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I SOGNI
   
  DEFUNTO CHE MANGIA LE PROPRIE CENERI - PER BRUNA
discussione inserita da Astro
 
Ciao Bruna, è la prima volta che mi rivolgo a te. Lo faccio per un sogno non mio ma di una mia amica che, sapendo che mi interesso di "cose strane", me l'ha raccontato chiedendomi un parere. Io però non mi intendo di interpretazione dei sogni, cosí ho pensato di interpellarti. Questa mia amica ha 29 anni e ha perso il padre pochi mesi fa, prima dell'estate, se non ricordo male. Mi ha detto di averlo sognato nell'atto di mangiare le proprie ceneri mentre si rivolgeva a lei dicendole che questo serviva per "rigenerarlo". Del suo rapporto con il padre so che per lungo tempo è stato difficile, tormentato. So che da piccola rimase traumatizzata quando, a posteriori, realizzò che ciò che aveva visto una sera e che l'aveva molto impressionata - un'ombra minacciosa che si chinava sopra sua madre - era suo padre che la stava picchiando. Ma questo lei lo capí solo molto dopo. Nonostante tutto, mi ha detto che la scomparsa del padre ha lasciato in lei un grandissimo vuoto. Lei stessa ammette di ricercare la figura paterna nelle proprie relazioni e in questo momento la sua relazione di lunga data è messa in forse dalla "crisi" del fidanzato, che sta rimettendo tutto in discussione. Anche lei ha avuto di recente una "sbandata" platonica verso un collega di lavoro, ma parlandone insieme, lei stessa è stata concorde nel dire che in realtà è solo un invaghimento superficiale. Piccola curiosità astrologica: il padre era Bilancia, il suo fidanzato è Bilancia, e il terzo incomodo, pure... a parte questo, riguardo al sogno nello specifico, a me è venuto in mente che - se dobbiamo considerare il sogno esclusivamente come il prodotto dell'inconscio - con questo lei potrebbe star tentando di "riplasmare" una figura paterna di riferimento, di "rigenerarla", per usare il termine usato dal padre nel sogno, e questo avviene ora che il padre è morto perché con lui in vita non sarebbe stato possibile. Forse cerca di "costruirsi" un nuovo papà, interiorizzandolo, privo di quelle dolorose ambivalenze che l'hanno fatta soffrire quando lui era presente. In un certo senso potrebbe sembrare quasi un processo di "purificazione" che lei opera ora attraverso il proprio inconscio per poter pienamente integrare in sé stessa la figura paterna e conseguentemente anche il proprio Maschile interiore. Prima di quest'ultimo sogno mi ha anche detto di averlo sognato - cosa che le capita spesso da quando è morto - mentre le diceva che lui sta bene e che in realtà non è morto. E aggiungo che dice di sentire spesso l'odore del padre, nei momenti piú diversi, e senza un apparente collegamento. Che ne pensi? Grazie se vorrai darmi un tuo parere.

Un saluto

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 RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 272 - Inserisci una risposta a questa discussione
 
A CURA DI
inserita il 09/10/2008 11:57:48

- Caro Astro.
Argomento così particolare per me questo del padre.
Molto, molto particolare.
E sto avendo molti imput in questo periodo, io che sto RICOSTRUENDO LA MIA FIGURA PATERNA INTERIORE.

Bruna
 
inserita il 09/10/2008 11:58:41

- Caspita, oggi non faccio altro che inviare anzitempo!!!....proseguo, aspetta eh

Bruna
 
inserita il 09/10/2008 12:19:03

- La premessa che andavo facendo non era per parlare di me, ma per evidenziare una connessione forte con quanto mi racconti.

Sicuramente la spiegazione che hai dato è molto giusta.
Lei giustamente sta rivedendo la figura paterna in se stessa, il suo rapporto col maschile e il bisogno di purificarne la figura, che significa far emergere dal rapporto con la figura reale l'essenza archetipica che essa ha incarnato, assumerla in sè, portarla come fondamento del proprio essere.

Il fatto che lei lo abbia sognato in queste immagini molto serene e positive secondo me indica sia la sua (di lei) serenità e consapevolezza che sta crescendo ed integrandosi(che nella realtà interiore è ancora maggiore di quanto lei possa consapevolemente credere), sia la sua disponibiltà ad accettare tanto il suo padre reale che la sua perdita nonchè di accingersi alla trasformazione interiore che le consentirà di armonizzare il suo bisogno di paterno (se la capisco!) quanto rasserenare il suo rapporto coi genitori reali. Le due cose viaggiano insieme.

