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I SOGNI
   
  IL LUPO
discussione inserita da elisa
 
cara Bruna e cari amici del forum,

desideravo chiedervi un piccolo aiuto...la scorsa settimana ho sognato un lupo sembrava magro, con il muso affilato,e i peli che si allargano come una volpe nella parte lunga del muso..sembrava quello di balla con i lupi, era grigio chiaro e mi guardava fermo quasi impaurito e poi si è avvicinato e credo siamo diventati "amici"...me lo ricordo seduto vicino a me poggiato al mio fianco...come fanno a volte i cani...mi sono svegliata con una sensazione di calore/amore....

potrebbe essere una guida?

grazie per qualsiasi interpretazione:)

vi abbraccio,

Elisa

____________________________________________________________________________________________________

 RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 351 - Inserisci una risposta a questa discussione
 
A CURA DI
inserita il 26/12/2009 19:22:38

-

kla - cilli
 
inserita il 26/12/2009 20:08:39

- :) caro Astro,

ci sono ...sto cercando di seguire i vs scambi...ma devo essere sincera con un pò di fatica.
credo che nella vita si presentino dei simboli, delle situazioni che possono portare crescita, ognuno poi sceglie a quale dare valore..sono tutti importanti perchè guidano verso la conoscenza, verso se stessi. A volte nei ns percorsi ci domandiamo se facciamo troppe domande, se analizziamo troppo, se vogliamo dare troppo senso....ognuno di noi è libero di porsi quesiti senza pretendere che anche gli altri siano allo stesso punto con le stesse domande.Mi piace pensare, come la ginestra per il Leopardi, che a volte le persone ti offrano la loro visione, la loro strada in modo gratuito e che poi tu possa decidere senza essere convinta o dover convincere che quella sia LA VIA ma una delle strade che ti porterà alla tua meta:)

spero abbiate passato e stiate passando un Buon Natale.

a dopo,

Elisa

Elisa per Astro
 
inserita il 27/12/2009 14:00:42

- Ciao Kla, mi fa piacere risentirti. Provo a risponderti appropriatamente per quel che posso.

Facendo l'esempio della Croce, tu ti limiti a considerarla nella sua concretizzazione materiale di oggetto fisico. Ma prima di diventare un oggetto fisico, la Croce è soprattutto un SIMBOLO. Direi, anzi, che è un vero e proprio Archetipo, con valenze collettive fin dalla notte dei tempi. Apparteneva infatti a tutte le civiltà primeve - cerco un termine piú consono a ciò che intendo esprimere, perché "primitive" ha in sé ormai un'accezione di "retrograda" che non trovo affatto pertinente - che la raffiguravano nelle forme piú varie, ben prima che venisse identificata con il solo Cristianesimo. A livello simbolico, rappresenta l'incontro tra Cielo e Terra, l'unione tra Spirito e Materia, Maschile e Femminile, che ha trovato nella vicenda cristiana la sua naturale incarnazione, nel vero senso della parola. Ma la croce è presente anche dentro di noi; pensa a quel mandala - altro Simbolo universale - che è il tema natale di ognuno. C'è una Croce anche lí; è l'incontro dell'Orizzonte con il Meridiano che idealmente costituisce la "quadratura del Cerchio" di scolastica memoria. Vale a dire, l'espressione delle valenze celesti nell'àmbito terreno. E, si può aggiungere, il tentativo di riportare verso l'Alto ciò che si esperisce in Basso - infatti, io preferisco parlare di "Cerchiatura del Quadrato", per sottolineare come a mio modo di vedere sia proprio la dimensione unitaria e fusionale quella da ricercare. Il fatto che poi questo simbolo universale venga "materializzato" fisicamente in un oggetto di "uso" quotidiano è solo una diretta conseguenza della sua già "effettiva presenza ideale" - anche se l'espressione suona paradossale - nel patrimonio spirituale dell'intera Umanità, che per moto spontaneo è portata a infondere una forma fisica e tangibile a tutto ciò che riveste per essa una particolare importanza ideale. Per questo l'oggetto fisico Croce è indubbiamente rivestito di valenze spirituali; ma non in quanto oggetto fisico in sé, ma proprio per il tramite che rappresenta a livello spirituale, e in quanto queste valenze vengono unanimemente riconosciute ovunque - anche in maniera inconscia da chi apparentemente non è sensibile alla dimensione sacra dell'esistenza - "caricando" di quelle stesse valenze un oggetto fisico che venga designato a rappresentarle. In modo analogo accade per ogni altro simbolo sacro di altre tradizioni spirituali, "cooptati" e utilizzati poi dalle religioni canoniche. La stessa cosa, come è facile comprendere, non può accadere con un paio di pantofole, o con un qualsiasi altro oggetto che non abbia rilevanza fra gli Archetipi dell'Inconscio Collettivo, poiché non simbolico. Un oggetto del genere non rappresenta altro se non la sua stessa consistenza materiale, e l'utilizzo che di esso si può fare. Come già detto, al massimo può avere un valore affettivo-emotivo legato alla propria storia personale.

