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Opinioni a confronto
   
  EMOZIONE - RABBIA
discussione inserita da arcangelo
 
Eccoci qui alla visita e al racconto della prima emozione presa in considerazione, fondamentale: la Rabbia.
I candidati e alcuni membri di questa emozione:
(Rabbia): furia, sdegno, risentimento,ira, esasperazione, indignazione, irritazione, acrimonia, animosità, fastidio, irritabilità, ostilità e, forse al grado estremo, odio e violenza patologici.

Come la vivete? avete difficoltà ad esternarla? ricordate un episodio particolare di rabbia?

arcangelo

____________________________________________________________________________________________________

 RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 148 - Inserisci una risposta a questa discussione
 
A CURA DI
inserita il 14/11/2007 15:01:34

- Mi permetto di intevenire, visto che ho lavorato parecchio con le emozioni e le espressioni in gruppo delle stesse.
Dal mio punto di vista, personale e professionale (medico), ritengo che l'espressione delle proprie emozioni sia sì una cosa buona, più che altro catartica, ma che sia anche molto molto delicata e che vada fatta accompagnata da personale competente e a mio avviso meglio in privato che in gruppo.
Il gruppo certo aiuta, si creano delle dinamiche incredibili nel gruppo che ampliano e aumentano esponenzialmente le emozioni provate dal singolo, ma proprio anche per questo è anche molto pericoloso.Inoltre durante gruppi di questo tipo vengono fuori delle tematiche molto profonde, dinamiche di cui spesso non eravamo a conoscenza e se poi non siamo accompagnati nel tempo a cercare di comprendere ed integrare queste cose nella nostra vita può diventare davvero molto difficile gestirsele da soli.
Inoltre non è certo la catarsi che risolve i problemi, così la pensa anche Downing, psicologo, importante esponente della terapia corporea.
Lavorare con le emozioni fa entrare nelle stesse e ci fa rendere conto di ciò che proviamo, ma io credo che se fossimo molto più attenti è la vita di tutti i giorni che ci pone costantemente in contatto con le nostre emozioni e non avremmo bisogno di partecipare a gruppi o rituali liberatori, basterebbe cercare di ascoltarci più spesso e se non riusciamo da soli, facciamoci accompagnare da bravi psicoterapeuti. Personalmente trovo la psicoterapia biosistemica molto efficace in ciò, perchè si focalizza molto sul sentire.
Lavorare con le emozioni è una cosa molto seria e complicata.
A chi fosse interessato consiglio comunque di rivolgersi a persone super specializzate cioè psicologi specializzati in una branca di psicoterapia riconosciuta dal Murst ed abilitati alla prossione e che abbiano un'esperienza notevole in merito e comunque, a mio avviso sarebbe sempre meglio farsi seguire anche personalmente.
Indubbiamente comunque fare un profondo lavoro a questo livello, con personale davvero competente può essere molto utile, ma dal mio punto di vista ripeto è una cosa molto seria e da non prendere assolutamente alla leggera.
Un saluto a tutti.
Chiara Inesia


Chiara Inesia
 
inserita il 14/11/2007 15:11:23

- E cara Lidia,
concordo pienamente una volta ancora con te.
In certi casi imparare ad esprimere adeguatamente la rabbia è la missione di tutta una vita di certe persone che hanno avuto un'infanzia molto molto difficile.
Per questo sconsiglio metodi che velocemente portano alla liberazione di queste emozioni, è un'illusione e una vera e propria truffa ....io per prima ho creduto che ciò potesse avvenire, per rendermi conto solo poi che ciò non è assolutamente possibile e che le persone vanno condotte per mano lentamente nel tempo. Guardarsi dentro e liberarsi di certe emozioni seppellite richiede molti sforzi, coraggio e soprattutto delle buone guide con cui farlo.
Un caro saluto.
Chiara Inesia

