- Care Lara e Cilli,

mi inserisco perchè concordo pienamente con ciò che dice Lara, anche io sento che è così...sarebbe troppo banale e presuntoso se noi pensassimo di poter capire tutto ciò che sta scritto nelle nostre carte astrali...secondo me c'è dell'altro, nel senso che è molto più profondo di ciò che possiamo capirne.

Comunque lascio a voi il discorso perchè io ne so proprio pochino.

Ale

- Credo che sia proprio così, il cerchio astrologico è un mandala, in continua evoluzione attraverso la nostra coscienza,
senza mai afferrarlo tutto completamente;
il tentativo di abbracciarlo nella sua interezza è quello nostro, umano (quadrato) di quadrarere il cerchio (divino e continuo essere):
Tuttavia credo sia anche il collegamento con un'intelligenza, un linguaggio, un sapere superiore che sicuramente va compreso, condiviso, trasceso, meditato, a cui va aperta la strada dentro di noi, per ritrovare quello stesso stato di enorme potenziale di quiete.
Non finisce mai di svelarci segreti..

perchè essendo magico, si adatta alla nostra consapevolezza di comprensione..e dato che le rappresentazioni di un archetipo, per di più concatenate ad altri, sono infinite..abbiamo un bel pò da ragionarci su.
e' proprio vero che qualsiasi attività va considerata come viaggio, nn come fine.

- d'altronde, è sferico proprio per permetterci di continuare la ricerca e di capire di non essere mai arrivati; diverso sarebbe se il suo schema ci desse già subito certezze e fosse predeterministico;cosa che alcune correnti ci impongono di prendere in considerazione oggi.
Pur non sapendo o volendo comprendere che quei simboli disegnati apparentemente dileggiando, non sono che qualcosa di veramente potentissimo che in realtà è VIVO..e non qualche schizzo su una carta bidimensionalmente sterile.

- Cmq più avanti ripescherò il mio turno dalla lista dei temi natali..
a tutte voi grazie per l'incoraggiamento, bruna,cilli,lara,ale70

e ad Ale, un in bocca al lupo per il suo inizio tema della settimana!
se posso presenzierò.
(il tuo tema non è assolutamente una "palla", e sono contento sia sviscerato. Un bacione!)

Archy

-
a bergamo per una settimana al teatro donizetti sono stati ospiti tibetani ..il mandala ..presente sia a livello di conoscenza-sia diversificato per l'uso che quel popolo..ne fa..
Interessante comunque aver parlato con una guida del gruppo che mi sia parlato di mandala-astrologia ma anche dato indicazioni su come la astrologia pscicologica-evolutiva è la più vicina al mandala e alle dottrine esoteriche che tutte si avvalgono di jung e dell'inconscio..

solo per questo e pensando di fare qualcosa di gradito vi posto l'articolo che ho trovato..e per rispondere ad ARAL e ad ARCY..perchè è vero il nostro cerchio è immenso non per la grandezza delle case o per gli ospiti ma per la svariata molteplicità delle COSE CHE CI SFUGGONO DI NOI-


JUNG: UN NESSO TRA DUE POLI

ASTROLOGIA E ALCHIMIA



Parlando dell'astrologia non si può fare a meno di considerare una pratica analoga con la quale fu spesso confusa: l'alchimia. L'alchimia occidentale nacque nell'ambiente ellenistico dell'Egitto del I secolo d.C. dall'incontro dello spirito greco con l'arte della magia dell'Asia anteriore.

Acquisita dai Bizantini, dagli Ebrei e dagli Arabi, ebbe larga diffusione nel Medioevo e si inoltrò fino al XVIII secolo dove si trasformò da dottrina basata su speculazioni generali metaforico-intuitive, in parte anche religiose, sulla natura e sull'uomo, in scienza chimica sperimentale dei nostri giorni.

Ciò che accomuna astrologia e alchimia è il fatto che appaiono entrambe come il prodotto di esperienze ancestrali antichissime basate sulla proiezione.

Nella combinazione tardo-antica di religione e filosofia, la maggior parte di ciò che noi oggi definiamo psiche era spostata fuori dall'individuo, nella natura cosmica animata, dove dei o demoni astrali avevano il controllo totale sugli organi del corpo, sulle sostanze chimiche, sui processi vitali.

Con la diffusione dell'astrologia negli ultimi decenni dell'epoca precristiana, venne a consolidarsi l'idea di un'identità tra le divinità e gli stati d'animo umani: Saturno era la depressione creativa, Venere l'amore sensuale, Mercurio la ragione versatile, ecc.