Quanto agli animali-totem, ho detto che non so se si possa dire che qualcuno possa assolutamente NON esserlo. Se persino insetti e ragni si sono manifestati a livello simbolico assumendo valenze spirituali, credo che potenzialmente questo possa accadere con qualunque Entità Animale.

Nell'accenno che fai allo Zen, c'è già però uno spostamento d'accento rispetto all'ottica sciamanica, rilevabile nella tua stessa citazione: "fare l'esperienza dell'unione con tutte le cose, O MEGLIO, essere la NOSTRA STESSA ESPERIENZA". Be', è già diverso: secondo questa concezione l'esperienza personale diventa sacra di per sé stessa, e prescinde da qualsiasi cosa, animale o persona si possa venire in contatto; è l'esperienza a essere sacra, non qualcos'altro di per sé. È una via che pone molta enfasi sull'individualità, sia pure in un'ottica di fusione. Condivido che l'esperienza della vita di ognuno sia sacra; ma semmai sotto questo aspetto, direi che a diventare sacro allora è il MIO ATTO DI INDOSSARE le pantofole, non le pantofole di per sé... spero di essere riuscito a spiegare ciò che intendo.

Sugli oggetti, le domande che ti e mi poni, mi sembrano troppo razionali, Kla. Sono solo frutto del tentativo della Mente di capire, quando invece essa dovrebbe farsi da parte per permettere all'Anima di comprendere... Come ho già avuto modo di dire, la sacralità di un legame totemico può essere solo sentita dentro, non razionalizzata. In pratica, la tua domanda è: se un albero è sacro, uno stuzzicadenti fatto con il legno di quell'albero, è anch'esso sacro? Credo sia questa la questione che stai ponendo. Ma non ho una risposta razionale da darti, non posso deciderlo a tavolino. Al massimo posso arrivare a dirti che se per qualche ragione tu continui a sentire l'Essenza dell'Albero di cui quello stuzzicadenti era parte, allora puoi reputarlo sacro. Altrimenti, significa che per quanto ti è possibile sentire, per te l'Essenza dell'Albero è andata perduta... ma questo non significa - e qui rispondo al tuo ultimo interrogativo - che l'Essenza dell'Albero non esista, o meglio non SIA di per Sé, e non sia quindi immanente, riferita a sé stessa. Ad essere soggettiva è la tua "percezione del Sacro", non l'Essenza di ciò che puoi o meno percepire. Ma anche questa, Kla, non è questione che possa essere "sviscerata" dalla mente razionale. Mi chiedi cosa mi dia l'"assoluta certezza" che certi valori simbolici non siano stati creati dagli uomini. Le certezze assolute infatti sono proprio le pretese della Mente, che ha bisogno di "aggrapparsi" a qualcosa di "solido" e "stabile" - qualità proprie della "rigidità", antitetiche alla fluidità che invece permea il rapporto con tali valenze "irrazionali", ma io le chiamerei piuttosto "sovrarazionali" - per non avere la sensazione di precipitare nel Vuoto, e dissolversi in esso... se io ti rispondo che me la dà il mio Intimo Sentire, certo non soddisferò la tua parte razionale... ma è davvero cosí importante che sia proprio quella parte di te - di te, come di chiunque, ovviamente... - ad essere soddisfatta? Un legame totemico ne appaga un'altra infinitamente piú vasta... ti dà il dono della comprensione, senza la pretesa di capire. Questo per me è il vero significato di "lasciar andare". In ogni caso, per rispondere anche a questo, il mio sentire mi fa ritenere che gli uomini le abbiano "riconosciute" in quanto già esistenti di per sé, non create. Riconosciute in quanto trascendenti l'Uomo stesso, e non immanenti a lui.

