IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni |
FORUM DI Opinioni a confronto |
Inserito il su Eridano School - Astrologia e dintorni |
DISCUSSIONE: Emozione - Rabbia |
Eccoci qui alla visita e al racconto della prima emozione presa in considerazione, fondamentale: la Rabbia.
I candidati e alcuni membri di questa emozione: (Rabbia): furia, sdegno, risentimento,ira, esasperazione, indignazione, irritazione, acrimonia, animosità, fastidio, irritabilità, ostilità e, forse al grado estremo, odio e violenza patologici. Come la vivete? avete difficoltà ad esternarla? ricordate un episodio particolare di rabbia? arcangelo |
a cura di arcangelo |
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RISPOSTE |
del 09/11/2007 14:32:28 |
cari amici,
scusate la domanda banale ma per quanto riguarda questa emozione bisogna guardare solo marte o comunque anche la luna ??? grazie Lara |
a cura di ARAL |
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del 09/11/2007 14:37:53 |
Ciao arcangelo. Molto interessanti questi argomenti. Se vuoi puoi rileggere le discussioni fatte,cercando i titoli EMOTIVITA' e RABBIA E PERDONO. Altri contributi sono sempre benvenuti.
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a cura di STEFANIA |
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del 09/11/2007 14:52:42 |
Se devo visualizzare la mia rabbia la vedo di un rosso cupo, hai presente quei fiumi di lava che scendono piano piano, che hanno addirittura una sorta di crosta in superficie che da quasi l’idea di freddo, di nn pericolo. Sotto il fuoco è vivo, vivissimo.
Sono estremamente controllata, in molti aspetti della mia vita il morso l’ho alleggerito ma per la rabbia no. Devo essere oltre ogni limite ;e credimi il mio di sopportazione è altissimo; prima di esternarla.. ma poi nulla e nessuno sono più gli stessi. Ultimo episodio? Due anni fa, quando ho scoperto che il mio uomo aveva appena avuto una bimba. Nn da me. La rabbia è stata così violenta da lasciarmi senza parole, ma in compenso sono volate le botte, e mi sono scoperta assolutamente violenta. Risultato un naso e uno zigomo rotti , più ammaccature varie.. provo molta vergogna per la cosa in se . Perché sono stata una bambina maltrattata, picchiata talvolta con violenza, talvolta con la cinghia dalla parte della fibbia.. e quindi io per prima so cosa significhi. Ad onor del vero quello è stato l’unico episodio di manifestazione fisica in età adulta. Gli altri, ma rari davvero sono di manifestazioni verbali.. ma quando parlo spinta dalla rabbia putroppo termino. Nn ho recuperato nessuno di quei rapporti dopo. Nn mi ha insegnato nessuno come gestire la rabbia, l’ho sempre percepita come qualcosa di nn gestibile, arrivava sempre dall’alto, senza nessuna avviso.. e mi rendo conto che nemmeno io avviso, Anche da piccola, ma come esternare la rabbia, stonava con il ruolo di brava bambina.. e allora il fratellino piccolo rompe,, perché mai chiedere e al limite gridare.. no.. si aspetta si aspetta e quando nn lo reggi più pam .. una bella legnata in fronte con il remo ed eccolo fuori dal mio canotto. Meno male che le cose che mi provocano rabbia sono davvero poche, nn so se per reale accettazione altrui o per nn avere scontri. Direi che c’è molto da lavorare.. Il mio marte è in sesta bilancia ( bellino lui che nn vorrebbe mai dire io voglio per nn turbare gli equilibri, nn turbare le relazioni..) opposto a saturno in XII ariete ( devi fare ed essere cosi come lo dico IO perché è cosi.. altrimenti nn ti voglio più e sarai sola..)la luna è in sesta nello scorpione mercurio in ottava quadrato da plutone urano e giove.. Che dire… sicc… Luisa 17/12/68 mi 15.00 |
a cura di NATALIBERA |
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del 09/11/2007 15:12:11 |
Ciao a tutti,non scrivo molto su questo forum ultimamente comunque provo a dirvi la mia rabbia......
Dunque la mia e' sicuramente una rabbia repressa,interna,che lavora tanto internamente che a volte esce,ma sempre molto controllata.Veramente e qui non so se riesco a spiegarmi,quando sono arrabbiata,comincio a parlare e a fare supposizioni,spesso esagero le cose,le traviso e vado avanti per la mia strada fino a che non e' uscito tutto,poi improvvisamente mi fermo e penso:ma che ho detto??? ::cry::.La mia rabbia mi viene da dire,ha varie ''manifestazioni'':con i miei figli e' rabbia ''pura'',come dire sgrido,urlo e poi mi ''spengo''.con l'ambiente lavorativo e specialmente con il mio capo e' rabbia repressa,anche se negli ultimi tempi ho imparato a rispondere a tono alle sue innumerevoli provocazioni,per cui mi rimane dentro questo nervoso e di conseguenza porto anche rancore.al tempo stesso ho sempre paura di ferire gli altri e ci penso sempre mille volte prima di rispondere male.in amore invece ho imparato nel tempo a scoprire che anche io ero aggressiva,mentre prima ho sempre proiettato sui partner la rabbia e non vi dico che ho incontrato...... Quello che avverto dentro quando sono arrabbiata e non riesco a buttare fuori questa emozione e' chiaramente una grande tensione interna,una voglia di sbottare,ma anche la paura di esagerare e quindi prevale il controllo. Grazie a tutti ciao Elisabetta 30/6/67 22.55 Bologna p.s.un caro saluto a Rosi8,scusami se non mi sono fatta piu' sentire.tra l'altro ho fatto estratto di nascita e l'ora e' cambiata e di conseguenza ascendente che adesso e' in aquario. |
a cura di ELISABETTA |
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del 09/11/2007 15:34:04 |
La rabbia, mamma mia, una "bella" emozione, potente, scatenatrice, liberatoria....Dice bene Natalibera (a proposito:l'episodio del remo e del canotto è fantastico)quando dice che ricorda la lava che fuoriesce dal vulcano....più o meno me la immagino in modo simile.....
Nel percorso sin qui, questa emozione, è passata, per me, da stadi intermedi: non ho la stessa risposta a questa emozione che avevo solo dieci anni fa per es....la vivo in maniera differente.... Ho sempre avuto una rabbia rancorosa, trattenevo (Marte in Toro I casa) dentro, dentro, dentro....ma polemizzavo fuori, fuori, fuori.... Non ho mai amato lo scontro e quindi prima di arrivare a quello contenevo, contenevo, contenevo...fino a che, PAM, il botto, un bel giorno non ce la fai più e tutti ti guardano straniti: ma come, una personcina così carina, sempre a modo, tranquilla, dolce, che le è successo??...Inutile dire che non è vissuta bene così, e infatti ho avuto parecchi problemi a gestirla....Non sta bene manifestare rabbia, è disdicevole....questo è il messaggio che arriva da fuori e ti adegui...Mi sono adeguata per un bel pezzo e poi, ma molto "poi", è arrivato il momento in cui sono passata dalla passività o aggressività verbale (rabbia repressa) a dire chiaro e tondo ciò che pensavo senza preoccuparmi di ciò che il resto del mondo avrebbe potuto pensare.... Non è stato facile e non lo è, per niente, ma mi sento bene quando dico chiaro e tondo il mio pensiero senza giri di parole....chiunque abbia davanti....senza polemica, senza acredine, ma con parole che non lasciano dubbi.... L'ultima volta ceh l'ho provata: mah, devo pensarci un momento....beh, sì, questa primavera....ho rotto un amicizia che durava da tantissimi anni...che si era già interrotta e si era ricostruita....è stata una rabbia che purtroppo non ha avuto modo di arrivare come io avrei voluto...con il confronto..diretto....perchè la persona si è negata.....e allora l'ho introiettata e come mi succede in questi casi ho sogni ricorrenti di aggressività da parte mia....Ecco forse è questo che ora mi fa più paura a differenza di qualche anno fa...non potere esprimerla e fare chiarezza...dire in faccia ciò che penso, ciò che sento, guardando negli occhi l'altro.... Devo scappare ma tornerò ancora perchè è interessantissimo questo argomento, bravo Arcangelo, è stata una bella idea questa.... Ciao Elisabetta, quanto tempo, son contenta di ri-leggerti....incredibile questa cosa dell'ascendente...devi rivalutare tutto.... Un bacio, alla prox....stai bene.... Rosi |
a cura di ROSI58 |
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del 09/11/2007 16:05:57 |
eh.. Rosi, vien da ridere anche a me , mi ricordo come fosse ieri la faccia tonda da biondo cherubino di mio fratello con stampato in fronte il segno del remo... lui un pò serio un pò scherzoso me lo rinfaccia ancora, dicendo che ho attentato alla sua vita.. tutto il parentado ride ( ora.. ma allora..) nessuno capisce la rabbia e la violenza che c'era in me
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a cura di NATALIBERA |
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del 09/11/2007 17:07:50 |
Ciao Aral.
Secondo me la Luna come Signora delle emozioni ci dice come tendiamo a sentirle, qualunque esse siano, rabbia compresa. Ma circa come la si esprime...poi c'è Marte. Secondo me quando c'è un Marte leso è difficile incanalare e sfogare la rabbia e con la Luna lesa potrebbe ravvisarsi un blocco emotivo che mi impedisce di sentire che sto provando rabbia. Io con la mia Luna Cancro lesa di certo tendo (tendevo) a bloccare prima di tutto, poi semmai a sentire tenendo dentro per la paura di subire conseguenze quali perdite di legami e/o protezione, e con quel Marte in Cancro anche lui leso non potevo che reprimere tantissimo la rabbia (repressione che col blocco emotivo riusciva facile, tanto neanche la sentivo). Dopo, il difficile è ricontattarla, la rabbia. Poi anche imparare a padroneggiarla. Cosa nella quale entra Saturno. Penso che anche Saturno e Plutone lesi danno luogo a rabbia. Io però Plutone non ce l'ho leso, non riesco a dirlo per esperienza personale. Mentre con un Saturno duro di sicuro ci deve essere molta rabbia repressa. Cioè, quando subisci l'autorità e devi usare lo sforzo per adeguarti secondo me di rabbia (per non potersi esprimere come si vuole) se ne accumula veramente tanta (io credo di sì, per quanto mi riguarda). La modalità di esprimerla...col mio Marte posso pensare a un maremoto...furioso...di acqua bollente....con spruzzi sanguigni di lava.... Ora cercherò di pensare a qualche episodio e a come li ho vissuti. Ma secondo me devo contattare tanto della mia rabbia e soprattutto imparare a gestirla in modo costruttivo. VOLGIO UN SEMINARIO DI 2 GIORNI SULLA RABBIA! PER IMAPARARE A SFOGARLA TUTTA. CHE NE DITE? |
a cura di BRUNA |
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del 09/11/2007 17:07:51 |
Ciao Aral.
Secondo me la Luna come Signora delle emozioni ci dice come tendiamo a sentirle, qualunque esse siano, rabbia compresa. Ma circa come la si esprime...poi c'è Marte. Secondo me quando c'è un Marte leso è difficile incanalare e sfogare la rabbia e con la Luna lesa potrebbe ravvisarsi un blocco emotivo che mi impedisce di sentire che sto provando rabbia. Io con la mia Luna Cancro lesa di certo tendo (tendevo) a bloccare prima di tutto, poi semmai a sentire tenendo dentro per la paura di subire conseguenze quali perdite di legami e/o protezione, e con quel Marte in Cancro anche lui leso non potevo che reprimere tantissimo la rabbia (repressione che col blocco emotivo riusciva facile, tanto neanche la sentivo). Dopo, il difficile è ricontattarla, la rabbia. Poi anche imparare a padroneggiarla. Cosa nella quale entra Saturno. Penso che anche Saturno e Plutone lesi danno luogo a rabbia. Io però Plutone non ce l'ho leso, non riesco a dirlo per esperienza personale. Mentre con un Saturno duro di sicuro ci deve essere molta rabbia repressa. Cioè, quando subisci l'autorità e devi usare lo sforzo per adeguarti secondo me di rabbia (per non potersi esprimere come si vuole) se ne accumula veramente tanta (io credo di sì, per quanto mi riguarda). La modalità di esprimerla...col mio Marte posso pensare a un maremoto...furioso...di acqua bollente....con spruzzi sanguigni di lava.... Ora cercherò di pensare a qualche episodio e a come li ho vissuti. Ma secondo me devo contattare tanto della mia rabbia e soprattutto imparare a gestirla in modo costruttivo. VOLGIO UN SEMINARIO DI 2 GIORNI SULLA RABBIA! PER IMAPARARE A SFOGARLA TUTTA. CHE NE DITE? |
a cura di BRUNA |
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del 09/11/2007 18:17:24 |
Ciao a tutte.
La rabbia... un argomento non da poco. Sicuramente io sento molto le emozioni e quindi anche la rabbia. Ho una Luna in Pesci lesa e un Marte in Cancro anche lui un pò malconcio.. e ho detto tutto!! In linea di massima posso dire di aver sempre vissuto reprimendo la rabbia e anche le emozioni somatizzando sempre tutto e per questo mi sono anche ammalata (non per niente ho distrutto la mia tiroide che secondo me è il filtro dell'anima) e avendo anche neoformazioni fortunatamente benigne all'interno del corpo.. Tipo ciò che non lascio esplodere fuori lo faccio esplodere dentro!! Questo fino a qualche anno fa.. Poi ho iniziato a capire che non andava bene e ho cominciato a esternare fastidio, ostilità e irritazione quando mi arrabbiavo. Molte volte alzo la voce ma onestamente trovo ridicolo arrabbiarmi perchè penso che se una cosa si può risolvere a cosa serve farlo? E la stessa cosa penso anche se c'è qualcosa di non risolvibile a priori cosa mi arrabbio a fare? Lo so che forse la faccio troppo semplice ma il concetto è questo. Comunque rimane di base il mio nascondere le emozioni, per me è una difesa. Da tempo si è instaurato in me un nuovo fatto fisico: quando mi arrabbio oppure vivo un'emozione si scatena immediatamente una vampata di calore (tipo menopausa) Come vedete rimango sulla somatizzazione. Sono sicura che morirò per questo!! Un saluto. Bea |
a cura di BEA |
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del 09/11/2007 21:45:01 |
come insegna la metamedicina poi le emozioni nn comprese o represse sono dannosissime per il fisico.. vibrazioni pesanti colpiscono i nostri vari corpi e se nn capiamo cosa ci fa male e come allontanarlo alla fine il per farci arrivare il messaggio ecco che il corpo, la materia si ammala.
Io per la rabbia ingoiata ho un'ulcera assolutamente ribelle alle cure, di origine psicosomatica essendo positiva al test per l'helicobacter ( ma si scriverà così.. ) , la tensione sotterranea mi porta a tenere serrata l'articolazione mandibolare, e alla fine ho una sub lussazione alla mandibola e tutte le cuspidi dei molari brasate via.. mah. Sarebbe bello come dice Bruna fare un bel work shop sulla rabbia e come esprimerla.. anche se per me sarebbe una fatica titanica lasciarmi andare.. |
a cura di NATALIBERA |
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del 09/11/2007 22:02:08 |
Cara natalibera, hai tutta la mia comprensione.. Pensa un pò.. io col mio Marte in Cancro giro intorno alla rabbia.. il riposo del guerriero.. Non ce la fà proprio a esplodere, ma come vorrebbe!! Mi blocca.. sì, proprio la PAURA!! Delle reazioni della gente, ma non fisiche.. più che altro morali!! Mi sento tanto moscia.. A volte mi sono violentata e ho tirato fuori la rabbia: beh, credevo peggio!! Sono riuscita a farmi rispettare.. forse perchè pensavano fossi impazzita o perchè sembravo una marziana? Non lo saprò mai... Un caro saluto.
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a cura di BEA |
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del 09/11/2007 22:14:31 |
volevo scrivere negativa son negativa al test.. santa pace questa sera sono proprio stanca.. per percorrere il solito tragitto di 35 km ufficio casa ci ho impiegato, udite udite 2 e 50 minuti. Uscita alle diciassette son arrivata alle venti praticamente. In coda imprigionata nel traffico ho avuto modo di constatare come la gente sia in generale estremamente reattiva alle frustrazioni, anche le più banali. Son state quasi tre ora di strombazzamenti generali gestacci urla zig zag furiosi.. altrui. Io ero nella mia scatoletta impassibile, pensando però a come sarebbe stato bello avere un pulsante piccino piccino da schiacciare e op.. tutti vaporizzati.. ops , come mi dispiace .. nn volevo.. coltivando questi propositi omicidi mi è venuto un gran mal distomaco.. così son punita per la cattiveria di tali pensieri.
Vabbè buttiamoci sull'ironia buona serata a tutti Luisa |
a cura di NATALBIERA |
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del 10/11/2007 11:48:23 |
Caro Arcangelo e care amiche/amici, molto interessante questo argomento delle emozioni ed in primis, la rabbia.
E' un argomento che io ho già espresso, in particolare con te Arcangelo, ma mi piace ricordare. Credo che la Luna in Pesci tenda a smorzare un pò gli istinti naturali della rabbia esplosiva, mi rivolgo a Bea, certo è l'acqua che spegne il fuoco..., questo mi conferma, a livello generale, che la rabbia si manifesta a seconda dei segni in cui sono alloggiati la Luna ( emozioni) ed i pianeti che vanno a stimolare le emozioni legate alla rabbia, Marte, Saturno, Urano, Plutone. Come Bea anche io ho sempre avuto la sensazione che se le cose non sono risolvibili non vale la pena di arrabbiarsi...e allora perchè arrabbiarsi? Da bambina il massimo dell'espressione della mia rabbia era quella di immusonirmi ( Luna Pesci), ma coltivavo dentro di me sentimenti di rancore indescrivibili. Crescendo ho cominciato a "tirarla fuori" con frasi "taglienti", parole in cui cercavo di far capire tutti i risentimenti che mi portavo dentro in una maniera per me "soft", in quanto non manifestavo aggressività e violenza, ma poi ( le persone bersaglio ) mi hanno fatto capire che anche le parole feriscono più delle mani; questo dipende dal mio GioVe in Scorpione quadrato a Marte. C'è voluta la psicoterapia, verso i 40 anni, a farmi capire che avevo tanta rabbia inespressa dentro di me e che ne avevo tanta paura da preferire tenerla chiusa... Da allora non ho più avuto tanta difficoltà ad esternarla, ma ho cercato di moderarla, di fare attività sportiva per "scaricarla" ( non vi dico quante lesioni fisiche, strappi muscolari e, per fortuna, piccole fratture ossee, distorsioni... mi sono fatta in quel periodo), ho cercato di stare attenta a quello che dicevo e di non essere "velenosa"... Mi sono trovata spesso in situazioni di "pericolo" personale in seguito alle provocazioni, quanto iniziavo una lite, quasi sempre con uomini, non sentivo( e ancora non sento ma mi sento più debole fisicamente) nessuna paura e non riuscivo a frenare le contestazioni in nessuna maniera, tanto da rischiare di "prenderle", credo che quello che mi ha sempre salvato è la "freddezza" con cui mantenevo il mio comportamento fisico, fermo, impassibile ai movimenti ( Marte in Acquario?), provocatorio nella voce, ma non nel corpo, che ha sempre fatto desistere dall'andare oltre... L'unico episodio in cui ho alzato le mani è stato in una sera in cui ho preso a sberle in strada e di fronte ad altre persone, un mio ex fidanzato. Ero esasperata dai suoi comportamenti in cui non mi sentivo rispettata come persona, dai suoi tradimenti sistematicamente negati... Una sera avevamo un appuntamento che, come molte altre volte, spesso non si presentava, o si presentava con ritardo di ore motivando il fatto ad impegni di lavoro... dopo averlo atteso 2 ore, sono andata ad aspettarlo dal portone dello studio e, quando l'ho visto arrivare con un amico e altre due signorine..., non ci ho visto più e l'ho preso a sberle davanti agli altri che...si sono dati alla fuga....ero talmente furiosa che si sono spaventati a morte... Mi sono poi molto vergognata del mio comportamento, non nei loro confronti, ma nei confronti di me stessa, ma è stata una lezione di vita che mi ha permesso di capire fino a che punto poteva arrivare la mia rabbia nei confronti di un uomo. Ciao buona fine settimana a tutti lilli |
a cura di LILLI |
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del 10/11/2007 13:00:43 |
Io e la rabbia...
Potrei scriverci un romanzo, con la passata bulimia, con il bruxismo che, come per Natalibera, mi corrode i denti e mi sloga le articolazioni, e con la mia testa che, in questi gorni che mi ritrovo "a capo" della ditta, letteralmente mi va a fuoco, forse complice il Marte di transito in Cancro (mio segno solare), ... Domenica scorsa mi è successo un episodio indicativo: contrariata del fatto di dover eseguire un ordine di mio fratello (titolare dell'attività) in un giorno non lavorativo, sebbene non guidassi io la mia macchina, me la sono vista riconsegnare, di ritorno dal compito eseguito, danneggiata da un attrezzo da lavoro lasciato impropriamente nell'area transitabile presso il cliente al quale era stato effettuato il servizio.... Martedì, poi, al termine di una giornata quantomeno frustrante, avevo accumulato talmente tanta rabbia repressa che sono stata tamponata... Che dire: sono così arrabbiata che riesco a prendermela persino con le Alte Sfere: avete presente quel brano del cantante rocK, Ligabue, che si intitola "Urlando contro il cielo"? Be', lui non lo sa, ma è arrivato tardi: dovrei chiedere il copyright... Sapeste come vorrei strapazzare quel Marte in Sagittario, retrogrado ed in quarta casa, congiunto a Nettuno opposto a Mercurio in Gemelli in x e quinconce al Sole in undicesima! Lui dovrebbe essere capace di diferndermi, ed invece no! E' un "fesso" (scusate l'epressione) che si fa sempre buggerare dalla compassione! E lì, ad accumulare rabbia e frustrazione....Ma dove la devo mettere? A dire il vero, un pò ho imparato ad esprimerla verbalmente e talvolta fin troppo (Marte opposto Mercurio) ma non del tutto e non sempre in maniera costruttiva; in tanto soffro di dolori muscolotensivi, reumatismi ed infiammazioni varie, e,di tanto in tanto, "erutto", complice la mia Luna in Scorpione in III casa, che, non ho ancora capito bene perchè, avverto "marziana" all'ennesima potenza... Ah, NAtalibera, un pò di cose in comune: non ho mai pensato ad un bottoncino per far fare "puff", ma penso spesso che mi piacerebbe poter polverizzare con la sola forza del pensiero tanta meschina prepotenza; e poi anche io, da adolescente, ho "fatto fuori" ragazzino importuno che tallonava sistematicamente me e la mia amichetta quando uscivamo per "lo struscio" serale: borsellino di cuio appeso al collo(all'epoca in gran voga) riempito a modo di fermagli per capelli in metallo e... BUM: "una fiondata" sulla testa e problema risolto... No comment.. Buon fine settimana a tutti. Rita |
a cura di RITA |
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del 10/11/2007 19:11:26 |
cari amici,
Il mio rapporto con la rabbia... Difficile da definire....il mio marte in acquario in IV in qualche modo sublima un pò tutti quei sentimenti troppo irruenti che che non mi appartengono affatto......non mi appartengono??? Lo so che non è proprio così, ma evidentemente il mio inconscio si sforza molto per razionalizzare tutte le emozioni troppo calde, le smorza (marte quadrato a nettuno), le diluisce, eppure a guastare questa idilliaca immagine di me perfettamente padrona dei miei istinti, arriva puntualmente plutone quinconce a marte che alleato a plutone quadrato a mercurio, mi fa ribollire di una rabbia, che non si può certo MOSTRARE, perchè non si può TRASCENDERE o LASCIARSI ANDARE, o FARSI TRASCINARE DALL'ISTINTUALITA'...mio dio, cosa mai potrà accadare se la ragione si fa dominare dall'ISTINTO...... ...e così devo correre ai ripari...riprendere le distanze e riappropriarmi del mio equilibrio......infondo, ...lo faccio da una vita, non è nemmeno così difficile.... ciao cari Lara |
a cura di ARAL |
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del 10/11/2007 21:33:36 |
personalmente torno adesso da una giornata abbastanza piena, e forse parlare di rabbia è abbastanza appropriato (anche per motivi secondari).
Cmq io sono sempre stato REFRATTARIO alla rabbia di qualsiasi tipo e costume: educato dalla scuola di mio padre "la calma è la virtù dei forti" l'ho preso come assioma e me ne sono sempre fatto una ragione. Il mio temperamento lunare-nettuniano ha fatto il resto, e già da piccolo ero sensibilissimo a urla, toni alti e grida, facendomi scappare e sconvolgere da tanta veemenza, spesso sentita in casa nell'ambiente familiare (IV casa in ariete). Ciò non ha fatto che chiudere il mio guscio, rendendomi allo stesso tempo meno capace di esprimere i miei sentimenti, dato che l'ambiente di casa era sempre una zona di emergenza. una persona timida, inibita, un bambino convenzionalizzato da crismi dell'educazione di certe parrocchie "paraocchi". fatto sta che oggi mi ritrovo a combattere la mia introiettata tendenza a nascondermi, a rendermi modesto, umile, a tirarmi in disparte, a essere conciliante, a non prendermela, non essere suscettibile, a volte non esistendo ed estraniandomi, come vogliono quel nettuno e quella luna, che però sente tutto e allo stesso tempo somatizza. eczema fin da piccolo, grattandosi fino a far venire fuori il sangue.appena andavo dai parenti per qualche giorno, andava via tutto senza medicine..speciale no?!? E così il mio rapporto con la rabbia si è sempre risolto con un buco nell'acqua..incavavo la testa sotto la sabbia, neanche urlando o esprimendomi..nascondevo sotto le pieghe della mia faccia, negli antri più nascosti, nella fase di rimozione più acuta, nell'assorbimento stesso di certe emozioni che non si potevano esprimere..figura genitoriale materna autoritaria, sia di stampo funzionale e stabile ma rigida e dogmatica, intollerante ad altre influenze, inflessibile (saturno cong. plutone in Xa nel mio tema). Una certa oppressione cronica emotiva, continua e conseguente, la supervisione dall'alto di una specie di "occhio" che tutto vede, che si intrufola in ciò che fai, che sente ciò che sei, che controlla stati d'animo, che manipola. di queste tematiche me ne sono reso conto subito a pelle, e dopo con la testa. ma non pensavo fossero impressi a fuoco così, adesso. e tant'è che mi sto sorbendo un percorso di autointrospezione iniziato già da un pò di tempo, dove spesso mi davo la colpa per quanto era successo, e covavo cmq la brace sotto le ceneri..è difficile "usare" la propria rabbia quando non se ne percepiscono i limiti, e bisogna incanalarla, o almeno si "prescrive" così in modo saggio. Ma come lilli affermava nel suo post, chi ingoia situazioni nocive senza fiatare, rimane sempre un pò scosso (poi anche lei ha una sesta occupata e importante, come poi il sottoscritto) quindi si rischia la somatizzazione (Cara bruna, il nostro marte in sesta...io ce l'ho in gemelli)da me la rabbia è sempre stata bandita, spesso non capivo l'aggressività quando ero bambino, mi stupivo quando c'era gente su di giri..io ero sempre così tranquillo e quieto! però nel tempo mi chiedo se non vi sia davvero qualcosa di invisibile che agisce sotto la mia pelle, che invece è tutt'altro che rilassato..in fondo ho sempre il sole congiunto a marte. i muscoli miei risultano scattanti e definiti, anche sviluppati se vogliamo, ma fin troppo contratti, tesi, rigidi,come ha ben sottolineato la curatrice e psicologa che supervisiona il gruppo di bioenergetica. le gambe soprattutto (Asc. sagittario) sono molto rigide. diviene difficile il rilascio, vi sono strutture arroccate di difesa, si teme il contatto diretto, viene mediato, ragionato, costruito, intellettualizzato. La mente predomina, per questo ho paura della mia rabbia. solo due episodi di rabbia senza controllo in tutta la mia vita: a 11 anni, quando dopo essere stato continuamente preso in giro per tutto il giorno e ripetute vessazioni, burle, scherzi, anche in presenza di altre persone, e dopo una situazione brusca in casa (sempre mia madre, mio padre era il mio difensore, ma sostanzialmente "discussioni e litigi" tutti i giorni)vedere che anche fuori non avevo tranquillità e comprensione, mi induceva profonda tristezza, risentimento e scoramento, profonda inquetudine e amarezza. così, dopo aver preso un pomeriggio di burle, scherzi continui, è scattato un qualcosa di insolito per la mia natura: ho staccato la mente, la vocina in testa non mi parlava più. Ed è uscito marte. imponente, implacabile. e dalla situazione nel giardino in cui eravamo noi ragazzi, ho afferrato la prima sedia di fianco a me e l'ho scaraventata proprio contro il mio malfamatore, il continuo scarnificatore del mio già inesistente orgoglio (che continuava ogni giorno a subire pressioni in casa) andando molto vicino a un incidente grave. una delle gambe della sedia è andata sfregando la tempia, vicinissima all'occhio, provocando una ferita chiusa da due punti (ancora oggi si vede) e un'emorragia dalla quale il sangue usciva a fiotti. Nel momento, io non mi sentivo per niente in colpa, anzi. infatti quando i miei genitori (mia madre assume sempre un comportamento super-corretto in società) si scusarono telefonandosi con i suoi, io continuavo a dire che mi aveva provocato per tutto il pomeriggio. non sentivo ragioni. e mi ci volle una continua ramanzina mista a stupore dei miei (io ero il bambino assorto, tranquillo) per scusarmi con la sua famiglia (pensavo: questo mi rompe, e poi devo anche scusarmi!!) anche in questo caso, sono stato istituzionalizzato a mostrare sempre il lato accondiscendente. però senza poi spiegarmi bene come fare a farmi rispettare, a farmi valere. sentivo quotidianamente gli attacchi alla tranquillità di mia madre, per me era normale vivere in un clima di guerra. l'ho sempre e solo interiorizzato però, perchè io non sono mai partito contro nessuno, e devo proprio sentirmi in pericolo di vita o di onore sociale per reagire. in tutti gli altri casi, offese e certe volte anche mani non mi hanno scalfito. rimanevo un papa di sale. immobile, utilizzavo la non-violenza di gandhi (per me era già un idolo a 10 anni; lo conoscevo perchè ne parlava mio padre). ho sempre sentito l'ingiustizia verso gli altri, perchè io stesso ne ho patite verso la mia stabilità emotiva. e a volte soprusi verso la mia figura malferma e bisognosa di conferme (A volte mi facevo coinvolgere ingenuamente in giochi che mi esponevano al pubblico ludibrio, alla mercè degli altri. una volta un coatto più grande mi ha anche sputato in faccia un sorso di thè. non ho fatto una piega. sempre tenere dentro. sempre stare zitto, far finta di niente. sempre subire, la figura della vittima. in casa quando c'era, mio papà era il salvatore, l'angelo, la figura mandata da Dio per salvarmi (ero molto religioso da piccolo, naturalmente indottrinato dalle manie di mia madre; più avanti mi sarei definito come Leopardi, le cui manie della madre cattedratica e dogmatica avrebbero fatto da freno alla sua spiccatissima e generosa sensibilità) ma fuori, nel cortile, io ero l'agnello da sacrificare. urla a non finire quando sbagliavo a calcio (io non ho mai giocato a differenza degli altri ragazzi più grandi) e una volta iniziai anche a prenderle, quando arrivò dal "cielo" mio cugino, che mi difese e anzi le diede al mio aguzzino. non scorderò mai quella scena. vittima salvata, spesso un tormentone da quando ero piccolo (nettuno all'asc) più grande si tramutò in riappacificatore. Iniziai a leggere zagor, come mio cugino. il fumetto dove il protagonista è il salvatore di indiani e bianchi al tempo del far west, dove concilia i due popoli, dove è amico di entrambi. il lottatore per la giustizia, si sacrificava per gli altri. era diventato l'emblema più simbolico della mia voglia di giustizia e pace. tant'è l'ho ancora nella mia mail..(gabrielzagor@hotmail.com). da piccolo fui davvero vittima, ingenua, candida vittima all'altare. non sapevo niente di giochi di aggressività sociale, io avevo solo quella familiare che mi tarpava le ali tutti i giorni (e anche le orecchie, da qui forse una difficoltà a "sentirsi" dentro. rimuovevo sempre. non sapevo niente di socializzazione, avevo sempre l'esempio marziano in casa.. L'altro esempio di rabbia incontrollata fu in 3a media..anche qui il tipico bulletto di scuola, che sovrastava e opprimeva i suoi compagni di classe, bocciato a scuola, che doveva essere in 2a e invece era in prima..io ero in terza, e nel contempo c'era un passaggio di urano in trigono al sole e a marte. la mia figura di zagor, anche un pò arlecchinesca, fa uno sgambetto calcolato a questo bullo durante la ricreazione di scuola; la mia sete di giustizia chiedeva il conto. questo qui cadde a faccia piena per terra. risate a destra e sinistra nel corridoio. io nel frattempo stavo mangiando con noncuranza una pagnotta con l'uvetta , minimizzando agli occhi degli altri la mia partecipazione allo scherzo.una volta rialzatosi, inizia a spingermi, facendomi finire anche contro al muro.allorchè affido il mio sacchetto della merenda ad un mio compagno di classe fidato, e mi avvento freddo visivamente e nel contempo caldissimo emotivamente (sono quelle situazioni che sembrano sempre assurde quando capitano, la mente sai che è staccata perchè è al comando la difesa istantanea contro il pericolo, non serve la ragione)verso di lui, mollandogli un sonoro ceffone che gli rivolta la faccia. indeciso sul da farsi e messo alla berlina, scoppia a piangere davanti a tutti. io sinceramente avevo già prospettato uno scontro "serio" e mai mi sarei aspettato si mettesse a piangere, e poi così in fretta. ragionai dopo sul fatto che egli manipolava con la sua figura imponente quelli più piccoli, ma egli stesso aveva avuto paura, probabilmente poichè "volavano botte" nella sua famiglia, ed egli voleva perpetrare le minacce ricevute in casa con qualcosa di simile impaurendo quelli più piccoli. a parte questi due episodi però, io mi sono sempre azzittito o comunque fatto "scarriolare" in faccia epitteti di ogni tipo, sempre senza reagire. riflettendoci oggi, avevo paura sì, non degli altri, ma di me. perchè sapevo che se davvero mi sarei lasciato andare, potevo commettere atti inconsulti. tremavo sempre come una foglia quando c'era la possibilità di prenderle, (sempre mantenendo un contegno sociale) vedevo sempre lontana la mia capacità di difendermi. Allo stesso tempo però se c'era qualcuno che metteva in pericolo i miei affetti, dimenticavo la mia testa, i miei sensi di colpa, la mia difficoltà ad esprimermi, la mia paura. dimenticavo tutto e andavo a salvare, costi quel che costi. implacabile, bellissimo, il giustiziere. mi tramutavo IO nel salvatore. che non aveva paura di niente, aveva il compito Divino di salvare una persona, la vita di una persona che valeva di più della sua. e allora si che uscivano sole-marte ispirati da nettuno, sfolgoravano come una meteora fiammeggiante,accecante e colpivano come la lama indistruttibile e vitale della giustizia. in realtà, io CERCAVO queste situazioni perchè controbilanciavano la mia paura: io volevo essere salvatore di queste persone; più e più volte mi immaginavo di salvare mio cugino da un gruppo di scagnozzi, di essere il suo difensore, di diventare il paladino di qualcuno. in effetti il punto era proprio questo:prima ero vittima, paurosa, poi diventavo il salvatore, come in quella situazione nella quale "salvai" il bambino chiuso per sbaglio a chiave nel bagno del centro commerciale. non potete immaginare come mi sentii dopo, mi sentivo davvero un sole radiante, avevo portato qualcosa di estremamente positivo nella vita di una persona, l'avevo salvata, proprio come capitava a me da piccolo. quando dovevo salvare qualcuno, la rabbia poteva venire fuori in qualunque momento, ed era anche canalizzata nel più alto ideale di salvatore. ma quando dovevo salvare me stesso, avevo sempre paura che se mi ribellavo gli altri sarebbero poi tornati a darmele in grande stile e a farmi male sul serio. ho sempre avuto l'idea che se mi ribellavo, poi era peggio (sempre le minacce verbali di mia madre). Marte nel mio tema è opposto a giove e urano, oltre ad essere congiunto al sole. vi sono stacchi e riattacchi improvvisi di energia, che va a sollecitazioni esterne. devo imparare a gestire queste intermittenze, altrimenti la discontinuità mi porta poi a non difendermi in altri campi, o a non sentirmi difeso, o a non sentire il mio senso di conquista ogni giorno della vita. anche lilli ha questa dinamica marte-giove, e mi ha confermato questa rabbia repressa..io al massimo (ma neanche tanto) tagliavo con le parole, ma poi avevo sempre paura delle reazioni dopo, quindi stavo zitto. ho avuto paura degli altri come se il mio corpo non lo potessi usare. doveva arrivare la scarica (urano) dalla mente per attivare la rabbia (marte). e soprattutto per sentirla (luna in capricorno). spesso penso come bruna, quando afferma che si può anche narcotizzare e rimuovere, non sentire la propria rabbia ; io l'ho sempre fatto, e assorbivo, assorbivo.. anche oggi ho paura ad impormi. e faccio fatica ad usare la mia rabbia e difesa. a volte ho ragionato sul rapporto rabbia-paura; chi ha molta paura tende anche ad avere molti scoppi di aggressività. chi invece è tranquillo ha rabbia solo in determinati momenti critici. in ogni caso, chi non riesce ad esprimersi butta all'interno. è da un pò che allargo la mia luna in capricorno e riesco a sentire ciò che percepisco e lo scrivo sul forum, sentendo meno la paura del rifiuto..poi io stesso ho detto di scrivere qui senza paura di essere giudicati o derisi :) però ci sono ancora moltissime cose che rimuovo e faccio finta di non sentire. arcangelo |
a cura di ARCANGELO |
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del 11/11/2007 00:32:51 |
cari amici,
ho guardato un attimo ma non ho ancora avuto tempo di leggere tutto ciò che avete scritto. In ogni caso, spero che nessuno di voi abbiamo già risposto per non ripetere: la rabbia è una emozione che appartiene a Marte e non alla Luna.. la Luna è un punto ricevente, ma non è lei che fa nascere la rabbia. In ogni caso, la rabbia più complessa si manifesta con Sole Marte.. che spesso è esplosiva.. reattiva incapace di essere trattenuta; Sole Plutone, rabbia repressa, trattenuta che cambia e si trasforma fino a diventare risentimento e rancore.. difficile perchè pericolosa e spesso autolesiva oltre che lesiva La rabbia è la conseguenza di un senso profondo di "impotenza" e la sensazione di non avere chance, almeno non nel momento in cui la si prova. E' anche una emozioni che ci porta a difenderci e a pretendere (se ci si riesce) a far rispettare i nostri diritti. E' l'equivalente del dolore sul piano fisico. La rabbia ci ricorda che abbiamo un Io e che dobbiamo affermarlo; se non lo facciamo qualcosa di noi soffre.. e non può essere autentico. Non può neppure mai sentirsi forte.. in quanto sacrifica qualcosa di sè. Esistono fondamentalmente due modalità di vivere la rabbia: esplodendola Implodendola. Entrambe sono complesse perchè indica che non vi è capacità di gestirla.. nel primo caso perchè non si sa trattenere e quindi la si scarica, spesso a sproposito; nel secondo caso si accumula con il rischio di esplodere dentro anzichè fuori o di dover ricorrere a vendette trasversali o a rivendicazioni tardive che servono apparentemente a risarcirci del danno. La rabbia appare quando non funzionano l'affermatività e la volontà personale che, allora, devono ritirarsi ed essere portate dentro senza esprimersi in maniera corretta. La rabbia però è la più precisa manifestazione del fatto che c'è un IO e che qualcosa di esso soffre.. perchè è stato calpestato, non può epsrimersi, oppure è bloccato o impotente. Seguire la rabbia indica conoscersi di più e sapere di che cosa abbiamo bisogno. Un saluto Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 11/11/2007 11:47:35 |
Caro Arcangelo, sento molta similitudine nel nostro vissuto di "rabbia" inespressa, e nella tua descrizione ho sentito molte emozioni che ho vissuto anche io.
