IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni |
FORUM DI Laboratorio di Tarologia |
Inserito il su Eridano School - Astrologia e dintorni |
DISCUSSIONE: individuazione-identificazione ...arcani e samahin.... |
“La vita mette in atto solo potenzialmente ciò che potrebbe essere, è lasciata ad ogni singolo uomo la possibilità di realizzare oppure no la propria progettualità” In un altro contesto riprendo ancora in senso allargato “il tema destino”cercando a livello astrologico ciò che Jung evidenziava nella funzione INDIVIDUAZIONE forse la nostra autorealizzazione scevra da condizionamenti che nell’IDENTIFICAZIONE trova l’opposto e un possibile conflitto Ancora due forze tra loro opposte in due tendenze che sono presenti nell’uomo: la prima è comune a tutti gli esseri viventi ed è quella di "dover essere ciò che si è", tendenza questa che scritta in modo indelebile: il bisogno di individuazione e quindi del nostro progetto in rx si porta il fardello degli irrisolti famigliari La seconda, che gioca il ruolo opposto è la tendenza ad identificarsi, che significa ripetere in modo identico un modello, o detto con altre parole, la tendenza ad uniformarsi ad un ruolo proposto dall’ambiente sociale. Di qui spesso il vissuto di “schiavitù” se l’individuo rimane legato ad una modalità che non riesce ad interrompere. La coazione a ripetere si presenta in situazioni tipiche in cui l’individuo si trova a ripetere una modalità sulla quale sembra che egli non abbia alcun potere ma nella quale si ritrova costantemente e fatalmente. Rientrano quelle situazioni in cui alcuni si lamentano del proprio "destino" che sembra ripetersi nella sua negatività: rapporti di coppia che finiscono inesorabilmente con l’abbandono da parte del partner; oppure persone che trovano sempre sulla propria strada qualcuno a cui dover riversare tutta la loro attenzione finendo però con il dover rinunciare alla propria vita; altre ancora che passano la loro vita a mettere su un piedistallo qualcuno che inevitabilmente non può reggere a quel ruolo.,altri ancora con lavoro sempre precario ,e ancora chi inceppa in problemi burocratici .e di un certo rapporto col denaro …;. solo per citare alcune delle innumerevoli forme in cui la coazione a ripetere si manifesta. La caratteristica che hanno in comune queste situazioni è che nonostante il soggetto ripeta continuamente quell’identica modalità, egli non sembra ricavarne, sul piano cosciente, alcunchè….se non quando un DISAGIO AMICO si sveglia e per quanto doloroso comincia con qualche sintomo a far emergere i conflitti per conoscerli,affrontarli e in parte superarli Il quadro che si delinea è piuttosto quello di un individuo che subisce passivamente un "meccanismo" che non riesce ad interrompere; tanto che il vissuto di chi sperimenta la coazione a ripetere è quello dell’essere posseduto da qualcosa che opera ben al di là della propria volontà e che sembra avere al punto da far pronunciare la fatidica frase “devo interrompere un karma”tanto di moda …quanto l’essere intrappolati in una tela di ragno che nel vivere il quotidiano ci vede sempre divisi tra materiale e spirituale..come se il primo escludesse il secondo..ancora un dualismo..quegli opposti che devono essere intergrati perché ci sia vera individuazione …- inserimento nell’ambiente e non più identificazione – Domani si festeggia “ samahin “..tra l’altro lo ricordo perché la luna piena è pronta e per i celti non sarà da anticipare ..tutto ciò che ho scritto per un nostro potenziale migliore lo vedo nel parlare di tarocchi nell’arcano 13 ..la morte….tra l’altro in pieno sole scorpione è l’arcano cosignificante alla casa 8 dello zodiaco …al periodo dell’anno che viviamo che per noi cattolici il 31 dicembre ha lo stesso significato:riprendere la giostra della vita …che nella ruota della fortuna incide il nuovo ciclo ..dove i tempi si mescolano …kronos e kairos ..un maschile e femminile nelle figure aggrappate alla ruota e un giudice supremo in alto….Da tempo mi interesso di opposti in tarologia e astrologia come presupposti per AMALGAMARE ciò che è diviso ma è evidente che ripropongo una conversazione che dovrebbe essere più dettagliata e calata nelle nostre ripetizioni…di azioni e problemi che all’esterno poi incontriamo..(dentro e fuori).. Sorridente nello scoprire una tradizione Wicca che consiste nello scrivere un biglietto magico su cui scrivere tutto ciò che in questo momento dell’anno importante per il raccordo_vita-morte noi riteniamo di doverci liberare ..Non esistono confini per alcune leggi universali e il cambiamento deve comunque far eliminare qualcosa di noi ….per far crescere il nuovo…. Sì mi rendo conto di essere stata prolissa …ma dico sempre che la carta è paziente … |
a cura di .cilli |
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RISPOSTE |
del 30/10/2009 23:36:25 |
cara Cilli,
bellissimo questo argomento. Spero che la discussione sarà molto interessante. In effetti l'identificazione è un primo passaggio - importantissimo - che fa il bambino che non può che imitare ed identificarsi con qualcuno che sia "simile" a lui. La vita però ci chiede di andare verso una "individuazione" ovvero di recuperare tutte le parti che abbiamo per così dire tradito di noi fino a ridiventare quella "totalità" che eravamo all'inizio in forma potenziale. Purtroppo io sarò via 10 giorni e non so quanto potrò partecipare al forum.. in ogni caso, prometto che ci proverò. Un bacio Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 31/10/2009 07:17:29 |
ciao cara Cilli
argomento interessante ...proverò a dire la mia... ..io mi discosto da concetti di psicologia classica che a mio modestissimo parere, al pari dei miti, a volte possono confonderci nel tentativo di comprendere il senso profondo dell'astrologia...mi limito a GUARDARE la realtà e a trarne le mie considerazione. ..io credo che noi RIPETIAMO SEMPRE lo stesso copione...sia chi in termini patologici sia chi in termini sani...certo che la CONSAPEVOLEZZA di questo schema libera molta energia e la rende disponibile, ma rimane il fatto che il modello di base non cambierà anche se può migliorare moltissimo qualitativamente .... Per esempio io ho un sole sagittario isolato in II....da bambina mio padre era presente fisicamente ma molto preso da questioni pratiche e tangibili e quindi "lontano" psicologicamente, emotivamente da me.....oggi mio marito è presente psicologicamente emotivamente ma spesso lontano per lavoro...(eh..eh) QUESTO COPIONE è il destino di cui parlavamo in un altro post...questo è quello che ci troviamo a "smazzarci" in questa vita e che prima accettiamo ...meglio è... baci lara |
a cura di ARAL |
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del 31/10/2009 15:55:26 |
Aral carissima..
Sai io invece credo che i principi della psicologia e l’essenza dei miti siano proprio le fondamenta di un’astrologia diversa che è quella umanistica e psicologica che attraverso figure archetipali,funzioni etccc ci induce poi a guardare la realtà come ben dici.. Trovo molto più difficile ma importante ..il far poi parlare il mito e decodificarlo in qualcosa che sul piano della realtà noi riusciamo poi a rintracciare…Se così non fosse non parleremo neanche di ferita …atavica ..ancestrale e di un’altra serie di componenti che distinguono il tuo sole dal mio e il mio progetto che per una serie di concatenazioni psicologiche vede in rx la danza dei pianeti e alcune configurazioni dinamiche ..che eredito e che mia figlia eredita proprio a dimostrare in un certo senso che alcune dinamiche del femminile non risolte rimangono scritte fino a che un individuo non le mette a tacere e che se risolte si da un contributo alla collettività ..proprio per essere unici all’interno di un tutto..che da noi poi attinge… A parte questa mia precisazione ..ho capito benissimo il tuo esempio sole-padre ..sole –maschile ..ma non ritengo che questo possa costituire per te un conflitto ..potrebbe diventarlo se tra te e tuo marito le cose non funzionassero per la lontananza ,dato oggettivo di crisi e tu ripetessi scelte sempre su uomini che viaggiano …che non sono presenti. Rimettendo in atto sì un modello paterno come figura archetipica di maschile ma che induce in una coazione a ripetere come se tra 100 uomini tu scegliessi sempre chi va via e che ciò però apparentemente sembra normale per l’amore …ma che la scelta non è scevra da tuoi condizionamenti i quali unici responsabili di un libero arbitrio non declinato e quindi di un posto non al sole ma in ombra perché …per guadagnarsi un posto al sole (MC) con il nostro sole sono proprio i nostri inconsci meccanismi di scelta che paiono motivati ma che possono tessere un tranello… Io nel post parlo di potenzialità che l’astrologia aiuta a farci conoscere ..e come farle emergere senza incorrere in una serie di comportamenti standard che danno origine invece a frustrazioni che possono essere definite “destino I figli hanno sempre a che fare con l’ombra dei genitori fino a che nelle generazioni a venire quelle non vengono rischiarate .. E questo processo di risoluzione che vedo altamente creativo .. Jung nel parlare di individuazione deve aver dato risposte a se stesso e al clima contraddittorio in cui era vissuto ..lanciando poi la differenza tra chi si lascia irretire da complessi inconsci e chi invece li trasforma come strumento terapeutico per se stesso e il collettivo.. Torno con esempi poi miei e calati…. …. un sorriso ..cilli |
a cura di .CILLI |
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del 31/10/2009 17:21:42 |
ciao Cilli
io credo semplicemente che l'astrologia COMPRENDA la psicologia e i miti ...ma vada OLTRE.... ...e per come sono fatta io (è significativo il mio sole sagittario in II)...osservare il simbolo che si fa FORMA e vive nella realtà ...lo trovo l'insegnamento in assoluto, più fedele e più istruttivo, che ci sia. ciao lara |
a cura di ARAL |
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del 31/10/2009 18:14:24 |
aral certo che sono d'accordo che l'asdtrologia va oltre...
ponevo attenzione su difficoltà di far parlare il mito e trarre una funzione psicologica ..senza questa sarebbe una storiella come tante altre e ti dirò di più riaccostandomi a loro in chiave astrologica ..per ricavarne un messaggio ...mi sono resa conto che a volte era come leggere ex novo qualcosa che invece a scuola avevo studiato ma non amato abbastanza e che li trovavo affascinanti perchè fantasiosi ... ora torno al senso invece di questa conversazione tuo marito che è presente ma assente per lavoro ..che ti fa rievocare il sole-padre ma che comunque ha interrotto un possibile conflitto perchè ti ripeto la tua scelta non è stata da pathos trasmesso che ci sarebbe stato se invece in te si ripeteva coazione a ripetere di scelte su uomini assenti ..emotivamente ... ho l'impressione di non essermi spiegata bene nel post precedente .. cosa ne pensi? ciao un abbraccio cilli |
a cura di CILLI ..ARAL |
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del 31/10/2009 19:49:42 |
ciao Cilli
...dunque...voglio rispondere alla tua domanda.... Ma prima faccio a te una domanda ....secondo te si ripete COMUNQUE sempre lo stesso modello, non intendo qualitativamente...ma simbolicamente...?? ..voglio dire...anche quando SIAMO CONSAPEVOLI di quel modello ?? Credo che sia fondamentale intendersi su questo punto perchè se no si rischia di fraintendere gli ambiti della discussione. Perchè ..non capisco bene il senso della tua frase...COAZIONE A RIPETERE....che è un concetto prettamente psicologico...di cui comprendo perfettamente il significato calato in un contesto psicologico (tu hai fatto tanti esempi nel tuo post iniziale)....ma lo capisco meno in un contesto astrologico... ...mi spiego meglio....se diamo per appurato che comunque noi continuiamo a SPERIMENTARE sempre lo stesso modello (in forme sempre più evolute se c'è crescita...o passivamente se non c'è nessuna consapevolezza)....il concetto di "coazione a ripetere" perde un pò del suo significato in astrologia....perchè ...si può dire che, di fatto, c'è sempre una "coazione a ripetere"....nel senso che ripetiamo comunque sempre gli stessi schemi.... Certo che in psicologia la COAZIONE A RIPETERE indica un comportamento nevrotico di chi si trova in uno stato di totale inconsapevolezza delle pulsioni che lo spingono a sperimentare sempre le stesse situazioni dolorose ...quindi evidentemente non è stata fatta nessuna elaborazione dei contenuti che spingono sempre nella stessa situazione. Concludendo con la mia esperienza personale...evidentemente io mi sono TENUTA questo marito spesso assente perchè sono piuttosto consapevole delle dinamiche che mi spingerebbero COMUNQUE a trovarmi un uomo altrettanto.."lontano"...(magari in modalità diverse) ...e sono ancora più consapevole che quel sole sagittario è prima di tutto un MIO archetipo da realizzare....e ...credo...che più lo realizzerò...meno dovrò PROIETTARLO su mio marito.... ciao lara |
a cura di ARAL |
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del 31/10/2009 21:08:56 |
Mi attendeva questa discussione, forse da molto. Una domanda da porre a Lidia e che rimando sempre a un reiterato domani. Fa male guardarsi allo specchio. Fa un male cane, questa putrida carogna che ti mangia a morsi furiosi l’anima.
Non firmerò, cara Cilli, questo post. Non mi rassicura nemmeno l’anonimato del mio nick. Sorrido, perché il nick, non è nemmeno il mio vero nome. Ho una vergogna indicibile. E non dovrei. La mia mente, la mia razionalità, la mia cultura, la mia maturità di donna , mi sussurrà che non c’è colpa. Eppure è dentro di me . Attaccata all’anima. Sto infilando parole e parole, per rimandare quest’appuntamento…. e non vorrei esserci. Non so nemmeno da che nasce questo desiderio. Forse dentro di me , la voglia di rompere gli specchi e il passato. Guardarsi finalmente per quello che si è, senza denigrarsi, senza aspettarsi ma gettare finalmente alle ortiche, ogni ricordo. E rialzarsi, senza colpa, finalmente libera. Libera da me e di ogni volta che ho messo al patibolo me! So essere feroce con me stessa. Parlo a te Cilli: hai ragione , c’è la storia della mia vita , nel mio tn, ogni ferita. Tutte, inesorabili all’appello. Ma non le ho scelte io. Non potevo , ero una bambina. Hai ragione aral, certe dinamiche, si ripeto in qualche modo, anche se si è lontani da una coazione a ripetere. Persino se si ha coscienza, di come si funziona da dentro. Lo scrivo con la violenza di in un pugno, sto girando e girando, come una farfalla impazzita e ancora in riesco a scriverlo. Non ce la faccio. Ma spiegatemi, come potrei fare io, a vivere l’amore, i sentimenti, la dolcezza e l’abbandono, come faccio io a dire avvicinati se ho questo bisogno assurdo di scappare, di fuggire, di mettermi al riparo…… Se ….se….se …. Se….se…..Sono stata violentata a 7 anni! Mi spaventa , mi terrorizza l’amore, e se anche amo con tutta l’anima …o scappo o faccio scappare. E ne sono consapevole! Come si fa a dire – non è una critica la mia- attiriamo , ciò che abbiamo dentro? Vi abbraccio e scusate. So anche che starò lontana dal pc, per almeno una settimana. Mi vergogno. So anche che non dovrei. Ho spezzato l’omertà con me stessa stasera, ma ho bisogno di scappar via. Ancora in fuga. Penso al progetto del mio sole in decima, scorpione, e non posso che chiedermi , se l’ affettivà anche della mia luna in decima, non si debba invece "risolvere" in VII. So stare e quanto da sola. Ma crollo e mi devasto l’anima, nella casa del “cuore”. |
a cura di ANONIMA PER NECESSITÀ |
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del 01/11/2009 08:28:29 |
cara anonima
è terribile quello che ti è accaduto...e non ci sono parole per definirlo..ma solo grande rabbia, grandissima rabbia, per le assurde ingiustizie della vita.... ...credo però che questo tuo atto di denuncia, se pur anonimo...sia un passo importantissimo per te.....forse, inconsapevolmente ...hai smesso di fuggire...hai cominciato a guardare all'orrore di quello che ti è successo e hai deciso di ...accoglierlo...per quanto possa essere straziante.... ...eppure..mi chiedo mia cara, cos'altro potresti fare se non ACCOGLIERE questa ferita sanguinante....questo dramma che ti porti dentro da una vita ?? ...cosa puoi fare se non prendere per mano quella piccola bambina violata e stringerla fra le braccia...e tenerla stretta e asciugare tutte le sue lacrime ???? Cara anonima....tanti anni fa ...quando ho iniziato a leggere libri che parlavano di come la vita esterna sia un riflesso della nostra interiorità....avevo così tante perplessità perchè pensavo proprio alle tragedie come la tua...e mi chiedevo ...CHE COLPA PUO' AVERE UN BAMBINO ??? ...poi gli anni passavano e dentro di me cominciava a farsi largo la consapevolezza che NON SI TRATTAVA DI COLPE....che ci gravano addosso....ma bensì di responsabilità che ci possono RENDERE LIBERI....perchè possiamo smetterla di SENTIRCI IMPOTENTI... ...se possiamo scorgerci un pò di noi anche nei fatti più terribili che ci accadono significa riconoscere che la VITA E' NOSTRA...nel male e nel bene....e possiamo decidere di prenderla in mano...e di occuparci di lei...e questo proprio per DARE UN SENSO....al dolore che abbiamo vissuto. Ti abbraccio forte lara |
a cura di ARAL |
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del 01/11/2009 12:57:18 |
certo, cara anonima, che quello che ti è accaduto non ti rispecchiava e non ti rispecchia minimamante, e non solo perché non hai scelto tu di sperimentare una simile esperienza. quello che ti è accaduto al massimo può rispecchiare te stessa NELL'EVOLUZIONE CHE UNA SIMILE ATROCE ESPERIENZA PUO' AVERTI SPINTO E ANCORA SPINGERTI A FARE. quello che siamo veramente è sempre una potenzialità alla quale il processo di individuazione ci permette di avvicinarci e credo che questo stesso processo sia per molti versi misterioso. tu, secondo me, non dovresti mai smettere di tenere lo sguardo fisso su questa immensa parte che devi come tutti ancora esprimere e ricordarti che il tuo passato è un insieme di esperienze da integrare per avvicinarti a questo.
un bacio, kla |
a cura di KLA - ANONIMA |
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del 01/11/2009 14:28:11 |
cara Anonima
dopo l'intervento di Kla, mi sento anche io di chiarire questo concetto di RISPECCHIAMENTO....perchè forse dentro di me ci sono dei presupposti dati per scontati ma che magari non sono così scontati per chi mi legge. E' chiaro che L'ESPERIENZA IN SE' che hai vissuto NON TI RISPECCHIA in nessun modo nella forma in cui si è manifestata....voglio chiarire assolutamente questo... Ciò che ci rispecchia è un certo CONTENUTO POTENZIALE che ....POI... assume una determinata forma...che via ..via nella nostra vita cerchiamo di rielaborare continuamente... un bacio e ancora un abbraccio |
a cura di ARAL |
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del 01/11/2009 14:49:54 |
Amica cara.(non ha importanza l’anonima). Non posso nascondere il morso che mi prende quando leggo brutalità che tocca vivere da bimbi e che da adulti trascina il peso di una ferita .. .. Sì concordo per giusta causa che le ferite sono in rx leggibili e come Aral credo che ACCETTARE ..è riprendere in mano la propria vita e viverla .. Accettare gli eventi… non è semplice Ma mi fa piacere che tu cara abbia condiviso con noi questo dramma ..non è poco..è forse il primo passo,non l’unico ..perchè tu non possa rassegnarti a vivere nella casa del cuore la tua solitudine… Tante volte ho pronunciato “perché ?” e mi incazzavo quando ..mi sono imbattuta nel “doveva andare così “ ..che si mescola a quei principi dogmatici della nostra religione ..secondo la quale chi ha subito qualcosa è eletto per insegnare ad altri ….. Il tempo passa ..e ciò che invece vorrei tu capissi della tua esperienza è che ..non puoi torturarti con quella stessa … Quando parlo di coazione a ripetere mi riferisco proprio a dinamiche …che ci inducono ad arginare con la fuga ciò che invece risveglia l’antica ferita e la fa rivivere sanguinante… ………..ma se esistono ferite in rx leggibile ….esiste anche un potenziale ….forse ancora più ricco ?... Ti abbraccio cilli |
a cura di .CILLI |
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del 02/11/2009 01:02:21 |
Ciao aral…
Non so se ho ben capito ciò che mi chiedi anche se mi ha rincuorato la tua spiegazione che hai dato all’amica anonima dopo l’intervento di kla che ha toccato comunque ciò che io intendo per identificazione .. Parto dal presupposto come ho già scritto che la nostra nascita registra un patto con gli astri dove ci portiamo dietro tutti gli irrisolti dei nostri genitori e dei loro …ma proprio per questo ..credo che sia poi necessario adempiere a un nostro modello che può essere solo nostro …l percorso di individuazione caratterizzato dalle sue tappe rappresenta quindi una possibilità per l'individuo di non sentirsi bloccato nel suo percorso personale, scavalcare i suoi blocchi e andare avanti… Se ho capito bene ciò che Lidia ci ha suggerito nel primo post è che il processo di individuazione è una Meta della nostra evoluzione .. Da bimbi ci identifichiamo con i genitori dai quali dipendiamo..poi ci conformiamo a regole di gruppo dove saturno ha un grande ruolo e infine Ci individiamo come artefici del fine della nostra vita ..liberi ma aderenti a un sociale ..ma altrettanto sgombri per essere unici.. Io mi rendo conto di aver toccato troppi argomenti con questo post che tra destino…coazione a ripetere individuazione ..non vanno che a toccare un unico tema che è alla base quello che l’astrologia vuole dirci(credo) ..il come rendere al massimo le nostre potenzialità e cioè come L’individuazione rappresenta un processo di elevazione spirituale, porta infatti ad un “ampliamento della sfera della coscienza’. Individuarsi" significa "divenire un essere singolo" e, se intendiamo per individualità la nostra ultima, incomparabile, peculiarità, individuarsi allora significa "divenire il proprio Sé integrale : ossia ritengo opportuno specificare l'insieme conscio e inconscio, ovvero quella Totalità che esprime la nostra autenticità . Ma il processo d'individuazione non è un percorso che sottrae dal confronto con il mondo esterno, esso ha due aspetti fondamentali : da un lato è un processo d'integrazione interiore, soggettivo e dall'altro è un processo oggettivo di relazione e il senso della propria identità implica la relazione con l'altro come diverso da sé, esso cioè si struttura confrontandosi, scontrandosi e misurandosi .. La totalità quindi appare per certi aspetti come un "a priori", un "preesistente" e ciò farebbe supporre l'esistenza già data del Sé e credo che alla nascita esista quella "totalità potenziale", di una predisposizione al raggiungimento della finalità ultima. L'uomo sarebbe spinto dalla presenza inconscia del Sé a percorrere un cammino individuativo che gli permette di rendere manifesto ciò che già esisterebbe in lui….e credo sia ciò che l’astrologia può fornirci se ..non ci fossilizziamo su predefinito …ma sulla creatività che può operare su quel modello ..predefinito .. Non posso pensare che il mio quadrato a T non abbia pur se espresso in conflitto una valvola di potenzialità se predefinita è la ferita ...lo è anche un potenziale ? .... N.b ho indirizzato ad aral ..ma è per tutti...(troppo forte il tuo accenno a marito tenuto) un sorriso cilli |
a cura di .CILLI..ARAL E TUTTI |
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del 02/11/2009 07:03:12 |
cara Cilli
..non so...come ti dicevo ...mi tiro un attimo fuori dagli schematismi psicologici... Tu dici che il nostro tema rispecchia gli irrisolti dei nostri genitori (vero)...e quindi poi dobbiamo farlo nostro... Ma io credo che sia comunque sempre stato NOSTRO il tema.....quei conflitti irrisolti sono i NOSTRI conflitti nel momento in cui nasciamo...ci appartengono. Ma prima di essere conflitti sono MODELLI energetici che dobbiamo rielaborare ...certo in modo nuovo....in modo creativo... Cilli...credo che alla fine noi dobbiamo dare un NUOVO SIGNIFICATO a quel modello (parlo di aspetti tesi) ...è come se i nostri genitori ci trasmettessero un certo pensiero ERRATO sulla vita (pensiero a cui noi evidentemente aderiamo totalmente) .... ...e sta a noi ...poi....trovare risposte nuove...un significato più autentico... ciao lara |
a cura di ARAL |
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del 02/11/2009 11:00:34 |
Ho preso un po’ di fiato. Ho letto i vostri interventi e un grazie ad ognuna di voi. Non amo gli schieramenti, si è persone prima che donne o uomini, ma la “comprensione” su certe ferite, può essere solo al femminile. “Grazie”, è solo una stupida parola. Ma c’è tanto altro dentro.
Ho letto stamattina ogni riga, più di una volta. Timore- sciocco, stupido ingiustificato, solo mio- timore ambivalente : liberatorio, catartico. E poi due righe da aggiungere. C’è una parte di me,vitale nonostante tutto – forse la bambina ferita- che per scrivere, qui in questo forum, ha bisogno di pensare che ci sia nella rete qualche anonima lettrice che passando di qui, troverà una storia con cui specchiarsi. Non riesco ancora ad accettare in toto un certo passato, mio, come il mio nome e la mia storia. E’ stata una brutta giornata quella di ieri, ne ero consapevole. Sapevo cosa mi aspettava al varco, dopo l’invio di uno stupido post. Le emozioni che avrei provato. Duro, durissimo, scriverlo, per assurdo persino più che parlarne. Ho impiegato vent’anni e più per “confessarlo” a mia madre. Vent’anni per sfuggire al confronto con una “femminilità” sana. L’ho detto, bruscamente, a chi ho amato. Dovevo, sarei stata incomprensibile, indecifrabile. Ma consegnare le parole alla “carta” significa di più: prendere per mano, cara Aral, una bambina in soffitta e provare da sola, finalmente DA SOLA, a farla uscire da una soffitta dell’infanzia, tra rimozioni e timor panico. Sono stata malissimo ieri. Ero sola a casa, ma finalmente libera di chiudere la porta e lasciar fluire ogni emozione, senza dover giustificare “il malumore”, sufficientemente raffreddata per liquidare il tutto con un malanno di stagione. Non ho acceso il pc, ovvio anche questo. Fuga. Hai ragione Aral, pezzi di noi, dentro ai fatti più drammatici. Riconoscersi persino nell’incomprensibile, nell’orrore. Cosa ne ha fatto di me, quella ferita antica? Lì, piazzata in dodicesima, venere lesa da plutone , urano, saturno…su tutti il sigillo di marte? L’empatia , per assurdo! Non per merito, non per presunta sensibilità. Forse nemmeno l’avrei sviluppato,, l’”immedesimarsi”, se non avessi avuto l’esperienza del “dolore”. Quella soffitta, in qualche modo, mi fa “fiutare” le ferite. Le “sento”, perché le ho stampate dentro. E ho sempre- destino stampato in un tn, Cara Cilli- per professione bambini feriti da consolare, uno due per classe, gli altri posti lì solo per imparare. Li riconosco, li sento “dentro”. Per assurdo, sempre maschietti. Mi riconosco nel la loro timidezza, nello sguardo assente e malinconico, nella loro gestualità impacciata. Uguale a quella che era e ancora è a tratti tutta mia. Sempre, ogni anno a settembre. Hai ragione ancora Cilli, sole e luna in decima, il lavoro, per guarire e lenire anche le proprie ferite. Ogni anno, in un sorriso, mi chiedo, per “chi” sarò in questa classe? E sempre lì tra i banchi, a naso, li fiuto come l’ Orco delle favole. E mi batto come la peggiore delle iene, per il loro sorriso! Mi basta anche solo un abbozzo, ma da lontano, senza avvicinarmi troppo. Senza, mai far capire loro, che li ho “riconosciuti”. Quest’anno ho un ragazzino che ha perso la madre, altra ferita, l’ho perso anch’io , da bambina. Sono in prima B, per Francesco-non è il suo nome, naturalmente- quest’anno. Chissà, cara Kla, se non significhi questo, essere incappata in certe esperienze, non scelte, non volute, ma che comunque, ancora ritrovo, all’esterno, attraverso altri volti, altre storie, altre ferite. Altri “specchi” interiori. Ho anch’io una quadratura a T, non poteva che essere così, in qualche modo. Dentro, stampata da un passato non scelto, non voluto, ma col quale devo “scegliere” che cosa farne. Ripenso ad un vecchio post di Sandra, scritto su questo sito tempo fa. Valori dodicesima. Il suo intervento e l’invito al lasciare andare, senza battersi, senza trattenere, senza “attaccarsi” , senza “mettere” radici. In qualche modo è la storia della mia vita affettiva e sentimentale, in parte scelta tra le aule, in parte messa in atto con le “fuge” o scegliendo chi non può che fuggire. Ma sento di aver una responsabilità soprattutto con le mie fughe interiori, e forse, plutone sestile al sole, mi sta proprio chiedendo di lavorare per far uscire da una soffitta una bambina, senza che nessuno la tenga per mano. Nemmeno sperando che sia una amata amata quella da stringere. Sola , finalmente. Sola per sentire, più che sapere- individuarsi e individuarsi - ove e con chi sia giusto fermarsi. La sosta stavolta la regalo solo a me. Imparando ad amarmi, finalmente. Vi abbraccio, forte e vi ascolto, ho parlato troppo. Tornerò su altri post….col mio nick, che non è nemmeno il mio nome…. E visto che siete meravigliose, se qualcuna mi ha riconosciuta persino nell’anonimato, continui a far finta che…..anche se è puerile! Ma mi vergogno, come un verme! Un bacio. |
a cura di ANONIMA PER NECESSITÀ |
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del 02/11/2009 12:48:36 |
Cara anonima per necessità,
se c'è qualcuno che deve vergognarsi "come un verme" è quella persona che ha abusato di te quando eri bambina, non tu, ne allora ne adesso. A volte mi viene il dubbio se tutto ciò che è scritto nel tema di nascita sia un percorso che dobbiamo imparare a vivere ed a subire, come nei casi come il tuo, se è così allora cerco una ragione valida per dare significato a tutto ciò ma spesso non mi viene, credimi non ci riesco proprio, perciò vorrà dire che quando raggiungiamo la consapevolezza di ciò che ci è toccato bisogna tirare fuori tutta la forza che ci permette di sanare le ferite sperando che le cicatrici non siano così grandi e dure da non permetterci di vivere con più serenità le esperienze che ci riportano indietro nel tunnel della sofferenza. Hai fatto bene a prendere quella bimba rimasta sola in soffitta per abbracciarla e farle capire che "l'orco" se ne è andato via per sempre e che non deve avere paura, perchè adesso, se si ripresentasse, troverebbe una bimba armata di tanta forza che saprà fronteggiarlo e che lo farà scappare via. Scrivo questo per dirti che, se ho capito bene, dalla tua esperienza così dolorosa hai saputo coltivare una sensibilità che ti permette di capire ed aiutare bambini che vivono altrettante esperienze dolorose..., e questa è una gran cosa, perchè ti permette di sanare quelle ferite e dar loro un senso, non credi? ciao con un affettuoso saluto ed abbraccio x cilli la "coazione a ripetere"?....bel discorso finchè avviene inconsciamente, ma è anche vero che quando si "prende coscienza" delle problematiche che limitano o condizionano le nostre scelte, i nostri affetti, i nostri stessi valori..., può essere anche difficile modificarli credo proprio per quel problema di individuazione con i modelli introiettati. Poi tutto dipende dal modello a cui ci si conforma come individuazione, non è detto che con quel modello ci si viva male, la cosa cambia se è il contrario, allora qui l'astrologia può aiutarci veramente a capire qualcosa.. mah, magari non ti ho detto niente di nuovo. ciao un caro abbraccio |
a cura di LILLI1 |
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del 02/11/2009 16:41:49 |
forse sì, l'empatia, forse proprio un'empatia la cui intensità sarebbe stata difficilmente raggiungibile altrimenti ti ha portato questa ferita. ma non toglierti il MERITO di averla sviluppata, solo perché gli eventi ti hanno spinto a farlo.
