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I SOGNI
   
  DEFUNTO CHE MANGIA LE PROPRIE CENERI - PER BRUNA
discussione inserita da Astro
 
Ciao Bruna, è la prima volta che mi rivolgo a te. Lo faccio per un sogno non mio ma di una mia amica che, sapendo che mi interesso di "cose strane", me l'ha raccontato chiedendomi un parere. Io però non mi intendo di interpretazione dei sogni, cosí ho pensato di interpellarti. Questa mia amica ha 29 anni e ha perso il padre pochi mesi fa, prima dell'estate, se non ricordo male. Mi ha detto di averlo sognato nell'atto di mangiare le proprie ceneri mentre si rivolgeva a lei dicendole che questo serviva per "rigenerarlo". Del suo rapporto con il padre so che per lungo tempo è stato difficile, tormentato. So che da piccola rimase traumatizzata quando, a posteriori, realizzò che ciò che aveva visto una sera e che l'aveva molto impressionata - un'ombra minacciosa che si chinava sopra sua madre - era suo padre che la stava picchiando. Ma questo lei lo capí solo molto dopo. Nonostante tutto, mi ha detto che la scomparsa del padre ha lasciato in lei un grandissimo vuoto. Lei stessa ammette di ricercare la figura paterna nelle proprie relazioni e in questo momento la sua relazione di lunga data è messa in forse dalla "crisi" del fidanzato, che sta rimettendo tutto in discussione. Anche lei ha avuto di recente una "sbandata" platonica verso un collega di lavoro, ma parlandone insieme, lei stessa è stata concorde nel dire che in realtà è solo un invaghimento superficiale. Piccola curiosità astrologica: il padre era Bilancia, il suo fidanzato è Bilancia, e il terzo incomodo, pure... a parte questo, riguardo al sogno nello specifico, a me è venuto in mente che - se dobbiamo considerare il sogno esclusivamente come il prodotto dell'inconscio - con questo lei potrebbe star tentando di "riplasmare" una figura paterna di riferimento, di "rigenerarla", per usare il termine usato dal padre nel sogno, e questo avviene ora che il padre è morto perché con lui in vita non sarebbe stato possibile. Forse cerca di "costruirsi" un nuovo papà, interiorizzandolo, privo di quelle dolorose ambivalenze che l'hanno fatta soffrire quando lui era presente. In un certo senso potrebbe sembrare quasi un processo di "purificazione" che lei opera ora attraverso il proprio inconscio per poter pienamente integrare in sé stessa la figura paterna e conseguentemente anche il proprio Maschile interiore. Prima di quest'ultimo sogno mi ha anche detto di averlo sognato - cosa che le capita spesso da quando è morto - mentre le diceva che lui sta bene e che in realtà non è morto. E aggiungo che dice di sentire spesso l'odore del padre, nei momenti piú diversi, e senza un apparente collegamento. Che ne pensi? Grazie se vorrai darmi un tuo parere.

Un saluto

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 RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 272 - Inserisci una risposta a questa discussione
 
A CURA DI
inserita il 10/10/2008 16:10:30

- Caro Astro,
ti ho risposto e ho memorizzato la tua email.
Continueremo qui a parlare, così se a qualcuno questo potrà servire..., come in fondo è già accaduto con il sogno della tua amica....
L'indirizzo e-mail sarà sempre là, per ogni evenienza.

Invito Rossella, la cara Solerossella a continuare a seguirci da vicino come mi ha detto che sta facendo e a essere con noi anche con la sua voce (virtuale) quando lo vorrà.

Parlare dei nostri padri.
Sapete, mia madre ci ha raccontato di lui, ma quelle quattro cose, sempre le stesse...Ma non la critico, perchè ho visto sulla mia pelle che quando vivi impegnata, anzi superimpegnata a farcela, non riesci a crearti la memoria delle esperienze...pensate, io mi accorgo che tanti particolari della vita da piccoli dei miei amati figli li ho scordati...certo perchè ero troppo presa a cercare di fare bene, troppo focalizzata su obiettivi...e perciò stesso poco presente in realtà nel corpo e nel momento (meno insomma di quano avrei voluto).
Non mi faccio colpa di ciò (in parte sono anche fatta così, io ricordo solo ciò che mi dà emozioni forti o molto nutrenti, nel bene e nel male, e lo snellisco di tutti i particolari che non servono); tuttavia ho capito e rispetto le strategie che mia madre deve esseri imposta per "farcela" (rimasta vedova a 30 anni di un uomo molto amato, con tre bimbi, io di 6 anni mezzo, mio fratello 3 e mia sorella che doveva nascere; certo aveva tanti blocchi emotivi suoi, certo c'erano cose che avrebbe potuto fare e non ha fatto, come farci piangere e rassicurarci, ma come posso io dire che avrei saputo fare meglio?).

Ma lo sapete? mi balena l'idea che forse questa sorta di terapia di gruppo autocondotta, potrebbe aiutarci a riannodare emozioni e quindi anche ricordi.

WOW! Sì, WOW.

Vi voglio bene (e scusate se sono un pò matta, troppo espansiva, troppo ...bambina in questo....boh, fa niente).

A presto,
Bruna

Bruna
 
inserita il 10/10/2008 22:13:51

- Caro Astro,

Sempre a proposito di assonanze...

Devi essere, ad occhio e croce, ed in riferimento al nostro scambio precedente, anche tu nato negli anni fra il '70 e il 75.

Un coetaneo, di soli due giorni più giovane di me, ha perso il padre a 19 anni.
E potrei citare altri esempi.

Anche io ho perso mio padre, ma da cinque anni.
Ed anche io, come te, ho affiancato simbolicamente alla mia anima la figura del Lupo!

Vi ho letto trattenendo il respiro.

Grazie.
Lunita



Lunasat
 
inserita il 10/10/2008 23:00:54

- bruna.e.astro..carissimi..
anche io vi ho letto trattenendo il respiro...e lasciando fluire emozioni...
Esistono momenti in questo forum veramente degni di poter sfatare le emozioni che si trattengono perchè se pur in virtuale io che ho comunicato con entrambi ..le ho sentite fortissime nello scambio e nella fluidità di sinceri s.o.s ..
vero è che "la morte"con le sue tenebre ...ci porta ...a essere particolarmente vulnerabili ed è questo che poi dà come risultato quel voler risultare corazze impenetrabili...
in questi giorni pensavo al 31 ottobre e a tutta la conversazione che tra me e astro c'era stata ..mesi fa...sono andata a rileggerla e subito dopo ...sono andata a rileggere "sogno di voler sognare" dove con bruna ...il tema poi trattato attraverso ..il sogno ..era pur sempre la morte -il buio-il vuoto-
vorrei ringraziarvi entrambi ...
e solo qui ...proprio pensando al sogno di amica di astro...(bruna non è una intromissione..)ho pensato al periodo in cui questa giovane donna sta sognando...
Ottobre 2008 ..alcune date per la profezia maja ...intermedie e in questi giorni si legge su previsioni di momenti che il cielo farebbe respirare e che persone sensibili potrebbero percepire ..
..vorrei condividere con voi ...la traduzione ..che vi posto....
Penso che la tua amica-astro-abbia avuto un ponte necessario per il padre_l'invaghimento platonico per collega che è riuscita poi a trasportarla alla ricerca del padre nel'onirico e di qualcosa che è impossibile non sentire:"l'odore"..un ristabilire ...un contatto a pelle che va oltre ..il perdono....
ma i giorni in cui ha sognato molto vicini a quelli indicati propizi per l'amore...(starà sempre meglio ...dopo questo sogno)
Così oggi ho deciso di proporvi la traduzione di un
estratto del
messaggio di Ottobre degli Akashic Records (Registri
Akashici),
canalizzato da Jen Eramith, in cui si parla proprio del
contatto del 14
Ottobre.