Al contrario di te non ho avuto genitori che mi hanno formato ad "essere forte", e questo è sicuramente legato alla differenza di sesso, e, al contrario di te, nei momenti di forte tensione, come ho già descritto, non ho mai avuto paura delle conseguenze, ed anche questo forse dipende dal fatto che essendo donna ( sesso debole), mettevo in atto meccanismi di fiducia sulle reazioni del sesso forte nei miei confronti. al figlio maschio, al maschio in genere, si chiede di essere coraggioso, di dimostrare supremazia in ragione del sesso, di essere "uomo", ed essere uomo significa non mostrare mai le parti deboli che umanamente un persona può avere, anche un maschio... Qui si potrebbe aprire un argomento tutto suo che ci porterebbe fuori da quello che ci interessa, ma il collegamento rabbia- paura porta inevitabilmente a distinguere chi può, nelle società, nelle culture...in cui si vive, permetterselo ( la femmina) e chi no ( il maschio) Io stessa con un figlio maschio ho dovuto combattere con mio marito ( ex) per fare in modo di fargli rispettare le tendenze personali di questo figlio che, con un Marte in Pesci trigono Luna Cancro, non era certo una persona che amava fare a botte con chi lo provocava, ma che gli era più facile scaricare le emozioni su di sè con l'asma bronchiale che lo portava spesso a crisi respiratorie molto pesanti che solo il cortisone riusciva a frenare..., Marte quadrato all'ascendente (allora non conoscevo l'astrologia, ma avevo naturali istinti materni) Se mio figlio arrivava a casa dall'asilo con qualche graffio, segno di aggressione da parte di qualche compagnetto, lui lo sgridava e gli diceva che "se non le dai tu ( le botte) e arrivi a casa segnato", te le dò io. Mio figlio arrivava a casa terrorizzato al pensiero di dover dimostrare a suo padre che "le aveva suonate" prima di prenderle... per avere la sua approvazione, la cosa triste è che il mio ex non era "forte", non era un violento e non era aggressivo, ma aveva dentro tanta rabbia di non essere riuscito ad emergere nella società come avrebbe voluto e richiedeva a suo figlio un "riscatto" a quella rabbia che non sapeva e non è mai riuscito a rivolgere a qualcuno se non verso sè stesso, somatizzando innumerevoli malattie gravi e croniche che si trascina tuttora. Pensi che sia tutto già scritto? Voglio dire, se nasciamo con aspetti nel tema natale in cui queste emozioni di cui parliamo, è perchè siamo "destinati" a viverle in un modo, anzichè in un altro? Nasciamo in quella famiglia per caso? La prima rabbia ed emozioni inerenti alla rabbia a quanto pare fa parte del dna, dai geni, dai cromosomi... come predisposizione, ma viene alimentata, contrastata, repressa, incanalata...a seconda dell'ambiente in cui vivi, e il primo ambiente in cui vive un bambino è la famiglia.... Cioa un caro abbraccio lilli |
a cura di LILLI |
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del 11/11/2007 14:37:01 |
Cari Amici
Leggo di grandi capacità di "contenimento" della rabbia, da parte di tutti voi.. mi viene da pensare ad un "filtro" potente che in età infantile abbiamo imparato ad interporre fra noi e le nostre istintive reazioni. Evidentemente, tutti abbiamo sofferto di un complesso di castrazione più o meno manifesto; a tutti, mediante l'educazione, è stato insegnato che le esplosioni, di qualsiasi tipo, non si addicevano ad un comportamento di rettitudine.. Lego molto Saturno e le sue barriere, a questa inclinazione forzosa. Ma lego molto, sempre a Saturno, un percorso di autoconsapevolezza.. lento.. ma inesorabile. Al mio tema appartengono tutti gli aspetti e le combinazioni che potrebbero entrare in campo: un Asc. Scorpione, Saturno VIII quadrato a Sole-Plutone XI, Saturno sestile a Marte, Luna opposta a Marte sull'asse Asc/Disc, Luna trigono a Saturno, Luna e Marte quadrati a Giove III. Aggiungo..Luna in Scorpione e Marte in Toro! Venere Scorpione è in I. Ho un serafico ed armonico Sole Bilancia..ma quel Plutone... Ha colorato tutta la mia vita di istinti e pulsioni violente e serpeggianti. Un filo ad alta tensione, molto spesso spinato, con una chela terminale pronta a scattare alla minima occasione. Con il tempo, ed un'acuta autoanalisi prima, divenuto percorso psicologico umanistico, poi..ho assegnato un nome ad ognuna di queste sensazioni ed episodi. Tutto parte da una profonda cesura con la figura paterna (Saturno-Sole), derivante dalla terribile sensazione di tradimento e di rifiuto che spesso mi rimandava.. Come tutte le figure saturniane, mio padre ha combattuto in me le sue stesse fragilità non risolte, l'inconscio desiderio di volere un maschio, nell'illusione di poter essere ciò che lui non era riuscito a rappresentare, e per lungo tempo, facendomi carico di una colpa che non avevo, ho imparato a proiettare all'esterno quella stessa insopprimile e violenta sensazione di rabbia. Rabbia che sfogavo contro tutto e tutti...ribollendo fino ad esplodere nei momenti meno opportuni. Come plutoniana, maschio-riflesso, disprezzavo il pericolo.. - solo oggi dico, apparentemente..- al punto di infilarmi nelle situazioni più contorte e dimostrare il mio coraggio, il desiderio di successo, di dominio assoluto, di controllo. Per cadere invece in contraddizione, completamente schiava della mia Venere in I, quando non venivo riconosciuta, apprezzata. Così come non lo ero stata dal primo uomo della mia vita.. Quella Venere, chiede molto..forse "sudditanza" sentimentale. E mi rimanda a Saturno in VIII, profondamente incapace di lasciarsi andare e conferire fiducia, per estremo timore di essere tradita. Nella relazione, sono stata armata di coltello fra i denti..inutile dire che nel mio percorso le questioni più complesse si sono verificate con partners ben marziani..poichè fuori quella rabbia doveva pur esplodere. Meno mi riconocevano, più dovevo lottare per conquistarli e dominarli, più dovevo esaurirmi e soffrire, più sconfiggevo la rabbia dentro di me.. Una complessa spirale... Ho cominciato a percepire il pericolo autodistruttivo, e la contaddizione, quando, con un pesante transito di Marte, insieme all'energia di Urano, la vita ha cominciato ad urlare nuovamente dentro di me. Ma non era ancora tutto. La chiave di lettura si è affacciata, ed ovviamente in modo feroce, solo con l'anello di sosta che Marte fece nel Toro. Ricorderemo bene la grande croce del 2000 in segni fissi..ed il suo scioglimento sul finire del 2005. Ebbe inizio nel 2000 con Saturno in toro, ed opponeva tutti i miei valori scorpione. Mi chiedo se per molti Saturno ha o ha avuto un impatto così devastante...uno schianto di una macchina lanciata ad altissima velocità contro un muro armato in amianto! ..Oppure, è il diverso grado di porosità sensibile, che permette di percepirlo in questo modo?... Così fu x me in quel momento... Lentamente, cominciai a ricostruire..pur sentendomi ancora in una gabbia opprimente. Ed arrivarono le esperienze successive. Le ultime a devastarmi, la proiezione finale dell'ombra. Due incontri legati a dinamiche plutoniane, saturniane e marziane. La cosa incredibile è l'aspetto di succedaneità dell'evento. La prima, mai ben definita, mi lasciò in mille pezzi.. lo specchio proiettivo in frantumi. Era stata simbiosi perfetta. Inaccettata da quest'uomo ad un certo punto, e distrutta con tutta la forza e la violenza possibile. Non soddisfatto, operava anche in seguito un perverso atto vendicativo..sapendo quanto ancora fossi sgomenta e spezzata. Ovviamente, per la regola proiettiva, quella vendetta era rivolta a sua madre. Ed io subivo nuovamente mio padre, nel tentativo di salvarlo. All'apparenza e sulla superficie, nulla era visibile.. tutto si svolgeva sotterraneamente, serpeggiando fra le emozioni. Ci è voluto tempo perchè io mi sganciassi da quel gioco di parti. Un'enorme rabbia e frustrazione nel frattempo si erano impossessate di me.. passando al varo in lunghi mesi di buio, tutte le emozioni terribili legate ad essa. Tentavo di rielaborare l'ennesimo lutto. Con la mente viaggiavo lontano, e l'inconscio faceva riemergere parti ferite, fragilissime, che io stessa disprezzavo, avendole viste riflesse ed usate male, contro di me. Ero prosciugata... Plutone al sestile di Mercurio-Urano mi ha salvata, in un certo senso.. L'incontro con l'astrologia di Lidia solo un anno fa, un percorso di autoconsapevolezza, amicizie care, mi permisero di riflettere su quanto continuava ad accadere. E come a riprova...il secondo incontro. Meno impattante, poichè più saturniano e bloccante..ma proprio quella censura, quella forma di aggressività passiva agita in questo caso su di me, mi hanno definitivamente chiarito contro chi andavo lottando da tutta una vita... Anche questo caso rifletteva un atto plutoniano-vendicativo. Ed anche in questo caso, sono riuscita a togliermi a tempo..riemergendo sulla superficie. Agendo meglio Saturno-struttura, ora che si muove in sestile alla mia Luna, il distacco mi è meno doloroso. In me confliggono ancora i due aspetti del Giano bi-fronte: da un lato, il desiderio immenso di placare tutta quella rabbia, desiderando profondamente dare il perdono, a seguito di un semplice e nobile gesto di scusa..e che mai potrò avere da loro, scorpioni distruttivi... Nè, conseguentemente, ottenerlo dallo stesso mio padre.. che non può più.. Dall'altro, dissotterrando nuovamente l'ascia, andare contro il "nemico" e vederlo distrutto. Questa è la vera sfida...e so che concorderete con me... Posso solo perdonare me stessa..la mia fragilità..la mia capacità di provare questa immensa rabbia..rivolgendomi ad una costruzione di un castello in cui alberghino serenità ed amore. Far vivere e sentire Venere..che dalla I desidera autoriconoscersi, per riconoscere l'esterno. E' molto dura..ma Saturno ripaga sempre di tutto l'impegno profuso alla costruzione. Prima o poi, ne avrà anche x me.. Lunita |
a cura di LUNASAT |
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del 11/11/2007 17:06:11 |
Ciao a tutti, conventicola di arrabbiati. Naturalmente mi ci metto anch'io, anche se è dura affacciarsi a un'emozione così sgradevole eppure spesso necessaria. Dunque... fino a qualche tempo fa la rabbia la relegavo in un gradino bassissimo dei miei valori, siamo personenonanimalisipuòsempreparlarne, ma negli anni mi sono dovuto ricredere. Il mio Marte in Toro incassa molto bene, in apparenza, ma poi mi fa perdere la voce (infatti la gola è la prima che parte, letteralmente, in una situazione di crisi). Credo - e molti di voi l'hanno espresso splendidamente - che l'educazione che ci hanno impartito, basata anche sul senso di colpa oppure di vergogna, sia stata una clamorosa fregatura. D'accordo, la rabbia non è mai piacevole da viversi, buttata fuori o malamente ricacciata giù per l'esofago è lo stesso, però vorrei prenderne almeno in parte le difese. In casi fortemente stressanti è la prima reazione salutare, forse non particolarmente edificante ma reprimere mi risulta ancora più devastante. Sarà mercurio opposto a urano, o la congiunzione sole-saturno in Ariete, fatto sta che ho voluto imparare ad capirla, se non proprio integrarla. E a volte mi piace, anche. Mi piace la rabbia non furibonda che fa capire a chi mi sta intorno di ronzarmi troppo da vicino ché non è aria o che sta invadendo il mio territorio. Siccome tutti abbiamo passato periodi terribili e in qualche modo ne siamo usciti non vedo perché non ci si debba difendere quando viene calpestata la dignità della nostra persona. Siamo sopravvissuti a molte prove, e abbiamo il diritto di essere rispettati tutti. Però... penso anche che l'eccesso di rabbia, sistematicamente vomitato sugli altri, non solo non sia bello ma neppure efficace. Mi ricordo una volta, l'anno scorso, in cui ho deciso di buttare fuori tutto il rancore accumulato negli anni, a mente fredda, verso un signorino assiduo frequentatore di palestre che esauriva la sua mascolinità esibendo i bicipiti, poi tra le lenzuola vabbé... (aveva un marte congiunto a venere e giove in cancro, una mosceria...). Ci eravamo frequentati per un mese e mezzo e buttavo giù che non ci credevo, ma le pareti dello stomaco erano roventi. Poi mi sono detto: al diavolo i condizionamenti! Eh sì... per due giorni ci sono stati messaggi pesantissimi, squilli con riattacco immediato, urla manicomiali di risposta. Il mio amico del cuore lì, a sentire, incredulo eppure divertito. Sì, ho voluto inscenare la rabbia, questo acrissimo fiele, ma discreto digestivo. L'ho fatto lucidamente, ma non per questo era meno reale. Quando ho esaurito tutto il repertorio, proprio tutto, non ero sfinito macché. Mi dava una soddisfazione... ho capito che la rabbia oltre a un certo punto genera altra rabbia, si autoalimenta in maniera orrendamente efficiente. Mi veniva anche da ridere, già, perché dopo ti senti pure ridicolo ma la strada la devi percorrere fino in fondo. Non so se lo consiglierei a chiunque - bisogna avere una certa dose di incoscienza. Chiaro, i rapporti dopo questi epiloghi sono morti per sempre. Ogni tanto, così come compito per le vacanze, mi impongo un esercizio di rabbia per non perdere l'allenamento. E devo ammettere purtroppo che funziona molto bene... sia nel privato che al lavoro. Inscenare la rabbia verso qualcosa di ingiusto mi aiuta a prevenirne gli eccessi in contesti sbagliati. Monsu le palestré, poi, dopo qualche mese mi ha perdonato... e ogni tanto ci siamo sentiti. Forse ogni non è più questione di sfumature. A' la prochaine fois Perseo
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a cura di PERSEO |
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del 11/11/2007 17:06:13 |
Ciao a tutti, conventicola di arrabbiati. Naturalmente mi ci metto anch'io, anche se è dura affacciarsi a un'emozione così sgradevole eppure spesso necessaria. Dunque... fino a qualche tempo fa la rabbia la relegavo in un gradino bassissimo dei miei valori, siamo personenonanimalisipuòsempreparlarne, ma negli anni mi sono dovuto ricredere. Il mio Marte in Toro incassa molto bene, in apparenza, ma poi mi fa perdere la voce (infatti la gola è la prima che parte, letteralmente, in una situazione di crisi). Credo - e molti di voi l'hanno espresso splendidamente - che l'educazione che ci hanno impartito, basata anche sul senso di colpa oppure di vergogna, sia stata una clamorosa fregatura. D'accordo, la rabbia non è mai piacevole da viversi, buttata fuori o malamente ricacciata giù per l'esofago è lo stesso, però vorrei prenderne almeno in parte le difese. In casi fortemente stressanti è la prima reazione salutare, forse non particolarmente edificante ma reprimere mi risulta ancora più devastante. Sarà mercurio opposto a urano, o la congiunzione sole-saturno in Ariete, fatto sta che ho voluto imparare ad capirla, se non proprio integrarla. E a volte mi piace, anche. Mi piace la rabbia non furibonda che fa capire a chi mi sta intorno di ronzarmi troppo da vicino ché non è aria o che sta invadendo il mio territorio. Siccome tutti abbiamo passato periodi terribili e in qualche modo ne siamo usciti non vedo perché non ci si debba difendere quando viene calpestata la dignità della nostra persona. Siamo sopravvissuti a molte prove, e abbiamo il diritto di essere rispettati tutti. Però... penso anche che l'eccesso di rabbia, sistematicamente vomitato sugli altri, non solo non sia bello ma neppure efficace. Mi ricordo una volta, l'anno scorso, in cui ho deciso di buttare fuori tutto il rancore accumulato negli anni, a mente fredda, verso un signorino assiduo frequentatore di palestre che esauriva la sua mascolinità esibendo i bicipiti, poi tra le lenzuola vabbé... (aveva un marte congiunto a venere e giove in cancro, una mosceria...). Ci eravamo frequentati per un mese e mezzo e buttavo giù che non ci credevo, ma le pareti dello stomaco erano roventi. Poi mi sono detto: al diavolo i condizionamenti! Eh sì... per due giorni ci sono stati messaggi pesantissimi, squilli con riattacco immediato, urla manicomiali di risposta. Il mio amico del cuore lì, a sentire, incredulo eppure divertito. Sì, ho voluto inscenare la rabbia, questo acrissimo fiele, ma discreto digestivo. L'ho fatto lucidamente, ma non per questo era meno reale. Quando ho esaurito tutto il repertorio, proprio tutto, non ero sfinito macché. Mi dava una soddisfazione... ho capito che la rabbia oltre a un certo punto genera altra rabbia, si autoalimenta in maniera orrendamente efficiente. Mi veniva anche da ridere, già, perché dopo ti senti pure ridicolo ma la strada la devi percorrere fino in fondo. Non so se lo consiglierei a chiunque - bisogna avere una certa dose di incoscienza. Chiaro, i rapporti dopo questi epiloghi sono morti per sempre. Ogni tanto, così come compito per le vacanze, mi impongo un esercizio di rabbia per non perdere l'allenamento. E devo ammettere purtroppo che funziona molto bene... sia nel privato che al lavoro. Inscenare la rabbia verso qualcosa di ingiusto mi aiuta a prevenirne gli eccessi in contesti sbagliati. Monsu le palestré, poi, dopo qualche mese mi ha perdonato... e ogni tanto ci siamo sentiti. Forse ogni non è più questione di sfumature. A' la prochaine fois Perseo
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a cura di PERSEO |
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del 11/11/2007 17:06:15 |
Ciao a tutti, conventicola di arrabbiati. Naturalmente mi ci metto anch'io, anche se è dura affacciarsi a un'emozione così sgradevole eppure spesso necessaria. Dunque... fino a qualche tempo fa la rabbia la relegavo in un gradino bassissimo dei miei valori, siamo personenonanimalisipuòsempreparlarne, ma negli anni mi sono dovuto ricredere. Il mio Marte in Toro incassa molto bene, in apparenza, ma poi mi fa perdere la voce (infatti la gola è la prima che parte, letteralmente, in una situazione di crisi). Credo - e molti di voi l'hanno espresso splendidamente - che l'educazione che ci hanno impartito, basata anche sul senso di colpa oppure di vergogna, sia stata una clamorosa fregatura. D'accordo, la rabbia non è mai piacevole da viversi, buttata fuori o malamente ricacciata giù per l'esofago è lo stesso, però vorrei prenderne almeno in parte le difese. In casi fortemente stressanti è la prima reazione salutare, forse non particolarmente edificante ma reprimere mi risulta ancora più devastante. Sarà mercurio opposto a urano, o la congiunzione sole-saturno in Ariete, fatto sta che ho voluto imparare ad capirla, se non proprio integrarla. E a volte mi piace, anche. Mi piace la rabbia non furibonda che fa capire a chi mi sta intorno di ronzarmi troppo da vicino ché non è aria o che sta invadendo il mio territorio. Siccome tutti abbiamo passato periodi terribili e in qualche modo ne siamo usciti non vedo perché non ci si debba difendere quando viene calpestata la dignità della nostra persona. Siamo sopravvissuti a molte prove, e abbiamo il diritto di essere rispettati tutti. Però... penso anche che l'eccesso di rabbia, sistematicamente vomitato sugli altri, non solo non sia bello ma neppure efficace. Mi ricordo una volta, l'anno scorso, in cui ho deciso di buttare fuori tutto il rancore accumulato negli anni, a mente fredda, verso un signorino assiduo frequentatore di palestre che esauriva la sua mascolinità esibendo i bicipiti, poi tra le lenzuola vabbé... (aveva un marte congiunto a venere e giove in cancro, una mosceria...). Ci eravamo frequentati per un mese e mezzo e buttavo giù che non ci credevo, ma le pareti dello stomaco erano roventi. Poi mi sono detto: al diavolo i condizionamenti! Eh sì... per due giorni ci sono stati messaggi pesantissimi, squilli con riattacco immediato, urla manicomiali di risposta. Il mio amico del cuore lì, a sentire, incredulo eppure divertito. Sì, ho voluto inscenare la rabbia, questo acrissimo fiele, ma discreto digestivo. L'ho fatto lucidamente, ma non per questo era meno reale. Quando ho esaurito tutto il repertorio, proprio tutto, non ero sfinito macché. Mi dava una soddisfazione... ho capito che la rabbia oltre a un certo punto genera altra rabbia, si autoalimenta in maniera orrendamente efficiente. Mi veniva anche da ridere, già, perché dopo ti senti pure ridicolo ma la strada la devi percorrere fino in fondo. Non so se lo consiglierei a chiunque - bisogna avere una certa dose di incoscienza. Chiaro, i rapporti dopo questi epiloghi sono morti per sempre. Ogni tanto, così come compito per le vacanze, mi impongo un esercizio di rabbia per non perdere l'allenamento. E devo ammettere purtroppo che funziona molto bene... sia nel privato che al lavoro. Inscenare la rabbia verso qualcosa di ingiusto mi aiuta a prevenirne gli eccessi in contesti sbagliati. Monsu le palestré, poi, dopo qualche mese mi ha perdonato... e ogni tanto ci siamo sentiti. Forse ogni non è più questione di sfumature. A' la prochaine fois Perseo
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a cura di PERSEO |
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del 11/11/2007 18:35:33 |
Allora, amici.
Sto rinviando. Nn so spiegarmi bene perchè. Mi sono detta perchè non ho grossi episodi di manifestazine di rabbia da raccontare. Non è vero, ne ho anche io qualcuno. Credo di essere molto inc...con la mia rabbia repressa che probabilmente mi ha sempre fatto tendenzialmente più implodere che eplodere. Ma con misura (A 3 anni l'appendicite, dicevano si prendesse mangiando le bucce dei lupini, quante me ne avranno date a 3 anni????).Dopo un pò l'ho capito che rischiavo di farmi male (Marte è anche retrogrado). Di certo sto appena imparando ora non a gestire ma a provare a gestire la rabbia. Col mio capo, guarda caso, persona meno indicata non c'era. Che mi ricordasse un misto di padre e marito (più padre che marito) l'avevo visto subito. Ma non so se mio padre era così antipatico, forse no. Era qualcuno di cui volevo disperatamente l'approvazione e che fosse contento di me. qualcuno che ritenevo "in alto" e che volevo mi guardasse con benevolenza. Il capo, chi meglio di lui, così esigente e ipercritico, se gli avessi strappato il consenso circa l'essere "adeguata alle SUE aspettative" sarebbe stata una grande conferma. Ma anche tanta nevrosi. Così mi sono detta che la conferma me la dovevo dare da sola, circa la mia validità professionale (lavoro con lui da circa 3 anni). E ci riuscivo. Ma no, non bastava. Il suo caratteraccio, esistito da sempre, ho cominciato a non sopportarlo più. Le battute, le prevaricazioni piccole, morali prima che materiali, l'essere sempre sbagliata, oggetto su cui scaricare vere e presunte responsabilità mai troppo chiare, il parafulmine. Se c'è una cosa che non sopporto...... E ora mi ritrovo che quello dei suoi atteggiamenti che ho tollerato e ingoiato, non lo sopporto più, e no, non gli urlo in faccia. Gli rispondo a tono. E oso, si badi bene, dire con -relativa - calma quello che penso. E soprattutto, si badi ancora meglio, OSO pensare che se mi devi far penare così, preferisco buttarlo a mare il tuo lavoro miserello (voglio bene al mio lavoro, per carità, ma...). Sto tirando fuori una determinazione che tenevo solo dentro. Nel dire non mi piace. Poi mi chiedo se tutto questo non è perchè in realtà non ho ancora il coraggio di uscire allo scoperto e dire che voglio vivere diversamente (Domenica scorsa ero con Lidia a lezione e ho scritto sul quaderno finalmente "Voglio fare nella mia vita queste 3 cose:dipingere, scrivere, fare astrologia, e possibilmente viverci" . Più le altre cose belle, s'intende, come hobbies). Dio, che gran coraggio eh! Dire (perchè l'ho scritto! ora lo dico anche a voi) cosa voglio fare. E adesso? Se lo dico forse non si avvera. scherzo. certo che scherzo. Col capo non funziona più che se sto buonina le cose possono andare avanti. E forse il povero capo paga lo scotto che io non ho il coraggio di dire cosa voglio fare nella vita. Sapete una volta che credo ho imparato che non potevo eprimere la mia rabbia? Avevo 4 anni, ero col mio adorato papà, anzi, babà, cose voleva che io lo chiamassi. In macchina, dietro. Mi aveva detto che mi avrebbe portato alle altalene. ma io lo vedo fare una manovra per cui mi pare che non mi ci sta portando più (Io? E come facevo a capire dove stavamo andando, che ancora oggi ho un orientamento che mi ci vuol il filo di arianna per trovarmi?? Boh!MIstero). Allora, stizzita, gli do una pacca, col senso di uno schiaffo, sulla spalla da dietro gli dico: "Cattivo!!!". (Accidenti, ma ero manesca, allora!!!). e lui, serafico e implacabile: "ti ci avrei portato, ma adesso che hai fatto questo non ti ci porto più!". E io che avrei voluto riacchiappare parole e pacca e ringoiarmele, accipicchia, perchè non avevo capito che lui era buono, buoooonnnnooooo, perchè non ero stata zitta. Io che gli comincio a dire: "Scusa...scusa...scusa...ti prego ecc. ecc.". E lui, di fronte al mio sincerissimo pentimento (Infatti ero davvero pentita di aver dimostrato così facilmente e SPONTANEAMENTE il mio disappunto, quanto mai inopportunamente): "Va bene, ti scuso, ma la punizione resta". E io che dico a me stessa, dopo essermi dovuta rassegnare che le mie arti suadenti di bambina nè mia mortificazione "sincerissima" erano servite a un piffero (Bella lezione eh sulla attivazione e sul rafforzamento della fiducia in se stessi): MAI PIU'. MAI PIU'. Mai più avrei dimostrato al mondo cosa pensavo davvero prima di capire che aria tirasse. Sapete, non penso che quello fosse un episodio chissà quanto traumatico, chessarà mai rinunicare a un'altalena! Ma pobabilmete il ricordo è così vivo perchè lì forse si è strutturato qualcosa in me che già vivevo e vedevo. Per ironia, non so quando sia successo forse dopo, voglio pensare, perchè io non lo ricordo ed è mia madre che me lo riporta, lo stesso babà, preoccupato del mio carattere eccessivamente mite ed arrendevole (!)(detto volgarmente che io fossi troppo "cogliona") pare mi volesse dare lezioni di cattiveria, spingendomi a dargli delle botte con un cucchiaio di legno. Io spaventata all'idea di esternare una tale aggressività, tentennavo e lui mi sollecitava, finchè pare che gliene abbia data una per bene che lo fece arrabbiare. Mio padre era un uomo estremamente intelligente, ne sono certa, e forse voleva predisporre e modellare il mio carattere al meglio per come lui credeva sarebbe stato meglio per me. Io però mi ricordo di questi fatti come emblematici per dire a me stessa che la mia rabbia e capacità di affermazione se la erano presa gli altri e cercavano di gestirmela loro. Oggi è una mia responsabilità. A parte le lotte coi fratelli e un volta a capelli con mia cugina, con la quale del resto giocavo tantissimo (ma che io gestivo, praticamente), ho urlato a una vicina deficiente,e, anni più tardi all'altrettanto deficiente di lei marito,la prima volta perchè lei indispettita per delle cose aveva schiassato alla mia baby sitter con bambino al seguito. La seconda volta per via dell mio gatto e -ovviamente - di mio marito, che mi teneva mentre io urlavo improperi al tipo. Ho voluto provare anche a passare per mezza matta capace di schiassare ma non ci si guadagna granchè. La somatizzazione l'ho capita a 10 anni, sentendomi lo stomaco dolere e vedendo mia nonna soffrire di stomaco. Ma anche se io mi sento bene recentemente da visite di osteopata mi è stato detto di una sofferenza al fegato. E credo ci stia come significato. Comunque anche se ciò che mi interessa ora è incanalare il potere energetico e costruttivo della rabbia, ho molta voglia di sfogare anche fisicamente, con corpo e voce le cose che sono dentro di me. Mi è stato detto di recente, e anche tempo fa (e io guardando me stessa penso sia vero) che io non ho l'aspetto della persona dimessa e rinunciataria, umile e un pò perdente. Dunque perchè mai mi dovevo atteggiare così??? Certo, Marte cancerino dirà (e anche il Capro prudente) che sbandierare la propria forza e le proprie intenzioni di conquista non è mai saggio, semmai usarle quando serve, e non c'è bisogno di leggere L'arte della guerra. Ma in effetti un pò più di contatto tra le varie parti. Se ho anche l'istinto di una guerriera, perchè devo avere paura di tirarlo fuori? (avrei fatto l'amazzone, ma senza assolutamente mutilarmi il seno nè schiavizzare - troppo - gli uomini). Questo racconto è venuto così. Non so quanto ho di contatto con la rabbia. MOlto, la maggior parte è da fare (lo fare un corso insieme a voi, Lidia, che dici?). Ma ci ho messo seriamente mano, e di questo sono contenta. Arcangelo, ti abbraccio forte perchè ti sei raccontato e concesso così. Un abbraccio caro anche a tutti gli altri. A presto Bruna |
a cura di BRUNA |
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del 12/11/2007 17:15:16 |
cari amici,
quasi tutti voi avete espresso il problema della rabbia trattenuta.. della difficoltà quindi di esprimere fino in fondo i propri bisogni e, di fronte a blocchi o frustrazioni, la chiusura e il non dire nulla. Indubbiamente la rabbia è la prima cosa che deve essere esplorata in qualsivoglia terapia.. Infatti, non c'è modo di potersi conoscere se non si è guardato dentro alla propria rabbia. In effetti, Marte è il pianeta che è addetto a permettere all'Io di affermarsi e di esprimere la sua volontà.. nel momento in cui questa viene schiacciata, non c'è niente altro da fare che provare rabbia. Quindi, la rabbia, nella sua finalità è assolutamente salutare perchè permette di sentire quando ci stiamo tradendo, quando sopportiamo oltre il sopportabile e quando rischiamo di cadere nel ruolo di vittima. Il punto è che la rabbia è una delle emozioni più "primitive" e quindi, la nostra corteccia cerebrale cerca di metterla a tacere, vuole farci diventare civili, ma si dimentica spesso che non si può reprimere, ma al limite, cominciare a sentire cosa sta accadendo dentro. La rabbia scatta quando ci sentiamo provocati.. ma anche in quel caso, solo illusoriamente la rabbia scaturisce dall'altro; essa scoppia perchè l'altro ci ricorda qualcosa che non possiamo sopportare. Indubbio che la rabbia debba esprimersi.. infatti la maggior parte delle malattie psicosomatiche dipendono da una aggressività non ben canalizzzata e, quindi, distorta. C'è però anche chi non la sa trattenere la rabbia e questo denota un grave problema perchè, nel caso, la persona non sa mai se riuscirà o meno a padroneggiare una situazione. Anche in questo caso il mondo diventa difficile in quanto, spesso queste persone si bruciano tutto perchè non sanno tenere a freno la loro rabbia e quindi esplodono troppo.. e spesso a spoposito. In questo caso.. il punto è che queste persone finiscono per incontrare sempre quelle che non si affermano.. (almeno che non lo fanno direttamente)e quasi sempre formano relazioni che saranno poi difficili. La rabbia è legata a doppio filo alla paura.. non appare mai da sola.. ma sono sempre in coppia. Molti degli scatti quotidiani che facciamo originano infatti dalla paura di non essere all'altezza o di essere sopraffatti. Anche da un punto di vista fisiologico esistono molte similitudini tra rabbia e paura: Quando abbiamo paura il nostro organismo secerne epinefrina.. e la stessa viene rilasciata con la rabbia. Solo che, nel caso della rabbia l'epinefrina è accompagnata anche dalla norepinefrina: la presenza di questi due ormoni determina fortissime alterazione fisiche: aumento della pressione, decelerazione della frequenza cardiaca, vasocostrizione, aumento della temperatura corporea, il tutto genera un senso di profondo sconforto interno, di tensione e di malessere che precede e segue la manifestazione dell'emozione. La rabbia è un fuoco.. ed è anche più difficile per le donne che per gli uomini. In genere le donne la tengono sommersa e quindi diventa collera che giunge a distruggere la vita sotto forma di depressione, dipendenza, ipertensione e ogni altro genere di problemi che possono derivare. Si può andare da comportamenti autodistruttivi a veri e propri attacchi di distruzione verso chi è accanto. Avete presente la rabbia di Medea.. a cosa arriva? Tante sono le Medee moderne che non riescono a gestire la loro rabbia. Un SALUTO lIDIA |
a cura di LIDIA |
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del 13/11/2007 07:53:27 |
cara Bruna,
sarebbe bellissimo fare una settimana vacanza dal titolo "il laboratorio delle emozioni". Si può pensare. Un bacio Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 13/11/2007 09:06:41 |
Cara Lidia,
assolutamente sì. Ne sento un bisogno molto forte. Soprattutto di un ambiente adatto, valido ove poter fare questo lavoro. Mi iscrivo fin da ora. Bruna (anche perchè SOLO VIVENDO TUTTE LE NOSTRE EMOZIONI SENZA PAURA POSSIAMO DIVENTARE LIBERI, e io LO VOGLIO DIVENTARE). baci B. |
a cura di BRUNA |
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del 13/11/2007 09:17:36 |
Appoggio pienamente quest'iniziativa.