Sentirne l'odore...è molto bello. Dille da parte mia di assaporarne ogni dettaglio.

Io penso possibile che in qualche modo suo padre, o quel qualcosa di lui che è in lei, la stiano aiutando in tutto questo passaggio, di recupero, di maturazione, di crescita e comprensione. Di trasformazione, quale la morte in fondo è e deve essere intesa.
E' presenza. Degli aspetti sottili, dei collegamenti.
Potrei dire che lui le è vicino. Che ora cerca di darle l'aiuto che non è riuscito magari a darle del tutto da vivo. Può essere lecito pensarlo, ma non è così importante la spiegazione. Da dove venga, se da lui, se da lei, questa cosa.
Certo un collegamento c'è.
E certo lui nel passaggio non può che stare bene, perchè quando noi ci liberiamo anche i nostri cari legati a noi in qualche modo lo fanno.

Lei ha percepito qualcosa di molto forte in suo padre, la sua intenzione di RIGENERARSI. Quello che ognuno di noi deve imparare a fare sviluppando i genitori interiori. E' una bella eredità, qualcosa di cui essere grati a un padre. E' amore per la vita.
La cenere mi viene in mente era usata per fare il bucato e per sbiancare le lenzuola; l'araba fenice risorge dalle sue ceneri. La tua amica vuole risorgere.

Di recente, è capitato anche a me di sentire qualcosa che potevo pensare odore, o sensazione del contatto fisico con mio padre, ma io l'ho perso piccolissima e non ho elaborato nulla, ed anzi censurato tutto, per cui non ho ricordi coscienti. Ma quel giorno (poco tempo fa) ho avuto una sensazione immediata e fortissima di fisicità, forse una reminescenza di quando stavo in braccio a lui, o meglio, io piccolina, attaccata alle sue gambe. Non la so definire fisicamente, era tanto presente eppure così ineffabile. Eppure sento che era un pezzetto di me che tornava.

Dai un abbraccio alla tua amica, le mando ogni benedizione per un percorso che anche io sto facendo, e ogni augurio perchè sarà bellissimo!

E anche a te, un grande, bell'abbraccio.
Bruna

Bruna
 
inserita il 09/10/2008 14:05:30

- Grazie molte, Bruna, per la tua risposta. Sono molto d'accordo quando dici che non è importante sapere di dove le vengano queste immagini e credo che in esse vi sia un po' dell'uno - inconscio - e un po' dell'altro - sogno come reale "porta" di comunicazione con chi ha assunto un altro stato dell'essere. O meglio, personalmente credo che l'inconscio sia il mezzo attraverso cui possa avvenire tale comunicazione, ed è quindi impossibile e superfluo stabilire quanta parte di questo contenuto archetipico sia originato da lei e quanto invece le derivi dal padre per "trasmissione" volontaria. Credo che l'importante sia che c'è comunque una comunicazione, e quando due persone comunicano, alla fine è sempre difficile dire quanto ha messo l'uno e quanto l'altro... e non è importante, appunto. Anch'io avevo pensato proprio all'Araba Fenice quando mi ha detto della cenere e sicuramente lei ha intrapreso un cammino di rinascita interiore di cui nei suoi transiti vedo traccia in Saturno ora in piena 8^ casa. Ci vedo la privazione, la rinuncia dolorosa, ma anche la forza d'animo necessaria a ripartire da questa per elaborarla, trascenderla e "rigenerarla", appunto, sotto un'altra forma per un nuovo inizio - e, data la sua età, non a caso tutto questo avviene in sincronia con il ritorno di Saturno stesso sulla sua posizione radix. Le dirò certamente, come giustamente mi suggerisci, di non fuggire nessuna occasione di poter sentire ancora la presenza del padre, cosa che, quando ha quelle forti sensazioni in cui ne sente l'odore, è tentata di fare.

