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I SOGNI
   
  IL LUPO
discussione inserita da elisa
 
cara Bruna e cari amici del forum,

desideravo chiedervi un piccolo aiuto...la scorsa settimana ho sognato un lupo sembrava magro, con il muso affilato,e i peli che si allargano come una volpe nella parte lunga del muso..sembrava quello di balla con i lupi, era grigio chiaro e mi guardava fermo quasi impaurito e poi si è avvicinato e credo siamo diventati "amici"...me lo ricordo seduto vicino a me poggiato al mio fianco...come fanno a volte i cani...mi sono svegliata con una sensazione di calore/amore....

potrebbe essere una guida?

grazie per qualsiasi interpretazione:)

vi abbraccio,

Elisa

____________________________________________________________________________________________________

 RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 351 - Inserisci una risposta a questa discussione
 
A CURA DI
inserita il 16/01/2010 20:05:07

- Be', singolare davvero questo coincidere di problemi alle orecchie per tutti e tre. Sí, Cilli, mi hai detto di questo tuo sentire a distanza, però non hai mica detto che la frase all'orecchio tappato la riferivi a me. Probabilmente è stata una sincronicità inconsapevole da parte tua. Succede quando si è ben connessi. Non mi è ben chiara la frase in cui dici che hai visto "quel lupetto... di fianco mentre andava... un fumo...". Ti riferisci al dream catcher? Vero quello che dici su quello sguardo del lupo nella raffigurazione, che trasmette l'idea di una forza che si fa strada attraverso il dolore. Trovo che lo sguardo del Lupo sia sempre penetrante ma impenetrabile. La figura sul dream-catcher ne coglie benissimo quest'aspetto enigmatico. Come ho già avuto modo di dire, io percepisco il Lupo come un tramite tra Terra e Cielo. Di questo duplice aspetto se ne ha risonanza nei differenti modi di vederlo da parte di culture diverse. Per esempio, presso i Celti sembrava prevalere l'aspetto ctonio, quello di creatura legata alla Terra. Significativo il suo nome in gaelico irlandese che è Mac Tíre - letteralmente "Figlio della Terra (intesa però come Paese, Terra Natía)", mentre presso i Mongoli era visto come il "Figlio del Tenger", cioè il Cielo. Evidentemente ogni popolo ha proiettato nell'Archetipo ciò che Esso piú andava a risvegliare in ognuno. Del suo analogamente duplice e contrastante aspetto luci-solare e infero, ho già detto. Sembrano esservi tanti Archetipi legati al Lupo; Marte, Plutone, il Sole, la Terra, il Cielo... tu dici la Luna. Non so, già in passato dissi come l'ululare dei lupi sembri del tutto slegato dalla presenza o meno della Luna. Ma indubbiamente le credenze sulla licantropia lo collegano anche alla Luna. Credo però che i lupi intonino il loro inno a qualcosa di piú grande della Luna. Forse proprio al Cielo tutto. È il mio modo di sentirlo, naturalmente.

Hai parlato di Alchimia in relazione all'Orso. Interessante notare anche come gli Alchimisti vedessero il Lupo legato a Saturno e all'Antimonio, il metallo assurto a simbolo stesso di trasmutazione. Solo facendosi divorare dal Lupo - che in questo caso incarnava una funzione distruttivo-rigenerativa che oggi è tipicamente attribuita a Plutone, ma che, in tempi pre-plutoniani, veniva "assolta" da Saturno (un capitolo a parte meriterebbe la frequente sovrapposizione di funzioni tra plutoniano-saturnine, non credi? E parallelamente, anche quelle dei due Segni corrispondenti Scorpione-Capricorno... un altro argomento da aggiungere alla lista! - si poteva trasformare il Piombo in Oro, l'uomo comune nell'Uomo Realizzato, che ha conciliato tutti gli opposti.

Quanto alla solitudine, credo che il Lupo e l'Orso la incarnino in maniere differenti e complementari. L'orso è un vero solitario, perciò può insegnare a vivere la solitudine in serenità e autosufficienza. Il lupo è un "solitario di gruppo", e insegna a ritagliarsi spazi di autonomia anche all'interno di un gruppo coeso e affiatato, mantenendo le proprie prerogative e la propria personalità. Può insegnare a donare il proprio apporto agli altri senza diventare dipendente da quello altrui. A donare senza pretendere. Indubbiamente sono tante le lezioni che si possono imparare quando si presta attenzione a Totem cosí potenti e significativi.