Chiara Inesia
 
inserita il 15/11/2007 10:16:07

- Cara Chiara,
rispetto la tua posizione molto scrupolosa di medico, ma francamente devo dire che anche io ho lavorato sulle emozioni con gruppi e con psicoterapeuti. Penso che sia vero che è un cammino di tutta la vita e anche che la vita di ogni giorno ci porta un continuo contatto e continue possibilità di lavoro si di noi stessi, basta volerle cogliere.
Non credo che incontrandoci una settimana risolviamo i nostri problemi una volta per tutte. So che il lavoro è duro e solitario.
Io ho incontrato nella mia vita 1 psichiatra 1 analista 1 psicoterapeuta 1 medico bioenergetico.
Con gli ultimi 2 ho lavorato.
COn la psicoterapeuta ho fatto quello che ritengo un buon lavoro (accompagnato da tantissima autoanalisi, da approfondimenti in altri campi più olistici, diciamo, e da me che cercavo di mettere tutto insieme). Ho toccato con mano i risultati e la ringrazio, anche se a un certo punto ho sentito proprio chiaramente i suoi limiti nell'accompagnarmi oltre e oggi devo liberarmi delle sue parole in una delle ultime sedute (per farmi sentire quante difficoltà avevo avuto e forse che lei mi capiva , in fondo mi disse di non pretendere troppo da me stessa e ricordo un "Se lei ce la farà ...." a dire che appunto era difficile per me mirare ad altre realizzazioni). Oggi lotto contro quelle parole per come mi sono arrivate (ritengo che ciò che ho sentito allora in seduta, anche se ero molto piena di fiducia in lei, parla chiaro: avevo sentito disappunto e dispiacere per quelle parole; il mio censore e sabotatore interni hanno poi fatto proprie quelle parole, anche se da lei partivano, lo voglio pensare, da autentica comprensione delle mie difficoltà: ma come puoi dire a una persona accontenati che dopo tutto non ti sei suicidata a 20 anni e ora ti stai anche sistemando un pò?).
L'operatrice di bioenergetica (Adoro Lowen, ho usato i suoi libri letti fino a consumarli per lavorarci su) sulla quale riponevo tanta fiduica dopo un annetto di buon lavoro mi ha abbandonato emotivamente all'improvviso dicendomi che lei non era mia madre (le avevo detto che mi stavo sentendo come di fornte a mia madre che dovevo fare qualcosa che lei si aspettava e io non riuscivo) e che io pretendevo che lei risolvesse i miei problemi, mentre lei doveva solo farmeli vedere. Pazza più di quanto lo potessi essere io.
Ho pensato per un pò che evidentemente dovevo essere proprio sbaglaita. Poio, invece, ho fatto sì che mi servisse per capire che dobbiamo lavorare noi, darci da fare noi, che gli altri possono darci una mano ma che bisogna stare attentissimi a non dipenderne troppo in ogni caso. Quella ultima dottoressa mi ha fatto molto stare male emotivamente, perchè io credevo di essere sbagliata perchè non riuscivo a fare ciò che lei mi diceva che a quel punto era logico fare. Alla fine ho avuto il coraggio di dirmi che era lei a non essere equilibrata e evidentemente a usare il suo lavoro in modo non corretto. Provo ancora un leggero (?) risentimento per lei, mi sento tradita.
Ma per fortuna ho risolto da sola, e bene, visto il progresso che sto comunque facendo. Forse era così che doveva andare. Il messaggio era che io sentissi quanto è importante ciò che possiamo fare attivamente noi per noi stessi. Conosci te stesso. Medico di te stesso (con l'aiuto strumentale di chi ha competenze).
Infatti penso anche io che occorra farsi aiutare da gente seria e preparata....peccato che garanzie in questo senso sia difficile averle. Puoi solo provare sulla tua pelle.(personalemnte confesso di avere una idiosincrasia verso la classe medico-scientifica che spesso nasconde dietro l'arroganza del ruolo tanto ma tanto di mancanza di umanità e vera comprensione; e soprattutto dell'umiltà di applicare veramente su di sè tutto quello che predica; certo c'è un mio problema con l'autorità e i suoi aspetti "disumani" - miei timori,almeno).
Ci sono ovviamente le eccezioni, ma in genere (e spero di non doverlo mai sperimentare)penso sempre che se mi dovessi ammalare seriamente preferirei trovarmi in un villaggio sperduto nelle mani di qualche sciamano. O in balia di me stessa (tieni conto che appena ho qualcosa ho molta paura, quindi sarebbe un'impresa).

Quindi per quanto mi riguarda, anche se non sarà l'ambiente più specializzato del mondo, io ci sono a fare una bella esperienza con chi vorrà esserci di cuore del gruppo e insieme a Lidia, di cui mi fido molto.
Non ho alcuna paura di mettermi in gioco.
Anche perchè dipende dal grado di presenza e umanità che trovo. E quella la posso sentire e giudicare solo io .