..a Quando? arcangelo |
a cura di ARCANGELO |
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del 13/11/2007 09:57:28 |
per me al più presto...
certo, una settimana non so come si fa....se è prima di fine anno il capo mi ammazza.....potrei trovarmi anche in difficoltà a riuscire ma comunque....quando mai mi hanno fermato le difficoltà chiare e dichiarate? (già, non ci avevo pensato, sono sempre quelle subdole a impastoiarmi...) Bruna |
a cura di BRUNA |
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del 13/11/2007 11:26:07 |
sarebbe bello alla fine del workshop settimanale riuscire ad esprimersi finalmente, sentirsi liberi di comunicare in qualche modo la nostra rabbia..
incanalarla, riconoscersi..non subire nessun tipo di sopruso alla nostra unicità.. sarebbe, appunto, "unico"!! ::saint:: arcangelo |
a cura di ARCANGELO |
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del 14/11/2007 14:53:22 |
cari amici,
non è tuttavia così semplice.. diciamo che alcune emozioni sono più facili da esprimere, altre invece richiedono tempo e lavoro su di sè. Imparare ad esprimere bene e in modo corretto la rabbia è un lavoro potente che può anche richiedere mesi. Del resto, chi l'ha dovuta seppellire aveva le sue buone motivazioni. Il nostro super io fa scelte intelligenti che sono studiate sulla base della situazione esistente.. quindi, bisogna smontare prima delle cose per poi trovare altre modalità di espressione. Un saluto Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 14/11/2007 15:01:34 |
Mi permetto di intevenire, visto che ho lavorato parecchio con le emozioni e le espressioni in gruppo delle stesse.
Dal mio punto di vista, personale e professionale (medico), ritengo che l'espressione delle proprie emozioni sia sì una cosa buona, più che altro catartica, ma che sia anche molto molto delicata e che vada fatta accompagnata da personale competente e a mio avviso meglio in privato che in gruppo. Il gruppo certo aiuta, si creano delle dinamiche incredibili nel gruppo che ampliano e aumentano esponenzialmente le emozioni provate dal singolo, ma proprio anche per questo è anche molto pericoloso.Inoltre durante gruppi di questo tipo vengono fuori delle tematiche molto profonde, dinamiche di cui spesso non eravamo a conoscenza e se poi non siamo accompagnati nel tempo a cercare di comprendere ed integrare queste cose nella nostra vita può diventare davvero molto difficile gestirsele da soli. Inoltre non è certo la catarsi che risolve i problemi, così la pensa anche Downing, psicologo, importante esponente della terapia corporea. Lavorare con le emozioni fa entrare nelle stesse e ci fa rendere conto di ciò che proviamo, ma io credo che se fossimo molto più attenti è la vita di tutti i giorni che ci pone costantemente in contatto con le nostre emozioni e non avremmo bisogno di partecipare a gruppi o rituali liberatori, basterebbe cercare di ascoltarci più spesso e se non riusciamo da soli, facciamoci accompagnare da bravi psicoterapeuti. Personalmente trovo la psicoterapia biosistemica molto efficace in ciò, perchè si focalizza molto sul sentire. Lavorare con le emozioni è una cosa molto seria e complicata. A chi fosse interessato consiglio comunque di rivolgersi a persone super specializzate cioè psicologi specializzati in una branca di psicoterapia riconosciuta dal Murst ed abilitati alla prossione e che abbiano un'esperienza notevole in merito e comunque, a mio avviso sarebbe sempre meglio farsi seguire anche personalmente. Indubbiamente comunque fare un profondo lavoro a questo livello, con personale davvero competente può essere molto utile, ma dal mio punto di vista ripeto è una cosa molto seria e da non prendere assolutamente alla leggera. Un saluto a tutti. Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA |
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del 14/11/2007 15:11:23 |
E cara Lidia,
concordo pienamente una volta ancora con te. In certi casi imparare ad esprimere adeguatamente la rabbia è la missione di tutta una vita di certe persone che hanno avuto un'infanzia molto molto difficile. Per questo sconsiglio metodi che velocemente portano alla liberazione di queste emozioni, è un'illusione e una vera e propria truffa ....io per prima ho creduto che ciò potesse avvenire, per rendermi conto solo poi che ciò non è assolutamente possibile e che le persone vanno condotte per mano lentamente nel tempo. Guardarsi dentro e liberarsi di certe emozioni seppellite richiede molti sforzi, coraggio e soprattutto delle buone guide con cui farlo. Un caro saluto. Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA |
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del 15/11/2007 10:16:07 |
Cara Chiara,
rispetto la tua posizione molto scrupolosa di medico, ma francamente devo dire che anche io ho lavorato sulle emozioni con gruppi e con psicoterapeuti. Penso che sia vero che è un cammino di tutta la vita e anche che la vita di ogni giorno ci porta un continuo contatto e continue possibilità di lavoro si di noi stessi, basta volerle cogliere. Non credo che incontrandoci una settimana risolviamo i nostri problemi una volta per tutte. So che il lavoro è duro e solitario. Io ho incontrato nella mia vita 1 psichiatra 1 analista 1 psicoterapeuta 1 medico bioenergetico. Con gli ultimi 2 ho lavorato. COn la psicoterapeuta ho fatto quello che ritengo un buon lavoro (accompagnato da tantissima autoanalisi, da approfondimenti in altri campi più olistici, diciamo, e da me che cercavo di mettere tutto insieme). Ho toccato con mano i risultati e la ringrazio, anche se a un certo punto ho sentito proprio chiaramente i suoi limiti nell'accompagnarmi oltre e oggi devo liberarmi delle sue parole in una delle ultime sedute (per farmi sentire quante difficoltà avevo avuto e forse che lei mi capiva , in fondo mi disse di non pretendere troppo da me stessa e ricordo un "Se lei ce la farà ...." a dire che appunto era difficile per me mirare ad altre realizzazioni). Oggi lotto contro quelle parole per come mi sono arrivate (ritengo che ciò che ho sentito allora in seduta, anche se ero molto piena di fiducia in lei, parla chiaro: avevo sentito disappunto e dispiacere per quelle parole; il mio censore e sabotatore interni hanno poi fatto proprie quelle parole, anche se da lei partivano, lo voglio pensare, da autentica comprensione delle mie difficoltà: ma come puoi dire a una persona accontenati che dopo tutto non ti sei suicidata a 20 anni e ora ti stai anche sistemando un pò?). L'operatrice di bioenergetica (Adoro Lowen, ho usato i suoi libri letti fino a consumarli per lavorarci su) sulla quale riponevo tanta fiduica dopo un annetto di buon lavoro mi ha abbandonato emotivamente all'improvviso dicendomi che lei non era mia madre (le avevo detto che mi stavo sentendo come di fornte a mia madre che dovevo fare qualcosa che lei si aspettava e io non riuscivo) e che io pretendevo che lei risolvesse i miei problemi, mentre lei doveva solo farmeli vedere. Pazza più di quanto lo potessi essere io. Ho pensato per un pò che evidentemente dovevo essere proprio sbaglaita. Poio, invece, ho fatto sì che mi servisse per capire che dobbiamo lavorare noi, darci da fare noi, che gli altri possono darci una mano ma che bisogna stare attentissimi a non dipenderne troppo in ogni caso. Quella ultima dottoressa mi ha fatto molto stare male emotivamente, perchè io credevo di essere sbagliata perchè non riuscivo a fare ciò che lei mi diceva che a quel punto era logico fare. Alla fine ho avuto il coraggio di dirmi che era lei a non essere equilibrata e evidentemente a usare il suo lavoro in modo non corretto. Provo ancora un leggero (?) risentimento per lei, mi sento tradita. Ma per fortuna ho risolto da sola, e bene, visto il progresso che sto comunque facendo. Forse era così che doveva andare. Il messaggio era che io sentissi quanto è importante ciò che possiamo fare attivamente noi per noi stessi. Conosci te stesso. Medico di te stesso (con l'aiuto strumentale di chi ha competenze). Infatti penso anche io che occorra farsi aiutare da gente seria e preparata....peccato che garanzie in questo senso sia difficile averle. Puoi solo provare sulla tua pelle.(personalemnte confesso di avere una idiosincrasia verso la classe medico-scientifica che spesso nasconde dietro l'arroganza del ruolo tanto ma tanto di mancanza di umanità e vera comprensione; e soprattutto dell'umiltà di applicare veramente su di sè tutto quello che predica; certo c'è un mio problema con l'autorità e i suoi aspetti "disumani" - miei timori,almeno). Ci sono ovviamente le eccezioni, ma in genere (e spero di non doverlo mai sperimentare)penso sempre che se mi dovessi ammalare seriamente preferirei trovarmi in un villaggio sperduto nelle mani di qualche sciamano. O in balia di me stessa (tieni conto che appena ho qualcosa ho molta paura, quindi sarebbe un'impresa). Quindi per quanto mi riguarda, anche se non sarà l'ambiente più specializzato del mondo, io ci sono a fare una bella esperienza con chi vorrà esserci di cuore del gruppo e insieme a Lidia, di cui mi fido molto. Non ho alcuna paura di mettermi in gioco. Anche perchè dipende dal grado di presenza e umanità che trovo. E quella la posso sentire e giudicare solo io . Un caro saluto Bruna Con questo |
a cura di BRUNA |
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del 15/11/2007 10:25:49 |
Comunque, per chiarezza, io non mi aspetto da 2 giorni nè da 7 di risolvere la mia rabbia e uscire di lì con tutto risolto. Ovvio.
Oltretttto in realtà sono anche molto guardinga e cauta. Ma a volte sento dentro la spinta a lasciarmi andare e, se la sento, di solito la seguo. Le grida di esultazione mie e di Arcangelo( smentiscimi se erro) erano più che altro di entusiasmo giocoso all'idea di ritrovarci e pensare di lavorarci su. Bacione a tutti Bruna |
a cura di BRUNA |
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del 15/11/2007 11:48:34 |
Confermo le parole di Bruna, il nostro era un iniziale entusiasmo "giocoso" per l'iniziativa proposta da Lidia che in qualche modo sarebbe stata prima di tutto un incontro tra noi del forum, e in secondo luogo un approfondimento, utilissimo (anche se limitato a 7 giorni), delle nostre specifiche personali e intime in primis con la rabbia.
Non era assolutamente un tentativo di minimizzazione della tematica nè una svalorizzazione dell'argomento. Anch'io sono un'appassionato di bioenergetica, e ho partecipato sia con gruppi e sia singolarmente con uno psicologo e uno psicoterapeuta, non mi sentirei mai di dire che dall'oggi al domani si risolvi tutto. Non perchè la nostra persona non lo voglia, ma perchè le nostre concezioni,il vissuto,il nostro corpo, devono avere tutto il tempo per elaborare e liberarsi da certi preconcetti, uscendo da certe situazioni 'psico-emotive' nelle quali siamo molto spesso "ancorati". Per la parte invece che riguarda l'istituzione psico-medicale riconosciuta, la vedo sempre come una sorta di affidamento, e per esperienza non sempre la qualità e la competenza è abbinata al ruolo e al prezzo. Fermo restando che particolari associazioni e circoli siano in linea con ciò che vogliono esprimere e con una certa "eccellenza" di intenti e di lavoro, vi sono spesso (e il campo psicomedico insegna) persone limitate al ruolo che non vanno (e non possono) andare oltre la propria limitatezza. E nel vasto panorama di rimedi, di cure, di specialisti, di variegatissime differenze disciplinari per quanto riguarda il risolvimento di patologie interne ed esterne, è facile essere disorientati e molto meno facile avere persone di riferimento con le quali sentirsi a proprio agio e sicuri che ciò che si svolgerà è un buon lavoro, collettivo e personale. Per cui appoggio consapevolmente e chiaramente l'iniziativa del laboratorio delle emozioni, ben consapevole che esso riguarda un approfondimento tematico e di gruppo concentrato sul tema che però non sostituisce una lavoro su di sè diretto e continuativo. Ma la fiducia che riponiamo in Lidia e nelle sue testate competenze non dà a me e a Bruna il benchè minimo dubbio che tale esperienza si riveli ricca, stimolante e foriera di intuizioni sul proprio vissuto e sul proprio modo di esternare le emozioni, oltre che essere una preziosa opportunità per stare in gruppo . Ringrazio Chiara per avere comunque realizzato uno spunto intelligente e preciso su quali siano le problematiche e le tematiche che si abbinano al lavoro su di sè e con specialisti dal proprio punto di vista, personale ed esperienziale. Detto questo continuerei l'argomento della rabbia, e gli effetti che si hanno se viene ostacolata l'affermazione di sè (Marte):come ho già detto sopra, si parte dal risentimento iniziale per arrivare a tutta una serie di candidati ulteriori: esasperazione,ostilità,animosità,furia, e a gradi estremi odio e soprattutto la parte forse considerata più deleteria di tutte: la violenza, su di sè e sugli altri. Personalmente vedo l'esternazione della rabbia come un importantissimo segnale che ricorda all'ambiente la nostra esistenza e direzione; spesso la mancata affermazione può far sorgere dubbi non solo sulla nostra direzione ma anche sulle proprie capacità. In particolare se è una forma di autorità ad impedire la nostra affermazione.Tuttavia una certa modalità tensiva nel raggiungere i propri scopi deve essere assimilata e ben incanalata nella propria persona, come garanzia per il raggiungimento dei nostri obbiettivi. Altrimenti il disequilibrio emotivo e i picchi di risentimento sotterranei che si possono raggiungere se non integrati nella persona possono essere altamente destabilizzanti, ed essere precedenti ad una forma seria e incontrollata di rabbia. sarebbe interessante e curioso andare avanti e chiedervi come vivete la vostra parte di affermazione e cosa fate quando non viene riconosciuta o bloccata. arcangelo |
a cura di ARCANGELO |
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del 15/11/2007 12:04:51 |
cari amici,
credo però che a questo punto dovremmo anche inserire all'interno della discussione le varie manifestazioni astrologiche legate ai vari tipi di rabbia o di espressione di essa. Incomincerei con la rabbia esplosa che spesso è simbolo di dinamiche Sole Marte o Luna Mare.. ma anche Urano Marte e Marte Mercurio.. Chiaro, con numerose variabili che dipendono dai segni coinvolti e dal tipo di aspetto che li contraddistingue. Sole Marte, soprattutto quadrature e opposizoni sono tipiche di persone che hanno avuto una difficilissima relazione con la rabbia soprattutto vissuta nel rapporto con il maschile e con il padre.. E' indubbiamente diverso se si trova nel tema di una donna o nel tema di un uomo.. e, ovviamente i segni possono rappresentare delle variabili ulteriori. In ogni caso in genere la quadratura e l'opp. Sole Marte soprattutto in un tema maschile corrisponde a soggetti che hanno avuto un rapporto difficile con una persona che, spesso, andava fuori controllo. Questa dinamica porta il soggetto a non "saper controllare" la propria rabbia, proprio perchè nessuno ha insegnato loro come si fa. In più, Marte si trova in seria difficoltà perchè mancano completamente le sicurezze nella propria forza e quindi, non si sa mai se ciò che si ha di fronte sarà gestibile oppure no.. e questa aumenterà il bisogno di aggredire per difendersi. Ovviamente, diciamo che certi segni saranno più restii di altri ad utilizzare la rabbia in maniera esplosiva.. tuttavia non posso garantire questo. Nella mia esperienza ho visto spesso che i segni femminili, Bilancia e Cancro soprattutto, a volte sono peggio di quelli di fuoco.. perchè hanno meno contatto con questo lato e quindi diventano isterici e finiscono con l'esplodere in modo fortissimo e irrazionale. I segni d'aria anche, hanno un rapporto molto complicato con Marte e, in genere la loro rabbia è controllata e razionalizzata.. ma questo non significa che non abbiano poi esplosioni improvvise. Chiaro,nelle donne è più difficile l'espressione agita all'esterno della rabbia e quindi, spesso questo aspetto viene proiettato su compagni irrazionali e aggressivi che finiscono per agire per conto loro la rabbia. Per ora mi fermo qui ed aspetto che continuiate con le vostre esperienze. Un saluto Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 15/11/2007 12:22:43 |
Il mio ideale di energia marziana di conquista da estrinsecare verso il mondo è quello di una grande calma e serenità, nella quale non ci sentiamo piccati o coinvolti o provocati (segno di un equilibrio interiore e dell'avvenuto riconoscimento delle nostre parti). Per cui usiamo qull'energia a scopo esclusivamente costruttivo. Anche costruttivo di argini di difesa, se necessario. Sapendo dire no.
Ma sia conquistando che difendendosi e dicendo no, rimanere fermi, sereni, umani, non ferire l'altro (perchè non serve), non spargere sangue (perchè non ne hai sete), non dare in escandescenze (perchè perdi energia), non urlare (se non c'è accumulo, in effetti, non serve dover sfogare). E' un bell'ideale. Qui Marte mi sembra davvero al servizio della ragione Saturno e questa al servizio del Cuore (Sole e complesso del Sè-Totalità). Ma io sono ben lontanuccia. Mi sento facilmente (più o meno, a seconda dei giorni) provocata, ferita, stuzzicata, messa in dubbio, emarginata, ecc. E non solo dagli altri, ovviamente, ma prima di tutto dalle stesse mie interazioni. ((gli altri possono farmi solo quello che io consento perchè per prima sto facendolo a me stessa). Se fossi saggia serena ed equilibrata avrei le mie certezze interne semza rigidità, senza timore di perderle nel confronto, ma sapendo tranquillamente accogliere un'idea o posizione diversa semza sentirmene automaticamente minacciata. Agirei e penserei, sentirei, perfino, con saggezza. Questo è il mio ideale. Sono lontanuccia, sì. Ma mi sto mettendo in gioco, per cercare di conquistarlo. Bruna |
a cura di BRUNA |
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del 15/11/2007 12:35:43 |
Lidia, io ho Marte Cancro opposto al Sole, ma mio padre non era mi pare di ricordare uomo con esplosioni improvvise di rabbia, semmai raggelante solo con lo sguardo.
Però le persone esplosive, uomini in particolare (e guarda caso incontro uomini così, i sembra) mi mandano fuori di testa. Le aggressioni indebite o il modo di venirmi a dire cose con durezza mi mandano fuori di testa. Io cerco, almeno credo,di evitarlo accuratamente, in quanto non vedo perchè si debba aver gusto a ferire, perchè sento l'altro, ma anche perchè temo molto la rabbia altrui e mia - non so quale di più - e perchè sono convinta che tutto si possa ottenere con la ragione e il confronto aperto. Quando in alcune occasioni ho fatto esplodere la mia rabbia istericamente non sono mai stata soddisfatta del risultato, anzi, mi pareva tutto troppo poco potente, ch eil mio stesso corpo non sosteneva la portata di quell'esplosione, e mi sembrava dispersivo e non efficace. Sicuramente io ho con la rabbia un rapporto estremamente distorto che fatico a recuperare. E le terapeute che ho avuto in questo non mi hanno aiutato affatto. O poco. So che da sola non è facile e ci vuole tantissimo. Vedremo. Nel mio tema Marte trigona Nettuno (il che secondo me gli toglie mordente e lo idealizza, ne sfuma anche le caratteristiche, come non bastasse il Cancro a impastoiarlo); però è in sestile a Plutone, quindi in realtà il desiderio di affermazione è potente e profondo. A volte penso di essere io il campo di battaglia di forze abbastanza dilanianti. (Ma non va bene, è una visione passiva; va bè, ne sono consapevole che loro i pianeti - sono Io). Bacio Bruna |
a cura di BRUNA |
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del 15/11/2007 19:33:58 |
marte in pesci opposto a giove:
sono stata x anni molto reattiva e molto rabbiosa nonostante sia bil/bil e luna bilancia. Fino alla quinta elementare ero una paciosa bambina che incassava senza reagire, se dovevo difendermi chiedevo aiuto a casa.Ricordo ancora quando mio padre chiese a mia madre, con me presente, se ero "normale" visto il mio comportamento docile.Quelle parole sono ancora stampate nella mia mente...ma loro non sapevano che per me essere buona significava avere il loro apprezzamento:non avevo capito nulla! Nelle classi superiori ho sempre avuto 8 in condotta..parlavo continuamente e reagivo a qualsiasi ingiustizia.Anche così i miei non erano contenti, ma almeno non cercavo più la loro approvazione.Solo ora comprendo che anche così non agivo autonomamente. Marte in pesci anche se confusionario, anche se un pò lacrimevole, può essere molto pericoloso(dicono che in acqua il pianeta non si esprime bene, però fa un bel casino). Quando vedo delle ingiustizie intorno a me o verso di me (stato d'animo di luna in bilancia) mi incavolo di brutto ed esplodo con violenza..e con gli anni, con una maggior consapevolezza, ringrazio questo marte, che mi permette di esprimere la mia latiante identità(sole e luna in 12) ciao ciao |
a cura di MIRELLA/BILANCIA/BILANCIA |
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del 15/11/2007 19:46:10 |
cara Bruna,
in ogni caso, tuo padre può anche non aver espresso il suo Marte ma tu ne hai avuto sentore e paura.. altrimenti non avresti paura dell'aggressività.. L'hai probabilmente sentita come una "possibilità" che lui aveva, una potenzialità. Certo, il Marte in Cancro non è al massimo della sua espressione in quanto tenta di affermarsi in maniera persuasiva.. ma ti assicuro che non molla.. è una sorta di "chela" piantata che cerca di ottenere a tutti i costi quello che vuole, cercandolo di non chiedere. Però Marte opposto al Sole è un'altra cosa.. perchè li', la volontà di Marte non riesce ad andare dritta dove vuole il Sole e questo di per sè fa spesso sentire poco forti.. senza possibilità di conquista autentica. Ci sono poi altre rabbie; tipo la rabbia potente che viene trattenuta e diventa risentimento pericoloso in quanto desidera una rivendicazione. Parlo di Marte Plutone una combinazione molto particolare in cui spesso la rabbia non è cosciente. Che mi dite? Un saluto Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 16/11/2007 09:51:05 |
Per Bruna e per Arcangelo,
forse sono stata fraintesa, non intendevo certo dire che Lidia non sia competente in tema di gestione di emozioni, anche se non l'ho mai vista all'opera in questo senso, ma con le conoscenze psicologiche che ha forse lo è molto più lei di tanti psicologi. La mia intenzione era solo quella di precisare che certe dinamiche sono molto serie e che bisogna andarci con i piedi di piombo. E come ho già detto rimarco una volta ancora che alla fine è la vita e le esperienze quotidiane che ci insegnano e che mettono in luce quelle "trappole" da cui dobbiamo venire fuori. Forse nel tuo caso, Bruna, mi permetto di dire, per lo meno in passato da un'eccessiva fiducia nei terapeuti e forse da un certo rimandare loro la tua "guarigione" così come normalmente la maggior parte di noi fa davanti a medici e psicologi. Ma come hai visto poi la vita ti ha portata a capire l'importanza di te stessa, del tuo metro di misura, delle tue intuizioni e soprattutto delle tue percezioni di te stessa. Infatti ciò che io ho sostenuto che è importante fare con le emozioni oltre che lavorarci seriamente è farsi accompagnare da delle buone "Guide" e come tali, sempre, a mio avviso dovrebbero essere visti i medici o gli psicologi o qualsiasi persona a cui ci rivolgiamo per stare meglio. Nessuno può sapere meglio di noi chi noi siamo, cosa dobbiamo fare e verso cosa dobbiamo andare, le altre persone possono solo aiutarci un pò a comprendere meglio noi stessi, la stessa astrologia che si tratta qui è molto utile e Lidia è molto brava a trovare le tematiche di fondo ed è per questo, che spero che sempre più medici e psicologi si avvicinino a questo tipo di astrologia, o comunque che ci possa essere una certa integrazione dei ruoli, perchè lo ritengo uno strumento davvero serio e profondo di aiuto per le persone, ma anche questo è uno strumento e come tale va comunque trattato. Dal mio punto di vista, tutto ciò che ci dicono gli altri è sempre qualcosa che passa da loro e anche i più bravi terapeuti, quelli che maggiormente cercano di tirare fuori da noi le nostre verità e non di inculcarcele loro hanno comunque i loro filtri e i loro limiti nell'aiutarci. E' ovvio e bello, dobbiamo sempre prenderci noi la responsabilità di noi stessi, per questo mi permetto di dire che il risentimento che provi per la dottoressa forse è solo del risentimento con te stessa per esserti permessa di darle troppo potere riguardo all'aiuto che avrebbe potuto darti. Lei senz'altro ha fatto il meglio che poteva, quello conosceva, se a te non basta vai avanti e continua a cercare e come hai già trovato, sai bene che alla fine è tutto dentro di noi, ma gli altri ci servono per guardarci. Personalmente sono d'accordo con la sua posizione in cui affermava che lei doveva farti vedere le tue problematiche, già una terapeuta che sa questo è buono. Ma comunque la relazione terapeuta-paziente è molto molto delicata, e vedi, tutto ciò l'ho provato sulla mia pelle perchè all'università queste cose non ce le insegnano certo e anzi, il medico è visto come il guaritore, come quello che ti risolve i problemi e così siamo stati tutti abituati a delegare il nostro potere agli altri e i medici se lo sono presi con grande gioia. Sai una amica una volta mi disse: "Voi medici avete la licenza di uccidere" E' vero a noi è concesso tutto o quasi tutto,la società ci attribuisce un potere che dobbiamo fare molta molta attenzione a gestire; e imparare l'umiltà e i nostri limiti è il primo grande passo che qualsiasi medico dovrebbe fare. E come ripeto in quasiasi relazione terapeuta-paziente il terapeuta ha delle responsabilità grandissime perchè ha di fronte una persona debole o comunque che si crede debole e che la prima cosa che fa è di delegare al terapeuta la risoluzione della propria difficoltà. Prova a metterti un'attimo dalla nostra parte ...è una cosa molto difficile poter essere delle buone "guide" e purtroppo molti terapeuti non sono consapevoli di ciò e usano e straabusano del loro potere. Ma per semplificare le cose, se cerchiamo di vedere tutto come uno specchio, allora non ci arrabbiamo più se gli altri non ci danno ciò che noi vorremmo o avremmo voluto, questo ci mostra solo che una volta ancora ci siamo aspettati da una persona ciò che non ci può dare, abbiamo dato a lei un potere eccessivo. Lo so che quando si va dal medico o da qualsiasi terapeuta ci si affida totalmente altrimenti non ci si andrebbe, ma sempre, dico sempre dovremmo mantenere un livello minimo di criticità, perchè possiamo sapere solo noi ciò che è buono per noi e ciò che non è buono, ciò che per noi è acqua o fuoco. Chi meglio di noi può saperlo? Chi meglio di noi???? Nessuno!Ma dobbiamo imparare ad ascoltarci e anche a riconoscere i nostri limiti perchè sì possiamo ascoltarci, ma se il corpo ci parla e noi non abbiamo strumenti per capirlo allora bisogna rivolgersi a personale competente, se ho un'appendicite vedo di farmi operare prima che diventi peritonite, poi posso provare a pensare perchè mi sia venuta e cosa mi vuole dire, ma tante grazie al chirurgo! E' d'obbligo! Perchè in quel caso mi ha salvato la vita, ma solo la chirurgia non basta di certo, perchè se non mi ascolto e ignoro ancora ciò che c'è dentro di me allora il corpo parlerà ancora e ancora. Ma questo come sempre, è solo il mio pensiero. Un caro saluti a tutti! Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA |
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del 16/11/2007 10:35:33 |
Marte-Plutone?
Eccomi all'appello maestra! Se si parla anche di trigono allora sono presente, sennò non ci sono! Ho Plutone (bilancia, opposto al mio sole ariete) in III trigono a Marte (toro) in XI a sua volta congiunto a Saturno (Gemelli) e opposto a Nettuno in V (sagittario)e Urano (bilancia) all'IC opposto a Mercurio...La mia rabbia? Bhe.... sarà perchè ne sono consapevole che dico appunto che è una cosa molto seria lavorare con le emozioni???!!! Non mi si dica poi che non mi ascolto! Comunque non è sempre facile farlo, ma per rimanere all'astrologia udite udite.... visto il mio Plutone in III, mio fratello (Pesci, sole in XII) ha marte pesci congiunto a mercurio e saturno pesci in XII, opposto a Plutone Vergine congiunto a Urano in VI, che te ne pare Lidia? Incredibile l'astrologia, eh???!!! In misura discontinua ho attirato nella mia vita uomini istabili e rabbiosi, fino al massimo in cui da quanto specchio c'era ho pensato che in certe circostanze ci si sarebbe potuti fare davvero molto male, ma non ho mai reagito alle provocazioni verbali, perchè per mia fortuna in quel periodo credevo che ciò che dovevo imparare per l'altro fosse l'amore incondizionato... E per fortuna chissà sennò cosa facevo??!! Comunque vada ....come scrivi saggiamente tu Lidia, finchè non la riconosciamo in noi, qualsiasi emozione negativa o positiva, sono gli altri più strettamente legati a noi, spesso i nostri partner, ad agirla per conto nostro!!! Dunque ancora una volta ....non ci possiamo lamentare degli altri e anzi ...magari li dovremmo ringraziare che ci fanno vedere degli aspetti così importanti per noi!!! ....ah, quante colecistectomie in meno ci sarebbero se solo si riuscisse a vedere questi aspetti!!!! Quanto è saggia la vita!!! Perchè ci ostiniamo a credere che sia contro di noi, quando invece tutto, dico tutto, ahimè, viene per favorirci? Un applauso alla vita, perfetta, meravigliosa e Divina così come è!!! Diceva saggiamente qualcuno... "la perfezione è negli occhi di chi guarda". Ciao a tutti. Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA |
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del 16/11/2007 10:52:14 |
Per Lidia,
gli aspetti di cui parli, sia Sole-Marte che Plutone-Marte, ecc. valgono anche se sono congiunzioni, trigoni, sestili o semisestili? C'è differenza nella potenza dell'espressione o della non evidenza della rabbia? Forse per le opposizioni e le quadrature il riconoscimento o la gestione e la successiva integrazione della rabbia è più difficile? Grazie Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA |
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del 16/11/2007 10:59:55 |
Io non ho marte opposto al sole ma bensì congiunto (sole 25° cancro,marte 0° leone) e marte opposto alla luna (23° capricorno).