Sicuramente Elisa ha un'ottima connessione con l'Orso - e ora probabilmente ha la possibilità di trovarne una anche con il Lupo - e nel suo modo di raccontarla ho ritrovato un po' anche la mia, di quando ne ero meno consapevole. Come sai bene, anch'io ne ho sempre avuto un forte sentire, pur non sapendomelo spiegare in alcun modo. Ma a volte ancora mi sorprendo di come potessi già da bambino parlare del Lupo come del mio Animale-Totem, non avendo che una pallida idea di ciò che gli "Indiani" volessero dire con questa espressione...

A presto

Astro
 
inserita il 17/01/2010 01:57:48

- la mia prima affermazione su "sentire"......?L'ho scritta ma non pensavo che noi tre potessimo avere avuto problemi simili..nè mi riferivo a momenti nei quali la somatizzazione ci invita a capire (non con la testa) quali i particolari che urtano all'orecchio e di solito non sempre sono parole..ma molto di più..
Detto ciò astro ,io credo che tra orecchio sinistro e destro possa non esistere differenza come per emisferi(sbaglio?) . considerol'orecchio l'organo che riceve e amplifica suoni ..e a volta vorrebbe spegnere radio che non ci sono..Ma tu illuminami se hai da dirmi di differenza tra acciacchi al tuo orecchio sinistro uguale a ELISA ..e il mio..a quello destro..Mi incuriosisce ..
Torno a immagini e a lupo ,mi fa piacere che condividiamo certe caratteristiche dei due totem :il lupo e l'orso...i solitari diversi!!
A ora meno tarda voglio aggiungere qualcosa su Visualizzazione e spiegare meglio ciò che non è risultato chiaro nella mia descrizione precedente .
trovo molto interassente gli accenni a Saturno,astro ..
Si capiva perchè nettuno lo legavo all'affidamento AL TOTEM e all'ascolto? e ciò mi fa pensare che quando siamo bambini,astro,il pensiero razionale non è così forte per non dare spazio a ciò che magari gli adulti possono chiamare fantasia ..mentre mi sembra attinenente alla tua dedizione,fascinazione al lupo ..proprio perchè nulla sapevi di nativi ..QUINDI MOLTO PIU'
una sincera "ingenuaità",se vogliamo, ma meravigliosamente non inquinata da logica ..e quindi autentica

N.B davvero incredibile il mal d'orecchio-Elisa il tuo post l'ho letto dopo!!!!!!
un sorriso Cilli


.cilli
 
inserita il 17/01/2010 08:41:40

- ciao ragazzi

ho fatto un segno che reputo significativo, sui lupi (credo di non averli mai sognati prima).

Sono nella mia vecchia casa di bambina, affacciata alla finestra e nella stradina di fronte a me (laterale di quella principale) c'è un branco di lupi adulti, tra cui spicca uno molto vecchio che reputo il capo branco e mi dà una sensazione di saggezza. La cosa inconsueta è che con loro ci sono delle pecore che convivono pacificamente.

Nonostante decisamente non sembrino feroci, quando si immettono nella via principale e io li perdo di vista, avverto mio fratello di chiudere porte e finestre. Poi si materializza un mio collega di lavoro che parlandomi dei lupi si agita fino alle lacrime.

Io l'ho interpretato, ma mi piacerebbe, se volete, una vostra impressione.

baci lara









deva
 
inserita il 17/01/2010 19:09:59

- ciao deva-lara
molto significativo il tuo sogno ..
..premetto che i sogni per me fanno riaffiorare qualcosa del nostro inconscio che non sono attinenti con l'esterno e le persone sognate se non come un riferimento simbolico per indurci a decodificare il significato dentro di noi..
Quindi nel tuo sogno le pecore "animali sottomessi e paurosi" con desiderio di esplorare nuovi mondi o nuove sensazioni che è comune al lupo
Le pecore sono"libere" ,nel tuo sogno , dal gregge, da quel limitato mondo nel quale ogni pecora è cresciuta e vissuta, da quella monotonia d'una vita che la vede abbassare il muso senza guardare mai "oltre" quasi nel tentativo di svincolarsi dall'originaria condizione di animale destinato all'obbedienza e dell'erba della quale nutrirsi.
. "pecora speciale" non può di certo vivere e affrontare la sua esistenza come un coraggioso lupo che scruta guardingo il nemico, sospettoso , temuto ed amato .e infatti condivide la strada con lupi ……..
BRUSCAMENTE la pecora è riportata nella realtà e nella fissità : chiudere porte e finestre(tuo fratello) da "un maschile che è sempre indice di sicurezza e tutela rispetto a qualcosa che si ritiene contronatura..Quindi un maschile-femminile a confronto in opposti che dovrebbero fondersi (pecora-lupo) ..la materializzazione ..nel tuo collega (ancora un maschile)nel lupo sempre nella condizione di animale feroce ,forte,intelligente,istintivo.