PRIMO perché, anche se sei stata "spinta nella direzione dell'empatia", avresti comunque potuto ignorarla e seguirne o seguirne solo altre. SECONDO perché, se c'è chi l'ha sviluppata senza simili "spinte", non è detto che non ne abbia invece avute altre, meno drammatiche e magari addirittura positive, come per esempio, tra le altre, un'insegnante particolarmente sensibile e attenta alle esigenze di ognuno dei suoi alunni. in effetti il tuo lavoro ti ha dato l'opportunità di 'mettere al servizio' la tua empatia e allo stesso tempo di renderti conto che la tua non è l'unica storia in cui poterti specchiare/rispecchiare. hai accennato al tuo sole in scorpione in decima: quale valore può meglio esprimere il progetto di risorgere dalle proprie ceneri acquisendo il proprio potere INTERNO attraverso l'emancipazione dal bisogno di aggrapparsi a strutture esterne, costruendone di proprie e interne? nel tuo caso hai anche la possibilità di EDUCARE A FARLO TRASMETTENDO L'INTIMA CONVINZIONE DI QUESTA POTENZIALITA'! anch'io lavoro in ambito educativo e ritrovo nella mia storia personale le motivazioni di ciò di cui nello specifico mi occupo. le differenze sono al centro del mio lavoro e non a caso da bambina ero fisicamente diversa per un busto che mi arrivava al collo (anche se non ho mai sperimentato né manifestato sensazioni di disagio), ma soprattutto poi mi sono ritrovata ad affrontare scelte "divergenti" rispetto a quelle della maggioranza delle persone e quindi difficilmente comprensibili attraverso "griglie di valutazione standardizzate". alla fine... tutto torna. ti abbraccio con affetto, kla p.s. 1: mi auguro che idealmente, alla comprensione al femminile di certe ferite si possa aggiungere quella al maschile, forse più rara e di natura diversa, ma che può completare l'abbraccio materno con una stretta forte e protettiva. p.s. 2: hai mai sperimentato attività di educazione ai diritti umani con i tuoi alunni? |
a cura di KLA PER ANONIMA PER NECESSITÀ |
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del 02/11/2009 18:41:43 |
Altre due parole. Una per te Lilli1, non potrei non farlo. Sinceramente non sono abituata ad abbracci così calorosi, mi imbarazzano persino. Ma ne “sento” tutta la profondità.
Ho dovuto “lavorare” sull’orco e quanto. Per vent’anni e più non l’ho salutato. Abbassavo lo sguardo se lo incrociavo. Abita vicino casa mia. Poi non so cosa mi è scattato dentro, ma di colpo, ho preso a non far più finta che mi cadesse qualcosa dalle mani, pur di non alzare gli occhi da terra e guardarlo in faccia. Ho impiegato decenni e sono riuscita ad infilare persino, qualche scostante e farfugliato, gelido, ostile “ciao”. E’ stato un passo importante, forse per entrambi. Se io avevo 7 anni, lui ne aveva 15. Forse un “bambino” anche lui, con un “gioco pericoloso” tra le mani. Credo, dall’interazione minima, che è seguita da quel momento in poi, che aveva “bisogno” del mio perdono. Bisogno, per non sentirsi, un verme. Credo- senza desponsabilizzare nessuno, la tendenza è forte quando si subisce violenza nell’infanzia di addossarsi ogni colpa, e io ne sono “campione”, seppur consapevole- che sia stato difficile persino per lui, accettarsi in primis come uomo e poi come padre di due bambine. L’orco, aveva bisogno di essere perdonato e da me, per “ricomporsi”, per “accettare” quella sua parte “maschile” impazzita, deviata. Avevo bisogno anch’io di quel “perdono”, ma non è stato facile , per niente. Persino l’estate scorsa al mare, come una pazza, mi sono rivestita senza sapere cosa stessi davvero facendo, perché proprio quell’uomo, stava guardando, non me, ma nella mia direzione. E mi capita ancora, se lo incrocio, senza averlo visto prima in lontananza, di guardare a terra. Ma è stato importante, se non perdonarlo fino in fondo, non tenerlo lontano. Pronunciare anche un “ciao” ostile. Forse non mi sarei liberata dal silenzio, dal segreto. Forse questo post non sarebbe mai arrivato. Non è nemmeno perdono, è accettare, di vivere quell’uomo anche fuori da una soffitta. Facendo uscire lui, esco anch’io. Dicendo “ciao”, si è fuori da altri ricordi. Non lo so cara Kla, se ho il merito del sentiero dell’empatia. In certi contesti, mi viene “naturale”, istintivo, quasi da animale. Persino con gli uomini, se sono solo miei amici. Diverso, se è l’uomo che amo. Lì si va in battaglia. E a morire- lo dico con distacco e consapevolezza, senza vittimismi- è comunque una parte di me. L’ultima storia è finita, tra le pagine di un saggio di psicologia “Donne che si fanno male”. Si parlava di stupro infantile. Non ho retto. C’ero io in quelle pagine. Non ho retto , la prova. Devo riuscirci da sola stavolta, a tirarmi fuori da quella soffitta. Devo immaginarmi, dentro una classe, alunna di me stessa, come faccio con ogni parte di me, senza risparmiarmi, coi miei ragazzetti. E’ ora di tornare tra i banchi. Sai , è vera, anche un’altra cosa che scrivevi, parlando di te, Kla, e di certi percorsi professionali, in qualche modo “indotti”. Ho un debito con la mia maestra elementare e se ho scelto questa professione, è perché una meravigliosa maestra, seppe “guardare” me. Chissà forse nella vita, esiste anche una filosofia dei “vasi comunicanti” e quello che si è avuto gratuitamente, va, prima o poi restituito. Un bacio. Non scrivo più…. Sto sorridendo, per “necessità”! Grazie! |
a cura di ANONIMA PER NECESSITÀ |
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del 02/11/2009 18:53:31 |
per lilli ..
sempre un piacere leggerti ... e hai centrato... ...meccanismi che ci inducono a fare sempre gli stessi passi ma che non ritengo comunque al confine con il nevrotico....(non volevo infatti toccare il patologico ) ,,credo che il film "qualcosa è cambiato" con Jack_Nicholson..è un esempio di coazione a ripetere patologica ...fino a che un fatto oggettivo cambia le propspettive con il problema che diventa coscient:le diversità che non tollera sono le sue|| parlando invece di ripetizioni ..io appunto mi riferivo a modo di porsi che può scaturire da" eredità" ricevute che vede donne alle prese (o viceversa) con amori imoossibili . qui la disistima si è instaurata e i fatti oggettivi potrebbero far esclamare :" mi va sempre male" vera l'esclamazione ma non sufficiente forse a far prendere coscienza del problema dentro.. con ciò penso anche che un individuo invece possa avere 3 strorie contemporaneamente e star bene ..perchè come dici tu si è identificato in un modello che compiace.. tuto ciò che non piace è la valvola di interrogativi profondi..e di cambiamento ..realtivo .. un abbraccio cili Per l'amica anonima ...torno da te ...ho altro da dirti...su casa 12.... un sorriso per ora |
a cura di CILLI |
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del 03/11/2009 00:34:56 |
Non è un caso che tu sia qui ..cara amica (anonima)e concediti invece scrivere …Quel “non scrivo più” sai quante volte l’ho detto a me stessa?
Eppure il potere terapeutico di lasciar andare comincia proprio da quel coraggio ..Non sentirti un verme ,non lo sei e concedimi il piacere che sento nell’averti permesso questo incontro terribile con il tuo brutale segreto… Ieri sera eravamo tristi entrambe e a distanza…Non ho mai motivi particolari che mi portano a quello stato d’animo eppure piombano con immagini sbiadite ..ricordi ..e se devo essere sincera come lo sono sempre …eri nei miei pensieri ….tra la ruota della vita e la morte …gli arcani nominati in questo post …giungi tu …con densi particolari che fanno parlare non solo i valori in casa 12 ma ciò che lo scorpione archetipo insegna … Sai quando insegnavo attribuivo la mia empatia al fatto che non dimenticavo di essere stata alunna ..e mi sono sempre presa cura dei più deboli..li individuavo con il mio sguardo..e poi scoprivo vissuti ..da inferno ..proprio in quell’età che i bambini dovrebbero essere tali … Io ho vissuto un’infanzia tranquilla ..e ho conosciuto l’astrologia molto presto…quando ho scoperto di avere una luna capricorno in casa 12 e l’asc capricorno …ho deciso di costruirmi io un tema dove quella luna scomparisse da lì…(spero tu sorrida perché in quegli anni io ero spensierata e davo libero sfogo a quella creatività che mi distingue e quella ilarità tipica dei gemelli …)Ho ripreso a interessarmi di astrologia a fasi alterne ..ma si tratta di passione ormai ..e di intensità ..nello sviscerare .e non dare mai nulla per scontato..e quella luna ..lì ..mi rigenera ora quando decido di chiudere la porta della mia alcova personale …dove io mi prendo per mano e so con certezza che mia madre mi ha fatto un dono immenso . I nostri vissuti sono diversi lo sai anche tu ..ci accomuna un dolore ..che in qualche modo ha nutrito quell’empatia… …e il dono che siamo qui a poter raccontare ..di individuazione So quanto sia difficile …lo è stato anche per me … da sempre metto all’ultimo posto i miei di problemi come se a me non fosse stato concesso averne …Ma se scopri che è un bisogno comunicare ..il problema comincia a sbiadire e forse mi concederai un vero sorriso…invitando anche me a non soffocare più bisogni….. Ti abbraccio cilli |
a cura di .CILLI |
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del 03/11/2009 07:06:17 |
ciao Anonima per necessità
...mi ha colpito la tua frase..."aveva bisogno del mio perdono"... Credo che tu debba soffermarti su questa frase....non parlo del fatto in sè...se fosse giusto o meno perdonarlo... ...mi riferisco al tuo bisogno di farlo...e alla tua venere lesa da plutone... ...non so Anonima...magari non mi è del tutto chiara la dinamica, ma credo che in questa tua frase ci sia un nodo importante da riconoscere...e ti chiedo di provare a rifletterci...(magari l'hai già fatto tante volte) ...con venere plutone l'amore non è più una libera manifestazione ma è mischiato a manipolazione ....tu ti sei sentita impotente, violata...pensando di perdonarlo tu sei diventata potente... ...credo che questa dinamica di potere ..subito e agito...potere che diventa una sorta di maschera, scudo per difendersi....per essere ciò che non sei perchè ti è stato negato ciò che sei ...perchè è troppo doloroso essere te stessa....LIBERA DI AMARE....LIBERA DI ESSERE....hai bisogno di sentirti "potente"....per non sentirti più annientata e vulnerabile come è già accaduto... Cara anonima...spero che tu comprenda che queste parole vogliono essere solo spunti di riflessione.... ... un bacio |
a cura di ARAL |
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del 03/11/2009 10:02:31 |
cara Cilli
ritornando alla tuo post...credo che ovviamente ognuno possa rispondere in modo del tutto personale...tu hai una visione più psicologica (mi sembra)...la mia la definirei più ..."spirituale" ..(anche se è un concetto che non amo molto perchè significa tutto e niente) credo che la VITA sia immensa...infinita...indefinibile...mentre noi possiamo SPERIMENTARNE solo una piccola porzione alla volta (cioè, per vita)...ed è questo che, di fatto, avviene...continuamo a sperimentare continuamente quel modello per poterlo RIDEFINIRE ogni volta un pochino meglio... ciao lara |
a cura di ARAL |
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del 03/11/2009 11:36:36 |
beh sai aral ..credo che la visione psicologica ..non possa prescindere da quella spirituale ...
sicuramente è la mia forma mentis...che da un'impronta più introspettiva ...ma anche per te l'impronta lo è ... credo che è l'anima il fulcro ...e questa non è nè spirito nè materia ma entrambi... a volte si confonde la materialità con il materiale .... e anche questo opposto l'ho inserito nel post come imput di conversazione proprio per ever contattato il mio rifiuto alla materialità da sempre ...ma a un materiale di cui devo nutrirmi ogni giorno ...... per ciò che riguarda la tua osservazione all'anonima..hai nominato l'aspetto dinamico plutone-venere e lei in una parte finale una sorta di riscatto al sole-plutone in aspetto armonico di sestile...energia il sestile che si sente dopo ..con gli anni e forse dopo che altre dinamiche possono farci imbattere con giochi di potere (paarlo in generale)...ma ricordo un mio post dove mettevo sul piatto gli aspetti armonici e non per definirli solo come coppia archetipica ... per farmi capire meglio ...anche io ho plutone che tocca i miei pianeti personali ...ho sempre pensato che anche il sestile con venere per qualche dinamica registrata da ambiente possa aver significato un'arte di sedurre per avere amore..meccanismi inconsapevoli da piccoli quando l'identificazione con chi si prende cura di noi è la più naturale.... posso anche dire rispetto alla mia esperienza personale ...che ..con il potere personale tutto ciò che ruisveglia plutone con il suo tocco possa essere indice di quel famoso interrogativo "o lo uso o permetto di utilizzarlo su di me" ma usare il proprio potere personale ...è essere liberi ...da ..identificazioni..e avviarsi all'individuazione.... sai ....ho un plutone in casa 7 ..non è un caso che il mio MC sia in scorpione ...vuoto...ma che richiama sempre quel mago dell'anima un pò brusco e oscuro ma ....un mago della nostra autenticità... su maTERIALITà E MATERIALE ... TORNO CON MIE RIFLESSIONI PERSONALI per con-dividere con te e tutti....e naturalmente arricchirmi di imput.. grazie cilli |
a cura di .CILLI |
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del 03/11/2009 11:53:35 |
cara Cilli
ma nel mio post non mi riferivo ad un conflitto tra spirituale e materiale...assolutamente no.. Mi riferivo semplicemente ad un approccio che non può certo prescindere da CIO' CHE SIAMO...ognuno di noi ha un angolazione individuale per CONOSCERE la realtà... ciao lara |
a cura di ARAL |
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del 03/11/2009 12:15:29 |
Care amiche,
intervengo tardi in questa splendida discussione postata da Cilli… …certe ferite riproposte in modo davvero coraggioso dall’amica anonima mi hanno fatto tentennare e così come accade quando ancora non si ha il controllo totale del proprio mondo emotivo risulta forse più facile prendere una strada che in qualche modo ti allontana da certe emozioni che ti hanno fatto sentire violata… è un percorso difficilissimo da affrontare e elaborare…perché ti mette completamente a nudo nella tua più intima fragilità…e per questo mi stringo all’amica che è riuscita a recuperare la sua dignità di donna raccontando questo suo vissuto così tragico e sanguinante… ma…vorrei esprimere il mio labile pensiero relativo al concetto (labile perché ancora in formazione e trasformazione) di individuazione e identificazione… per quello che mi riguarda… credo che il destino sia quindi un determinato modello, da cui proveniamo e che per un determinato periodo di tempo tendiamo a riproporre… ma…da cui prima o poi dobbiamo staccarci per evolverlo e per poi metterlo a disposizione tanto della nostra individuazione ma credo nella stessa misura del collettivo… a questa base-modello però noi dovremo apportare delle trasformazioni che giungono dal prendere totale coscienza di quel modello e che una volta introiettato và rivisto sulla base della nostra individualità… perché non è detto che tutti i valori trasmessoci siano poi necessariamente i nostri valori… credo inoltre che in tutto questo percorso la cosa più difficile sia individuare l’errore insito nel modello stesso…perché per questo è indispensabile un distacco emotivo assolutamente non semplice proprio perché la relazione con i nostri genitori è intrisa di sentimenti che rendono difficile questa elaborazione…e in questo credo sia nascosta la difficoltà… la mia visione tornando al post, si pone in un certo senso nel mezzo tra la visione di Cilli e quella di Lara, credo che per com-prenderci e individuarsi sia necessario che una parte importante di noi tenda a guardare all’interno della propria Pschie-Anima… così come credo che per riuscirvi questa spinta debba comunque arrivare dallo Spirito inteso come fuoco sacro che brucia e che ci permette di cercare e cercarci attraverso percorsi diversi…. Un saluto…. Rossella |
a cura di SOLEROSSELLA |
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del 03/11/2009 13:23:33 |
cara Rossella
vorrei farti una domanda precisa a te e a tutti...in riferimento ad una tua frase... dici... ..."credo che il destino sia un determinato modello...da cui prima o poi dobbiamo staccarci per evolverlo...." ..Ecco vorrei chiederti....se secondo te l'EVOLUZIONE di questo modello ne cambia la "STRUTTURA " di fondo.... ...voglio dire ... per es.un aspetto venere saturno rimarrà pur sempre un aspetto che spinge all'autonomia...che sia reso consapevole ....o meno ...?? Mi piacerebbe che dessimo tutti noi una risposta a questa domanda....per capire come ci poniamo su questo punto. Secondo me, l'evoluzione di un aspetto NON significherà mai una sua dissoluzione....credo che in realtà l'EVOLUZIONE sia infinita....non c'è un punto di arrivo ma una continua rielaborazione. Tu e voi tutti cosa ne pensate ? ciao lara |
a cura di ARAL |
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del 03/11/2009 13:25:21 |
rossella...
spiegami meglio il tuo post.... non ho capito ma ...ciò nasce anche da una mia visione che non è diversa da quella di lara nè dalla tua se la comprendo... infatti l'ultimo intervento di aral è illuminante proprio per gli strumenti che utilizziamo per staccarci da un modello ...ma resta inteso come diceva lilli che quel modello può essere accettato perchè su misura ... ..se vuoi mi fa piacere ...come sempre cilli |
a cura di .CILLI |
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del 03/11/2009 14:48:54 |
aral...
eccomi .. rispondo volentieri...così forseeeeeeeee il mio punto di vista emerge in toto.. allora parto da esempio concreto... VENERE_PLUTONE (li nomino isolati da un contesto globale che è il mio e che conosco)..come funzione primordiale fa pensare ad arte di seduzione che il bimbo inconsciamente mette in atto ..per guadagnarsi attenzione-amore ...da chi dipende emotivamente... crescendo la dipendenza emotiva può creare sospesi ....ma quell'aspetto armonico comunque è lì pronto a esprimersi ... Quando sotto i 30 anni io continuavo a imbandire cene e a offrire ospitalità ....rimettevo in atto quella dinamica spontanea (il modello) secondo il quale "mi prostituivo" per avere consensi ed essere accettata ... mettevo in atto quel modello di identificazione con l'ambiente esterno e non appartenente alle mie radici per cercare ...di poter appartenere ...ed essere amata.... ma.............quando si comincia a dire di no....quel no è salutare per il proprio "cercare approvazione non all'esterno ma dentro" ed è certo che un senso di frustrazione può cogliere ..e che io chiamo disagio positivo.... ciò capire che il meccanismo è da interrompere e che io devo essere amata ma senza dover comprare amore .o stima.. tra l'altro questa dinamica strano a dirsi io l'ho utilizzata soprattutto nel mondo amicale-lavorativo ..ma è copmunque un modello latente e quindi pronto a riesplodere ma con nuove risposte da parte mia perchè io non sono più la stessa.... vorrei fare altri esempi . ma non vorrei annoiare di mio.. resta che il modello rimane e che noi interveniamo su quel destino nel momento in cui prendiamo le redini dei nostri comportamenti ....per prenderle ,..serve che qualcosa affiori...disagio? frustrazione? ..strade che conducono a prendere consapevolezza ... ciao cilli |
a cura di .CILLI |
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del 03/11/2009 15:14:01 |
cara Lara...
credo di essere vicina al tuo pernsioro... penso che la struttura resti tale come modello...e credo in particolare che quel modello noi siamo chiamati a perfezionarlo, e io questo intendo quando parlo di evoluzione... nel mio caso per esempio il quadrato a T che vede chiamate in causa la 1a la 4a e la 10a casa mi chiede proprio di finalizzare un modello che mio padre ha lasciato incompiuto...rispetto al valore dell' autonomia... infatti lui è un capricorno... e io ho 2a casa in questo segno quindi dovrei avere in potenza le risorse per risolverlo... almeno questo è ciò a cui ad oggi sono giunta... per quello che mi chiede Cilli se ho ben capito... certo che quel modello è accettato...ma lo è credo in partenza.. nel senso che alla nascita sei predisposta a percepire certe energie-modelli pittosto che altri... Lidia dice quando parla di aspetti ereditati...che è automatico portarli all'interno ma è solo con un salto di coscienza da fare in virtù dei nostri valori personali che possiamo realmente scindere ciò che è assorbito per automatismo da ciò che invece scegliamo come nostra filosofia di vita...(9a casa) e che successivamente ci permetterà di fare il salto verso la 10a spero cara di aver compreso quello che chiedevi e di non essre andata fuori tema... un abbraccio ad entrambe |
a cura di SOLEROSSELLA |
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del 03/11/2009 16:34:08 |
cara Cilli e Ross
..si...sostanzialmente mi sembra diciamo la stessa cosa... Personalmente, credo che, se andiamo a guardare bene...se vogliamo decodificare tutti i simboli nascosti dietro la nostra realtà quotidiana...questi modelli non rimangono MAI latenti...ma continuano ad essere elaborati ...magari in modalità meno evidenti (che diventano invece più lampanti in occasione dei transiti). FAccio un esempio personale... Il mio MERCURIO (II) quadrato a PLUTONE (XI)... Senza andare troppo nello specifico...io faccio un lavoro impiegatizio che prevede anche un servizio di call center nel settore assistenza apparecchiature. Quindi chi mi chiama è spesso INCAZZ.... perchè non le funziona quell'arnese o quell'altro...pretende un pronto intervento...si incavola se questo non è tempestivo...insomma...le mie COMUNICAZIONI TELEFONICHE (mercurio) sono spesso improntante a dinamiche piuttosto conflittuali e pesanti (quadratura mercurio plutone in XI) subìte , ovviamente...si sa che il cliente ha sempre ragione ..eh...eh.. . Se ci pensate le analogie sono perfettamente calzanti...quel plutone in XI rappresenta bene questi ALTRI oscuri (non li vedo) e incavolati...il rapporto di dipendenza reciproca, economica e di servizio (plutone è in vergine). ...questo per dire che ..di fatto...inconsapevolmente...anche negli aspetti più ordinari della nostra vita...continuiamo a ripetere gli stessi modelli....continuiamo a rielaborarli incessantemente....a vari e diversi livelli di consapevolezza... baci lara |
a cura di ARAL |
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del 03/11/2009 17:18:43 |
...quindi Lara tu dici che i modelli-aspetti possono evolversi in proporzione a quanto realmente ci condizionano?
io credo che chi come noi lavora tanto sull'auto-analisi può realmente raffinare certi condizionamenti proprio perchè riconoscendoli ha più possibilità di non incappare in reazioni coercitive... tutto stà nel trovare la chiave giusta... |
a cura di SOLEROSSELLA |
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del 03/11/2009 18:20:13 |
cara Ross
alla tua domanda rispondo con un NI... ...perchè credo che in realtà noi siamo comunque...umanamente limitati...nel senso che credo sia molto importante ricordarsi che ci sono dei TEMPI di maturazione da cui non si può prescindere... ...tornando al mio aspetto mercurio plutone ....è un aspetto che doveva maturare necessariamente in tempi lunghi (40 anni) ...solo adesso ho la congiunzione di scioglimento.... ...ed è proprio stata la continua elaborazione quotidiana, nel lavoro e in tutte le altre sue manifestazioni (sicuramente anche qui sul forum dove sono arrivata all'inizio della transito alla cong.luna mercurio)...che ha reso possibile una certa evoluzione trasformativa. CRedo che l'auto-analisi sia importante e positiva , ma mai determinante se i tempi non sono maturi. Sicuramente rende più consapevoli di tante cose....ma non ha un potere "trasformativo" o evolutivo in sè, a mio parere. ciao lara |
a cura di ARAL |
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del 03/11/2009 18:35:46 |
...sì sono d'accordo che dai tempi non possiamo prescindere..non tanto per un concetto empirico...perchè io posso anche essere consapevole (in teoria) di un determinato aspetto del mio tema...
ma...ciò che realmente comporterà e scaturirà nel mio quotidiano posso solo vivermelo nel memento in cui quell'aspetto è chiamato in causa da un transito che lo metterà in primo piano... grazie Lara è sempre un piacere confrontarsi con te... Rossella |
a cura di SOLEROSSELLA |
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del 03/11/2009 19:10:19 |
Ora capisco le piccole divergenze di fondo su questa sfacettatura ..