Il mio rapporto con mio padre è di odio/amore/rabbia/indifferenza e chi più ne ha più ne metta... Mi ricordo (lui pesci)il momento peggiore della giornata (espressa da parte mia con enormi mal di stomaco) era pranzo e cena quando ci ritrovevamo intorno alla tavola per mangiare...se la giornata per lui era andata bene il massimo che diceva era...mangia il pane...non bere prima di mangiare, non guardare la tv ma mangia, stai composto...(mai e dico mai a me e mio fratello chiedeva di noi...come era andata la nostra giornata ecc...), se la giornata gli era andata storta, buttava anche il mangiare appena cominciato nel lavandino e spariva...rimanevo allibita e non so se era rabbia, ma forse di più!!! Io mi sono sempre ripetuta che credo di avere subito violenza da bambina non fisica ma psicologica sicuramente, ero piccola e quindi la mia rabbia inespressa mi finiva nello stomaco, ricordo che mia mamma per questo mi ha fatto fare visite su visite finchè un dottore che stimo tantissimo gli dice "signora sua figlia deve cambiare vita!" capirai avevo all'incirca 13 anni, dove vai...ma quelle parole mi sono rimaste sempre dentro... Avevo 17 anni quando non so con che forza, lui guardava la tv (lui mentre gli altri gli parlano guarda sempre la tv, non distoglie lo sguardo, bella educazione eh?)io gliel'ho spenta e siccome volevo uscire per la prima volta un sabato sera con il mio fidanzatino che lui conosceva perchè veniva già in casa, gliel'ho chiesto e prima che mi dicesse no, gli ho sparato a raffica tutte le mie ragioni dicendogli che doveva avere fiducia in me perchè "quelle cose" avrei potute farle anche in un pomeriggio e non c'era bisogno di uscire la sera, volevo andare per la prima volta al cinema di sera....non mi guarda e mi dice...fai te che sei più grande (di lui intendeva...) che squallore.............e se ne va! Ho sofferto tanto nella mia adolescenza per questo rapporto/non rapporto con mio padre più che sofferto era proprio questa rabbia che avevo nei suoi confonti perchè non era il padre che avrei voluto...duro ma allo stesso tempo senza un minimo di palle...(scusate il termine..) oggi le cose sono cambiate solo per il fatto che sono 11 anni che sono sposata e comunque quando lo vedo...abbiamo quasi un bel rapporto ma quante vorrei dirgliene...vorre dare libero sfogo a tutto ciò che sento dentro nei suoi confronti...ma per cosa? Rovinare un rapporto che di per sè è già vacillante? Uau!!!! Come mi ha fatto bene scrivere sta roba!!!!!!!!!! Ale |
a cura di ALE70 |
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del 16/11/2007 13:19:09 |
Vedi Chiara, credo che alla fine i nostri vissuti e i nostri modi di pensare, il mio ,quello di Bruna e il Tuo, siano comunque d'accordo su certi punti fondamentali, solo che il linguaggio come sempre contribuisce ad una certa confusione, perchè certe parole o certe frasi possono anche significare più cose interpretate diversamente.
Mi sono riletto più volte quello che abbiamo detto, e il messaggio di ciò che vogliamo comunicare (almeno per me) è chiaro per tutti e tre. Ovvio, da parte tua c'è anche un punto di vista professionale che mette l'accento su certe tematiche e invita a mettersi dall'altra parte. Comunque è palese che il paziente va dallo specialista appunto perchè in primis lo specialista deve aver fatto un percorso inizialmente su di sè, come Virgilio che accompagna Dante nella Divina Commedia (cito Lowen) e quindi sa già quali trabocchetti, antri e segreti possano disorientare e sa aiutare con l'umanità, la comprensione e la spiegazione concatenata e razionale. Deve diventare sì guida, ma soprattutto persona che ha già sperimentato su di sè, e quindi soprattutto un amico, togliendo quella patina di inavvicinabile autorità che spesso vediamo in certe cattedratiche figure. Poi è naturale che il percorso che ci scegliamo e come lo viviamo deriva direttamente da noi stessi. Ma le persone vanno apposta dagli specialisti per diventare di nuovo in possesso degli strumenti che le aiutino ad esprimersi e a sentirsi sempre più a contatto con sè stessi; e io per primo affermo che ogni persona dovrebbe andare da un biopsicoterapeuta per sciogliere almeno i blocchi più grossolani e che causano impedimenti. Ma la visione illuminata non è prerogativa di tutti, e sia io sia bruna (ma poi sentirò se non è vero) ci siamo un pochino "delusi" (e non ce l'abbiamo con te o con il tuo metodo) per certe persone che si reputano specialisti con tono di superiorità (i medici hanno la licenza di uccidere, e alcuni secondo me lo fanno indirettamente, senza entrare nel particolare degli errori chirurgici ma nelle modalità di dipendenza psicologica). A questo punto tu dici che giustamente uno deve avere un senso critico. Ma se non lo ha?e con lo specialista continua a sussistere questo rapporto di dipendenza? diventa difficile.E nonostante il grande panorama allargato nel quale acquistiamo sempre maggiore coscienza, ci vorrebbe davvero una garanzia che gli specialisti dai quali andiamo non abbiano nè velleità di tipo economico, nè egoistico. E allora l'affidamento dà ancora maggiori frutti perchè piano piano sa che ci si può appoggiare per poi liberarsi dei propri blocchi. Ma sia io sia te sappiamo che questo panorama è vicino per alcuni e lontano per tutti gli altri, vicino per chi ha la fortuna economica e di trovare lo specialista adatto nella sconfinata varietà di specialisti, e lontano per chi non ne ha la possibilità e si "becca" proprio chi invece non è competente, non è in grado e non ha lavorato su di sè. Naturalmente,anche questo è solo il mio punto di vista personale. un salutone, arcangelo |
a cura di ARCANGELO |
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del 16/11/2007 15:28:37 |
Cara Chiara Inesia,
sai, non ho pensato per niente nel mio intervento di dover difendere e/o sostenere le capacità di Lidia di farci da guida. Io la conosco da tempo e la stimo tantissimo per le cose che comunica e la passione e convinzione che trasmette e soprattutto per la visione ottimistica e costruttiva della vita cui rimanda. Non ho mai fatto con lei seminari esperienziali e sono pronta a fare questo ed altri (in verità è che volevo conoscere Arcangelo!!)ma non è questo il punto. Io sono intervenuta perchè nelle tue precisazioni ho sentito un monito piuttosto duro per i troppo facili esntusiasmi (in assoluto giustissimo, per carità). Ma qui appunto ti abbiamo spiegato che retroterra avevano. Io mi trovo d'accordo con te in moltissimo di quello che dici (a prescindere dalla parte medica,che non tiro in ballo qui. Anche io mi ripeto tante volte "la bellezza (leggi prefezione, io la sapevo così) è negli occhi di chi guarda". E ho sperimentato quanto sia vero. E da buona Capricorno apprezzo l'idea di lavorare per ottenere un risultato. Quindi va benissimo parlare di specchi, di vita quotidiana che ti insegna, di prenderci le responsabilità di noi stessi. Ma non ci si arriva d'un botto. Si deve capire e costruire. Anche perchè tra il dire e il fare.... Una cosa che sto imparando a fare, di cui mi pare enorme l'importanza, è la dolcezza e l'amore, la pazienza e la comprensione nei riguardi di me stessa, di noi stessi, delle nostre lentezze, delle ricadute nei vecchi schemi, delle difficoltà, dell'inadeguatezza rispetto a ciò che vorremmo già essere. Per questo una terapeuta che non usasse questa dolcezza con me, certo mi rispecchia tanto di me, ma, francamente mi fa arrabbiare!!! E tanto. Chiaro che all'inizio pensavo al terapeuta come al magico genitore/gigante buono che mi trovava la soluzione. Se no, non avevo bisogno di andarci, probabilemnte. Chiaro che oggi so molto meglio di allora che non esiste formula magica, che l'unica magia (perchè la magia comunque esiste) la puoi fare tu da solo. Ma costruire questa fiducia e metterla in pratica richiede tempo, lavoro, dedizione. E non scoraggiarsi. Se tu mi dici, Chiara, che concordi con la visione della mia ex-terapeuta, e non spendi una parola per comprendere quanto male ci sono stata, mi chiedo: il giudizio è giusto (vero che il lavoro lo devo fare io) ma il bambino l'hanno tagliato in 2. Se lei mi dice che adesso che ho finalmente detto che non volevo stare più in quel matrimonio (25 anni di relazione)allora in fondo che ci vuole a fare una valigia, bastano 2 ore; e se quando le dico "ma io non ci riesco subito, così, anche se so che è questo che voglio, aiutami a trovare la forza" lei mi dice che io sono pretenziosa verso di lei e che anzi lo sono stata fin dall'inizio....che lei non può fare altro per me. Il mio lavoro con lei è finito 1 mese dopo la mia dichiarazione. Io la ringrazio, idealmente, o meglio ringrazio la Vita che mi ha messo alla prova e mi ha dato la capcità di superarla. Infatti ho visto che era ora che mi riprendessi il mio potere, ma come medico non solo non la stimo, ma la reputo pericolo pubblico. Io sono stata fortunata, o brava, o assistita dagli dei, ma se non ce l'avessi fatta? ci andavo sotto. Lei mi ha fatto vedere delle cose (cioè mi ha dato il contesto ove finalmente dirle a voce alta) ma mi ha abbandonato emotivamente. Che mi rispecchia, certo (una parte di me dura abbandona emotivamente l'altra fragile). Che più mi ci arrabbio più vuol dire che fatico ad integrare ciò che lei rappresenta, verissimo (anzi, grazie che mi ci fai ripensare). Ma accipicchia, sono un pò perplessa a pensare che un ruolo altisonante (Lei lo ha)sia sinonimo di garanzia. Ma tutto questo non è per polemizzare. Volevo solo dire che tu mi dici mettiti nei nostri panni (é un riolo delicatissimo che chiama ad una grande responsabilità, in tanti sensi). Ma allora perchè non ho sentito simpatizare per il mio racconto di abbandono e difficoltà in cui mi ha messo qualcuno che in quel momento aveva su di me un potere? che io gli avevo dato, certo. Ma io dovevo affidarmi, perchè ritenevo di avere bisogno di aiuto. Per il resto ripeto, sono d'accordo sulle tue impostazioni di responsabilità e di non doversela prendere con gli altri. Ma è un percorso, fatto di ostacoli, fraintendimenti, cadute, di riuscite e nuovi tentativi. Perfetto nella sua umana imperfezione. Mi perdoni se sono stata così "diretta"? Non volevo rinunciare ad approfondire questi aspetti. Poi mi dirai se ho fatto bene o no. Grazie. Un abbraccio Bruna |
a cura di BRUNA |
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del 16/11/2007 17:20:21 |
Cara Ale,
vedo bene che anche la congiunzione Sole Marte ne provoca di conseguenze!! Non solo l'opposizione come ho io. Descrivi tuo padre a lungo e avverto molto la tua nostalgia per un rapporto più autentico e la paura che hai di perdere anche quello vacillante. Ti auguro di poter lavorare sulla tua rabbia onde riuscire poi ad trovare una dimensione più soddisfacente del tuo rapporto con lui. Lo credo possibile. Anzi, sai che ti dico? Fallo subito. Non perdere tempo. Tu hai lì tuo padre, puoi sperarlo. Fallo anche per me. Io cerco di recuperare quel rapporto attraverso un gioco di specchi. E comunque sono certa che ci riuscirò, prima o poi. Lo sto già facendo. Ma tu ce l'hai con te. E' una ghiotta occasione. Mi chiedo quanto questa rabbia nel rapporto col maschile te la porti appresso anche con il maschile altro da tuo padre. Dovrebbe avvenire. Per lo stomaco, so bene anche io, appunto dicevo che vedevo stare male mia nonna e a 10 anni sentivo le emozioni scoppiarmi nello stomaco enlal pancia. Così avevo capito, da grande poi con più cognizione di causa, che dovevo starci attenta ad ingoiare rospi e trattenerli. Quello credo proprio sia il Cancro. Poi pensavo: Marte sembra dare sostegno (Congiunzione) al Sole e opporsi invece alla Luna (Madre). Ma tu parli di rabbia solo verso tuo padre. Io con mio padre non so se sono stata arrabbiata, purtroppo è tutto un pò (un pò?) sepolto. Il fatto che lui è morto mentre io ero in pieno tra le braccia di Edipo deve aver creato qualche scompenso. Fatico a sentirla, la mia rabbia in questo caso. Magari rabbia perchè è morto. (Una cosa di cui sono grata alla famosa terapeuta di bioenergetica è che mi ha fatto capire quanto forte fosse il mio legame con lui; ma non l'ho analizzato). Ma, Signori!, non è un caso che qui si parli di ciò. E che io in questo periodo sto imparando molto sull'affermazone di sè. Mi piacerebbe ritrovare le fila del rapporto con mio padre.Tra l'altro era una cosa che avrei voluto esplorare nel mio tema.Ma magari ci saranno altre opportunità. Un abbraccio Bruna |
a cura di BRUNA |
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del 16/11/2007 22:08:49 |
Cara Bruna,
mia madre...eh sì ce ne ho anche per lei...rabbia verso questa donna che non ha mai reagito agli altalenanti umori di mio padre, lei dentro soffriva ma non reagiva e io di questo ne sono stata sempre cosciente, faceva di tutto per non fare arrabbiare mio padre, ci acquietava a me e mio fratello per ogni cosa che facevamo pur di fare andare tutto liscio quando lui tornava a casa...mi sono accorta con il tempo che mi ha lasciato una bella eredità...per molti versi sono come lei verso mio marito...purtroppo è così...cerco di fare andare sempre le cose come penso vorrebbe lui, non che lui assomigli a mio babbo ma sono io che somiglio a mia mamma... Ora anche con lei il rapporto è quasi normale (all'apparenza però, perchè dentro qualcosa arde sempre!), poi vuoi sapere il bello? Ora con il passare degli anni mia mamma ha cominciato a rispondere a mio babbo...quando la sento mi da quasi fastidio...ma poi mi dico sarà che lei ce l'ha ancora in casa... Il mio rapporto con l'uomo in generale, ti dirò...è quasi migliore che con le donne (vedo troppa invidia tra il sesso femminile, meno in quello maschile)c'è più complicità. Però con il mio uomo mi porto dietro sicuramente il fardello di mio padre...abbiamo avuto fino a poco fa anni pesanti per il nostro rapporto, per questioni di lavoro, il mio umore andava dietro al suo e siccome il suo era sempre nero puoi immaginare io dovendo tirare su anche le due bimbe... Se fossimo andati avanti così credo proprio che la mia rabbia si sarebbe fatta sentire...ma vedi ci sarebbero state sempre le mie bimbe da difendere(dalla rabbia sua,per fortuna esternata sempre e solo a parole, tranne 1 o 2 volte che ha spaccato qualcosa!!!) La rabbia proprio un bel argomentino.... Non vedo l'ora di sfogarmi con l'interpretazione del mio tema........ Baci Ale |
a cura di ALE70 |
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del 16/11/2007 23:44:21 |
Permettetemi di fare solo un piccolo interventino, volevo solo ricordare a Bruna, che si può continuare il tema natale personale quando si vuole senza problemi (quindi anche ripercorrere quelle eventuali tematiche col padre), basta apporre eventuali specifiche da leggere e ci si ritorna su..un tema natale, proprio come la persona, non è mai finito..è sempre in evoluzione, dinamico.
E così se ci torniamo su tutti assieme si impara ancora di più :) Ora c'è in esame quello di Fiordilillà, se volete partecipare..è appena all'inizio. Cara Ale, tu sei l'ultima della lista per adesso, ma ripeto la mia offerta: per chi vuole fare prima la lettura del proprio tema natale (per urgenza o per motivi personali), cedo il mio posto senza problemi, in modo da fargli fare un bel passo avanti (Dopo Fiordilillà sono il 3°in lista). un abbraccio a entrambe, arcangelo Ps. Ale ho anch'io la congiunzione Sole-Marte..assieme anche alla luna in capricorno! sarebbe interessante un confronto tra i temi.. Ps2. non volevo poi essere in qualche modo invadente tra le vostre discussioni..solo informativo :) |
a cura di ARCANGELO |
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del 17/11/2007 06:25:27 |
Caro Arcangelo,
perchè vedi invadenza nei tuoi interventi? Non capisco una cosa...quando nei post intervengo io, c'è sempre e solo una persona che si confronta con me...mi piacerebbe infatti che intervenisse anche qualcun'altro (come anche nel mio post sui transiti che come giustamente dicevi a Bruna rimangono sempre aperti a nuovi dialoghi)...mi sta venendo un pò di rabbia...scherzo!!! prima che mi venga a me...ne deve passare........... Un'altra cosa...cerchi di scappare dall'interpretazione del tuo tema o sei solo un caro gentil'uomo? Sono curiosa di capire qualcosa in più di te... Buongiorno per tutto il giorno a tutti!!!!! ::okok:: Ale |
a cura di ALE70 |
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del 17/11/2007 12:50:16 |
certo che sarebbe un bel match un seminario sulla "rabbia", non riesco ad immaginare come può finire la settimana!!!!!!!!! tutti neri...di rabbia o di botte?
ho voluto un pò smorzare il clima che tirava.... comunque concordo con l'opinione che potrebbe essere complicato gestirlo ( non per Lidia, ma proprio per la tematica delle emozioni-rabbia); ho vissuto, necessariamente per lavoro, qualche esperienza di gruppo in cui si lavorava sulle emozioni ed era "controllato" da più persone competenti, vi assicuro che usciva fuori di tutto e, in qualche caso, in maniera violenta, che poteva diventare ingestibile se non ci fossero state più persone a modulare la cosa. Cara Ale e cari amici tutti, non voglio difendere nessuno, confermo che gli errori dei genitori sono "indelebili" sulla nostra pelle, ma sono errori fatti in buona fede, quando si diventa genitori a nostra volta ci rendiamo conto di come sia difficile questa "arte" e riusciamo a capire forse un pò di più le loro debolezze.... Non si può attribuire tutto e per tutto la colpa a loro, è vero, se non siamo perfetti è perchè ci hanno fatto così, perchè ci hanno fatto vivere un'infanzia che ci ha fatto soffrire, perchè non ci hanno saputo dare quello di cui avevamo bisogno....e via su questa linea..., ma quando diventiamo adulti possiamo diventare padroni della nostra vita, abbiamo gli strumenti per migliorarci, vedi, come nel nostro caso, anche attraverso l'astrologia..., se non riusciamo a riconoscere in noi le pecche che attribuiamo a loro sarà anche difficile migliorare noi stessi non vi pare? un caro saluto a tutti |
a cura di LILLI |
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del 17/11/2007 16:55:28 |
Cara Bruna,
apprezzo tantissimo la tua chiarezza e sincerità. E mi fa davvero molto piacere questo scambio, mi arricchisce molto sia personalmente che professionalmente. Pensavo di avere due risposte da darti, una come medico (per la precisione mi occupo di omeopatia, medicine non convenzionali in particolare psico-somatica e medicina energetica collegata alla medicina tradizionale cinese e all'ayurveda) e un'altra da conoscente, amica o collega simpatizzante dell'astrologia. Ma mi sono resa conto che anche se provo a dividermi nei ruoli il mio messaggio comunque rimane lo stesso bene o male e dunque te lo comunico qui di seguito. Nonostante non so bene come siano state le dinamiche tra te e la tua terapeuta credo che per certi versi lei sia stata perfetta così, ottimo ruolo nel non confermare il tuo schema atavico di "vittima" e nel farti dare una smossa nel percorso ...molto spesso è molto più utile un calcio nel sedere che una carezza!!! Credo che se ciò ti è capitato è perchè avevi tutte le possibilità di farcela, lei sapeva che sei forte e che ce l'avresti fatta. Forse ha utilizzato delle modalità che non ti sono piaciute, ma credo che il messaggio fosse giusto e non la ritengo professionalmente un pericolo pubblico, sarebbe stato molto peggio se avesse sostenuto la tua dipendenza da lei, la tua tendenza a rifiutare di trovare da sola le tue risorse anche nei momenti più difficili. Scusami se ti posso apparire dura, ma professionalmente per quello che ho capito in parte la appoggio, anche se forse il rapporto avrebbe potuto chiudersi in maniera diversa, ma alla fine se te ne sei andata è perchè come ben sai dentro di te c'è una grande diffidenza verso la categoria e alla fine la tua convinzione si è perfettamente realizzata con la tua dipartita. Poi ritengo che siamo adulti e che non si possa abbandonare un adulto, solo un bambino si può abbandonare, certo che nella relazione terapeuta-paziente il paziente è debole come un bambino, ma evidentemente era venuto il momento di spezzare quel legame. Credo e penso che tra un pò di anni la rivaluterai e vedrai l'utilità che ha avuto per te. E se ti posso dire ...dare l'abbandono è molto più dura di subirlo, sapere che fai del male ad una persona ma essere perfettamente consapevoli che quello potrebbe essere il suo massimo bene è una realtà difficilissimo da attuare, non so se la tua dottoressa sia così consapevole e saggia, ma ti invito a prendere in considerazione anche questa opportunità. Ricordati comunque che con ciò che ti ha detto lei ti ha perso, ha perso una paziente e un certo ritorno economico e anche un pò la faccia ...per cui, se l'ha fatto consapevoltmente tanto di cappello!!! Non condanno comunque la tua rabbia nei suoi confronti, è un'emozione importante con cui ti sei confrontata di nuovo, vivitela e poi sarai in grado tu, come già sai, di trarre il meglio da questa esperienza. E' solo quando l'allievo è pronto che il maestro compare, ogni fase ha il suo maestro, non dovresti avere paura di lasciare chi non ti può accompagnare oltre. Mi sembri una persona molto in gamba, molto profonda e molto ricca, non sorprenderti se non tutti possono continuare a seguirti!!! Lo sai che poi l'allievo supera sempre il maestro!!! Spero di essermi spiegata chiaramente e se non è chiara la mia posizione dura e ferma la ripeto ...non sosterrò mai chi si sente vittima di un altro, non accetto che sia data la colpa all'esterno, chi ci dice che la vittima non sia molto più carnefice del carnefice? (il carnefice agisce, la vittima prepara il piano, questo è il mio pensiero) ....molto probabilmente tutto questo perchè probabilmente anche io accuso e dò la colpa a chi credo mi abbia fatto del male, ma dai miei "pazienti" o interlocutori pretendo molto di più che da me stessa! Posso essere perdonata? E comunque a parte la durezza e la rigidità di questa mia posizione, (sarà marte congiunto a Saturno?) è vero che ci sono persone che agiscono in modo inconsapevole nel mondo e che possono fare molti danni, ma ....come dicevo prima ...chi ci può dire che quel danno è un danno vero è non è solo un regalo per quella persona? Scriveva Richard Bach : "Tu cerchi i problemi perchè hai bisogni dei loro doni". Con questo chiudo, ti abbraccio e ti ringrazio ancora una volta del bellissimo scambio che mi hai dato l'opportunità di avere, e se vogliamo continuare su qualsiasi argomento mi trovi molto contenta, a tuo rischio e perciolo però, sai che sono un'osso duro ....ma solo con chi penso o sento che lo può sostenere!!!! Ciao! (oh, comunque anche io mi posso sbagliare, eh!!! ....rimane come sempre il mio pensiero) Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA |
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del 17/11/2007 17:27:26 |
Caro Arcangelo,
voglio rispondere direttamente anche a te. Innanzitutto grazie per avere dato il via ad un'ottimo tema di discussione, non sai che piacere ho nel potermi confrontare così con voi!!! Poi però devo dirti che non sono d'accordo con te sull'idea che hai tu di specialista....Non so se parlavi di psicoterapeuti o di medici, perchè so che gli psicoterapeuti sono quasi sempre supervisionati e dunque, fanno anche loro il loro percorso esperenziale su se stessi, ma i medici no di sicuro. I medici hanno imparato altro e non conoscono affatto la psicologia e le dinamiche psicologiche a meno che non siano personalmente avvicinati a ciò perchè all'univeristà queste cose mica ce le insegnano e nella pratica poi i medici sono coloro che devono fare la giusta diagnosi e dare la giusta terapia, chirurgica o farmacologica che sia, solo ultimamente si sta dando più valore al rapporto umano, ma credimi ....io sono scappata dall'ospedale perchè proprio non c'era un minimo di umanità e tutti erano solo dei numeri senza sentimenti o emozioni e se li avevano non dovevano essere assolutamente considerati. Questi sono la maggior parte dei medici, ma per fortuna poi ogni individuo si evolve anche singolarmente e c'è anche chi ha fatto dei bellissimi percorsi personali e conosce l'umanità l'empatia e anche le dinamiche di potere in cui si può cadere. Ma ciò è un pò raro ancora. Comunque poi non ritengo assolutamente che il medico o lo psicoterapeuta debbano essere degli amici e ti spiego perchè. Come ho già scritto in precedenza la relazione terapeuta-paziente non è simmetrica, non è paritetica, dunque non si può pensare di essere amici, infatti gli psicoterapeuti non possono esercitare la loro professione con amici o parenti, perchè il paziente è sempre quello più debole e il terapeuta quello più forte, il riferimento, colui che deve dirigere e gestire la relazione. Questo però non significa che non possa essere umano, empatico o umile, anzi ritengo queste doti necessarie e indispensabili in un valido terapeuta, ma purtroppo queste cose non si imparano all'università, non ce le insegnano e o uno ce le ha o non ce le ha e solo con la propria esperienza personale le può tirare fuori, migliorarle e valorizzarle se in qualche modo sono presenti in lui. Poi per il discorso che dici se uno non ha senso critico ...sono dell'idea che uno sempre e dico sempre si attira ciò di cui ha bisogno, purtroppo e per fortuna. E per gli specialisti con il tono di superiorità, cosa ci vuoi fare? Loro credono che il meglio sia quello, hanno imparato quello, gli fa comodo quello, hanno tutti i vantaggi a fare così, ma anche noi cerchiamo sempre i migliori vantaggi per noi in tutto quello che facciamo, possiamo condannarli? Basta non dargli più potere e da soli si esauriranno, ma finchè c'è chi si sottomette e gli dà potere questi sussisteranno. Ognuno serve all'altro per vedere di sè ...ti reputi "deluso", cosa vuol dire per te deluso? Cosa senti quando dici questa parola? Che valore ha per te questa parola? E così si potrebbe continuare ... anche io sono tanto delusa per il comportamento di certe persone, ma sono delusa io ....oppure semplicemente mi sono aspettata troppo da quelle persone che assolutamente non potevano sostenere ciò che io volevo? Sono delusa io oppure ho appiccicato al primo che mi capitava il mio modello di realtà e volevo a tutti i costi che fosse così e quando poi invece il povero malcapitato non ha più potuto sostenere ciò che mi dava, sono rimasta delusa io oppure ho potuto vedere il mio egoismo e il mio bisogno a volere che l'altro fosse come io volevo, come era la mia idea, come credevo che mi stava facendo vedere di essere? Sono io che sono rimasta delusa o il poveretto che ha fatto di tutto per soddisfarmi e poi invece ha dovuto cedere perchè incapace di adattarsi ancora così tanto ad un ruolo non suo? Ai posteri l'ardua sentenza! Grazie ancora di questo prezioso confronto, mi piace un sacco! A presto, un abbraccio! Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA |
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del 17/11/2007 17:45:25 |
Cara Lidia e voi tutti,
visto che siamo ancora in tema di rabbia, vorrei proporvi un tema natale molto molto importante, quello di Bruce Lee, il re delle arti marziali. E' nato a San Francisco il 27 Novembre 1940 nell'anno del drago e nell'ora del drago, cioè tra le 6.00 e le 8.00 di mattina, non sono riuscita a trovare l'ora esatta, comunque ho fatto una media e ho scelto le sette, visto la valenza particolare anche del numero 7. Se fosse nato alle 7, questo è il suo tema: Sole Sagittario in prima quasi congiunto all'ascendente trigono a plutone e chirone in VIII in leone, trigono al nodo sud ariete in IV, Luna tra la XI e la XII in scorpione congiunta a mercurio (scorpione in XII) e a marte e venere (scorpione in XI) opposta a Giove, Saturno e Lilith congiunti in VI in toro, nettuno in X, dove si trova anche il nodo d'arrivo in bilancia, trigono urano in VI, che è quasi opposto anch'esso alla luna (Urano a 23 gradi del toro e Luna a 11 gradi dello scorpione). Plutone queadrato a Giove, Saturno e Lilith congiunti. IC in pesci a 17 gradi. Un vulcano in continua esplosione, o come si potrebbe definirlo? Non ho mai visto una luna più aspettata di questa!!! Chi vuole commentare sarebbe molto gradito il vostro parere. Un saluto! Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA |
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del 17/11/2007 18:04:56 |
Vorrei anche che deste un'occhiata al giorno della sua morte, il 20 Luglio 1973 ad Hong Kong: Nettuno (04 sagittario) era congiunto al suo sole (05 sagittario), congiunto anche all'ascendente se l'ora di nascita è le 7, poi c'era Urano opposto a Marte (18 gradi dell'ariete) quel giorno, Luna in pesci 23 quadrata a Saturno e poi altri elementi ...non so ditemi voi.
Sapete che c'è ancora un pò di mistero sulla sua morte, sembra per una forte emicrania e conseguente assunzione di un farmaco che gli avrebbe fatto reazione allergia provocandogli edema cerebrale, ...potrebbe essere nettuno sul suo sole in prima ...un' 'allagamento' del cervello? Oppure per droga? Oppure? Saluti Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA ...TEMA DI BRUCE LEE |
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del 17/11/2007 18:51:39 |
CHIARA non potevi essere che un ariete!solo tu potevi proporre il tema di Bruce Lee...arti marziali come marte tuo governatore...io l'amavo da ragazza..forse lui riusciva a rappresentare la rabbia che covavo in corpo...Anch'io ho praticato le arti marziali:facevo Judo (marte in pesci in 5) ero veramente brava.In un combattimento per non arrrendermi ho rischiato lo strangolamento.Che gusto!
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a cura di MIRELLA/BILANCIA/BILANCIA |
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del 17/11/2007 19:28:58 |
Sei sì un osso duro, cara Chiara.