La loro costellazione tra gli astri al momento della nascita veniva a determinare la condizione psichica dell'individuo: il momento temporale, denominato kairos, era un elemento essenziale comune sia all’astrologia sia all'alchimia.

Tuttavia, ad eccezione di questo momento, che in alchimia doveva essere colto nell'opera della trasmutazione, e delle elaborazioni sui sette metalli (corrispondenti ai sette pianeti) non esistono nei testi alchemici orientali ed occidentali di tutti i tempi veri e propri richiami all'influenza dei corpi celesti ma solo riferimenti ad un principio vitale universale inteso come calore.

Finché si è all'oscuro dell'esistenza della psiche, questa, quando si manifesta, viene proiettata: è così spiegata la ragione che permise all'uomo di trovare un ordine psichico nelle stelle e in seguito nella materia sconosciuta.

Queste due esperienze diedero vita a due scienze ben distinte: l'astrologia generò l'astronomia, l'alchimia generò la chimica.

Tuttavia i fatti psichici relativi a queste esperienze non potendo essere soggetti a verifiche sperimentali furono per molto tempo ignorati dalla scienza finché Carl Gustav Jung, studiando l’inconscio, s’imbatté nuovamente in essi rispolverando vecchi libri di alchimia ed astrologia.

Per Jung l'alchimista era colui che cercava "il segreto di Dio" nella materia ignota e così facendo si avviava nella stessa direzione dell'odierna psicologia dell'inconscio.

Infatti, sia l’alchimia che l'astrologia cercavano di conservare il legame tra la natura e l'uomo pur utilizzando approcci diversi.

L'alchimia aveva come fine la trasformazione concreta della materia e dell'individuo, mentre l'astrologia si concentrava sull'osservazione delle corrispondenze tra cielo e terra allo scopo di favorire un inserimento cosciente dell'uomo nel proprio destino.

Nel campo della psicologia dell'inconscio, i simboli alchemici ed astrologici sono intimamente connessi agli archetipi junghiani. Il processo d'individuazione che si prepara lentamente nell'inconscio trapassa nella coscienza in forma di rappresentazione simbolica, manifestando tutta la sua potenza trasformatrice.

L'inconscio non sembra consistere in una caotica raccolta di archetipi ma di una struttura che si cristallizza intorno ad un centro che Jung denominò Sè.

Questo contenuto centrale dell'inconscio collettivo è raffigurato nelle diverse immagini divine e nei simboli, come anche nei mandala (1) e nel Lapis Philosophorum.

Il cerchio e il centro sono un simbolo del divino che illustra l'interezza del Dio incarnato ma anche l'oroscopo con il suo centro e il cerchio di case e di gradi planetari.

La stessa idea è espressa nell'accostamento dei dodici apostoli ai dodici segni zodiacali, mentre in termini psicologici il cerchio corrisponde ad un mandala e quindi ad un simbolo del Sè quale totalità sovrastante l'Io, che abbraccia coscienza e inconscio.

Nel concetto di individuazione l'elemento fondamentale è denominato coniunctio (congiunzione), termine che appare tanto in astrologia quanto in alchimia.

Nella pratica astrologica due astri in congiunzione possono indicare due aspetti opposti che unendosi si armonizzano: questo è il caso del Sole e della Luna. Il primo rappresenta il principio maschile, la razionalità e l'immagine riflessa della mascolinità inconscia della donna; la seconda il principio femminile, l'emotività e l'immagine riflessa della femminilità inconscia dell'uomo.

In alchimia l'archetipo della congiunzione è definito come un mysterium coniunctionis. Il Sole, equivalente all'oro alchemico, corrisponde alla funzione psicologica della coscienza dell'Io. La Luna, sostanza bianca, collegata al sale e all'amarezza del mare, rappresenta il lato passivo, la coscienza femminile. Attribuendo alla realtà materiale (il femminile, il male) un carattere positivo, l'alchimista ricrea quella simmetria che il cristianesimo aveva spezzato e cerca di completare l'opera di salvezza portando la materia alla perfezione.

Per meglio illustrare i vari aspetti dell'alchimia bisogna risalire al tema di Mercurio che Jung sviluppò in una conferenza dal titolo Lo spirito Mercurio. (21.1943/48)

Il Mercurio astrologico ha come attributi psicologici la socievolezza, la versatilità della ragione, la creatività, l'inclinazione scientifica. L'argento vivo è il pianeta Mercurio come appare dentro la Terra (così come l'oro è il Sole dentro la Terra). Mercurio come sostanza arcana, invece, è il padre di tutti i metalli, rappresenta il caos primordiale, la materia rimasta imperfetta, ma anche il Lapis, il fine della sua trasformazione: esso è il principio e la fine dell'opera alchemica.