“E’ stato annunciato un grande evento per il 14
Ottobre, ovvero una
grande astronave apparirà nei cieli delle più
importanti città e resterà
visibile per 3 giorni, in modo che non ci
possano essere equivoci .
Tutto questo accadrà veramente?”
“Il
contatto tra umani e esseri di altri mondi sta già avvenendo, anzi
avviene da molto tempo. E’ una cosa molto frequente nei piani
spirituali o energetici. Voi ricevete le visite di quelli che chiamate
extraterrestri nella forma di Spirito continuamente. In un certo senso
potreste dire che i vostri Angeli e i vostri Spiriti Guida sono
extraterrestri, giusto? Loro infatti non sono di questo mondo.
C’è una
vasta gamma di esseri che, come dite voi, visitano la Terra e la
loro
energia è disponibile per voi sul pianeta. Anche tutti voi avete
uno
Spirito che è olografico ed espansivo e che occasionalmente visita
altri mondi. Spesso, purtroppo, la mente umana blocca qualsiasi input o
percezione che possa dare prova che una cosa del genere sta avvenendo
perché è difficile per la mente umana accettare qualcosa che non
corrisponde alla cosiddetta realtà, è difficile accettare qualcosa che
è
fuori dall’ordinario.
Ovviamente, ogni essere umano è unico nella sua
percezione di ciò che è
poco familiare o sconosciuto. Alcuni sono in
grado di comprendere
qualcosa che va al di la del familiare e
continuare a mirare verso
questa cosa fino a quando non diventa
familiare; e poi di nuovo da capo,
un altra cosa poco familiare a cui
mirare. Per queste persone avvistare
gli extraterrestri è molto più
facile e frequente.
E’ vero, ci sono quelle che voi chiamate astronavi,
ma non sono come voi
volete che siano. Quando la gente avverte qualcosa
che non è di questo
mondo, cerca di dargli un senso. La mente umana è
straordinaria nel
prendere una sensazione o una percezione e metterla
in una categoria per
darle un senso. Se qualcosa non ha un senso e non
può essere
categorizzata, viene ignorata o giustificata in qualche
modo. Se invece
si è davanti a qualcosa a cui si può dare un senso,
allora la mente
concede di ricordarla e di prenderla in considerazione.
Per questo
motivo ci sono quelli che vedono le astronavi e quelli che
non le
vedono. Per questo motivo due persone possono trovarsi nello
stesso
angolo di strada e uno riesce a vedere mentre l’altro no. Questo
tipo di
contatto avviene tutto il tempo sia in Spirito sia nella realtà
fisica.
L’evento programmato per il 14 Ottobre è un diretto risultato
di un
salto di coscienza che avrà luogo il 12 Ottobre.
Il 12 Ottobre
attiverà una connessione tra il cuore umano e la mente
umana. Questo è
qualcosa legato all’esperienza dei Maya. La civiltà Maya
era esperta
nella connessione cuore-mente. Parte di quello che è stato
raggiunto
durante la civiltà Maya è stata la costruzione di un illusione
di
separazione tra la mente e il cuore, che ha reso la vita umana molto
interessante.
Quello che sta avvenendo ora invece è la riconnessone tra
cuore e mente.
Questo accade continuamente in tutti i modi possibili, e
c’è un evento
collettivo atteso per il 12 Ottobre in cui il cuore e la
mente saranno
capaci di stabilire una connessione collettivamente.
Alcuni di voi faranno esperienza di questa connessione e altri no,
forse
perché non siete pronti o non siete interessati. L’Opportunità di
avere
mente e cuore allineati in un modo che prima non era possibile
sarà
disponibile per tutti. Questo vuol dire che la vostra mente sarà
in
grado di infondervi pensieri più facilmente di prima. Sarà più
facile
dopo il 12 Ottobre vedere il mondo con gli Occhi dell’Amore.
Quando questo avverrà, quando molti di voi cominceranno a sentire
quell’
Amore, un nuovo livello di comprensione sarà disponibile.
Naturalmente
c’è una coreografia che comprende tutti gli esseri del
Pianeta Terra.
Quando la razza umana decide qualcosa, tutti gli esseri
di tutto l’
universo sono a conoscenza di quella decisione e agiscono di
conseguenza. Questo è il motivo per cui voi state predicendo una visita
da parte degli extraterrestri. Molti si stanno radunando in supporto a
questo salto di coscienza.
Per migliaia di anni si è programmato questo
evento del 12 Ottobre,
cosicché i vostri cuori potessero allinearsi con
le vostre menti.
L’universo vi sta dando un’opportunità per poter
cominciare ad
utilizzare questa nuova connessione. Questo è il
potenziale che i vostri
visionari e profeti prevedono per il 14
Ottobre. La risposta è si,
l’equivalente di astronavi nei cieli delle
più grandi città saranno
perfettamente visibili dal 12 al 15 Ottobre.
Questo non è inusuale,
accade continuamente. La differenza è che questa
volta molti, molti di
voi saranno in grado di avvertirli o vederli.
È
importante sapere una cosa: è molto probabile che molti di voi non
vedano nulla perché non volete, perché le vostre menti non sono pronte
o
perché il vostro piano di vita non prevede un’interazione con gli
extraterrestri, per cui non preoccupatevi se non vedrete niente.
Un
altra cosa importante è che molti di quelli che vedranno, non
vedranno
delle astronavi fisiche. Avete utilizzato la parola astronave
perché è
la parola che più vi aiuta ad immaginare cosa ci sia oltre la
Terra.
Astronave significa un oggetto fisico come un aereo, o una
portaerei
nei cieli, ma non è quello. Questo è un incontro spirituale;
questa è
energia e l’energia non può essere incorporata – proprio come
quando
percepite gli Angeli in una stanza e altri riescono pure a
vederli.
Alcuni di voi percepiranno, sentiranno tutto questo, mentre
altri
vedranno. Ma è reale in entrambi i casi. Non restate prigionieri
di
quello che vi aspettate di vedere. Non immaginatevi un astronave come
nei film e poi vi aspettate di vedere quella nei cieli.
Invece, il 12
Ottobre guardate nei vostri cuori e cosa amate. Guardate
al mondo e
cercate di vedere tutto con gli Occhi dell’Amore. Immaginate
di essere
come Gesù, Muhammad, Buddha o Madre Teresa. Immaginate di
essere la
persona più amorevole che ci sia e come quell’amore e quella
compassione danno colore a tutto quello che vedete. Spendete del tempo
a
meditare sulle persone, sugli animali, sui luoghi che amate di più.
Lasciate che vi riempiano il cuore d’amore.
Poi il 13, 14 e il 15
Ottobre, spendete del tempo a sognare ad occhi
aperti e a guardare il
cielo. Permettete ai vostri occhi di vedere
quello che vedete. È molto
probabile che non sia un’astronave in senso
“tradizionale” quella che
vedrete. Sarà qualcosa di gran lunga più
magico e sensazionale. Ognuna
delle vostre menti lo percepirà
differentemente perché questa è la
bellezza dell’essere separati e vi
servirà dopo per condividere storie
ed esperienze. Vi servirà dopo
leggere riguardo quello che gli altri
hanno visto, ma non leggete solo
per vedere se gli altri hanno visto
quello che avete visto voi, così da
avere ragione.
Piuttosto leggete,
ascoltate e condividete così da ottenere una visione
più ampia delle
cose attraverso la prospettiva di tutti. Più di ogni
altra cosa, con
queste sconosciute e mai viste dimensioni, le vostre
interpretazioni
aggiungeranno più colore alle cose, meglio di quando
tutto è già
stabilito e pre-accordato. Con questa esperienza molti di
voi vedranno
cose diverse e tutte saranno vere.
Detto questo, in alcuni posti, ci
saranno fatti che creeranno esperienze
collettive di Amore. Alcune
città saranno distratte da eventi che
porteranno la gente a cercare l’
amore gli uni negli altri anziché al di
fuori dal pianeta. Questo fa
tutto parte del potenziale che avete creato
– è tutto questo fa parte
di un cammino collettivo che porterà le vostre
menti nuovamente ai
vostri cuori e i vostri cuori alle vostre menti.
Se farete parte di
questi eventi, continuate a cercare di vedere l’Amore
in ogni essere
vivente. Permettete ai vostri cuori di aprirsi
completamente e fare
spazio per un nuovo senso dell’Amore. Questo
accadrà nei giorni tra il
12 e il 15 Ottobre.”


