Nipote, insinuati tra i bufali. Penseranno che tu sia uno di loro, e potrai catturare il grosso corvo bianco Camuffato da bufalo, il giovane strisciò tra la mandria come se stesse pascolando.

Le grosse bestie pelose non gli prestarono nessuna attenzione. Allora i cacciatori uscirono dall'accampamento dietro di lui, con gli archi pronti. Come avvicinarono alla mandria, i corvi arrivarono volando, come al solito, dando l’allarme ai bufali:

"Caw, caw, caw, cugini, i cacciatori arrivano per uccidervi. Fate attenzione alle loro frecce. Caw, caw, caw!"
e come al solito tutti I bufali fuggirono via in disordine : tutti, cioè , eccetto il giovane cacciatore camuffato sotto la sua pelle pelosa, il quale faceva finta di continuare a pascolare come prima.

Allora il grosso corvo bianco venne giù planando, si appollaiò sulle spalle del cacciatore e sbattendo le ali disse :

" Caw , caw , caw , sei sordo, fratello? I cacciatori sono vicini , appena sopra la collina . Mettiti in salvo !" .

Ma il giovane coraggioso si allungò da sotto la pelle di bufalo ed afferrò il corvo per le zampe .Con una corda di pelle grezza legò le zampe del grosso uccello ed allacciò l’altro capo ad una pietra. Per quanto si dibattesse , il corvo non potè fuggire.

La gente sedette nuovamente in consiglio : " Cosa ne dovremo fare di questo grosso uccello cattivo , che ci ha fatto soffrire cento volte la fame?".

" Lo brucerò all’istante!" rispose un cacciatore arrabbiato, prima che qualcuno potesse fermarlo, tirò via con uno strattone il corvo dalle mani di quello che l’aveva catturato e lo ficcò nel fuoco del consiglio, corda , pietra e tutto quanto .

"Questo ti servirà di lezione" , disse.
Naturalmente la corda che teneva la pietra bruciò quasi subito, ed il grosso corvo riuscì a volare via dal fuoco.
Ma era malamente bruciacchiato , ed alcune sue penne erano carbonizzate . Benché fosse ancora grosso , non era più bianco .

" Caw , caw , caw , " gridò , volando via più velocemente che potè :" Non lo farò mai più , non darò più l’allarme ai bufali , e così farà tutta la nazione dei corvi . Lo prometto! Caw , caw , caw "

Così il corvo fuggì. Ma da allora tutti i corvi furono neri.


"La prima Stella Alpina"

Una volta tanto tempo fa una montagna malata di solitudine piangeva in silenzio. Tutti la guardavano stupiti: gli abeti, i faggi, le querce, le pervinche e i rododendri. Nessuna pianta però poteva farci niente, poiché era legata alla terra dalle radici. Così neppure un fiore sarebbe potuto sbocciare tra le sue rocce. Se ne accorsero anche le stelle, quando una notte le nuvole erano volate via per giocare a rimpiattino tra i rami dei pini più alti. Una di loro ebbe pietà di quel pianto senza speranza e scese guizzando dal cielo. Scivolò tra le rocce e i crepacci della montagna, finché si posò stancamente sull'orlo di un precipizio. Brrr!!! Che freddo faceva! ...Che pazza era stata a lasciare la quiete tranquilla del cielo! Il gelo l'avrebbe certamente uccisa. Ma la montagna corse ai ripari, grata per quella prova di amicizia data col cuore. Avvolse la stella con le sue mani di roccia in una morbida peluria bianca. Quindi la strinse, legandola a sé con radici tenaci. E quando l'alba spuntò, era nata la prima stella alpina...

Leggenda della Val D'Aosta.



Shay
 
inserita il 19/01/2010 13:45:59

- certo ragazzi che a pensarci mi sembra veramente curiosa l'analogia che ci accomuna tra il vs problema alle orecchie e l'immagine del mio sogno di "chiudere porte e finestre".

Ripensavo a quando nel sogno ho perso di vista i lupi che si sono immessi nella strada e mi sono "chiusa", barricata all'interno.