Sai, è curioso - ma sicuramente non casuale neanche questo - che questo sogno abbia toccato, in qualche modo, anche me e te, che abbiamo un ricordo sbiadito e remoto del padre ancora da elaborare... anch'io l'ho perso quand'ero molto piccolo, e poi per lungo tempo l'ho rimosso. O almeno credevo, Cilli mi ha invece suggerito che io abbia trovato - o che mio padre mi abbia trasmesso - il modo per continuare a identificarmi in lui, pur inconsciamente, e secondo me è davvero cosí, ma è un discorso lungo. Eppure, proprio qualche giorno fa, anche a me è tornata in mente una sensazione molto vivida di mio padre, uno dei pochi ricordi che ho di lui. Mi sono rivisto con lui, in acqua, in mezzo al mare... avrò avuto 3-4 anni e ricordo la mia paura di tutta quella grande massa d'acqua intorno e nessun altro - che io ricordi - se non la presenza rassicurante di mio padre, che mi teneva sulle spalle. Io ero diviso tra la paura e la voglia di spingerci ancora piú al largo, per continuare a godere di quello spaventoso ma affascinante spettacolo del mare sconfinato tutto intorno a noi... essendo ora in piena fase "nettuniana", ripensare a quel momento me lo fa sembrare come l'"abbraccio di Nettuno"... l'Infinito, non so spiegarlo meglio.

Io non sogno mai mio padre, o comunque non ne conservo il ricordo. Voglio sforzarmi di trovare un "canale" di comunicazione con lui.

Ti ringrazio ancora per la tua risposta.

Un caro saluto.

Astro
 
inserita il 09/10/2008 15:22:42

- No, non casuale. E bellissimo.

Lei ci ha messo in comunicazione.
Perchè in questo io e te siamo simili.

Per anni per difendermi dal fatto che lui fosse morto, io, saturnina doc, mi sono autenticamente convinta che lui non mi serviva. Non c'era, perciò non mi occorreva. E in un certo senso la cosaa è reale.
Poi, grandina, ho dedotto dalla logica che...proprio così non poteva essere.

Anche io credo di aver introiettato mio padre, così tanto da identificarne i confini con me e non saperlo più riconoscere, e me stessa nemmeno, così da avere la sensazione di non averlo affatto (e di non avermi neanche io?).
Anche io ora sento che lo rivoglio, il mio rapporto con il padre.
Non so bene quali siano le strade, ma sono certa che ognuna che si presenti è buona.

Questa, parlando con te, ad esempio è una; è un messaggio.
Grande è la mia voglia di rivedere il mio rapporto col mio maschile interno, per salvare il principe, ed esserne salvata, per avere il padre, per essere più integra e sicuramente più felice.

Vorrei anche io recuperare dei ricordi anche di lui.
Magari verrà, e sarà una scoperta.
Io non sono stata aiutata a elaborare il suo lutto. Ma sai, oggi mi chiedo se l'avrei voluto. Pur così piccola, le cose che sono capitate (io così responsabilizzata, le mie emozioni così congelate...) sto pensando che anche se l'ho subito era esattamente ciò che volevo. E forse lo volevo perchè era quanto doveva essere.

NOn hai mai sognato tuo padre?
Io penso tre volte in tutto, e troppo poco per averlo. Io che sogno tanto.

Ma una volta l'ho visto. Sai dove? Un tipo conduceva delle visualizzazioni di gruppo, non so credo che lui facesse poi attività strane di colloquio con entità e robe varie, io non approfondii con lui, perchè a quella dimostrazione io ebbi già il mio dono. (Buffo però che il tipo, un distinto signore, mi disse che sua moglie defunta aveva il mio stesso cognome...che non è comune, e la provenienza....poteva essere una lontanissima paretne, pensa!).
In quella visualizzaione guidata in cui qualcuno di caro a noi e defunto sarebbe venuto a trovarci, io vidi mio padre. Mi sembrava perfoino scontato. Ma vissi l'esperienza, intanto.
Sai, non c'era nulla di così magico, e il mio costante scetticismo (che pure convive con Nettuno, e questo sì, mi pare così magico) mi faceva pensare che erano tutte cose che avevo creato io.
Lui che arrivava sorridentissimo (come però nei ricordi da cosciente non lo vedevo), con la sua camminata sciolta, l'abito in principe di Galles grigio, luminoso, e la camicia bianca....che mi sorride così radioso....che con quel sorriso mi sta dicendo di muovermi, che va tutto bene, che lui si aspetta che io ce la faccia, anzi lo sa già, che non vede proprio perchè non dovrebbe essere così; era il sorriso di uno convinto che va tutto davvero splendidamente e alla grande, non so se rendo l'idea...
Se anche l'ho immaginato io (e chi se no?), però l'immagine era diversa da tutte le volte in cui lo pensavo. Era luminosa, gioisa. Da dove veniva quell'immagine così diversa? Dalle mie profondità...certo....
E il suo regalo, quello che mi portò, era un oggetto particolarissimo per me, simbolico (ora con certe spiegazioni di Lidia ne afferro ancor più l'essenza). Lui mi donava la pienezza di me, il diritto a vivere e a essere pienamente felice di ciò che sono.