il 14 è luna piena ..ancora in segno bilancia...

..un sorriso a entrambi e a tutti coloro che poi vorranno condividere..
cilli



cilli
 
inserita il 10/10/2008 23:01:41

- Cara Bruna, caro Astro,
mi intrufolo in questa vostra bellissima e intensa discussione...in punta di piedi..vorrei condividere con voi, una parte di me, che nel vostro interrogarvi..avete rievocato.
Premetto che vado a toccare una parte molto intima che raramente mi piace risvegliare...in quanto il dolore che provo ancora a distanza di tanti anni,
proprio perchè difficilmente contattato, è ancora fortissimo...
ma penso anche che sia necessario ormai per me cercare di elaborare.
Nel mio caso io sono l'artefice della mancanza del padre...per mia figlia...e questo è causa di immensi sensi di colpa...
ma voglio raccontarmi apertamente...facendomi aiutare dalla nostra amata Astrologia...
Coma Bruna sà...sono un Ariete con marte in 1a capricorno vertice di un quadrato a T che quadra urano in Bilancia e che ovviamente oppone il sole,
quasto aspetto del mio tema è quello che credo abbia influenzato più di tutti gli altri, l'accaduto, assieme alla mia venere in pesci in 3a...
alla fine delle scuole medie, in piena adoloscenza, il mio temperamento ribelle dell'epoca, causa un forte conflitto con i miei genitori che si imposero sulla SCELTA dei miei studi superiori(venere in 3a quadrata alla congiunzione giove-nettuno in 12a saagittario)degenerò nella peggiore espressione di venere che frustrata dall'imposizione, riversò il suo malcontento appagando la sua vanità attraverso la seduzione...
dove venne circuita da ragazzi molto più grandi...che approfittarono della situazione in più occasioni...fino a quando quella ragazzina andò da loro a chiedere aiuto (quadratura di saturno in transito a venere)poichè accortasi di essere incinta...
da lì comincia un periodo travagliato fatto di avvocati,tribunali e ospedali, in cui la sua pancia cresceva... fino a quando il 23 settembre dell' 86 nasceva questa splendida bambina, mia figlia, accolta con tantissimo amore da tutta la mia famiglia, dai nonni che per lei sono stati anche genitori...nessuno escluso...
a parte suo padre...che non conosce...e che neanch'io conosco...
...e questa è la mia tragedia...
posso solo ipotizzare...ma non ho certezza...
leggevo qualche giorno fa un articolo di Lidia sull'Astrologia prenatale...
che riferiva anche del concepimento...e parlava di valori capricorno\saturno o acquario\urano in 8a riconducendoli a concepimenti in provetta o avvenuti in assenza di unione vera dei genitori...
lei ha questa opposizione della luna in 2a gemelli(che mi richiama per la giovane età) a saturno in 8a sagittario sopra la mia congiunzione giove-nettuno.
Da allora tante cose sono cambiate, il mio amore credo non le sia mai mancato, ha un padre che nonostante non l'abbia generata, la ama tantissimo, ma io non posso non pensare alla sua legittima necessità di ricercare le sue radici paterne...e questo pensiero mi stermina...perchè non saprei come fare per riconoscerle questa sua esigenza naturale...
Fino a oggi...se non in occasioni sporadiche da bambina...non ha mai avanzato domande volte ad indagare le sue origini...
ma...sò dentro di me che quel momento può essere solo rimandato...e che arriverà per lei...
leggendovi ho trovato il coraggio di condividere questo mio vissuto...col quale difficilmente prendo contatto...perche' mi spinge nel baratro della disperazione...
non è mia intenzione coinvolgervi nella mia pena...
volevo solo rendermi partecipe del vuoto che capisco avete vissuto...e donarvi la mia solidarietà...
con affetto, Rossella

solerossella
 
inserita il 11/10/2008 00:48:41

- Per Tutte: difficile trovare le parole... sono state dette tante cose suggestive, soprattutto da Cilli, almeno per me che mi sono sempre, e ora piú che mai, interessato di certe tematiche "ai confini della realtà"... e come ho detto a Bruna oggi il tempo è stato tiranno ma domani rimedierò rispondendo a tutte; ometto di iniziare ora perché sicuramente mi sfuggirebbe qualcosa, e poi forse ho bisogno di "metabolizzare" tutto quello che avete detto. Ringrazio davvero tutte, Cilli, Lunita - incredibile anche quello che hai detto tu, poi voglio sapere tutto del "tuo" Lupo! - Solerossella, grazie per aver voluto condividere un vissuto tanto delicato ma anche cosí ricco di valori riscoperti... e a tutte dò appuntamento a domani, appena possibile.