È giusto andare alla ricerca d'una nuova dimensione e non accontentarsi di una condizione coercitiva e data per scontato..?Il tuo collega piange parlando di lupo..un miracolo compiuto!!!!

Il lupo può insegnare alla pecora (senza chiudere porte)a destreggiarsi tra le insidie e gli imprevisti di ogni giorno, a difendersi dagli agguati a cui la pecora, per sua natura, è facilmente esposta?
la pecora può comprendere che la precarietà può esistere sia in gregge che vicino a lupi e che nulla è per sempre ?
Queste le domande che mi sono posta come se fossi al tuo posto
.. certamente,cara lara,una pecora e un lupo assai "speciali". chiediti se è giusto andare alla ricerca d'una nuova dimensione e non accontentarsi della netta distinzione ..
forse lupo e pecora devono essere accolti dentro di te come simbologia opposta ma univoca per un maschile non prevaricatore o un femminile che può esserlo lo stesso con se stesso ...?
cara lara.............mi dirai ..per un confronto .con la tua autointepretazione
un sorriso cilli



.cilli
 
inserita il 17/01/2010 19:50:25

- astro...
continuo la mia conversazione interrotta ieri...
Ho riletto cercando di assimilirare il tuo raccordo LUPO_SATURNO_PLUTONE ....e dando al lupo ..una valenza Vita_morte ..luce-buio ..comprendo ora ciò che solo a percezione avevo attribuito all'arcano 13 dei tarocchi decisamente da casa 8 e scorpione ..e che potrebbe essere comunque inserito in quel cap .a parte ...e che da me era stato chiamato "saturno nel cielo dello scorpione.".proprio perchè saturno era l'ultimo dei simboli riconosciuti prima degli altri ,tra cui il boss dell'ade e ADE...
Del resto al lupo l'accezione di psicompompo la trovo sempre più ad hoc ..e su questo argomento ci siamo sbizzarriti ,credo ...
ma sempre disponibile a sviscerare di più....QUINDI RITIENIMI tua SEGUACE in caso volessi approfondire o cercare ..........
Ora per quanto riguarda ..il mio visualizzare il lupo sempre di profilo ..lo scrivevo,in realtà più criptica che mai....per due motivi differenti che non potevano essere chiari nel mio post ultimo perchè non detti..
Probabile che il profilo arrivi dal mio primo incontro...un fianco e una corsa verso????
è sempre l'ignoto che mi ha affascinata rispetto al mio totem ...e la corsa verso quello...
poi ..io nominavo il catcher dream dove il lupo, nello sguardo trasmette ...dolore e una tristezza messa in attesa..io quell'oggetto pur non avendolo in casa ..lo visualizzavo identico ma sempre di fianco e il giorno dopo verificavo invece il viso del lupo in primo piano...e quellì'immagine mai mi ha sortito ..timore ..anzi!!!
in ultimo ...sai ho pensato molto all'ululato ...e quindi a uno degli organi di senso che esprime la comunicazione lupesca e che per me è importante tanto lo sento ...- questo mi ha spiazzata .-.nel senso che parlando "di non tappare orecchie" e di sentire è come se avessi dato un significato all'importanza per me basilare ..ora che "sentire" va oltre il volere capire .e quindi fors'anche a differenza tra sinistro e destro (orecchio)...
.il vero orecchio è quello interiore ..e si annullano le differenze...
a te elisa e branco ..un abbraccio
cilli

cilli
 
inserita il 17/01/2010 21:40:16

- Cara Elisa,

ti raggiungerò appena possibile,(per condividere il mio legame con l'orso iniziato tempo fà) e dirti cosa ho sentito mentre ti leggevo,(riguardo al parco),ti ho percepita molto a distanza fra stamattina presto (diciamo che mi sono svegliata percependo la tua energia) ed oggi..

Intanto ti lascio queste due leggende native,una su l'Orso e un'altra sulla creazione dell'uomo secondo gli animali.