IO penso di averlo davvero contattato, lì.
Poi non l'ho sognato più spesso, nè ho ricodato chissà che altro.
Ma noi non sappiamo i tempi della maturazione e della crescita delle cose. Certe cose sono misteriose, almeno per la coscienza.

Quello che possiamo fare è scegliere di parlare adesso. Tu di rivolgerti a me per questa domanda. Io di risponderti parlando di me senza censurarmi (Eh, Saturno, piano piano cambieremo le nostre prospettive, e non ci sarà più così bisogno di difendersi, nè di pensare che non dobbiamo censurarci, lo so).
E questo bel discorso sgorga.

Una volta avevo chiesto un aiuto qui sul forum per parlare di mio padre. Con l'occasione fui attaccata con durezza da alcune persone. CI rimasi malissimo e non ho dimenticato. Ho poi deciso che aiuto non lo avrei richiesto più.
E allora spesso l'aiuto è arrivato.

Con i sogni tantissimo, mentre io lo davo.
Ora questa cosa di mio padre.
E di te, che sei un uomo, che mi racconti di aver avuto un'esperienza simile, così simile (io ho un fratello, lui aveva 3 anni quando mio padre è morto, ma non lui non sono mai riuscita a condividere questo).

Se vuoi, se ti fa piacere, se pensi (anzi, se senti)che abbia senso puoi parlarmene. Puoi raccontarmi.
Non ti nascondo che mi farebbe piacere sapere di te e di questa tua esperienza.
La presenza di qualcuno cui raccontare può essere di grande aiuto e stimolo...io ci credo, non sempre è dato, ma quando avviene è un vero miracolo.

Ci credi? Da alcuni giorni non faccio altro, guardando un film sconosciuto o cambiando canale o come capita capita, che trovare riferimenti alla perdita di un padre, e alla situazione in cui qualcuno c'è che conosola, che fa diversa la vita, che aiuta a superare, fosse anche un sogno o la semplice voglia di farcela non solo a sopravvivere, ma in realtà a vivere al meglio, presenvando tutte le qualità e le capacità di godere e gioire della vita.

Grazie davvero tanto per il tuo scambio.

Bruna

Bruna
 
inserita il 09/10/2008 15:35:40

- Ah, piccoli particolari astrologici.
IO ho Saturno che sta scorrendo in 8a casa, da poco ha lasciato Plutone e ora sta facendo trigono allo stellium in Capricorno.
E mai ho sentito come ora sensate, preziose e costruttive le privazioni di Saturno...

Inoltre Nettuno, dio del Sogno, che nel radix è congiunto al mio MC, ora sta per avvicinarsi a Venere in 2a casa...

L'ineffabile e la magia stanno diventando in modo VISIBILE una mia risorsa; io sto venendo invitata ad imparare a fidarmi totalemente (sestile Giove Nettuno di nascita) ma non ad essere passiva nè dipendente (Luna Cancro che matura) e io, Capricorno, a costruire autonomia e stabilità su tutto questo (Saturno trigono Giove con Giove che ha transitato su Giove natale in Capricorno).

Mai mi sento così stabile e radicata come quando parlo di sogni. Sarò matta? Secondo la logica comune sì...ma è una bella, bellissima follia...

Invita la tua amica a leggerci...ti va?

Un bacione
e anche a quel bambino rapito dall'infinito azzurro saldo sulle spalle sicure del suo papà (è un'immagine che potrebbe essere il tuo archetipo, ti accorgi?).

