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  INDIVIDUAZIONE-IDENTIFICAZIONE ...ARCANI E SAMAHIN....
discussione inserita da .cilli
 



“La vita mette in atto solo potenzialmente ciò che potrebbe essere, è lasciata ad ogni singolo uomo la possibilità di realizzare oppure no la propria progettualità”


In un altro contesto riprendo ancora in senso allargato “il tema destino”cercando a livello astrologico ciò che Jung evidenziava nella funzione INDIVIDUAZIONE forse la nostra autorealizzazione scevra da condizionamenti che nell’IDENTIFICAZIONE trova l’opposto e un possibile conflitto

Ancora due forze tra loro opposte in due tendenze che sono presenti nell’uomo: la prima è comune a tutti gli esseri viventi ed è quella di "dover essere ciò che si è", tendenza questa che scritta in modo indelebile: il bisogno di individuazione e quindi del nostro progetto in rx si porta il fardello degli irrisolti famigliari
La seconda, che gioca il ruolo opposto è la tendenza ad identificarsi, che significa ripetere in modo identico un modello, o detto con altre parole, la tendenza ad uniformarsi ad un ruolo proposto dall’ambiente sociale.
Di qui spesso il vissuto di “schiavitù” se l’individuo rimane legato ad una modalità che non riesce ad interrompere.
La coazione a ripetere si presenta in situazioni tipiche in cui l’individuo si trova a ripetere una modalità sulla quale sembra che egli non abbia alcun potere ma nella quale si ritrova costantemente e fatalmente.
Rientrano quelle situazioni in cui alcuni si lamentano del proprio "destino" che sembra ripetersi nella sua negatività: rapporti di coppia che finiscono inesorabilmente con l’abbandono da parte del partner; oppure persone che trovano sempre sulla propria strada qualcuno a cui dover riversare tutta la loro attenzione finendo però con il dover rinunciare alla propria vita; altre ancora che passano la loro vita a mettere su un piedistallo qualcuno che inevitabilmente non può reggere a quel ruolo.,altri ancora con lavoro sempre precario ,e ancora chi inceppa in problemi burocratici .e di un certo rapporto col denaro …;. solo per citare alcune delle innumerevoli forme in cui la coazione a ripetere si manifesta.
La caratteristica che hanno in comune queste situazioni è che nonostante il soggetto ripeta continuamente quell’identica modalità, egli non sembra ricavarne, sul piano cosciente, alcunchè….se non quando un DISAGIO AMICO si sveglia e per quanto doloroso comincia con qualche sintomo a far emergere i conflitti per conoscerli,affrontarli e in parte superarli
Il quadro che si delinea è piuttosto quello di un individuo che subisce passivamente un "meccanismo" che non riesce ad interrompere; tanto che il vissuto di chi sperimenta la coazione a ripetere è quello dell’essere posseduto da qualcosa che opera ben al di là della propria volontà e che sembra avere al punto da far pronunciare la fatidica frase “devo interrompere un karma”tanto di moda …quanto l’essere intrappolati in una tela di ragno che nel vivere il quotidiano ci vede sempre divisi tra materiale e spirituale..come se il primo escludesse il secondo..ancora un dualismo..quegli opposti che devono essere intergrati perché ci sia vera individuazione …- inserimento nell’ambiente e non più identificazione –
Domani si festeggia “ samahin “..tra l’altro lo ricordo perché la luna piena è pronta e per i celti non sarà da anticipare ..tutto ciò che ho scritto per un nostro potenziale migliore lo vedo nel parlare di tarocchi nell’arcano 13 ..la morte….tra l’altro in pieno sole scorpione è l’arcano cosignificante alla casa 8 dello zodiaco …al periodo dell’anno che viviamo che per noi cattolici il 31 dicembre ha lo stesso significato:riprendere la giostra della vita …che nella ruota della fortuna incide il nuovo ciclo ..dove i tempi si mescolano …kronos e kairos ..un maschile e femminile nelle figure aggrappate alla ruota e un giudice supremo in alto….Da tempo mi interesso di opposti in tarologia e astrologia come presupposti per AMALGAMARE ciò che è diviso ma è evidente che ripropongo una conversazione che dovrebbe essere più dettagliata e calata nelle nostre ripetizioni…di azioni e problemi che all’esterno poi incontriamo..(dentro e fuori)..
Sorridente nello scoprire una tradizione Wicca che consiste nello scrivere un biglietto magico su cui scrivere tutto ciò che in questo momento dell’anno importante per il raccordo_vita-morte noi riteniamo di doverci liberare ..Non esistono confini per alcune leggi universali e il cambiamento deve comunque far eliminare qualcosa di noi ….per far crescere il nuovo….
Sì mi rendo conto di essere stata prolissa …ma dico sempre che la carta è paziente …