Riguardo al tuo post scriptum, lo so, non intendevi dire che non ci fosse un legame sacro con la Natura; intendevo solo specificare che ogni parte di essa veniva divinizzata. Sui libri di scuola lo chiamavano Animismo.

Un caro saluto

Astro per Kla
 
inserita il 27/12/2009 17:55:20

- Cara Lara,

mi è chiaro ciò che vuoi dire. Sono d'accordo nel sostenere che in quel luogo ideale "che ci accomuna tutti" non v'è motivo alcuno di polemica. Ma, Lara, ci ho già tenuto a sottolineare come io non dovessi e non debba difendere una "mia posizione". A tua precisa e inequivocabile domanda su dubbi circa la possibilità di autoinganno dell'Ego ho risposto portando alla tua attenzione la mia esperienza interiore, semplicemente, per come mi è stato possibile, inevitabilmente condizionato dai limiti della comunicazione verbale scritta, a sua volta espressione della finitezza della nostra mente razionale. Non c'è alcuna posizione dell'Io da difendere, perché conosco benissimo - e l'ho già piú volte rimarcata - l'indicibilità di simili esperienze interiori. Non ho espresso "tesi", ho provato a esprimere il mio "sentire", che prescinde da qualsiasi costruzione intellettuale. Una tesi si può condividere o confutare, sulla base delle proprie conoscenze, e nel secondo caso ponendo sul piatto degli elementi teorici che contrastino la suddetta tesi. Abbiamo cosí l'antitesi. Ma sono categorie del pensiero non applicabili - come dici tu stessa - alla Spiritualità. E infatti io non ho detto "la Realtà Oggettiva, quella che chiunque può vedere, è cosí come la vedo IO, e chiunque non la veda come me sbaglia". Ho espresso ciò che nella fattispecie dell'argomento in questione ho sentito da sempre dentro di me. Tu ci hai visto però "l'attitudine a voler difendere la propria tesi". Eppure lo avevo specificato che non di questo si trattava. Ho spiegato anche perché ho fatto raffronti tra il mio sentire e quella che ritengo sia stata la tua esperienza sciamanica. Se poi tu sei riluttante a definirla cosí, avrai i tuoi motivi su cui è giusto non entrare. Se l'ho fatto, ripeto, è perché volevo "confrontare" l'uno e l'altra - giacché qui ci si confronta, ed è quello che tu stessa hai chiesto in apertura: "un confronto" - per approfondirne le implicazioni che anche per te poteva aver avuto. Se poi il semplice "ritenere" viene interpretato come una difesa di una tesi in contrapposizione a un'antitesi, vengono a cadere le ragioni di qualsivoglia confronto, e si entra nel "conflitto". Poi, riferendo alla mia esperienza soggettiva i dubbi da te espressi, ho provato a esprimere perché - pur ammettendo di averli presi a mia volta in considerazione in passato, e di farlo tuttora, in determinate occasioni - "sentissi" che per quanto concerne il mio legame totemico non ne incrinassero minimamente l'autenticità che ho sempre avuto modo di "intrasentire", ma come ne costituissero, anzi, il "banco di prova". È un qualcosa che non deve essere difeso, perché non può essere neppure confutato, e non può poiché non può essere "spiegato"; se non c'è spiegazione, non c'è neanche una difesa o una confutazione della stessa.