Bruna


Bruna
 
inserita il 10/10/2008 02:14:20

- Be', Bruna, lascia che ti dica che mi fa un grandissimo piacere che tu ti senta di "aprirti" con me su un tema cosí delicato e che abbiamo l'opportunità - un regalo, forse - di condividere, sia pure in questo spazio virtuale ma che già tante gratificazioni mi ha dato da quando l'ho scoperto. Parlando, vengono fuori altre cose che abbiamo in comune, poi ti dirò. Ora ti parlerò di quanto ti ho accennato nel secondo post, riguardo alla particolarissima "eredità" che mio padre sembra avermi lasciato. Io lo persi che avevo sei anni compiuti da poco. Ne so qualcosa anch'io della "ritenzione emozionale", se cosí si può dire, che viene da Saturno, e nel mio caso, anche dalla Luna. Mi sono sempre sentito una sorta di "maschera seriosa" cucita addosso, che raramente mi permetteva di essere me stesso in mezzo agli altri. E ricordo che quando morí mio padre trattenni le lacrime fin quasi al dolore fisico. Non dissi niente, presi atto in silenzio che non l'avrei piú visto, e poi non ho che un buio denso lacerato ogni tanto da qualche sprazzo di ricordi... ricordo il funerale, io sperso tenuto per mano da mia madre - e ricordo - mi riviene in mente ora dopo tanto tempo, pensa! - che mi colpí che non si fece il segno della Croce perché, disse, non ce la faceva - e poi me bambino che a sette anni mi facevo domande angoscianti sulla vita e sulla morte, che lasciavano mia madre senza parole. Non avevo nessun'altra figura maschile di riferimento; l'unica era mio nonno materno, che però sarebbe morto anche lui appena due anni dopo, seguito a breve distanza da mia nonna. Ancora la morte, ancora tante domande angosciose... e tanta solitudine. Cosí, sembra che io mi sia trovato - ma a me piace pensare, e l'ho sempre fatto, fin da piccolo, che sia stato Lui a scegliere me - una figura di riferimento sostitutiva, che incarnasse simbolicamente il Maschile che non avevo piú intorno a me: e questa figura fu incarnata da quello che è poi diventato il mio animale-totem - ed è da notare come io già molto prima di approdare qui e di parlare con Cilli, utilizzassi proprio quest'espressione -e questo animale è il Lupo. Sarebbe inutile provare a descrivere a parole tutto ciò che mi trasmetteva - e che fa tuttora, beninteso - ogni volta che ne vedevo uno, che ne sentivo parlare, che semplicemente ci pensavo... e io ogni volta a chiedermi perché, perché mai provavo quest'inspiegabile attrazione irrazionale, quest'emozione profonda che mi scuoteva dentro fino a saziarmi l'Anima - e non esagero - per questa creatura selvaggia e remota, mai vista né conosciuta dal vero, e che forse mai avrei avuto la possibilità di vedere. Ma la mente razionale non poteva trovare una risposta. Solo arrivando qui, parlando con Cilli - che "coincidenza", eh? - ho potuto comprendere che il Lupo, di cui poi ho approfondito la valenza simbolico-archetipica, per me ha incarnato il Padre, il Maschile, la mia stessa Identità di Uomo Adulto. È stato ciò che mi ha permesso l'identificazione che altrimenti avrei rischiato di mancare. Sapessi quante volte mi ci sono identificato... se vuoi sapere il dettaglio di quella discussione, la trovi nel post "Giochiamo con i simboli" di Aral, da pagina 17 in poi. Ti capisco benissimo quando ti chiedi se sei matta... sai, ho letto piú volte che, secondo la razionalissima psichiatria odierna, organicista e riduzionista all'ennesima potenza - il cui unico totem è la Materia - chi prova una forte attrazione per il lupo è quantomento un nevrotico... non discuto, può darsi... però anch'io dico che se è cosí è una bellissima nevrosi, perché è in grado di mettere in contatto con la parte piú profonda di sé, ed è come sentire l'Anima che ti vibra dentro... e non credo che un "sano" psichiatra possa mai arrivare a tanto...