Un caro saluto
Bruna

Con questo

Bruna
 
inserita il 15/11/2007 10:25:49

- Comunque, per chiarezza, io non mi aspetto da 2 giorni nè da 7 di risolvere la mia rabbia e uscire di lì con tutto risolto. Ovvio.
Oltretttto in realtà sono anche molto guardinga e cauta.
Ma a volte sento dentro la spinta a lasciarmi andare e, se la sento, di solito la seguo.
Le grida di esultazione mie e di Arcangelo( smentiscimi se erro) erano più che altro di entusiasmo giocoso all'idea di ritrovarci e pensare di lavorarci su.
Bacione a tutti
Bruna

Bruna
 
inserita il 15/11/2007 11:48:34

- Confermo le parole di Bruna, il nostro era un iniziale entusiasmo "giocoso" per l'iniziativa proposta da Lidia che in qualche modo sarebbe stata prima di tutto un incontro tra noi del forum, e in secondo luogo un approfondimento, utilissimo (anche se limitato a 7 giorni), delle nostre specifiche personali e intime in primis con la rabbia.

Non era assolutamente un tentativo di minimizzazione della tematica nè una svalorizzazione dell'argomento.
Anch'io sono un'appassionato di bioenergetica, e ho partecipato sia con gruppi e sia singolarmente con uno psicologo e uno psicoterapeuta, non mi sentirei mai di dire che dall'oggi al domani si risolvi tutto. Non perchè la nostra persona non lo voglia, ma perchè le nostre concezioni,il vissuto,il nostro corpo, devono avere tutto il tempo per elaborare e liberarsi da certi preconcetti, uscendo da certe situazioni 'psico-emotive' nelle quali siamo molto spesso "ancorati".

Per la parte invece che riguarda l'istituzione psico-medicale riconosciuta, la vedo sempre come una sorta di affidamento, e per esperienza non sempre la qualità e la competenza è abbinata al ruolo e al prezzo. Fermo restando che particolari associazioni e circoli siano in linea con ciò che vogliono esprimere e con una certa "eccellenza" di intenti e di lavoro, vi sono spesso (e il campo psicomedico insegna) persone limitate al ruolo che non vanno (e non possono) andare oltre la propria limitatezza. E nel vasto panorama di rimedi, di cure, di specialisti, di variegatissime differenze disciplinari per quanto riguarda il risolvimento di patologie interne ed esterne, è facile essere disorientati e molto meno facile avere persone di riferimento con le quali sentirsi a proprio agio e sicuri che ciò che si svolgerà è un buon lavoro, collettivo e personale.

Per cui appoggio consapevolmente e chiaramente l'iniziativa del laboratorio delle emozioni, ben consapevole che esso riguarda un approfondimento tematico e di gruppo concentrato sul tema che però non sostituisce una lavoro su di sè diretto e continuativo. Ma la fiducia che riponiamo in Lidia e nelle sue testate competenze non dà a me e a Bruna il benchè minimo dubbio che tale esperienza si riveli ricca, stimolante e foriera di intuizioni sul proprio vissuto e sul proprio modo di esternare le emozioni, oltre che essere una preziosa opportunità per stare in gruppo .

Ringrazio Chiara per avere comunque realizzato uno spunto intelligente e preciso su quali siano le problematiche e le tematiche che si abbinano al lavoro su di sè e con specialisti dal proprio punto di vista, personale ed esperienziale.

Detto questo continuerei l'argomento della rabbia, e gli effetti che si hanno se viene ostacolata l'affermazione di sè (Marte):come ho già detto sopra, si parte dal risentimento iniziale per arrivare a tutta una serie di candidati ulteriori: esasperazione,ostilità,animosità,furia, e a gradi estremi odio e soprattutto la parte forse considerata più deleteria di tutte: la violenza, su di sè e sugli altri.

Personalmente vedo l'esternazione della rabbia come un importantissimo segnale che ricorda all'ambiente la nostra esistenza e direzione; spesso la mancata affermazione può far sorgere dubbi non solo sulla nostra direzione ma anche sulle proprie capacità. In particolare se è una forma di autorità ad impedire la nostra affermazione.Tuttavia una certa modalità tensiva nel raggiungere i propri scopi deve essere assimilata e ben incanalata nella propria persona, come garanzia per il raggiungimento dei nostri obbiettivi.