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 RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 191 - Inserisci una risposta a questa discussione
 
A CURA DI
inserita il 21/11/2009 08:56:16

- Niente è mai dato per “scontato”. Persino gli esiti di una discussione nella rete.
Mai avrei voluto leggere quello che ho letto, benché la logica, mi dica che nessuno è responsabile delle azioni altrui.
Ma non posso stare solo a guardare e sta parlando ciò che non attiene affatto alla logica.

Lo scrivo, qua, ma avrei potuto scriverlo anche nella discussione di Chiara o in tante altre. Persino quelle future.
Non potrò mai, mai e poi mai, permettere che i miei interventi diventino il pretesto per rimandi personali, non desiderati.
E non c’entra nulla il mio desiderio di non voler stare al centro dell’attenzione.

Sarei io scorretta, se mi ostinassi a non vedere, finirei per imitare le tre celeberrime scimmiette.
Vi mancherei di rispetto. Mi arricchirò leggendovi, come ho fatto da due anni a questa parte. In qualche modo, vi conoscevo ancor prima di prendere coraggio e infilare qualche farfugliata parola.

Devo andarmene dal forum, ogni discussione sarebbe “trincea” ed “elmetto”. Né voglio che dobbiate indossarle voi per me.
Non sono il soldato Rajan e nessuno “muore al posto mio”,cedo le armi.
Credo, che facendo così, si possa ristabilire un clima di scambio sereno, lo spero.
Ma lo faccio dando un abbraccio a ciascuno di voi, sentito e riconoscente. Ancora di più, perché è stato generoso e gratuito.

Un bacio a te Lara, a Kla a Lilli1, Solerossella, Astro, ho sentito la vostra empatia e comprensione. Grazie con tutto il cuore. Mi siete cari.
Cara Cilli , solo apparentemente ti lascio per ultima, un bacio un altro e un altro ancora. Le briciole di Pollicino, mi hanno portata da te.


Abbraccio ognuna di voi- scusa il femminile, Astro, esteso anche a te- e spero in un arrivederci!





luana
 
inserita il 21/11/2009 11:07:57

- Gentlemen qui ad eridanoschool si fa' astrologia psicologica ,a parte i giudizi che sono falsi e fuorvianti e inopportuni sulle persone che possono piacere o meno perche'arabello dovrebbe accettare il " minestrone" con la scusa della trans-intro-polidisciplinerita' se lui correttamente evita di parlare di argomenti fuori luogo?? qui si fa astrologia psicologica .grazie

Miriam
 
inserita il 21/11/2009 17:03:05

- Ma il "coraggio" - virgolette d'obbligo, giacché si tratterebbe pur sempre di coraggio virtuale... - di presentarti solo ed esclusivamente con la tua identità unanimemente conosciuta qui, quello no, vero? Sarebbe chiederti troppo. Tu non devi accettare o rifiutare proprio un bel niente, sei stato tu a irrompere a gamba tesa in una discussione cui mai, neanche per un istante, hai mostrato di essere interessato a partecipare - ci tieni anche a sottolineare come tu di solito non ami partecipare a discussioni di gruppo, parole tue, quindi... - questa era una discussione libera, come tutte le altre su questo forum, dove nessuno deve rendere spiegazioni a qualcun altro delle proprie idee o degli argomenti che decide di portare all'attenzione degli altri partecipanti; starà poi a ciascun partecipante accogliere, ignorare, contestare, o fare qualunque altra cosa che rientri nell'àmbito di una discussione civile, gli argomenti proposti. Quand'è che sei stato eletto Guardiano della Soglia - di quella da non oltrepassare perché si debba sempre, in qualunque discussione, continuare a parlare di astrologia puramente psicologica - del Forum di Eridano? Che distratto che sono, dev'essermi sfuggito..! E parli di "correttezza", proprio tu, che vai a postare interventi invasivi sulle vicende personali altrui, senza neanche il succitato "coraggio" di farlo col tuo nick "ufficiale"? Tu non sai neanche cosa sia la correttezza. E adessa continua pure lo "show", non ho bisogno di aggiungere altro, anche perché so benissimo che comunicare con te è tempo buttato.