Un carissimo saluto

Astro
 
inserita il 11/10/2008 10:54:00

- Bè...da dove cominciare...c'è così tanto. Sì, Cilli, questo è uno di quei momenti che. Hai ragione.

Lunasat, anzi, Lunita, così spagnoleggiante e così lunare (2 sfumature contrastanti che fanno un bell'effetto insieme),
mi sono spesso interrogata sul fatto che a volte -solo? - le cose non siamo solo come sembrano. Un bambino perde il padre a 6 anni, e c'è uno stereotipo preciso, si muove la compassione, la comprensione, c'è un'immagine di un bimbo, le sue piccole spalle, il suo sguardo triste e sperduto che ti stringono il cuore. Subito simpatizzi e ti viene voglia di consolare quell'immagine, quel bimbo (strano però, è la prima volta che penso così a un'immagine che riguarda anche me).
Invece uno perde il padre da grande e per quanto si possa empatizzare, è diverso. Quanto è diverso? Magari tanta parte di quella persona era rimasta piccola, in realtà, era ancora quel bambino, l'aspetto non te lo suggerisce, l'apparenza ti dice altro, che quello è un adulto, ma dentro magari invece...il bambino è lì, con quelle piccole spalle, con quello sguardo sperduto.
Non so se è il tuo caso, ma a te mi ispiro. Certo negli addii c'è sempre qualcosa di noi che è rimasto piccolo, che non è pronto....
Questa suggestione mi fa pensare a me e al fatto che io appaio come una persona forte e sicura (questo il mondo mi rimanda, mi sa che anche da piccola sarà apparsa così, matura, mi dicevano sempre; forse perchè comunque "anche" questo c'è) mentre mi sono sentita sempre dentro così sola, così sperduta! Una parte che sentivo e faticavo ad accettare. Che adesso sto mettendo assieme. Così come la parte guerriera, che c'è, perchè anche la vedo allo specchio, eppure non si è espresssa completamente, forse perchè deve trovare la sua modalità precisa, non un'altra qualunque, non quella dei manuali o quella convenzionale (parlo del mio Marte, col quale sto avendo un rapporto nuovo e interessante: credo che quel mio Marte, in Cancro opposto a Sole il quale è congiunto a Mercurio e Giove, nonchè Saturno, Marte sestile a Plutone e trigono a Nettuno....mi parli molto di mio padre. Di come l'ho sentito. Con delle sue frustrazioni, pur nella personalità fortissima che era. Molto di me rivedo in lui. La gemellarità (Lui Gemelli), io con Mercurio congiunto allìAscendente e Sole, tra gli altri. Io che non sono così seriosa, così cupa, affatto! Anche se a lungo ho bramato la morte come la somma liberazione, contemplato il suicidio come unico potere dell'uomo (ma era intellettualistica difesa dal dolore di una profondissima solitudine e dal congelamento emotivo che mi difendeva dalla distruzione...)
Io in realtà ho voglia di giocare, penso che divertendosi si impara tutto e meglio, che la vita è magica (Giove anche lui all'ascendente), che tutto è possibile, questo Capricorno che è nato vecchio ed ora sta ringiovanendo e trovando suo padre....IL Padre. Che diventa padre di se stesso e riscopre così anche il padre vero, gli restituisce il ruolo che gli aveva usurpato.
Con quel MArte che sembra di primo acchito non disponibile, con quella difficoltà nell'aggredire sanamente la vita.

Ora racconto un piccolo episodio di mio padre, che non voglio perdere l'opportunità di parlare anche di me e di lui.

Qualcosa forse ho già detto...ma non importa.

A 4 anni un giorno mi doveva portare sulle altalene, di ritorno da un qualche posto. Eravamo in auto, io dietro, gli stavo sulla spalla.
Da una manovra che fa deduco che non mi porta e reagisco veemente, con uno schiaffo sulla sua spalla e un "cattivo!!". Lui mi dice che invece mi stava portando, ma ora invece mi punisce per il mio atto non portandomi più. Mi scuso con lui in ogni suadente modo, lui dice che accetta le mie scuse ma non toglie la punizione. Io, profondamente frustrata per aver perso il mio obiettivo (andare ai giochi) giuro a me stessa che mai più mi capiterà di lasciarmi andare a un'impulso aggressivo, perchè potrei "perdere tutto".
Sicuramente quell'episodio, che mi lega all'immagine di un padre severo (mentre credo lui fosse anche molto dolce; la mia 4a seppur vuota è in Toro, con Venere in 2a seppur opposta a Urano) rappresenta il ricordo cosciente dell'interiorizzazione che devo aver fatto di non poter esprimere la mia volontà se non in modi molto indiretti e lasciando sempre che fossero gli altri a riconoscermi il mio, anzi, agendo in modo che ciò avvenisse (ed ecco Plutone).
Oggi la recente quadratura di Marte dalla Bilancia ai miei valori capricorno l'ho vissuta con una consapevolezza nuova.
Forse, oggi, quell'agire affinchè gli altri mi riconoscano il mio spazio (e non posso non volere ilmio spazio)diventa agire affinchè io mi riconosca dipoter avere il mio spazio. Ecco che tutto scende all'interno. Quella quadratura l'ho vista arrivare. Nervosismo, un pò, bisogno di scaricare fisicamente (ho iniziato un corso di autodifesa, che mi serve non tanto per difendermi ma per sapere psicologicamente di poter attaccare, la difesa può essere dai limiti autoimposti); al tempo stesso energia limitata a disposizione: ottimo sistema per essere costretta a stabilire le mie assolute priorità. Con questo atteggiamento mentale quel quadrato mi è sembrato perfino luminoso. Sto trovando strade...stanno accadendo cose.
A me Marte parla di mio padre. Perchè lui era amareggiato con la vita, mi raccontava mia madre, perchè si era ammalato di cuore a 20 anni, per febbri reumatiche (Febbre=conflitto) che lo portarono in punto di morte. Perchè era un uomo che puntava moltissimo sull'intelligenza e non credeva in Dio ma il suo miglior amico era un frate (grafologo, chre celebrò il mio matrimonio e da cui anni dopo io andai a studiare grafologia); mamma mi dice che lui chiese di fare la comunione proprio il giorno prima di morire, che morì in ospedale dopo essere tanto migliorato ed in attesa di un'operazione al cuore che avrebbe dovuto avere di lì a poco a Torino.
Io non rividi mio padre perchè andammo con mamma a trovarlo in ospedale ma non mi fecero entrare perchè ero piccola. Restai in compagnia di un guardiano che mi guardava con un'espressione dolce per tutto il tempo, o così io mi immagino. Io ero silenziosa. Non so cosa pensassi. Ma durante il viaggio in autobus mia madre era così bella. Aveva un paio di sandali color turchese con cinturini così sottili, con il tacco alto, raffinatissimi e così pieni di turchese. Che lui le aveva regalato.