Intanto parlando di latente mi riferivo a un aspetto del rx che rimane ma che secondo me proprio attraverso i transiti che attivano le energie dei pianeti per sciogliere nodi …è impossibile che ciò avvenga se non si usa introspezione,contatto con se stessi e consapevolezza di disagio e di voler essere ciò che si è ….Vale anche la legge al contrario ,aral e essere impermeabile ai transiti proprio per mancanza di contatto.. Secondo viaggiano di pari passo….per chi si interessa di astrologia Per ciò che riguarda i tempi certo sono d’accordo che quelli devono essere maturi per…modificare qualcosa ..”non è il momento” ma questo arriva in un tempo proporzionale a nulla se non a noi stessi liberi di mettere in atto qualcosa che va assimilato come nostro.e qui interviene …il “siamo liberi di costruirci il nostro destino” cioè sono libera se convivere con una scelta o un’altra …. Ritorno a plutone-venere ….Utilizzo questa energia per “sedurre”? perfetto….ma senza condizionamenti …che inconsciamente ho registrato..,cioè mi sono liberata di un qualcosa che per me era un modello(invito a cena così mi amano mi riporta a se faccio le moine il mio papà mi abbraccia…) ….ma il modello è basato su percezioni e queste possono anche essere diverse… Non dimentichiamo che il ns rx è una fotografia …del momento della nascita e che quanto percepito da me non è uguale a ciò che hanno registrato i miei fratelli..eppure la madre e il padre identici….come se andassimo al cinema insieme e le percezioni rispetto a una scena sono diverse e la scena invece è la stessa..... ma mi son fatta capire??? |
a cura di .CILLI,,ROSSELLA E ARAL |
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del 03/11/2009 19:49:32 |
cara Cilli
si ...certo infatti ho detto anche io che l'introspezione è un valido strumento ...ma non è attraverso l'introspezione che si CAMBIANO le cose.... ...se no, io adesso avrei già raggiunto l'illuminazione..::grin:: vista la mia attitudine introspettiva piuttosto intensa... ...le dinamiche si cambiano VIVENDO...facendo esperienze di quella dinamica...ancora...e ancora...e ancora...rielaborandola sempre di più e sempre meglio finchè ...i tempi sono maturi per il cambiamento....(segnati dai transiti, non prima, secondo me). Poi ...ricordiamoci che se si può crescere ed evolvere...ma si può anche involvere... Questo, secondo me, è il libero arbitrio...scegliere di crescere o di non crescere. baci lara |
a cura di ARAL |
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del 03/11/2009 21:41:12 |
ok aral..beh sai l'illuminazione l'avrei raggiunta ....se esistesse solo contatto con me stessa......... però ...una cosa ....anche i transiti da soli ..non servono a nulla.. e ..se qualcuno non fa astrologia ...al posto di quegli stimoli ne avrà altri.... ah...concordo pienamente ...con tutto....crescere o non crescere .... senza dimenticare che si può evolvere o regredire...anche se la regressione può essere il primo ...pizzico di un transito ahi ..ahi...... ..... un abbraccio cilli |
a cura di .CILLI |
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del 03/11/2009 21:45:29 |
cara Cilli...
ho compreso benissimo ciò che intendi e sono perfettamente daccordo su quanto dici a proposito di stessi modelli introiettati in modo diverso... ti faccio un esempio banale..ma che trovo calzante...tu sai ho ho luna-venere opposte... mia sorella invece ha una congiunzione luna-venere(oltre al sole sempre congiunto)...lei aquario come mia madre... io rispetto a lei mi sono sempre sentita la pecora nera... stesso modello ma percepito in modo " opposto... ti abbraccio... Rossella |
a cura di SOLEROSSELLA |
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del 04/11/2009 01:18:53 |
Beh rossella..
Tu hai una figlia sola …quindi non puoi “verificare” differenziazioni…. Guardando i temi dei figli (tu sai con quale difficoltà) ..le considerazioni per me sono tante ..perchè nati in momenti diversi della mia vita e del padre .. A Giacomo non potevo trasmettere paura perché non la conoscevo ..ma che l’ansia potesse, dopo cause scatenanti insorgere ,c’è traccia sufficiente nel mio rx e quindi farle percepire a cecilia .. Tra l’altro …Cecilia ha uno stellium in casa 1 ..ed è ciò che Lidia chiama “autismo primario” cioè i bimbi che sono tranquilli …(pappa ....cacca… nanna) .e lei era proprio così …mentre io avrei voluto che stesse sveglia ….. le funzioni al femminile dei due sono parecchio divergenti….la mamma ..la stessa …..e l’amore immenso… a presto e smack cilli |
a cura di .CILLI |
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del 04/11/2009 06:55:31 |
cara Cilli
ma perchè dici che anche " i transiti da soli non servono a nulla "...? e .." se qualcuno non fa astrologia al posto di quegli stimoli ne avrà altri"..?? Non ti seguo...non credi che i transiti segnino COMUNQUE un momento di "presa di coscienza" ...(o di stimolo...o di rottura...o di blocco...o di insofferenza)....che poi sta all'individuo gestire in un modo o nell'altro,certo. ...e che questo momento "cruciale" sia COMUNQUE sentito anche da chi non si interessa di astrologia, che chiaramente non conosce la corrispondenza di quello che sta vivendo con la posizione degli astri....ma pur sempre ....LA STA VIVENDO.....?? ciao lara |
a cura di ARAL |
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del 04/11/2009 14:36:09 |
aral ..infatti mentre scrivevo dopo aver dato accenni ai miei figli ...ho riflettuto proprio sulle mie due frasi..
i transiti sono importanti eccome .ma li veo erroneamente collegati alla mia scelta di indagine astro-tato-psicologica perpotenziare il contatto con me stessa e l'autoanalisi.... ciò non esclude che le funzioni psicologiche vengano sentite anche da chi non fa astrologia e sempre che si tratti di individui che "si vogliono conoscere"per evolversi eanche se non associate ad astri..potrebbero esserlo per altre discipline in cui uno è libero di credere ...o nulla ..parliamo comunque di intenzionalità e voglia di individuazione... Cecila ha transito di plutone su luna a 2° del cancro ...più altri aspetti ...:sembra un'assemblea generale ..al cospetto di saturno ..urano ..nettuno a livello di energie ...le vive tutte e con una introspezione e contatto con sè ...poi per curiosità mi chiede notizie ..su alcuni simboli...ma ciò appunto per convalidare ciò che dicevamo.. contatto e lasciar fluire energie innovatrici... un sorriso...e grazie sempre per questi preziosi ..scambi... cilli |
a cura di .CILLI |
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del 04/11/2009 19:06:23 |
Un saluto a tutte quante. Manco dal forum da un bel po' e vi ritorno stimolato da questo bel post di Cilli, che affronta temi su cui in questo periodo mi trovo a riflettere anch'io da vicino. Non ho letto tutti gli interventi, ma ho provato a trarne le questioni salienti. Volevo soffermarmi sul concetto di "coazione a ripetere", che mi pare costituire il cardine della discussione, connesso com'è all'identificazione con quelle che potremmo definire "istanze fittizie" dell'Ego il cui effetto si traduce nella sterile reiterazione di schemi comportamentali irriflessi, che ci impediscono la presa di coscienza e il successivo inizio di quell'enorme impresa che consisterebbe nel realizzare il processo di individuazione del proprio Sé. In uno dei primi interventi, Aral esprimeva la convinzione che in modo patologico o meno noi si ripeta comunque lo stesso copione, quindi, di conseguenza, che non vi è modo di sottrarsi all'ineluttabilità dei propri schemi comportamentali, i quali, anche qualora venissero sviscerati, compresi e integrati fin nelle loro parti piú "indigeste" grazie a un laborioso processo di autoanalisi da cui scaturirebbe una lucida consapevolezza, non sarebbe in ogni modo possibile affrancarsi totalmente da detti schemi in quanto costituenti la nostra stessa essenza, la quale può tutt'al piú venir compresa ed integrata, infine "accettata" ma giammai "superata". Prima di tutto, a mio parere la distinzione tra ciò che è "patologico" e ciò che non lo è, rischia essa stessa di diventare il primo schema di pensiero fittizio e fuorviante nel tentativo di raggiungere l'autocomprensione. Personalmente mi ritrovo molto in alcune concezioni sciamaniche - che recentemente mi sto dando modo di approfondire - secondo le quali ogni abitudine, a prescindere dal giudizio - ecco un altro nemico da cui guardarsi: il pensiero giudicante ed autogiudicante - che se ne può dare, costituisce già di per sé un ostacolo verso la "liberazione" della propria essenza profonda dai lacci e dalle angustie della personalità terrena, che è come dire il Sé confinato nella prigione dell'Ego. In quest'ottica - in cui, ripeto, io mi ritrovo molto, ma è un "sentire" personale che può essere condiviso o meno - ogni schema fisso, ogni azione meccanica e dunque "inconsapevole" di cui sono piene le nostre giornate, giocano contro la realizzazione di ciò che viene definito il conseguimento della "presenza", cioè l'essere presenti a sé stessi nel "qui e ora", nell'istante presente che costituisce l'unico e solo "campo di battaglia" in cui si "gioca" la nostra sorte. Dall'incapacità degli esseri umani di non proiettarsi indietro nel tempo rivivendo ciò che ormai si è esaurito - una relazione, un lavoro, una stagione della vita, ecc. - o nel futuro, riversando in qualcosa di ancora inesistente tutte le aspettative riguardo a sé - al piccolo sé egoico - sulle "magnifiche sorti e progressive" che si sarà - immancabilmente... - in grado di conseguire per la soddisfazione dei propri bisogni (o desideri egoici, il che è lo stesso), deriva ogni insoddisfazione, sofferenza, disagio interiore di cui la società occidentale "tecnologicamente avanzata" (nonché "spiritualmente sconnessa"...) - ma ormai purtroppo il mondo tutto con solo sparute quanto mirabili eccezioni - è fin troppo pieno. Ne consegue che in una simile concezione - "spietata" ma a mio modo di vedere realmente "impeccabile" (e virgoletto questi due termini perché costituenti altrettante parole-chiave di questo pensiero "semplice" ma "difficilissimo"...) - viene a cadere qualsivoglia distinzione tra ciò che in uno schema comportamentale ripetitivo può essere giudicato "patologico" o "sano", per essere semplicemente ciò che è: uno schema, per la cui stessa intrinseca natura, dev'essere superato perché si possa parlare di un reale progresso interiore. A questo proposito, voglio riallacciarmi a una frase di Francesco Battiato cui proprio su questo forum venne tempo fa opportunamente dedicato un post di cui non rammento il titolo. Alla domanda su quale fosse il proprio Segno Zodiacale, Battiato rispose: "ERO dell'Ariete". Ora, lungi da me tanto l'intenzione quanto la facoltà di "certificare" se tale affermazione corrisponda o meno ad un effettivo raggiungimento da parte sua di uno stato "illuminato"; rimane però una risposta che considero "geniale" nella sua semplicità - la genialità infatti è sempre semplice... - e che allude indirettamente proprio alla questione centrale del "superamento" di sé nel conseguimento del Sé... e qui, per utilizzare una metafora informatica, il "case-sensitive" è fondamentale. Come a dire che lui sente di aver "frullato" quel meraviglioso "mandala" che è il Cerchio Zodiacale espresso dal tema natale di ognuno, fino a che ogni parte non si è compenetrata con l'altra, vale a dire ogni elemento si è congiunto con il proprio opposto, cosicché l'essenza di ciascuno si è fusa in qualcosa di completamente diverso, avente in sé la sostanza di entrambi gli opposti - e quindi di tutti gli elementi - ma esprimendone una integralmente nuova, vero "Oro Alchemico" scaturito dal processo interiore grazie alla "Pietra Filosofale" del proprio incrollabile Intento, allo stesso modo in cui un cerchio suddiviso con tutti i colori dello spettro visibile diventa uniformemente bianco se fatto vorticare a gran velocità. In fondo la simbologia zodiacale dice già tutto di per sé; nella successione dei Segni e degli Elementi ci indica le sostanze che siamo chiamati a gestire, la nostra personale "tavolozza del pittore", da cui dovremmo cercare di realizzare il nostro "dipinto" dosando con attenzione i colori e scegliendo il pennello di volta in volta piú adatto, o il nostro personale "laboratorio alchemico", da cui ricavare ciò che piú si avvicina all'Oro, la sostanza nobile in cui dovremmo sforzarci di trasmutare noi stessi a partire dai materiali grezzi a nostra disposizione. Perciò per quanto riguarda l'accettazione, personalmente la vedo come un gradino su cui è necessario salire per poter vedere le cose con maggior distacco, e il meno "autoreferenzialmente" possibile, ossia riducendo al minimo la propria "importanza personale", altro enorme ostacolo posto sul cammino di ognuno, ma non come una meta da raggiungere in quella che rischia altrimenti di diventare una visione "atarassica" dell'esistenza, rassegnati ad essere ciò che si è autoprivandosi in tal modo della possibilità di trascendere i propri limiti personali, e quindi di "spezzare" lo schema ripetitivo. Quindi, per rimanere nella questione della "coazione a ripetere", che lo si giudichi o meno un comportamento "patologico" o "nevrotico" - le quali, a mio parere, non sono che etichette mentali funzionali a classificare la realtà, e valide solo se inserite in un contesto che, lungi dal risultarne esaurientemente descritto, costituisce invece proprio ciò che le genera, in un processo cortocircuitale di inversione dell'apparente dualismo causa-effetto - rimane in ogni caso un ostacolo da rimuovere, in quanto l'espressione della nostra autenticità non può rimanere ingabbiata in alcuno schema comportamentale; di fatto, essere dipendenti da qualsivoglia schema, ci allontana dalla nostra umanità per avvicinarci agli automi... e la cosa peggiore quanto ovvia è che finché saremo "convinti" che siamo destinati a ripetere lo stesso copione, ripeteremo davvero lo stesso copione...
Secondo me può arrivare un momento in cui - forse dopo innumerevoli vite di esperienza, chissà... - diventa possibile raggiungere quel "punto critico" che può consentire di uscire letteralmente dagli schemi che sono strettamente ancorati alla percezione dello spazio-tempo lineare e consequenziale per vivere nel presente senza condizionamenti. O, "traducendo" in linguaggio astrologico, può arrivare il momento in cui un aspetto può rivelarsi nella sua accezione piú "alta", cessando paradossalmente di costituire un condizionamento, consapevole o meno che sia. Infatti nessuno può dire come una persona vivrà quel determinato aspetto, fin quanto saprà spingersi nella continua ed inevitabile rielaborazione di esso. I transiti indicheranno sicuramente momenti salienti dell'esistenza, ma chi può dire quanta consapevolezza l'individuo saprà ricavarne e come riuscirà ad utilizzarla? Potrebbe anche farlo per uscire dal Cerchio Zodiacale... per poter rispondere alla fatidica domanda "di che Segno sei?": "ERO del..." Volevo rivolgermi infine all'anonima per necessità. Se mi permetti di agganciare per un istante il filo di questo mio discorso, finora fin troppo astratto, alla tua dolorosa esperienza personale, tu dici che "ti vergogni" sebbene, immagino, tu sia pienamente consapevole di non avere alcun motivo di vergognarti. Quindi tu sai benissimo, purtroppo, sulla tua pelle, di quanta distanza vi sia nella maggior parte dei casi, tra l'essere consapevoli di qualcosa e l'applicazione di questa consapevolezza nella vita pratica quotidiana. È verissimo che tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, e nel tuo caso si tratta di un mare di dolore in cui tu ti senti sprofondare ogni volta... questo, per riprendere l'incipit del post, succede perché tu ti identifichi nel tuo dolore e nella tua immotivata vergogna, e questo ti impedisce di distaccartene. Quel dolore, quella vergogna, sono parte di te, della tua identità, anche e tanto piú perché ti causano sofferenza. È difficilissimo liberarsi della propria "dipendenza" dalla sofferenza, e lo è forse ancor di piú ammettere di esserne dipendenti. Succede a tutti, anche se per alcuni, come nel tuo caso, il dolore va al di là dell'immaginazione di chi non è passato per la stessa esperienza. Rinunciare al dolore significa comunque rinunciare a una parte di sé, una parte su cui abbiamo inevitabilmente, necessariamente, "costruito" degli schemi di comportamento, ed è piú che comprensibile che nessuno possa liberarsi di una parte di sé senza provare timore. Finché ci sarà identificazione con il dolore, ci sarà il timore di liberarsi da esso. Se l'Ego, la nostra parte illusoria che comanda le azioni della quasi totalità degli esseri umani, si identifica con il dolore, non vorrà mai liberarsene, perché per esso equivarrebbe a morire. E l'Ego ha una gran paura della morte. Se solo capissimo, se "comprendessimo" davvero, interiormente, e non semplicemente a livello intellettuale, che noi non siamo il nostro Ego, ma qualcosa di infinitamente piú grande, allora sarebbe tutto piú facile. Ma in questa fase dell'esistenza umana l'Ego è ancora una realtà con cui dover fare i conti, anche se è auspicabile che il suo "regno" si avvii finalmente a conclusione. Ma questo è un altro discorso. In ogni caso il dolore può anche essere un motivo molto efficace per lavorare su di sé, come sicuramente tu hai fatto e continui a fare. Vorrei proporti - se già non lo conosci - la lettura di un libro che ho trovato pieno di saggezza "illuminante", e non è un modo di dire. Si intitola "Il potere di Adesso", di Eckhart Tolle. Ti assicuro che è lontano da tutti quei libri banalotti e semplicistici in odore di "new age" di cui sono pieni gli scaffali delle librerie, anche se a prima vista lo si potrebbe confondere con uno di essi. Io stesso mi sono forzato a prenderlo in mano perché la cornice in cui veniva presentato non era per me delle piú incoraggianti. Ma poi mi sono accorto che la sostanza è molto diversa, ed esprime concetti enormi con una semplicità davvero illuminante, che può possedere solo chi ha davvero "ucciso" il suo Ego, insieme al suo Segno Zodiacale, qualunque fosse... In particolare, potresti trovare utile meditare sulla parte in cui l'autore si sofferma sulla trattazione di quello che definisce il "corpo di dolore" femminile, e la conseguente identificazione della donna con esso. Naturalmente un libro è solamente un libro. La sua comprensione intellettuale può essere di aiuto ma da sola non cambia le cose. E questa è una difficoltà con cui dobbiamo confrontarci tutti. Può essere però un punto di partenza per nuovi spunti di riflessione su di sé e sui propri schemi di comportamento, nonché sul proprio modo di considerare sé stessi. Spero che, nel caso non lo conoscessi e decidessi di leggerlo, tu possa trovarlo utile al tuo percorso personale. Cilli: avevo il proposito di rispondere alla tua ultima, ormai datata, e-mail, ma poi tu mi fai trovare un post del genere... e chiaramente la mail va a farsi benedire... cercherò di rimediare presto, dài. Riguardo a questo tuo posto potremmo anche parlare di... "fascino della schiavitú"... dico bene, Cilli? Un saluto a tutte quante, e scusate la prolissità. |
a cura di ASTRO |
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del 04/11/2009 19:08:14 |
Scusa Cilli, alla fine ho dimenticato un...
Ciao |
a cura di ASTRO |
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del 04/11/2009 19:49:50 |
Mi inserisco tra voi e saluto solerossella e le altre amiche di questa discussione. Vi giro un interrogativo, ritessendo le fila. Condivido molto di quanto avete scritto. Vorrei- permettetelo, è già stato duro abbastanza- personalizzare solo il minimo necessario, senza dimenticare un debito del mio cuore.
L’evoluzione e i nodi da sciogliere attraverso le armoniche dei transiti. Dissonanti o meno, comunque entro il proprio individuale cerchio zodiacale. La fotografia del cielo alla nascita, eredità di un ammasso di pianeti che ci accompagnerà per tutta la vita. Transiti, progressioni, coniugati però a quel cielo natale che è ancora lì. Forse è il “linguaggio che diviene diverso” e ci si parla in un altro modo. Non lo so, sono “confusa”, perché hai ragione Cilli a parlare di certe dinamiche che in qualche modo si mettono in atto, ripetendosi, ritrovate all’esterno o all’interno. Lo precisava anche il mercurio di aral, “destinato” all’ostilità telefonica. Nel mio caso, non “conosco” la mia venere. Io davvero non la “conosco”. Venere-marte, quadrata al grado esatto a plutone congiunto -urano. .Dodicesima, nona, seconda, legate a T. Dinamiche di potere, giusto, ma come le ho agite? Nemmeno questo so. Forse come dici tu Aral, nel desiderio di sentirmi “potente” , perché solo a me spettava di decidere cosa farne di un certo passato. Il passo era breve: o “perdonare” o “odiare”. Ho impiegato vent’anni per i “passi intermedi”, per le sfumature e decidere poi da che parte stare. Senza mediazione mentale, senza una scelta forzata , è accaduto, è scattato da dentro. Liberatorio. Conosco la mia venere quadrata-saturno. Saturno in seconda, ce l’ho tutta. Disistima, il senso di valere poco più di niente, sentirsi responsabile di ogni cosa. Puntare il dito su di sè. Giustificare oltre ogni limite. Incapace però di usare lo stesso metro per me stessa. Sentirmi poi potente, chiudendomi al mondo? Forse. Sinceramente non lo so. So che amo tanto la solitudine, mi appartiene. E’ il posto senza rumori. Ma significa anche convivere con un certo strano malessere, che va e viene. Che ogni tanto lascia tregua, ma che ho finito per accettare. Non faccio resistenza. Fa parte di me, di quell’unicità, che nel bene e nel male , comunque mi caratterizza. Spero, nella lezione di plutone in sestile ai miei valori in scorpione. Spero stavolta di essere all’altezza, di ciò che mi si chiede. So che mi ascolterò. Chissà forse è anche ora che “perdono” me stessa, per ricominciare. Iniziare da un primo passo…. p erchè gli altri seguiranno. La sfida di volersi finalmente bene. Mi piace immaginare ogni tn, come un un cerchio sacro. . Ove ognuno possa trovare nel centro della “ruota zodiacale” quelle miriadi di possibilità che gli somiglino. Spalancare da lì la finestra e provare a guardare anche oltre le quadrature o le opposizioni, accettando di vivere anche le proprie ferite. Morendo, per poi rinascere. Quest’ultimo pensiero è solo per te Cilli, per i tuoi arcani, e per i tuoi pensieri per me. |
a cura di ANONIMA PER NECESSITÀ |
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del 04/11/2009 19:52:50 |
Ho letto solo ora il tuo intervento Astro. Lo assimilo, prima un po'.
Grazie. |
a cura di ANONIMA PER NECESSITÀ |
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del 04/11/2009 21:53:22 |
ciao Astro...
sono contenta di rileggerti, anche se a volte abbiamo posizioni diverse, rimane il fatto che i tuoi approfondimenti sono sempre interessanti e vale la pena di leggerli Comunque...prendo atto della tua posizione ...direi piuttosto...nettuniana.. ::razz:: ...non la condivido molto.. ho un approccio diverso..vedo le cose da un'altra prospettiva... Non credo che sia una sorta di "condanna" quella di ripetere e rielaborare i nostri modelli interiori...non credo che si tratti di RASSEGNARSI...ad essere ciò che si è...perchè questo ci toglie l'opportunità di essere QUALSIASI COSA....ma cosa...?... Come potremmo sperimentare veramente LA VITA se non attraverso i LIMITI che incontriamo qui...limiti fisici, psicologici, intellettuali, comportamentali....? Come potremmo sperimentare L'IMMENSO...L'INFINITO ...se non confrontandoci continuamente con ..le regole....i confini....i muri...gli impedimenti....? Secondo me, non si può prescindere dai modelli...per il semplice fatto che noi qui facciamo ESPERIENZA DELLA VITA....ma come potremmo sperimentare la GRANDIOSITA' DELLA VITA, che è indicibile e indefinibile.....se non ...un pochino alla volta....cioè...un modello alla volta....una vita alla volta. Lo schema zodiacale, secondo me, ci rappresenta (e rappresenta la vita) nella misura in cui esprime una MATERIALIZZAZIONE DI UN CONTENUTO ESISTENZIALE....che è quel contenuto che siamo chiamati a realizzare...a manifestare ....a creare e ricreare continuamente... ...NON E' tutta la L'ESPERIENZA DELLA VITA....è ...semplicemente ...una scheggia di esperienza....che sommata a tutte le altre "schegge di esperienza" rappresentano il TUTTO di cui facciamo parte. Quindi per me ...essere nel QUI E NELL'ORA...significa ACCETTARE completamente questo "destino=schema" che mi è stato dato (o mi sono scelta,ha poca imprtanza)riconoscerlo ogni giorno come MIO e realizzarlo. Io credo che siamo sicuramente MOLTO DI PIU E MOLTO ALTRO di questo schema ...ma prima di sperimentare il TUTTO dobbiamo sperimentare la PARTE. baci lara |
a cura di ARAL |
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del 05/11/2009 02:28:18 |
È per tutti, naturalmente, questo mio intervento (peccato l’ epistolare )…mi concedo “Bentornato sulla terra,Astro!!!”e un grazie all’Amica anonima per quel paragone a mò di cerchio sacro ..che è il ns radix ..Il cerchio sacro e il guardare oltre le quadrature e opposizioni mi fanno volare a ciò che mi ha colpita nel post succoso di Astro ..e quella necessità di ..scrollarsi dell’ego. .proprio grazie all’individuazione . e liberarsi “dalla schiavitù” -prendo atto dei miei limiti, nel contempo mi rendo conto di essere portatore di potenzialità sconosciute e comincio il viaggio ….