Per Luana: non c'è bisogno che rinunci a partecipare a delle discussioni quando ne hai voglia solo perché qualcuno non sa distinguere il confine tra lo scherzo e la molestia... ignoralo, in tutte le sue tante facce... chi ha bisogno di tante facce è come se non ne avesse nessuna, non esiste... a parte le precisazioni di cui sopra, nessuno si metterà l'elmetto per questo, non ne vale proprio la pena.

Ciao

Astro
 
inserita il 21/11/2009 19:33:03

- eccomi amici..
da tempo sono qui a condividere ..e mi rendo conto che gli argomenti possono anche spaziare ...ma con questo pur avendo toccato con voi tutti lo scibile ...che fa da concerto a un'astrologia psicologica..la stessa..questa che difendo da sempre proprio perchè tale non fa selezione per disciplina consorelle..
si è parlato di minestrone,beh..in realtà un minestrone delizioso e saporito che è servito a metterci a confronto e ...far comunque sempre coniugare di-versità ..in un rispetto che fa venire voglia,come si è letto,di andare avanti a fare luce su dubbi e teorie che qualcuno di noi sposa...
detto ciò...mi rivolgo ad arabello da me stessa invitato a discussioni di gruppo proprio dopo sua dichiarazione ...da astro ricordata...
ma partecipare.alessandro non vuol dire trasformare questo forum in un repartino psichiatrico....perchè supponendo di luana...anche di UNA IRREALE LUANA .ricordiamolo l'astrologia legge simboli che non determinano..
e che ..la ferita dei non amati poteva essere vissuta in altro modo..chi lo sa?..
quindi parliamo di funzioni psicologiche,di energie planetarie che ci rendono unici ....
a presto....allora ..a tutti voi
cilli


cilli
 
inserita il 21/11/2009 21:51:50

- Assolutamente non amo gli ambienti e le argomentazioni psichiatriche ,mi fai ricordare l'amico Pilia sardagnolo compagno militare della folgore sparito dalla circolazione perche' ricoverato all'ospedale psichiatrico di Padova ;sono andato a trovarlo e non mi è piaciuto come lo trattavano cosi' al ritorno a Treviso nel reggimento in cui stanziavo mi sono recato dritto..dritto dal capitano medico e subito dopo dal cappellano militare (quasi generale ) ;allora non avevi libri di astrologia quindi non avevo scelta su come muovermi ..è stata una bella esperienza entrare negli ospedali psichiatrici militari ,cancelli serrati a chiave che si chiudevano..dietro alle spalle ! alla fine pero' sono riuscito ad aiutarlo anche se ho rischiato di brutto ,il cappellano militare (quasi generale) è andato di persona a trovare Pilia e al ritorno mi ha confermato che avevo detto..la verita': non ho temuto nessuno nemmeno il generale di corpo d'armata delle mie azioni pur di salvare il soldato Pilia !
Li' ho visto di tutto (da chi si tagliava le vene a chi si avvelenava con le compresse per la depressione..)
Non capisco i toni aggressivi nei miei confronti usati proprio da chi dice che ci "siano state dinamiche di aggressivita' reiterate di amore -sofferenza " ...

Le dinamiche le ho spiegate guardando il tema del soldato rayan !
Solo e semplicemente astrologia psicologica ,niente di piu' .
Naturalmente ho cercato di mettermi nei panni del mio personaggio ..e mi sono travato con un fucile in mano accerchiato dai nemici e dal soldato Bryan che aveva tanta voglia - chiamiamola coazione a ripetere - di passare dalla parte del nemico ..
Un consiglio :quando andate a guardare un tema natale cercate di allargare il minestrone (astrologico ) perche' parlare di trasformzione è pericoloso se un plutone è in prima ( sestile al sole ) ma lo stesso si oppone al governatore dell'ascendente (un giove in settima) ...guardate tutto anche le progressioni e il resto (tipo saturno che quadra sempre al sgovernatore della settima -Giove mentre urano quadra all'ascendente ....
Naturalmente poi ma dopo..come ti ho spiegato passiamo al Karma ed a tutti i minestroni che vogliamo perche' potremmo confondere cio' che è un problema psicologico per Karma.
siccome non sono uno psichiatria ho chiesto un aiuto a Lidia per capire come si salva un soldato rayan ..!
Il minestrone possiamo pure prepararlo ma poi bisogna saperlo cucinare !