Il clima di polemica nasce quando osservazioni o "impressioni" espresse durante un confronto dialettico vengono scambiate dall'Ego per "giudizi personali" attentanti alla sua "integrità", e questo accade appunto quando ci si identifica con la propria "posizione" o "tesi". Come quando nel semplice pórti la domanda su cosa ti spingesse a insistere su cose cui ti era già stata data una risposta - e che per ragioni ampiamente spiegate, non potesse esservene un'altra - tu ci hai visto un "ultimatum" del tipo: "o ti uniformi al pensiero vigente, o fuori dalla TANA!". Ma quella domanda era ben lontana dal senso che hai voluto attribuirle, e dovresti saperlo, "conoscendo" ormai da tempo, sia pure virtualmente, le persone con cui stai discutendo, non propriamente inclini alla dispotica emissione di drastici "diktat". Nel momento in cui tu ti confronti ponendo all'attenzione dei tuoi interlocutori la tua posizione: "per me Spiritualità significa togliere, eliminare zavorra, in cui si è disposti a vedere quello che c'è, ecc.", che ti si risponde "per me, per il mio sentire, quello che C'È, o meglio, QUELLO CHE È, è questo legame totemico, che non pretendo di poter spiegare razionalmente, ma che posso solo accettare" e questo viene interpretato come una difesa di una propria posizione egoica, inevitabilmente si esce dal confronto, e si scade nella polemica. Perché si pretende di spiegare razionalmente - "è una difesa egoica" - qualcosa che l'Altro "sente" invece come connaturato al proprio Essere.

Quello che dici sull'ideale armonia di un autentico incontro in quel Luogo che ci accomuna tutti, non si può che condividere. Ma forse potrai convenire sul fatto che, se tale Luogo Ideale fosse costantemente cosí vicino a noi tutti, verrebbe meno anche l'esigenza di confrontarsi... perché il confronto è qualcosa che attiene alla sfera della personalità individuale. È l'individuo, con tutto il suo Ego, ad AVER BISOGNO di confrontarsi con altri individui, "accompagnati" da altrettanti Ego... se la condizione che auspichi divenisse - o diverrà... - stabilmente accessibile per tutti, non ci sarebbe piú bisogno di confrontarsi e neanche di discutere; e invece che essere un "forum di discussione", questo diventerebbe piuttosto un "forum di Contemplazione della Verità Unica Svelata". Per ciò che mi riguarda posso solo dirti che una connessione spirituale di tipo totemico rappresenta un'ottima chiave per "trascendere l'Ego" - almeno per il tempo dell'esperienza - in quanto ci si "fonde", a livello ESSENZIALE, con qualcosa che va ben oltre l'Ego stesso... ci si compenetra con un'altra Essenza Spirituale, o con un Simbolo Archetipale, se preferisci. E l'Ego non può che ammutolire, credimi, se puoi, e non perché stia affermando una Verità Oggettiva conoscibile dalla Mente, ma solo un'esperienza provata dentro di me, e non razionalizzata.

Ad ogni modo, anche se ora potrai anche non credermi, quando ho parlato del mio tono "polemico" - aggettivo che non a caso avevo messo tra virgolette - non intendevo attribuirgli un'accezione di irriducibile contrapposizione; avrei fatto meglio a dire "dialettico", inteso quale modalità di comunicazione durante un confronto, che era appunto ciò che intendevo. Cattiva comunicazione da parte mia, nello specifico.