. - come tutti voi , ho ricevuto insegnamenti sotto forma di voci che mi dicevano cosa fare e cosa non dovevo fare. … mi sono riscoperta che nel momento in cui un mio autentico desiderio prendeva corpo, era costretto a passare attraverso quelle voci che non di rado hanno fatto crollare il desiderio stesso .E’ una selezione che impoverisce gradualmente l’anima,..ma l’esempio vale per ogni individuo che nel corso della sua esistenza si sentirà costretto a realizzare non più i suoi desideri ma quelli degli altri. Seguendo questa dinamica avviene il passaggio da un piano individuale ad uno collettivo, che non lascia all’uomo la possibilità di venir fuori, non lo rende libero di scegliere vie alternative. ..è questa è la schiavitù che ci induce alla coazione a ripetere fino a che c’è un risveglio di coscienza che spesso è confuso col male di vivere che è sofferenza se riconosco un modello che mi compiace se a quello aderisco con libertà …sganciandomi da schemi e modelli dipendenti il male è assenza di libertà, e s’innesca quando si presentano limiti e problemi. Seguendo la strada della nostra individuazione, saremo portati ad entrare in relazione con noi stessi, a svincolarci da vecchie consuetudini e a cercare un nostro equilibrio. altrimenti il rischio è che viviamo in continuazione il modello che ci siamo scelti alla nascita ..ma nel nostro progetto esiste in primis il distacco dal nucleo ..che invece crea forse anche in età matura uno spostamento nel sociale del nucleo stesso rassicurante .come quello famigliare pur con le voci.. cercare di ritrovare il senso di continuità dell’esistenza .è naturalmente cercare un senso nelle cose che mi circondano e nei fatti che mi succedono; da qui nasce la spinta ad approfondire le mie esperienze di vita.che si dipana attraverso vari livelli di coscienza…ed è questo il progetto umano qualsiasi sia il nostro sole …Io ho apprezzato molto,Astro il tuo accenno a Battiato perché in realtà …CONQUISTARSI un posto AL SOLE credo sia il suo messaggio “ero ariete “ e in questo contesto non posso non dirvi che l’individuazione è come un processo di “iniziazione” come ad una nuova nascita, un processo iniziatico che spinge l’individuo ad intraprendere un percorso di riscoperta del suo essere più profondo, una rinascita attraverso cui la realtà si trasforma in una presa di coscienza critica. Seguendo la strada della nostra individuazione, saremo portati ad entrare in relazione con noi stessi, a svincolarci da vecchie consuetudini …ed essere preziosi per la collettività perché non identificabile ma individuabile.... Io non posso ingabbiare in uno schema il destino “atteggiamento simbolico”,il mio rx- i segni sono indicazioni, intenta ad un ricongiungimento di parti divise che tendono per natura a contrapporsi tra loro, e riuscire a dare un senso maggiore al mondo nell’interezza . In questa dimensione spirituale è fondamentale l’intuizione ., allarga il significato del pensato, e consente al pensiero di percepire la realtà nella sua mutevole totalità… In termini sciamanici : “il corpo non può stare senza l’anima.” Jung realizzò delle riflessioni estremamente puntuali sulle molte forme di “guarigioni” sciamanismo compreso. E scrisse infatti : «L’estasi [dello sciamano] è spesso accompagnata da uno stato [di coscienza] in cui lo sciamano è “posseduto” dallo spirito dei suoi familiari o di quelli guardiani. Tramite questa possessione egli acquista gli organi mistici che in qualche modo costituiscono la sua vera e completa personalità spirituale. Questo conferma l’inferenza psicologica che può essere data dal simbolismo sciamanico, che diventa una proiezione del processo di individuazione.» Jung realizzò che nonostante le differenze, sia lo sciamanismo che la psicologia si focalizzano sul processo di guarigione e sulla crescita (individuazione ) della personalità. Molti episodi specifici della vita di Jung fanno riferimento direttamente e indirettamente a un percorso di vera e propria iniziazione e trasformazione sciamanica.. Del resto Astro anche i viaggi sciamanici sono una ricerca di individuazione proprio nel momento in cui il rumore giunge …il tamburo lo amplifica e comincia il viaggio … Esistono leggi universali di crescita e sincroniche …per scelta .. Un sorriso notturno a tutti… e ad astro.........ricambio cilli |
a cura di .CILLI |
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del 05/11/2009 07:41:21 |
cara Anonima per necessità
solo una considerazione... Tu citi un mio post dove racconto del mio lavoro e dici..."lo precisava anche il mercurio di Aral, "destinato" all'ostilità telefonica." ...ecco...voglio precisare il mio pensiero al riguardo.... Io non credo che il mio mercurio sia DESTINATO ALL'OSTILITA' TELEFONICA... Come tu non eri DESTINATA a quel terribile episodio che ti è successo... ENTRAMBE sono FORME che assumono i nostri contenuti interiori...ma queste forme sono solo una MOMENTANEA MANIFESTAZIONE di quel contenuto. Io sono del tutto consapevole che quell'OSTILITA' TELEFONICA è mia...!! Adesso, ancora...e chissà per quanto tempo, la vivo PROIETTATA sugli altri, perchè evidentemente dentro di me certi passaggi non si sono del tutto perfezionati....ma io quell'OSTILITA' che in essenza è una POTENZIALITA' FORTEMENTE CREATIVA....la devo recuperare completamente.....riappropriarmi di essa ....e realizzarla in modo molto più costruttivo e creativo. Credo che per te il percorso sia analogo...ti devi RIAPPROPRIARE di quel potere che hai delegato all'altro...il POTERE DI SENTIRTI VALIDA...degna...amabile...di avare stima di te.... un bacio lara |
a cura di ARAL |
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del 05/11/2009 08:59:43 |
ancora una cosa per ANONIMA
...i rapporti di plutone ai pianeti personali rappresentano forze ataviche del tipo DISTRUGGI O SARAI DISTRUTTO... Quello che è difficile da recuperare è ricontattare quella parte di noi che è SOPRAVVISSUTA....perchè significa ricontattare tutta la vulnerabilità, la fragilità , la paura...ma è anche quella parte veramente NOSTRA..l'essenza che non è stata distrutta ed è indistruttibile...perchè è VERA. Nell'ostilità che io ho proiettato nei CLIENTI...è nascosta tutta la rabbia per non sentirsi ascoltati, valorizzati, hanno dei bisogni e vorrebbero che venissero presi in considerazione... ...riesci a scorgere in questa dinamica il tentativo di recuperare quell'attenzione che mi è stata negata..??."loro" mi chiedono ..ASCOLTAMI...ma questo contenuto è DENTRO DI ME....lo sto solo rielaborando...ancora e ancora... ciao lara |
a cura di ARAL |
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del 05/11/2009 10:30:07 |
aral.ciao..
da ciò che hai scritto nei post precedenti emerge nel tuo "vivere"mercurio e i suoi aspetti ..proprio nella direzione di individuazione ..nel valore del simbolo.. il sentire rimnombare "stai zitta" e quella vocina interiore che invece dice:"ascoltami" sono comunque processi che nel corso della tua vita hanno creato"sofferenza"o disagio ..A volte proprio quelli diventano illuminanti per far scoprire le potenzialità ..ed anche la coazione a ripetere che induce a fare sempre alcune cose ..arrossendo..balbettando..strozzando le parole sono l'esplosione di un disagio... ma cosa c'è dietro questo se non il volersi liberare e mettere in atto la vera essenza plutoniana in ..autentica nudità ? ...un risveglio di coscienza per riprendere il cammino può comportare un transito di plutone . riconoscendo lentità di quelle voci interiori che hanno influenzato le tue scelte (il modello non sei tu)deviandolo dalla sua autentica strada. ora riascolti il sintomo ti assumi la responsabilità di intraprendere la strada verso la tua individuazione e così facendo dai voce e forza alle tue idee.. . da piccola non potevi .. era entrare in contatto con la paura del distacco dal proprio gruppo di appartenenza come i genitori da cui si dipende in toto...fa rivivere da grandi la stessa paura di distacco e di impotenza .. ma .. tu .ora. stai seguendo il sintomo che non più fine a se stesso e nel chiederti qual è il suo significato proiettato sui clienti (gli stessi che ti facevano paura perchè proporzionali al guadagno dei tuoi) l'hai trasformarlo in simbolo e cominci a percepire secondo una visione individuale .... Pronta ad avere ..una tappata in testa ...ma dimmi pure... Un abbraccio cilli |
a cura di CILLI |
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del 05/11/2009 10:59:14 |
cara Cilli
...si..è così...dissento solo per un concetto che hai espresso... tu dici...che quelle "voci" dentro di me mi hanno deviato dalla MIA AUTENTICA STRADA... io dco che TUTTA QUESTA STRADA E'MIA..è assolutamente autenticamente MIA...!!!... ...non c'è una strada SBAGLIATA e una GIUSTA....è SOLO un percorso NECESSARIO.... E' come il bambino che prima di imparare a camminare e poi a correre ...gattona....non sta commettendo un errore...è solo una tappa di un processo molto più vasto. ciao lara |
a cura di ARAL |
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del 05/11/2009 13:00:02 |
Certo aral la strada è tua..nostra …il modello non siamo noi ..il rx parla di un io non di un sé..e nel percorso di consapovelezza che distingue il nosce te ispsum io credo fermamente che si diventa creatori del proprio destino dopo un percorso di identificazione legittima,di fasi che dal gattona mento allo stare in piedi da SOLI ….per intenderci..e quindi poi a un’attuazione
Il motore della ricerca, è destinata a rimanere per tutta la vita e ogni livello raggiunto è relativo. Siamo mossi da due forze contrapposte, l’una che tende verso l’alto e sollecita al rinnovamento, l’altra spinge invece verso il basso e ci fa resistere al cambiamento.Questi livelli sono compresenti nella psiche umana e non sono separabili.E I TRANSITI INSEGNANO le fasi che vanno dall’infanzia alla maturità, e che per tradizione nella nostra cultura vale l’idea che nel processo di maturazione, raggiunto uno stadio quello precedente scompare automaticamente e non vi fa più ritorno fa sì che l’individuo venga così imprigionato in fasi. Ma la psiche è composta da una totalità in cui si muovono forze fra loro contrastanti e per mezzo delle quali si innesca un processo di sviluppo privo di obiettivi fissi e che non ha mai fine. Un qualche cosa di coattivo che ci limita e che ci obbliga a prendere decisioni che ci creano disagio perché non sentiamo come profondamente nostre..perchè continuiamo a identificarci con un modello e a non farlo nostro.. conoscere l’entità di quelle voci interiori che hanno influenzato le tue scelte deviato dalla sua autentica strada. È accettatre consapevolmente che tu non hai scelto di stare zitta ..ma ti sei adattata a ciò che per te era vangelo e non farlo poteva dire essere rifiutata.. il superamento dell’ego è proprio ..distinguere le parti …io –gli altri identificazione ..io-sé con gli altri individuazione un sorriso e |
a cura di .CILLI |
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del 05/11/2009 13:35:03 |
cara Cilli
perchè il rdx parla di un IO...?? è una TOTALITA' che ci comprende ... ...c'è plutone...urano e nettuno....non direi che si riferiscano all'io ma al sè...decisamente....almeno io la vedo così. Credo che noi siamo SEMPRE creatori del nostro destino...consapevolmente o inconsapevolmente.... Ancora una cosa...perchè dici che la spinta coattiva a prendere decisioni che ci creano disagi....non possa essere NOSTRA...?? E' NOSTRO....solo quello che ci fa sentire bene ??... ...ciò che ci fa sentire bene E' NOSTRO...e il disagio, la sofferenza, il dolore sono sempre contenuti che ci hanno passato gli altri, che non ci riguardano affatto se non per il fatto che ce li troviamo addosso ??? ....per me non è così.....quel modello che mi fa stare male....E' MIO ....è sempre stato mio....e non potevo che trovare quei genitori che mi hanno permesso di concretizzare questo "doloroso modello"... Solamente DANDO FORMA (per la prima volta nell'infanzia e poi via..via durante tutta la vita) ad quel modello potenziale dentro di me posso trovare il modo di TRASFORMARLO..... Questo è il mio modo di vedere le cose...ma prendo atto della tuo punto di vista che, credo, semplicemente parta da una prospettiva diversa....più psicologica...non certo sbagliata. ciao lara |
a cura di ARAL |
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del 05/11/2009 15:51:26 |
aral ...vero e concordo .il sè che urano,nettuno e plutone fanno scoprire ..sono infatti chiamati DEI DEL CAMBIAMENTO ...di cosa se non di un io c ...fino a saturno?..e da qui che noi ci strutturiamo...
se le strutture sono stabili e non ho bisogno di proiettare all'esterno nulla farà cadere la mia autonomia ...indipendenza perchè già individuata .. in-dipendente ...non dipendere .... è l'io che dipende perchè non cosciente di meccanismi propri o altrui...cioè non è strutturato.... Prima di una interiorizzazione di saturno non come malefico ...ma che tempra la nostra sicurezza che è dentro non fuori per consensi degli altri..si scopre il valore di un ponte spirituale come saturno infatti indica nel MC di cui è cosignificante... AUTO realizzazione ...cosa vuol dire se non realizzarsi DA SOLO ... sganciarsi dal contesto (casa 8) e allargare la visuale(casa9)...? No ...non ho detto che il dolore è colpa degli altri... ho rivalutato il dolore come strumento personale per non creare sospesi..ma nota bene per dolore intendo qualsiasi cosa mi crea un disagio,non necessariamente una disgrazia ..che è l'oggetto ..che mi metterà in contatto con ciò che io per individuarmi ho bisogno...(l'anonima parlava di venere in questo senso e io nel mio esempio "devo o non devo fare" ...riportavo a galla un terribile senso di colpa anche nella scelta di voler un figlio ..) ... un sorriso Cilli |
a cura di .CILLI |
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del 05/11/2009 16:40:34 |
..si Cilli
ma urano nettuno e plutone, nel rdx cosa sono se non il SE'...?? cioè quei contenuti che ci condizionano fortemente ....che incarnano quello situazioni che APPARENTEMENTE....non ci appartengono ....le viviamo come esterne a noi...come caso...disgrazia...fatalità...dolore. In questo senso dico che la psicologia ha una visione "limitata" rispetto all'astrologia, perchè ....il tema natale ci dà una panoramica...TOTALE...INTERA...di quello che c'è dentro di noi ma anche di quello che "apparentemente" è SOLO fuori....questo può farlo la psicologia...? ciao lara |
a cura di ARAL |
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del 05/11/2009 17:30:37 |
Credo Aral che l’astrologia,la NOSTRA,si avvalga di psicologia e di psichico..
spesso usati come sinonimi. La prima studia il comportamento e i processi mentali,. Psichico invece deriva dal greco “psiche” ed equivale a “soffio che anima e vivifica un corpo”. Lo psicologico si muove sulla sfera del rapporto causale e comportamentale, lo psichico con l’anima. Per come la intende Jung, l’anima si identifica con la dimensione spirituale dell’uomo, dimensione opposta a quella che riguarda la “Persona”, ovvero la maschera esteriore …. E se ci comprendiamo su questa differenziazione ..allora ecco che il mio approccio non è solo psicologico ma umanistico- spirituale … Perché è la nostra astrologia che segue le tappe della personalità (pscicologia) tra persona e anima (lo psichico) gli opposti ..che negli dei del cambiamento trovano una coniugazione che senza struttura precedente e revisionabile(il tutto mai è statico) è impossibile.. Mi dirai ..pensaci… cilli |
a cura di .CILLI |
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del 05/11/2009 17:48:13 |
..si, Cilli
non metto in discussione questi concetti che esponi, queste definizioni...e non voglio insistere, evidentemente è il tuo approccio ed è giusto per te. Semplicemente trovo che usare termini, definizioni, concetti PRETTAMENTE psicologici, nel senso che FANNO PARTE del percorso psicologico (coazione a ripetere, individuazione..ecc..sono psicologici, non psichici..)...SECONDO ME...e lo sottolineo che è semplicemente una mia opinione, rischia di LIMITARE la visione astrologica, piuttosto che favorirla. Perchè il confine della psicologia è MENO AMPIO di quello dell'astrologia...non parlo di validità, che riconosco in pieno alla psicologia nei suoi ambiti...parlo proprio di VISIONE D'INSIEME.... La psicologia NON PUO' cogliere la visione UNITARIA DEL'INDIVIDUO (cioè individuo/ambiente) che è assolutamente EVIDENTE in un tema natale e quindi in un approccio astrologico. baci lara |
a cura di ARAL |
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del 05/11/2009 19:07:06 |
cara aral ma l'approccio astrologico senza un
retroscena psichico-psicologico di supporto e conoscenza non sarebbe un'astrologia tradizionale ?... le definizioni possono anche non servire e ti do atto ..ma l'ho fatto solo per far comprendere meglio che se noi chiamiamo l'astrologia che abbiamo scelto umanistica-evolutiva-psicologica ..è impossibile prescindere dalle discipline che la sostengono.... non è una questione di senso univoco ..ma di direzione e di visione globale ...che mi insegna il mio dirimpettaio ... |
a cura di .CILLI-ARAL |
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del 05/11/2009 19:08:04 |
cara aral ma l'approccio astrologico senza un
retroscena psichico-psicologico di supporto e conoscenza non sarebbe un'astrologia tradizionale ?... le definizioni possono anche non servire e ti do atto ..ma l'ho fatto solo per far comprendere meglio che se noi chiamiamo l'astrologia che abbiamo scelto umanistica-evolutiva-psicologica ..è impossibile prescindere dalle discipline che la sostengono.... non è una questione di senso univoco ..ma di direzione e di visione globale ...che mi insegna il mio dirimpettaio ... |
a cura di .CILLI-ARAL |
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del 05/11/2009 19:08:06 |
cara aral ma l'approccio astrologico senza un
retroscena psichico-psicologico di supporto e conoscenza non sarebbe un'astrologia tradizionale ?... le definizioni possono anche non servire e ti do atto ..ma l'ho fatto solo per far comprendere meglio che se noi chiamiamo l'astrologia che abbiamo scelto umanistica-evolutiva-psicologica ..è impossibile prescindere dalle discipline che la sostengono.... non è una questione di senso univoco ..ma di direzione e di visione globale ...che mi insegna il mio dirimpettaio ... |
a cura di .CILLI-ARAL |
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del 05/11/2009 19:10:06 |
non so perchè 3 volte il mio post... scusate la mia tastiera impazzita ? |
a cura di .CILLI |
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del 05/11/2009 19:42:20 |
cara Cilli
io mi tiro un pò fuori dalla definizione di "astrologia umanistica psicologica"... ...ho avuto diverse "crisi" che mi hanno fatto periodicamente mettere in discussione certi presupposti ..il mio è prima di tutto un percorso personale... Comunque...certo che non si può fare astrologia A PRESCINDERE dalla psicologia...la psicologia ha definito delle TAPPE fondamentale nell'indagine della psiche...ma l'astrologia va oltre, secondo me...va oltre. ciao lara |
a cura di ARAL |
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del 05/11/2009 20:07:21 |
Non è semplice rispondere. Ci proverò, spero mi valga la buona intenzione. Continuo ad essere sempre più confusa, ma sono anche consapevole che ciò nasce da me. .
Certi imput suggeriti, li trovo miei. So anche di essere in qualche modo “un caso limite”. Non ho nemmeno timore di definirmi “nevrotica”. Le posizioni di Aral, a Cilli, passando per Astro. In parte le ritrovo in me, ma in qualche modo “sfalsate”. Non tutte in sintonia, come se fossero “parallele” l’una all’altra, ma non ancora del tutto integrate. Vedi, Aral, io condivido molto di ciò che scrivi. Almeno certi “pezzi” del mio tn, li sento davvero miei, parti innegabili di un percorso che “sento” mio, che faccio vivere, senza scissioni. Riconosciute, amate, accettate. Amate persino quando ci faccio a pugni. Si parlava di mercurio. Il mio è congiunto a nettuno e luna, in aspetto di sestile con urano e plutone. E sono parti di me, innegabili, riconosciute e se anche mi arrivassero all’esterno come “caso” “fato”, insomma con la “maglia che non tiene”, non potrei che dire che nascono da una adesione profonda con me stessa. I valori positivi che pure partono da una nona, non sempre facile da vivere, che esprimono una la tensione un po’ a volare, a interrogarmi sul senso dell’esistenza , l’ho dentro di me e lo “riconosco”. C’è stata sempre una certa tensione metafisica, la voglia di “assoluto”, la sento mia. Chissà , magari per compensare proprio “la bestia nel cuore”, che mi portavo appresso, come un orrido segreto. Anche la venere in aspetto con saturno, con quella sofferta accettazione di me, una autostima ancora lontana da definirsi totalmente , la riconosco, l’ho persino accettata. So che in qualche modo sarà sempre un tratto distintivo di una personalità, che entra sempre in punta di piedi nella vita degli altri e chiedendo sempre “scusa”. Astro, invece mi hai fatto riflettere sulla “dipendenza” col dolore. Ho fatto resistenza, ma in qualche modo hai ragione, un fil rouge lega la mia vita affettiva a questa dimensione. O per un motivo o per un altro , la mia vita sentimentale è sempre stata lontana da una genuina serenità. Chissà forse l’ ho anche cercata la sofferenza. Un modello che ho dentro? La violenza la ripudio in ogni modo, persino verbale, ma mi rendo conto che questo binomio-amore sofferenza- stampato dentro, si è preso molto di me. E’ questo Aral che non accetto. Mi sento come rapinata nell’anima. A volte mi chiedo persino, come sarebbe stata la mia vita, se non fossi incappata in certe esperienze. Persino un bacio o una carezza, da ragazzina mi terrorizzava. E mi spiace che un maschile positivo, non l’ho avuto, mio padre l’ho perso negli anni della violenza. Nemmeno la consolazione dei ricordi. Rapinata anche lì. Nemmeno poter aver il “diverso”, un maschile . E tutto questo lo so. Ma hai ragione Astro, quando affermi, che essere consapevoli di certi dinamiche, poi non significa “superarle”. Non basta, l’approccio intellettuale, dovrebbe scattare dentro , qualcosa. Spero che anche il libro da te suggerito e di cui ti ringrazio, possa aiutarmi in un percorso che sento di voler fare. La volontà c’è, nel resto ripongo la speranza. La mia psicoterapeuta, mi ha insegnato ad assecondare il “sentire”. Forse è quel richiamo a vivere il Qui ed Ora, con tutto ciò che si ha Qui ed Ora a disposizione. Forse anche il linguaggio nuovo dei transiti. Chissà! E arrivo a te Cilli e alle voci “interiori”. Beh, questa voce c’è, questa voglia di far piazza pulita di un certo passato, senza negarlo, c’è. E hai ragione quando affermi di quel malessere che nasce dal “sentire” di non essere solo ciò che certi atti- difese nel mio caso- sembrano suggerire di me. E’ la parte che rivendica il tutto. Scusami Aral, forse ho stravolto, il senso più ampio, del tuo intervento. Ma sto correndo un grande rischio, se non allontano da me , certe dinamiche. Non voglio essere solo le mie difese, l’elmetto e il filo spinato. Che ne faccio della mia vita, se la osservo , da una trincea? So di essere un caso limite. Un abbraccio. Faccio un atto simbolico...firmo col mio vero nome. nemmeno col vecchio nick. Luana |
a cura di ANONIMA PER NECESSITÀ |
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del 05/11/2009 23:39:56 |
cari amici...
in questo preciso momento mi sento così affranta per qualcosa che mi è MATERIALMENTE...successo che non posso che essere d'accordo con Aral... la VITA è reale... come la sofferenza e la delusione... non basta essere più o meno allineati al progetto... non basta essere consapevoli..dei propri modelli... non basta neanche la volontà di volersene staccare... forse come dice Aral è solo che non sono maturi i tempi... in questo momento non trovo i perchè... abbiate pazienza per questo mio sfogo forse anche fuori luogo... è..che qui mi sento libera di lasciare andare un pò della mia amarezza... |
a cura di SOLEROSSELLA |
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del 06/11/2009 02:13:34 |
rossella
mi spiace e .............. ma non comprendo il tuo schieramento .. esistono tue affermazioni in sintesi che nessuno ha negato e altre che sono discutibili e neanche sostenute da aral.. la vita è reale.... ... se ti va racconta ...ci... cilli |
a cura di CILLI ..ROSSELLA |
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del 06/11/2009 02:21:06 |
luana carissima..
io stasera ...voglio solo ringraziarti per poterti chiamare col tuo nome.. e sono certa che anche in quell'atto simbolico ..c'è un grande significato per te... un sorriso notturno a te e tutti.. cilli |
a cura di CILLI |
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del 06/11/2009 07:16:27 |
cara Luana
..dici..."una personalità che entra sempre in punta di piedi nella vita degli altri, chiedendo sempre scusa" Lo stai facendo anche qui...su questo forum...stai cercando di non deludere nessuno...sforzandoti di adattare le nostre diverse "teorie" alla tua situazione. NOn devi farlo, LUana....certo che questo ti rende ancora più confusa... Vedi che quel modello che hai dentro si esprime sempre...anche in un luogo dove sei pur protetta, nascosta.... Tu parli del binomio amore-sofferenza che c'è dentro di te....che si è preso gran parte della tua vita e dici che non l'accetti. Luana...se tu non l'accetti, se non sei disposta a GUARDARE...VEDERE...ACCETTARE ciò che hai dentro...sarà la vita...saranno gli altri che si incaricheranno di "ribadire il concetto". Che altra scelta hai se non ACCETTARE...luana ??... ...solo ciò che accettiamo ...potrà essere trasformato...ma finchè non è tuo..non ti appartiene...non potrai farci nulla. un bacio lara |
a cura di ARAL |
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del 06/11/2009 07:18:51 |
cara Ross
che è successo ...??? ciao lara |
a cura di ARAL |
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del 06/11/2009 12:28:12 |
Care amiche\i…
Voglio intanto scusarmi ancora per aver ceduto all’impulso di sfogarmi qui… So bene che non è giusto riversare le proprie frustrazioni personali in un luogo pubblico come un forum… Ammetto la mia debolezza e me ne scuso… Voglio cercare di spiegarmi soprattutto con Cilli……ormai ci conosciamo da un po’…e lo ritengo doveroso. Credo che la difficoltà di fondo nasca da una tua visione un po’ astratta della vita.. O per meglio intenderci è ciò che io percepisco di te, nello scambio con te…una visione sì psicologica, ma soprattutto particolarmente intellettiva…io ti sento come distaccata a volte dalla carne e dalla materia…a volte però non le sento emotivamente le tue parole…e questo è senza dubbio un mio limite! Nei confronti di Lara invece mi sono sentita più vicina…ciò che lei vuole esprimere mi arriva chiaro e diretto…senza mediazioni…tutto qui, e ripeto che questo è assolutamente un mio limite…stò anche cercando di capire perché è venuto fuori in questo momento…sono certa che in te ho rivisto qualcosa della persona (una donna) con cui era in discussione questo progetto, lei è un Gemelli con Sole 11a… Scusami Cilli sono molto confusa e credo che questo traspaia chiaramente dalle mie parole…sono consapevole che stò tirando fuori una mia ferita… Quella ferita originale di Chirone congiunto al mio Sole che forma il quadrato a T Credo di cominciare finalmente a com-prenderla… In questo progetto andato male era in ballo proprio la mia Autonomia… ma nonostante la mia volontà il progetto non è andato a buon fine per questioni economiche. Ciò che mi chiedo e vi chiedo è: a cosa serve essere consapevole del modello da evolvere (fardello familiare nel mio caso, asse 4a-10a con Marte in 1a che mi porto dietro e che mi toccherà risolvere perché questo è ciò che il mio tema mi chiede di fare) se nel momento in cui io ho individuato e analizzato coscientemente, qual è il contenuto da revisionare, e mi sento pronta a mettermi in discussione per affrontarlo e evolverlo…gli eventi mi sono ostili? È come si diceva solo una questione di tempi non ancora maturi per quel salto? O invece c’è nella costanza oggettiva qualcosa di non ancora sanato.. per i cui i miei contenuti mi tornano indietro come un boomerang perché in realtà non sono ancora riuscita a elaborare quel contenuto? Cioè sono ancora emotivamente troppo dipendente da una costante presenza a livello affettivo a cui delego la mia Autonomia? Un caro abbraccio Rossella |
a cura di SOLEROSSELLA |
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del 06/11/2009 15:02:42 |
ciao Ross
mi dispiace che il tuo progetto non sia andato in porto e capisco la tua delusione. Fai delle domande precise a cui posso risponderti per quello che penso ADESSO al riguardo. Prima di tutto credo che essere consapevoli del modello razionalmente, non cambi DI PER SE' le cose...è sicuramente un punto di arrivo...una tappa importante, ma non certo risolutiva del nostro percorso. Se partiamo dal presupposto che gli eventi RIFLETTANO dei nostri contenuti interiori...evidentemente le cose vanno come devono andare...cioè in quel modo esteriore che coincide con il contenuto interno. Ross...forse non era il momento giusto...o le circostanze giuste...magari fra un mese ti ricapita un altra occasione che va a buon fine. Visto che stai subendo il transito di plutone alla luna...forse è significativo di questa situazione, visto che comunque il tuo tema parla di DIPENDENZA/INDIPENDENZA....la luna è anche molto legata al tuo lavoro come simbologia. Il transito di plutone può aver portato a galla tematiche rimosse...la luna è comunque quadrata a nettuno e giove e opposta a venere. NOn so...ci possono essere delle analogie tra questa situazione e il passato guardando proprio gli aspetti della luna....?? prova a pensarci e magari ci ragioniamo su... ciao lara |
a cura di ARAL |
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del 06/11/2009 16:01:19 |
Carissima rossella..
Intanto non devi scusarti …. vivo la mia vita . tra ricordi traumatici ..ex dipendente della sofferenza .tra difficoltà e debiti sconvolgimenti lavorativi le mie passioni e i…problemi del quotidiano .con quelle piccole.soddisfazioni e quant’altro serve per definirla piena.. E quindi proprio perché ci conosciamo e ho la capacità di percepire a distanza quel progetto che poi mi hai confermato essere in cantiere e provare dispiacere quando ieri sera ho letto e oltre le righe poi oggi so di essere per te intellettuale e avulsa dalla realtà…Avrai i tuoi motivi …. Sicuramente tu non vivi emotivamente le mie parole ..ma perché? ..provo a rivedere come fluiscono quelle…tra il sentire a pelle la tristezza degli altri e immedesimarmi al punto da far scendere lacrime ..al prendere a cuore tutto ciò che condivido con voi…compreso alcuni miei studi che poi risultano superflui (perché non dirlo subito?)o addirittura catalogabili per definire il mio essere intellettuale Ecco esiste comunque una differenza tra tutti noi…e la rispetto al punto di non trovare motivo in questa conversazione di una squadra contro l’altra .. Credo e aral o astro e kla diranno senza timore che non c’è una gara ad ostacoli ma un mettere sul piatto conoscenze che vengono sia da esperienze personali (i viaggi sciamanici non sono intellettuali quanto l’icona di un arcano) e non so quante volte ringrazio tutti per darmi spunti..e imput E sono certa che se vi raccontassi pezzi di vita mia….riuscirei a far cogliere l’emozionale ricco che c’è in me.. Ma perché esistono questi confini ?....Luana ha esposto i suoi rumori..la sua vergogna ..mi sento delicata a non fare domande che per ora non possono avere risposte per lei che sta vivendo quelle voci interiori che se la fanno pendere da una parte o dall’altra andrebbero a toccare il vissuto ancora una volta ..venere-saturno esiste nel suo rx come la mia luna-saturno . . Ma ciò che mi fa specie .e che isola dal mio personale ora e in questo contesto è che il metro per giudicare la sensibilità è strettamente collegato a capacità di scrivere cose strazianti del proprio percorso ..ma non è così...perchè questo bocca sul nascere qualsiasi bisogno di scrivere del proprio ed è quanto ho scritto a luana nel ringraziarla a non soffocare il mio bisogno di scrivere .. Sono un pochino delusa … ..anche quando con molto entusiasmo della mia bimba interiore trasmetto le mie scoperte ..ascolto estasiata e condivido emozioni molto forti con voi……questo è il vero che mi appartiene e perché no il mio essere speciale.. cilli |
a cura di .CILLI |
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del 06/11/2009 16:44:56 |
Cara Lara,
ho riflettuto sui tuoi spunti e non sento assolutamente il transito di Plutone su Luna-Mercurio come un energia destabilizzante… questo transito invece mi stà mettendo in relazione con tante parti di me mai utilizzate soprattutto a livello di percezioni forti…sogni importanti e molto esplicativi di ciò che la mia parte inconscia vuole farmi arrivare come messaggio… lo vivo come un nuovo allineamento dei miei sensi e delle mia capacità empatica… invece il transito che io subisco sempre molto è quello di Saturno… ogni suo passaggio è sempre conciso con tappe importanti della mia vita…è un puntualissimo orologio della mia vita sia interna che esterna… forse perché Marte, il governatore del mio Sole è in 1a casa-Capricorno…ma lo percepisco sempre in modo sostanzioso… ora…il suo passaggio in Bilancia nella mia 10a io l’ho subito avvertito come un appuntamento importante…e nel momento in cui mi si è presentata questa opportunità…ho pensato-sentito che era giunto il momento per me di realizzare qualcosa di mio… in modo assolutamente autonomo..e fra l’altro era la mia parte razionale quella più insofferente alla situazione…proprio per l’impegno gravoso che avrebbe dovuto assumersi… a livello emotivo invece ero davvero al settimo cielo… forse per la natura stessa del progetto…sarai dovuta subentrare come proprietà nella gestione di un centro benessere (dimagrimento+estetica)..e considerandolo come una soluzione adatta al mio mediocielo in Bilancia…alla mia Venere in Pesci e al mio Mercurio in Toro…e fantasticavo già sul profilo psicologico e umanistico che avrei potuto dargli… insomma una delusione incredibile.. |
a cura di SOLEROSSELLA |
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del 06/11/2009 17:28:16 |
Carissima Cilli,
intanto mi spiace..credimi e mi mortifica molto leggerti, infatti credo sarebbe stato meglio tacere…però permettimi di precisare che la mia non voleva essere una critica o un giudizio sulla persona, nel modo più assoluto… è stato per me, in un momento di scarsa lucidità, far emergere un mio non riuscire perfettamente a sintonizzarmi su un tuo modo di esprimerti…un comunicare concettuale, ma non privo di emotività, partecipazione e condivisione forse perché i valori aria nel mio tema latitano…mentre nel tuo caso emergono prepotentemente…per cui a volte non riesco a raggiungere immediatamente il senso…e non è sempre così!!!! Ho la stessa difficoltà anche con altri partecipanti al forum…e non capisco perché dici che io voglia mettere in atto una competizione ho solo espresso un parere relativo a quello di cui si stava discutendo … La mia è stata probabilmente una percezione sbagliata del momento… Credimi Cilli in quello che ho scritto non volevo assolutamente mettere in discussione la tua sensibilità o la tua capacità empatica…NO!!!! Anche se non ci siamo mai incontrate con te ho sempre sentito una forte complicità quando ci siamo relazionate…ecco forse in questo qualcosa è cambiato… Ed è proprio esattamente lì dove stà la mia atavica ferita…il mio Sole congiunto a Chirone in 4a casa…il mio bisogno emotivo di relazionarmi e di sentirmi sempre speciale e unica… lo ammetto questo è un mio problema…non certo tuo…un mio momento di debolezza che l’ha portata a galla… Mi spiace davvero se ti sei sentita ferita…. Non era mia intenzione e ti chiedo scusa!!!! Rossella |
a cura di SOLEROSSELLA |
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del 06/11/2009 17:30:47 |
...sarebbe stato meglio tacere per me...