Certo, è facile affidarsi ai sensi per "orientarci" nella vita, si va sul sicuro, abbiamo la sensazione di avere tutto sotto controllo, quando i nostri occhi vedono, le nostre orecchie sentono ....ma quando questo non è possibile...?? sappiamo AFFIDARCI al nostro "fiuto" ...??? al nostro sentire più profondo, ma privo di garanzie ?? riusciamo a rimanere APERTI all'ascolto interiore ?

Chiaramente nelle orecchie, negli occhi, e in generale, negli organi di senso vedo mercurio sempre vigile e pronto a valutare l'ambiente che lo circonda.

Io ho il transito di plutone da tempo su mercurio, che finirà entro l'anno. Nel mio caso le difese sono sempre state terribilmente potenti, sia per mercurio in capricorno (trigono a saturno) sia per la quadratura a plutone.

Questo transito sta trasformando qualcosa di profondo e radicato e in questo sogno vedo un messaggio estremamente positivo, di apertura....anche se la mia "mente" tiene le redini ancora bene salde...il lupo è vicino....

baci lara

deva
 
inserita il 19/01/2010 16:55:04

- deva, interessantissima la questione che hai posto: come fare per orientarci quando i nostri sensi non funzionano a dovere? ... immediatamente mi è venuto in mente san tommaso, che invece non aveva il problema di non riuscire a fidarsi dei suoi sensi ... piuttosto "non credeva se non vedeva" (direi quindi che si fidava eccome!) ... il suo limite era quello di non andare oltre ciò che percepiva attraverso i sensi ... ma in che modo avrebbe dovuto farlo? cosa lo ostacolava? ...e siamo sicuri che i suoi sensi funzionassero veramente "a dovere" se non gli permettevano di riconoscere una persona che fino a poco tempo prima era stata così importante per lui? ... i miei ricordi del catechismo sono alquanto arrugginiti, ma opterei per l'ipotesi che esista un sesto senso o intuizione che sia affidabile al di là del "corretto funzionamento" di quelli canonici ...forse anche qualcosa di più... quella che i credenti chiamano 'fede'? ...in fondo pensiamo alle persone prive della vista, dell'udito o del tatto ... acuiscono un altro tipo di percezione o di sentire ...no??


astro, in questo periodo non mi sento molto in vena di "dibattiti filosofici" ... e immagino che anche tu non frema all'idea di riprendere il discorso delle ciabatte -per sintetizzare- ... ma prima o poi aspettati la seconda parte del mio post di risposta (non fa parte di me non sviscerare fino in fondo le cose - non dirmelo, che palle!!).


ciao a tutti,
kla

kla
 
inserita il 19/01/2010 17:50:27

- ...in effetti sono alquanto arrugginita ... quando poi ha visto, tommaso ha creduto subito, mentre io credevo che non fosse stata immediata la cosa... comunque questo sottolinea ulteriormente che i 5 sensi non sono sufficienti e che sono necessari solo per alcuni (per tommaso d'aquino 'merita molto di più chi crede senza vedere che non chi crede vedendo').

kla
 
inserita il 19/01/2010 18:26:40

- Cara Lara,

anche a me ha molto colpito quella frase, che, ci tengo a precisarlo, ho letto solo dopo che tutti avevamo già dato le nostre interpretazioni sul sogno. Quasi che dovesse "sancire" ufficialmente l'aderenza delle stesse al suo autentico significato per te, e forse non solo per te. Possiamo dire che il Lupo ha approvato..? Forse posso darti, se vuoi, altrettanto ufficialmente il benvenuto nel Branco, allora! In ogni caso, in un'ottica sciamanica hai fatto la cosa piú giusta, offrendo "ospitalità" all'immagine del Lupo in un oggetto di tuo uso personale; è come se avessi riconosciuto il suo apporto nei tuoi confronti, e "reso grazie" per il dono.