Anche io ti ringrazio perchè mi dai l'opportunità di venirmi a muovere su un terreno per me insidioso. Quello in cui un'"autorità" qualifica una mia situazione in un modo che io sento duro, e contro questa durezza mi ribello. Mi piace molto questo confronto e io mi ci metto in gioco. E non credo di creare un brutto clima, perchè davvero quello che sento è la voglia di dirmi agli altri per quello che sono (più affermazione di così!). E senza la paura del giudizio. Sono molto molto contenta di me. E spero di non offendere nessuno, semmai sappiate -ma lo sapreste di certo - che non è voluto! La tua durezza mi ricorda la frase di mia madre (ops, scusa, spero di non fare transfert) che il medico pietoso fa la piaga infetta. Credo che in ogni cosa ci sia una verità, e questa l'ho sperimentata quando dovevo disinfettare i miei bambini da una feritina! Ma io, nonostante la durezza sperimentata nella mia vita, sono dell'idea che il miglior modo di apprendere è quello sereno e non quello basato sulla sofferenza e sulla paura. Quindi mentre disinfetto la ferita al mio bambino, lo rassicuro con le parole più dolci che posso trovare, le più convincenti, il tutto per evitare un trauma. Ora io non mi sto atteggiando a vittima, nè qui (siamo qui per parlare e metterci in gioco, se ci va; io colgo l'occasione, che mi pare ghiotta). E non mi sento per niente vittima di lei. Sento solo e dico che quel modo per me non è "umano" nè empatico, nè rispettoso dei tempi della persona. Ribadisco che io ero nelle sue mani, che il rapporto era squilibrato e lei ha usato, per dirla con le tue parole, una durezza che mi ha ferito, prima di curarmi. In tutte le tue spiegazioni, molto dotte e accurate, io trovo solo la difesa del ruolo. E del metodo duro, rigoroso, inflessibile. Sembrerebbe. Mi stupisco che tu sembri non pensare che potreti sbagliarti in quel giudizio. Non sopporti chi fa la vittima e dà la colpa gli altri, d'accordo. Ma questo non dovrebbe farti diventare tutta d'un pezzo, credo. Nel senso che ci vuol anche compassione-comprensione(almeno in qualche grado, verso chi è più inditro nel cammino). Ad esempio, io ho sentito da più professionisti coi quali comunque poi mi sono confrontata, che uno psico-terapeuta non dovrebbe mai dire al paziente cosa deve fare. Tipo appunto se ti vuoi separare allora fa la valigia in 2 ore. E di fronte a una cosa così macroscopica tu continui a dire che lei si è comportata perfettamente? Lo sai che così facendo tu è come se dicessi che io sono "guarita", diciamo così, grazie alla sua bravura? E non nonostante il venire meno al patto esistente tra noi. Così togli i meriti a me. Che visto che ho subito un rifiuto e sono stata praticamente etromessa perchè non adeguata ai suoi standard ho saputo fare il doppio salto mortale e venirne fuori vincente. A prova di ciò riferisco che lei mi aveva detto che una simile terapia richiedeva molti soldi, molto lavoro e MOLTI ANNI. Come mai non mi ha ricontattato, se la sua era una tattica, per vedere se mi ero suicidata o ero andata in depressione o ce la stavo facendo? In quel caso mi poteva dire: ecco, vedi che ce la puoi fare? ora riprendiamo la pratica bioenergetica (che, appunto, richiede molti anni e non 1). Insomma, non ci sono i presupposti secondo me perchè tu sostenga che lei è in gamba. Tra l'altro ho anche saputo poi di voci sul suo conto poco lusinghiere come professionista. Ma non è questo, anche se la fonte era attendibile. Perchè senti il bisogno di difenderla a tutti i costi? E perchè mi parli alla fine come un medico? Hai detto dei 2 ruoli, sì, ma io sento solo il medico nel suo ruolo. E poichè io non sono un medico, non ti posso ripondere su quel terreno. Così non avvalori il confronto vero tra noi. E' come se - sento - tu non ti volessi mettere in gioco come persona, come amica e studiosa di un salotto astrologico. E' a quella Chiara che io parlo. E' la sua voce che volevo sentire. Sai, Chiara, questo diquisire mi serve tanto tanto. E sento ora con te un legame speciale. Come rispecchirsi per vedere cose speculari. E riesco a dire il mio pensiero che contrasta il tuo e scende nel tuo peronale senza sentire aggressività, o frizione, o fastidio, o paura. Sento che non riesco a parlare un linguaggio che coglie nel segno che io vorrei (non convincerti della mia visione, ma ad esempio solo sentire che accogli la mia esperienza e il suo senso, intendo che accetti la possibilità che sia diverso da come dici tu): ma ciò non mi fa stare male. Penso che comunque sto cercando di comunicare con te accettando che potrei fallire. Ma sento anche che tu accetti il confronto anche se secondo me ...non consenti il contatto al tuo lato più personale. Ma in questo è la tua libertà di accettarlo o meno. E io riesco a non dolermene. Meraviglioso. La medicina omeopatica e l'ayurveda li considero grandi opportunità e meravigliose discipline;le uniche con le quali mi farei curare.(e lo faccio). Ah, poi volevo precisare una cosa che forse non ho detto chiaramente: io non solo non rinnego le terapie che ho fatto (come del resto non rinnego o rimpiango niente che ho fatto) ma continuo a pensare che sia importante cercare aiuti di questo tipo per fare percorsi o parti di esso. Lo consiglio, perchè altrimenti la strada è lunga e a volte impossibile! Ma allo stesso tempo non idealizzo più la categoria: so che hanno limiti (magari troppi,ma vista la specificità e delicatezza del ruolo forse è inevitabile, credo), so che ognuno trova ciò che gli serve (infatti io mai ho trovato nella vita la pura comprensione il sostegno che pensavo mi sarebbero serviti: il tema me lo dice il perchè, lo so, è molto dura, ma il premio sarà la vera autonomia nel mantenimento della mia apertura ed umanità, certo più miraggio di una vita da percorrere, avvicinamento progressivo a un obiettivo irregiungibile di una vita; quella terapeuta si inquadra esattamente nel mio percorso; ma ciò non la rende affatto di per sè una buona terapeuta più di quanto un assassino -passami ti prego l'esagerazione voluta- sia un buon maestro). Difendo la mia visione di lei e il mio giudizio da paziente ed estranea al modno professionale medico (che non significa però che io non possa averne informazione e concezione mentale). Rispetto la tua professionalità e il ruolo che ricopri e difendi (e chiedo scusa dei miei timori pregiudiziali sulla classe medica: a mio merito va che li ho detti chiaramente i miei timori). Fatico (perdonami!) a rispettare un'autorità dura. Ma l'autorità dura che mi rappresenti non sei tu! Rispetto la donna dietro quell'autorità. Desidererei incontrare anche la persona fuori dal suo ruolo, l'amica di blog, la donna che sta dietro. E chiedo a lei se può capire le emozioni di ciò che ho vissuto. Certo sono sicura che non intendi per fare la vittima il mio raccontare che lei mi ha fatto male, che ritengo non sia stata una valida psicoterapeuta, anche se un'ottima maestra di vita (come lo siamo tutti). Tutto ciò, ripeto, non per dichiarare che non si deve andare dagli psicologi. Semmai solo per dire che un pò di cognizione sul lavoro con le emozioni ce l'ho (anche di emozioni in lavori di gruppo mal gestite, vi risparmio il racconto), aspetti negativi e difficili in primis, per cui so quello che dico quando affermo che non ho paura di correre il ischio connesso nel mettermi in gioco ancora e ancora, in laboratori con Lidia e Arcangelo e chi vorrà, con altri professionisti (se dovessi avere un qualche colpo di fulmine in merito), con qualche sciamano incontrato sulla via, ecc. ecc. Fondamentalmente proprio perchè mi fido che quanto mi accadrebbe sarebbe comunque buono per me, che avrei il modo di gestirlo. Ti ringrazio profondamente per l'opportunità di questa interazione. Non ho guardato il tuo tema (se ne hai dato gli estremi; il mio c'è in giro). Ma secondo me io e te incarniamo i 2 poli debolezza/fragilità (o auto-presunta tale) da un lato e durezza /autorità (ma anche ruolo) dall'altro. Atteso che non c'è equilibrio senza conciliazione dei poli, la forza non può essere rigida e deve aver integrato la morbidezza (diversamente finisce per divntare fragilissima), e l morbidezza non può permettersi di demandare la forza da cui cerca sostegno agli altri pur di continuare a identificarsi con la parte "buona e sensibile" (altrimenti finisce per diventare tirannica nel suo ruolo vittimistico).Come sempre, ciò che neghi ti divora. Grazie di tutto, Chiara. un abbraccio (caldo e morbido) Bruna |
a cura di BRUNA |
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del 17/11/2007 19:41:43 |
Ah, Chiara, scusa, una precisazione: non me ne sono andata da lei perchè so che non ho simpatia per i medici (e comunque amo le eccezioni). Me ne sono andata da lei perchè lei si stava incavolando in quanto io dopo 1 mese non mi smuovevo. Oltretutto, ora che ci penso, con la scusa che era in uno studio non ben attrezzato non mi faceva fare niente di bioenrgetico da molto tempo. Mi sono sentita incastrata, messa all'angolo, angosciata, e pensavo che con lei ero arrivata al punto del quasi litigio
Io avrei continuato, eccome, ma andare da una psicoterapeuta di fronte alla quale io dovevo fingere per compiacerla, e lei che si risentiva se io dicevo il mio pensiero dissenziente...Boh! farà parte delle terapie.....ma non penso. E con questo chiudo sulla famosa psicoterapeuta. Ciao di nuovo Bruna |
a cura di BRUNA |
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del 17/11/2007 20:10:33 |
che aria gelida in questo blog! fortuna che trattiamo il tema della rabbia!
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a cura di MIRELLA/BILANCIA/BILANCIA |
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del 17/11/2007 20:36:55 |
Ma perchè?
Ci sono cose che non si possono / devono dire? Io ho abbracciato sinceramente e calorosamente Chiara e sono contenta di approffondire questa cosa che mi capita con lei. Mi sono pure trattenuta a dirle ti voglio bene per non rischiare scivoloni patetico sentimentali! Le sono grata e lo dico. Cogliere le occasioni che si presentano per parlare davvero con le persone.... Non era uno scambio gelido, mio Dio! ma forse sono un'ingenua....e in realtà non si può. In questo caso mi dipiacerebbe tantissimo essermi sbagliata. Ma ci credevo. Ciao Ciao Bruna |
a cura di BRUNA |
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del 17/11/2007 21:32:47 |
Cara Bruna,
rispondo qui in sequenza a ciò che mi hai scritto e che mi ha colpito di più: dal mio punto di vista le parole dolci e rassicuranti servono mentre ti curi di qualcuno, ma conta di più l’animo che c’è sotto, se lo rassicuriamo ma in fondo abbiamo paura noi stessi, ovviamente si dà un messaggio contraddittorio che il bambino non saprà proprio come leggere, per cui talvolta dal mio punto di vista è meglio il silenzio che tante parole. Ma le reazioni istintive si fa ben fatica a controllarle e comunque sono certa che chiunque in qualunque situazione, a maggior ragione una madre con i propri figli, faccia il meglio che crede. Poi se leggi bene, alla fine proprio infatti ho scritto che potrei sbagliarmi, anche perché io non ne so niente della vostra dinamica e ho cercato di farmi una mia idea con gli elementi che mi hai dato, ma ciò che credo e che ho voluto esporre è che io penso che non ti serva niente mettere l’accento sui suoi eventuali errori, se non a persistere in una dinamica non funzionale. Di conseguenza quando ho scritto che lei è stata perfetta per te, mi riferisco a perfetta quale strumento per la tua crescita, a prescindere dall’aiuto e dall’appoggio che ti abbia potuto dare o non dare, per il resto non mi interessa dare giudizi, e non posso certo essere io a giudicare, non c’ero neppure …figurati! Comunque rileggendo ciò che ho scritto oggi pomeriggio vorrei solo correggermi di una cosa che ho scritto e che mi rendo conto non è proprio il messaggio che volevo dare, ti ho scritto che professionalmente la appoggio, ma come ti ho già scritto sopra io non ho strumenti per giudicare, proprio non ne ho e ho scritto che la appoggio perché nella mia testa mi ero fatta un’idea leggendo le dinamiche che mi hai raccontato ma come ti ripeto non posso certo io giudicare lei né in un senso né in un altro, non ne so proprio nulla e anche se altri psicoterapeuti ti hanno detto che lo psicoterapeuta non dà mai consigli e dunque questo ti sembra un clamoroso errore …io comunque ho imparato nella pratica clinica del mio mestiere che tante cose apprese sui libri e all’università erano molto diverse da ciò che poi si presentava e dunque, è sempre la scienza ma anche il contesto e la nostra individuale coscienza che ci deve guidare e non solo le regole fisse. E comunque ti ripeto, non la sostengo, né la accuso, non ho elementi per giudicare e comunque normalmente proprio non mi interessa farlo perché a quello ci penserà chi deve, non è il mio ruolo, neppure un divertimento per me. Poi per il fatto che io ti parli da donna e amica del blog, non so cosa dirti, è questo che mi viene, saranno mie resistenze? Sarà che sono tutt’una nelle due parti di me? Non ne ho la minima idea, ma come ti ho già scritto pensavo anche io di avere due idee ed invece mi sono ritrovata ad averne proprio una sola e quella ti ho esposto, in maniera molto diretta e appunto forse un po’ dura, ma è questo quello che sono, al momento per lo meno. Dunque anche io, come vedi mi dò per quello che sono, che poi piaccia o non piaccia cercherò di non sentirlo come un problema mio. Apprezzo comunque molto la sincerità e la verità con cui ti poni e ti metti in gioco e ti ripeto che sento lo scambio molto utile e divertente e assolutamente non sento nessun clima ostile, spero altrettanto sia da parte tua. Dunque, ti porgo cari saluti e ti auguro un morbido sabato sera! Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA |
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del 17/11/2007 21:42:42 |
Mire
smetti di dire cavolate!!!! Scusate il tono che uso con lei, ma la conosco personalmente da un pò di anni oramai e mi permetto ....e per fare la saggia ...se trovi ambiente gelido fuori di te vuol dire che non integri la freddezza che infondo hai tu dentro di te!!!!! Ahahahahahah!!!!! Ciao Mire ...sono in attesa dei commenti sul tema di Bruce, parliamo o non parliamo di astrologia???!!! Insomma!!!!! |
a cura di CHIARA INESIA |
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del 17/11/2007 21:51:10 |
Ah Mire,
ma che bello che hai fatto Judo, ti ci vedo proprio, che risate!!!!! Io inzierò quando tornerà il mio "re" ....me le insegnerà lui le arti marziali!!!! Besos!!!! |
a cura di CHIARA INESIA |
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del 17/11/2007 22:30:07 |
per Chiara- inesia e Bruna
uno spunto giocoso a voi che mi avete cullato un pomeriggio in cui mi "ero appollaiata sull'amaca dei dubbi" Vi interessa l'emozione di uno spettatore??? E' intrigante la vostra messa-in scena di un film-dialogo: Titolo "Scandalo al Sole/ombra ...di Valori professionali".." Mi sono accomodata in prima fila e -al buio della sala- ho fatto click alle mie percezioni: da subito..le prime scene.. avvertivo -in trasparenza-che il titolo non era azzeccato..anzi... masticando le noccioline-per concentrarmi meglio- mi dicevo: Prima o poi quel "noioso-finto duello fra "ruoli accademici" si sciogle e saltano in scena i "sottotesti"( che-da spettatore-ho sentito l'anima pulsante del "vostro diluvio di parole" )-avete scritto,detto,dialoghi fitti fitti -da spettatore quasi mi sentivo alla radio e non al cinema... e in quel diluvio -sconquassata fra mezzi diversi- ho perso un pò il filo...era in fondo una cosa vostra- poi un 'emozione mi ha risvegliato: Quei piccoli personaggi-avvolti e imprigionati nel vostro sottotesto- li ho sentiti gridare...nuotando-indefessi e coraggiosi-fra diluvi di parole e parole - chiedevano un pò di luce ai loro sforzi"..arrivati lì in scena per caso ( O.WILDE diceva: "Il caso-nostro signore di genio" I CO-PROTAGONISTI (L'ECO PIU' SINCERO ALE VOSTRE PAROLE) e poi,dalla platea ,sospirava lo spettatore: "Almeno quella "poraccia terapista si libera di quel ronzio alle orecchie e ..si toglie la psicosomatica preoccupazione di avere un disturbo serio(-anche agli esperti succede-) Due protagonisti. una dura/comprensiva...l'altra empatica/dura ....un imbuto di emozioni..... e io, che sono lo spettatore e-per finta- dice lui ho pagato(-ma qui il prezzo è solo la metafora per un aiuto che arriva da fuori-) MI VOGLIO EMOZIONARE DELLE COSE AUTENTICHE CHE..NELL'INGRESSO DELLA SCENA CON TUTTI I PERSONAGGI HO SENTITO: Quei co-protagonisti che nuotano coraggiosi-e non ascoltati- nel diluvio di parole buttate in scena dai protagonisti...ora è li che si sposta -per me spettatore- l'emozione( e non è questo il nome della sala in cui siamo ospiti?!) In quel diluvio-fra onde di parole di co-protagonisti che si sbracciano in vari stili,ben attenti a stare a galla, e con l'animo in desiderio di trovare un appoggio-un contatto vogliamo accendere lì "l' occhio di bue" e far parlare loro(quelle braccia dei due protagonisti che si sbracciano per raggiungersi e che-senza saperlo hanno creato la VERA EMOZIONE IN NOI SPETTATORI??? Io ,sono sempre in prima fila,è buio... ma sento gli aliti attenti di tante persone...in attesa ...dopo l'intervallo e le dovue noccioline... comincia il film vero????? .. |
a cura di NAJA |
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del 17/11/2007 22:46:47 |
Cara Naja bellissimo il tuo commento, complimenti, hai avtuo una percezione davvero originale del nostro confronto.
Comunque da parte mia mi verrebbe da dire ...THE END!!! Proprio nel momento più bello gli attori lasciano il palco ....e ...che ognuno se la veda ora con le proprie proiezioni e le proprie vere emozioni!Che te ne pare? Beh se ti piace, devo dire che io e Bruna allora abbiamo una carriera assicurata ...abbiamo dato vita ad uno psicodramma e non ce ne siamo neppure rese conto? Mahhh ...tutto può accadere! Un saluto! Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA |
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del 17/11/2007 22:52:02 |
scusate la ripetizione del messaggio ...ma non me lo prendeva ..ed invece era andato ...vabbeh
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a cura di CHIARA INESIA |
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del 17/11/2007 23:11:22 |
un applauso non è mai l'appagamento di un desiderio ma semmai.....il tentativo di reclamare "un bis" che ( nella vita- come in scena -non è mai uguale) dischiuda nuove emozioni:
un "attore" se ama il suo personaggio..soffre quando il sipario si chiude... perchè nella sua" anima" sa "che ancora una volta in più" può essere "la volta buona" per pizzicare le corde di quell'ARPA CELESTE che ci fa essere felici solo se aggrappati alla musica "delle emozioni sincere".... THE END..è un telecomando che ha esuarito le pile...oppure ?????? |
a cura di NAJA |
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del 18/11/2007 03:46:07 |
Proverò a scrivere questo post tra la stanchezza (oggi al lavoro sono state 10 ore quasi senza fermarsi e pause) tra un'opposizione Marte di transito-Luna radix e l'ora tarda, per cui chiedo anche un pò di comprensione per eventuali errori di battitura, trascrizione o erroneamente concettuali.
Dunque, il The End di Naja è già sibilato (o forse era di Chiara?) tuttavia rispondo alla "letterina" personale di Chiara (scusa ma Inesia mi sa di troppo impersonale, mi sembra di rispondere ad una commercialista :D)esponendo i miei punti di vista,che almeno inizialmente rimarco: rianalizzando i messaggi, abbiamo di nuovo concretamente espresso tutti i 3 gli stessi temi, ma attraverso il linguaggio si fa confusione...e si moltiplicano gli equivoci. Abbiamo detto tutti e 3 che le emozioni e i percorsi emotivi di crescita e consapevolezza sono molto delicati, conveniamo sul fatto che per fare percorsi di lavoro nel quale aiutare gli altri sono fondamentali empatia,umiltà e umanità, e conveniamo anche sul fatto che la miglior maniera di guarire assecondi canoni non "istituzionalizzati" in maniera dogmatica e sistematica, ma mettendo in luce qualità primaditutto personali. In più, abbiamo tutti e tre retroterra e rendicontazioni culturali e di vissuto nelle quali possiamo confermare il fatto che bisogna ascoltarsi prima di tutto, e fare se si può una concreta e il più possibile lucida autoanalisi delle dinamiche e dei nostri comportamenti anche "riflettuti" da altre situazioni o persone, concedendoci quindi una certa responsabilità -che tralaltro è uno dei punti fondamentali guida nel saper leggere un tema natale ma soprattutto interpretarlo a livello personale. Ora invece analizzo qualche cosuccia sempre per un nostro sistema di confronto che anzichè essere algido è sia dialettico, sia personale, sia stimolante, sia sociale. Inizialmente devo essere sincero, il tuo ruolismo mi è stato un pò sulle antipatie:inizialmente perchè richiamava la figura saturnina di incipit all'ordine, alla rivalutazione dell'eventuale entusiasmo mio e di bruna di partecipare ad un gruppo coadiuvato da Lidia, con una certa durezza non mancante di professionalità. Ho tralasciato di scrivere un post pari pari a ciò che ho scritto su vari fogliettini di carta, poichè mi sembrava prima di tutto troppo pedante e puntiglioso, anche se molto, forse troppo convincente. Poteva sembrare una manifestazione forzata e poco disposta al dialogo. E quindi mi offro anch'io qui, proprio come Bruna, (magari non proprio come lei :) ma ci arriverò) cmq,eccomi qua.. Avete già "risolto" la questione della psicoanalista bioenergetica, quindi non risulterò parole inutili e forse fuori luogo/dal coro [anche se inizialmente la tua apparentemente parziale presa di posizione che non intravedeva errori nel suo comportamento e non ammetteva immedesimazione nell'esperienza di Bruna mi ha piccato parecchio;per poi capire che non biasimavi il ruolo, perchè cmq è un lavoro di disponibilità verso il prossimo -e penso anche per il quale hai studiato, le tue aspirazioni,gli ideali (hai un nettuno forte vero ;) l'ho visto dagli altri posts) ecc ecc..] Solo una cosuccia: all'inizio la posizione della psicoterapeuta bioenergetica la reputi perfetta per il ruolo che ha avuto per Bruna, il discorso della vittima e del rinforzarsi, bla bla bla..ma non avevi detto che le emozioni sono cose molto delicate e che ci voglioni specialisti adatti e che non diano scossoni??! :P:P senza contare che da quanto ho letto non l'ha chiamata più..vabè vabè lo dovevo dire, era troppo grande questa :P l'ho voluta.. Cavolo, mi sto accorgendo che il mio post era fin troppo caustico :O debello parte del programma..vabè che è il post sulla rabbia, ma non provochiamo ^^ Cmq: io non ho detto che gli psicoterapeuti debbano essere SOLO amici-una pizza la sera, le confidenze. Assolutamente No -e anche qui questo linguaggio malnato, non sai quanto anelerei ad una forma di scambio reale con le persone perchè ogni volta può nascere un equivoco. Io ho detto che bisogna togliere questa velo d'inarrivabilità autoritaria che spesso si intravede (o almeno io ho percepito) in alcune figure che inevitabilmente fanno fatica a stabilire qualsiasi tipo di contatto con il paziente, e che si trovano ineluttabilmente penalizzate nel rapporto e nella riuscita di esso. E anche qui il concetto di amico non era quello che volevo esprimere. PROMETTO a me stesso che la prossima volta sarò categorico e forbito nell'uso di parole da aggiungere nella frase! (una cosa che sto imparando con questo scambio..) Il concetto di "amico" erroneamente digitato (perchè da adito a idee e immagini nella mente che non corrispondono a quelle che volevo io) si affidano ad un'immagine ben più vasta che tuttavia, lo riconosco, fa fatica a contenersi nella parola. (e qui sono reo confesso). In realtà la disposizione di compartecipazione affettivo-emotiva dell'analista (chiamamolo così-specialista è già stato inflazionato) è una figura molto complessa. Non solo padre, non solo amico, non solo madre, non solo fratello, non solo sorella. Sicuramente "asessuato"per una certa logica di crescita ed evoluzione, ma in una realtà simbolica nn è mai così (alcuni infatti consigliano a seconda dei casi di andare da uno psicologo maschio o femmina a seconda dei casi). Questo non è un tentativo di demandare all'Altro i ruoli che completano un certo quadro, beninteso. Ma è l'effettiva figura universale che alcuna volte viene trasposta risultato di alcuni transfer effettuati inconsciamente.E sono anche d'accordo sul fatto che la relazione non è paritetica, assolutamente sì. Ma altrettanto assolutamente, chi sta dietro la scrivania deve essere chi "accompagna" il cliente-paziente;non sono completamente d'accordo sul fatto che il terapeuta è il più "forte" come dici tu e il cliente è il più debole. io direi che il paziente è più al buio mentre il terapeuta ha la lanterna. Ma questa lanterna gli si è accesa quando è arrivato a scoprire se stesso un pò di più. E così può guidare successivamente il paziente cieco nello scoprire sè stesso.Ma penso che anche su questo, verbo a parte siamo d'accordo. Per invece gli specialisti pieni di sè, impossibilitati a vedere evoluzioni che non siano vedere oscillare o impennare il proprio conto in banca, bè quelli mi danno un pò fastidio. (1pò..minimizziamo)E tu dici..cosa ci vuoi fare? Bè di sicuro un pò di sgomento lo provocano.Proprio perchè incalzano quel ruolo, che necessita (leggi DEVE) avere un MINIMO di consapevolezza personale. Tu potrai dire ah ma il cammino individuale ti fa fare certe esperienze,sei tu che provochi certi incontri che ti "servono" per crescere, è il sè che ci mette a contatto con certe realtà, e così via. Quindi alla fine tutto serve,l'importante non è ciò che accade e come ti cambia. Mi può stare bene in un contesto generalizzato: faccio la stima della mia vita, e dico: peròh, non male..oppure sì ma poteva andare meglio..quello consapevole dice: No, tutte le difficoltà mi sono servite per crescere soprattutto le più difficili.. E allora tanto vale prendersi un tema Ultra difficile secondo le proprie tematiche e svilupparlo qui sulla terra..non mi sembra una soluzione..poi se non riesci te ne trovi il doppio.. Vabbè sto divagando. Dunque. Il punto è che da un punto di vista funzionale e logico il discorso funziona (e infatti lo fa) però da un punto di vista più emotivo, scoccia. e scoccia parecchio, anche perchè tu ti senti davvero una m***a, non capito, senza evoluzione, e più angosciato e triste di prima. la vittima forse, certo. Ma la persona deve anche avere un minimo di comprensione per capire. Se non propria, degli altri. E qui appoggio bruna.Sono concetti che se generalizzati, rischiano di diventare a sè.spersonalizzati. Certo, io cresco e mi tempro, ma se ciò causa insensibilità all'avvenimento alla fine? tanto tutte queste difficoltà daranno degli utili. Un pò di attenzione la farei, la fatica all'immedesimazione e l'insensibilità sono dietro l'angolo (prettamente saturnino). Certo, ci vuole l'autoanalisi. Certo, ci vuole la lungimiranza. Certo, ci vuole la lucidità. Certo..ci vuole. Ci vuole tutto. Ma si fa col percorso..e nel percorso forse un pò si vuole stare anche un Minimo capiti. O si arriva alla consapevolezza senza proiezioni e accettazione? Granitici? In ogni caso, non bisogna impedire una certa comunicazione tra qualsiasi tipo di paziente e qualsiasi tipo di specialista, analista, psicologo, terapeuta, consulente, per motivi di ruolo o di parcella. Questa è la morte del proprio lavoro, secondo me. Una risposta alla tua domanda "da cosa sei rimasto deluso?". Bè vedi, ragionandoci su penso che si può rimanere delusi di sè quando non si è autentici e in linea col nostro sè più profondo. Allora si verrà delusi sì dagli altri, ma sarà solo un riflesso della non appropriatezza inadeguata a noi che portiamo fuori. Questo non significa che io essere umano di qualsiasi genere o tipo o qualità sono inadeguato, ma semplicemente uso le modalità non adatte per esprimere il mio sè. E questo può essere possibile anche per la psicologa di Bruna, accortasi dopo quell'episodio di non essere in grado di curare o trattare certe casistiche. e può capitare al cliente che si trova a tornare sui propri passi lasciati indietro tempi geologici fa consapevole del fatto che sta sbagliando direzione, non adeguata. Però a tutto c'è un metodo e un comportamento, se è vero che siamo in società e ci sono delle regole. Soprattutto nel confronto umano ed emotivo. un percorso proprio come dici tu, "Molto molto delicato". Detto questo, vaglio seriamente la proposta di andare a letto, data l'ora. Cmq, ravvedo una certa sensibilità (anche sotto a quella scorzona saturnina abbinata) e anche una certa creatività giocosa e ispirata..ma del tuo tema so solo qualche aspetto citato in un tuo post..lascerai mai i dati? Se sì-> sezione astrologia, discussione "Elenco temi natali" aperta da Stefania.. se mai arriverai in fondo al post, fammi sapere cosa ne pensi!;) ora vado, sono cotto brasato. un bacio,un abbraccio, arcangelo Ps. Bruna, rinnovo i miei complimenti e apprezzo molto la tua capacità di far "respirare" ciò che scrivi in maniera unica e personale, dal tuo punto di vista. La persona che legge trova interessante ciò che scrivi poichè è come se fosse vivo in ogni piega del discorso; trabocca,è individualità, espressività e sincerità. un abbraccio. |
a cura di ARCANGELO |
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del 18/11/2007 03:57:20 |
un'ultima cosa: per l'orario di Bruce Lee ci hai quasi preso, è nato alle 7,12 :D
un salutone, arcangelo roooonff... |
a cura di ARCANGELO |
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del 18/11/2007 11:55:30 |
Caro Arcangelo,
innanzitutto sono un pò gelosa dei complimenti che fai a Bruna per ciò che scrive ....il mio asc Leone, la mia Luna Leone e il mio sole ariete in nona ne sono un bel pò scocciati!!! Ma a parte gli scherzi ...so perfettamente che condividiamo e siamo d'accordo sulla maggior parte di ciò che abbiamo espresso e sono d'accordo con te che talvolta ci può essere un pò di malinterpretazione per le singole parole che si usano, e che qui si possono esprimere solo scritte, ma anche tu sai che ogni singola parola ha un peso specifico e molto importante, dunque, noi che amiamo scrivere tanto dovremmo esserne forse un pò più consapevoli... Comunque sono sempre dell'idea che l'empatia possa essere espressa in modi diversi, ripeto che non ho strumenti per giudicare ciò che ha sperimentato Bruna, però mi piace poter proporre punti di vista diversi e se hai presente molto monaci tibetani crescono gli allievi talvolta con durezza e rigore, ma senza assolutamente mancare di amore e di empatia. E ripeto che talvolta è molto più utile e funzionale un bel calcio nel sedere che una carezza. Per quanto riguarda il discorso di psicoterapeuti adatti per il lavoro con le emozioni, io non ho scritto che non devono dare scossoni, come ripeto questi talvolta sono molto più utili di una carezza, ma intendevo personale molto qualificato che conosca molto molto bene le dinamiche psicologiche, le "trappole" in cui si può cadere e gli schemi che i pazienti mettono in atto, che non sono altro che le loro modalità di sopravvivenza in fondo. Dunque quando parlavo di personale altamente specializzato non ho mai parlato di persone nè dolci, nè dure, ma estremamente consapevoli del settore così delicato con cui lavorano. E con delicato intendo che è difficile, profondo, misterioso e che richiede molto sia al terapeuta che al paziente. Sono d'accordo con te quando dici che il terapeuta ha la lanterna, il mio concetto di debole e forte rispecchia ciò che intendi anche tu, però una persona che comunque si mette nelle mani di un'altra è per forza in quella dinamica più debole. Poche persone sanno che il terapeuta è una Guida e che non sarà lui che gli risolverà i problemi e dunque anche questo è il ruolo del terapeuta, di essere chiaro nel suo ruolo e nelle sue possibilità senza creare false illusioni, ecc., ecc. Poi se io cresco e mi tempro ma nel contempo ho sviluppato insensibilità pensi che la responsabilità sia della terapeuta che non mi ha dato la comprensione o la mia? Sono d'accordo che scoccia la vissuta non umanità di un terapeuta, ed infatti ho scritto anche a Bruna che la sua rabbia è lecita e che il vissuto è stato importante per tirare fuori da lei varie emozioni con le quali sicuramente era molto importante che si confrontasse di nuovo, ma ripeto che non possiamo pretendere che un terapeuta ci accompagni per tutta la vita, noi intanto cambiamo e se non è il terapeuta che capisce quando la relazione si è conclusa allora è la vita che te la porta, pari, pari. Io sostengo questo, credo che in parte converrai anche tu con me. E comunque mica tutti i terapeuti vanno bene per tutti? Perchè ognuno di noi è fatto a suo modo e ha le sue dinamiche particolari sia come terapeuta che come paziente, ma normalmente il simile attira il simile, dunque all'inizio ci si incontra per similitudini e se la similitudine è troppo forte talvolta è molto difficile continuare a reggere il confronto e, dunque, il rapporto si interrompe, oppure semplicemente si può riconoscere che quel terapeuta a quel punto non fa più per noi e allora si cambia, oppure se ne accorge il terapeuta e con i mezzi che ha a disposizione scioglie la relazione, in ogni caso secondo me comunque bisognerebbe riconoscere l'utilità del lavoro fatto fin'allora. Se la vediamo così non è meglio? Questo non vuol dire chiudersi gli occhi davanti alla realtà, ma se pensiamo con rabbia alimentiamo rabbia, se proviamo a essere più "morbidi" e comprensivi e soprattutto consapevoli, si vive molto meglio, io credo. Certo non è sempre facile e immediato, allora appunto bene confrontarsi con le emozioni scatenate dall'evento ma poi elevarsi oltre credo sia un passo molto importante, ma che comunque richiede il suo tempo e anche qui, ognuno ha i suoi tempi. Per questo credo che in futuro Bruna ringrazierà questa persona, io credo, ma come sai posso sempre sbagliarmi, questo è come sempre il mio pensiero. Per il mio tema lascerò i dati allora nell'altra sezione, comunque come avevi già notato il mio Nettuno è forte in V trigono al sole e all'ascendente. Ah, però su una cosa ti devo rimproverare, o meglio esprimo il mio sentire rispetto a ciò che hai scritto ...mi sono sentita "storpiata" di una parte molto importante di me quando hai scritto che Inesia ti sembra informale e ti sembra di rispondere ad un comercialista. Io mi chiamo così, il mio nome è comporto di due nomi e non sai che fatica ho fatto a riuscire ad integrare questo secondo nome così importante e difficile, perchè praticamente unico (era il nome di mia nonna, madre di mio padre)!!!! In verità l'ho ritrovato anche in una protagonista di un romanzo argentino, ma comunque se non è unico Inesia, Chiara Inesia, quello che io sono, lo è davvero! Accidenti e chissà poi se ci sono già riuscita ad integrarle queste due parti ...comunque per la cronaca Inesia era il nome con cui i Latini inizialmente avevano chiamato il monte Etna ...poi che non si dica che i nomi non rispecchiano la personbalità o viceversa ...comunque questo mio padre non lo sapeva e neppure mia madre quando me l'hanno dato, anzi per un bel pò di tempo ho creduto, perchè così mi avevano raccontato, che derivasse da un nome russo perchè la mia bisnonna leggeva i romanzi russi all'epoca in cui lo diede a sua figlia (mia nonna appunto) ....per scoprirne poi solo recentemente il vero significato. Comunque va bene che mi chiami solo Chiara, così infatti mi chiamano tutti. Un caro saluto e buona domenica! Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA |
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del 18/11/2007 13:10:39 |
Oooppss!! adesso ti metterai a ridere, cara Chiara INESIA, ma pensavo che inesia fosse il cognome!! (guarda qua questa che continua a mettere il cognome..mi sembra di mandare una lettera ad una che fa le pratiche commerciali...:D:D:D:D:D)
Chiedo venia..non lo sapevo!Ora se vuoi ti continuerò a chiamare chiara inesia, o anche solo inesia, o come vuoi tu :) mi sono letto il post, ora scappo e poi ritorno più tardi. Ciao ciao arcangelo |
a cura di ARCANGELO |
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del 18/11/2007 15:12:33 |
Miei cari,
mi rendo conto che il laboratorio lo abbiamo creato qui. Del resto lo avevo chiesto, no? già prima che Lidia avanzasse la sua proposta per noi. Per me, non so se vi rendete conto di quanto è importante aver potuto esprimere il mio pensiero in questo modo, vincendo i dubbi di un confronto diretto senza rete, fidandomi solo del mio sentire. Fin dall'inizio ero consapevole che in fondo in fondo non ci sono poi tutte queste divergenze, con te, Chiara. Ma ho voluto dare voce a quelle parti che mi sembravano non ascoltate (ma che magari dal tuo punto di vista non lo erano neppure), volevo un contatto più profondo, volevo essere intera. Sono davvero felice che tu abbia sentito il calore e sì, ammetto che l'avevi detto alla fine forse mi sbaglio ma non mi bastava, volevo parlare lo stesso. Per me questo incontro con te Chiara è stato una tra le cose più belle che questo forum mi ha dato e te ne ringrazio tantissimo. E come dici tu è stato divertente e creativo. Ripeto, mi incuriosisce vedere il tuo tema a questo punto, ma mi sbilancio e dico già che secondo me abbiamo stoffe simili, variamente intrecciate. Mi permetti di dire una cosa? Io penso che non abbiamo divagato, ma che abbiamo anche noi qui fatto astrologia, oltre che inscenare uno psicodramma (io amo fare teatro, tantissimo!) e oltre che esserci incontrate. E lungi da me, anche se penso sia superfluo specificarlo, il suggerire che potevi nn essere autentica (quanto ambigua questa parola! ognuno di noi lo è e non lo è allo stesso tempo). E' solo che forse volevo sentirti di più, perchè sentivo già che poteva essere. Mi è capitato qualche altra volta di restarci scornata, con questi tentativi. Ma evidentemente non ho perso il vizio di riprovarci, e ne sono molto felice. Grazie grazie grazie, Chiara. Naja, dolcissima creatura, sono molto lieta ed onorata che hai fatto sentire la tua silenziosa ma intensa presenza. Arcangelo, che dire? Mi pare proprio che funzioni. (Perdonate tutti i miei entusiasmi da I Casa abitata! Tanto lo so che ci sono le ricadute, ma intanto voglio saltellare quando ne ho voglia). Ti abbraccio forte forte, e non sai quanto sono felice per la tua comprensione, che, confesso la mia debolezza., è qualcosa che mi fa tanto tanto bene. Buona domenica, cari Tutti, ora vado a dipingere per tutto il pomeriggio. Bruna |
a cura di BRUNA |
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del 18/11/2007 15:47:42 |
Grazie a te Bruna, ripeto che è stato molto costruttivo per me sia personalmente che professionalmente questo scambio e dunque, mi ritroverete a dire la mia ancora se vorrete.