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a cura di SOLEROSSELLA |
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del 06/11/2009 17:51:14 |
cara Ross
non so...non ho sufficienti elementi per dirti qualcosa di più approfondito. Ma quel trigono di plutone alla luna e a mercurio, forse merita da parte tua, un maggiore approfondimento. Una luna in IX parla pur sempre di sogni, speranze, aspettative....che in questo caso sono state deluse...come se plutone ti richiamasse ad una maggiore...aderenza alla realtà....è una sensazione...anche se non ho elementi per appurarlo e quindi potrei anche sbagliarmi. ciao lara |
a cura di ARAL |
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del 06/11/2009 20:21:13 |
Cara solerosella , solo due parole. Credo che hai fatto bene a esternare le tue emozioni , per quanto siano nate da un tuo momento particolare. Forse in momenti di maggiore “lucidità”, non lo avresti condiviso.
Forse non è lecito- chi più di me può testimoniarlo?- lasciarsi andare alle proprie debolezze e cominciare ad infilare parole sui tasti. E’ comunque un momento di grande “verità”, si è lì con ogni molecola di sé a raccontare ciò che preferiremmo consegnare al silenzio. Ed è difficile donare il proprio silenzio. Dall’esterno, anche se vi leggo da tempo, noto la vostra “passione” che si fa talvolta anche animata, ma sempre vitale. Ognuno del resto ha la sua visione e trovo positivo che persino all’interno di una comune visione, quella umanistica-astrologica- ciascuno si muova sul piano che gli è più congeniale. Citavi la tua mancanza di segni d’aria, chissà Cilli – non conosco il tuo tn- in qualche modo “ci”- nessun pianeta in segno d’aria, anch’io- mostra solo un modo d’approccio diverso. Forse più congeniale, al suo mondo interiore. Credo che la diversità, sia sempre risorsa, persino quando si fa fatica ad accettarla. Ancora più difficile comunicare, se in certi contesti, un forum della rete, si ha solo il “verbo” come risorsa. La comunicazione non verbale, ciò che dà davvero nerbo ad una serie di lettere, è lasciata al silenzio. L’empatia di Cilli, io, l’ho “sentita”. Dietro le parole e le argomentazioni e i suoi tarocchi. Ma non credo sia questo che si metta in discussione. Ma averle detto ciò che sentivi, non credo sia sbagliato. Anche nello scontro apparente. Non so esserti d’aiuto solerossella, non vi ho letto così tanto, da intentare interpretazioni sugli aspetti che citi. So solo sulla pelle che una quadratura a T, non è facile da integrare, da accettare. Nel mio caso l’ho per molto tempo “rimossa”, costava troppa fatica elaborarla. Ma forse, ci si può “costruire “ sopra qualcosa. Forse anche qualcosa di buono. Sul chirone mi fai interrogare. Credo sia un punto nevralgico. Vedi, Aral, mi metti nell’angolo! Sorrido, perché proprio non ci voglio andare nell’angolo. …. Mi trascini per le orecchie. Però, prima di indossare un paio di scarpe e fare un po’ rumore e ti assicuro che mi sono concessa anche qualche fragore negli ultimi mesi, devo integrare positivamente il mio “marte”. Ho proprio, un problema non risolto, con la “rabbia repressa” , da rendere “positiva” e non autodistruttiva. .rendere marte, energia, azione, forza.. E il percorso non sarà facile. Mi viene da sorridere, buffa la vita….e pensare che sono scorpione doc! Forse il primo passo, Aral, l’ho fatto ieri sera…..scrivendo “solo” il mio nome. Buona serata. |
a cura di LUANA |
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del 06/11/2009 21:03:51 |
e che passo, considerando quanto lo scorpione ami celarsi ... non rendersi totalmente visibile come l'opposto toro! ...ma evidentemente quella parte di te sentivi di poterla mostrare. ho il sole in ottava casa, per di più in pesci, e so bene che se ci si sente di mostrare totalmente una parte di sé in modo spontaneo -nella discussione serena di un forum lo si può fare- ... è perché si è raggiunta la necessaria sicurezza che permette di sentirsi non manipolabili ...cosa -il poter essere manipolati- che lo scorpione/ottava casa detesta!!
... condivido quello che scrivi, questa volta invece sono in disaccordo con aral nella considerazione secondo la quale -se ho capito bene, ti prego di correggermi se ho mal interpretato!- cercare di mettere d'accordo più visioni è un segno di debolezza. io lo trovo invece un grande segno di forza! la capacità di integrare le differenti interpretazioni è una aspetto fondamentale in uno scambio dialettico che voglia essere proficuo, cioè che non si risolva in un semplice confronto ma che si proponga l'ambizioso obiettivo di una sintesi, se non comune, perlomeno personale. cilli... sei l'opposto del distacco mentale e astratto! ...tanto che prima di conoscere alcune tue caratteristiche astrologiche pensavo che avessi forti valori cancro!! ciao a tutti, kla |
a cura di KLA - LUANA - ARAL - CILLI - TUTTI |
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del 06/11/2009 21:44:47 |
cara Kla
no...certo che non ho detto che mettere insieme più visioni è segno di debolezza... Mi riferivo al fatto che coglievo in Luana lo "sforzo" di cercare di cercare di mettere insieme le nostre diverse visioni, e l'ho collegato alle sue parole ..quando ha detto che entra sempre in punta di piedi nelle vite degli altri e chiedendo scusa. Ci vedevo in questo suo bisogno di "non deludere" nessuno una tematica che evidentemente le appartiene e che è collegabile ad una venere in aspetto a plutone. Era un invito a RICONOSCERE questa sua modalità...ma credo che lei mi abbia compreso, leggendo il suo ultimo post.. un bacio a tutte lara |
a cura di ARAL |
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del 06/11/2009 22:17:44 |
infatti mi sembrava strana questa cosa detta da te... anche perché avrebbe smentito quello che è sempre naturalmente scaturito dalle nostre/tue discussioni.
...era quindi un'intuizione sul tema di luana. in questo caso mi riservo comunque il dubbio... va bene venere in dodicesima con i relativi aspetti... ma una scorpione scorpione in decima casa che cerca di assecondare in una discussione... boh, mi suona strano (non ho mai conosciuto uno scorpione che lo farebbe se non con ironia e sarcasmo). ...ma non vorrei fare considerazioni da astrologia banalotta. è che vedo il manifestarsi delle insicurezze di luana più nel non riuscire a darsi completamente e nel mantenere il controllo piuttosto che nel bisogno di compiacere. è anche vero che non conoscendo l'insieme del tema le nostre considerazioni non possono che rimanere sul vago. ...per non parlare delle proiezioni che entrambe potremmo avere messo in gioco a discapito della nostra intuizione!! ciao e a presto, kla |
a cura di KLA - ARAL - TUTTI |
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del 06/11/2009 22:29:57 |
per quanto riguarda lo scorpione... ...non ho menzionato la motivazione della strategia (ma neanche lei ha in questo caso motivo di essere).
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a cura di KA |
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del 06/11/2009 22:34:15 |
ero io-
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a cura di KLA |
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del 07/11/2009 00:52:22 |
Rossella cara..
Provo a pronunciarmi sul fatto esteriore-oggettivo che ti è capitato e riportarlo alle funzioni interiori..quelle stesse che ci fanno poi esclamare che non era il momento giusto e io aggiungo “nulla accade per caso”… Allora tu stai avendo un transito di plutone-luna-mercurio se ho ben capito e saturno vigile al tuo MC in bilancia… Quando parliamo di autorealizzazione …pensiamo sempre a un qualcosa che ci gratifica fuori ma soprattutto dentro perché in quella c’è una serenità raggiunta - dico sempre che se giunge anche attraverso un’attività lavorativa meglio !!! Torno a plutone-luna –opposta a venere .e in un’altra occasione ti ho parlato di un riscatto a venere che sentivo per te ..un riscatto per una venere in casa 3 e che intercetta l’asse 3/9 quasi a dirti che la direzione per te sia sempre stata “obbligata” e mai scelta(venere). E che è legata a una ferita ..leggibile nei tuoi quadrati a T .. Io credo che non dovresti sottovalutare il transito e cercare di coglierne le sfaccettature non solo di un senso di magia che può far vivere..ma di operare quella magia interiore .. Luna plutone simbolicamente è la distruzione dell’illusione,e dell’ingenuità e per usare un termine di Lidia di”verginità psichica”di Persefone che ha bisogno di contattare la sua anima e trovare luce.. Mi hai scritto che non trovi più con me quella complicità che ti piaceva ..e trovo calzante col tuo momento tutte le proiezioni che ti ho (mi spiace per l’urto ma quelle lo provocano sempre!!!)…quella luna in casa 9 è toccata proprio per essere scoperta da fuga da realtà(è in pesci) e plutone agisce proprio come pulsione per sondare quali sono le motivazioni vere rispetto a un sentire-scegliere (luna..opposta a venere)... Saturno poi ne vaglia la struttura…e ti strizza un’occhio se autonoma…la scelta ..ma tocca dimostrarglielo perché è un professore severo e non si accontenta di raggiri..neppure lui… Io credo che il tuo sogno-progetto non si sia realizzato.perchè l’attivazione di forza non ancora matura e il contenuto (istituto di bellezza)è confuso con la tua bellezza brutalizzata un tempo e che emerge come ferita al punto di non riuscire ad attivare il tuo potenziale creativo (plutone su mercurio) E quindi per te la sconfitta è ancora un aver subito una manipolazione dall’esterno per non essere riuscita..-..quando c’è plutone la manipolazione esiste ..sempre – può anche essere che l’abbia messa in atto tu con ambizione e aggressività...quindi plutone ti chiede e si è anche alleato a saturno quanto ci credi e cosa significa veramente l’istituto..che NON è PERSO …è ancora un’ombra……protetta da un sipario ..ma ciò non vuol dire che non puoi toglierlo … E’ ciò che col cuore scrivo su questo tuo momento..Per il resto Rossella ..non saprei più cosa dire ..se non mi spiace .ma .....ma............ Per luana ….come si nota ..il tuo scrivere ora in modo …non so ..come definirlo ..di casa ? di fiducia? che tanto manca ai miei adorati scorpioni Stupendo questo ..un po’ alla volta …. Allora cara sono gemelli anzi lo ero!!!!(scherzo)asc capricorno –luna idem congiunta a chirone in casa 12 opposte a urano ..saturno quadra luna e urano da casa 8 (bilancia)..il mio quadrato a T.. Sole-mercurio-venere in casa 5 in trigono a nettuno in casa 9 (bilancia)e in sestile a plutone in casa 7 (leone)..giove in toro casa 3 opposto a marte in scorpione Ho poco fuoco ..accipicchia meglio 9-6-52 molfetta h 21.13 Per kla .. A te da tempo devo dirti un qualcosa che mi ha recato calore quando me l’hai scritto in un post di tarologia ..sei da poco qui …eppure cogli delle sfumature .. ..grazie da allora ..parecchio tempo fa .. ad astro .. sei tornato dove???? e ad aral ...e a tutti un sorriso.. cilli |
a cura di .CILLI |
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del 07/11/2009 01:05:19 |
n.b rossella ho scritto tra parentesi (è in pesci) ...ma era riferita ...a venere che cito dopo..
ops .. si capiva lo stesso ..spero.... |
a cura di .CILLI |
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del 07/11/2009 09:40:56 |
Mi limito ad un saluto a tutte voi. Devo scappare. Torno più tardi, ho un quesito per te Cilli.
Buona giornata |
a cura di LUANA |
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del 07/11/2009 10:50:41 |
Cara Cilli…
Grazie intanto per il tempo che mi hai dedicato con la tua lettura…mi sono cacciata in un bel ginepraio e l’ho fatto proprio in un momento in cui sentivo di aver intrapreso una strada costruttiva per il mio viaggio… Ma come mi accade spesso, ogni volta che credo di poter raggiungere delle sicurezze interne combino qualcosa che annulla tutti i progressi che credevo di aver compiuto… Forse il difficile viaggio che ci porta all’individuazione .. nel mio caso è un viaggio che prevede solo ostacoli e salite… I due Luminari, quelli che appunto permettono la formazione della personalità non mi permettono di raggiungere una base accettabile di consapevolezza e fiducia nei miei mezzi, perché nel mio tema sono entrambi coinvolti in quadrature a T … ed è questa forse la ragione per cui tutto è così difficile… Il cadere spesso in situazioni in cui finisco per illudermi credo sia solo la conseguenza di questa dolorosa presa di coscienza… Non esiste per me la possibilità di compiere delle scelte che siano volte al mio miglioramento.. non ho mai avuto questa opportunità…ed è proprio quando io credo di operare nella direzione giusta che cado vittima delle mie stesse illusioni…è un maledetto circolo vizioso da cui non riesco a venire fuori…e il contraltare di tutto questo è cadere nello scoramento totale perdendo ogni genere di fiducia in me stessa… La realtà è per me inaccettabile proprio perché mi riporta a questa presa di coscienza che può solo farmi desiderare il peggio…è proprio per non contattare tutto questo dolore che sfuggo pensando che la fiducia nella vita possa un giorno ripagarmi per tutto il dolore che ho seppellito dentro di me proprio in virtù della fiducia e della speranza incondizionata che ho sempre riposto nella vita …mi spiace di averti fatta vittima delle mie proiezioni… In tutto questo tu non hai nessuna colpa e lo sai bene…… Il mio problema cara Cilli non stà nel credere davvero in quello che voglio…stà nel fatto di credere di poter riuscire senza una giusta programmazione e pianificazione… In questo caso mi sono illusa che le “occasioni propizie” possono capitare anche a me… Ma evidentemente questa possibilità non mi è concessa…è solo con impegno e merito che posso ottenere qualcosa di duraturo…forse… Perché nella consapevolezza di non avere alibi…non ho più spazio, né per le illusioni e né per la speranza!!! Con affetto sincero Rossella |
a cura di SOLEROSSELLA |
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del 07/11/2009 10:58:44 |
cara Lara...
come puoi vedere rispondo anche al tuo post sul transito di Plutone nella risposta che ho dato a Cilli.. un abbraccio... Ross |
a cura di SOLEROSSELLA |
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del 07/11/2009 11:10:39 |
Cara Luana…
Sei stata davvero molto dolce..e ti ringrazio per queste tue parole… In realtà abbiamo delle ferite molto simili io e te… Ma vissute in modo profondamente differente…non conosco il tuo tema nell’insieme ma per quello che hai scritto qui…mi rendo conto che i tuoi forti valori Scorpione ti hanno in un certo senso portata a convivere con il tuo dolore… Come se in tutti questi anni tu abbia dovuto costantemente leccare quella ferita…prendendo atto di essa… Nel mio caso i valori Sagittario e 9a casa (sono Ariete) e tutta questa spinta verso il futuro, verso l’ottimismo e verso la fiducia che la vita fosse da vivere al meglio delle sue possibilità ha fatto in modo che tutto finisse nell’inconscio…più o meno vigilato e tenuto a bada da quei valori appunto .. e sono grata di avere avuto fede nella vita…perché credimi l’alternativa che io vedevo era il baratro e la pazzia… Ho voluto tenere duro…e resistere alla tentazione di… Ma evidentemente alla soglia dei 40 anni…non c’è più spazio per le maschere… So’ che non ami gli abbracci…ma simbolicamente io ti stingo forte… Rossella |
a cura di SOLEROSSELLA |
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del 07/11/2009 13:56:35 |
sai, cara solerossella, che proprio ultimamente mi sono ritrovata a riflettere proprio su questo ...ossia... su quella magica combinazione di eventi che fa sembrare che le cose accadano da sole, andando nella direzione giusta, ma che a volte ...proprio quando sono lì lì per arrivare a un pieno compimento ... sfuma dissolvendosi e ti arriva la mazzata (... molto nettuniana come immagine).
certo, è possibile che in questi casi qualche aspetto non fosse ancora maturo è che fino a quel momento non fosse stato ancora "testato" ...però questa mi pare anche un'ipotesi improbabile quando si verifica con persone "grandi e vaccinate" e che conoscono bene i propri punti di forza e di debolezza. va beh, mettiamoci pure il non voler vedere certe proprie lacune, che ci sta sempre. credo che ci si debba però sempre domandare se quello verso cui aspiriamo lo sentiamo agire dentro di noi come qualcosa che va oltre la nostra comprensione e i nostri desideri (e a cui possiamo decidere di abbandonarci o meno) ... o piuttosto coincida con questi, dando luogo a spinte emotive che creano "sincronicità con una durata limitata" ... dalla transitorietà di qualcosa che ci rappresenta solo in parte e che spinte contrarie di altre parti di noi (coscie o meno) possono abbattere in ogni momento. del resto credo che rimanga sempre la difficoltà a distinguere i due "aneliti" ... e qui passo a voi la palla. ciao, kla |
a cura di KLA PER SOLEROSSELLA E TUTTI - SULL'INGANNEVOLE SI |
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del 07/11/2009 13:58:10 |
il titolo era 'sull'ingannevole sincronicità' ... ma me l'ha mangiato...
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a cura di KLA |
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del 07/11/2009 16:08:57 |
sono curiosa per quella cosa... ma qualunque fosse sono sicura di non averti detto niente che in fondo non sapessi già.
ciao, kla |
a cura di KLA PER CILLI |
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del 07/11/2009 17:27:07 |
Cara Kla, il mio approccio intellettuale è esattamente quello che descrivi. Difficilmente mi accosto ad una disciplina , senza passare anche per i cuniculi. Accetto ogni fermento. Faccio un esempio, calzante con un forum astrologico. Accetto la visione umanistica, il valore mitologico degli archetipi, l’interpretazione pscicologica che passa attraverso un io individuale e totalmente “irripetibile”, ma la “coniugo” con una visione più “spirituale”. Provo a spiegarmi: accolgo anche istanze dell’astrologia Karmica, ma solo quando parla di piani “spirituali” differenti nell’individuo e che quindi legano transiti e progressioni ad i vari livelli evolutivi dell’individuo. Mi piace quest’acchitto perché è capace di vedere anche in una quadratura, persino una risorsa di crescita interiore. La rifiuto, quando con la legge del Karma, priva l’uomo della libertà del la scelta e dell’arbitrio, ma la accetto quando accoglie un piano più elevato rispetto al semplice individuarsi. Parla anche di evoluzione dell’anima , di apertura all’assoluto.
E in tutto questa mescolanza di diverse scuole interpretative , non trovo “contraddizioni”. Anzi al contrario, l’una finisce per arricchire l’altra e viceversa. Anche la sezione di Tarologia di Cilli, legando arcani a segni ed archetipi, salva la fascinazione, restituisce un po’ il mistero ad una disciplina , che nasce come divinazione, come intuito, come immagini, come “sacralità”. Però, Cilli, devo aggiungere che in un periodo della mia vita, li ho presi in mano e buttati i tarocchi, lo stesso ho fatto per l’astrologia. E’ un po’ il contatto, col mistero, che mi affascina e al contempo mi spaventa. E’ timore forse di lasciar volare l’intuito, ad una realtà che si percepisce presente, ma che poi non si tocca, almeno con i sensi. Amo anche i minestroni professionali. Laureata in pedagogia con indirizzo psicologico, ma insegno lettere per grande grandissima passione perché sapevo che avrei fatto l’insegnante, ma mai avrei insegnato psicologia o pedagogia, non avrei avuto quel coinvolgimento emotivo che la letteratura mi garantisce. Ma le conoscenze di campi apparentemente incomunicabili le utilizzo poi anche nel mio lavoro. Del resto Carotenuto, tanto amato in questo forum, è uno dei pochi psicologi, che inserisce “versi” nei suoi saggi. Non credo che i “paletti” e i “confini” , si applichino alla conoscenza e in questo settore della mia vita, quello professionale, o degli interessi, vado per la mia strada , tranquilla anche controcorrente se necessario. Altro diceva Aral, ho colto nel suo intervento , l’invito ad evitare il compiacimento emotivo, non intellettivo . L’eterno scusarsi, persino con nomi della rete. Se rileggo i miei post è un esprimersi per scuse continue. E questo è sicuramente un mio problema. Forse in parte – ma solo in parte risolto anche uscendo allo scoperto. Rendendo toro , uno scorpione!? Mah Kla, non credo, certo è che sono circondata da Toro, persino il mio cane. Forse ho imparato anche dallo scontro con i toro. E’ vero, comunque, non mi sento manipolabile. Se mi fossi sentita così, sicuramente nemmeno avrei scritto una riga. In qualche modo, continuo ad essere scorpione. Il desiderio di “tenere tutto sotto controllo, in primis me, e i miei stati emotivi” c’è tutto. Solerossella, non so rispondere alle tue domande - noto anche che c'è una nuova discussione in merito- perché sono anche le mie, l’esterno che condiziona in un modo o nell’altro, l’interno , nolente o volente e non per averlo “liberamente” scelto.. certo è che va accettato. Mi piace immaginare, che gli eventi esterni, rispecchino solo una maturità interna. Il tempo giusto, che deve comunque essere giunto a compimento. Persino se immaginiamo di essere pronti. Ti lascio con un vecchio aforisma, caro all’Alchimia, nel quale ogni tanto trovo consolazione. “ Il maestro giunge sempre, quando il discepolo è pronto”. Per correttezza – uno dei pochissimi siti dove chi parla di astrologia non ha paura di postare i propri dati- segnalo i miei. Non è un belvedere. 25/10/65 ore 11,10 A.P. Cilli , il mio interrogativo, lo lascio per la prossima. Se vorrai. Buona serata! |
a cura di LUANA |
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del 07/11/2009 17:52:58 |
cara Kla,
hai ragione quando dici che in queste situazioni Nettuno ci mette lo zampino... io ho in rdx un quadrato a T che coinvolge luna-venere opposte, che si quadrano alla mia congiunzione giove-nettuno... nella circostanza in particolare si è trattata di sincronicità... ho creduto che potesse essere un'opportunità per avviarmi finalmente in una impresa tutta mia... attualmente sono socia con mio marito...ma le mie motivazioni negli anni sono venute a mancare proprio per l'impossibilità di gestire questa impresa in modo autonomo... per cui non c'è stata la possibilità di organizzare e progettare...è nata così come poi è finita...ma nel suo percorso di valutazione certamente mi sono emotivamente lasciata coinvolgere moltissimo...anche perchè avevo trovato tracce nel mio tema.. è per questo che ho alimentato l'entusiasmo così come solo un ascendente sagittario può fare... infatti è proprio in questo che probabilmente dovrò impegnarmi... perchè mi faccio coinvolge in maniera subitanea quando si tratta di iniziare qualcosa di nuovo... Rossella |
a cura di SOLEROSSELLA |
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del 07/11/2009 19:29:29 |
cara luana, ho dato un'occhiata al tuo tema e credo che il transito di plutone in prima casa possa essere veramente utile per aiutarti a trasformare completamente il modo di porti verso la vita e il mondo in generale. sappiamo che l'ascendente è la nascita-rinascita e che plutone ha una grande potenzialità trasformativa e rigenerativa: elimina il superfluo per portare alla luce l'autenticità, che è indistruttibile...
anch'io avevo rigettato l'astrologia prima di scoprire questo forum ... e anche il mio percorso di formazione è articolato e interdisciplinare, anche perché il ruolo che svolgo nel lavoro, seppur vi sono riferimenti a livello normativo, non è ancora stato disciplinato in modo specifico e non esistono corsi di laurea "ad hoc", ma altri tipi di percorsi che prevedono una precedente formazione a livello universitario. ...e quando ho intrapeso questo percorso sapevo quello a cui andavo incontro!! al di là di questo, nei miei progetti cerco di integrare tutte le mie esperienze e il mio percorso di formazione ... cambiando certamente le dosi ... ma devo dire che c'è tutto! ...dovrei solo imparare a ben miscelare... perché forse la ricetta giusta (segreta, da brava ottava casa) ...ce l'ho già... ...ovviamente... sempre mettendo al centro finalità e obiettivi e non se stessi!! ora tolgo dal centro me stessa e rimetto te e la dinamica scorpione - toro. ...luana... lungi da me farti diventare toro!! è che credo che lo scorpione (e l'ottava casa), per imparare a lasciarsi andare, debba in qualche modo imparare dal suo opposto (ho in questo momento un'illuminazione sulla seconda casa -perdonami se sono per un attimo ritornata a me) ... sempre mantenendo la sua identità, ci mancherebbe! a presto e grazie per gli spunti, kla |
a cura di KLA - LUANA |
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del 07/11/2009 19:31:46 |
forse prima lasciare andare per potersi lasciare andare...
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a cura di KLA - LUANA |
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del 07/11/2009 19:45:15 |
(altra aggiunta) ma per lasciar andare si deve prima riconoscere quella cosa come altro da sé...
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a cura di KLA - LUANA |
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del 07/11/2009 20:23:30 |
kla centrato in pieno....ho proprio un problema a "lasciare andare" , a "lasciarmi andare". Sembro tedesca a volte, se mi "sento" minacciata. E anche più di qualche problema a mettere i paletti lì dove sono necessari. Bah, sembra quasi che debba sempre contenere emotivamente chi mi sta vicino e io sono una spugna assorbente. Ci sto male, anche fisicamente. Motivo per cui anni fa, abbandonai un centro d'ascolto. Non reggevo la sofferenza. Talvolta sconfino, mi immedesimo troppo. Non dimenticherò mai la sofferenza di una donna, costretta da indigenza a lasciare il nipotino in una casa famiglia. Le sono stata vicinissima, ma non nel "modo giusto". Certe sofferenze, non so contenerle, le "vivo" come se fossero mia. Devo imparare anche un "sano" distacco emotivo.