La leggenda dell'orso addormentato
(un mito nativo-americano)

Molto tempo fa, in un luogo selvaggio, prima che ci fossero canoe sui fiumi, prima che le navi attraversassero i laghi, c'era una bellissima foresta vicino a un grande lago. Oggi quella foresta è lo stato del Wisconsin e il lago si chiama Lago Michigan. Ma ci fu un tempo prima dei nomi e prima che molti luoghi avessero gente, prima degli agricoltori e prima che i nativi americani piantassero gli alberi di ciliegie e mele...
In questo tempo e in questa foresta vicino al lago viveva l'Orsa Madre. Aveva il pelo più nero della notte e gli occhi grandi. L'Orsa aveva due cuccioli che erano giocosi. I tre vivevano insieme in un covo in mezzo a un campo di fiori. Ogni mattina, quando gli uccelli cantano, l'Orsa e i cuccioli andavano al ruscello. Tutti gli animali bevevano là. L'Orsa pescava le trote per prima colazione. Dopo, sedevano sulla riva e mangiavano le nocciole e i mirtilli.
Ogni pomeriggio gli orsi camminavano attraverso la foresta fino al lago. Il lago era così grande che non si poteva vedere l'altra riva. L'acqua sembrava scomparire nel cielo. Gli orsi facevano il bagno e giocavano e correvano dietro ai gabbiani. Ogni sera, l'Orsa conduceva i cuccioli alla tana dove lei teneva fra le braccia i piccoli fino a quando dormivano.


Una mattina, mentre camminavano nel bosco, si sentì un colpo forte come il tuono. L'Orsa si sollevò a due zampe e annusò l'aria. C'erano fiamme negli alberi e fumo nell'aria. C'era un fuoco! Gli orsi corsero alla riva del fiume e la madre ordinò ai cuccioli di correre al lago. Tutti gli animali del bosco corsero al lago con gli orsi.
Quando arrivarono in riva al lago, l'Orsa gridò: "Bambini, dobbiamo andare via! Dobbiamo nuotare attraverso il grande lago. Ricordate sempre, vi amo molto!" Cominciarono a nuotare. Il lago era profondo e molto freddo. Le onde erano grandi e il vento era forte. "Miei bambini nuotate con tutta la vostra forza. Se vogliamo vedere l'altra riva, dobbiamo nuotare per tutta la notte". I cuccioli promisero di nuotare tutta la notte.
Nuotarono e nuotarono e ogni ora erano più stanchi. Il sole diventava più grande e più caldo. Nuotarono ancora e il sole tramontava e diventava più freddo. Mentre nuotavano, l'Orsa guardava i cuccioli lottare contro l'acqua. Ogni minuto che passava i loro volti erano piu piccoli.
Fu ancora notte e l'Orsa poté sentire i rumori dell'altra riva. Poté sentire le civette e i lupi. Quando il sole diventò di nuovo grande l'Orsa era stanca morta. Quando si girò a guardare i cuccioli, non li vide più. Sulla riva l'Orsa cadde e la terra le sembrò strana. C'erano colline di sabbia molto grandi, che oggi si chiamano dune.

L'Orsa aspettò i cuccioli, ma non riuscì più a vederli. La mamma piangeva: "Miei bambini, arrivate! Voi siete forti e intelligenti. Bambini, potete sentirmi? Vi aspetterò per sempre".
L'Orsa salì sulla collina più alta. Guardò tutta l'acqua scura e profonda, ma non vide i suoi cuccioli. Tutto il giorno la mamma gridò: "Miei bambini, potete sentirmi? So che dovreste essere qui vicino. Miei bambini vi aspetto, vi aspetto sulla collina".
L'Orsa aspettò fino alla notte e aspettò ancora fino alla mattina. Aspettò mentre i fiori si aprivano e mentre gli uccelli imparavano di volare. Aspettò mentre le erbe diventavano gialle e secche. Aspettò mentre le foglie cadevano sulla terra, mentre l'aria diventava più fresca e la neve cadeva dalle nubi. I cuccioli non arrivavano mai e l'Orsa si adormentò con il suo dolore.


Molti anni passarono e i venti coprirono l'Orsa con una coperta di sabbia: così si sentiva calda e salva nel suo sonno. Lo spirito della terra sentì il suo dolore e riconobbe il suo amore per i cuccioli. Con un grande vento lo spirito portò i cuccioli vicino alla mamma e alla riva e li trasformò in due piccole isole. Così sarebbero stati sempre sotto lo sguardo della mama.

Oggi le due isole si chiamano Manitou Nord e Manitou Sud. Felici di stare vicino alla loro mamma, giacciono nello spirito del suo amore: due isole di sabbia. Finalmente l'Orsa riposa felice perché sa che i cuccioli sono vicini. In suo onore, oggi le dune si chiamano Dune dell'Orso Addormentato.