Ora io so che forse certe mie frustrazioni posso averle prese perchè lui non ce l'ha fatta. Lui era arrabbiato con la vita che lo aveva frustrato. Non riesco a pensare a quanto lui potesse essere triste di convivere con il sapere di stare per morire, se provo a sentirlo non ce la faccio.
E io faccio quello che aveva fatto lui. Ho amato leggere (lui comprava libri ed enciclopedie, trovai i miei primi romanzi classici, libri sullo yoga che amo tanto e manuali per imparare le lingue, cha amo, per imparare a scrivere a macchina, aveva la macchiana da scrivere e io ci scrivevo le ricerche per la scuola) e studiare, conoscere; amo disegnare e dipingere (di lui trovai in cima all'armadio di mia madre, all'epoca in cui esploravo casa alla ricerca di cose, un telo di stoffa su cui mio padre aveva cominciato a disegnare i nanetti di Biancaneve come da film di Walt Disney. Ho comprato ai miei figli tutte le cassette di Disney).
Nella visione di cui ho parlato ad Astro il regalo che mio padre mi faceva erano un paio di scarpe bellissime con il tacco e tutte lavorate come fossero di pizzo, con una larga base d'appoggio traforata, con uno stile che ricorda il Tibet, o mondi induisti, in cui il femminile ha un ruolo molto importante (visione tantrica)...scarpe molto belle, molto prezione.
Posso immaginare che sia stato quello il suo modo di concludere dopo anni il mio rapporto edipico con lui e donarmi le scarpe famose che mi ero fatta promettere a riscarcimento della mancata promessa di matrimonio, che gli chiesi chiaramente a 6 anni (MA SAPEVO ESSERE DIRETTA, ALLORA!! Per anni poi avrei pensato che io non avrei potuto avere ciò che volevo in amore anche se lo bramavo ardentemente, un amore tra l'altro così ideale che - fortunatamente- a 18 anni compresi che era meglio una realtà limitata che continuare a inseguirlo, meglio l'uovo oggi). Posso pensare che lì lui abbia benedetto la mia femminilità e il mio essere e mi abbia consegnata al mondo...accadeva verso il 2002, 2003; poi il resto spetta a me farlo.

Oggi io posso uscire dallo schema della frustrazione e trovare la mia via. Non è facile per niente talvolta, tal'altra pare tutto già fatto.

La severità che ricordo di lui mi incute ancora soggezione. Io ho soggezione del maschile (solo di un tipo, quello che stimo, che è quello che "sa" e conosce, che di solito ha una volontà che si contrappone alla mia, mentre quello troppo dolce o femminile finisce per non interessarmi e quasi non essere considerato maschile, scoperta e focalizzazione di questo periodo). allo stesso tempo cerco di dominarlo, come mia madre ha potuto "dominare" mio padre in quanto solo attraverso lei lui ha potuto realizzarsi (immagine di una potenza femminile che non è amore, ma come scrivo nella relazione per il congresso, una forma di guerra tra i sessi che altro non è che guerra interna, che altro non è che strada, viaggio da fare per imparare l'arte di amare davvero).

Sto imparando a mettere a fuoco la mia immagine di maschile: deve essere forte, ma se lo è finisce per essermi nemico, persecutore, critico...non so ancora mettere assieme veramente la forza e la dolcezza che pure so essere quello che voglio; ma è una bella scommessa, un bell'obbiettivo, spledido, di certo inme ci sono le risorse per imparare a conciliare queste due cose. Ottenere un Marte da Capricorno con la dolcezza del Cancro...interessante...Ricordare la dolcezza di mio padre, ecco, questo anche vorrei...perchè so, sento che ce ne era moltissima....rotrovare la dolcezza nel maschile, nel mio maschile, e non associarla solo al femminile e al materno come cura di chi soffre o è in condizione di necessità (sicuramente esprimo molta dolcezza, ma voglio che sempre più il curarmi di me e degli altri non sia una risposta alle cure "che avrei voluto e non ho avuto a suo tempo" ma un semplice modo di essere...)

devo essermi un pò persa, ma volevo anche raccontare e proseguire lo scambio iniziato con Astro.

Lunita, dunque....se vuoi raccontaci la tua perdita e il tuo rapporto con il maschile....magari ragazzi se vi va postiamo i nostri dati, io fatico a ricercarli e non li ricordo facilmente se non li ho sotto e non amo ricostruire a pezzi quanto averlo tutto sotto il tema...se volete...

Cilli: bella suggestione la tua, il passaggio tra i mondi. L'amore che si lega alla morte, nei cicli che eternamente si rinnovano.
L'autunno è un periodo magico per me, il 13 ottobre un significativo onomastico di importante passaggio, sintonizzarmi sull'amore e attendere l'astronave..perfetto per questo periodo di maturazione e scoperta....guarda caso un filo di perle di eventi e ora mi ritrovo qui a parlare di mio padre, di emozioni che devono venire trasformate, di fluire delle cose...della morte che non deve far paura ma diventare parte integrante di ogni istante, in un inno alla vita e a come è fatta....bello quello che mi ha fatto dire Alfio nel suo post, comunque sia.

Per molti anni sono stata amante della morte, astrologicametne Plutone mi ha molto accompagnato, scrissi una poesia in cui dicevo che la morte erano mio padre e mia madre...ero molto triste allora, ho vissuto molta tristezza, ma OGGI sento che molto anche di vita e gioia e pienezza del vivere si raccorda con quel passato, ne è una trasformazione. Anzi, oso dire una fioritura.
Conviene pensarci ora alla morte. Infondo lo fanno anche quelli che si comprano il loculo in anticipo (non so se si usi ancora). Io voglio ora pensare a sviluppare un buon rapporto con il morire, proprio perchè voglio vivere al massimo delle mie potenzialità, voglio mettere tutto a frutto. Sono ingorda, sì, me lo hanno sempre fatto sentire come un brutto difetto, ma è pur vero che tutte le cose possono essere viste da più angolazioni. Sono avida di capire e sentire fino in fondo la vita, e non voglio più temere le emozioni (più facile a dirsi...la prova d'esame è poi viverle davvero, ma ogni volta è una nuova chance di provare).