Mercurio consta di tutti i contrasti immaginabili: viene sempre indicato come unità sebbene le sue molteplici antitesi possono separarsi drammaticamente manifestandosi in figure diverse e apparentemente indipendenti. Evasivo e contraddittorio come l'inconscio, non vi è termine che possa esprimere la sua vera natura, così come nessuna definizione è in grado di circoscrivere senza ambiguità la natura di un concetto psichico. Mercurio è la sostanza del Lapis a cui viene associata la figura del Cristo, ma anche di Satana, entrambi rappresentati come pesci uno a fianco all'altro ma in direzione opposta nel segno zodiacale dei Pesci.

L’alchimia come l'astrologia è una specie di specchio oscuro e primitivo del mondo simbolico e concettuale cristiano. L’immagine riflessa continua ad essere un’immagine simbolica e paradossale che corrisponde alla natura inafferrabile della vita e della psiche inconscia.

(1) Mandala è una parola di origine sanscrita che significa cerchio o, più precisamente, circolo magico. Nell'ambito di alcune pratiche religiose come il lamanismo e lo yoga tantrico, il mandala è uno strumento di contemplazione (yantra) sede e luogo di nascita degli dei. In Occidente esistono molti esempi di mandala nell'ambiente cristiano del primo Medioevo, aventi la figura del Cristo come centro e i quattro evangelisti con i loro simboli ai quattro punti cardinali. Infatti, un'altra caratteristica dei mandala è la quaternità, espressione, come il cerchio dell'unità e della potenza di Dio. in campo psicologico i mandala sorgono generalmente in situazioni caratterizzate da disorientamenti o dissociazione psichica. Nella visione junghiana essi sono il simbolo del centro, del Sè come totalità psichica. Il mandala individuale funge da schema ordinatore che si sovrappone in certo qual modo al caos psichico come una trama psicologica per mezzo della quale ogni contenuto riceve il proprio posto, e la totalità della psiche conserva la sua coesione grazie al cerchio che la custodisce e la protegge. Avendo come oggetto il Sè in contrapposizione all'Io, questo tipo di mandala al contrario di quello culturale presenta spesso una divisione in due metà, una chiara e l'altra scura, ed una quantità illimitata di motivi e allusioni simboliche nella quale è evidente il tentativo di esprimere sia la totalità dell'individuo nella sua esperienza interna ed esterna, sia il suo essenziale punto di riferimento interiore.
Theorèin - Anno 2003
un sorriso a tutti-Cilli
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- cara Cilli

molto interessante questo articolo....che magia....in questa disciplina che si apre a continue sollecitazioni e suggestioni...


baci lara

- Per CILLI, CHIARA, NAJA: purtroppo tra un inconveniente e l'altro - capricci del PC, un post mezzo preparato e dissoltosi nel nulla... e tempo sempre tiranno - non riesco ancora a rispondervi. Ho tante cose da dire, tanti spunti stimolati dalla discussione così interessante dopo gl'interventi di tutte che dovrei avere più tempo per svilupparli come vorrei. Mi riprometto di farlo al più presto, spero domani. Un caro saluto.

- Se non disturbo, mi piacerebbe sapere come fate a mettervi in lista per i temi natali, ovvero dov'è che si inseriscono i dati ecc.non ho capito bene come fate..

- Ciao Ele,

devi andare nella sezione "Interpretazione dei Temi Natali" e poi vai in "nuovo Elenco Temi" di Arcangelo, metti il tuo nome con dati e sei come in lista d'attesa...

Ciao, Aletta

- .
il tempo è tiranno..
PER ASTRO-attendo tue considerazioni..
per ELe -le tue considerazioni ..marte-venere in casa 8 legate a.....
erano poi una conclusione?

ARAL..ho pensato che capire una dinamica ..è veramente da ricercatori d.o.c ..
MA DOPO il PASSAGGIO nel quotidiano ADULTO..come avviene ..?i Transiti importanti
esiste un -disagio(plutone-o mia luna)che ha aspetti(crea sintomi)
da dissolvere...
il solo aver individauato il disagio ..riduce i sintomi..
ma LA DISSOLUZIONE TOTALE ...avviene contemporaneamente...?
(a parte il grande passo di consapevolezza e contatto con sè..)
se dovessi porre una domanda a me stessa chiederei se i miei bisogni li esoprimo...
se dovessi farla a te chiederei se i clienti .."oscuri-manipolatori"hanno asunto un'altra connnotazione ?
ciao a tutti e buon pomeriggio..cilli