Ciao

Astro per Lara
 
inserita il 27/12/2009 18:10:26

- Cilli, riguardo a ciò che hai detto a Kla sul parlare degli animali totem, che "non presuppone che si possano scegliere"... be', io sono convinto che davvero non si possano scegliere. Certamente non con una scelta "ragionata", derivata dalla mente. Forse a un livello piú sottile, ma il termine "scelta" mi rimanda a una "selezione" frutto di ragionamento. Direi che non è proprio questo il caso. Come già sai, ho avuto modo di dirti quanto piuttosto sia stato io a "sentirmi scelto", per ciò che mi riguarda. Non si può scegliere di sentirsi in risonanza spirituale con qualcosa. La risonanza o "risuona", appunto, o non sussiste. Da quel che hai detto anche tu dei tuoi, mi pare che neppure tu li abbia "scelti". Tu la interpreti diversamente?

So che è semmai possibile, in momenti di intima necessità, rivolgersi a un particolare Spirito Totemico, con caratteristiche sentite come affini alle qualità che si vorrebbe riuscire a raggiungere per superare il momento che si sta vivendo, proprio allo scopo di poter attingere alle sue energie, e poterle utilizzare a proprio beneficio. Ma non credo che questo significhi che allora quello Spirito entrerà a far parte dei propri Totem, sebbene non mi senta di escluderlo.

A presto

Astro per Cilli
 
inserita il 27/12/2009 18:30:31

- Cara Elisa, è sicuramente come dici tu, sono d'accordo. Ognuno è "figlio del proprio sentire", poi bisogna comunque guardarsi da diversi tipi di trappole. Lungi da me l'idea di "convertire" alcuno, ma spero di aver chiarito a sufficienza il mio modo di intendere certe esperienze, e di rapportarmi al confronto. Capisco bene la fatica nel seguire la discussione... a chi lo dici! Ti auguro anch'io un buon prosieguo di feste, a presto!

Astro per Elisa
 
inserita il 27/12/2009 18:44:52

- Caro Astro,
ti dico come la vedo io sul scegliere o no gli animali totem.
Se sono consapevole del fatto che sono un anima scesa sulla terra per sprimentare ,per comprendere sia il mio karma cercando di non creare più le stesse dinamiche interrompendole e passando così ad un'altra fase,che di comprendere il mio dharma,scegliendo sia i genitori il paese etc,(sò che capisci dove voglio arrivare),penso che scelgo prima di incarnarmi anche gli animali totem con i quale sperimentarmi e loro scelgano me allo stesso tempo,(perchè ci si dona a vicenda, nulla è mai a senso unico tra 2 anime e non importa a quale specie appartengono) x comprendere la loro lezione, e andare avanti nella loro crescita, evolvendo nel loro livello imparando lezioni specifiche.
Poi certo, che se conosco la simbologia di ogni totem e in un certo momento mi serve vedere da una prospettiva più elevata qualcosa di velato posso invocare la medicina della lince,essendo il 3 occhio o la chiaroveggenza,o la lontra se voglio connettermi con l'energia femminile equilibrata o la puzzola x comprendere come mi vedono gli altri etc.
Per ogni persona è diverso,ed è bello per questo,poichè ognuno sceglie il metodo più consone alla propria energia sia di base unita ai 9 totem di nascita,( a prescindere che uno li abbia cercati o no,perchè loro si riveleranno comunque per farsi comprendere e portare avanti lo scambio sottile che la mente può dimenticare ma il cuore no,è il loro compito,poi stà a noi osservare o no i particolari che si ripetono o cosa ci trasmettono o come li sognamo etc nel corso della vita) integrandoli con l'astrologia i tarocchi etc,unendo poi la particolare energia che può servire in un momento preciso che si stà attraversando x cercare una risposta o un chiarimento sul da farsi.
A presto

Shay x Astro
 
inserita il 27/12/2009 19:04:30

- Astro,
stavo riflettendo sia sulle parole della canzone "She wolf di Shakira, sia sul video stesso,cercando di capire oltre ciò che lei vuole esprimere, perchè così è lontana dall'essenza del lupo secondo me e lo svaluta molto.Conosci la canzone?


Traduzione della canzone:"She wolf" di Shakira.