Rossella.
Ti abbraccerei forte , coccolandoti per dirti che non devi sentirti in colpa. Siamo tutti anche semplicemente dei tramiti per delle cose, in fondo.
Tu dai tutto quello che puoi dare, ora noi cerchiamo di crescere e responsabilizzarci ma questo non deve mai servire per soffrire di come sono andate le cose. Io ieri quando scrivevo del fatto che con i figli piccoli ero ancora così indietro rispetto a oggi, vivevo lo stesso rimpianto...ma sappiamo che non ha senso, perchè non possiamo cambiarlo. O meglio, sì, possiamo cambiare l'attegiamento di oggi al riguardo. E metterlo a frutto. Perchè sicuramente anche ALLORA ABBIAMO DAVVERO FATTO DEL NOSTRO MEGLIO.
E così oggi possiamo farlo, valorizzando ciò che siamo e possiamo trasmettere, valorizzando la nostra visione e fiducia della vita. Non possiamo fare tutto da soli, dobbiamo sviluppare la nostra fede.
Ma essa a mio avviso deve basarsi sulla concretezza delle trasformazioni concrete.
Ad es. aver raccontato pezzi di vita significa aver ricollegato, ricongiunto quelle cose, essere guariti un pò.
Ci sarà, tu la saprai, una visione positiva di tua figlia nella sua situazione con il suo padre biologico. Il fatto di affidarsi a un altro padre, di accettare un'indeterminatezza che potrà allargare la sua vita, il doversi fidare senza toccare.
Ad esempio, io sono una che sente tanto le cose sottili e sente con la certezza di una pietra la presenza del divino, eppure allo stesso tempo deve poi rafforzare la fiducia in quello che ha sentito, senza visioni fisiche e manifestazioni eclatanti, ma sottili sottili, tali che se vuoi puoi anche smontarle in un soffio. Ma se non le smonto le sento fortissime. Allora so che sono in bilico tra poter credere tantissimo (e quindi anche in una visione MIA della vita che posso forgiare) e ditruggere tutto. So che posso scegleiere (se sentivo le voci o avevo le visioni direttametne non avrei potuto scegliere; scegliere è dificile in ogni momento, per cui allora mi devo rafforvare nei miei convincimenti e nella mia volontà; forse è questo il senso del mio destino). Forse è questo che quel Marte vuole da me.


Ci sarebbero ancora tnte cose, ma la realtà implica limiti...pause e respiri...va bene.

Sono felice e in attesa, in questa cosa.

Vi lascio consigliandovi un film che reputo capolavoro, di una regista danese, Susanne (o Suzanne) Bier, intitolato "Dopo il matrimonio" (suo il più recente "Noi due sconosciuti". In una videoteca un pò colta.

Il tama della morte, o del padre, dei sentimenti, della vita che scorre e della bellezza terapeutica di una visione colam di speranza e fede sono raccontato con poesia e nitidezza di luminose immagini (buffo, nel più recente scopro un attore, di cui a malapensa avevo inteso un paio di volte il nome, Benicio del Toro, che è quanto di più vicino a un tipo di uomo per cui potrei perdere la testa...si fa per dire, perchè io mi innamoro molto, ma non in quel senso
(per mia fortuna )

Che dire amici,
ho un sacco di faccende da fare, di lavori e sono le 10 e mezzo e non ho neppure fatto colazione..
vado...facendomi portare dai venti di Nettunom sperando mi sia proprizio per realizzare un pò delle cose programmate per oggi...

(avrei nostralgia di avervi fisicametne qui e potervi abbracciare, mi sfogo dicendolo)

Buon fine settimana...
Baci

Bruna

Bruna
 
inserita il 11/10/2008 18:09:47

- Eccomi, parto dall'impressione sull'ultima cosa che ho letto, il racconto di Bruna di quell'episodio dello schiaffo dato al padre... io ne ho uno quasi identico, anche se un po' piú "forte" dal punto di vista emotivo - per mio padre, soprattutto - sí, perché anch'io - e questo è un altro dei pochi ricordi che ho di lui, e sfortunatamente, o farei meglio a dire "colpevolmente", una buona parte di questi non sono buoni, ma non certo per mancanze di mio padre - ne ho uno in cui gli dò uno schiaffo. Solo che io glielo diedi sul viso, sulla guancia sinistra. Non ricordo il motivo, solamente che ero seduto sulle sue ginocchia, frontalmente. E ricordo questo schiaffo, deliberato da parte mia, dato guardandolo negli occhi. Ricordo lo sguardo di mio padre, pieno di... doloroso stupore, se posso dir cosí. Un lungo attimo di sospensione, che probabilmente impiegò per capacitarsi pienamente del piccolo grande oltraggio con cui lo avevo colpito. Ricordo la sua rabbia contenuta a stento, prima di restituirmi lo schiaffo a sua volta - io lo ricordo cosí, probabilmente fu poco piú di un buffetto - alzarsi posandomi a terra e lasciare la stanza in silenzio. E poi mia madre entrare nella stanza richiamata dal mio pianto, e fare uno dei suoi tanti errori in buona fede, quello di consolarmi. Non andavo consolato, in quel momento. Poi non ricordo piú nulla, l'ultima immagine è l'abbraccio di mia madre, ma mentre lei mi abbracciava per farmi smettere di piangere io guardavo mio padre che si allontanava... forse sí, ero piú preoccupato di ciò che faceva lui che di quello che poteva star dicendomi lei. È un ricordo ricorrente, per me, questo. Questo schiaffo cosí tracotante da parte di un bambino cosí piccolo. Una delle "macchie" della mia infanzia, qualcosa che non potrà mai essere dimenticato. O meglio, scordato, in senso letterale. Perché si di-mentica con la mente ma si s-corda con il cuore. E io non potrò - né voglio - fare né l'una né l'altra cosa, perché certe cose vi rimangono impresse per tutta la vita terrena, e forse anche oltre. Questo per ora è un altro mio ricordo che credo abbia molta rilevanza nel mio rapporto con la figura del Padre, durato cosí poco, almeno direttamente.

Quello che ha detto Lunita - preferisco chiamarti cosí, perché chiamandoti col tuo nick mi sembrerebbe di rivolgermi a un satellite geostazionario... - mi ha anche molto colpito. Mi fa venire in mente tante domande... cui ovviamente devi rispondere solo se non ti sembra una forzatura rispetto a ciò che ti senti di condividere in questo spazio. Hai detto di aver perso tuo padre cinque anni fa, quindi già grande, e poi di aver affiancato alla tua Anima la figura del Lupo. E secondo te si tratta di un avvenimento consequenziale? Il Lupo ti accompagna solo da quando tuo padre non c'è piú? Ed è comparso di "sua" volontà, o pensi di averlo in qualche modo "chiamato" tu? Quanto di inconscio ti sembra ci sia in questa recente compagnia? Tu come ti vedi nei confronti di questa figura? Cerchi protezione? O ti senti su un piano di parità con Lui - ma è Maschio o piuttosto "neutro"? Ti è mai capitato di averne paura o di sentirti inquieta per la sua "vicinanza"? Cosa provi quando ascolti il canto dei lupi? Per me è il canto di tante Anime che con quel suono di cristallo, terribile e bellissimo, caldo e raggelante, si fondono con l'Infinito...