Poi, astrologicamente parlando, ho trovato alcune somiglianze tra noi, di cui ti dicevo all'inizio, e riguardano proprio il Signore dell'Infinito, Nettuno: anch'io ho Nettuno in sestile a Giove, e ce l'ho piuttosto prossimo al Medio Cielo, anche se non congiunto come te. Ce l'ho a 11° e rotti dal MC. Una cosa che ho focalizzato solo recentemente, è che nel mio tn Nettuno sembra quasi avere una funzione di "ponte", trovandosi quasi a una perfetta equidistanza tra il Sole - seguendolo di circa 10° gradi e rotti, cambiando però di segno, da Scorpione a Sagittario - e, come detto, precedendo di poco piú di 11 il MC, esso stesso in Sagittario - e se penso che mio padre era proprio del Sagittario, sembra quasi che Nettuno dovesse condurmi da lui... quasi come se nel mio radix si fosse assunto il "compito" di "traghettare" il Sole verso il MC attraverso la scoperta dell'Invisibile, dell'Immenso che tutto comprende e sublima. E anche per me sembra che questo stia avvenendo ora, con Nettuno di transito in XII casa, che si prepara a congiungere l'Ascendente di cui è governatore, poiché io ce l'ho in Pesci. Nel radix è anche quadrato all'Ascendente stesso oltreché opposto alla Luna - in Vergine, che parla delle mie emozioni trattenute, in stridente contrasto con la "fluidità" emotiva dell'Ascendente - con i quali forma un quadrato a T che io spero possa "sciogliersi" proprio al momento della congiunzione. In fondo, sembra un appuntamento in piena regola, no? È come se potessi scorgere un senso in tutto questo, un bellissimo senso che vuole guidarmi alla scoperta del progetto del mio radix. E poi sí, anch'io trovo che l'immagine di me sulle spalle di mio padre immersi nel mare renda benissimo questo momento, e riassuma anche tante cose che sono state e, spero, che ancora saranno.

Grazie ancora per questo bellissimo dialogo, come vedi anche per me è prezioso poter parlare di certe sensazioni altrimenti difficilmente esprimibili in altri contesti.

Un abbraccio

Astro
 
inserita il 10/10/2008 02:17:48

- Una piccola errata corrige sul quadrato a T: ovviamente è l'Ascendente ad essere opposto alla Luna, Nettuno la quadra.

Astro
 
inserita il 10/10/2008 09:31:40

- Caro Astro,
mi vengono i brividi...

perchè per me trovare qualcuno con cui sentirmi in profonda sintonia, tanto più come in questo caso simile per delle cose (può essere divertente scoprire quante), per cui non c'è uno che deve accogliere qualcosa che non conosce ma 2 che hanno tanto di simile su una questione che possono confrontarsi quanto volgiono...è emozionante, quasi magico.

Mi verrebbe voglia di pregarti di non andartene....(ma Nettuno non vuole che io mi attacchi, e non lo farò)...ho avuto immagini di te e di me che ci incontriamo e parliamo della nostra storia, da due punti di vista di femminile e di maschile....
Al di là di tutto, ti lascio anche la mia mail, non si sa mai, io te la lascio...bdevi2005@yahoo.it.

Con quanta fantasia e potere evocativo ti sei trovato il lupo ...
Animale che io trovo splendido, per cui ho un atteggiamento particolare che non so definire, forse perchè lo sento così nobile e potente eppure tanto bistrattato, sia nelle fiabe, sia nelle credenze, sia nella psicanalisi.
2 cose, una sul lupo 1 sulla psicanalisi.
IL Lupo: ho anche io perso mio padre a 6 anni e mezzo; non è che proprio non ricordo niente , 5-6 ricordi li ho. Uno è che penso che mio padre mi doveva leggere lui le favole prima di dormire la sera. Infatti ricordo di una volta in particolare che avevamo a che fare con Cappuccetto Rosso. Finita la favola io non volevo che lui se ne andasse, che quella bella comunione finisse; e non so cos'altro volevo. Chidevo "ancora", e "ancora" (è il mio Giove in I che mi rende così famelica, vorace, desiderosa? Forse.)
Allora gli chiedevo di raccontarmi una versione diversa: quella in cui Cappuccetto sceglieva di non disobbedire e di non farsi mangiare dal lupo.
Ovvio che del lupo io avevo paura. Nella mia richiesta penso più di tutto ci fosse il bisogno di trattenere mio padre. E di salvare Cappuccetto da un divoramento che mi sono chiesta non sai quante volte come doveva essere a provarlo, come si doveva stare stretti e soffocati in quella pancia....e se il coltello del cacciatore aprendo la pancia avesse ucciso chi ci stava dentro?...
MA in fondo il mio lupo lì (nella mi aversione) non aveva più quel potere maligno che gli veniva attribuito....Cappuccetto era più forte e tranquilla....(sapessi quante volte ho poi sognato il demonio e sentito la sua energia in seguito).
Poi da grande spesso ho pensato alle ingiustizie che i nobili lupi hanno subito. E ho profondamente simpatizzato con loro. Mi piacerebbe visitare una riserva, incontrarli...(spèerando che non mi mangino).
Da piccola avevo tantissimi incubi (anche dopo in verità)...molti riguardavano cani famelici (non lupi) che mi circondavano attorno al letto dei miei genitori mentre io mi facevo piccola al suo centro...loro non salivano su, ma le loro fauci spalancate e ringhiose si poggiavano sulla coperta.

