- Per Cilli: Ti ringrazio tanto, Cilli, ogni volta che ti leggo ho motivo di restare affascinato, e anche un po' "stordito" dal tuo modo cosí efficace e al tempo stesso criptico di calarti nei meandri del mondo interiore altrui... cercherò anch'io di andare con ordine.
Quando dici che "lí" è come se io avessi avuto 7 anni, intendi quando ho scritto il racconto? Vuoi dire che è come se fossi "regredito" per poterlo scrivere, rivivendo il lutto, il buio e la morte per poterli cosí trascendere e trasformare..? Per trovare la luce? È lí dove si compirebbe simbolicamente il "passaggio" tra 8^ e 9^ casa? E come mai parli di 7 anni? Io avevo 6 anni compiuti da neanche 2 mesi quando mio padre morí.
Sai, conosco quello stralcio che hai riportato, quella lunga frase che inizia con "è forse a causa di un atavico meccanismo mentale... ecc."; anche se non ricordo dove la lessi, era proprio questa frase che avevo in mente quando ho scritto che per la psichiatria moderna chi è attratto dal lupo è quantomeno un nevrotico... come mai l'hai riportata testualmente? Per dirmi che grazie alla suggestione di cui sono stato in qualche modo capace ho potuto "soggiogare" la nevrosi rendendola funzionale ad un percorso di autoconoscenza, inizialmente inconsapevole e poi via via piú cosciente? Però, riflettendo sulle simbologie legate al Lupo, mi chiedevo se sia poi cosí infrequente questa fascinazione, perlomeno per chi nasce sotto il mio segno solare. Questo perché quei "sintomi" riportati in quello stralcio e cioè "un misto continuo di aggressività, slancio, entusiasmo, forza, tenerezza, depressione, malinconia e senso di fallimento che si alternano senza sosta" possono benissimo, in chiave astrologica, essere riferite alla personalità del Sole Scorpione, o comunque di tipo "plutoniano". Le stesse attribuzioni del Lupo in cosí varie culture quale animale "infero", epperò in un apparente paradosso anche portatore di luce, di una luce nascosta nel profondo, che deve "emergere" dalle "viscere" - della terra, della notte, comunque dell'inconscio - tant'è vero che la stessa radice del termine greco per lupo, "lykos", è strettamente legata a quella di "luce", lo avvicinano incredibilmente a quelle di Plutone-Ade che infatti, secondo il mito greco-latino, era ricoperto da una pelle di lupo... e non è certo un caso. E anche di Plutone quale archetipo astro-psicologico si dice che ci spinga nel buio degl'Inferi - che poi è in-fero "ciò che si porta dentro"! - per poter trovare la luce. E poi, il Lupo quale archetipo risulta associato sia a Marte, come giustamente hai ricordato - so che i Mongoli tutti si ritengono figli del Lupo e improntano la propria società guerriera a un'adesione piuttosto fedele a quella lupina - che a Plutone; il Lupo quale animale "scorpionico" a tutti gli effetti, quindi..? Che ne pensi?
Hai parlato di viaggio astrale; era proprio quello che avevo in mente quando parlavo a Solerossella della possibilità di poter andare anche piú in là del "sogno lucido". Secondo me lei ci è molto vicina, per questo le ho detto di provare a chiedersi se sta sognando oppure no... qualora scoprisse che lo sta facendo potrebbe riuscire ad abbattere quell'ultima, sottile barriera che ancora la separa dalla consapevolezza dei suoi evidenti viaggi astrali...
Ma tornando a noi, quindi tu pensi che io abbia vissuto in astrale il contenuto di quel racconto... forse io cancello i miei sogni-viaggi astrali al risveglio per poi rielaborarli in una versione "ridotta", "ordinata", e accettabile per la mente cosciente? Oddio, sarebbe proprio in linea con la razionalità espressa dalla Luna in Vergine - che non potrebbe mai far entrare nelle ristrettezze e nelle costrizioni della 6^ casa l'immensità della 12^... deve ridurre, deve rimpicciolire...
- che mi sta sempre piú sulle scatole, ti assicuro, la sento sempre piú come l'ultima "zavorra" che mi impedisce di accedere pienamente all'enorme bagaglio della psychè, ma so che è sbagliato vederla in questo modo; mi rendo conto che senza questa "zavorra" avrei rischiato di perdermi alla deriva nell'Oceano Nettuniano... e poi, chiaramente, sto volutamente "proiettando" su questo simbolo quella che è una mia caratteristica che il simbolo semplicemente si "fa carico" di riflettere; solo che ora, forse, chissà, sono quasi pronto per "salpare", ora che ho quasi trovato la bussola, senza il rischio di smarrirmi...