alessandro

arabello
 
inserita il 22/11/2009 00:14:39

- ma qui potevi parlare di karma-trasformzione ...o no....
di depressione post interventi..di tutto ciò che emerge ..ma non a posteriori ...
- alessandro -lo stesso tema natale del soldato rayan..potrebbe essere quello di chiuque..e neanche legato a luana .
-potrebbe anche non esistere.???.

ciò vul dire che appunto le funzioni possono essere discusse di un rx....
a prescindere da racconti letti...o confessioni ...

a presto cilli

cilli
 
inserita il 22/11/2009 01:11:29

- Cilli , ma tu hai mai avuto un soldato rayan da difendere ? una Luana ?hai mai fatto una esperienza del genere?
Sei in un fosso ,ami Luana e devi proteggerla ma Lei vuole morire per forza ,consegnarsi al nemico ....( sai chi è il nemico in una sindrome da rimessa in atto del trauma ? ) .Sei circondato dai nemici ,tra fischi ,bombe e proiettili ,ci sei solo tu nella fossa per proteggerla e Lei;sei angosciato perche' non solo devi combattere i nemici che sono visibili esterni ma anche i suoi nemici interiori ....invisibili vicino a Te .
Io l'ho fatta questa esperienza .

Sai come ti senti?

Te lo spiego con le parole di Judith Viorst "Distacchi"

"Separarsi da Lei è peggio che essere tra le sue braccia mentre intorno esplodono le bombe.Separarsi da lei è peggio che non stare con lei anche se la bomba è Lei "

Alla prossima

alessandro



per Cilli
 
inserita il 22/11/2009 10:20:51

- Caro Arabello, non ti offendere ma dissento dal definire il tuo amico Pilia "sardagnolo" (che poi sarebbe più corretto "sardegnolo" se proprio vogliamo tirare fuori i miei valori Vergine),

per conoscenza voglio precisare che una persona nata in Sardegna si definisce "sarda", per le persone dell'isola "sardegnoli" sono quelle bellissime creature erroneamente credute poco intelligenti chiamate "asini".

Ho letto molti dei vostri interventi, non tutto per mancanza di tempo e voi siete molto produttivi, ma devo difendere non il soldato Ryan ma gli originari della Sardegna dalle imprecisioni per "rompere" un pò il clima di tensione che si avverte nelle ultime discussioni.... scusate se sono inopportuna lilli1

lilli1 x Arabello
 
inserita il 22/11/2009 12:52:27

- Non so nemmeno perché stia scrivendo. Sinceramente non lo so, visto che c’è anche la voglia di congedarmi. Forse un “debito” del cuore alle persone di questa discussione.
Cara Cilli scrivevo delle briciole di Pollicino che mi hanno portato fino a te. “Coazione a ripetire”, dinamiche “contro natura ”, ferite del femminile. Donne, soprattutto, donne , dietro al pc. Rassicurata da questo, i miei post alle donne. Rispettando i tempi della discussione e rispettando i miei tempi.
Donne dicevo, ma non per sciocchi schieramenti, si è persone prima di ogni altra cosa.
Ma la comprensione è sicuramente più femminile, per certe “ferite”.
Poi si può anche dibattere affidandosi ai simboli o a tutto ciò che può esulare dal simbolismo,prezioso nella stessa identica misura. Forse persino di più, ma questa è una mia soggettiva visione della vita.

Arabello, io so cosa è il Tsr. Perché lo vivo sulla pelle, indipendentemente se viva o non viva una relazione sentimentale. O almeno, per tanti anni nella mia vita lo sono stata. Ma ribadisco che sei stato scorretto a parlare in mia vece. Non dovevi farlo. Mi sono sentita violata. Parli di pscicosi, ma non è una malattia psichiatrica. Se ne esce. Fortunatamente se ne esce. Può essere scambiata per malattia psichiatrica. Persino la diagnosi può oscillare e si può essere di volta in volta “etichettati”, nei casi più estremi, quando l’abuso è anche incesto- il violatore e il genitore non protettivo coincidono- da generiche “personalità multiple” a “borderlain”
E liberarsi in questo caso dal sintomo di rimessa in atto del trauma è lungo e faticoso. Molto di più, ma persino in questo caso è possibile.
Qui le dinamiche sono persino più pericolose, perché il farsi male è anche fisico: bulimia, anoressia, tossicodipendenze, tagli autoinflitti.