Il sogno che hai la fortuna - o forse il merito - di fare cosí spesso, è bellissimo, Solerossella; che io ricordi, una sola volta ho sognato di volare, con una vividezza e una limpidezza che se mi sforzo quasi riesco a rivivere. Uno dei piú bei sogni che abbia mai fatto. Volavo - un volo regolare, pulitissimo, con tanto di evoluzioni come e meglio di un jet - sopra un bellissimo paesaggio d'un verde smeraldo brillante, come quello irlandese, in un'aria e un cielo tersissimi. Potevo muovermi a mio piacimento in qualsiasi direzione e il ricordo che ne conservo ancor oggi è quello di una libertà e di una felicità totali. Comunque, ho letto la descrizione che hai fatto del tuo sogno nell'altro post. E secondo me è molto piú che un sogno. O forse, ogni sogno è molto piú di ciò che siamo abituati a pensare. Io credo che si tratti di un'altra dimensione dell'Essere, accessibile solo quando la mente razionale si riposa del suo incessante lavorio diurno. Perciò volevo proporti un piccolo "esperimento" che potresti fare se ti va, quando sentissi che può essere il momento giusto, se questo corrispondesse anche a un tuo desiderio. Ci sono molte teorie su cosa siano i sogni. Ce ne sono di piú esoteriche del pensare che siano semplicemente il prodotto dell'inconscio con la funzione di rielaborare il vissuto quotidiano. Perciò c'è una cosa che potresti fare, tu che già hai - da quanto hai detto - un notevole controllo di questo tuo sogno ricorrente, poiché dal semplice "fluttuare" spontaneo sei passata al "volo" pilotato, e lo fai abitualmente... quindi c'è un avanzamento della tua "abilità" di sognatrice. Immagino avrai sentito parlare del sogno "lucido". Il tuo ci si avvicina molto. Forse a volte è addirittura cosí, cioè ti rendi conto di star sognando. Potresti riuscire ad andare oltre. Forse è l'ultimo gradino che ti manca. Potresti cercare di "predisporti" da sveglia a essere cosciente dei tuoi sogni, mentre si svolgono. Per esempio, chiedendoti ogni tanto se tu stia sognando oppure no. Anche se può sembrare sciocco, all'inizio. E fare qualcosa che ponga un discrimine tra l'uno e l'altro stato; per esempio, spiccare un piccolo saltino con l'intenzione di volare... :) è solo un esempio. Ma immagina che questo ti capiti mentre stai sognando - perché ti sei abituata a chiedertelo anche da sveglia, e l'abitudine si traspone con naturalezza anche nel sogno - e che quindi tu spicchi effettivamente il volo... saresti in un sogno lucido e potresti anche scoprire che in fondo non stai affatto sognando... :) Anche se può non esserti molto chiaro ora, non è importante. Puoi provare, se vuoi, e poi farci sapere. Se la cosa ti "intriga"... ;)

Cilli, è vero, a me questi sembrano tempi in cui tutto può succedere... sarà solo una gigantesca illusione o qualcosa davvero muterà per i "Figli dell'Uomo"? Mentre le certezze materiali di Saturno crollano sotto i colpi di Urano che si veste di Infinito, squarci di nuovi orizzonti sembrano aprirsi irreali eppure mai prima d'ora tanto concreti. Questo mi fa pensare che io, in scala infinitesima, sembro racchiudere molto di questo contrasto stridente con la mia parte Nettuniana sempre in cerca di un orizzonte piú vasto in cui perdersi che si oppone - letteralmente, Ascendente Pesci opposto alla Luna in Vergine, ma ora mi appare piú il contrario, è la Luna che si oppone all'Ascendente, che ha paura di "fondersi", di perdere la sua piccola, angusta ma rassicurante identità... - a quella con i piedi per terra, cosí poco propensa ad "affidarsi" ai voli pindarici, a ciò che non può essere dimostrato in maniera incontrovertibile. Ma ora le cose stanno cambiando, ora che Nettuno sembra venuto a dar "manforte" alla parte di me che anela a ricongiungersi col Tutto, che sente - l'ha sempre sentito, ma a volte è stata ricacciata indietro dal bisogno della sicurezza del tangibile - che ciò che i sensi comuni vedono e di cui hanno esperienza non è che una parte microscopica del Tutto, e che non ci si può, non ci si deve fermare a quella. "Cercate la Verità, la Verità vi renderà liberi" ha detto il piú grande Maestro nella storia dell'Umanità, e mai come ora sembra possibile seguire questo invito.

Buona domenica a tutte, a presto.

Astro
 
inserita il 11/10/2008 18:13:56

- Per Lunita: ho dimenticato di aggiungere un'emoticon dopo la battuta sul satellite geostazionario... volevo aggiungere scherzavo,

Astro
 
inserita il 11/10/2008 21:45:12

- Strano sabato, strana giornata...

un che di nervosismo serpeggia e non so da dove arrivi...è stato bello stamattina parlare qui, dopo non avevo voglia di doveri...ho voglia d'altro.

Ma adesso rientro a casa e vengo qui a vedere...ahi ahi ahi..attaccamenti in arrivo, devo alzare le antenne...

Astro, mi colpisce nel tuo racconto dello schiaffo una cosa.
Ti colpevolizzi molto.
Eri un bimbetto. Troppo piccolo per covare sentimenti negativi e colpe. Decisamente troppo.
Ho la sensazione che tu abbia enfatizzato molto nel ricordo la tua "colpa", la tua mancanza di rispetto verso tuo padre.
Ma ragiona: perchè mai dovresti avergli dato uno schiaffo? Un motivo dovevi averlo.
IO non amo la teoria che i bambini sono cattivi e l'educazione li fa diventare buoni.
Per me l'essere umano è naturalmente buono, solo che ha una serie di bisogni, questo sì, e se vengono disattesi si trasforma in un essere squilibrato ed egoista.
Lowen (creatore della bioenergetica) lo spiega molto bene ciò che pensa dei bambini. Non sono cattivi, non si divertono mai a mancare di rispetto tanto per fare. No.
UN motivo tu dovevi averlo, che poi chiaramente anche tuo padre ne avesse degli altri è ovvio.