Mi fa piacere, sapere che ci accomuna una simile visione "professionale". Posso solo dirti, asseconda questa tua vocazione, fino in fondo. Solerossella, non è astrologia, ma una considerazione di un altro genere. Forse anche un tentativo di starti vicina. Hai considerato- e mi spiace che tu abbia dovuto accantonare un progetto in cui credevi.-che in questo periodo di recessione economica, un centro benessere è tra le attività più ad alto richio? Mia sorella, lamentava una flessione sempre maggiore tra le clienti, già a partire da due anni fa. Gestiva un centro benessere, corredato da servizi estetici. Poi, ci sono stati anche altri motivi, e il centro ha chiuso battenti. Ma ripeto è un settore ove la crisi si fa sentire. Anche se il target della clientela è generalmente della fascia medio-alta. Almeno dalle mie parti, la situazione è critica. Ciao! |
a cura di LUANA |
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del 07/11/2009 21:08:50 |
credo sia inevitabile vivere certi contro-transfert (se ho ben compreso la situazione), soprattutto nelle fasi iniziali di un certo tipo di esperienza lavorativa o di volontariato. penso che sia soprattutto importante evitare che si cristallizzino momenti simbiotici, che paralizzano l'autonomia della persona "supportata", ma al di là di questa eventualità bisogna anche imparare a distanziarsi da tanta emotività per non sentirne in continuazione il carico a livello di responsabilità, soprattutto con tanti valori acqua! ...io per fortuna ho una luna in acquario che mi salva... anche se a volte fa un po' a pugni con i bisogni emotivi del sole pesci in ottava, di per sé già difficili da raggiungere.
rispetto al mio post precedente ho proprio mal espresso la dialettica scorpione - toro: lo scorpione non deve certo imparare dal toro a lasciar andare e a percepire il proprio potere interno senza sentirsi manipolato o manipolare (è il SUO progetto), ma credo che possa veramente dire di aver raggiunto questo obiettivo solo quando è in grado di utilizzare le modalità di visibilità del suo opposto. non a caso il "potere esterno" agisce spesso attraverso manipolazioni sotterranee o comunque non immediatamente visibili. ciao, kla p.s.: grazie per l'incoraggiamento! fin che sarò in grado di farlo continuerò su questa strada assecondando la mia vocazione, anche se non posso fare a meno di chiedermi se posso considerarmi abbastanza "radicata" per affidarmi a questo mio sentire. ...comunque non potendolo in ogni caso sapere -mi chiedo anche se si possa mai dirlo con certezza- non mi rimane altro da fare!! |
a cura di KLA - LUANA |
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del 07/11/2009 21:28:42 |
cara rossella, conosco bene questo meccanismo sagittariano... sei mossa dal fuoco sacro e non ti ferma nessuno, eh?
aggiungo a quanto scritto da luana che all'inizio della crisi avevo sentito in un servizio del tg -non so QUANTO affidabile- che erano aumetate le frequentazioni di palestre, ecc.. insomma, le persone preferiscono evitare di spendere per il superfluo ma investono nel tempo libero (magari anche per non pensare ai loro problemi o per migliorare la qualità della vita dando un altro ordine alle proprie priorità?). forse un certo tipo di servizi offerti dai centri benessere vengono considerati superflui. non so, un centro benessere non dico "dei poveri", ma alla portata di tutti per servizi offerti, può essere più "fruibile" e interessante? ciao, kla |
a cura di KLA PER SOLEROSSELLA |
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del 07/11/2009 23:49:33 |
Cara Kla, e cara Luana…
fortunatamente le mie crisi emotive sono, velocemente sospinte via , da quel sacro fuoco che mi brucia dentro e mi permette di voltare pagina molto velocemente... parlando di me mi rendo conto che questo sacro fuoco sa proiettarmi solo in direzione futura... è un pò il tema ricorrente della mia vita...questo incessante anticipare i tempi...questo costante esame di maturità... evidentemente l'Ariete è chiamato a questo...indomito fino all'inverosimile... ma...trovo molto stimolante il vostro confronto...e il bisogno-necessità di distaccarsi da sè stessi...certamente per un Kla che è un Pesci con componenti aquariane il percorso è già decisamente delineato…la sua condizione individuale è già ben delineata…e per questo può guardare agli altri con il giusto distacco …anche se il suo percorso si raffinerà strada facendo mentre nel caso di uno Scorpione questo è un tema senz'altro da finalizzare ma da che cosa deve distaccarsi lo Scorpione? intanto dalla paura di mostrarsi.. la quadratura con il segno del Leone dice proprio questo…la luce solare mette in ombra questo segno e lo abitua all'oscurità... ma deve comunque integrare… qualità solari... è significativo in questo senso un mito legato allo Scorpione che è quello di Erechkigal, una dea degli inferi che un bel giorno proprio in occasione del funerale del marito, riceve la visita della sorella, una dea dei cieli … questo simbolicamente rappresenta una lotta tra l'inconscio e la coscienza... insomma questa dea viene invitata come prima cosa da sua sorella a spogliarsi...e in questo possiamo vedere proprio l'Io-coscienza che quando viene a trovarsi nel regno di Plutone...deve necessariamente abbandonare le sue maschere...(tra l'altro ho anch'io il transito in 1a casa di Plutone...) ed è solo attraverso la spoliazione e la sofferenza che Inanna può operare questa sua profonda trasformazione... per cui questo mito insegna che il viaggio dello Scorpione o comunque simbolicamente dell'energia plutoniana non può mai essere un viaggio di piacere... questo è quello che lo Scorpione dovrà affrontare … un viaggio che lo porterà verso la trasformazione..fino alla totale scoperta di quello che ha dentro di sé… infatti Inanna nel mito viene liberata … e riconosce a sua sorella il suo enorme potere regalandole dei diamanti... non a caso nei miti romani la parola Plutone vuol dire ricchezza... Plutone è lì per farci scoprire il potenziale che è più profondo, magari mettendoci alle corde o in situazioni tragiche..ma che alla fine ci regalano il nostro potere personale... Tornando a me…non voglio stare ad interrogarmi se sarei riuscita o meno nel mio progetto… So per certo che ci avrei messo tutta me stessa… Ora mi rendo solo conto che non sempre anticipare gli avvenimenti è possibile…è una mia qualità e su questa dovrò lavorare…senza dimenticare il mio medio cielo Bilancia che da me vuole distacco emotivo… equilibrio e scelte ponderate… Un caldo saluto… Rossella |
a cura di SOLEROSSELLA |
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del 08/11/2009 09:37:36 |
cara Luana
se ti va, mi piacerebbe sapere cosa ha portato a galla il transito di plutone sulla tua venere e marte sagittario. E' stato un momento di presa di coscienza ??...di svolta per certi versi, anche se particolarmente dolorosa ?? come l'hai vissuto...?? ciao lara |
a cura di ARAL |
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del 08/11/2009 14:52:53 |
Care Aral e Solerossella, nel transito di Plutone in dodicesima, ai miei valori in dodicesima, vedo i germi di ciò che lentamente, ma inesorabilmente, mi ha portato poi a postare persino un nome, su un sito della rete.
C’è tanto, in quel nome, anche dietro le scuse. Impossibile, per me, fino a qualche anno fa. Persino inconcepibile. Il prima e il dopo. Plutone , mi ha donato “il senso del limite”. Questo il valore, dei miei personalissimi diamanti. Ad uno scorpione, va insegnato. Forse non lo possiede, o perlomeno è convinto di poter ancora una volta “controllare ogni cosa”. Plutone, nelle pareti bianche. La depressione. Il periodo più difficile e importante della mia vita. Scorpione, doc, si diceva. Io e la consapevolezza, di non poter dire, per la prima volta in vita mia “ce la posso fare anche stavolta”. Posso ancora, rialzarmi, l’ho sempre fatto. Il tutto è passato per una crisi matrimoniale. Non sono riuscita a superla, mi sono arresa, non vedevo via d’uscita. Eppure quanto è stato importante quel Plutone. La risalita, la sfida più dura, perché allentata la morsa, la caduta procede libera, verso il basso. E ce ne erano tanti di motivi per restare sul fondo, bastava ricominciare dall’infanzia e poi a seguire. Prendere coscienza di tutte le fragilità, che io stessa ho per molto tempo rifiutato di possedere e farlo di colpo. Alla volontà, sostituire, il suo totale contrario, significa, non riconoscersi n nulla. Non sapere nemmeno chi si è davvero. Essere messa all’angolo, non da qualcosa o qualcuno, ma dal proprio non reagire. L’abulia. La solitudine, scelta, non per accoglierla, ma come rifugio. Rifugio da un mondo, che mi chiedeva di reagire. Mi sono “concessa” invece, di non farlo. Forse è stata la prima volta, in cui ho assecondato il “mio sentire”. Per quanto doloroso, ma finalmente “mio”. Spezzare quel “mito di me” che mi portavo dentro e accorgersi invece che la donna forte, che pensavo di essere, non c’era affatto. Ho cercato ,poi, fuori di me la forza che non avevo, per risalire. Forse, si potrebbe liquidare il tutto con un “sublimare”. Forse lo è stato, il passaggio nel “reale” lo sto facendo ora, in questa stagione della mia vita. In questo preciso “qui ed ora”. Il qui ed ora, di quegli anni, doveva sperimentare la forza dell’abbandono totale e la consolazione totale. Se abbandono doveva esserci, doveva essere totale e totalizzante. La consolazione “degli affitti, nell’anima”: la Fede. La Fede nell’Assoluto, per ridare gambe a chi fede non aveva . Nemmeno nei propri passi, nemmeno per recarsi a far la spesa. Un fuori di me, talmente Gigantesco, da provare smarrimento. Avevo “bisogno”, di restituirmi “la bellezza” dell’essere umano. La dignità, dimenticando “colpe”. L’abbraccio materno e paterno al contempo. Poi tutto è cambiato nei toni, all’immenso, i colori minori, ma non meno veri, e la lenta risalita. Quanto è stato difficile accettare l’aiuto. Essere dall’altra parte della barricata, a “prendere” e a non “dare”. Forse la lezione dell’umiltà, nella psicoterapia. Credo- per me per le mie soggettive esperienze di vita- l’umiltà la dovevo sperimentare, proprio nel pronunciare, farfugliando “ho bisogno di aiuto, non ce la faccio da sola”. Anche qui, prospettiva da aggiustare, un resettare il proprio “sé”. Sono stati anni, durissimi, ma hanno segnato un prima e un dopo dal quale non potrò mai più tornare indietro. Ho scoperto, che persino all’inferno, si può brillare, scoprendo parti di sé. Un fiore, bellissimo e atroce, nella sofferenza. Altre due parole, per non liquidare una parte di me, con un linguaggio esclusivamente di cause ed effetti,, nel quale anche la psicologia può rischiare di perdersi. E nemmeno mi piacerebbe, perderla in questo. Avevo “bisogno”- le virgolette ci stanno tutte- scrivevo, dell’Immenso per ridar gambe. Dovevo passare per la “santa”, per accettare un passato di “colpe”, ma la Fede, non si fa usare, piuttosto ti usa, perché trasforma. Né è questione di nomi o confessioni, i paletti, li mettono gli uomini. Non nascono dagli “Dei”, gli dei rifuggono i confini. E’ un’esperienza talmente intima, e personale, che lo è più delle proprie nudità. E trasforma, come un forno alchemico. Sebbene, i toni, siano cambiati, quella esperienza è comunque parte di me, come il mio nome, il mio passato, il mio essere madre, insegnante, figlia, sorella, ex-moglie. In questo qui ed ora, Plutone è in prima e pare stia lì a chiedermi , di fare la cosa, più semplice, ma forse più difficile per me. Far vivere “solo” la donna. Non sarà una passeggiata, ma non dimentico, perché ce l’ho stampato dentro, quel senso del limite e umiltà , che Plutone, mio “padre” astrale, mi ha insegnato. Forse, è l’ora, che plutone ceda il campo e m’insegni ad integrare, Marte. Ho un problema non risolto con l’energia, la forza, la “rabbia”- sì proprio rabbia- da trasformare in positiva”. Cara Cilli, ho rimandato un po’ prima di postarti il mio quesito. Leggendo anche le altre discussioni, aiutami a sciogliere un arcano. Come si fa a convivere, senza timori, con ciò che non si tocca, ma in qualche modo si “sente” e poi è davvero oggettivo , che a sensibilità, empatia, corrisponda “percettività”? Tu queste parti, sembra, che le hai integrate, come ci riesci? Come riesci cioè a conviverci, senza , resistere alla tentazione – passami il termine improprio - di liquidare il tutto con un banale “è un attimo di follia”. Ci si riesce, poi, a conviverci fino in fondo? Non si rischia di smarrirsi, di temere, di perdere i contatti con la realtà? Quando c’è , poi che parte, da dentro di noi- sempre che ci sia- e quanto “arriva” davvero, come esterno da noi….? E’ puoi davvero, un “dono”o invece è più una “una condanna”? Come si fa poi a mantenere desto il “dubbio” di essersi “sbagliati”, qualora si accetti questo “quid”? Vivo, tanto ma tanto conflittualmente, questi interrogativi, che ti ho semplicemente girato. So che l’approccio giusto, non deve procedere né da una negazione aprioristica, ma nemmeno da un’accettazione supina. La vita, ha anche il suo alone di “mistero” e “magia”- credo che chiunque lo abbia sperimentato almeno una volta - ma c’è un modo per viverlo “consapevolmente” senza ridurlo a totale follia o a dottrine new age, senza scomodare l’antropologia culturale? Chissà Cilli, forse avrei dovuto inserirlo come una nuova discussione. Ciao, cara Kla , io credo, che devo imparare ad “usare” il controtransfert, in un contesto davvero allargato, che sappia partire dalle persone con cui condivido la quotidianità. Né dimenticare l’umiltà del chiedere, anche per sé. Perché in questo dare, vi è a volte, un sottile “egoismo”. Mi chiedevo , se la vera “generosità” non risieda da tutt’altra parte. Ci si abbandona davvero all’altro, quando lo si accoglie.. e non quando ci si limita ad accogliere. Era solo un pensiero, anche un po’ confuso cara Kla. Non ho purtroppo tempo, per renderlo più plastico e chiaro. Buona domenica! |
a cura di LUANA |
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del 08/11/2009 15:58:17 |
'Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior' (F.D.A.)
kla |
a cura di PER LUANA |
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del 08/11/2009 16:55:23 |
rossella, non credo che si debba escludere la possibilità che il viaggio di plutone possa essere di piacere...
quindi... care rossella e luana e chiunque abbia plutone che transita in prima casa o in posizioni significative... avete mai pensato di frequentare corsi di teatro o simili in questo periodo? so che questa è anche una mia proiezione, visto che da un anno sono uscita dal gruppo di cui facevo parte per "incompatibilità di vedute" e desidero riprendere anche se con un percorso differente... ...ma al di là di questo, premettendo comunque che ogni caso è a sé, credo che la drammatizzazione teatrale (non parlo di psicodramma, giochi di ruolo o simili, che non conosco) sia veramente, veramente utile a tutti e soprattutto liberatoria. io ho iniziato durante il transito di plutone in quinta casa. ...se avete tempo e voglia fateci un pensierino! luana... è davvero difficile capire quanto si faccia per gli altri o piuttosto per sé... ma non credo sia questo il punto. l'importante è sforzarsi di non mettere al centro i propri bisogni (ma neanche solo quelli degli altri!). piuttosto è meglio perseguire un obiettivo, che può anche essere mosso da spinte personali, ma poco importa se ci permette di creare "il giusto equilibrio tra le parti". ...comunque credo anche che un po' di "visceralità" nelle relazioni ci voglia ... e talvolta superare il limite può rivelare quella vitale autenticità plutoniana che altrimenti difficilmente si manifesterebbe. ciao, kla |
a cura di KLA |
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del 08/11/2009 18:53:22 |
Di nuovo un saluto a tutte; avrei voluto essere più continuo ma i momenti che trovo per scrivere qui sul forum sono meno frequenti rispetto a prima.
Per Aral: ciao Lara, anche a me fa sempre piacere leggerti, apprezzo veramente molto la tua capacità di sintesi esauriente, in grado di dire tutto l'essenziale senza sprecare parole, e poi in ogni concetto che esprimi, come già ti dissi in passato, trovo sempre qualcosa che stimola la mia riflessione. Riguardo alle nostre posizioni qui, non credo che siano molto distanti, stavolta, anche se cosí potrebbe sembrare. Comprendo quello che vuoi dire quando parli di "limiti che dobbiamo sperimentare qui", e lo condivido. Anch'io penso che siamo qui proprio per imparare a confrontarci con i limiti che l'esistenza in questa "declinazione dell'Essere" ci pone di fronte. L'unico punto che nel mio intervento volevo mettere in rilievo è che bisogna fare attenzione a non adagiarci su questi limiti, per non perdere il nostro anelito - che credo insito in ogni essere umano - a voler comunque rompere gli schemi comportamentali - senz'altro dopo averli esperiti a fondo, inevitabilmente - a cercare di essere quanto piú possibile in condizione di "libertà energetica", e ora cerco di spiegare cosa intendo con questa espressione. Se consideriamo ogni schema di comportamento come una configurazione energetica - e in questo può venirci in aiuto anche "visivo" l'Astrologia: che cos'è infatti un "aspetto" se non una configurazione energetica? - in cui l'energia scorre entro un circuito "obbligato", ossia che non richiede elaborazione cosciente da parte nostra - sia che lo vogliamo considerare positivamente o meno - potremo piú facilmente comprendere che questa parte di energia sia quantomeno non sfruttata appieno, poiché "ingabbiata" in un percorso rigido e immodificabile - almeno fino a che non subentri una presa di coscienza che può fornire lo spunto per tentarne una rielaborazione, mirando magari a una modifica dello schema stesso in senso piú consapevole e meno automatico - e che di conseguenza vi è in noi, a livello psichico, inteso come "energia interiore", una porzione energetica già predefinitamente, per cosí dire "riservata", deputata all'alimentazione di uno schema cristallizzato cui non sarà possibile attingere per altre "esigenze". Ci priviamo quindi - a mio parere - di una parte della nostra psiche - e uso questo termine nel senso di "essenza vitale" - che non avrà altra occupazione se non quella di mantenere fisso lo schema. Senza considerare, inoltre, come spesso ad uno schema di comportamento se ne aggiunga un altro, e poi un altro ancora, e cosí via, fino a che gran parte dei nostri comportamenti quotidiani, della dinamica azione-reazione, delle nostre rassicuranti abitudini, non sono determinati da "configurazioni energetiche cristallizzate", che lasciano ben poco spazio alla possibilità di essere "presenti nel qui e ora", perché la mente - non la psiche - è troppo ingombra di pensieri, ragionamenti, preoccupazioni, rimpianti per il passato, timori per il futuro, creando quello che è un vero e proprio "rumore di fondo" mentale che ottunde la nostra pura e semplice capacità di essere "presenti", e questo perché se l'energia psichica viene "costretta" a scorrere in un circuito già tracciato non è piú libera di fluire. Comunque per me è importante il discorso che fai sull'accettazione, ed è utile anche a me per chiarire il mio pensiero su questo punto. Per me accettazione non è uguale a rassegnazione, e nel precedente post si poteva avere quest'impressione. Anche per me esiste un'accettazione positiva che consiste nella capacità di "entrare" in una situazione per viverla ma senza rinunciare alla possibilità di cambiarla. Ho visto - solo sommariamente - il tuo post in cui, prendendo spunto anche da questa discussione, ti chiedi se "cambiare è possibile". La mia personale risposta è che è "inevitabile", anche quando non ce ne si rende conto. Come ho già avuto modo di esprimere in passato, credo che la Vita si identifichi con il Divenire, cui penso come la facoltà dell'Essere di esprimersi nell'Esistere. Lo stesso spazio-tempo credo sia indissolubilmente legato al movimento, e di conseguenza al cambiamento. Se non ci fosse il Moto non ci sarebbe neanche il Tempo che lo misura. Ma ora non voglio uscire dall'àmbito della discussione. Meglio rimanere negli schemi. Come ben sappiamo qui l'unico fattore che può rendere piú o meno faticoso cambiare, è quanta resistenza ognuno oppone al cambiamento. Ma per quanta gliene si possa opporre, ogni resistenza, per quanto strenua e ostinata, è destinata a crollare. Se ho ben capito il tuo pensiero, è che noi cambiamo pur mantenendo intatti dentro di noi gli stessi schemi o modelli. Sí, sono d'accordo che questo succeda; dove cerco di porre l'accento io è sul fatto che si possa anche tentare, una volta raggiunta una sufficiente "carica interiore", il superamento definitivo del modello, cosicché il proprio comportamento non sia piú dettato da schemi prefissati ma possa essere il piú possibile "libero", fluendo con l'energia di cui è espressione. Utopistico? Sí, per il 99% dell'Umanità attualmente credo sia cosí. Ciò non toglie che qualcuno ci sia davvero riuscito, e che dunque sia alla portata della natura umana. Ho cercato di essere meno "nettuniano" e piú "virgineo", stavolta, cioè piú pragmatico del solito. Cosí, in attesa di uscire dagli schemi, esprimo tutto lo schema del mio quadrato a T Nettuno-Luna-Ascendente... In ogni caso non direi che la concezione di cui parlavo nel post sia cosí nettuniana; in realtà si tratta di un pensiero molto pragmatico e concreto, senza fronzoli, e senza compiacimenti mistici. La definirei una via "asciutta", perfino "scarna", verso l'autoconsapevolezza. Per Luana: intanto vorrei ringraziarti per aver usato il tuo vero nome, in quanto è comunque una manifestazione di fiducia verso questo spazio e le persone con cui ti confronti; sono poi convinto che per te possa essere molto piú che un atto simbolico. O meglio, ti auguro che sarà DAVVERO un atto simbolico, cui si legherà un significato profondo e concreto, poiché è in questo che consiste il vero senso del Simbolo. Interiore oltre che esteriore. Mi pare che tu abbia già iniziato a farlo, poiché ritengo fondamentale "accettare" - e in questo caso l'accettazione di cui parlavo con Aral è sicuramente una dimostrazione di grande intento e di nessuna passività - da parte tua che il dolore possa aver costituito una parte della tua identità fino ad ora. Accettare una cosa del genere senza opporre resistenza a difesa dell'Io vuol dire essere già forti, molto forti. Giustamente tu dici che ripudi la violenza in tutte le sue forme, inclusa quella verbale, perciò immagino non possa averti che stupita l'essere stata vittima di una dinamica reiterata di amore-sofferenza, probabilmente anche di amore-odio. Eppure sembra che questo divenga inevitabile nel momento in cui, pur decidendo di non esprimere in prima persona contenuti che ci appartengono totalmente - in questo caso la violenza - tuttavia non ne siamo ancora sufficientemente consapevoli da saper evitare di imbatterci in persone e situazioni che ci restituiscono tali contenuti come il riflesso di uno specchio, finendo quindi per subirli. In questo senso, la consapevolezza è comunque indispensabile per riuscire a rifuggire tali schemi distruttivi, e quanto piú essa sarà interiorizzata e resa coscientemente "nostra", tanto piú saremo in grado di rompere ogni "coercizione". Ho guardato il tuo tema, che trovo interessantissimo, ed esprimente una grandissima energia che puoi solo conquistare, altro che "non è un bel vedere"! Quella triplice quadratura Saturno-Urano-Plutone alla tua congiunzione Venere-Marte è emblematica tanto della paura e della sofferenza legata ai sentimenti di cui hai parlato, di quel controllo ora subíto, ora fors'anche esercitato, e probabilmente anche di una dinamica di attrazione-repulsione che ipotizzo possa essersi spinta spesso oltre il confine della morbosità, quanto di quel maschile di cui dici esserti mancata qualunque accezione positiva. E per ognuna delle quattro interazioni tra questi cinque pianeti si è generato un quadrato a T! Sono i tuoi schemi, le tue modalità espressive per gran parte inconsce, che ti hanno guidato nella prima parte della vita, quelle "configurazioni energetiche cristallizzate" di cui dicevo prima. Non sottovaluterei nemmeno la quarta quadratura alla tua congiunzione Venere-Marte, quella di Chirone - e con esso i quadrati a T raddoppiano... - la cui "soluzione" potrebbe stare - è solo una mia impressione - nel diventare in primo luogo Maestra di te stessa, insegnandoti, insegnando a quella bambina interiore provata dalla sofferenza subita, che si può smettere di essere dipendenti dal dolore, che si può affermare sé stessi senza soverchiare gli altri o che non c'è bisogno di rinunciare a farlo per compiacerli. Insegnando a noi stessi, diventiamo anche in grado di insegnare agli altri, e insegnando agli altri, impariamo di piú a nostra volta, e penso che questa sia la lezione piú "alta" del simbolo incarnato da Chirone, cosí come viene attualmente interpretato. Ma su questo Cilli saprà senz'altro dirti di piú, e meglio. Ho voluto solo esprimerti una mia impressione sul tuo tema in riferimento a quanto tu hai detto di te. Mi sembra comunque altamente significativo quel sestile che Plutone sta ora facendo al tuo Sole, e non posso non vederlo in relazione al tuo proposito di affrontare un percorso che "senti di voler fare". Mi piace pensare, ed augurarti, che questo Plutone reso piú "spoglio" ed "essenziale" dal suo transito nel saturniano Capricorno, saprà aiutarti a far emergere alla coscienza le parti ancora in ombra della tua identità profonda, "depurate" e "trasmutate" in nuova consapevolezza pronta per essere integrata nella tua personalità rinnovata. Sono convinto che tu stia, con la tua stessa presenza su questo forum, e nell'affrontare i fantasmi piú bui del tuo passato, assecondando ottimamente il transito del pianeta "infernale". Ho trovato particolarmente interessante un accenno che hai fatto all'Astrologia Karmica, dal momento che anch'io tendo ad allargare la visuale e a non tenerla solo legata a ciò che è dato quasi per scontato, e non diversamente da te non trovo contraddizioni tra differenti accezioni di una disciplina cosí vasta come l'Astrologia, ma ne vedo solo l'enorme potenziale arricchente in funzione interpretativa ma soprattutto in chiave di autoconsapevolezza. Tuttavia, constato che abbiamo tratto due impressioni totalmente opposte - ma la cosa mi "tranquillizza", perché so quanto gli opposti possano essere conciliati... - della legge di Causa-Effetto, o del Karma. A quanto hai detto, tu vedi nel Karma una sorta di totale negazione del libero arbitrio umano, io invece vi vedo proprio la manifestazione piú alta e autentica dello stesso. Perché prima di tutto vi vedo la "concretizzazione" - se si può dir cosí di una Realtà che, come giustamente fai notare riguardo a ogni disciplina non "esatta", non può essere indagata con i sensi ma solo "intuita", o "sentita" intimamente - della responsabilità individuale. E se è indubbiamente vero che la responsabilità è anche una "costrizione" - Saturno ce lo insegna - perché agisce come un limite interiore che ognuno si dà o che, se proiettato all'esterno, è portato a subire nelle situazioni piú disparate, è anche vero che tale responsabilità è in grado di esaltare la capacità di scelta di ogni individuo, che sarà in tal modo il principale artefice - non voglio spingermi a dire l'Unico, perché esistono anche le interazioni con gli Altri che non possono essere negate - del proprio destino. Per come recepisco io questo concetto, la legge del Karma ci aiuta, una volta che ne diventiamo coscienti, a operare la scelta migliore per noi stessi e per gli altri, permettendoci anzi di espandere la "sfera d'influenza" del nostro libero arbitrio, che secondo me può essere mortificato e annichilito solo dall'ignoranza e dall'inconsapevolezza. E tutto questo mi sembra anche molto in linea con il discorso del progressivo affrancarsi dagli schemi comportamentali da cui siamo partiti. Nella legge del Karma possiamo trovare sia ciò che ci àncora agli schemi - fintanto che li reiteriamo inconsapevolmente - sia ciò che è in grado di liberarcene, una volta compresi. Si tratta forse solo di vedere anche l'altro "polo" dell'opposizione, le potenzialità insite in esso. Posso ipotizzare che questa tua visione "negativista" dell'accezione karmica dell'Astrologia si possa ascrivere alla doppia opposizione che Urano e Plutone fanno al tuo Saturno? Forse a tutta prima, perlomeno in maniera istintiva, interpreti qualunque possibile limitazione come una minaccia da "rifiutare", come dici della concezione karmica. È come se vi fosse in te una fortissima volontà di esprimerti e al contempo un forte freno interiore, che poi quando vedi riflesso all'esterno, proietti interpretandolo come una minaccia. Che ne pensi? Quanto alla tua fin troppo spiccata capacità di immedesimarti nella sofferenza altrui fino a farla tua, ci vedo l'azione di quel Nettuno congiunto a Luna e Mercurio che "scioglie" i confini della tua emotività fino a confonderli con quelli degli altri. Indubbiamente è una caratteristica che va gestita per non soggiacere a emozioni troppo violente e paralizzanti, ma quella dell'empatia è anche una grande dote che non va affatto negata o repressa, ma vissuta e valorizzata. Penso di averla fatta abbastanza lunga, mi auguro di non averti annoiata. Per Solerossella: anch'io penso che lo sfumare della tua opportunità commerciale significhi solo che nonostante le apparenze - o le proiezioni, che poi sono la stessa cosa, direi - non era in realtà un'occasione "solida". Con Saturno al MC, il vaglio è severo, se qualcosa non si concretizza, proababilmente è perché non aveva la "struttura" sufficientemente solida per poterlo fare. Inoltre sta terminando o è da poco terminata la congiunzione al tuo Plutone rx, indice comunque di un periodo di "sacrificio" delle proprie potenzialità, quindi penso che dovresti essere fiduciosa che nell'immediato futuro possa concretizzarsi qualcos'altro che abbia piú fondate possibilità di riuscita, non credi? Riguardo al tuo intervento, ho colto un particolare interessante nella tua disamina di ciò da cui lo Scorpione deve distaccarsi; mi ha colpito il fatto che tu interpreti la quadratura zodiacale Leone-Scorpione come una "messa in ombra" dell'Ottavo Segno. Questa lettura però mi pare univoca, mentre sappiamo che il fondamento dello Zodiaco è la reciprocità. Io nella quadratura del Leone vi vedo la riluttanza dello Scorpione ad apparire, ad essere "illuminato", al ricercare la riservatezza, al dire poco di sé, volendo per contro "illuminare" i recessi oscuri degli altri, scoprirne i segreti - per poi magari volgerli a proprio vantaggio... - e vedendo la quadratura dal punto di vista leonino, invece, potremmo interpretarla come l'antitetica riluttanza a essere relegato nell'oscurità, a non poter brillare, a non essere in vista... direi che la vedo un po' all'opposto, ossia, semmai lo Scorpione tende a evitare la troppa luce che "viene" dal Leone - perché deve imparare ad accettare la propria luce illuminando l'Infero plutoniano - e al contrario è proprio il Leone che vuole evitare l'oscurità che percepisce come una minaccia alla sua facoltà di risplendere. Magari potrà sembrarti una puntualizzazione di poco conto, ma il tuo esempio mi ha ispirato questa riflessione. Per Cilli: Cilli, devi aver pazienza... non ho potuto seguire costantemente la discussione, e avete tenuto un ritmo alquanto sostenuto... ho fatto una bella fatica a cercare di starvi dietro! Ma anche quando sparisco da una discussione, continuo a ruminarci sopra... per poi "inondare" il post con il risultato... Un saluto a tutte, a presto. |
a cura di ASTRO |
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del 09/11/2009 07:09:20 |
caro Astro
dunque...tu poni l'accento sulla libertà dallo schema ...come "meta" potenzialmente possibile. Sai cosa penso...che il TUO pensiero ...il MIO pensiero ...rappresentano PERFETTAMENTE ...il nostro schema zodiacale. E' incredibile come alla fine non possiamo prescindere dai nostri modelli...io ho un sole sagittario in II...ho un giove in XII che oppone saturno in VI....e parlo di ..esseza e ..contenuto... parlo di FORMA che deve assumere l'esperienza. Tu con i tuoi valori nettuniani ...parli di LIBERTA' DAI MODELLI. ...ho l'impressione che CI SIAMO DENTRO in pieno... Ma ...appunto...io non posso che dire che è così che deve essere...è l'unico modo per fare esperienza...la libertà assoluta la sperimenteremo in un altro luogo e/o in un altro momento... ...e tu non potrai che dire che...però....questa libertà E' POSSIBILE QUI....rara, ma possibile...magari proprio per te, visto che è "contemplato" dal TUO schema... baci lara |
a cura di ARAL |
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del 09/11/2009 12:53:10 |
Cara Lara, sono d'accordo che ci siamo dentro in pieno, non può che essere cosí; non si potrebbe neanche pensare di poter uscire da uno schema se non si acquisisse almeno la consapevolezza di esserci dentro. Poi, come ho detto a Luana, "tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare". Dici che non potrò fare a meno di dire che la libertà dai modelli è possibile qui, anche se rara? Ma se è per questo l'ho già detto. E l'ho detto perché a mio parere ci sono individui che ci riescono, e lo dimostrano semplicemente con nei fatti. In ogni caso io non ho parlato di "libertà assoluta" ma di "liberarsi dagli schemi comportamentali", dagli automatismi. L'espressione che hai usato tu mi fa venire in mente piú che altro la libertà dai vincoli del mondo fisico, ma per quella sí, si deve aspettare per forza un altro (non-)tempo e un altro (non-)luogo. In verità non so se nel mio tema è contemplata la possibilità di riuscirci; sicuramente vi è quella di prendere in considerazione l'ipotesi. Considerandola, applico lo schema. Ma se un giorno lontano dovessi riuscirci sarei uscito anche dal mio tema. ::razz::
Un caro saluto |
a cura di ASTRO |
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del 09/11/2009 13:13:23 |
caro Astro
però non capisco in che modo potremmo liberarci dagli "schemi comportamentali"....nel senso...come, concretamente, potremmo esprimerci ?? Il modo "nuovo" di espressione, non dovrà, di per sè essere DEFINITO da uno schema....? Nel mondo delle FORME, nel quale siamo...ogni espressione è di per se classificabile in termini relativi...quindi "schematizzabile". di conseguenza....liberati da uno schema ...ne incarneremo uno nuovo ?? No so...sono PER ME considerazioni un pò troppo astratte...preferisco dedicarmi all'attuale schema....ce nè di lavoro da fare... ciao lara |
a cura di ARAL |
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del 09/11/2009 13:48:24 |
Capisco la tua obiezione, e il discorso è complesso. Per me il punto fondamentale è che noi ci identifichiamo con la nostra mente, con la nostra parte logico-razionale. Siamo intimamente convinti che se non pensassimo non esisteremmo, quindi ci identifichiamo con il pensiero, con la mente, la quale governa il nostro comportamento, ed è proprio questa ad agire secondo schemi predefiniti. Non per niente quando ci si avvicina alla meditazione, una delle prime regole è quella di fare il vuoto nella mente. Ma questa è una prospettiva che "spaventa" l'occidentale medio perché smettere di pensare - oltre a trovarlo di una difficoltà estrema, e all'inizio praticamente impossibilie - lo precipita in uno stato fondamentalmente "non-mentale", che mina alla base ciò in cui esso si è sempre identificato. Quando la Mente si ritira subentra la vera Presenza di Sé, che non è uno stato di torpore come saremmo portati a pensare, ma al contrario di massima vigilanza e prontezza. Ricordo che in passato dicesti di esserti avvicinata alla meditazione perciò dovresti capire cosa intendo. Poiché gli schemi appartengono alla mente, una volta "tacitata" questa, ci si troverebbe anche fuori dalle configurazioni energetiche che la possiedono, e che determinano il nostro comportamento ordinario. Nel concreto, potrebbe significare riuscire a non reagire meccanicamente a ogni accadimento della vita quotidiana, frapponendo una distanza tra la propria essenza profonda e la mente egoica in cui ci identifichiamo inconsapevolmente. La maggior parte delle volte noi ci arrabbiamo, ci preoccupiamo, ci disperiamo, perché siamo convinti di dover difendere dalle piú svariate minacce una costruzione artificiosa che scambiamo erroneamente per la nostra autentica identità. La maggior parte dei problemi della società odierna deriva da questo. Se qualcuno ci insulta, ad esempio, chi è che si sente insultato? Il nostro Essere? Quello non può essere toccato da nulla. Chi si sente insultato e offeso è solo il nostro Ego, provvisorio e destinato alla dissoluzione. E secondo gli schemi dell'Ego noi rispondiamo agli insulti con altri insulti, alla violenza con altra violenza, perché ci siamo "costretti", da qualcosa che si "spaccia" per noi, ma che non lo è... mi rendo conto che è un tema alquanto indigesto, e che può provocare molta resistenza... da parte dell'Ego.