Volevo inserire il mio tema nello spazio dei temi, ma visto che è qui che parliamo di noi e che è qui che ci siamo incontrati/scontrati ve lo lascio qui: 26/03/1972 ore 12.50 Rimini Poi mi fai sapere la tua interpretazione Bruna, sono curiosa e anche tu Arcangelo... Sono riuscita a trovare il tuo tema Bruna, non mi sorprende vedere il tuo sole capricorno prima casa congiunto a Giove, io l'ho in ariete in IX con Marte in XI congiunto a saturno ...come vedi certe similitudini ci sono. Arcangelo non ho trovato il tuo potresti lasciarlo qui anche tu? Ah, chiamami pure Chiara, va bene così Cari saluti. Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA |
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del 18/11/2007 21:19:49 |
Lo guarderò senz'altro Chiara Inesia.
Sai che olevo chiederti del nome? Anche io pensavo a un cognome e a un modo di presentarti un pò formale, ma non mi convinceva. pensav di chiedertene il significato perchè mi incuriosiva. E mi svela una parte di te passionale e latina, diversa da quello che appare all'inizio. Ti ci chiamo volentieri. Buona serata Bruna |
a cura di BRUNA |
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del 19/11/2007 11:07:01 |
....e dopo una bella lite...pace fatta...
ho assistito al vostro "intenso" incontro e sono contenta che questo forum serva a far scambiare le opinioni e che, nonostante la divergenza di idee, tutto poi si risolva come deve essere fra persone civili ed intelligenti, si continua a dialogare, pur mantenendo le proprie convinzioni di base... bravi un abbraccio |
a cura di LILLI |
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del 19/11/2007 12:17:40 |
Ricambio l'abbraccio, Lilli cara.
Però la mia idea di lite non è propriamente questa, io non sento di aver litigato. Di aver discusso intensamente sì. Affermazione delle proprie idee e difesa della purezza del loro spirito. Che poi ci si sia riusciti o meno, a convincere e "conquistare" l'altro, mi accorgo che non è proprio importante. Averlo fatto con questa intensità mi ha fatto stare bene (e non per la peculiarità dei fatti narrati, che io avevo già risolto felicemente a suo tempo). Quindi più che mai sono d'accordo con te, a questo dovrebbe servire il forum, ad approfondire e a mettersi in gioco, diventatndo così una autentica opportunità di conoscenza di sè. Io ne ho avuta e mi è scaturita da dentro una produttività ed una energia splendida (tra scrivere e dipingere, ieri!! )che mi fanno dire: è assolutamtne vero! Consoscere se stessi significa imparare ad affermare la verità che noi siamo, mentre la ricerchiamo, e significa esprimersi, imparare ad essere. Tutte tematiche che riprendono in pieno la "solarità" ed il fuoco marziani. Vorrei che non ti restasse l'immagine di un litigio, ma non voglio aprire un'altra discussione su questo, stai tranquilla! B Un abbraccione, Bruna |
a cura di BRUNA |
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del 19/11/2007 12:34:06 |
Cari Bruna e Arcangelo,
durante il vostro dibattito con Chiara Inesia avevo tirato fuori di me confidenze a cui avrei voluto un minimo di partecipazione visto che l'argomento era la rabbia... So che rispetto a Chiara Inesia sono una "cacchetta" ma un po' di considerazione si deve dare anche ad altri che intervengono diversamente... Scusatemi se ho detto ciò ma era quello che sentivo e secondo me altri si sentono così... Ale |
a cura di ALE70 |
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del 19/11/2007 15:02:02 |
Cara Ale, mi pareva proprio di averti anche risposto! E tra l'altro di farlo spesso nei tuoi confronti.
Ma sbagli immensamente se credi che io considero cacchetta qualcuno e perciò non ci parlo! E poi in base a cosa? Io con Chiara ho asserito e parlato di interpretazioni che lei aveva dato di cose mie, non di astrologia. Non ho preferito lei a te, ma me, semmai, ad altro. Avresti ben potuto dire anche tu la tua, e magari partecipare alla cosa che stavo vivendo. Ma non mi sogno di prendermela per questo. Tra l'altro in genere rispondo sempre un'ultima volta alle persone con cui dialogo, comunque se c'è qualcosa che desideri chiedere fallo pure. Tra l'altro mi pare che succede spesso che 2 persone si mettano a conversare più strettamente tra di loro, non credo di aver rubato niente a nessuno. O sì? Vedo che la mia posizione ha suscitato parecchi vespai, ma possiamo sempre interpellare Lidia per ridefinire le regole del gioco per regolarsi meglio di conseguenza. un abbraccio Bruna Ah, tra l'altro sai, anche se uno sa, o mglio crede di sapere poche cose di astrologia, può sempre inserirsi lo stesso nei temi e dire la sua, sarebbe comunque un generoso partecipare, e, come ho già detto altrove ritengo che da ogni parte possano venire cose importanti, anzi, spesso proprio da chi si sente di sapere di meno. |
a cura di BRUNA |
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del 19/11/2007 15:27:03 |
Ciao Ale70,
se mi posso permettere ho trovato il tuo messaggio chiaro, dettagliato e consapevole. Chi può dirti qualcosa su un'esperienza così personale che ti parla già tanto da sola? Personalmente ritengo che quando siamo piccoli abbiamo pochi strumenti comunicativi e la rabbia e gli sfoghi improvvisi spesso sono l'unico modo che conosciamo per farci ascoltare, poi da grandi si impara a comunicare e che le parole possono essere molto utili, soprattutto se usate per esprimere un nostro "sentire" in merito alla situazione in cui ci siamo trovati senza giudicare e indicare gli altri, che, infondo, sono solo lì per farci vedere delle parti di noi stessi e, dunque, così importanti e "benedetti". Io credo che comunicare agli altri che rispetto ad un determinato fatto accaduto ci "siamo sentiti" in un determinato modo sia un bellissimo gesto di coraggio, umiltà, chiarezza e dovere nei nostri confronti e in quelli dell'altro, perchè a quel punto, quando l'altro sa che agendo o dicendo cose in quel modo noi ci "sentiamo feriti" allora può scegliere di farlo o non farlo e dunque la dinamica può cambiare. Troppo spesso diamo per scontato che gli altri ci capiscano o che ci possano capire, ma ognuno ha i suoi strumenti di comprensione e dove non troviamo comprensione potremmo almeno prima provare a spiegarci e a mostrare ciò che veramente abbiamo "sentito", perchè la nostra reazione al fatto è sempre soggettiva e un fatto non è sbagliato o giusto in sè, è solo come noi lo viviamo che determina reazioni positive o negative in noi. Ciò dipende ovviamente dal nostro vissuto e dalle nostre dinamiche, ma se proviamo a farci comprendere dall'altro senza additarlo credo che si possano aprire delle bellissime porte di comprensione ed accettazione. E dove ciò non dovesse accadere, almeno abbiamo ben compreso che quella persona non può darci ciò che noi vorremmo e, dunque, non possiamo certo arrabbiarci con qualcuno perchè non ci dà qualcosa che non ha, ma che noi vorremmo. Questo come sempre è solo il mio pensiero. Un saluto! Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA |
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del 19/11/2007 15:40:34 |
Cara Bruna,
è vero, tu mi hai risposto e io poi ho continuato il discorso...e speravo in un altro tuo riscontro...ma è lo stesso... Scusami Bruna è che oggi,ieri,l'altroieri ecc... sono giornate alquanto difficili e anche un po' paranoiche! Chiedo scusa anche ad Arcangelo (credo che ancora non abbia letto nulla)!!! Ricambio l'abbraccio Ale |
a cura di ALE70 |
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del 19/11/2007 15:49:29 |
Cara Chiara Inesia,
grazie per il tuo intervento, io comunque non ne volevo fare una polemica, infatti mentre tu mi scrivevi stavo chiedendo scusa a Bruna... Grazie ancora Ale |
a cura di ALE70 |
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del 19/11/2007 15:53:05 |
Ah Ale70,
dal mio punto di vista uno è una "cacchetta" solo se si sente tale!!! Ciaoooo!!!! Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA |
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del 19/11/2007 15:56:32 |
Non ti devi scusare di niente, hai detto qualcosa d'impulso e ha ragione Chiara Inesia a dire che è bello riuscire a farlo. Trovo che veramente si possa dire tutto, e che sia giusto farlo, l'importante è mettere sempre dietro il cuore e in fondo la voglia di contattare davvero l'altro, per difficle che possa essere. E tu ce l'hai.
E' chiaro che tutti abbiamo bisogno di sentirci capiti e ascoltati. Ne so qualcosa, ti pare? E' più che umano. Mi dispiace per le tue giornate così, ne sto avendo anche io di particolari, con alti e bassi molto forti. Un maestro di tantra yoga che frequentavo tempo fa diceva che le emozioni ci fanno sentire vivi e che vivere nel tubo grigio (quando togli gli alti e i bassi) sa un pò quantomeno di ...grigiore. Io amo le eltissime vette e gli strapiombi, il paesaggio è più ricco. Solo che le emozioni dobbiamo imparare a usarle come le onde per farci il surf. Quindi, anzi, apprezzo la tua richiesta e ti chiedo cosa ti succede? Ah, non mi pare che te l'ho detto chiaramente ma avevo pensato di farlo: dicendo che comunque ritengo importante fare un percorso con aiuto per accelerare il percorso ed esplorare le dinamiche primariamente genitoriali, pensavo proprio al tuo post e alla risposta che ti ho dato! Non intendo dare consigli, ma che dici di quando ti ho detto di "rispolverare"il rapporto con tuo padre. Anche per me? ricordi? Io devo molto al lavoro fatto su mia madre, anche con una psico, infatti oggi riesco a rapportarmi molto serenamente e con tenerezza con mia madre, non ne vengo più ferita quando vedo le sue dinamiche (e mi fersico meno riconoscendo le mie) e soprattutto ora mi sembra di volerle bene con un amore molto più "vero" di anni fa. Abbiamo messo in piedi un bel laboratorio, altroche!! Ciao, bacione, Bruna |
a cura di BRUNA |
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del 19/11/2007 16:07:31 |
Ale70,
puoi scrivermi qui la tua data, mi incuriosisce il tuo tema ...Arcangelo invece si nasconde ancora??? Oppure sono io che non ho trovato il suo tema? Saluti! |
a cura di CHIARA INESIA |
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del 19/11/2007 18:20:40 |
Cara Ale, intanto ti ricevo con un abbraccio. Spesso è molto meglio di mille parole.
Devo dire che neanch'io riesco a seguire tutte le discussioni, e lo dico mio malgrado..sarebbe fantastico avere tutto il tempo a disposizione per voi e per l'astrologia! Chiara Inesia cmq (ora non mi sbaglio più col nome) e Bruna ti hanno già detto parole sagge, quindi non interverrò ulteriormente.. però una cosa la dirò: si era creato un tentativo di scambio attivo su alcune dinamiche particolari su un preciso argomento, più personale per bruna, più oggettivo per me. e si sentiva l'esigenza forse impellente (penso per tutti e tre) di farsi capire, di affermare perlomeno le proprie opinioni in merito. Questa discussione era partita dal momento della nostra esternazione mia e di Bruna al pensiero di condividere col gruppo un laboratorio di rabbia tutto nostro. E poi da lì è partita la discussione, quindi era una cosa avvenuta prima del tuo post..era attivo uno scambio che prima volevamo esplicitare.. Chiedo scusa comunque se non ho posto attenzione al post per vari motivi :) mi accorgo che forse in quel momento era perlomeno indicato rispondere... Per il tema natale, non mi nascondo, è che secondo me non so se è una configurazione che riscuota particolare interesse con altrettanto interessanti aspetti..poi il proprio tema a volte sembra sempre meno "gustoso" degli altri. Ma questa probabilmente è solo una cosa mia. Tuttavia mi accorgo che è già da un pò che non metto i dati, quindi forse sarebbe il caso di metterli per non fare nascere dubbi o illazioni... Dunque signori, il sottoscritto è nato alle 21:58 di sera nella città del tortellino e delle tre T (poi vi spiegherò quali)Bologna, il 29 Maggio (c'erano i profumi dei fiori di tiglio, stupendi..) del lontano (almeno a me sembra tale) 1983..per la cronaca pesavo 4 chili e tre etti e mezzo, quindi l'asc sagittario ha confermato la sua simbolicità gioviana "espansiva". Non mi è molto chiaro il simbolo di Nettuno nel parto, poichè io sono nato qualche giorno prima con taglio cesareo anzichè nascere con dei giorni di ritardo....chissà se Lidia ha qualche idea...voi? Cara Bruna, anche se ho qualche anno in meno la proposta di matrimonio non decade eh! tranquilla :D o anche come consolidamento psicosocioamichevolaffettivo.. Bene, eccomi qui. E' la prima volta che scrivo la mia data.. (O perlomeno con questo nome. Aral forse sa qualcosa..ma chissà se si ricorda..mi farà sapere) amichevolmente vostro, arcangelo un abbraccio Ps. La mia luna in capricorno me ne sta dicendo di tutti i colori...ma cos'hai fatto!! ma io la lascio dire.. Ciao a tutti |
a cura di ARCANGELO |
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del 19/11/2007 18:39:32 |
Caro Arcangelo,
finalmente la tua data. Sono quasi emozionata. Anzi, togliamo il quasi. Lo sai che è da un pezzo che l'aspetto (come vedi nel frattempo in questa attesa mi è arrivata compagnia). Dunque..'83...quanti anni? aiuto non riesco a fare il conto....la trovo dura, anche se mi lusinga la tua proposta di matrimonio. Sai, ora che ho smesso di attendere il principe azzurro, (anche se dicevo già di no capisco che dentro non era vero) perchè lo sto contattando dentro, mi tenevo la tua proposta calda lì da una parte.. E non volevo sapere la tua età....vero che io i miei anni li porto splendidamente e ne dimostro di meno (che sono più piena di vita oggi di quanto lo sia mai stata, anche, è vero, e del resto, Capricorno docet. Va bè, vedremo. Finalmente ti concedi. In verità, tu ti concedi comunque tantissimo (concedere la propria sensibilità e umanità è una cosa che ritengo preziosissima) e di questo dono ti volevo ringraziare, doppiamente perchè sei un uomo (e non c'è corso di quel che vuoi in cui gli uomini non siano rari). Sai che ti dico? Che quando si parla e ci si sente in certi modi età e quant'altro diventano proprio poco significativi. Perciò.... Ora vado a stamparmi il tuo tema, assieme a diversi altri di quelli in corso. Un bacio Bruna Ps x Ale: una coccola da parte mia; va meglio? |
a cura di BRUNA |
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del 19/11/2007 18:52:33 |
care amiche,
come vedete il tema è stato onorato nel modo migliore. Infatti, non è possibile parlare di emozioni senza "viverle" e, a questo punto, vi siete scambiate le vostre opinioni in modo franco, come vuole Marte del resto. Diciamo comunque che non esiste una verità assoluta: un terapeuta deve avere sempre il "sentore" del punto e della situazione dell'altro e quindi dovrà decidere in base a sue sensazioni. Se avrà l'idea che il paziente sia forte potrà anche forzare la mano; sarebbe invece tragico questo atteggiamento se sentisse il suo paziente debole e fragile. E' risaputo che per rendere il paziente indipendente spesso occorre prima ricreargli una sorta di "utero", soprattutto quando questo è mancato. Io non amo le terapie drastiche e tantomeno quelle d'urto. Credo che una persona che abbia avuto una mancanza di empatia e di simbiosi nell'infanzia, debba potersi "appoggiare" finchè non si è formata la sua struttura, dalla quale poi potrà ripartire con la costruzione della sua forza e della sua autonomia. In ogni caso è difficile giudicare un terapeuta dal vissuto di un paziente.. una cosa però deve essere certa: "ci deve essere feeling" ed una cosa che sento spesso è proprio quella di una pesona che continua ad andare da un terapeuta verso il quale non nutre feeling e di cui non si fida pienamente. Questo è un errore gravissimo che si fa in partenza perchè, nel caso, non si creano le condizioni ottimale per un tranfert importante. E' vero anche che chi ha vissuti frustranti e rabbiosi spesso va incontro a terapeuti altrettanto frustranti che ricreano condizioni in cui avvertire nuovamente la rabbia, ma difficilmente poi ce la possono fare. Certo io ho maggior esperienza di "analisti" che non di terapeuti e questa è una grande differenza. Oggi i terapeuti tendono a diventare come i medici allopatici; tendono a curare il sintomo.. e questo è un modo non proprio "psicologico". INfatti in genere lavorano cognitivamente o comportamentalmente.. ma siamo molto lontani da un vero lavoro sulla psiche.. Si tende con troppa facilità a confondere psiche con mente e con cervello. Oggi la psicologia purtroppo non è più tale..e sarebbe meglio considerarla NEUROSCIENZA.. perchè il contatto con l'anima... non c'è.. quindi, perchè sprecare la parola? In ogni caso leggero' con attenzione i vostri post.. oggi mi è stato impossibile.. ho solo dato uno sguaro superficiale. Un bacio a tutti Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 19/11/2007 21:39:51 |
Ciao a tutti,
innanzitutto i miei complimenti ancora una volta vanno per Lidia, per la semplicità, chiarezza, precisione, profondità e saggezza con cui espone il suo punto di vista.Grazie per il tuo intervento. Poi ...sono sbalordita e qui certo non c'è durezza che tenga ..... ma Arcangelo ma ci prendi in giro???!!! Tu avresti solo 24 anni???!!! Complimenti per la tua profondità e capacità espressiva ...io alla tua età ancora mi mangiavo le parole e probabilmente scrivevo ancora contorta così come diceva la mia prof. al liceo. Non voglio immaginare cosa ti abbia fatto crescere così in fretta, ma forse semplicemente in un certo modo ci si nasce e basta. Ah, comunque i gemelli sono grandi comunicatori, no? Questo torna. Ciao! Grazie per averci donato il tuo tema. |
a cura di CHIARA INESIA |
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del 19/11/2007 21:53:38 |
Ah Arcangelo,
comunque ci avrei giurato che o avevi sole o eri ascendente sagittario!!! Chiara la tendenza vero le sfere più alte, non poteva essere altrimenti! Ciao di nuovo! Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA |
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del 19/11/2007 22:01:00 |
Aggiungo un pezzetto alla volta ...ma sono ancora sconvolta dalla tua rivelazione Arcangelo, scusami.
Ma visto alcune dinamiche del tuo tema e visto soprattutto che conosci l'ora precisa di nascita di Bruce Lee, volevo chiederti se hai mai fatto arti marziali, o qualcosa del genere perchè ho una mia personale opinione riguardo a questo e sto cercando conferme o disconferme. Grazie mille e buona serata. Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA X ARCANGELO |
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del 19/11/2007 22:06:07 |
Eccomi, finalmente...
è proprio questo che ho...il fatto di non avere nulla per me...tutto per gli altri, e per me???? Per carità, mi sono formata una famiglia meravigliosa con due bambine stupende anche se iperattive,un marito iperattivo anche lui (ho detto più volte che è vergine con marte in capricorno...non si ferma mai...tutto per il lavoro...),non ho tempo per me e quando ne ho scappa fuori sicuramente qualcos'altro...sono arrabbiata perchè mi piacerebbe approfondire tantissimo questa materia (l'astrologia) ma non posso avere concentrazione mai e poi quando arriva sera...come ora...sono cotta e...addio!!! Cara Bruna la coccola che mi hai fatto virtualmente l'ho sentita tutta...grazie tesoro!!! Caro Arcangelo, grazie anche a te del tuo abbraccio ricambio l'affetto, mi hai fatto sorridere postando la tua data,lo sai che provavo ad immaginarti nella realtà? Soprattutto quanti anni avessi e in tutta sincerità te ne davo molti ma molti di più perchè ti esprimi nel parlare come un saggio...che della vita ne sa' tanto...comunque davvero, per l'età che hai sei veramente in gamba!!! Per Chiara Inesia, hai ragione cacchetta è chi sente tale e io sono sincera...non mi sento una cacchetta!!!!!Era solo una battuta per dire quanta differenza di cultura c'è tra te e me.....ma mi avevi già capita! Questa sono io... 18/07/70 ore 19.00 Rimini Buonanotte cari ad un nuovo giorno... |
a cura di ALE70 |
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del 20/11/2007 09:01:15 |
Cara Ale70,
anche tu di Rimini, ma guarda un pò.... Grazie per il tuo tema, avevo intuito la "melizia" cancerina... anche tu come Arcangelo Luna Capricorno in prima. Interessante! Buona giornata a tutti! Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA |
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del 20/11/2007 09:20:59 |
Cara Ale,
sai, quando ho iniziato a studiare astrologia ero una mamma di 2 bambini che lavorava tutto il giorno fuori e non era aiutata che pochissimo da suo marito, in più voleva fare la perfettina in tutto! Grazie proprio all'astrologia mi sono aiutata nella scelta importantissima per me di lasciare una carriera in boccio cui credevo di tenere tantissimo (mi sono vista 15-20 anni dopo esaurita e "inzitellita" a scaricare nevrosi in ambito lavorativo e non mi sono piaciuta). Poi ero sempre con 2 bambini da seguire, un marito che c'era pochissimo, 2.000 attività che mi inventavo (facevo Km e Km per fare yoga in una certa palestra, facevo salti mortli per andare un week end sul Conero a fare seminari yoga portandomi dietro marito e figli, gestendo i nervosismi di mio marito che insieme coi miei provocano scintille e corto circuiti continui; e mi fermo qua). Poi per anni anche se stavo a casa, visto che mi riempivo di impegni per me (e comunque era riprendermi uno spazio lottando e organizzandomi per mantenerlo) ma anche per gli altri, finivo per leggere la sera astrologia come un romanzo, addormentandomi con le parole affascinanti della Morpurgo o di qualche altro autore. Ma anche al giorno; mentre i miei figli facevano i compiti, io accanto a loro studiavo i miei libri. Avrei voluto anche io più tempo, sempre di più. Anche ora io vorrei vivere in full immersion con tutto questo e altro che amo. E non ci riesco appieno. Poi ci si arriva, non demordere, ricavati spazi tuoi e difendili, Tocca sopportare e fronteggiare i sensi di colpa, ma si impara. Poi ricorda, il tempo è qualcosa di molto relativo, non dobbiamo farcene angosciare, anche se so che è difficle. Ce la farai, vedrai. Ah, e poi , sai cosa ho imparato? Che se opero per stare bene io, e quindi investo su di me, farò automaticamente del bene anche ai figli, che vedranno una mamma che si da da fare per essere felice e non potranno che prenderne esempio. Equilibrandosi tra le cure materne e anche a volte lasciarli cuocere un pò da se stessi. Ovviamente con ponderazione dell'età. Dai, spero di averti incoraggiato un pò. A presto, un abbraccio!!! (Pensa che ciò che leggi nell'annebbiamento del pre - sonno magari si sedimenta profondamente senza nemmeno che tu lo sappia, non c'era un metodo per le lingue così? non l'ho sperimentato, ma magari è proprio vero!) Bruna |
a cura di BRUNA |
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del 20/11/2007 09:21:54 |
caro Arcangelo,
ho finalmente stampato il tuo tema così posso vedere le similitudini di cui mi parlavi. inizierei subito con il parlare del tuo Sole Marte visto che siamo nel bel mezzo di una discussione su "marte" e sulla "rabbia". Qui c'è una rabbia profonda,ma razionalizzata.. è per questo che trovi difficoltà ad esprimerla, perchè quella combinazione Sole Marte in Gemelli opposti a Urano e Giove, crea un potente conflitto interno tra l'espressione più immediata come la vorrebbe Giove dal Sagittario e invece il bisogno di capire e di mostrare un lato molto "civile" e sicuramente disponibile come, invece, vogliono i Gemelli. Ho spesso notato quanto anche semplicemente il Marte in Gemelli abbia le sue problematiche con la rabbia; essa infatti è qualcosa di intenso, di bruciante e di potente che nasce e si sviluppa nella pancia.. e questo è molto difficile da elaborare per chi, invece, deve far passare tutto attraverso la "testa" e attraverso la comunicazione. Spesso la rabbia non è "comunicabile" o almeno, non nell'immediato.. La rabbia va prima provata e poi pensata.. e non può essere il contario. Inoltre, il tuo Sole in sesta casa ha vissuto sicuramente una serie di problemi di inadeguatezza rispetto al suo modo di pensare e di essere e non ha avuto mai la certezza di essere accettato per cui, ha sempre cercato di trattenere ciò che, in caso contrario, avrebbe potuto creare ulteriori difficoltà di accettazione. Posso però immaginare il disagio nel vedere un Sole Marte estremamenente alimentato da Giove e Urano che lo facevano diventare ancora più rapido ed intenso e quindi tu dovevi ancora di più scollegarti da questo modo di "sentire" che, nella tua mente, avrebbe potuto crearti moltissimi guai. E' interessante sapere come hai vissuto tutto ciò da bambino.. più che da adulto. Ci puoi dire? Un bacio Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 20/11/2007 10:27:44 |
Cara Lidia, prima di risponderti mi sono preso un attimo di pausa per riflettere.In effetti ciò che mi hai detto mi ha fatto fare una piccola analisi immediata di me stesso, e ad essere sinceri, mi ha anche portato ad un'improvvisa meraviglia.
Ho sempre cercato di "intellettualizzare" e rendere "testa" la rabbia, legandola ad aspetti mentali. Mi rendo conto come la rabbia vada "provata e poi pensata", come dici, e non il contrario. Ma per questo sono sempre stato una frana. Per me la rabbia era ed è (e devo ancora spiegarmi il perchè) inadeguata (marte in 6a);e a questo punto mi immagino, dopo le tue parole, quanto debbano essere stati scollegati da me quel giove e quell'urano, per evitare forse problemi maggiori (?) che di sicuro mi avrebbero fatto sentire ancora più inadeguato. Pensate che all'inizio non volevo digitare i miei dati nel forum per paura di non essere accettato per quello che sono ("troppo" giovane per interessarmi così di astrologia e psicologia, poteva far nascere dubbi..)come se fosse un metro di valutazione (o svalutazione, in questo caso) o un modo per essere in qualche senso "giudicato". Continuo questa sera con la rabbia vissuta da bambino. (devo proprio dire che giove all'asc. in transito sta avendo i suoi effetti...ieri era il primo giorno e ho scritto i miei dati nel forum!un pò di fiducia me l'ha data subito :) un bacio, arcangelo |
a cura di ARCANGELO |
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del 20/11/2007 15:22:36 |
caro Arcangelo,
il problema però non è solo riconducibile al Marte in sesta, ma al fatto che sia congiunto al Sole Gemelli. L'Aria è l'elemento più "civile", quello che per intenderci contesta l'aggressività e la rabbia.. perchè cerca di portarle a risolvere il tutto con il dialogo. Inoltre l'aria odia essere "posseduta" e la rabbia, se la lascia andare sembra "possederti" e non darti scampo se non quello di "agirla". Il tuo tema è molto incentrato sul controllo; anzi direi che l'unico vero outsider è proprio quella combinazione Marte - Giove che, il giorno in cui trova un accomodamento con quella combinazione Giove Urano, sarà un portento perchè imparerà a utilizzare tutte e due le parti del cervello e non solo quella sinistra. Un bacio Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 20/11/2007 18:28:39 |
Caro Arcangelo,
mi sono chiesta il perchè della tua titubanza a darci il tema. Pensavo fosse un piccolo vezzo gemellare, un farsi un pò desiderare, ma simpatico, accettabilissimo. Poi comprendo il fatto dell'età, anche se forse come dicevo non ha senso collegarsi a questi aspetti più ...classificatori. Il comprendersi e sentirsi quando si comunica va appunto al di là di età, sesso, spazio. (Bè, sesso: però l'energia sessuale conta, eccome!). Ma volevo dire che diventa qualcosa di praticamente assoluto, che personalmente mi fa faticare a ricondurre il tutto a delle schematizzazioni.Allora diventa superfluo osservare che ben 4 pianeti retrogradi (da Saturno in poi) fanno pensare ad un'anima veramente veneranda (più della mia, io ne ho solo 3, ;-)). Ancora, il timore che il tema non avesse il potenziale di suscitare abbastanza interesse: lo ritrovo come una cosa così umana, e comune, che sento perchè appartiene anche a me (e a chi no? alzi la mano per favore, che vorrei vedere com'è fatto e soprattutto se dice la verità). La paura di essere giudicati, soppesati, scartati in qualche modo, di non essere adeguati. Come la conosco. Ricordo che se ne era parlato in alcuni post tempo fa. E ricordo anche che in una tua risposta per me avevi parlato di questa tua paura e io mentre ti leggevo ho pensato "ma è matto?" sorridendoti. Pechè pensi che potrebbe non essere interessante il tuo tema? Per gli aspetti e l'apparente semplicità? Mai fidarsi delle apparenze. Disse Il Capricorno al Gemelli. Ma tu lo sai benissimo. Sai, io di fornte a un tema (come a una scrittura se devo analizzarla) sento sempre un iniziale momento di vertigine, perchè so che una persona non la racchiudi in un tema o in un campione o 10 di scrittura, che l'essere umano è un mistero insondabile, e accingersi a cercare di decifrarne qualche tratto è un'impresa che richiede entrare nel suo mondo quanto meno in punta di piedi e sperando nella giusta ispirazione per non tradire nulla dello spirito che lo anima. Sapendo che si potranno solo fare schizzi, adeguati, somiglianti, precisi, articolati, ma schizzi. Ti dico un pensiero sulle linee del tuo tema: mi ricordano un simbolo del Karuna Reiki non ricordo più se di I o II livello, molto bello che significa "La volontà divina scende sulla terra e si materializza attraverso il movimento" e si usa per alleviare il dolore. Mi piace pensare a simbolici fili conduttori che collegano le cose. Non è razionale, ma mi piace sentirlo vero... Poi del tuo tema soo subito stata attratta dai 2 pianeti femminili e dalla volgia di analizzare il loro messaggio (cosa che farò, in questo momento sono molto stanca ma ti volevo rispondere lo stesso). Questa opposizione tra i miei due stessi segni e case....coi 2 pianeti femminili...mi attrae... Il discorso sulla rabbia di Lidia è importante. Anche la posizione in Sesta casa (altra cosa comune) non aiuta quel binomio di fuoco...razionalizzato. Sole in Gemelli per te (segno di mio padre), Mercurio congiunto Sole e opposti MArte per me...anche io razionalizzo la rabbia prima ancora di provarla, e intanto quella mi sobbolle sotto i piedi e me li fa lessi.... La sesta costringe a penosi confronti che infastidiscono, nella migliore dele ipotesi, Marte, o almeno un Marte leso, che vorrebbe farcela e sente che non è così. Sembra la Z di Zagor, o di Zorro. Non è un'analisi questa, anzi mi intimorisce anche farla (paura di non essere all'altezza sìììììì, quanta me ne si riproduce ogni giorno, devo provvedere a smaltirla!!! a riconvertirla!!!). Ma la farò, non mi tiro indietro! Era solo che volevo dirti queste mie impressioni. E scusami, non rileggo nemmeno, non ho tempo, devo scappare di corsa, ho lezione di danza e devo passare a comprare la pappa per i gatti ed è meglio che non corro perchè ho beccato un'altra multa con decurtazione di punti, che tra un pò resto senza patente (quel mio Ariete in 3a secondo me mi fa scaricare i cilindri del motore su strade sbagliate, per strada sono assolutamente indisciplinata, e dopo prendo le multe! eh, benedetta autorità, mi ci devo proprio riconciliare!). Ti abbraccio a presto Bruna |
a cura di BRUNA |
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del 20/11/2007 19:16:39 |
Cara Bruna,
grazie per le tue parole, ho appena acceso il computer per curiosità ma subito lo spegnerò perchè ho 38° di febbre e....virus intestinale, preso ovviamente dalle mie pupe... Un abbraccio forte forte Ale A presto! |
a cura di ALE70 |
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del 20/11/2007 19:28:34 |
Cara Chiara Inesia,
anche tu sei di Rimini? |
a cura di ALE70 |
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del 20/11/2007 21:10:02 |
Intanto voglio festeggiare con voi il n°100 delle discussioni riguardanti la rabbia: abbiamo onorato bene il tema dell'affermazione, debbo dire. E non è ancora finita!