Ad esempio, se penso al mio caso, e mi esamino, cosa vedo?
Una bimbetta che seppur piccola sapeva già bene cosa voleva, tanto da osservare le manovre in macchina di suo padre. Che si sentiva molto sicura del suo papà. Anche se doveva temere che il suo desiderio non venisse soddisfatto (forse non era così abituale che i suoi desideri lo fossero). tanto che percepisce una curva in macchiana come un cambiamento di direzione.
Ma lei si fida della situazione e dimostra la sua reazione: l'appellativo e lo schiaffetto.Lei osa sgridare il suo papà. Chissà lei quante volte lo aveva visto fare, forse dalle suore all'asilo o dai genitori (anche se non ricordo di punizioni corporali o umiliazioni, ma ci sono tanti modi per farlo).
Sai che sono arrivata a pensare, con l'esperienza di poi di quando avevo i figli e a volte mi sentivo alle strette perchè dovevo fare per loro qualcosa di promesso che non avevo voglia di fare? Che forse mio padre non aveva voglia di portarmi ai giardini (comprensibilissimo, dal suo punto di vista, magari era stanco, magari aveva dei pensieri) e trovò al volo una buona scusa. Riesco a capirlo perfino. E comunque certo lui voleva educarmi come una principessa.
Ma la mia colpa quale fu?
Quella appunto di aver mancato di rispetto a "un grande". E la mancanza di rispetto quale fu? Quella di averlo considerato mio pari e non superiore.
Non era una mancanza di rispetto ma fiducia.
E fu calpestata. Ripeto, sono convinta che tale schema (non ti mostrare come sei perchè ti spezzano) non l'ho certo imparato in quella sola occasione, quella il mio inconscio -anzi il conscio- se l'è incorniciata forse più per darmi la possibilità di rielaboare poi che per altro. o forse era stata vivida e chiara più di altre volte la situazione.

NOn dovevo essere punita, credo, per essermi espressa, ma guidata ad esprimermi diversamente e ad avere fiducia anzichè subito disperare.
La rabbia di un bambino ferisce profondamente l'adulto che non ha risolto la sua. Il Sole-Giove opposto Marte rappresenta anche la rabbia
di mio padre, la sua non soluzione diventava la mia non soluzione (e io a mia volta ho visto spesso questo mio riflesso sui miei figli, uno dei quali ha Sole Marte anche lui; come è vero che le colpe dei padri ricadono sui figli!).
Tutto ciò non per colpevolizzare mio padre, non avrebbe senso, ma per rivalutare il mio comportamento.
Come potevo tirare fuori Marte se quando da piccola lo facevo venivo repressa e mi venivano tolti affetto e ciò che mi faceva felice? E come potevo avere fiducia di me se non servirono a nulla le mie plutonianissime profusioni di scuse (io non ero pentita, ero solo in disappunto per il mio mancato tempismo - cinica? no, realista credo; io a mio padre volevo bene e se non avevo motivo di immaginare che lui avesse un buon motivo per non portarmi ai giardini, perchè dovevo accettare una punizione per aver sbagliato a interpretare?)


Quindi Astro ti invito a rivedere tutta la storia dal tuo punto di vista, certa che non farai un torto a tuo padre, affatto! Perchè lo fai per ritrovare il bambino e la sua motivazione profonda.
Che dici? Mi è sembrato di vedere quel bimbetto e non credo che il suo gesto fosse gratuito.

Lo sai? Buffo, ma il mio papà un giorno (non so se prima o dopo, è un ricordo che non ho, ma un racconto di mia madre) per insegnarmi a essere dura quando serviva mi istigava a colpirlo in testa con un cucchiaio di legno, cosa che non risucivo proprio a fare fin quando, dietro la sua insistenza, ci riuscii. E, pare, fin troppo bene....

Buffo no? Lui voleva modellarmi, farmi imparare quando dovevo arrabbiarmi e quando no, secondo lui, ovvio. Non c'era forse fiducia che avrei saputo capirlo da sola, ma doveva esserci una guida.
Da un lato segno che mio padre era molto psicologo ed osservatore e voleva aiutarmi a tirare fuori delle cose utili per il mio futuro. Che si preoccupava di cose oltre l'apparenza e l'immediato.
Ma sai, magari noi ricordiamo di quella persona solo qualcosa che ci serve per ricordarla proprio così come a noi serve, o per non ricordarla affatto...dubito molto che noi possiamo cogliere una persona nella sua essenza vera e non per quello di lei che a noi arriva, attraverso i nostri filtri, o che ci serve di vedere...certo esistono riscontri definibili come oggettivi...ma....
Quindi mio padre, tuo padre, chissà quante altre cose erano. E sono nei nostri pochi ricordi come a noi sono serviti che fossero per un lungo tempo; e ora possono diventare, forse, come a noi piacerebbe che fossero, che siano.
E non parlo di manipolare la realtà, ma di pensare a quali lenti indossare, a cosa voler cercare...
I nostri padri sono morti, ci hanno lasciato un vuoto che ora sta a noi colmare, se vogliamo.
Ma tu che valori hai che parlano di questo?
Io il Capricorno, e Sole Nettuno....Me li lasci i tuoi dati (se li hai mai lasciati, nella discussione di Aral non li ho trovati...).

la tua mamma ti consolava...lo sai che mi fai invidia? la mia non mi ha mai consolato, non che io ricordi almeno...Io non lo so come si sta ad essere consolati, perchè di solito sono io che consolo...e quando vengo consolata io esco subito dalla situazione, molto, molto rapidamente...non ci so stare, penso subito che adesso però basta, che adesso posso farcela, che un minuto di più e l'altro si stanca di consolarmi e mi butta giù dall'abbraccio (Luna Saturno).

Bacioni e buona domenica....riportami quel bambino...



Bruna

Bruna
 
inserita il 11/10/2008 22:00:07

- Ah, Astro,
anche la cosa dei pochi ricordi...che ci accomuna, e per lo più negativi..
Mi ci sono interrogata. Pochi ricordi, va bè, infanzia non particolarmente felice e serena. Aver conservato ed esaltato i brutti...credo che sia stata una difesa, come dire è andata così, meglio così (sembra cinico ma quanto deve essere stato una difesa dalla gravità della perdita!).
Nel mio caso Saturno in Capricorno congiunto a Sole giove ascendente, opposto a Luna.

Come mi affascina pensare che invece dentro alla mia testa da qualche parte ci sono i file che hanno registrato tutto!

Ma tu? Tua madre ti ha parlato della morte di tuo padre? Hai mai pianto dopo il funerale? E lei lo ha fatto?
Hai fratelli che ti hanno fatto compagnia?

Mi era piaciuta l'immagine di te crepuscolare che tracciavi nel post di Aral..ricorda un pò l'affascinante Conte Dracula nei suoi occhialini azzurri del film di Coppola......
Io da ragazza uscivo poco e vestivo molto di nero (anche se poi mi truccavo esaltando i miei occhi e risultavo sempre molto elegante e sicuramente più grande della mia età, una bellezza triste e un pò imbronciata...quanto nero ho portato e quanto avrei voluto che qualcuno venisse ad aiutarmi a portare al sole quanto doveva esserci in me...)

'Notte...
vado a dormire e spero di sognare ...ho voglia di vita ...e qui non ce n'è molta adesso per i miei gusti....(Sono straconvinta che le dimensioni oniriche siano così profondamente "vere"....il problema semmai è connetterle con questa dimensione).

Bruna

Bruna
 
 
 
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