A presto |
a cura di ASTRO |
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del 09/11/2009 13:48:54 |
caro Astro
forse ho capito cosa intendi... Quando parli di "liberarsi dagli schemi comportamentali" forse mi hai portato fuori strada, perchè per schemi io intendo gli aspetti del tema. Tu ti riferisci , probabilmente, al riuscire a riconoscere e superare quegli AUTOMATISMI a cui nel corso degli anni, ci siamo portati dentro e che rischiano di BLOCCARE l'evoluzione del modello (aspetto del tema) stesso....??? ....si....questo è interessante... Cioè...il modello in sè...non potrà che essere sempre quello...ma ...finchè non riconosciamo quelle cristallizazioni, cioè quelle risposte automatiche, che si sono accumulate nel corso degli anni...rimaniamo arenati e ci limitiamo a RIPETERE sempre le stesse cose... certo...certo... interessante...bello spunto di riflessione ciao lara |
a cura di ARAL |
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del 09/11/2009 14:03:10 |
caro Astro
abbiamo scritto contemporaneamente. Si, capisco cosa vuoi dire...mi sono avvicinata in passato a questo "mondo"...ma devo dire che, attualmente, non lo condivo più molto. Per esempio non credo proprio che i modelli siano solo nella mente....questo secondo me non è vero...i modelli sono sicuramente REALTA' sperimentabili in questo mondo...poi magari non avranno valore assoluto....e in ESSENZA saranno un illusione..come è un illusione la separazione tra te e me....ma visto che è QUI che facciamo esperienza....e che siamo qui, credo PROPRIO per fare esperienza... credo che sia inutile negarne l'importanza. ciao lara |
a cura di ARAL |
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del 09/11/2009 14:07:24 |
Ehi, hai visto, abbiamo postato alla stessa ora, a distanza di 30 secondi...
Sí, sono convinto che gli automatismi non possano che bloccare qualsiasi evoluzione, anche quella di un modello, volendo considerare solo quello. Un modello potrebbe venir bloccato nel "salto" verso un'accezione piú consapevole di sé stesso, e rimanere davvero sempre uguale. Poi magari io vado un po' troppo in là, nettunianamente, ma credo che nell'essere umano vi sia quantomeno un'aspirazione a contattare la parte piú autentica di sé, che è ben oltre la superficie dell'Ego. Bel confronto, comunque! Ciao |
a cura di ASTRO |
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del 09/11/2009 14:18:18 |
Capisco, però per me non si tratta di "negare" l'importanza dei modelli, che sono comunque funzionali al nostro percorso qui, in questo contesto. Ma mi sembra inevitabile che nel momento in cui si arrivi a "intuire" che nei modelli che ci guidano non vi è "essenza", come hai detto tu, si cerchi allora di avvicinarsi alla Fonte dell'Essenza stessa. Il che non vuol dire rinunciare al Mondo ma semplicemente cercare di viverlo con la consapevolezza che in esso e nei suoi aspetti piú tangibili non si esaurisce il senso di tutto. In ogni caso, per quanto riguarda i modelli, io sono invece convinto che essi vivano solo nel nostro mentale; mi chiedo infatti, dove altro potrebbero sussistere dal momento che noi stessi ci siamo definiti "animali razionali".
Ciao |
a cura di ASTRO |
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del 09/11/2009 14:37:36 |
caro Astro
ma come i modelli esistono solo nel mentale...? e le connessioni tra "dentro" e "fuori"...?? La tua vita....nell'infanzia e successivamente non la vedi riflessa nel tuo tema....?? Certo che tra l'altro ci si dovrebbe intendere sul concetto di EGO...perchè secondo me i modelli che siamo qui a sperimentare ci stanno ESATTAMENTE portando verso...."quella parte più autentica di sè"... Il nostro SE' credo che sia un dato di fatto su cui ci sia poco da discutere ....nel senso...che è al di là di congetture...ipotesi ...ragionamenti...modelli o contromodelli. Quella è l'essenza....ma ...evidentemente se siamo qui...è perchè dobbiamo fare ESPERIENZA di questa essenza....come si può fare esperienza del tutto se non attraverso le sue PARTI....?? ciao lara |
a cura di ARAL |
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del 09/11/2009 17:00:33 |
Carissimi tutti ….
Leggo i vostri post…che poi mi lasciano spaziare in una mia visione astro psicologica ampia..globale..d’insieme e nulla mi sembra di poter escludere delle discipline simboliche e non …per conversare su ..destino.. …e tutto ciò che . , di vostra libera iniziativa; arbitrariamente ha permesso di espandere …. Vorrei riprendere ..questo mio contributo al confronto avvalendomi proprio degli arcani nominati in apertura … L’ARCANO 13 –La morte che è in tarologia è abbinata alla casa 8 cosignificante scorpione ..al quale è dato il compito di lasciar andare – –di morire –di rinascere ..a livello simbolico è un momento molto importante della vita di tutti noi e qui non entro in merito a nessun sole dello zodiaco …Ancora una volta ricordo l’importanza a livello prenatale di questa casa 8 dove noi vediamo il momento in cui siamo stati concepiti per mettere in moto il nostro destino che già di qui comincia ..proprio in quella casa terrestre dove non è ancora inverno ma il buio è più lungo ..neanche la natura spreca e userà le foglie che cadono per fertilizzare e trasformare in humus per …”un fiore” che verrà.. Mi piace pensare che quel fiore poi sia anche con una sembianza di uomo e pur se dessi spazio alla mia visuale non c’è possibilità di vedere la luce (il sole)perché sono le ore più buie dell’anno..Qui è notte fonda..qui esistono i rumori di morte di qualcosa e nascita di un nuovo…Qui il bimbo(sole futuro ) è nascosto nel ventre materno .. Questo arcano a livello simbolico segue nel viaggio dell’eroe (il matto )l’arcano 12 …che in sintesi è arrivato a un grado di consapevolezza estrema del suo cammino..soffre e si vede dalla posizione che si è scelto,,ha un viso inespressivo ma pensa pur se capovolto guardando il mondo da un’altra posizione AL ROVESCIO..è consapevole di voler contribuire al sociale .del quale i condizionamenti ricevuti che collettivi si sommano all’individuale A quest’uomo chissà cosa potrà capitare ?..cosa deciderà una volta che è lì in tortura? ( “complessi”,gli incidenti di percorso,le scelte sbagliate o subite,…depressione,.disgusto per la burocrazia …potrei andare avanti….etccc.) ? Se si rimette in cammino deve affrontare I CAMBIAMENTI ….deve lasciar andare ciò che lo ha oppresso ..deve morire e rinascere …cercando le sue vere motivazioni che lo porteranno a individuarsi..ad essere autonomo affettivamente ,a riconoscere gli opposti,a integrarli .e rimettersi in viaggio con la sua luce ritrovata perché individuata ..non più mescolabile alla massa.e .ai limiti.-.quei comodi alibi imposti dei quali noi fruitori per difesa…Tutto il mondo e tutto ciò che esso contiene è destinato a mutare, niente dura. “Dai vecchi valori nascono valori nuovi in una continua e gigantesca opera di trasformazione” : uno strumento di meditazione, introspezione e riflessione.esattamente come un simbolo astrologico Di fronte alla Morte dei tarocchi ho sempre intravisto una possibilità di sbloccare il rifiuto inconscio di affrontare un cambiamento totale : funge da specchio della situazione e può consentire all’ inconscio di rivelare i suoi “segreti “ A livello astrologico c’è già stato un allargamento di coscienza dati da GOVE E SATURNO ….per dare poi accesso agli dei del cambiamento…Ma come li ospitiamo nei nostri percorsi se la resistenza al cambiamento(la morte)è così difficile ..e doloroso ..? cara aral... a me per es...suona male quella parola schema ...che tu usi spesso.. lo schema sembra imprigionare le energie perchè da quello non può uscire ... al momento della nascita abbiamo un pezzo di cielo che si unisce alla terra ...e da qui tutte le costellazioni zodiacali dalle quali non possiamo prescindere pensa come cielo e terra poi li ingabbiamo invece di lasciar fluire le energie .. .. d'accordo tutti che noi dobbiamo conoscerci..accettare il destino che ci siamo scelti ed è..ciò che in aspetti dinamici viviamo nei nostri temi che chiamiamo poi "complessi"...ereditati da dinamiche irrisolte e forse ataviche e poi?...dopo l'accettazione ...? cade uno schema>(è l'uomo che lo crea con la mente) a cui mi sono adattata...ma la libertà di mettere in atto ..i cambiamenti dipende proprio dai pianeti simboli che hai nominato ... ...Giove e saturno allargano la coscienza –come dicevo prima ..-per permettere poi a urano -nettuno e plutone ..di demolire-innalzare - riunire una parte nel tutto . un posto dove la nostra individuazione ......è priva di marchi che devono fare la differenza.. ma ricca di risorse per esaltare l'unicità..nell’unità questa unicità che dobbiamo ritrovare scegliendo....sempre...in continuazione.. Ma esiste un grave condizionamento ..per noi? SIAMO FERMI ALLA CASA 6 ?…perché mai ci chiederemmo perché e cosa cambiare se così non fosse …Come far affacciare urano,nettuno e plutone nel mandala del ns radix ? . Le scienze mantiche, che siano i tarocchi o l'astrologia o l'alchimia o altro, "suggeriscono e non determinano". Da qui la convinzione che il libero arbitrio esista come il karma , perchè tutto ciò che è scritto si può cambiare .Lasciarsi vivere senza combattere porta alla stasi e non all'evoluzione…forse sarebbe più sano allora fermarsi a Saturno? .. Luana carissima..tra destino ..karma e incontri karmici..io sono certa che con te ho già comunicato.. .. Chi si avvicina ai tarocchi come a tutte le scienze mantiche si rende conto ben presto che il tempo è solo un limite provocato dalla nostra mente prigioniera di un corpo mortale. Ma lo spirito immortale non teme il tempo, anzi.. non lo riconosce nemmeno perchè per un entità immortale il tempo non esiste. eliminano l'ostacolo temporale e ci riportano alla nostra dimensione originaria, quella del puro spirito, a lungo andare diventano più importanti per la ricerca del sè, o dell'io interiore, attraverso la meditazione che non per la conoscenza vera e propria del futuro. Quella dei tarocchi è una delle dimensioni di un intero mondo dell'occulto, che vive in modo parallelo a quello razionale e lo sfiora assieme alle altre scienze consorelle; l'alchimia, la cabala, l'astrologia e tutte quelle che si servono dei simboli per esprimersi. E' proprio l'importanza attribuita alla simbologia il pilastro portante di ogni forma di esoterismo, che testimonia quanto le figure rappresentate nei ventidue arcani maggiori siano frutto non del caso ma di una volontà superiore divenuta iconografica.che a me è concesso decifrare e raccontare.. Sì anche io li ho messi da parte per un po’..leggevo prima di quelli i ching ..Ho avuto reazioni all’inizio che mi spaventano e tanto..entrare in contatto con la gente ..guidarla …in un percorso di conoscenza non è stato semplice …e spesso ho vissuto sulla mia pelle ..le energie sottili..sudavo…Poi mi sono affidata (nettuno in 9)ma operando grandi cambiamenti in me che è impossibile verificare subito..in real time..li sento oggi e alcuni forse non ancora Essendo gemelli ho dovuto imbattermi con la nozione di tempo ..la pazienza a cui Astro fa riferimento che è andata a frantumare il mio “tutto subito,anzi ieri” ..ponendomi in ascolto senza tempi ..scanditi.. Questo è stata per me una conquista al personale ..come anche il comprendere che quella roccia “persona”per usare il termine junghiano che maschera il sole alla nascita con l’ascendente arduo che ho scelto .e che mi hanno nei primi anni di vita …portata a ostentare forza-determinazione-coraggio e quindi a non aver timore di nulla e se è vero che quello è il modello è altrettanto vero è che io ho scelto la via di essere grande da subito fino a che ciò che si nasconde viene alla luce..…Anche io come te ho dovuto chiedere aiuto …era dichiarare fragilità ..ma che poi mi ha portata a essere dipendente da quello e a tessere schemi (per questo dico che gli schemi ce li creiamo noi)…e il risultato è stato quella di essere dipendente del dolore esattamente come astro mi propinava come alternativa di coazione a ripetere….A posteriori rincorrere pezzi di vita fa comprendere anche i salti di accettazione ma anche di superamento di dinamiche innescate tra cui le più subdole sono quelle di dipendenza emotiva .. A tale proposito mi rivolgo ancora a Rossella …proprio perché ritenga ciò che le è accaduto come una sincronicità per problemi irrisolti dentro e che si riversano all’esterno sui fatti che riteniamo poi deludenti per noi..ma che ti riserveranno invece altro e di meglio al momento giusto… 92 ..con urano all’asc.rompo gli indugi ..lascio l’insegnamento amato ..e apro un’attività ..Ma cosa c’era dietro quella ? non certo una motivazione interiore salda se non l’amore di stare a contatto con la gente ..la mia attività con tanti pianeti in casa 8 …è strabiliante come era lo specchio di me .. Stesso asc ..e una serie di particolari….(non voglio annoiarvi) …nonostante tanti soci nel corso…il mio stampino negli irrisolti ..dietro quella parvenza esisteva una lotta spietata di potere …di dipendenza …di onnipotenza ..di manipolazione mia e del mio compagno …e di lutti non risolti che trasferivo lì..Anni di analisi..panico ..e quella torre ..che puntuale giunge a chi si arrocca dietro orgoglio ,ingenuità, e alibi… Ma sono viva per gustarmi le stelle e andare avanti nel viaggio …. Luana un altro particolare ..stesso corso di studi..e l’amore per Carotenuto……in ultimo a te –kla e me medesima bello il messaggio di astro che è quello di diventare insegnanti di noi stessi .. C’è inoltre e poi termino un altro particolare .nei momenti in cui lo spirito si innalzava dalla materia ..persone sensibili l’hanno percepito..mi vedevano impalpabile.evanescente quasi e senza carne …persino in una foto di anni fa …non sono io ma la mia essenza …. Ma luana se vuoi vedermi non sfalsata ..c’è una foto del congresso dove sono visibilissima ..in carne e ossa …clicca in 2 congresso eridano ..cerca foto e alla n.6 da sinistra la penultima in prima fila o la seconda da destra… Se non ho risposto a ciò che volevi ahimè ..dimmi pure ….. Vi sorrido cilli .. .. |
a cura di .CILLI |
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del 09/11/2009 17:11:43 |
accipicchia
ho cominciato a scrivere dopo la risposta di aral ad astro di ieri......... e ...il num è incalzante ... ora vi leggo............ |
a cura di .CILLI-ASTRO E ARAL |
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del 09/11/2009 17:11:53 |
accipicchia
ho cominciato a scrivere dopo la risposta di aral ad astro di ieri......... e ...il num è incalzante ... ora vi leggo............ |
a cura di .CILLI-ASTRO E ARAL |
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del 09/11/2009 17:29:58 |
cara Cilli
scusa...ma non riesco a seguirti molto.. ....posso solo dirti (per quello che ho capito) che per me la parola schema...o modello non ha un accezione di LIMITE.... ma di contenuto entro qui fare esperienza... L'ampiezza di questo contenuto può sfiorare "l'infinito"....questo dipende dal modello in considerazione....un sole opposto a nettuno....non ha certo confini circoscritti. E in ogni caso ...i "confini" dell'esperienza sono POTENZIALMENTE infiniti, nelle loro possibili manifestazioni. Nello stesso tempo non si può parlare di ESPERIENZA se non all'interno di un CONTESTO ....se no...di cosa stiamo parlando ...??? ciao lara |
a cura di ARAL |
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del 09/11/2009 17:38:33 |
Sí, ma non torniamo indietro, però, la questione che poni alla fine l'avevamo già discussa: ti avevo risposto, infatti, che anche per come la vedo io siamo qui proprio per confrontarci con i limiti contingenti e che li dobbiamo sperimentare prima di poter pensare di superarli. Però hai ragione sul fatto che i modelli non siano solo nella mente e devo rettificare la mia ultima affermazione del precedente intervento. Esistono anche dei modelli che io stesso ho definito inconsci - ma forse avrei dovuto dir meglio "subconsci" - quindi per definizione, al di là della mente razionale. Chiaramente da cosa siano originati tali modelli preesistenti rimane questione al momento inconoscibile. Ognuno può sposare la tesi che piú sente affine: vite precedenti, condizionamento prenatale e/o della prima infanzia, modelli ereditati dai genitori, ecc. Quello che conta è che alcuni di essi sono condizionamenti fuori del controllo cosciente, mentre altri - per quanto "automatici" - sono comunque il frutto dei nostri meccanismi mentali, e possono dunque essere piú facilmente riconosciuti e identificati.
Come ho già detto, ho sbagliato a dire che i modelli siano solo mentali; tuttavia non capisco l'esempio che fai della corrispondenza "dentro-fuori" in contrasto a tale affermazione. Un condizionamento può venire anche dall'esterno, ma questo non renderebbe il modello che ne venisse plasmato meno mentale che se avesse un'origine puramente interiore. Con mentale non intendo dire privo di condizionamenti o connessioni esterne. Un modello mentale viene comunque creato nella mente, a prescindere che l'"input" possa essere venuto dall'esterno. Il concetto di Ego? Ovviamente non è facile definirlo, ma posso dirti che per me è l'identità che ci siamo creati a partire dai condizionamenti sia interni che esterni, che si autoalimenta di continuo tramite quello che da molti viene definito "dialogo interiore" e attraverso il quale noi confermiamo di momento in momento la realtà che ci troviamo a vivere; dialogo che appartiene, questo sí, esclusivamente alla mente logico-razionale. Quello che voglio dire è che ognuno di noi nasce già con dei condizionamenti rilevabili nel tema natale, ma è anche vero che tali condizionamenti non diventeranno "effettivi" finché non ci sarà un Ego a riceverli... finché il bambino non sviluppa una personalità "separativa", qundi una "mente", i suoi comportamenti saranno privi di qualunque condizionamento e liberi da quegli schemi che pure potremmo tentare di identificare osservando il suo tema. In questo senso, gli schemi sono mentali in quanto hanno bisogno di una mente per potersi esprimere. Non lo sono però esclusivamente, poiché alcuni di essi difficilmente potranno affiorare alla mente conscia. Una cosa di ciò che hai detto non mi è chiara: quando, in riferimento al Sé, dici - e concordo - "che quella è l'essenza" e che il Sé è al di là di qualunque definizione, quindi anche al di là dei modelli, e poi invece quando affermi che siamo qui per fare esperienza di questa essenza attraverso le sue parti... sembrando cosí identificare i modelli come parti dell'essenza del Sé, mentre invece io li vedo parte dell'Io personale, non "dell'Essenza", anche perché, appunto, come dici tu stessa l'Essenza è al di là dei modelli. Ciao |
a cura di ASTRO |
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del 09/11/2009 17:39:46 |
Per Cilli: ho visto il tuo posto proprio un attimo prima di postare il mio, ma non ho piú tempo per oggi.
A presto |
a cura di ASTRO |
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del 09/11/2009 18:29:51 |
....ma cosa significa che il modello viene CREATO NELLA MENTE...??
sai che non ti seguo...ma la mente non è un elemento di un complesso molto più vasto che ...siamo NOI ...?? Cosa intendi per mente....la mente mercuriale...o gioviale...?...ti riferisci esclusivamente al pensiero...cosciente e non cosciente ?? Poi parli di condizionamenti con cui uno nasce, rilevabili dal tema natale....ma non saranno effettivi..finchè non ci sarà un EGO a riceverli.... Ma ti riferisci ad una età ben precisa...? tipo gli 8 mesi che segnano il passaggio separativo dalla madre ?? Perchè se è così...non sono proprio d'accordo... Ho visto tempo fa il tema di un neonato che soffriva di una malattia del sangue su cui non entro nei particolari...ma che era ben evidenziata da un aspetto marte plutone... Cioè...se tu intendi che di fatto per SPERIMENTARE il modello ...non possiamo che essere INDIVIDUI...certo...è ovvio... Il tema natale di un cane è poco significativo perchè i suoi ambiti di espressione sono limitati. Ma che il modello deve essere "localizzato " da qualche parte nella nostra testa ...non lo comprendo proprio... Riguardo alle considerazioni sul SE'...si confermo ciò che ho detto. I modelli che sperimentiamo non sono esclusivamente modelli dell'IO... Aspetti marte venere....luna mercurio...sole mercurio....sono dinamiche dell'IO....ma gli aspetti dei pianeti personali a urano nettuno e plutone....sono dinamiche che ci ricollegano al SE'. ...noi non possiamo fare esperienza DELL'ESSENZA....per CIO' CHE E''(indicibile, indefinibile, illimitata..ecc.)...possiamo solo fare esperienza di una "porzione" limitata...che si fa MATERIA...qui..tramite noi.... Cioè...noi possiamo sperimentare attraverso PLUTONE il POTERE della vita....ma certamente questo è possibile solo attraverso situazioni pur sempre umane e limitate. Noi facciamo esperienza dell'immensità e dell'illimitatezza della vita, tramite nettuno...ma attraverso esperienze MOLTO umane....per quello dico ...come potremmo sperimentare il TUTTO ...se non attraverso le sue PARTI. ciao lara |
a cura di ARAL |
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del 09/11/2009 19:34:58 |
Accidenti, quanto avete scritto. Che bello leggere, questo fiume di posizioni diverse.