La prima cosa che volevo chiedere è: ma avendo aspetti così intellettualizzati e di controllo (sole-marte gemelli, luna capricorno, saturno-plutone bilancia Xa) vi è una certa "indisposizione" tematica alla rabbia o a parte la difficoltà iniziale ad esprimersi vi è la possibilità di trovare un filone positivo di esternazione, che lasci una certa dose di genuinità non del tutto "fidelizzata" con la mente? Con l'educazione a lasciarsi maggiormente andare e a trovare un compromesso tra mente e istinto? Ora come ora non ho mai lasciato un posto a questa rabbia, un pò per timore di me stesso, un pò per timore degli altri. Chissà se sarò capace di trovare un incremento di reazione corpo-mente come unità, e la possibilità di un riflesso di scarica immediato, staccando la mente. Anche l'illustre Lowen insiste più volte sull'importanza su questo aspetto: lo associa poi all'importanza di lasciare andare la mente nell'atto d'amore sessuale e di riappropriarsi di una completa padronanza di sè unita alla disposizione a lasciarsi andare alle emozioni e a ritrovare l'"anima incandescente e magica" dentro di noi.Questo significa per lui l'aspetto di sanità, la capacità reale di sentire l'emozione momento per momento in ciò che siamo e in ciò che ci circonda, senza la contaminazione di disturbo mentale. Infatti rappresenta l'uomo come affermazione aggressiva e la donna come ricettività aggressiva. Tuttavia non vorrei andare fuori dal seminato (ma non lo sono di tanto, poichè Marte ha un ruolo anche nella sessualità, e direi!). La rabbia "civile" che sento si è sempre canalizzata in veicoli "soft" e neanche troppo graffianti; tuttavia delle volte mi perdo a pensare cosa sarebbe successo se quella congiunzione fosse avvenuta in segni o case diverse..di fuoco, ad esempio. O se la tendenza a sublimare e a cambiare velocemente umore fosse venuta meno nel mio tema, per cui la sensazione di rabbia sarebbe stata immediata. In ogni caso, la rabbia che ho vissuto è sempre stata immaginata, somatizzata e quindi inespressa (a parte quei due episodi raccontati nel forum). Ma veniamo al mio rapporto con la rabbia da bambino. Devo dire che non ricordo molto di ciò che sentivo, l'ho rimosso o semplicemente minimizzato; tuttavia ricordo una certa sensazione di impotenza e frustrazione davanti alle liti quotidiane di cui mi si faceva spettatore quotidianamente: quasi fossi spettatore pagante di un film molto rassomigliante alla "Guerra dei Roses". Meno intenso e guerresco come rapporto distruttivo coniugale (nel film si vogliono proprio fare barba e capelli marito e moglie), ma tutti i giorni mi faceva venire il latte alle ginocchia questo continuo aprire la bocca ed esternare almeno dai 40 ai 70 decibel in modo frenetico, agitato e a volte istintivo, convulso, affrettato, arroccato, confuso, di diniego, senza cedimenti. E ciò che mi lasciava più atterrito era che tale diatriba dialettica fosse l'unico modo per discorrere e dialogare dei miei. (!) e già da allora sorsero punti di domanda (???) ma io sono l'unico loro punto in comune (????). inutile dire che questo forcing emotivo che sembrava diventato uno sport estremo (molto più stressante di tanti bungee-jumping, di rafting o di inquietanti ottovolanti)si risolse in un eczema topico, che provvedevo a grattare dal prurito fino a far diventare pustole. E poi non vado oltre per non inorridire il forum (!) Cmq, a livello di rabbia io non ho mai trovato un compromesso. Nè da bambino, dove stavo in silenzio ritenuto, "compresso" nella cassa polmonare (infatti mi venne anche una broncopolmonite a 4 anni, come a dire "Non riesco più a respirare questa situazione!!-Gemelli 6a casa) e dove mio papà assurgeva a ruolo di salvatore, e io che proiettavo su di lui, nè da "grande" dove cmq il ricircolo di maggiori riflessi e indicatori di rabbia rimane nella testa (e qui voglio vedere semmai faccia una seria terapia bioenergetica quale maelstrom pieno di roba trattengo nel canale comunicativo del collo). Vedo cmq una difficoltà e messa da parte di emozioni primarie, fondamentali, inizialmente comunicative, istintive, a pelle. Paradossalmente in una congiunzione sole-marte, sebbene di aria. E allora mi chiedo, dove si scarica??dove si esterna, trova spazio un abbinamento del genere? Nel mentale, mi verrebbe da dire. E infatti è così, ma quanta carica intensa può sostenere la testa per lungo tempo? non molto. E allora ci si "disconnette" dal proprio turbinio "cefalo" interiore, misconoscendolo, o falsandolo, o sublimandolo, o controllandolo, civilizzandolo. Usando sempre la testa (come dicono i genitori "usa la testa mi raccomando!" ora come ora direi che è un incipit non troppo efficace, se riguarda SOLO la testa. cmq, tant'è..ora si può solo reintegrare il tutto, con la consapevolezza che si ha. Ma non ho mai capito tuttavia in che direzione e se fosse tutta concentrata la mia rabbia. Non ho blocchi esterni e fisici evidenti, e per fortuna mi sono riservato una buona attività fisica. Per rispondere a Chiara Inesia, non ho frequentato arti marziali anche se in un certo senso ho sempre sostenuto l'impeccabilità nel combattimento per la salvazione delle genti o delle cause, come quando da piccolo ingigantivo con stima e ammirazione il mio paladino preferito (ormai tutti sapete che era Zagor). E poi per trasposizione idealizzavo ogni figura dalla danza combattente perfetta e in armonia, concetto molto simile a quello che esprime Bruce lee (che tralaltro fece filosofia all'università ;) L'unica cosa che mi tratteneva dall'iniziare corsi di arti marziali è che la mia sensibilità già accentuata inizialmente, poi spinta al parossismo con le scenate quotidiane, aveva più voglia di riconciliazione che strappi. Allora non riuscivo a capire l'alta filosofia dell'Aikido, o la danza combattente della Capoeira. Mi accontentavo di immaginare, immaginare..rientrare nel mio mondo paffuto, edenico dove poter ritrovare un armonia con la mia famiglia, con me stesso, con tutti gli altri..ed essere in pace. Cosa che saltava puntualmente ogni mattina con mio grande disappunto. Inoltre ero terrorizzato che potessi fare del male alle persone. (Già mi sentivo inadeguato e insicuro..se poi facevo pure del male..chissà cosa arrivava!)Però la verità era anche che avevo una bassissima soglia del dolore.Sia mio sia degli altri (ricordo che film horror ne ho visti solo con i miei cugini, e ancora oggi fatico a vederli da solo con la luce spenta)e così ritardai ulteriormente attività. L'ultima spada di damocle, fu la paura dei confronti (questa 6a mi fa penare) e così ci rinunciai proprio. Solo ultimamente porto un dito al mento e penso seriamente a fare qualche corso di arte marziale, proprio come ripresa di una certa istantaneità che spesso vedo in una "selva oscura, chè la diritta via era smarrita...". Termino qui per ora, spero di aver apportato materiale utile (mi fa un certo effetto strano espormi, di novità..non mi sembro neanche io a scrivere..:) un abbraccio sentito, arcangelo Ps. Anch'io Bruna ho una certa guida spericolata, soprattutto poi se vado di fretta!!ma com'è che poi esterniamo quando siamo in macchina, sembrando dei novellini raikkonen? d'accordo che la macchina è un simbolo marziano, ma non sarà che ci sentiamo relativamente al sicuro in quelle piccole scatolette? (ovviamente questo epitteto riguarda la mia,non so se tu poi abbia una macchina grande nella quale imporre spazio facendo sì che ti lascino passare..io più volte ho desiderato una sirena sopra la macchina per trovare ancora più largo!Mah..marte in gemelli...). Cmq i pianeti retrogradi nel mio tema sono 5 :) vuoi dire che sono ancora più "fatiscente"?? Acc..mi metteranno accanto a qualche mobilio d'antiquariato in qualche sagra di paese arcangelo |
a cura di ARCANGELO |
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del 20/11/2007 21:48:31 |
Ciao a tutti ancora,
grazie Arcangelo per la risposta ....invece delle arti marziali che ne diresti di imparare a ballare? C'è il tango, i balli latini o se ti va le danze folk.... o ancora più meravigliosa è la capoeira e anche l'aikido se fatto in un certo modo ha un atteggiamento meno cruento, ma meglio di tutti comunque dal mio punto visto è la danza. Credo sia più utile infatti canalizzare la rabbia, o comunque un'energia repressa in un'attività fisica che non richiami espressamente la rabbia stessa. Sono dell'idea che rabbia chiama rabbia e come dici tu meglio qualcosa di tranquillo e armonioso, per fare emergere e sviluppare solidamente queste qualità. Poi il ballo per il fatto di lavorare molto con il corpo, con la musica, con il sentire, lascia un pò da parte la mente ... per fortuna e dà la possibilità piano piano di ricontattare certe sensazioni che magari si erano dimenticate ....e poi la danza è gioia e così impariamo anche a goderci un pò più la vita invece di rispondere sempre a certi rigidi schemi. Sennò anche i laboratori teatrali sono divertenti ...dopo dipende dai gusti, comunque anche quelli sono belli intensi e ti fanno mettere molto in gico in termini di emozioni e sensazioni ...sempre che uno abbia l'attenzione sul proprio sentire! Beh, maagari non ti sto dicendo nulla di nuovo, magari hai già preso in considerazione queste cose ....e un altro consiglio, se mi permetti, sempre che tu non lo stia già facendo ...quand'è che scrivi un bel romanzo mettendoci dentro la tua bella introspezione, le tue emozioni, le tue sensazioni? Penso che sole in gemelli in VI e mercurio in V, possano essere dei buoni sostenitori di tutto ciò, o mi sbaglio? Ah, un altra domanda ....non è per farmi troppo gli affari tuoi, e comunque se vuoi non rispondermi, ma visto che hai accennato a Bruce Lee anche per il discorso della filosofia, mi domandavo se studiassi filosofia. Beh anche questo ti si addice perfettamente ....scusami se sono banale o ripetitiva, magari già tante altre persone ti avranno detto queste cose ....bene, così ne avrai una in più! Per Ale70, Sì sono anche io di Rimini ....mi fa piacere avere una concittadina nel forum. Cari saluti e auguri per una pronta guarigione! Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA |
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del 20/11/2007 22:57:48 |
caro Arcangelo,
la combinazione del tuo tema ti richiede di utilizzare quella che per tanto tempo è stata "rabbia" come vera e pura energia. In effetti, Giove e Urano tendono ad "elevare" quel Sole Marte e a farlo diventare "sublime" ed in linea con certe tendenze del tuo tema. Il compito tuo è proprio quello di raffinare, rendere quel Marte a tal punto elevato da farlo diventare un vero e proprio talento. Certo, la situazione è complicata e difficile infatti non è facile far passare tutta l'energia di Giove e di Urano attraverso la fisicità di Marte.. ed io credo che ci siano potenziali che ancora dovrai esplorare e che non potranno certo esprimersi in termini di rabbia pura e cieca..(questo mai). Il compito sarà proprio quello di convogliare quel particolare potenziale (molto intenso) in qualcosa di utile e di elevato.. che abbia a che fare con un "vero e proprio servizio". E' molto interessante il fatto che il tuo tema mostra capacità e conoscenze che non sono ancora state portate su un piano ordinario per cui non possono essere utilizzate. E' come se tu dovessi imparare ad usare certe energie per curare, per guarire e non certo per attaccare e distruggere. Non so cosa hai studiato, ma le tue potenzialità sono proprio nel servizio verso gli altri, canale in cui quel Marte potrebbe coniugarsi con quel Nettuno i prima casa. Certo, sul piano personale quel Sole Marte è pesante..la quotidianità diventa difficile e vi è una costante tensione tra normalità e diversità.. tutti temi a te cari che però devi imparare a far convivere e non a lottare. Credo che vi sia sicuramente una conoscenza da acquisire che potrà rivelarti "il compito" a cui dovrai tendere. Indubbio che finchè non vi sarà questa folgorazione, quel Sole Marte potrà funzionare proprio come somatizzazione. I problemi ai polmoni sono strettamente legati ai gemelli e, da un punto di vista psicosomatico sono molto in relazione allo scambio, ma anche alla libertà. Le infezioni ai polmoni indicano una compressione ed una "mancanza di aria da respirare"; potresti sviluppare anche delle "allergie" che potrebbero riportare alla coscienza un eccesso di difesa e di controllo spesso rivolto verso qualcosa che non è dannoso. In entrambi i casi il Marte funziona come autolesione e questo indica il bisogno di trovare invece un modo creativo per viverlo. Io non credo che qusto Marte possa mai essere solo fisico, deve trovare uno scopo per cui lottare in modo da potersi agganciare al suo progetto, trovando così forza. Personalmente ti consiglierei anche di controllare le tue "energie" che sicuramente sono tante e che potrebbero passare attraverso le tue mani. Ho conosciuto fior fior di pranoterapeuti con questi aspetti, persone che avevano avuto grandi problemi fino a quando non hanno capito che la loro energia serviva a "guarire" e quindi, poteva essere rilasciata. Marte Urano è sempre una questione di canalizzare attraverso il corpo qualcosa che invece appartiene al mondo della super mente.. però, devono crearsi delle connessioni, in caso contrario possono esserci scoordinamenti che viaggiano sul piano muscolare e dei riflessi. Un saluto Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 21/11/2007 09:43:22 |
Caro Arcangelo,è davvero un piacere leggerti...in questo scambio di battute sulla rabbia ho potuto esserci davvero poco o niente per esigenze di tempo ma ho letto pressochè tutti i post e mi lascia stupita questa tua capacità di "essere profondo" data la tua giovane età....o per essere più precisi in questo periodo o epoca storica dove alla tua età ancora si fatica a capire cosa si voglia fare da grandi....figuriamoci entrare così in profondità nelle dialettiche corpo-mente etc etc....
Mio figlio che ha ora circa 21 anni ha Marte in Gemelli come te ma isolato e in ottava....e anche a lui piace la velocità, o meglio dire ama i motori, qualsiasi motore, e adora la moto...ancora non ne ha una ma è il suo grande sogno ..... scherzando dico sempre a Gabriele che è colpa mia che ho trasmesso a lui i geni emiliani della mia famiglia, che nel DNA oltre ai tortellini hanno il lambrusco e i motori....E anche lui, un pò come te, ha una rabbia "contenuta", come dire cerebralizzata, mentale, non palese.... Da mamma questo mi fa pensare.... sto cercando di fare mente locale se in qualche modo io e suo padre,anche in modo inconscio, possiamo aver contribuito a fargliela trattenere......Lui è Ariete asc.Bilancia ..... Complimenti ancora per questa tua iniziativa sulle emozioni....dal numero di post credo che abbia un successo strepitoso, grazie anche ai tuoi numerosi e puntuali interventi.... Bravo,davvero.... Un abbraccio, Rosi |
a cura di ROSI58 |
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del 21/11/2007 09:58:57 |
Tema di Arcangelo
Bella l'idea della guarigione con le mani. Anche quella nona in vergine mi fa pensare a qualcosa da fare con le mani e poi c'è anche kirone in V in toro, che mi dà l'idea di qualcosa di creativo collegato alla materia....potrebbe anche essere un senso artistico attraverso la scultura? (vedi decima in bilancia con saturno). Riscontro somiglianze tra questo tema e quello di uno scultore che conosco, anche lui ha sole marte congiunti però nel segno del toro, che quindi riporta ancora molta più materialità e comunque presenta una certa differenza con la congiunzione qui in gemelli. A me Lidia, il tema di Arcangelo dà però anche l'idea di qualcosa di letterato, filosofico, anche poetico ...alcuni collegano nettuno con la poesia, non so se puoi essere d'accordo. Comunque queste energie di marte sole, giove e urano e il forte nettuno mi danno l'idea come se dovesse portare al mondo nuove idee geniali, suggerite da una guida interiore in cui credo sia molto importante che impari ad avere fiducia che potrebbero anche essere inerenti la guarigione, l'ausilio all'altro, oppure riguardanti temi mistici... La cosa che poi mi balza all'occhio, come hai già sottolineato tu Lidia, è proprio questa difficoltà con il quotidiano, e, dal mio punto di vista, con la normalità. Secondo me più Arcangelo cerca di essere "normale" e più potrebbe sentirsi frustrato ...già un sole-marte lo collego a qualcosa che parte per primo, per cui ...come lui non ce n'è, poi dall'altra parte Giove con la sua massima espansione e Urano che proprio di normalità non ne vuole sentire parlare.... Forse Arcangelo quando troverai pace in te, togliendoti dagli schemi del convenzionale e accetterai la tua bellissima "diversità", valorizzandola e provando il gusto di questa energia così originale e innovativa, potrai collegarti ancora meglio alle tue intuizioni e portarle al mondo nella dimensione quotidiana e quindi "normale" e di aiuto agli altri. Ma magari mi sbaglio ...queste però sono le mie sensazioni. Mi farebbe piacere conoscere la tua di sensazione Arcangelo riguardo a ciò che ti ho esposto e, se credi giusto esporcela, la direzione interiore che senti ti sta spingendo maggiormente in questo periodo della tua vita. Sempre molto gradito il super parere di Lidia. Ciao a tutti, buona giornata. Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA |
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del 21/11/2007 10:09:07 |
cara Rosy,
personalmente credo che la possibilità o meno di esprimere la rabbia derivi da due fattori fondamentali: il primo quello delle caratteristiche ambientali introiettate e dal modo in cui si sono visti i genitori gestire le dinamiche di "rabbia". Se si sono visti i genitori schizzare per la rabbia, oppure trattenere, questi possono essere modelli introiettati e diventati poi schemi veri di comportamento. In molte famiglia la rabbia fa "letteralmente paura"; ci sono famiglie in cui non ci si può arrabbiare e quindi, tutto viene trattenuto al di sotto della soglia della coscienza e questo indubbiamente genererà nel figlio una "paura della propria rabbia" e pertanto la cerebralizzerà.. e la tratterrà considerandola - esattamente come i genitori - qualcosa che non può e non deve esprimersi. Anche perchè loro "sentono" cosa succede dentro di noi quando sperimentiamo le emozioni. In altre la rabbia viene sempre esplosa perchè nessuno la sa contenere e quindi.. deve essere lasciata andare subito. In questi casi il bambino può rispondere nello stesso identico modo.. schizzando non appena c'è qualcosa perchè non si sono sviluppati all'interno modelli di riflessione atti ad elaborarla e non a trattenerla; in questi casi.. si passa immediatamente alla reazione e questo è lo schema portati. IN altri, nella stessa situazione, il bambino può essere così impaurito da trattenerla fino a staccarsi da lei.. con il risultato di staccarsi dalla sua affermatività. Il secondo fattore che è importante e da non trascurare dipende anche dall'insieme del tema natale che, in fondo, rappresenta l'incastro perfetto o imperfetto tra natura e cultura. Nel caso di valori aria.. come nel caso di tuo figlio, Marte in Gemelli e ascendente Bilancia... vi sono dei bisogni che sono imprescindibili e che determinano poi la scelta dei comportamenti. Se io privilegio nella mia vita l'accettazione, il desiderio di essere amato edi piacere.. come nel caso dell'aria che ha bisogno assoluto di contatto e non può perderlo per nulla al mondo, allora si privilegerà anche il lato "relazionale" della personalità a scapito di quello "affermativo". E' l'eterno scontro tra le energie maschili e quelle femminili e dove prevalgono venere e la Luna.. non possono prevalere sole e Marte.. Nel caso di tuo figlio, l'ascendente Bilancia lo porta a dover entrare in relazione con gli altri e a non perdere il contatto e quindi a mettere in sordina il suo Marte.. Un bacio Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 21/11/2007 11:18:33 |
Cara Lidia, grazie per il tuo post (ti stavo scrivendo una mail e tornando nel forum ho visto il tuo brano, incredibile la sincronicità).....
E' vero quello che scrivi perchè Gabriele ha visto, soprattutto in me, ma anche in suo padre, una certa titubanza nei confronti della nostra rabbia....intendo dire che, per es.nel mio caso, venendo da un'ambiente familiare dove la rabbia palese e sotterranea la faceva da padrona, ho sempre pensato che avrei dovuto tenere al riparo mio figlio da questo sentire, dal vivere con l'impressione permanente che in qualsiasi momento sua madre o suo padre sarebbero scattati come molle in preda all'ira, come era mio ricordo del vissuto personale....ma evidentemente, questo trattenere all'interno, Lele l'ha sentito ugualmente, gli è arrivato, e l'ha introiettato comunque, come qualcosa che c'era ma non usciva... Solo in alcune circostanze sia io che suo padre abbiamo apertamente manifestato la nostra rabbia in sua presenza...perchè non ci piaceva l'idea che lui ci vedesse arrabbiati... Probabilmente però lui lo percepiva lo stesso e lo tratteneva dentro di sè... Quello che dici sui valori Aria che hanno bisogno del contatto sempre e comunque è verissimo: lui nn riesce a prescindere da questo...è cerebrale in tutti i sensi e io intuisco che fa fatica ad essere istintivo e viscerale quando la situazione lo richiede....media sempre e cerca sempre una soluzione razionale ed equilibrata quasi più di noi....insomma fa l'adulto, ma non mi piace poi tanto questo, preferirei che lui facesse quello che è giusto per la sua età...buttandosi....esternando anche la rabbia di "pancia" che fa tanto bene .... Con lui questi discorsi li faccio, parliamo molto di tutto e anche di questo, ma lui mi disarma sempre con i suoi modi tranquilli e "bilancini" appunto...e per me, che non ho aria nel tema, a volte incomprensibili... Grazie ancora Lidia, di cuore, un bacione, Rosi |
a cura di ROSI58 |
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del 21/11/2007 16:09:16 |
ti avevo mandato un blog lunghissimo...non c'è più!
in sintesi ti dicevo che quando descrivevi tuo figlio sembrava che parlassi del mio..(bilancia con 5 pianeti nel segno) cerca sempre mediazione e non viene mai fuori la rabbia interiore. Io ci parlo e lo comprendo(sono bil anch'io) e quando parlate di essere cerebrali...è vero!!! Il padre ha molta difficoltà a comprenderlo per cui lo tratta come alieno.Vorrei tanto che un giorno quella pentola a pressione si aprisse e con meno diplomazia e più incisione esprimesse veramente quello che sente! Vedi l'affinità dei segni! |
a cura di MIRELLAXROSI |
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del 21/11/2007 17:08:01 |
Cara Mirella,
effettivamente parecchia aria nel tema di tuo figlio....che tu comprendi bene perchè sei anche tu Bilancia.... Effettivamente si resta sconcertati quando ci si aspetta una reazione e ne arriva un'altra, completamente diversa, ma siccome loro sono come spugne e bevono l'ambiente circostante presumo che, in qualche modo, cosciente o non cosciente, noi abbiamo indotto questo loro modo di esprimere o trattenere la rabbia.... Non è semplice, soprattutto quando si è genitore e quindi grandemente coinvolto, capire cosa è giusto e cosa non è giusto fare...ma tant'è dal momento che loro "capiscono" comunque con le antenne dei sentimenti cosa bolle in pentola credo che l'unica cosa che si possa davvero fare sia quella di essere onesti e corretti e quindi senza nascondersi dietro fili d'erba vivere insieme a loro anche queste forti pulsioni cercando magari di renderle il più possibile foriere di crescita ..... tutto può servire a formare noi e loro....nulla viene escluso nel cammino.... Grazie del post e mi spiace che ti sia andato perso l'altro...alla prox...e buona serata Rosi |
a cura di ROSI58 |
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del 21/11/2007 18:35:13 |
ho scritto blog invece di post...ma sono aria! bacioni
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a cura di MIRELLAXROSI |
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del 22/11/2007 14:34:08 |
cari amici,
penso che abbiamo parlato tanto di rabbia e di come l'abbiamo vissuta da bambini e come la viviamo da adulti, ma ci siamo però perduti il discorso astrologico che è comunque quello maggiormente interessante per noi. Vorrei parlare delle combinazioni dinamiche tra Marte e Saturno che sono tipiche di persone che hanno letteralmente ingoiato la loro aggressività poichè hanno incontrato una autorità inibitoria che li ha letteralmente schiacciati. La quadratura soprattutto richiama ad un soggetto che da dovuto scindere all'interno volontà e dovere.. ubbidienza e desiderio di affermazione.. trattenendo la rabbia e la volontà nonchè l'intraprendenza per non irritare qualcuno che non poteva sopportare le capacità del bambino e doveva bloccare anche ogni manifestazione dell'istinto. Si tratta di una dinamica difficile anche a livello energetico che spesso dà vita a persone fortmente inibite che possono anche arrivare al senso di "castrazione" in quanto quello che viene spezzato è la loro volontà. Chi di voi ha questo aspetto? Un saluto Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 22/11/2007 15:07:45 |
Cara Lidia,
ora ti pongo una questione molto tecnica sull'argomento Marte Saturno. Il mio Saturno è a 19 del Capricorno e Marte a 7 di Cancro, quindi tecnicamente non sono opposti, tuttavia Saturno è congiunto a Mercurio (11) Sole (12) e Giove (14).... quindi posso considerare di avere anche l'opposizione Marte Saturno, o solo in qualche misura? Io penso di dover considerare di averla, anche se in misura in qualche modo attenuata, per induzione, potremmo dire, ecco. Che ne pensi? Grazie Bruna |
a cura di BRUNA |
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del 22/11/2007 16:45:36 |
ho un 'opposizione marte/saturno . Il primo bilancia VI casa il secondo in ariete XII . Nn è una quadratura ma diciamo che come aspetto dinamico bhe si è fatto sentire .. come fare ad essere se stessi e seguire la propria via quando chi ci è di fronte ci è immenso autoritario e violento? eh.. come si fa.
Si fa che si vive perennemente divisi tra cio che si è e cio che ci viene chiesto di essere. La rabbia monta come panna, rancida direi. Nn puoi mai dire la tua, anzi arrivi a pensare che nn vale neppure la pena di dirla.. come "tu" pensi? "tu" senti? .. come tu esserino piccino picciò cosa vuoi fare, cosa sai fare? Lascia che te lo dica io . E' per il tuo bene. AHAHAHAHAHAH.. dopo anni e anni in cui avrei voluto essere e lo ero anche in un certo senso invisibile, perchè se sei lontana dal tuo vero SE nn ti si vede per quel che sei ho detto basta . Ho provato ad esternarla la rabbia e mi è venuto benissimo, urla strepiti piatti volanti per casa,passando per uno sciopero della fame, la distruzione di un intero guardaroba forbici in mano ( meglio i vestiti che la mia pelle)e via discorrendo. Ma nn è servito, speravo che così facendo si accorgessero di avere un essere senziente con delle sue peculiarità ahime diverse dal loro pensare.. ma niente. E allora ho deviato ancora e sono scesa in profondità, sono scesa ai piani inferiori , armata di una bellissima maschera (sole/plutone quadrati VIII/V). Oh ecco che ero COME VOLEVANO.. poverini. Nn hanno visto al di la del loro naso . Ho passato anni a fare ciò che volevo, di nascosto. Convinta facendo quello che volevo di essere libera.. ahahha me misera e me tapina. Ho rischiato la pelle.. pur di andare contro all'autorità. E mi è rimasta dentro l'assoluta repulsione per chi mi dice come/devo/quando/dove e perchè. Mi scatta una sorta di odio profondo, ora che sono più allenata magari è meno palesato.. ma è li, alimenta la rabbia. Per non esternare una repulsione violentissima taccio finchè posso. E poi alla fine alzo i tacchi e me ne vado . Mi sento un po come il personaggio di Lost, " nn mi dire che nn lo posso fare" .. e si.. un gran casino Luisa 17/12/68 mi 15.00 |
a cura di NATALIBERA |
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del 22/11/2007 19:18:17 |
Cara Lidia,
sono molto interessanti tutti questi aspetti che ci mostri riguardo alla rabbia. E guardando il tema di Bruce Lee riguardo a questo c'è proprio da sbizzarrirsi..... Luna congiunta Marte, Marte quadrato Plutone, Marte opposto Saturno congiunto a Giove e anche una congiunzione un pò larga (11 gradi) tra Marte e Mercurio. Io però ancora non ho capito se anche l'aspetto di trigono tra plutone e marte può essere quella rabbia trattenuta di cui parlavi. Dunque la mia prima domanda è se per dinamiche tra i vari pianeti sia sole-Marte, sia Urano-Marte, ecc. il discorso valga per qualsiasi aspetto oppure se con un trigono o un sestile le cose cambiano. Un abbraccio! Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA |
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del 22/11/2007 19:20:54 |
Ed invece la congiunzione o gli aspetti tra Marte e Venere?
Che significato hanno? Grazie. Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA |
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del 22/11/2007 20:13:50 |
cara Bruna,
da tempo sto osservando che bisogna tenere le orbite molto più larghe.. almeno per quanto riguarda le dinamiche psicologiche.. ho sempre teso a dire che ho constatato che gli aspetti indicano dinamiche che quindi non sono così definibili.. "fino a tot gradi sì, oltre no".. sono molto più flessibili.. e, soprattutto allargabili. Nel tuo specifico caso però si tratta di una configurazione non di un aspetto singolo che quindi, si trascina dietro anche quello che come gradi magari potrebbe non esserci. Un bacio Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 22/11/2007 20:21:43 |
cara Chiara Inesia,
personalmente dico sempre che quando due pianeti sono insieme devono sempre trovare una loro modalità di espressione. Indubbiamente il trigono lo ritengo più facile da gestire in quanto l'energia (intendo dire l'energia e non la persona).. scorre meglio.. tuttavia, Plutone Marte è un aspetto molto potente che richiede grande consapevolezza e che, in caso contrario, può essere usato male e portare a conseguenze difficili.. quando quelle del quadrato e dell'opposizione. La differenza è che nel trigono la persona ha maggiori possibilità di agire con semplicità quell'aspetto quindi molto dipenderà dalla coscienza e dall'etica: in effetti molti personaggi violenti hanno comunque questi aspetti il che vuol dire che abusano della loro forza e del loro potere in modo insano. La quadratura è più ostica perchè scollega dentro il potere dalla forza.. e quindi il soggetto si sente spesso impotente.. incapace di poter ottenere ciò che desidera e quindi o compensa.. o si sente succube e vittima con desiderio di rivendicazione. Nelle donne può diventare con facilità autodistruzione e malattia.. o meglio ancora DEPRESSIONE. Perchè, essendo pianeti maschili.. sono più difficili da esprimere in un soggetto femminile.. molto dipende dall'educazione. Un saluto. Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 22/11/2007 21:16:40 |
Cara Chiara Inesia e Tutti,
io non sono esperta di cinema ma mi pare, anche per mia sensazione a pelle, che Bruce Lee non fosse assolutamente un violento nella vita; quindi le sue tematiche di rabbia lui le ha sublimate, e splendidamente, nei suoi film e nella creazione di un personaggio, in una sorta, mi sembra, di gara di autodisciplina con se stesso. Tu Chiara Inesia come mai hai questa passione per lui? E la tua rabbia come la vivi? Ci vuoi raccontare? Certo la morte di Bruce e quella del suo affascinante figlio (mi riferisco a "Il corvo" in cui l'ho visto) fanno pensare!! Queto week end conto di guardare il tuo tema e magari anche quello di Bruce (mi ci hai fatto pensare!). A presto Abbraccioni Bruna |
a cura di BRUNA |
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del 23/11/2007 09:25:36 |
Ciao Bruna,
personalmente non posso dire di essere una vera conoscitrice di Bruce Lee, certo è che era un filosofo e che ha anche scritto il Tao del Jeet Kune Do, la tecnica da lui elaborata, dunque penso come hai scritto tu che abbia cercato di sublimare e integrare la sua rabbia. Rimane comunque che è il re delle arti marziali, che come tali hanno il combattimento alla base e incuriosita da tutto ciò, io adoro da sempre le arti marziali ma praticate da chi ha assunto quella consapevolezza di vita, quella saggezza che sicuramente aveva già infuso Bruce Lee, dunque, dicevo incuriosita da tutto ciò sono andata a vedere il suo tema e ho trovato molti elementi collegati alla rabbia. Ma da grande sagittario, ascendente sagittario qual'era, con sole in XII sicuramente ha avuto una forza interiore grandissima per la sublimazione della propria rabbia. Comunque dà un'occhiata al suo tema poi mi dirai le tue impressioni. Per quanto riguarda me ...eheheh ...persiste il mistero!!! Cari saluti. Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA |
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del 23/11/2007 09:29:14 |
Rifacendomi agli aspetti Marte-Saturno e Marte -Plutone devo dire che li ho entrambi...il primo è un quinconce (19°Saturno/Sagittario VIII - 26° Marte Toro I) e il secondo è una quadratura tra lo stesso Marte e Plutone 2°Vergine in V...