S.O.S lei è travestita
S.O.S lei è travestita
C’è una lupa travestita
Che esce, che esce, che esce

Una donna addomesticata è quello che chiedi,
caro non è un gioco, questa è licantropia.

Finalmente ho trovato dei trucchi potenti
vi fanno dimenticare tutta la tua vergogna
tutta questa confusione nella mia testa mi mette fame,
non è il momento per le tue sciocche scuse,
Non è nei miei piani essere carina e basta
come una macchina del caffè in ufficio
Adesso desidera che io abbia ali, ma invece ho artigli
comunque sarai molto geloso.

Coro
C’è una lupa nell’armadio, aprilo e liberala
C’è una lupa nell’armadio, lasciala andare così respirerà

Ho ruote nei miei tacchi perchè lo stivale potrebbe uscire
c’è la luna piena lo mangerò come un grande formaggio

Cerco un uomo single, ho il mio radar speciale
Nel caso mi metta nei guai più tardi chiamo i vigili del fuoco
anche questa notte seguirò i miei istinti
Credimi, so cosa voglio ed i ragazzi ricchi sono fuori dalla mia portata
Preferisco gli esclusi e tutti i timidi bohemien
Al posto di ragazzi d’oro superfinti

Coro
C’è una lupa nell’armadio, aprilo e liberala
C’è una lupa nell’armadio, lasciala andare così respirerà

Sono la lupa, questa notte sono scusata
anche quando non ne ho bisogno non rifiuto
Ti sono stata fedele da lunedì a lunedì
e da venerdì a venerdì, senza abbastanza retribuzione
riduci gli incentivi per tenermi qui
mi sento veramente fortunata questa notte.