Altrimenti il disequilibrio emotivo e i picchi di risentimento sotterranei che si possono raggiungere se non integrati nella persona possono essere altamente destabilizzanti, ed essere precedenti ad una forma seria e incontrollata di rabbia.

sarebbe interessante e curioso andare avanti e chiedervi come vivete la vostra parte di affermazione e cosa fate quando non viene riconosciuta o bloccata.

arcangelo

arcangelo
 
inserita il 15/11/2007 12:04:51

- cari amici,
credo però che a questo punto dovremmo anche inserire all'interno della discussione le varie manifestazioni astrologiche legate ai vari tipi di rabbia o di espressione di essa.
Incomincerei con la rabbia esplosa che spesso è simbolo di dinamiche Sole Marte o Luna Mare.. ma anche Urano Marte e Marte Mercurio..
Chiaro, con numerose variabili che dipendono dai segni coinvolti e dal tipo di aspetto che li contraddistingue.
Sole Marte, soprattutto quadrature e opposizoni sono tipiche di persone che hanno avuto una difficilissima relazione con la rabbia soprattutto vissuta nel rapporto con il maschile e con il padre..
E' indubbiamente diverso se si trova nel tema di una donna o nel tema di un uomo.. e, ovviamente i segni possono rappresentare delle variabili ulteriori.
In ogni caso in genere la quadratura e l'opp. Sole Marte soprattutto in un tema maschile corrisponde a soggetti che hanno avuto un rapporto difficile con una persona che, spesso, andava fuori controllo. Questa dinamica porta il soggetto a non "saper controllare" la propria rabbia, proprio perchè nessuno ha insegnato loro come si fa. In più, Marte si trova in seria difficoltà perchè mancano completamente le sicurezze nella propria forza e quindi, non si sa mai se ciò che si ha di fronte sarà gestibile oppure no.. e questa aumenterà il bisogno di aggredire per difendersi.
Ovviamente, diciamo che certi segni saranno più restii di altri ad utilizzare la rabbia in maniera esplosiva.. tuttavia non posso garantire questo. Nella mia esperienza ho visto spesso che i segni femminili, Bilancia e Cancro soprattutto, a volte sono peggio di quelli di fuoco.. perchè hanno meno contatto con questo lato e quindi diventano isterici e finiscono con l'esplodere in modo fortissimo e irrazionale.
I segni d'aria anche, hanno un rapporto molto complicato con Marte e, in genere la loro rabbia è controllata e razionalizzata.. ma questo non significa che non abbiano poi esplosioni improvvise. Chiaro,nelle donne è più difficile l'espressione agita all'esterno della rabbia e quindi, spesso questo aspetto viene proiettato su compagni irrazionali e aggressivi che finiscono per agire per conto loro la rabbia.
Per ora mi fermo qui ed aspetto che continuiate con le vostre esperienze.
Un saluto Lidia

Lidia
 
inserita il 15/11/2007 12:22:43

- Il mio ideale di energia marziana di conquista da estrinsecare verso il mondo è quello di una grande calma e serenità, nella quale non ci sentiamo piccati o coinvolti o provocati (segno di un equilibrio interiore e dell'avvenuto riconoscimento delle nostre parti). Per cui usiamo qull'energia a scopo esclusivamente costruttivo. Anche costruttivo di argini di difesa, se necessario. Sapendo dire no.
Ma sia conquistando che difendendosi e dicendo no, rimanere fermi, sereni, umani, non ferire l'altro (perchè non serve), non spargere sangue (perchè non ne hai sete), non dare in escandescenze (perchè perdi energia), non urlare (se non c'è accumulo, in effetti, non serve dover sfogare).
E' un bell'ideale. Qui Marte mi sembra davvero al servizio della ragione Saturno e questa al servizio del Cuore (Sole e complesso del Sè-Totalità).
Ma io sono ben lontanuccia. Mi sento facilmente (più o meno, a seconda dei giorni) provocata, ferita, stuzzicata, messa in dubbio, emarginata, ecc. E non solo dagli altri, ovviamente, ma prima di tutto dalle stesse mie interazioni. ((gli altri possono farmi solo quello che io consento perchè per prima sto facendolo a me stessa).
Se fossi saggia serena ed equilibrata avrei le mie certezze interne semza rigidità, senza timore di perderle nel confronto, ma sapendo tranquillamente accogliere un'idea o posizione diversa semza sentirmene automaticamente minacciata. Agirei e penserei, sentirei, perfino, con saggezza.
Questo è il mio ideale.
Sono lontanuccia, sì. Ma mi sto mettendo in gioco, per cercare di conquistarlo.