Poi, penso che tu abbia toccato un altro punto "critico" quando hai parlato della capacità che dovremmo avere di affidarci al nostro sentire profondo che però è "privo di garanzie". È proprio vero, è quello il punto: le garanzie, le (r)assicurazioni pretese dalla mente razionale, senza le quali ci sentiamo privi di bussola e incapaci di muovere un passo per timore di "impaludarci" in terreni insidiosi, in balía di ciò che non si può né "vedere", né "udire", né "toccare", ma solo "avvertire" interiormente, volgendo cioè la propria attenzione dal "fuori di sé", al "dentro di sé".

E a proposito di questo, sai, ho davvero avvertito dei brividi, unitamente alla consueta sensazione di "rigenerante corrente interiore" - scusa la cripticità dell'espressione, ma sto provando a definire l'indefinibile... - che sempre li accompagna, quando ho letto il tuo secondo intervento, lí dove hai scritto che "il lupo è vicino"... e per me è sempre un ottimo segno quando succede... forse è vero, forse è piú vicino di quanto io stesso osassi sperare.

Un caro abbraccio

Astro per Lara
 
inserita il 19/01/2010 19:32:20

- Cilli, bellissimo il tuo "delirio" nettuniano... Non ho capito niente... ma ho compreso tutto! Quindi va benissimo cosí!

"Una via rovesciata che utilizza il contatto con le realtà sottili" è una frase che andrebbe incorniciata da qualche parte... penso che tu abbia ragione, la componente sottile a volte si "ribella" e interferisce con il funzionamento di quella "grossolana" che si rifiuta di ascoltarla... penso che il punto sia questo.

Il Caduceo ricorda la struttura della doppia elica del DNA, oltreché il movimento a spirale ascensionale associato all'energia vitale che dalla base della spina dorsale deve risalire fino al capo, risvegliando nel suo percorso tutti i centri energetici dell'organismo, e realizzando la congiunzione degli opposti, l'integrazione dei due poli "sessuati", o meglio l'"emersione" di ciascuno nel polo opposto in cui è già contenuto in stato di "potenza immanifesta"... la quale deve essere portata reciprocamente "in atto", perché l'integrazione possa compiersi, e l'Umano "individuarsi"... ed è questo anche il significato del simbolo del Tao, in fondo.

Ahem, ci siamo "compresi", vero..?

Agli elementi da te citati, aggiungerei l'Etere, il Primo e Unico, originariamente indifferenziato - del quale, diceva Steiner, il Fuoco è quello, tra gli "ordinarii", che ne conserva la maggior porzione... - uscito dalla porta della filosofia sapienziale antica, per poi rientrare, pare, dalla "finestra" della scienza contemporanea, forse sotto forma di "Vuoto Quantomeccanico", sorta di "brodo di coltura" da cui il "Quid Coscienziale" che permeerebbe l'intero Universo si "solidificherebbe" "in-form-andosi" nella Materia...

::???::

Quindi il Dream-Catcher era lí da te da prima che interagissimo virtualmente la prima volta. Poi io nel post di Lara parlai per la prima volta del Lupo, e quello fu il segnale che quello che aspettavi ero io... sembra che lo Spirito del Lupo stesse "lavorando" per noi già da allora...

A presto...

Astro per Cilli
 
inserita il 19/01/2010 19:52:26

- Ciao Kla,

bentornata, in effetti è come dici tu, in questo momento anch'io mi sento meno attratto da "astrattezze aeree" di tipo filosofico... preferendo di gran lunga, come potrai notare, "derive acquatiche" di stampo mistico...

Comunque, nel tuo discorso c'era del vero, riguardo ai sensi di cui Tommaso non si fidava... perché in effetti, non gli bastò di "vedere" e "sentire", ebbe bisogno di "toccare"... toccare con mano le ferite nel costato, lí dove la lancia aveva colpito. Ebbe cioè bisogno del piú "concreto" tra i cinque sensi "ordinarii", perciò men che meno si sarebbe potuto affidare a quelli "stra-ordinarii". Episodio piú che mai significativo anche in questa nostra prospettiva, ritengo.

A presto

Astro per Kla
 
 
 
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