LA CREAZIONE DELL'UOMO

Leggenda dei Nativi Americani


In una notte scura e stellata, un gruppo di Pellerossa stava accovacciato intorno ad un falò. Improvvisamente il guerriero più anziano si alzò in piedi. Il suo volto era vecchio e bruno come la terra e portava sulle spalle una coperta dai vivaci colori. Cominciò a narrare la storia dell’inizio del mondo…

Quando Coyote, il cane del deserto, teminò di creare il mondo, prese il vento, che era fatto a forma di conchiglia, e rovesciandolo, formò il cielo. Dispensò vivaci colori ai cinque angoli del mondo e un arcobaleno si alzò nel cielo a dividere la notte dal giorno.

Poi si accucciò, ululò e il sole e la luna cominciarono a muoversi nel cielo.
Coyote riempì le pianure di alberi e di stagni e di montagne e di fiumi e fece tutti gli animali.
“Per ultimo e come cosa migliore farò l’Uomo” mormorò a mezza voce.

Gli animali lo udirono e vollero aiutarlo. Così si sedettero tutti in circolo nella foresta; Coyote, l’Orso Grigio, il Leone, l’Orso Biondo, il Cervo, la Pecora, il Castoro, il Gufo e il Topo.

“Puoi fare Uomo della forma che più ti piace” disse il Leone, “ma io credo che dovrebbe avere denti aguzzi per masticare la carne e anche delle lunghe zampe.” “Come le tue?” chiese Coyote. “Beh, sì, come le mie”, rispose Leone. “Avrà bisogno anche di una pelliccia e di una voce forte e potente.” “Come la tua?” chiede di nuovo Coyote. “Come la mia”, rispose Leone.

“Nessuno vuole una voce come la tua” interruppe Orso Grigio. “Tu fai scappare tutti. Uomo deve poter camminare sulle zampe di dietro, deve poter afferrare gli oggetti con quelle davanti e stringerli fino a schiacciarli.” “Come fai tu?” chiese Coyote. “Beh, sì, come faccio io.” Replicò Orso Grigio.

Cervo tremò nervosamente e gettando timide occhiate al di sopra della spalla disse: “Cos’è tutto questo parlare di divorare carne e di distruggere le cose? Non è bello. Uomo deve poter sentire quando è in pericolo e scappar via velocemente. Dovrebbe avere orecchie come conchiglie marine per poter sentire ogni più piccolo suono, e occhi come la Luna, che vede tutto; e naturalmente corna ramificate; avrà assoluto bisogno di corna.” “Come le tue?” chiese Coyote. “Beh, sì, come le mie” rispose Cervo.

“Come le tue?” schernì Pecora.”Ma a che servono le corna ramificate? Aggeggi appuntiti che si impigliano in tutti i rami e cespugli! Come farebbe a dare cornate? Ma se invece avesse due cornini ai lati della testa….” “Come i tuoi?” chiese Coyote. Pecora, offesa, tirò su col naso. Non le piaceva essere interrotta. Allora saltò su Castoro e disse: “Vi state dimenticando della cosa più importante: la coda di Uomo. Code lunghe e sottili possono andare bene per scacciare le mosche, credo. Ma Uomo deve avere una coda larga e piatta. Come farebbe a costruire dighe nel fiume?” “Come le tue?” chiese Coyote. “Nessuno sa fare dighe come le mie” disse Castoro con superbia.

“Sentite me” squittì Topo. “L’Uomo che volete fare è troppo grande. Fareste meglio a farlo piccolo.”

“Tutti matti siete!” gridò Gufo. “E le ali? Non ci avete pensato alle ali? Se volete che Uomo sia il migliore degli animali, deve poter volare. Deve avere le ali!” “Come le tue?” chiese Coyote. « Ma è tutto quello che sai dire ? » si lamentò Gufo. “Non hai idee tue?”

Coyote balzò in piedi e avanzò al centro del cerchio. “Stupidi animali. Non so proprio a cosa stessi pensando quando vi ho fatto. Volete tutti che Uomo sia esattamente come voi!”

“Immagino che invece vorresti che fosse come te, vero Coyote?” ringhiò Orso Biondo.
“E come faremmo allora a distinguerci?” replicò Coyote. “Tutti potrebbero indicarmi e dire: “Ecco Uomo.” E poi indicherebbero Uomo e direbbero: “Ecco Coyote! No, no, no, Uomo deve essere differente.”