Psicanalisi, terapie: ho scoperto recentissimamente una forma di lavoro terapeutico che mi è non solo profondamente congeniale, perchè praticamente già la praticavo in qualche modo, ma che implica parametri molto diversi da quelli che sapevo, soprattutto dove c'è una grandissima fiducia di base nelle potenzialità guaritrici e realizzatrici della persona (evviva) e dove non c'è quell'asetticità stupida (sì, lo dico) che infine è solo paura di mettersi in gioco e a contatto. Centrata sulla relazione. Molte mie prospettive in questi gionri si stanno modificando.

Averti incontrato ora, è così... sincronico...

Ti va se ci raccontiamo della nostra storia con i nostri padri?

Tu hai già cominciato....

E io adesso non ho risposto alle cose che hai raccontato e non ti ho detto le emozioni che mi hai trasmesso...tornerò a farlo però...
IO ti ho visto bambino, farti le domande, vedere lo sgomento di tua madre, perdere anche il nonno...

Stanotte mio Dio, ho sognato di un bambino di 6-7 anni molto spaventato perchè la luce era andata via e io lo chiamavo nel buio per rassicurarlo e perchè non si facesse male...lui mi diceva piangendo che aveva tanta paura perchè sentiva che un vortice lo stava portando via (ieri sera in macchina sentivo il cd di Lidia in cui paragonava i transiti di Nettuno a vortici che ti portano via e che possono comparire nei sogni).
Poi la luce tornava dopo che al buio cercavo di incontrare il bambino guidandoci attraverso le voci.
Io lo tenevo stretto abbracciato su un letto (nel primo luogo dove ho dormito da sposata), lo consolavo, cercavo di far sciogliere al sua paura, di dargli calore e sicurezza....ce ne voleva...
ma poi osservavo entrare da una grata posta in alto dei vapori...prima mi sembravano di gelo, poi però era fumo...un vulcano stava sobbollendo e io pensavo che forse saremmo stati inghiottiti dalla lava....avevo paura..mi sembrava inevitabile, ma continuavo a rassicurare il bambino, sperando che lui non capisse cosa poteva accadere, che non provasse altra paura ..o peggio terrore...intanto io pensavo che forse morire sarebbe stato molto rapido e meno doloroso se io lo tevevo stretto a me...
Devo dirti che non ero angosciata nel sogno, lo sono più da sveglia giudicando il finale....devo cercare di ritrovare la sensazione del sogno per vedere che in effetti anche se sentivo tutto pressochè inevitabile non ero angosciata...l'angoscia me la dava solo il ragionare, ossia pensare sotto ci sarà un vulcano, il vulcano scoppia, la casa scrolla, noi finiamo nella lava...eccetera...ma di fatto ciò non stava accadendo...

Stamattina riflettevo sul sogno, pensando di scriverlo a mano come faccio sempre...ora invece mi ritrovo a raccontarlo a te...legandomi a quel bimbo da consolare...che non è che sei tu, ma penso sia una rappresentazione di me (io ero "un bravo bambino") ma anche aver precorso che avrei incontrato l'immagine di te a 7 anni....

Ti offro le mie evocazioni così come mi vengono, in grande libertà espressiva, quindi prendile di conseguenza.
Quanti anni hai, Astro?

Ora ti abbraccio, e stacco, altrimenti non finisco più...
Così strana e bella questa cosa...

Bruna

Bruna
 
inserita il 10/10/2008 15:31:23

- Ciao Bruna,

grazie per la tua disponibilità, ti ho scritto in privato, quando hai tempo troverai una mia mail il cui oggetto è: "Da Astro". Be', penso davvero che un certo contatto l'abbiamo stabilito, perché è stata una specie di telepatia, anch'io stavo per darti il mio indirizzo mail, mi hai preceduto...

A presto, ciao!

Astro
 
 
 
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