L'impossibilità di poter liberare la mia affermatività e quindi di poter strutturare la mia personalità (I casa) con un'energia liberante e costruttiva l'ho provata tutta, soprattutto nella mia giovinezza quando il rapporto con la famiglia era vincolante ai massimi livelli... L'autoritarismo, la gelosia e il possesso e quindi il controllo che mio padre esercitava su di me vincolandomi ai suoi schemi mentali e comportamentali ha influito parecchio su quelle che sono state poi le mie scelte -- non/scelte -- di vita.... Svincolarmi e capire che tutto questo potere che lui esercitava, in modo occulto, nella maggior parte delle situazioni e il fatto di non riuscire a fare mie certe istanze perentorie che mi venivano da dentro, dalla mia anima che gridava libertà mi sono costate poi gravissime crisi , fisiche e psichiche....Questo si ricollega a quanto diceva Lidia sugli aspetti Marte/Plutone che in una donna possono sfociare in depressione se non agiti per il meglio....o peggio ancora in malattia....Nel corso degli anni li ho provati entrambi con crisi ricorrenti proprio per questo senso di "impossibilità" ad agire come avrei voluto, rompendo certi schemi mentali che mi riportavano a situazioni già vissute nella mia giovinezza.. Ho sentito spesso di possedere un forte potere personale che avrei potuto utilizzare al meglio per me stessa e per gli altri...e che se fosse stato canalizzato bene avrebbe potuto essere davvero essere incisivo per cambiare il corso di certi eventi .... ma non ne sono stata consapevole , solo in questi ultimi dieci anni tutto questo è salito alla mia coscienza diventando consapevolezza.... A volte ho anche timore di quello che "sento", che "provo", perchè sono pulsioni molto forti...appunto da canalizzare al meglio per non farle diventare distruttive.... Baci Rosi |
a cura di ROSI58 |
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del 23/11/2007 09:36:12 |
cara Natalibera,
è verissimo quello che dici. Non è possibile non utilizzare il proprio Marte; è il pianeta che ci assicura che esistiamo e che abbiamo una forza ed un impatto nel mondo; altrimenti sarebbe come vegetare senza mai mostrare la minima volontà ed iniziativa. A volte ci sono genitori che premono così tanto sull'acceleratore al punto da spezzare letteralmente la "spina dorsale" (marte e Saturno sono i signori del capricorno) ai figli pretendendo poi che essi siano dei vincenti fuori.. schiacciati invece dentro. In ogni caso è andata bene che tu ti sia ribellata perchè in questo caso comunque la forza del tuo Io in qualche modo si è salvaguardata.. E' molto peggio identificarsi in una persona succube che in una ribelle. A livello di lavoro interno si parte dallo stesso punto, ma nel secondo caso, la rabbia si sente, mentre nel primo caso è rimossa e quindi più difficile da contattare. Un bacio Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 23/11/2007 11:58:50 |
cara lidia, io ho un marte in V in bilancia che trigona saturno in IX acquario, e posso dirti che sono sempre stata inibita nell'espressione della rabbia, di fatti ho sempre sofferto di calcolosi sia renale che alla cistifellea e ho dovuto asportarla.
ultimamente sto imparando a esternarla, soprattutto di fronte a ingiustizie e quando mi sento ferita.. mio marito ha un'opposizione marte congiunto a plutone in X con luna saturno in IV (acquario) che lo rende molto aggressivo, quando si arrabbia anche per cose non importanti ( è del toro) è meglio non stargli vicino perchè non risparmia nessuno! poi quando si calma e dice che è colpa mia oppure delle sue figlie...dice che siamo noi che lo irritiamo e se ne va in camera dicendo che vuole stare tranquillo..fino alla prossima! insomma passa dalla grande arrabbiatura all'isolamento senza cercare dialogo, senza chiedere scusa ecc. non so come fargli capire che questo comportamento è distruttivo...inoltre tra di noi non c'è una buona comuncazione io ho una quadratura luna VIIcapricorno quadrata a mercurio in IV vergine e lui ha una quadratura di sole e mercurio in VIII toro con saturno luna in IV acquario. insomma la vedo dura.. un saluto affettuoso |
a cura di PAOLA |
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del 26/11/2007 21:20:47 |
cara Paola,
non è facile riuscire a far comprendere ad una persona quello che non può o non vuole comprendere. Il fatto di scaricare tutta la colpa fuori è tipica di chi non può accollarsi la responsabilità sui propri sentimenti perchè non può riconoscere la propria parte ombra che, ovviamente, in questo modo può addossare ad altri. Credo che bisogna cercare di sensibilizzare, ma in seguito, bisogna anche passare ad azioni che tendano a fargli prendere coscienza.. soprattutto per il figlio non è sano vedere che il padre non si assume la responsabilità giacchè un giorno potrebbe sentirsi autorizzato a fare lo stesso. Toccherà a te.. prendere decisioni atte a cambiare la situazione. Un saluto Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 26/11/2007 23:07:53 |
cara Chiara Inesia,
gli aspetti Marte Venere sono indicativi del bisogno di integrare il maschile e il femminile. Nel caso di aspetti duri il senso di insicurezza può aumentare. In effetti sono aspetti che in genere virilizzano una donna (almeno caratterialmente) e femminilizzano un uomo.. Così, insicuri della propria identità e della propria sessualità.. può diventare interessante ma anche frustrante. Se vediamo Marte come rabbia possiamo pensare che la rabbia è diretta proprio contro gli affetti.. o meglio, gli affetti e il bisogno di relazione sembrano bloccare o andare contro al bisogno di affermazione. Sono sempre aspetti da prendere con le molle e quindi, va analizzato molto bene il tessuto che c'è dietro nel tema natale. Inoltre, è sempre un rapporto amore - guerra.. dove l'una può trasformarsi nell'altra... quindi, dall'amore può nascere la guerra (lo vediamo tutti i giorni), ma è vero anche che dalla guerra può nascere l'amore.. Un saluto Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 27/11/2007 15:07:28 |
Grazie Lidia,
bellissima interpretazione ....in effetti la sensazione che ho avuto nelle mie relazioni, è che dove c'era stato tanto amore poi si scatenava una rabbia furiosa (sicuramente perchè quell'amore inizialmente era stato vissuto come idealizzazione - sarà per l'opposizione di nettuno a marte? - e quindi come negazione di sè e della propria affermazione, mentre dove si incominciava con la guerra (tentativo di affermare sè stessi senza negarsi) ci si sarebbe potuti amare tantissimo. Ma la guerra molto spesso fa allontanare prima ancora che si possa sperimentare la pace, che a quel punto ognuno poi si deve ritrovare da sè, ahimè. Un abbraccio, a presto! Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA |
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del 27/11/2007 20:34:49 |
cara Chiara Inesia,
la problematica che c'è dietro ad una Venere Marte sta nel grande desiderio di intimità, ma anche nella paura che la stessa porti ad un soffocamento della propria identità. Indica che da bambini si è stati soffocati e si è percepito che l'amore, le attenzioni e le cure c'erano però a prezzo della propria libertà di esplorare e di affermare la propria volonta. Lo schema tende quindi a ripetersi per cui la persona più crea intimità e più dovrà creare rabbia per potersi "separare". Un abbraccio Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 27/11/2007 20:47:26 |
cari amici,
un altro tipo di rabbia difficile è dato dagli aspetti di Plutone e Marte, soprattutto quelli dinamici che scindono la forza dal potere personale per cui i soggetti portatori hanno sperimentato sensazioni di reale impotenza che sono stati vissuti come umiliazione e reale possibilità di non sopravvivere. Così, in questo modo l'Io posso si scinde dall'Io voglio e, nel soggetto, c'è un senso di impossibilità di poter avere ciò che serve e di poter difendere ed affermare la propria volontà. In questo modo, i soggetti si scindono anche dalla loro rabbia proprio perchè sarebbe così intensa e bruciante da non poter essere sopportata. Il problema sta nel cercare, da adulti, di riagganciarla perchè altrimenti può diventare una bomba ad orologeria. Il potenziale interno resta enorme, ma il soggetto non sa assolutamente di averlo. In questo modo, magari un giorno si presenta una situazione che, analogicamente, va a riagganciare quel contenuto stipato e reso assolutamente animalesco e questo può schizzare fuori totalmente al di fuori della coscienza del soggetto. Vi assicuro che è un aspetto di cui occuparsi perchè il potenziale può in qualunque momento scavalcare completamente il super Io e uscire allo scoperto in modo travolgente.. Che mi dite? Un bacio Lidia Spero di potervi leggere questi giorni in cui non sarò a casa.. se potrò risponderò anche. Ciao a tutti Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 28/11/2007 11:08:02 |
Io posso portarvi un esempio di rapporti marte/plutone e marte/urano, Nel tn del mio compagno c'e marte in V VERGINE congiunto ad urano congiunto a plutone e trigono con giove (XII TORO). Che dire.. voglio posso e comando, ora. Ogni tanto al mio uomo quel bel marte lo invidio, visto il mio . Da un punto della volitività, della spinta vitale, della affermazione di se nn si può dire oltre, è un panzer. Ha perfettamente in mente come e dove e perchè, sa cosa vuole e come prenderselo. Il problema ? meglio nn trovarsi sulla sua strada, gli ostacoli nn li aggira ma ci sale sopra .
Ha alle spalle un passato di ragazzo sbandato. Figlio di una coppia italo scandinava di artisti, è cresciuto alla stato brado. Avrebbe avuto bisogno di calore sicurezza e paletti. Si è ritrovato a gestire una libertà di usi e costumi esagerata senza averne gli strumenti in un contesto da bronx, tra alcolismo droga e violenza, aggravati da un deserto esistenziale e sociale. Ha iniziato prestissimo con risse e litigi. Per anni il suo criterio di affermazione è stato te le suono e quindi sono . Parlare e perchè?? Un cazzotto ben assestato e fine del problema. Nessuna remora nel manifestare rabbia o collera . Uniche emozioni facilmente palesabili per lui, le altre rimangono ancora oggi difficilissime da esternare. Se decide di nn esternarla è per puro calcolo. E'una rabbia repentina, nel senso che ho visto sferrare pugni senza nemmeno cambiare espressione in viso. Lucida anche , perchè pianificata. Diventa una vera e propria vendetta. Ed è questo lato che mi spaventa, nn vorrei mai e poi mai averlo come nemico. E'capace di ordire piani di vendetta pluriennali, tutti portati a termine. Specie in ambito lavorativo . Volendo vedere del buono in quel marte posso dire che sa dirigere la sua collera anche per fini sociali (?giove), E' sensibile ( a modo suo) a tematiche sociali, a chi è vittima di ingiustizie, discriminazioni . E' intervenuto diverse volte a salvare persone in difficoltà perchè aggredite da altri,organizza comitati di protesta, rincorre gli scippatori e simili.. è una via di mezzo tra satanik e una giovane marmotta. Si ' ammorbidito in questi anni, mi piace pensare di avergli mostrato una via di affermazione alternativa . Sicuramente c'è molto da lavorare ancora. i suoi dati 23/12/64 15.00 AP |
a cura di NATALIBERA |
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del 30/11/2007 02:43:51 |
Io ho una quadratura natale marte/plutone, che tu carissima Lidia mi hai fatto notare al telefono un po’ di tempo fa, mentre io continuavo a leggere un tn fatto a mano (non da me naturalmente) che non lo segnala.
Purtroppo a tuttoggi sono ancora lontana dalla conoscenza dell’astrologia, volevo intervenire qui solo dopo aver fatto un corso che invece devo rimandare a primavera, ma a questo punto mi butto e spero di imparare con voi. Ho asc. ariete e un marte in 8’ sagittario, sento più difficile e inafferrabile quel plutone in vergine in 6’. L’argomento rabbia è fondamentale nel mio carattere e nella mia storia. In famiglia la rabbia era il pane, comunicare era litigare, picchiare, urlare, punire, recriminare, accusare…io ero la più piccola, le prendevo soltanto, ho represso rabbia ma anche gioia e ogni altra emozione finchè ho potuto, ma allora non lo potevo capire. Purtroppo sono “implosa” la prima volta all’età di 15 anni con un gesto di autodistruttività del tutto inconsapevole, non che mi abbia aperto gli occhi, ma un po’ di dubbi quel gesto me li ha lasciati, sembrerò sciocca ma almeno una curiosità di me stessa che non conoscevo… plutone quadrava sia la mia luna che il sole opposti, opposto all’ascendente. Dopo un paio di anni il doppio lutto di mio padre e mia nonna mi ha impegnato parecchio, depressione, malesseri continui per molto tempo, altro che esplorare la rabbia… e senso di impotenza alle stelle: mollata la scuola per lavorare, solitudine a tutto campo, nella famiglia distrutta, amici spariti, buttata nel mondo del lavoro così bimba senza strumenti… La consapevolezza della mia aggressività/rabbia è stato un lungo lavoro, anni di introspezione, errori terribili, relazioni che ho distrutto sapendo di distruggere solo per il gusto di distruggere, una separazione faticosissima, anni di fatiche immani tutta da sola, rabbia e impotenza fino al limite del desiderio omicida (un posacenere in mano a mezz’aria, mamma mia..) appena ho potuto una buona psicoterapia mirata a liberare emotività, blocchi corporei, ecc. le prime volte svenivo.. insomma sono passati molti anni, non ho grosse difficoltà ad arrabbiarmi, ora, anzi, in relazione con le persone mi infiammo facilmente. Ma come tu Lidia hai scritto così bene e mi sembrava di leggere di me stessa, la mia resta una rabbia sterile, impotente, quasi una beffa della mia stessa vita: che me ne faccio del mio marte ribelle amante della giustizia se resta lì a bollire sulla griglia di un plutone di cui mi sfugge il senso? Come smascherare quel senso di “morire dentro” che brucia senza esplodere per giorni e giorni? Scontato dirvi che il lavoro mi ha dato ben poco rispetto alle energie che ci ho speso, ho perso molti, troppi treni che non torneranno più, saturno ora è sul mio plutone in 6’ e mi fa vedere tutta questa miseria… Certo ho altri aspetti difficili nel tn, ma plutone si avvicina al mio MC, opposto alla luna in IV, quadrando l’AC.. e tremo un po’ di paura. Accolgo volentieri consigli e/o riscontri. Scusate ma ho scritto davvero tantissimo… Milena RA - 05.01.1958 h.11,30 |
a cura di MARILANDA |
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del 03/12/2007 14:20:33 |
cara Marilanda,
non devi temere quel transito perchè è sempre liberatorio.. soprattutto delle emozioni stagnanti ed appartenenti al passato. E' anche un transito che tenderà a trasformare l'intera tua personalità e a darti una marcia in più in termini di potere e di volitività.. gestita però dalla tua volontà cosciente. Un abbraccio Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 04/12/2007 08:36:59 |
cari amici,
volevo parlare di un lato della rabbia che non abbiamo ancora affrontato: quello dell'autolesionismo. Infatti, la rabbia non sempre viene esplosa e quindi non sempre viene agita all'esterno (acting out), più spesso, soprattutto nell'universo femminile la rabbia è agita all'interno (acting in) su di sè sotto forma di malattia. Marte infatti è uno dei pianeti più incline a creare problemi di tipo fisico poichè ciò che non può esprimersi troverà delle direzioni particolari per poter comunque farsi notare. Per intenderci le infiammazioni sono tutte malattie di origine marziana.. La parola stessa "infiammare" ci fa pensare ad un fuoco che brucia dentro e che finisce per contaminare qualche parte del nostro corpo che, ovviamente, è molto in sintonia con il nostro problema. Quindi, se abbiamo una infiammazione alla gola, dobbiamo pensare che indubbiamente Marte.. la rabbia.. la nostra rabbia si sia concentrata in quel punto.. fino a far arrossare la gola.. facendola magari ricoprire di placche.. A quel punto però possiamo anche leggere che, forse, è proprio ciò che non riusciamo a dire.. che ci fa male.. e che ci ferisce. Se sono le mani.. magari ci dobbiamo occupare di ciò che facciamo..magari quando non ne abbiamo voglia.. Insomma... è interessante guardare cosa si infiamma dentro di noi per capire da dove origina il nostro problema. Dove avete più facilità ad avere infiammazioni? Un abbraccio Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 04/12/2007 09:26:37 |
Cara Lidia, cari amici e amiche,
ho Giove in 3 (parola) quadrato a Marte e devo dire che per me è comune, nei momenti di maggior tensione più che di rabbia, soffrire di raucedine, la voce va via, o mi viene una tosse insistente, stizzosa, noiosissima che non mi permette di parlare. Ancora ieri sera, in una performance di teatro, tutti in silenzio sdraiati per terra, mi ha cominciato il solletico in gola ( ti assicuro che stavo benissimo, nessun mal di gola, raffreddore...), tosse stizzosa che cercavo di soffocare, sono diventata paonazza, lacrime che colavano....uno spettacolo unico!!!!!!!! Sarei sprofondata, per fortuna era solo una prova..., credo che la sera dello spettacolo vero rinuncerò ad esibirmi. ciao lilli |
a cura di LILLI |
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del 04/12/2007 10:01:19 |
sempre spunti interessanti Lidia, grazie.
Io ho sofferto di faringiti e tonsilliti pazzesche per tutta l'infanzia. Avevano alla fine deciso di farmi operare e zac magicamente ho smesso di averne .Non perchè miracolata ma perchè intorno agli 11/12 anni iniziò un periodo di ribellione e urla strepiti e scenate erano all'ordine del giorno. Nell'età adulta la rabbia che viene ricacciata giù mi ha provocato l'ulcera, la tensione costante che nasce dall'autocontrollo una sublussazione della mandibola e una "brasatura" dei denti.. come si fa a "mordere" se i denti nn sono affilati?? Negli ultimi tempi del mio matrimonio quando mio marito nn voleva capire le mie parole sono stata colpita "inspiegabilmente" da una candida resistente a tutto. Debellata in modo quasi istantaneo quando se ne è andato. Luisa |
a cura di NATALIBERA |
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del 04/12/2007 10:44:02 |
Ciao a tutti,
il mio marte è in 8a casa Leone quadrato a Sole, Venere, Mercurio e Nettuno tutti in scorpione 11a casa. Il mio punto debole è la pelle, mi trovo a convivere quotidianamente con delle forti infiammazioni sottocutanee al volto e questo da diversi anni ormai, senza che nessun dermatologo sia riuscito a capire cos'è che me le provoca e più che altro a guarirle. E' senz'altro la mia rabbia (marte) che si riversa sulla mia pelle (venere). Il detto "non c'è niente di più profondo della pelle" la dice lunga su quali conflitti si possono celare dietro a questa infiammazione... Baci a tutti Francesca |
a cura di FRANCESCA |
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del 04/12/2007 16:38:55 |
cara Natalibera,
è verissimo quello che dici. Ho visto parecchie persone con problemi di candida o di psoriasi o vitiligine iniziare all'interno del rapporto con una determinata persona e terminare nel momento stesso in cui il rapporto si è chiuso. Quando si dice la psiche!!!!! Personalmente posso dire che avendo la Venere in Capricorno quadrata a Nettuno in Bilancia (7a casa) ho sofferto per anni di cistite.. pressochè cronica. Dopo la separazione non ho mai più avuto una cistite in vita mia. Un bacio Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 04/12/2007 16:41:47 |
cara Francesca,
penso anche io che la pelle sia molto in relazione alla verità... ovvero a ciò che fuori non è esattamente come si sente dentro. Così, il tuo Marte che quadra Venere può darti questo tipo di problema.. che riguarda però anche qualcosa con l'immagine che vuoi dare di te.. Magari non accetti la tua rabbia e tieni un atteggiamento pacato e moderato all'esterno. Penso che dovrai sfogare ciò che hai dentro, almeno metaforicamente. Le fantasie di rabbia sono fantastiche per farla uscire.. anche se non con chi si vorrebbe.. tuttavia, hanno il raro dono di permettere di non trattenerla all'interno. Un saluto Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 04/12/2007 17:22:10 |
Ciao a tutte/i, mamma mia 'sta rabbia quanti canali ha a disposizione per raccontarsi....
Nel mio tema natale Marte quadra il terzetto Venere/Mercurio/Plutone e il senso di impotenza e rabbia che conosco bene ha fatto parecchi danni nel tempo.... Da bambina bronchite cronica, raffreddori, tonsille tolte a tre anni senza anestesia, bronchi delicatissimi,mal di gola a go-go...l'aria era irrespirabile in famiglia...e io chiudevo naso e gola... Da adolescente una crisi depressiva mi aveva abbassato talmente tanto le difese immunitarie da portarmi ad un deperimento organico che mi fece cadere quasi tutti i capelli: ero in piena lotta per l'autonomia con la figura paterna....gastriti all'ordine del giorno....non digerivo l'autorità...quella che non ti fa parlare.... Dopo il matrimonio sparirono quasi tutti i disturbi e mi sembrò di essere approdata ad un oasi di completa beatitudine salvo ricominciare ad avere problemi nel corso degli anni e soprattutto dopo la nascita di Gabriele... Spesso disturbi che arrivavano e sparivano quando io riuscivo a risolvere questioni legate alla mia capacità di esprimere la mia opinione all'interno del mio rapporto di coppia...non era vera rabbia espressa con forza, con veemenza, ma era la necessità impellente di "dire la mia" di "farmi sentire"...come se avessi l'impressione di essere ascoltata ma fino ad un certo punto.... Non so se sia legata alla dinamica di quadratura di Marte al terzetto di cui sopra o piuttosto a Saturno in VIII casa ma uno dei disturbi che ancora oggi mi danno maggior filo da torcere (l'agopuntura è stata un toccasana in questo senso) è la stitichezza, il trattenere fino a scoppiare e il rilasciare con dolore attraverso le coliti spastiche....assolutamente un gran problema...che nel corso degli ultimi dodici anni mi ha portata in sala operatoria due volte per una ragade anale che parla da sola....una gran ferita, profonda che non voleva rimarginarsi....due interventi e non so nemmeno oggi se risolutivi...perchè potrebbe nel tempo essercene un terzo...parola di chirurghi... Chiaro che la dinamica è trattenere, essere impotenti, farsi del gran male....sto combattendo ancora con questa tematica...ogni volta che prendo una decisione seria e cambio pagina o svolto mentalmente verso un progetto a me caro ricompare "quell'infiammazione" irritante - colon ed eliminazione delle scorie.....le scorie dei pensieri, della mente....ciò che trattengo si fa sentire lì..... Sto lavorando su questo aspetto e spero davvero di riuscire a porre fine anche a questa tematica che negli ultimi quindici anni è stata una vera tortura.... Baci e buona serata a tutte/i, Rosi |
a cura di ROSI58 |
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del 04/12/2007 19:03:01 |
cara Rosy,
in questo caso, la ragade potrebbe essere legata ad un profondo e remoto "senso di colpa" poichè, se si presenta quando finalmente fai quello che desideri, allora è legata ad un senso di colpa di cui non riesci ancora a liberarti del tutto. Coraggio, cerca di visualizzare te che lasci andare e che ti senti finalmente libera e felice. Un bacio Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 05/12/2007 11:28:31 |
Grazie cara Lidia, sai che non avevo tenuto conto del "senso di colpa" anche se l'ho sempre percepito forte....Le frustrazioni, l'impotenza e i limiti/vincoli che mi impediscono di "volare" verso la felicità o la gioia che ho dentro me hanno zavorrato parecchio la capacità di "lasciare andare" e di "non trattenere"....
La sensazione che quando sono felice o appagata, là giù in fondo, c'è l'inconscia idea di non meritarlo, di non essere pronta per esserlo e di dover "pagare" qualcosa per raggiungere la gioia è in me da sempre...Non è vissuta in modo razionale, ovviamente, è un inquietante tarlo che raggiunge il corpo per vie nascoste, sotterranee e che arriva a colpirmi senza che me ne accorga....Un sottofondo di "paura" nel cogliere le opportunità che potrebbero farmi cambiare "pelle" .... Mai come in questo momento della vita sono determinata a raggiungere finalmente gli obiettivi che mi prefiggo, soprattutto quelli che agogno da tanto e tanto tempo....e accolgo la tua esortazione di coraggio per visualizzarmi (bellissima) finalmente libera e felice...senza sensi di colpa che nascono sicuramente da lontano e che mi porto appresso da sempre... Un bacio a te e grazie, Rosi |
a cura di ROSI58 |
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del 05/12/2007 12:52:47 |
Cara Lidia,
ti ringrazio per la tua risposta. E' davvero come dici tu, io sento dentro di me una grande rabbia che cerco di contenere il più possibile e ci riesco alla grande (o perlomeno fino a un po' di tempo fa, ora non più) ma nonostante questo, ho la sensazione che qualcosa arrivi comunque agli altri. Sono rimasta perciò molto stupita quando mi è stato detto di sembrare la persona più tranquilla di questa terra. Io che dentro sono un vulcano sempre acceso!!! Come posso dare un'impressione così diversa da quello che sono realmente? E' da questo che ho capito che forse il mio contenere è eccessivo. Ho avuto una famiglia che ha sempre risposto in modo violento alle mie manifestazioni (più che legittime) di rabbia e così mi ha passato il messaggio che una donna che reagisce con rabbia è quanto di più spregevole esista, una donna molto più di un uomo deve dire sempre sì ed esserne anche felice, anche quando non le sembra giusto. Da questo è nato in me il bisogno di non esternare la mia rabbia: per non sentirmi "spregevole" . Ed ora parla la mia pelle per me! Devo dire comunque che in effetti ha sempre parlato, fin da piccolissima sono stata affetta da eczemi che non si risolvevano ed allergie varie sempre a carico della pelle. Ho una pelle molto "comunicativa". Grazie ancora per l'attenzione un caro saluto Francesca |
a cura di FRANCESCA |
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del 06/12/2007 11:18:31 |
Anche io la pelle!!
Forse è anche un problema di confini, di non darsene o di darsene troppi. Ferite, le mie di abbandono, e paura di essere ancora feriti e allora si tirano sù certe corazze... ma tanto prima o poi arriva qualcuno capace di trafiggerle... e se non ci si scopre un pò come si fa a sentirsi vivi... Corazze, strati e strati di pelle non nostre... fino a che come i serpenti cominciamo a perderne un pò e a sentirla la nostra pelle, quella vera. La rabbia l'ho trattenuta per tanti anni, ne ho avuto paura e ho difficoltà ad affermarmi. Mi scarico moltissimo quando piango, quando cammino a passo sostenuto e quando disegno. La musica mi rilassa. Ho marte nei pesci trigono alla luna in cancro e congiunto a venere in ariete. Un abbraccio a tutte, Simona Gubbio, 26.04.1977, ore 2,30 |
a cura di MALAIKA |
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del 06/12/2007 13:49:15 |
cara Malaika,
in effetti, ognuno deve trovare il proprio modo per scaricare la rabbia e per non lasciare che l'adrenalina rimanga in circolo per troppo tempo distruggendo il sistema immunitario. Anche semplicemente urlare... spaccare delle cose.. andare lungo un fiume e buttare pietre per terra.. correre.. lavare i pavimenti.. per chi ha Marte in Vergine.. insomma, tutto fuorchè trattenere..dentro. Un bacio Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 06/12/2007 16:28:12 |
Cara Lidia,
volevo dirti che io ho marte nei pesci e non nella vergine, nei pesci come si scarica??? Ho una cara amica che ha marte nella vergine e fa proprio le cose che scrivi tu e poi mi racconta che sbatte le porte e i piatti per terra.... Invece mi sa che il mio marte nei pesci potrebbe scaricare anche fantasticando??? Un abbraccio grande, Simona |
a cura di MALAIKA |
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del 06/12/2007 19:33:42 |
cara Malaika,
credo che la fantasia sia una buona valvola di sfogo per un Marte.. quello che in Pesci che, in caso contrario, somatizza... Un saluto. Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 06/12/2007 21:45:53 |
rispondo qui aprendo una piccola parentesi e poi per restare in tema descrivo le varie tipicità di rabbia in questione..
cara Chiara Inesia, rispondo dopo tempi geologici, dopo aver imparato che quella sera a bologna potevo darti direttamente la risposta (sì ero io quello con cui hai parlato prima di parlare con Lidia dopo la conferenza)cmq ci siamo parlati lo stesso anche senza sapere i nostri nomi, quindi lo reputo positivo lo stesso.. Hai parlato di discipline tutte interessanti, e manco a dirlo, che reputo tutte molto "espressive" e anche utili nel mio tema..che indubbiamente ha bisogno di una valvola di sfogo per non friggere con quel marte :) Non faccio filosofia direttamente, non concorro per questa laurea, ma mi interesso da un pò di sensi della vita, storia della filosofia, perchè mi piace vedere la vita in un modo che non sia solo orizzontale, pragmatico, materiale, e solo fisico. Mi riesce anche male vederla solo in questi termini, anche se avrei cmq bisogno anche di questa parte più terrena da integrare (Nettuno mi spinge verso tutt'altri lidi, ma il sole tuttavia è in 6a). Il teatro penso sia una bellissima cosa, avevo anche iniziato avendo una particina come prologo ma la mia timidezza poi mi ha portato a rifiutare la parte prima della gran serata (questo marte in 6a timoroso dei confronti..da strozzare)ma penso sia cmq da coltivare, esprime molto. La danza è sempre forte, e la reputo fondamentale per l'equilibrio e la coordinazione; nondimanco per una certa fluidità molto utile alla psiche di solito molto dogmatica. anche questo un punto azzeccato :) Per un romanzo? mah sai..non ci ho mai pensato, e in un qualche modo mi lusinga che pensi questo di me, anche per chè mi piace molto leggere e vorrei letteralmente divorare (sole opp giove) tutta la letteratura, sintetizzandola in me (sole gemelli). ma quando mi accorgo che questo non è possibile (VI- limiti) mi rinchiudo di nuovo a fantasticare con quel nettuno, e forse a sognare qualcosa di bello, magari descrivendo qualcosa.. rispetto molto il linguaggio, e lo reputo fondamentale per l'espressione appropriata di ciò che vogliamo dire. Anche a livello di linguaggio non verbale, è fondamentale esprimersi nella stessa direzione, intensità, forma e figura che proviamo..nel corpo è più facile perchè alcune volte viene immediato, ma solo in casi forti perchè molte volte o tradiamo le nostre sensazioni o non siamo proprio stati educati a farlo. Ma quando siamo capaci di comunicare, è una grande soddisfazione (io non sono tra questi, chiariamo subito)però penso sia davvero liberatorio essere capaci di sentire ed esternare, sia col linguaggio, sia col corpo, ciò che si prova. Il ballo è molto adeguato per iniziare un contatto col corpo. Anche la letteratura che migliora forma mentis e lessico è indicata, però con le parole è più lunga perchè è un gioco di sfumature, e spesso le parole sono oggettive, anche se ognu persona può comunque interpretare a piacimento. però abbiamo un vocabolario che ci reindirizza sempre verso il corretto uso della parola e quando usarla, quindi abbiamo anche un tornasole oggettivo. Per la pranoterapia o cmq il contatto con le mani, non ho ancora pensato ad una attività del genere, tuttavia da pargolo mi avevano detto che questo eczema che non mi dava tregua era dovuto anche e soprattutto ad energia che trovava sfogo solo nella pelle: e che questo "canale" poteva essere utile in futuro per discipline di questo genere. In genere, trovo rilassante fare e ricevere massaggi: mi acquieta, c'è contatto con la mia tanto amata/odiata pelle (quando avevo l'eczema) ma soprattutto con la persona. lì poi bisogna togliere le varie impurità quando si termina una seduta di diversi massaggi, cmq ho visto che è una valvola di sfogo che apprezzo. La figura dello scultore mi appare così romanticamente di sacrificio e determinazione che non riesco a non esserne sedotto:mi riporterebbe anche ad un clima più terreno, e a tirare giù il palloncino fatto tutto d'aria che spesso mi fa svolazzare. la scultura è soprattutto progettazione oltre che ottima e impeccabile precisione lavorativa di misura,sia di creta ma soprattutto di alabastro (il marmo lo lascio a michelangelo). anche qui hai azzeccato un gusto.. Per il fatto delle idee da portare all'esterno qui ascolto lusingato e per adesso in silenzio, perchè non ho ancora sviscerato in profondità l'argomento.. tuttavia ci hai preso in pieno quando si parla della diversità, della fatica ad accettare il "semplice" quotidiano senza che questo implichi un desiderio di evasione,è una tematica sempre molto ricorrente e negli ultimi periodi anche molto insistente, anche se sono riuscito a trovare qualche compromesso..ma la dinamica di difficoltà c'è sempre. Mi fermo qui, e complimenti per l'analisi! (ma non solo..ho visto gli altri uomini della conferenza come ti guardavano quando sei entrata ) un saluto e un bacione, arcangelo |
a cura di ARCANGELO |
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del 06/12/2007 22:00:11 |
Che simpatica..conterranea!ho i geni emiliani anch'io, e in un certo qual modo tortellini e lasagne oramai sono già nel mio DNA..e non che ne sia dispiaciuto, anzi..:P
grazie anche per la tua risposta-testimonianza, in effetti marte è abbastanza difficile da esprimere e posso capire tuo figlio proprio perchè faccio fatica personalmente quando ho da esprimere un'impulsività che quasi mai viene fuori ma viene subito reindirizzata e veicolata come cosa "civile". un salutone, arcangelo |
a cura di ARCANGELO X ROSI 58 |
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del 07/12/2007 00:47:50 |
a proposito di infiammazioni o tagli o cadute, quando fu il momento di andare via dal lavoro e ricominciare la scuola, anni fa, diedi il preavviso di quindici giorni..mi accorsi però che l'ansia era comunque crescente e che sopportavo con fatica l'ambiente elettrico..bhè poco dopo?caddi in bicicletta dove mi feci qualche taglio "raschiato" al ginocchio e al gomito, e naturalmente non riuscii a finire il periodo di preavviso..e dire che erano due giorni prima, ma proprio non ce la facevo più..caduta in bici che sfregò i pantaloni nel punto del ginocchio, proprio facendo andare via la stoffa e facendo poi grattare la pelle sull'asfalto.
un saluto, arcangelo |
a cura di ARCANGELO |
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del 07/12/2007 11:14:05 |
Ciao a Tutti...
a proposito di somatizzazioni, io ho una strana tosse che da diversi anni inizia in autunno e in genre si placa in estate, che avverto come una tensione al diaframma che mi risucchia il respiro e scatena la tosse. Alle visite mediche (1 volta) non è risultato niente, nè io ho altro, nè la situazione è intollerabile...fastidiosetta sì, ma con andamenti alterni... questa tosse va e viene, si intensifica e sparisce per poi tornare. Io la collego a un voler esternare una tensione che ho dentro, che riguarda il tenere separati sopra e sotto il diaframma, maschile (sopra, razionalità, testa) e femminile (sotto, viscere, istinto sentimenti ed emozioni). Le situazioni in cui esce questa tosse sono diverse, a volte era in passato mentre rispondevo al telefono anche a persone neutrali per me. Oppure di recente anche se sono da sola, o quando cerco di fare meditazione ed espiro lentamente...a un certo punto non riesco a completare l'espirazione morbidamente, il diaframma si tende e io inizio a tossire stizzosamente...strano...succede anche ora mentre scrivo di questo.... comunque tossendo in quel modo butto fuori con violenza, per cui pensavo anche a una difficoltà a lasciar andare (paura di morire??).... L'inghippo non è chiaro però, perchè ancora non è passato questo sintomo, segno che non ho totalmente centrato la questione... Marte è a 7 di Cancro, opposto a Mercurio e pianeti in prima...in casa 6a ....trattenimento ....esplosione col respiro....e anche stomaco, perchè mi sembra lettealmente che questa tosse mi partsa dallo stomaco.... Il diaframma...pensavo...potrebbe essere relativo a divisione di dentro fuori anzi meglio sopra sotto, legato alla linea dell'orizzonte? Infatti MArte si colloca vicino al Discendente... Un saluto a tutti Bruna |
a cura di BRUNA |
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del 28/12/2007 09:52:41 |
Ciao a tutte....
Luna in vergine e Marte in sagittario. Poche volte sono riuscita ad esternare la mia rabbia, a far valere i miei diritti (almeno con le persone amate), di solito implode dentro con conseguenze patologiche (problemi allo stomaco, mal di testa, ernia....) Ci sono momenti nei quali vorrei urlare, magari anche picchiare qualcuno che sta veramente esagerando, ma poi mi limito a parlare con un pò di stizza nella voce, magari appaio come una maestrina che vuole insegnare agli altri cosa fare, ed alla fine le cose le faccio io per quieto vivere. Ma la RABBIA non va via.... perchè non sono serena, mi sento sopraffatta, usata, sfruttata, ma non so come fare. La cosa che più mi fa male è proprio come io reagisco, cioè come "non sò reagire", non trovo il giusto metodo per spiegare ciò che non mi appare giusto, pur non essendo una stupida o una debole. Forse sono solo una persona che non ama litigare, che non è capace di fronteggiare le persone care, nella vita in genere ci riesco un pò di più. Datemi un consiglio, perchè capisco che qualcosa in me sta cambiando e che devo cambiare anche questo aspetto che si ritorce solo contro di me facendomi non poco male....ci sono altre valenze da tenere in considerazione? Grazie ele |
a cura di ELE |
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