Shay x Astro
 
inserita il 27/12/2009 19:28:36

- Sì elisa..
sinceramente anche io ho fatto fatica a seguire ..il tram tram di una conversazione che ha perso non il senso del tuo post..ma il confronto poi...richiesto da LARA su ..pericolo di sguazzi dell'ego ..( cercare agganci a tutti costi e perdere contatto dalla realtà..)
..Cercare di far capire come spesso sia la mente stessa a spaziare e a essere ..causa di disguidi di comprensione su un qualcosa che poteva essere sicuramente un dialogo.?.
cerco di sintetizzare i miei punti di vista ..e con questa sintesi nomino anche chi ha ancora sospesi in risposta da me..
Allora intanto ammetto che i rischi esistano e per la mia esperienza personale ringrazio un certo pragmatismo e diffidenza (credo in comune con astro e limitata da lara a un eccesso di razionalizzazione): strana diffidenza perchè forti i valori che mi portano "lontano" e la vacuità -l'obiettivo ponte tra polarità -
per leggere i tarocchi per es.-che ritengo -oltre che strumento divinatorio-un percorso spirituale ..L'autocentratura è importantissima perchè tra me e il SIMBOLO c'è un qualcosa che mi consente di andare oltre .. e leggere dentro il cuore della gente "cose" che ..per la verità espressa ha portato a una sorta di commozione e di sgomento..
lo sgomento era anche mio e la paura pure...come altri sintomi che ho vissuto e che tralascio..perchè comunque liberati ..
Ma ritornando a ego "impazzito" ...ecco io penso che sia un rischio di tutti i percorsi dove l'insidia può essere meno evidente ma più subdola .Mi riferisco ora ad animali totem e nostri scritti che hanno colpito più per alcune coincidenze che abbiamo elencato ...e non al vero motore che anima comunque un percorso sciamanico o totemico ..Con ciò che scrivo non intendo minimante sminuire le sincronicità ...sono junghiane come richiamo alla memoria e alcune degne di essere prese in considerazione se chi le vive ovviamente vuole ..e che vanno distinte nettamente da pensieri sparsi e raccontati -DICIAMO IN QUESTO BRANCO O TANA..
Poi ..dolente la diatriba aperta....
E LE INCOMPRENSIONI
considero l'animale totem (semplifico )..un SIMBOLO - come un pianeta astrologico o un arcano dei tarocchi-una runa o una pietra ... Credo che dubitare del percorso spirituale su una delle discipline nominate ..sia lecito ma non obbligatorio...solo per i rischi (il contorno)
A lara ..per es ribadisco che non esiste un mio post che elogia lo sciamanesimo sminuendo quello che puoi ritenere più idoneo per altro neanche nominato.
Ho difeso solo la zavorra che si voleva appioppare a quello e quindi un giudizio da te espresso in merito..e quel lasciar andare di cui tanto parli per me impossibile se in primis il pensiero analogico sia dimenticato e non nutrito .
Meditare con le pietre ha svegliato in me un'intuizione che è sì potenziale simbolico in rx ma anche quelle potenzialità potrebbero essere fine a se stesse o peggio esasperare il pensiero razionale ..che imbriglia e che possediamo tutti per distinguerci ...nell'evoluzione della specie..
Con la simbologia astrologica ...certo potrei sfornare un trattato sulla mia quadratura a T .
ma anche per questa riuscire a essere fluida è stato dover rinunciare al pensiero logico-razionale-lineare per tuffarmi senza salvagente nel pensiero analogico-intuitivo e questo es intendo applicarlo nel mio percorso di scuola di formazione di astrologia che sto facendo con lidia
"Le formule " da sperimentare in laboratorio non sono per me perchè convinta che un sistema di pensiero ha portato a una totale frammentazione del fenomeno “vita”. Ma per fortuna ha anche generato la propria fine attraverso l'estrema specializzazione della fisica quantistica..
Quindi lara per me - il percorso spirituale è possibile anche con lo sciamanesimo e i totem per semplificazione- QUI l'analogico è ancora più potente -
IL LUPO per es .. è un simbolo archetipale che non posso circoscrivere..agisce come sincronica affinità ...e perno di "sospesi" esattamente come altri simboli importanti per me che hanno un altro genere di risonanza (l'eremita dei tarocchi o la luna del mio rx)
e che mai potrò eliminare ..perchè gli stessi mi hanno permesso di assaporare il vuoto..l'essenza e il lasciar andare..
..a tale proposito lungi da me il non rispettare che è lontano da te e quindi non mi sono neanche soffermata a elencare i potenziali insiti nello stesso percorso e i risvolti che ha potuto avere su di me ..QUESTO PER CONTESTARE ciò che da sempre mi ribalti in ogni genere di "scontro"io non mi sogno minimamente di volere te "a mia immagine e somiglianza" ..quindi la dice lunga perchè tu insisti..e non solo in un contesto dove il mio dirti "sento" e NON SO era il metterti in contatto con mie sensazioni forti ma che comprendo anche che vengano non solo negate ma anche vissute come giudizio presuntuoso ..CASPITA .."il libera ..lara "per me a tutt'oggi è una carezza ..e il tuo reagire mi da conferma ..che l'hai recepita come un qualcosa che ha qualcosa in comune con i tuoi totem tenuti a "cuccia" .(NON é UN GIUDIZIO )
e dov'è il giudizio?

oggi per me è stata una giornata "magica" ..una ruota .con un pizzico di astrosciamanesimo di Franco Santoro( in contatto e ha guidato il gruppo con Skype )
ancora di più convinta ...........

che il percorso con totem o animali di potere è di completa e necessaria condizione di essere in ricezione con messaggi universali - con un bagaglio che è dentro di noi ..e se non dentro ..potrebbe essere incontrato quando fermi a una stazione del " sono o a che punto sono?"..

un abbraccio di luce a tutti.





.cilli
 
inserita il 27/12/2009 19:35:59

- Cilli!!!
Immagino il cerchio anche via skype,perchè chi ha lavorato con Santoro dal vivo,sà bene l'esperienza che trasmette!!
Sono felice per te!

Un abbraccio

Shay X Cilli
 
 
 
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