“Ma con le ali!” gridò Gufo.
“E corna ramificate!” bramì Cervo.
“E dei bei cornini!” belò Pecora.
“E deve avere una vociona!” tuonò Orso Grigio.
“E deve essere piccino!” squittì Topo.
“E non senza coda!” aggiunse Castoro.

Ma nessuno lo udì. Tutti erano troppo occupati a litigare. Mordendo e caricando, gli animali lottarono nella foresta mentre Coyote stava a guardare scuotendo la testa.

Peli e piume, unghie e pezzi di corna volavano tutt’intorno. Coyote li raccattò, li mise di nuovo insieme e creò altri animali ancora, come Cammello e Giraffa.

Presto tutti gli animali giacquero in un ammasso confuso, troppo stanchi per continuare a combattere.
“Mi pare che ora riuscirò a trovare la risposta”, disse infine Coyote.
Gli animali lo guardarono di sottecchi e alcuni gli ringhiarono contro.

Ma Coyote parlò ugualmente.
“Orso aveva ragione dicendo che Uomo dovrebbe camminare sulle gambe di dietro. Così potrà salire sugli alberi. E Cervo era nel giusto dicendo che dovrebbe avere udito fine e vista acuta. Ma se Uomo avesse ali, cozzerebbe la testa contro il Cielo. L’unica parte simile ad un uccello di cui ha bisogno sono le lunghe estremità dell’Aquila. Credo che le chiamerò dita. E Leone aveva ragione dicendo che Uomo dovrebbe avere la voce forte. Ma ha anche bisogno di una vocina per non spaventare troppo. Uomo dovrebbe essere liscio come Pesce, che non ha peli che gli facciano caldo. Ma la cosa più importante di tutte, disse Coyote infine, è che Uomo deve essere più intelligente e furbo di tutti voi!”
“Come te”, borbottarono tutti gli animali. “Beh, sì, grazie”, rispose Coyote, “Come me.”

Ci fu un gran rimescolìo fra gli animali, ringhi irati e sibili e poi tutti insieme gridarono. “Siediti Coyote! Le tue stupide idee non ci piacciono!” “Bene”, disse Coyote pazientemente. “Facciamo una gara.
Ognuno di noi farà un modello di Uomo col fango. Domani esamineremo tutti i modelli e decideremo qual’è il migliore.”

Tutti gli animali corsero via a cercare dell’acqua per fare il fango. Gufo fece un modello con le ali. Cervo ne fece un altro con lunghe corna e grandi occhi. Il modello di Castoro aveva la coda larga e piatta. Topo fece un modello piccolino.
Ma Coyote fece l’Uomo.

Il sole tramontò prima che essi riuscissero a finire i loro modelli. Così si accoccolarono nel folto della foresta per dormire.
Tutti eccetto Coyote.

Egli prese l’acqua dal fiume e la versò su tutti gli altri modelli. La coda di fango di Castoro venne spazzata via. Le corna di fango di Cervo vennero spazzate via. Le ali di fango di Gufo vennero spazzate via.

Coyote soffiò la vita nel naso del suo modello di Uomo fatto di fango e quando gli altri animali si svegliarono, trovarono un nuovo animale nella foresta.
Il suo nome era Uomo.”

Dopo aver pronunciato queste parole, il vecchio guerriero si sedette, avvolgendo la coperta intorno a sé.
Mentre il fulgore del fuoco si spegneva, sedette, silenzioso come la terra stessa, fissando l’oscurità.

E in lontananza risuonava il grido del coyote.





Un abbraccio a Te.
Un saluto al Branco.