A me è andata meglio: paziente affetta da “attacchi d’ansia” e “depressione”. Anche questo in linea, con le diagnosi psichiatriche.
Dusty Millere, autrice di “Donne che si fanno male”, psicoterapeuta è la prova vivente, che se ne può uscire: è stata violentata nell’infanzia.
La tecnica riabilitativa, proposta dall’autrice , per aiutare “persone come me” è aiutare la “paziente” ad integrare DA SOLA l’istinto auto protettivo, - Marte positivo che dà forza e non autodistrugge- usando le stesse modalità terapeutiche che si usano con le persone sopravvissute o a catastrofi naturali o ad azioni di guerra o ai crimini violenti. Si chiama “disturbo post-traumatico da stress”. E se ne esce. Se ne esce.
E non è una passeggiata, non lo è affatto.

E sul DA SOLA, due parole. Aiuto competente, perché il tutto deve partire dai ricordi spiacevoli, indagati all’inizio(cerchio esterno) con cautela e delicatezza, sino a quando affiorano i ricordi e si parla della propria dipendenza dal dolore(cerchio mediano). E qui si va in guerra: spezzare la segretezza,significa rivivere tutte le emozioni negative, significa rivivere la Rabbia furiosa e devastante, interiorizzata e autodistruttiva. Ed esplode come un vulcano e spazza via chiunque stia vicino alla “paziente”. Ecco perché in questa fase la paziente dovrà contare su relazioni positive- amici, associazioni no profit, persino un compagno se c’è , ma debitamente informato su cosa sta per accadere - e totalmente empatiche, rassicuranti, che riescano a “contenere”. La rabbia la si “cura” con la partecipazione al dolore, “piangendo assieme”, altrimenti tornerà ad essere incanalata autodistruttivamente, perché la vittima, penserà sempre di essere stata “brutta e cattiva” e di aver meritato addirittura promosso ciò che gli è accaduto nell’infanzia.
Se accade tutto questo, finalmente si passerà alla fase successiva,(cerchio interno) spazzare via il marte-rabbia autodistruttiva-e sarà sviluppata l’autoprotezione(marte energia positiva). Visualizzando all’inizio la persona più protettiva della propria vita- mio nonno, nel mio caso- sino a quando la bambina-vittima, cederà il posto alla Donna, che impara a dire i “NO”e ad auto- proteggersi.

So Arabello, quindi, cosa intendi quando dici, amare una “ bomba”. Perché io sto dall’altra parte- sarei la “bomba”- ma ti assicuro, che c’è tanta sofferenza. Si è conviti che si sarà sempre e comunque feriti, a maggior ragione se c’ è amore. E basta mezza parola per crederlo,persino un’inezia può ferite, ma per assurdo si finisce per “perdonare” anche l’imperdonabile. Dipendenza dal dolore. Credo – e siamo su piani completamente diversi- che mi sia successo, in qualche modo, anche in questa discussione. Confesso che ho sempre letto con “apprensione” ogni commento. Paura di essere ferita anche qui, su “terra neutrale”.
C’è anche un malefico “disturbo della speranza”, sul quale le persone come me devono lavorare. E per assurdo la “cura”- e con questo torno alle argomentazioni iniziali- non passa solo attraverso la psicoterapia,ma soprattutto attraverso relazioni- positive .
Sarà un caso, che l’ultima storia sentimentale che ho vissuto dando l’anima, si sia arresa tra le pagine del saggio della Miller? Assurdo perché lo avevo ripreso in mano, per cercare di capire, come mi si “percepiva” all’esterno. Assurdo perché stavo- e per inconsapevolezza- innestando attraverso le mie difese, le difese dell’altro. La guerra, insomma.
Sono cosciente, però, di “come funziono” . Questo è il mio “qui ed ora”. So di avere molti problemi, ne sono consapevole. Punto, mi basta. Accennavi ai miei transiti, sicuramente mi sto trasformando. Come? Posso dire quello che “sento”. Tanta voglia di relazioni positive, dare ed avere, crescere insieme agli altri, ponendo i paletti necessari staccando nettuno dalla mia luna- usare finalmente i NO che servono e li userò, conscia anche di poter “strafare” non avendoli interiorizzati positivamante- ma non ho voglia alcuna di relazioni sentimentali. Ma è indotto, questo desiderio di allontanarmi da un rapporto a due.