Ripensando al racconto, certo, è incredibile come tutto combaci: le date, i periodi, le età, i simboli. Il fatto stesso che quel racconto io l'abbia voluto ambientare a Samhain - sebbene l'abbia fatto in maniera "occulta", senza dirlo esplicitamente, perché ho il gusto dell'allegoria e della metafora, tanto a scoprirle quanto a concepirle - e che, a proposito della considerazione del Lupo presso i Celti abbia trovato questo: "Nella cultura celtica è un simbolo di benessere, cura, lealtà, capacità di amare e proteggere i propri cari. E' una guida per coloro che si avventurano nei mondi spirituali, un animale di potere che viene in aiuto di chi ne ha bisogno". Di chi ne ha bisogno... e io ne avevo davvero bisogno per mantenere una continuità ideale con il Maschile di mio padre. "Il lupo è il messaggero della Dea della Morte-nella-Vita e fungeva da accompagnatore verso la Terra dei Morti, guidando le anime attraverso le foreste dell'Altromondo". Se il Lupo per me è un'eredità del Padre, allora è chiaro come questa eredità spirituale sia venuta alla luce con un riferimento "istintivo" preciso al giorno in cui può cadere l'intercapedine tra i Vivi e i Morti. È come se davvero io mi fossi messo in contatto con ciò che c'è al di là... nell'unico modo che per me era allora possibile. Peccato io non possa in alcun modo risalire alla data esatta in cui lo scrissi - in un solo pomeriggio, fu quasi una scrittura in trance... - perché la copia originale è andata perduta. Probabilmente anche la data originale sarebbe risultata simbolicamente significativa, chissà...
E poi, un'altra "connessione", Cilli, molto recente, emersa solo oggi quando ho letto il tuo ultimo post; hai parlato della leggenda Lakota, dello stregone che ebbe la visione di un ragno che gli parlava... Cilli, io due giorni fa ho sognato dei ragni... dei ragni rossi che avevano invaso casa. Correvano dappertutto ma non erano soli, insieme a loro correvano anche degl'insetti simili a formiche ma molto piú grandi... ma io non ne ero respinto, ricordo che li osservavo mentre correvano. Ma il sogno era veramente strano: c'erano altre persone in casa, forse l'inquilina del piano di sotto insieme a un'altra persona - forse una donna - che non ricordo. E poi un mio collega di lavoro, con cui scherzavo in cucina... e questi ragni, apparentemente slegati dal contesto... ti fa venire in mente qualcosa?
E poi, volendo, c'è ancora un'altra "connessione"... durante il primo post, quello di aprile, quando parlai per la prima volta del Lupo, del racconto e di tutto il resto, ascoltavo una canzone. Si tratta di una canzone degli U2 - di nuovo Irlanda, Celti, ecc. ecc., ma non è tanto questo, capirai, il gruppo rock piú famoso del pianeta... - che si intitola "Fire", fuoco. Non so se la conosci, se ti piace il genere, ma non è importante. Il cd dove è contenuta lo possiedo da tempo, ma questa canzone la "scoprii" solo in quell'occasione... prima era passata inosservata, o meglio, solo sentita ma "inascoltata"... be', dopo averla sentita di nuovo, mi venne istintivo, e per il ritmo, e per le sonorità suggestive e le sensazioni che riusciva - e ancora riesce - ad infondermi, associarle un aggettivo ben preciso: "sciamanica". Per me è una canzone sciamanica... e nelle visualizzazioni a occhi aperti che mi riescono tanto naturali, io associo parti precise di questo brano a immagini che ho, che mi sono "costruito" spontaneamente di questo racconto... come se esso ne costituisse la "colonna sonora" naturale. C'è la parte culminante, strumentale e non cantata, per esempio, in cui "vedo" la caccia al cervo... e poi un finale in cui viene ripetuta una parola con effetto eco... non so, ma è veramente suggestivo, per me. Ma non è ancora tutto; anche andando a vederne il testo - che non conoscevo affatto - ho scoperto connessioni interessanti con il mio contesto. Ne trascrivo i brani tradotti piú rilevanti con quanto stiamo trattando:
Chiamare, chiamare (o chiamando)... il Sole brucia diventando nero (Io spesso ho avuto l'immagine, la suggestione fantastica di un Sole Nero, forse il Sole 8^ casa... ammesso che sia proprio lí, o comunque la "risonanza" di un archetipo marcatamente plutoniano, "oscuro". Tra l'altro, tra gli aspetti minori ho poi "scoperto" un quinconce di Plutone al mio Ascendente. Ho comunque pensato che il "Sole Nero" potrebbe simboleggiare un'individualità che sente tutta la fatica di emergere dal profondo, di portare in superficie la "luce" che pure possiede).