Shay x Elisa
 
inserita il 18/01/2010 01:42:40

- Ciao Lara,

sembra proprio che questo spazio stia "canalizzando" tante energie fra le persone che vi hanno preso parte. E chissà che altre non ne attiri strada facendo. Sarà semplicistico e potrà sembrarti un po' ingenuo, ma continuo sempre piú ad avere la sensazione che ciò che chiamo lo "Spirito del Lupo" si stia esprimendo con forza qui. Detto questo, non credo di poter aggiungere qualcosa a quanto già detto da Cilli sul tuo sogno. Prima di leggere il suo intervento, anche a me è venuto di interpretarlo come un conflitto "in via di composizione", tra una parte di te che cerca la strada della conoscenza, e un'altra che mostra delle resistenze timorosa dell'Ignoto. Però le pecore erano già mischiate fra i lupi, e questo può darsi indichi un processo in divenire che ha come obiettivo quello di congiungere gli opposti, come ti ha detto Cilli. La chiusura di porte e finestre potrebbe rappresentare l'ultima difesa razionale che viene agita a "tutela" dell'integrità dell'Io di fronte alle pulsioni inconsce ma vivificanti rappresentate dal Lupo. Un segnale di "rifiuto" per il timore di essere sopraffatti da forze che si crede di non poter gestire. Forse l'anziano - quindi molto esperto - capobranco che infonde saggezza e calma simboleggia proprio ciò che può essere raggiunto sganciandosi da una condizione di dipendenza nei confronti di un maschile vissuto in modo ambivalente, a volte come rassicurante, altre come minaccioso? È solo una domanda che mi sto ponendo ora che scrivo. Qualcosa sembra indicare una certa diffidenza, l'esigenza di una chiusura - la richiesta di chiudere porte e finestre fatta al maschile rassicurante rappresentato da tuo fratello, nonostante i lupi - il maschile da temere - si mostrino pacifici e disposti a convivere con le pecore, quindi con la "normalità" socialmente accettata. Come a dire che aprirsi a certe istanze apparentemente "selvagge" non risulterebbe distruttivo - a questo stadio di sviluppo - per la personalità. E la richiesta di "chiusura" viene fatta quando non è piú possibile vedere dove i lupi si dirigono, quindi quando "si perde il controllo" della situazione. Forse potrebbe esservi quindi anche una valenza che richiama alla capacità di fidarsi, e di affidarsi a ciò che non può essere tenuto sotto controllo razionalmente. Al famoso "lasciar andare". In ogni caso, la figura del tuo collega mi pare che meriti un approfondimento; mi viene di chiederti se quando "si agitava", le sue lacrime trasmettevano commozione o paura-angoscia. Era un pianto di "arrendevolezza" o di "resistenza"? Vi era la gioia liberatoria di "lasciarsi fluire" insieme alle lacrime, o la paura angosciosa di perdere "liquefare" insieme con esse anche la propria identità? Spero di riuscire a spiegare ciò che intendo.

Aspetto volentieri la tua risposta per continuare lo scambio, se ti va.

Per Cilli: ti rispondo domani! Cioè, data l'ora devo dire oggi, ma piú tardi... ::grin::

Per Shay: bentornata! Mi stavo giusto chiedendo quand'è che saresti di nuovo ricomparsa. Ti devo una risposta in privato che non tarderà.

Un caro saluto a tutto il Branco!

Astro per Lara
 
inserita il 18/01/2010 09:00:23

- cara Cilli e caro Astro

grazie, praticamente le vostre considerazioni le ho fatte anche io, ma poi sono giunta a conclusioni più vicine alle ultime che ha fatto Astro.

Vi dico la mia interpretazione:

Nel branco di pecore e lupi io ci vedo il mio marte nettuno, quindi un istintualità non feroce (i lupi sono insieme alle pecore)ma "saggia".

Mentre in mio fratello che chiude porte e finestre, vedo il mio mercurio iper-controllante a cui si contrappone un'emotività debordante rappresentata dal mio collega in lacrime (che nella realtà è piuttosto irrazionale ed emotivo) che vedo nella mia luna plutone.

Credo che il sogno mi dica proprio che ciò che mi impedisce di seguire il lupo, cioè la mia dimensione più saggio/istintuale, è l'iper razionalità o in alternativa l' emotività eccessiva.

grazie mille

un bacio

lara

deva
 
inserita il 18/01/2010 11:37:37

- aggiungo ancora una cosa..

Vedo molto signficativo in questo sogno proprio il momento della perdita di contatto visivo con i lupi che, come dice benissimo Astro, richiama fortemente il mio bisogno di controllo da cui l'invito del sogno ad un maggiore "affidamento", riuscire a non cercare sempre "appigli" esterni su cui appoggiarmi e in cui trovare sicurezza.

Una grande conquista per me.

cia lara

deva
 
inserita il 18/01/2010 11:54:57

- Cara Elisa,

leggendo il tuo ricordo raffiorato dopo la lettura di base dei 9 animali totem di nascita,mi è arrivato questo da dirti:intanto dovresti fare un analisi x capire se l'orso te lo porti dietro da sempre,(riguardando magari le domande su gli animali totem che avevo indicato tempo fà, e andando oltre libri sui nativi che danno interpretazioni in base al giorno di nascita, per mè è molto più profonda la cosa da integrare e tu hai le capacità per farlo),nel senso che è importante capire nel mondo dei totem,se l'animale è un alleato momentaneo arrivato per aiutarci in una determinata situazione,per poi andarsene quando si risolve e via dicendo o se te lo porti dietro fin da piccola ma era fermo da tempo,( per motivi poi da capire),perchè altri animali avevan la precedenza in altri insegnamenti o sostegno da darti.