Temo che potrei correre ancora il rischio, di “nutrirmi” della immagine riflessa dall’altro, di attaccarmi all’immagine data di riflesso, positiva o negativa che sia. Farmi male e far male. Ed è straziante se c’è amore. Devo guardarmi da sola, senza dipendere.

Devo guardarmi dentro, aperta alla vita, ai miei mille interessi, alla mia “esplosiva “ curiosità intellettuale, assieme ad un faticoso e necessario percorso interiore, senza scagliare accuse su nessuno e posso “imparalo” solo se inizio a non accusare me.
Per assurdo la “cura”- e anche con questo torno alle argomentazioni iniziali, - non passa solo attraverso la psicoterapia,ma soprattutto attraverso relazioni positive. E questo secondo me, rimanda a qualcosa di più complesso rispetto alla sola astrologia o alla sola analisi. Lo trovo in linea, con la disarmante semplicità di parole secolari , quelle stesse di un GRANDE MAESTRO D’INTERIORITA’.
“Amare gli altri, come se stessi”. Come se stessi: nè di più, né di meno. Credo di essere in linea con ciò che mi richiede plutone sestile sul sole. E i transiti sul sole li ho sempre “sentiti” o perlomeno “capiti”. Un richiamo alla mia individualità, un richiamo a non aver paura ad usare un pizzico di salutare “egoismo”. Imparare a mettere i confini senza l’abnegazione,senza riviverli innescando relazioni di sofferenza, di dipendenza alla sofferenza, serenamente e senza fretta alcuna.
Amare me. Volermi bene. Distruttivamente difficile, ma passaggio obbligato.

Non vorrò mai più “ferirmi”, né ferire. Perché se è amore, non ti rialzi. Devo imparare a farlo, prendendomi per mano. Voglio imparare ad “usar-mi”, bello e brutto. Ma so di non avere le “coordinate sentimentali” per farlo compiutamente, quelle affettive, invece le sto adoperando, è un sentiero è meno minaccioso.
Poter dire alla mia amica, non riesco a “reggere “ tutta la tua sofferenza, è solo un piccolo, passo ma sto imparando ad ascoltarmi, a sperimentare ciò che riesco a fare o non fare. Sto imparando a “camminare”.
Per poter amare invece un uomo, sono ancora più indietro. Sto carponando. E mi sconvolge, ancora di più, poter ferire, più che poter essere ferita.


Buona domenica!

Chiedo scusa per il lunghissimo post. Spero di non dover più personalizzare . Sto imparando a comprendermi , anche col confronto astrologico e relazionandomi con tutti voi. Con tanta tanta calma. E’ una richiesta sentita, spero sia accolta. Lo desidero, tanto.
Smettiamola,poi, con questo linguaggio d trincea- certo detto da me fa sorridere- ma sarebbe bello.


luana
 
inserita il 22/11/2009 14:32:39

- Carissima Luana, ho letto con molta attenzione la tua lettera e l'ho trovata di una maturità IMMENSA.
Il percorso che stai facendo è il percorso di una persona consapevole che le ferite che ci sono state inflitte da piccoli, e tu hai subito una ferita ENORME, devono trovare la possibilità di essere curate nel modo giusto, e mi congratulo con te per come lo stai facendo.

Accoglimento, comprensione, attenzione, essere privi di giudizi e di pre-giudizi, protezione...sono tutte cose che servono per poter rimettere in scena quel DOLORE che chiede di essere accolto e che tu porti dentro, sono sentimenti che devi trovare, innanzi tutto, dentro di te, e con grande coraggio stai affrontando quel DOLORE che ha bisogno di essere ascoltato per potergli dire: NON MI FAI PIU' PAURA.

Vedrai che il tempo ti aiuterà a reggerti in piedi anche dove adesso stai "carponando", del resto è un percorso obbligato prima di riuscire a camminare da sola.
Cara hai tutta la mia comprensione, non arrenderti mai.
Ciao, una caloroso e sincero saluto



lilli1
 
 
 
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