Chiamare, chiamare... la Luna si fa rossa... (è stato proprio sotto l'eclissi totale di Luna del 3/3/2007 che a me si sono - per cosí dire - dischiuse le porte che mi hanno condotto all'esplorazione della mia interiorità in maniera del tutto nuova, che mi hanno fatto scoprire che "come è in alto, cosí è in basso...", che mi hanno portato qui... sotto la Luna Rossa).
Le stelle stanno cadendo giú... (nel racconto c'è una frase simile, come ricorderai, ma questo è stato voluto; avevo letto molto sui Celti ed ero rimasto colpito dall'aver appreso che, secondo un aneddoto raccontato da Tolomeo, Alessandro il Macedone, allorché domandò a un guerriero Celta quale fosse la cosa che gl'incutesse maggior paura, si sentí rispondere, non senza stupore, che l'unica cosa che "loro" temessero era che il Cielo potesse cadergli sulla testa... ma qui forse è Paul Hewson - in arte Bono Vox - a parlare con un archetipo appartenente alla sua gente... di cui io mi sono "appropriato" in quel racconto, il cui protagonista, infatti, ha un nome irlandese).
Ma c'è un fuoco dentro
Ed io sto precipitando
C'è un fuoco dentro
Quando grido
C'è un fuoco dentro... (non ho potuto non ricollegarlo con l'urlo del protagonista che sentiva un gran calore venirgli da dentro... "quando grido, c'è un fuoco dentro...").
Ho fatto un fuoco, fuoco
Sto andando a casa. (E sai bene qual è il titolo del racconto...)
E poi quel ritornello un po' sinistro "chiamare, chiamare..." mi ha subito ricordato quella leggenda pellerossa di cui scrivesti ad aprile, del lamento del Lupo che aveva smarrito il cucciolo, e della Luna che si gonfiò per permettergli di ritrovarlo, come io, specularmente, avrei ritrovato mio padre nel Lupo.
Quello che mi colpisce è che io abbia veramente "ascoltato" questa canzone solo quando stavo scrivendo il primo post sul Lupo come "compagno", sul racconto... e che nel testo di questa canzone vi siano cosí tanti punti in comune con il racconto stesso e con tutto ciò che mi ha portato a scriverlo e ad essere qui, a parlarne... ogni volta che ci penso sono emozioni bellissime.
Sí, capisco ciò che mi vuoi dire riguardo al sognare mio padre... tenterò di "prendere" queste immagini, chiederò aiuto al Lupo, ancora una volta... solo che stavolta lo farò consapevolmente; no, non conoscevo l'"acchiappasogni" ma cercherò di usarlo lo stesso...
Che dici, Cilli, sono pronto per la camicia di forza..? (Scusa, ma la mia Luna in Vergine ESIGEVA questa battutina per mantenere una "parvenza" di razionalità...
)
Un'ultima cosa, Cilli: volevi dire che quella "A" seguita da quella linea è uscita fuori... per caso..?
Per Lunita: mi fa piacere il tuo ritorno, e davvero intenso - a dispetto dell'apparente distacco - il tuo racconto. Abbiamo in comune, oltre alla perdita del padre, sebbene in tempi diversi, anche l'essere stati figli unici di genitori non piú giovani con conseguente sensazione di isolamento, e un intenso sentire la propria solitudine, cui per parte mia reagivo "nettunianamente", rifugiandomi in mondi di fantasia, i soli che potessero contenere gli abissi che mi premevano dentro. E poi c'era Lui, in cui "specchiarmi", cui sentirmi affine... e in parallelo la tua Lupa, "emanazione" della tua Luna-Venere scorpionica, che "sa" di Marte e di Plutone... e cosí vicini anche i momenti della nostra nascita, tu neanche due mesi prima di me - non dopo, come ho scritto erroneamente l'altra volta. È significativo anche essersi ritrovati qui, tra "simili".
Per Bruna: spero che potrai presto tornare ad arricchire la discussione con le tue preziose "aperture" oniriche. E mi piacerebbe che anche tu ci parlassi del tuo modo di vedere il Lupo, poiché mi pare d'aver capito che anche tu ti ci sia rapportata in modo personale.
A presto, spero che il "papiro" non vi risulti pesante ma in questi giorni ho "elaborato" parecchie sensazioni.
Un caro saluto.