Hai avuto l'incontro con dei cuccioli e ci stà il gioco,la spontaneità il nutrimento che puoi dargli,( e il forte collegamento che per me, era un appuntamento con il tuo destino scelto a livello d'anima in quel luogo e il quel periodo, dove hai recuperato un frammento della tua anima) ma a prescindere, l'orso di base è il collegamento con l'OVEST, e l'ovest è la sede degli antenati,il contatto con le nostre radici con l'albero genealogico dal quale proveniamo,poi se il lupo è un padre compagno etc,per me l'orso è un nonno...(ma è una mia visione personale),ricordando poi che l'orso è il medico per eccellenza nel mondo animale perchè sà riconoscere moltissime erbe,non a caso chi detiene questo totem, spesso è un guaritore, terapeuta naturopata nella vita pratica.

Per me i 2 cuccioli ti han voluto dire che potevi guarire delle ferite della tua bimba interiore, integrando il sapere della donna che 6 divenuta oggi.

Nel momento in cui hai fatto il collegamento,eri pronta a tornare dentro te stessa,(essendo legato di base all'introspezione al rintanarsi nella propria caverna interiore per osservare delle cose personali,)lo si può in un certo senso associare anche ad un ritorno all'utero,(un anniversario un'appuntamento con te stessa, e se credi nella reincarnazione potrebbe starci anche altro,ma devi sentire tu cosa ti suona dentro e farlo tuo).

Nell'astrologia prenatale potresti trovare qualcosa d'interessante secondo me legata anche al tuo orecchio sx ,che richiama questa cosa,visto che poi se non sbaglio sei nata a settembre,ricorda il corpo non dimentica nulla,e specie vicino al compleanno o lì vicino si riattivano dei ricordi precedenti anche alla nascita, o nella pancia della madre che posson esser funzionali ad ampliare la nostra struttura interiore da adulti per compiere il progetto dell'anima.

Ieri mattina mi son svegliata pensando a te e ho sentito che c'eran delle cose importanti per entrambe sull'orso da dire!

Ti consiglio di guardare Koda fratello orso,è un cartone fatto molto bene nella spiegazione di questo totem.

Tu la coperta la associ all'orso,bella questa cosa non ci avevo mai pensato:), e grazie perchè è una tana protettiva che uso da sempre anch'io.

Ecco la mia esperienza con il totem dell'orso:mi son stati regalati sempre nella maggioranza peluche di orsi fin da piccola,e da adolescente,orsi bianchi.
Alle scuole medie, m'innamorai di un libro meraviglioso su 3 orsetti restati orfani di madre cresciuti con un uomo,la cosa buffa è che raccontavo questa cosa a mio figlio,e pochi giorni dopo a un mercatino dell'usato ritrovo quel libro dopo tantissimi anni e lo comprai con le lacrime a gli occhi!!!

E a novembre 2009 sogno per la 1 volta in vita mia, 2 orsi bianchi un cucciolo,e un orsa che non era sua madre,e a Roma mi son imbattuta poco dopo in degli adesivi di orsi bianchi,e una sera accendo tv e becco Alaska,un film che non avevo mai visto!!

Poi mi son ricordata di un amico che tanti anni fà mi comunicò che un uomo di medicina che lavorava con gli orsi bianchi(che non conoscevo) gli disse di riferirmi che quando sarei stata pronta mi avrebbe ospitata da lui e fatto conoscere questi animali stupendi!!

Spero di esserti stata utile,tu lo 6 stata per me con questa testimonianza:)

Ps.l'orecchio sinistro è anche il collegamento con l'angelo che vuole comunicare...ascoltati e senti cosa ti risuona dentro!

Spero ci sia tutto perchè non ho word dopo reset pc..ho scritto con la mail e mi mangia pezzi!!..

Ah,siam nella luna del ghiaccio del corvo e dell'orso!!

Se ho dimenticato qualcosa ritornerò!
Buon Ascolto.

Per Astro grazie:),ma non sono sparita ho passato momenti no..., e sono una solitaria per natura,ho vissuto e stò vivendo il mio totem dell'orso:).


Buon Giove in Pesci al Branco:)


Shay x Elisa
 
 
 
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