Bruna

Bruna
 
inserita il 15/11/2007 12:35:43

- Lidia, io ho Marte Cancro opposto al Sole, ma mio padre non era mi pare di ricordare uomo con esplosioni improvvise di rabbia, semmai raggelante solo con lo sguardo.
Però le persone esplosive, uomini in particolare (e guarda caso incontro uomini così, i sembra) mi mandano fuori di testa.
Le aggressioni indebite o il modo di venirmi a dire cose con durezza mi mandano fuori di testa.
Io cerco, almeno credo,di evitarlo accuratamente, in quanto non vedo perchè si debba aver gusto a ferire, perchè sento l'altro, ma anche perchè temo molto la rabbia altrui e mia - non so quale di più - e perchè sono convinta che tutto si possa ottenere con la ragione e il confronto aperto. Quando in alcune occasioni ho fatto esplodere la mia rabbia istericamente non sono mai stata soddisfatta del risultato, anzi, mi pareva tutto troppo poco potente, ch eil mio stesso corpo non sosteneva la portata di quell'esplosione, e mi sembrava dispersivo e non efficace.

Sicuramente io ho con la rabbia un rapporto estremamente distorto che fatico a recuperare. E le terapeute che ho avuto in questo non mi hanno aiutato affatto. O poco. So che da sola non è facile e ci vuole tantissimo.
Vedremo.

Nel mio tema Marte trigona Nettuno (il che secondo me gli toglie mordente e lo idealizza, ne sfuma anche le caratteristiche, come non bastasse il Cancro a impastoiarlo); però è in sestile a Plutone, quindi in realtà il desiderio di affermazione è potente e profondo.

A volte penso di essere io il campo di battaglia di forze abbastanza dilanianti. (Ma non va bene, è una visione passiva; va bè, ne sono consapevole che loro i pianeti - sono Io).


Bacio
Bruna

Bruna
 
inserita il 15/11/2007 19:33:58

- marte in pesci opposto a giove:
sono stata x anni molto reattiva e molto rabbiosa nonostante sia bil/bil
e luna bilancia.
Fino alla quinta elementare ero una paciosa bambina che incassava senza reagire, se dovevo difendermi chiedevo aiuto a casa.Ricordo ancora quando mio padre chiese a mia madre, con me presente, se ero "normale" visto il mio comportamento docile.Quelle parole sono ancora stampate nella mia mente...ma loro non sapevano che per me essere buona significava avere il loro apprezzamento:non avevo capito nulla! Nelle classi superiori ho sempre avuto 8 in condotta..parlavo continuamente e reagivo a qualsiasi ingiustizia.Anche così i miei non erano contenti, ma almeno non cercavo più la loro approvazione.Solo ora comprendo che anche così non agivo autonomamente.
Marte in pesci anche se confusionario, anche se un pò lacrimevole, può essere molto pericoloso(dicono che in acqua il pianeta non si esprime bene, però fa un bel casino).
Quando vedo delle ingiustizie intorno a me o verso di me (stato d'animo di luna in bilancia) mi incavolo di brutto ed esplodo con violenza..e con gli anni, con una maggior consapevolezza, ringrazio questo marte, che mi permette di esprimere la mia latiante identità(sole e luna in 12) ciao ciao

mirella/bilancia/bilancia
 
inserita il 15/11/2007 19:46:10

- cara Bruna,
in ogni caso, tuo padre può anche non aver espresso il suo Marte ma tu ne hai avuto sentore e paura.. altrimenti non avresti paura dell'aggressività..
L'hai probabilmente sentita come una "possibilità" che lui aveva, una potenzialità.
Certo, il Marte in Cancro non è al massimo della sua espressione in quanto tenta di affermarsi in maniera persuasiva.. ma ti assicuro che non molla.. è una sorta di "chela" piantata che cerca di ottenere a tutti i costi quello che vuole, cercandolo di non chiedere.
Però Marte opposto al Sole è un'altra cosa.. perchè li', la volontà di Marte non riesce ad andare dritta dove vuole il Sole e questo di per sè fa spesso sentire poco forti.. senza possibilità di conquista autentica.

Ci sono poi altre rabbie; tipo la rabbia potente che viene trattenuta e diventa risentimento pericoloso in quanto desidera una rivendicazione. Parlo di Marte Plutone una combinazione molto particolare in cui spesso la rabbia non è cosciente.
Che mi dite?
Un saluto Lidia

Lidia
 
 
 
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