Sinceramente, non sapevo se postare, in questa stanzetta, o nell’altra. Si possono cambiare , certi “schematismi”? Ho riportato la mia esperienza- caso limite, naturalmente- perché una parte di me, quella “circiutata”, dovrebbe passare per un cambiamento, se questo non avviene, in qualche modo deve rassegnarsi alla solitudine sentimentale. Il percorso è obbligato. E non è la finalità che conta, niente di più semplice per me che viverla con serenità, ma rifiuto in qualche modo l’idea del dovermi “rassegnare” a questa visione che mi fa sentire mutilata nella scelta. Anche perché certi meccanismi li vivo davvero male, se per le persone normali, vivere i sentimenti è una bellissima esperienza, per una parte di me, significa, a prescindere da chi ho di fronte, rivivere, ansia, paura, vergogna. E “sente” sempre di doversi difendere! Ho avute poche storie sentimentali, proprio perché solitamente scappo! E’ come, se vivendo l’amore, non esprimessi in totale compiutezza, me. Quella me, che in altri contesti, si esprime, “quasi” nella sua totalità. Mi chiedevo, poi, anche dalla lettura degli arcani di Cilli, “la morte” e il “matto” se certi segni zodiacali, abbiano più di altri e proprio all’interno del proprio progetto, la trasformazione. Scorpione: la morte e il rinascere, come l’araba fenice. Plutone per disgregare, l’energia di marte per ricostruire. Ricostruire dalle ceneri, per trasformarsi. Come, Cilli, proseguiva nella sua spiegazione. Mamma, mia Cilli, che bello leggerti e apprendere! Ma se ho bene inteso, la “filosofia” di questo sito, proprio la comprensione del proprio progetto, passa talvolta attraverso , lo “scontro” e l’analisi del segno opposto. Mi è capitato più di una volta, di imbattermi, nella lettura dei “segni” del mese e i richiami al segno opposto. Scusatemi, se non sempre “comprendo”, ma sono una neofita, per quanto appassionata. L’intervento di kla, mi ha fatto riflette, proprio sul toro e su quanto certi potenziali taurini, siano stati difficile da inglobare in me, e quanto invece tau rizzarsi un pochettino- passatemi il termine improprio- erano anche necessario. Pur restando scorpione, persino quando scrivo o racconto di me. Nel porre domande a Cilli, spedita , diretta…. Raccontando di me, la necessità di nascondermi dietro immagini e metafore. Ancora di più , quando mostro le mie fragilità. Questo per rispondere forse ai dubbi, che la lettura dei tuoi interventi, cara Aral mi ha suscitato. Condivido, quando dici che un tn- se ho ben capito- è una somma di potenzialità,(tutto) che conducono poi ad individuarsi, a percorrere il cammino del proprio sé. E che ogni parte , rivive, in stagioni diverse, anche attraverso la parte, quel tutto. Ma se io- pur consapevole, di essere un caso limite, come tante persone che hanno subito traumi anche di altra natura - pur accettando certe ferite- credo, Astro, di non aver “visto” la quadratura a T agita da Kirone, perchè risolta nell’accettazione di essa- non mi riconosco per niente in una parte, la sento come un grosso limite all’espressione del tutto che è il mio sé, come ne esco? Rassegnandomi? Mi si dice- non voglio un ‘analisi psicologica naturalmente , non sarebbe nemmeno questo la sede, anzi persino pericolosa- è solo un esempio calzante, di un io frammentato in vittima-violatore-genitore non protettivo, e l’unico modo per ricostruire la mia unità il mio tutto, è aiutare la vittima a diventare protettrice attiva di se stessa- non ho assimilato l’ automatismo- scalzando per sempre il violatore, una “parte” integrata di me(il tutto)- la dodicesima e company- come ne esco? Difficile perché per operare questo passaggio, devo dar voce alla rabbia repressa, tacita e assimilata, e persone come me , non sanno dire “No”? Pare mi si dica il contrario, per vivere il tutto, devo superare una parte. Per attivare, quell’automatismo, posso farlo solo attraverso la dolcezza infinita, e non come sembrerebbe suggerire il mio tema, amando i “mostri”. Passando per il mio sole, che mi chiede non solo accettazione, individuarsi, ma “trasformarsi”e addirittura “superarsi”? L’essere maestro di sé, come mi indicava Astro? E allora, ritorno al punto di partenza, forse alcuni segni, sono “destinati” alla trasformazione, più di altri? Alcuni segni devono per progetto, dire “ero toro” “ero ecc… ecc…”? Oppure, i termini vanno posti diversamente, poiché ero “scorpione”-sole destinato alla trasformazione – ho “dovuto” persino andare oltre, come il mio sole vuole, e quindi in qualche modo, i conti tornano? O ancora, il mio processo evolutivo in continuo divenire, e non solo di individuazione, ha colto nei transiti, la possibilità di trasformarsi? Scusate se ho personalizzato. Ma l’esempio mi sembrava calzante. Cari Astro e cara Cilli, avrei voluto aggiungere tanto davvero tanto altro sul Karma e sugli spunti di riflessione del bellissimo post di Cilli! Ma devo, purtroppo, rimandare. La cena incalza su tutto! |
a cura di LUANA |
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del 09/11/2009 22:20:29 |
cara Luana
come puoi fare per integrare tutte le parti ??? ACCETTANDOLE...Luana... ti dico una cosa forte... ACCETTANDO IL "MOSTRO" DENTRO DI TE...quella rabbia repressa E' il mostro...è quella POTENZA che hai dovuto sperimentare tramite un esperienza così terribile...se accetti che quel POTERE (marte plutone) è tutto tuo...non lo sperimenterai più scisso da te...ma IN TE...un energia PER TE...un potere di cui non sarai più in balia...perchè ti appartiene totalmente...per creare e non più per ferire. un bacio |
a cura di ARAL |
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del 09/11/2009 22:59:33 |
aggiungerei che marte - plutone da integrare, a cui fa riferimento aral, NON RAPPRESENTA TE, perché proprio perché si tratta di UNA PARTE di te non "fatta tua" e perciò vissuta dall'esterno ... PUR ESSENDO UNA PARTE DI TE NON TI RAPPRESENTA, IN QUANTO TU SEI TU SOLO NELLA TOTALITA' DI TUTTE LE TUE PARTI INTEGRATE E PROPORZIONALMENTE AL LORO LIVELLO DI INTEGRAZIONE ... E QUINDI ANCHE DI SUPERAMENTO DELLE RELATIVE PROIEZIONI, CHE E' PROGRESSIVO E TRA L'ALTRO, SECONDO ME, AGISCE SU DIFFERENTI PIANI. ...dunque, più una parte è staccata dal tuo centro, meno ti rappresenta, pur rimanendo comunque una parte di te assolutamente da ricontattare. ...insomma, per cercarti non devi guardare là ma a quello che sei già e a come potrebbe trasformarsi con l'integrazione di quella parte scissa che può maggiormente avvicinarti alla tua unità.
ciao e a presto, kla |
a cura di KLA PER LUANA |
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del 09/11/2009 23:13:43 |
...però quanto è faticoso questo compito di diventare insegnanti di se stessi! ...non mi posso certo lamentare della maggioranza degli insegnanti (veri) che ho avuto -sono stata decisamente fortunata- ... ma quanto avrei voluto che qualcuno mi insegnasse a vivere! ...ho preso tante di quelle tranvate...!!
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a cura di KLA PER CILLI |
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del 10/11/2009 00:21:55 |
è "l'amore "... che rende l'uomo potente nelle suo viaggio con quel salto di coscienza che da casa 6 ............dopo l'identificazione col sociale che rinchiude anche la famiglia ..... necessario individuarsi....
luana mi fai pensare su certi segni..che al posto di altri sono trainanti e attori di trasformazione .ma io credo ..che dall'1 al 12°tutte le case abbiano una collocazione terrestre per l'evoluzione dell'uomo .. fino alla 6 ci identifichiamo per.........poi un salto di coscienza- ..per scegliere in casa 7...trasformare in casa 8 ...affidarci in casa 9..realizzarci in casa 10 per consegnare il nostro operato..come regalo alla collettività dove gli opposti primordiali ...sole-luna si sorridono nel tutto e l'opposto ha trovato integrazione nelle parti frantumate da un ego...... quando parlo di regalo alla collettività mi riferisco a ogni conflitto risolto da ciascuno di noi che è una risorsa per gli altri..e ciò lo verifichiamo in piccolo nei temi dei nostri figli dove spesso ritroviamo le stesse nostre dinamiche irrisolte..ma altre risorse diverse dalle nostre per affrontarle-accettarle risolverle.. e chissà farle scomparire nei rx a venire!!!! ...il mio quadrato a T ..parla di un femminile ..penalizzato in espressione di emozioni ...una lotta per capire ..accettare e sciogliere .. certo quella ferita che chirone appiccicata a luna amplifica .. ..rimane ...doveva essere..ma si può vedere oltre le sbarre e questo vuol dire accettare il mostro ..che può essere dentro e cominciare a respirare.. collaudo effettuato .. .....oggi posso solo provare un pugno allo stomaco se qualcuno mi tocca proprio lì...qui è successo..ma non è più un mio problema..e prendo solo di un virtuale illusorio.e non... per kla..ti raggiungo tra poco........ un sorriso cilli |
a cura di .CILLI-LUANA |
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del 10/11/2009 00:48:30 |
ciaoooooooooo
non avevo letto i tuoi post e su ciò che scrivi a luana mi trovi d'accordo tanto che ciò che scrivo io... accidenti abbiamo toccato entrambe l'unità... non volevo lasciarti con la curiosità..allora andrò a ripescare il post e te lo segnalo anzi ti aggiungerò un commento postumo.. essere insegnanti di se stessi ..caspita se è difficile ...difficoltà proporzionale alla dedizione ..più è alta più è bassa l'altra.. ..in questi gg ho scoperto che i 3 uomini più importanti della mia vita hanno sole-in casa 4 ..la casa delle radici-del padre ..e ...mi piacerebbe confrontarmi sul perchè ...con te e chi vuole.. mi sto lanciando ......... un sorriso..e chissà se ti conoscerò .. Cilli |
a cura di PER KLA |
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del 10/11/2009 01:01:50 |
...allora aspetto il post!
sicuramente non mancherà l'occasione di conoscerci!! buonanotte! |
a cura di KLA - CILLI |
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del 10/11/2009 13:18:30 |
Sí, Aral, la mente è solo una parte di noi, cui però noi quasi sempre deleghiamo la totalità delle nostre interazioni con l'esterno. Noi ci sperimentiamo quasi esclusivamente come esseri razionali, quindi è la mente che definisce la nostra identità - anche nel caso in cui essa stessa possa subire le influenze del subconscio, che non farà altro che "accorpare" ed utilizzare "razionalmente" - ed è quasi solo con essa che interagiamo nel Mondo della Forma. E a questa identità possiamo dare il nome di Ego. Non so come altro spiegarlo. Naturalmente mi riferisco al pensiero, in quanto la mente è fatta di pensiero, è strutturata sul pensiero, ed agisce in base al pensiero. Per questo nel primo intervento avevo scritto che è tanto difficile per noi smettere di pensare, perché in un certo senso per quella parte di noi in cui ci identifichiamo, equivarrebbe a morire.
Forse è meglio non spingere troppo in là l'analogia "schema comportamentale" - "aspetto astrologico", perché mi rendo conto che può rendere l'idea fino a un certo punto, ma poi si rivela fuorviante. Non credo che tutti gli schemi comportamentali siano rilevabili nel tema natale, anche perché molti di essi subentrano nel corso della vita. E va ben oltre le mie capacità - ammesso che sia possibile - ricavarne l'instaurazione "post-natale" dalle interazioni dei transiti con gli aspetti nel radix. L'esempio che fai del bambino con la malattia del sangue non lo capisco; quello non è certo uno "schema comportamentale". Però potremmo usarlo come spunto per dire che finché non c'è una personalità "egoica" un aspetto del genere potrà manifestarsi a livello energetico solamente come qualcosa che viene subíto dall'individuo - in questo caso sotto forma di malattia - ma non agito consciamente. Mentre lo potrà essere solamente quando vi sarà un'autonomia dell'individuo stesso, quando il suo Ego si sarà strutturato e la sua Personalità sarà delineata. Allora probabilmente quell'aspetto Marte-Plutone potrà anche tradursi in uno schema comportamentale imperniato sulle tematiche di potere, controllo e sul senso di minaccia che probabilmente proietterà all'esterno, di cui l'individuo dovrà provare a liberarsi, o che comunque dovrà sforzarsi di far evolvere. Ma questo succederà - secondo l'ottica di cui sto parlando - perché ci sarà un Io che con quello schema si identificherà, e lo farà "mentalmente", anche se gran parte di quello schema potrà farsi risalire a dinamiche inconsce. L'individuo - identificato con l'Ego - quindi, non saprà spiegarsi la ragione dei suoi comportamenti, pur tuttavia li agirà "consciamente". Quello che dici sugli aspetti transpersonali lo comprendo e lo condivido, ma, come ho appena detto, secondo me non significa che le modalità comportamentali che ne possono scaturire non siano agite poi dalla Mente Pensante. Forse usiamo due terminologie diverse e non ci capiamo; tu parli di "modelli", ma con riferimento esclusivo all'astrologia, mi pare, io parlo di "schemi comportamentali". Per me - come spero di aver spiegato con sufficiente chiarezza - uno "schema" non può che essere mentale, in quanto, - anche se il proprio contenuto può non essere di natura esclusivamente mentale - "eliminata" la mente, verrebbe a cessare lo schema. Ma eliminare la mente non significherebbe eliminare la nostra identità reale; solo quella che ci siamo "inculcati". Infine, faccio un passo indietro, a quando hai detto che è comunque qui nel mondo fisico che si fa esperienza; infatti non era mia intenzione riallacciarmi ad "astrattezze" come "io e te siamo uno, quindi siamo la stessa cosa". Sicuramente l'essenza alla base è la stessa, però è anche vero che per illusorio che il mondo possa essere, finché ci si è dentro, l'illusione appare come realtà. Quindi per noi è vera. Per me questo modo di considerare la natura umana è molto "pratico" e concreto, e niente affatto astratto. Non si tratta di "perdersi" in contemplazioni mistico-metafisiche sulla natura dell'Universo - sebbene anche questo possa avere il suo fascino, e non è necessariamente in contraddizione... - ma di cercare gli strumenti per agire su di sé e tentare di progredire in consapevolezza, padronanza e presenza. Credo che anche questo sia fare esperienza. Per Luana: c'è sempre tempo... A presto |
a cura di ASTRO |
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del 10/11/2009 14:31:43 |
caro Astro
evidentemente ragioniamo su riferimenti diversi. Dici..."è la mente che definisce la nostra identità"....non sono d'accordo... Non ho dubbi che la mente sia uno strumento indispensabile è fondamentale per la vita....non per niente la percezione della realtà avviene attraverso la funzione mercuriale... E' chiaro che senza la funzione della mente è imprescindibile tutto il resto...è l'interfaccia tra interno ed esterno...credo che tutto ciò sia abbastanza ovvio... Poi che tu mi dica che durante la meditazione si ZITTISCA il continuo movimento incessante della mente e si acceda ad una dimensione di coscienza più vasto, sono d'accordissimo e non nego la grande valenza di questa pratica. Detto ciò...forse il punto è che io nel parlare di MODELLO non mi riferisco esclusivamente al MODELLO COMPORTAMENTALE.... per quello ti ho parlato del neonato...perchè mi riferisco ad un modello che vediamo riflesso nel tema e possiamo riconoscere dentro di noi, su vari livelli. Per esempio la mia solita opposizione giove XII saturno VI.... Io da bambina VEDEVO questo "modello" concretamente...fuori di me...la contrapposizione tra un lavoro (dei miei ovviamente) gravoso che si alternava al desiderio/sogno/speranza di evasione. Poi questo modello l'ho interiorizzato e l'ho vissuto su vari livelli...per es. difficoltà a concentrarmi a lungo in un attività pratica....conflitto tra necessità contingenti e aspirazioni "spirituali"....netta divisione in due della mia giornata...mattino lavoro/dovere ...pomeriggio libertà di dedicarmi ai miei interessi più autentici...sono solo alcuni esempi... Ecco...io non posso definire questo modello come CREATO NELLA MENTE...decisamente no. ciao lara |
a cura di ARAL |
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del 10/11/2009 16:31:44 |
Certo, Lara, ho sottolineato anch'io come stessimo utilizzando terminologie differenti con diversi referenti. Tu non parli solo di modelli comportamentali, mentre io ho messo l'accento proprio sulle nostre "cristallizzazioni" comportamentali. Tu rimani molto ancorata alla visione astrologica, io per l'occasione ne sto prescindendo, sia pure cercandovi delle similitudini, che però - come notavo prima - possono rivelarsi fuorvianti. Perciò stiamo sicuramente parlando di cose diverse, e con l'esempio del neonato, infatti, sei andata al di là del semplice "modello comportamentale" da cui era partita la discussione.
Con la frase "la mente definisce la nostra identità", intendo dire che noi ce la creiamo - mentalmente - ogni volta che ci de-finiamo, cioè stabiliamo dei confini netti a ciò che siamo, impedendoci cosí di poter essere altro, ponendo dei paletti al flusso del Divenire, che per quanto illusorii saranno poi infitti sempre piú profondamente quanto piú lasceremo che il terreno intorno a essi si indurisca inaridendosi, col risultato che diverrà poi assai difficile "svellerli" per modificare il comportamento da essi de-finito in qualcosa di piú consono al "kairòs" - per riprendere un interessante accenno di Cilli - della nostra "essenza", cioè al "qualità del momento" di essa. In tal modo ci impediamo di essere fluidi, perché ci appoggiamo alle nostre abitudini mentali che ci fanno percepire la ripetitività come familiare e rassicurante. L'esempio personale che fai mi ha fornito uno spunto che mi pare interessante: tu ti sei trovata a "subire" un modello che prevedeva una netta suddivisione della giornata tra dovere/piacere o costrizione/libertà. Questo modello certamente esisteva anche fuori di te, perché al di fuori si manifestava. Ma poi quando dici che tu questo modello l'hai "interiorizzato", secondo me significa che dal modello esterno tu hai creato lo schema interno! E questo schema probabilmente è corredato da abitudini che sopravvivrebbero anche nel caso in cui la manifestazione esteriore del modello originario venisse a mancare. Quante persone, infatti, dopo la pensione, per esempio, continuano a "coltivare" le stesse abitudini di quando lavoravano, anche quando magari vivevano quelle stesse abitudini come costrizioni di cui si lamentavano? Eppure ora le mantengono di loro "volontà", perché si sono create uno schema ripetitivo, un circuito energetico "chiuso", da cui faticano a uscire. E lo schema è operante nella loro Mente, non altrove. Quindi potremmo tentare di ricavare una piccola "legge", una sorta di postulato teorico che dice: "È il Modello che crea lo Schema". Il Modello agisce a livello subconscio e/o esterno; questo si trasmette alla Mente, da cui essa crea/ricava lo Schema Comportamentale. A mio parere, tocchi il punto focale quando dici che la mente sia "uno strumento indispensabile"; ma mi pare che tu lo dica in accezione opposta a come intendo io questa frase. Io, pur ammettendo che sia uno strumento indispensabile, dico che ne facciamo un uso eccessivo e distorto, che finisce per "consumare" molte piú risorse della nostra "essenza", o "psiche", o comunque la vogliamo chiamare, di quante sarebbe opportuno che facesse, e che dovremmo ridimensionarne la portata. Per me il problema è che lo Strumento è diventato il Fine, portando al parossismo la propria autoreferenzialità. E la Mente è diventata una "scatola chiusa" incapace di comunicare tanto con l'esterno se non con i suoi "canali predefiniti" - i cinque sensi fisici - quanto con le altre parti della nostra Totalità, sulle quali ha acquisito una posizione di indiscussa egemonia. Non so se sono riuscito a far intendere qualcosa di tutte le connessioni che mi sono sorte dentro, spero di sí. Guarda, ti devo ringraziare, perché adesso vado al lavoro con le idee molto piú chiare! Però, quel tuo Ascendente congiunto al mio Mercurio, che forza! (Non sto scherzando!) Ciao! |
a cura di ASTRO |
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del 10/11/2009 16:59:35 |
caro Astro
certo...ci poniamo da due punti di vista diversi...chiaro... Sai che in passato ho cercato di trovare un punto di incontro tra "pensiero buddista" e astrologia. Ma ...alla fine...ho "mollato" il buddismo (a cui mi ero avvicinata per conoscerlo un pò meglio ) e ho scelto l'astrologia. La mia mente è ancora troppo indisciplinata....e ribelle... ::razz:: Comunque...grazie per il confronto sempre stimolante. ciao lara |
a cura di ARAL |
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del 10/11/2009 21:03:03 |
Avevo esordito, col solito “scusate” …. L’ho cancellato.
Domande secche e sintetiche che vi giro, a voi tutte/i, per “capire”: all’interno di una visione “umanistica”, l’uomo deve essere posto al centro, gli strumenti per comprendere quest’uomo , sono quelli astrologici e psicologici. Ora, forse il problema, non è l’astrologia e la psicologia, ma capire se a quest’uomo che è posto al centro dell’indagine, è riconosciuta la possibilità di cambiare, aldilà dei netti confini posti dalla normalità o non normalità. Quindi, se un problema c’è, non è nei mezzi di comprensione dell’uomo, ma cosa si intenda per “uomo”. E i limiti su cosa sia un uomo o meno li poniamo solo noi. Esperienze di vita, valori individuali, conoscenze, spiritualità. Sviscerato l’uomo, analizzato il tn, forse- è un interrogativo il mio - l’astrologia umanistica , ha esaurito le sue finalità: aiutare l’uomo a prendere “coscienza” di quello che il proprio tn racchiude. Al pari di una pscicoterapia, d’accordo il paragone è sicuramente forzato. Da quel momento, però, ciò che la “consapevolezza” opererà in quell’individuo, esula da un campo astrologico, riguarda l’uomo a 360 gradi, che “risvegliato” , cosciente di sé, ha gli strumenti, per muoversi più consapevolmente nel proprio universo- interiore in primis ed poi anche esteriore. Si sconfina in un altro settore. Però , mi sovviene anche un altro interrogativo, i transiti ,perché senza transiti , non ci sarebbe “astrologia”, alcuni poi come Plutone, Nettuno, Urano, sono definiti come scriveva Cilli” Dei del Cambiamento”. Forse non è questa in qualche modo , una maniera bellissima , per restituire a quell’uomo, la possibilità anche di avere al suo interno la possibilità di evolvere , cambiare , smussare quello che un tn racchiude? L’astrologia cioè proprio annettendo i transiti al proprio interno disciplinare , nel fare questo, non “riconosce” in questo la possibilità di cambiamento? Perché guardare anche i transiti, se tutto è fotografato alla nascita? Perché dire allora col transito di plutone, o urano, in trigono quadratura e/o in sestile, a giove, venere, potrai sciogliere o non sciogliere certe dinamiche ecc ecc? E poi questi Dei del cambiamento, sono affidati a pianeti “misteriosi” non facilmente comprensibili, uno originale, urano e quindi in qualche modo imprevedibile, uno il misterioso plutone, l’altro Nettuno impalpabile, sfuggente, “spirituale”, quelli cioè proprio in grado di operare grandi trasformazioni? Non è l’astrologia, con la sua storia secolare, con ciò che annette al suo interno disciplinare a non rispondere essa stessa all’interrogativo di partenza? Pare- forse sbaglio- che sia essa stessa non solo ad ammettere che il cambiamento non è solo certamente possibile, anzi inevitabile, se accogliamo anche i transiti e/o progressioni? E ancora e qui il richiamo a una realtà che non passa nell’oggettività, quasi che l’Astrologia stessa ceda anch’essa il campo ad Altro - scusate stasera esagero-ammettendo umilmente la propria limitatezza , poiché mai potrà definire quale sarà la “misura” reale del cambiamento, poiché gli Dei coinvolti- Urano, Plutone, Nettuno- sono tra i più misteriosi? Quasi che l’astrologia, ami essa stessa velare il futuro, e restituire ad Altro ciò che ad esso va reso? Care Kla ed Aral, forse non mi sono spiegata bene. Non potrei- pena la nevrosi a vita- mai integrare il mostro, il mostro , va integrato, sciogliendo la rabbia repressa, addebitando al mostro, la responsabilità della violenza e non sentendomi “colpevole” dei misfatti del mostro. L’ho integrato in me, come unico modo per sopravvivere al l’esperienza traumatica”. I sintomi- la fuga le difese – ne sono l’effetto. Impossibilità ad integrare il mostro, esso si ripresenta nell’attimo stesso che si vive una storia sentimentale adulta , che riscatena, rimette in atto non una coazione a ripetere, ma rimette in scena il trauma infantile originale. |
a cura di LUANA |
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del 10/11/2009 21:11:28 |
Ho saltato , un pezzo.....nel precedente invio. Continuo qui..
Dovrei fare esattamente il contrario, allontanarlo, per superarlo. E per superarlo devo restituire alla “bambina violata” il proprio potere- questo sì- un potere auto- protettivo. Quando Astro diceva “maestra di se stessa”, io l’ho anche colto in questo senso. L’automatismo non si è sviluppato , tant’è che dovrei per renderlo automatico, come risposta ad uno stimolo, visualizzare l’immagine protettiva più significativa della mia vita, ogni volta che mi “sento in pericolo”, fino a quando non imparerò a svilupparlo da sola. Il mostro se ne va, nell’attimo stesso in cui so proteggere me stessa. E’ sicuramente un passaggio d’integrazione, ma le “energie” da negative,(Mostro) quelle originarie, devono cambiare completamente polarità. (Autoprotezione) Cara Kla, tu mi fai sempre riflettere. A scuola, allestimmo anni fa, proprio un corso di teatro. In cui fummo coinvolti anche noi insegnanti. Il coordinatore ed insegnante del corso, era un anziano preside col pallino del teatro. Un personaggio, più che una persona! Lo ricordo con una simpatia indicibile! Ricordo, che a me, fu dato il ruolo di una donna umiliata dal fidanzato, che per tutta risposta lo aggrediva in ogni modo. Mi immedesimai talmente tanto nella “parte”, che esclamò – Ma che temperamento, professoressa!Non si sarebbe detto! Chissà, che non possa essere anche un mezzo per canalizzare certe energie dentro di me! Mi piacerebbe, ma non sempre posso disporre come vorrei del mio già poco tempo libero. Tu approfittane, se hai questa passione! Cara Cilli, gli spunti di riflessione, che suggerisci li condivido. Sono tematiche talmente ampie , che meriterebbero di essere sviscerate, anche perchè investono dimensioni che appartengono molto alla mio modo di concepire l'esistenza. E visto che sei in vena di postare nuove discussioni... Astro, mi viene da pensare, che non sia Karmico, che debba sempre rimandare la discussione sul Karma! |
a cura di LUANA |
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del 10/11/2009 21:46:16 |
cara Luana
ma certo che il cambiamento è possibile...anzi ..il punto è che NIENTE, che abbia VITA, rimane immutato. Il quanto esseri umani, però, ci sono di mezzo le resistenze che bloccano il libero fluire della vita. baci lara |
a cura di ARAL |
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del 10/11/2009 23:39:54 |
mi fa piacere luana che tu ti sia trovata in risonanza col mio suggerimento sul teatro. peccato il poco tempo libero ... lo so, questo è un limite che il mio essere senza figli non mi pone. oltre alla "teatralità plutonica" che sicuramente ti appartiene, avresti anche modo, con un percorso più "classico" quale è stato per esempio il mio, pur con sperimentazioni, di approfondire da un punto di vista più psicologico la letteratura che tanto ami ... viverla insomma! ...è un grande arricchimento... anche per i ragazzi come ben sai! attraverso il decentramento possono comprendere dall'interno le motivazioni dell'altro e i suoi punti di vista, oltre a far agire i personaggi interiori di cui non sono ancora consapevoli, come dimostra la tua esperienza. potresti tra l'altro imparare a contenere meglio l'emotività "viscerale" facendola fluire dietro l'interfaccia delle tue maschere/senza farla bloccare da esse. ...insomma ... è un potente strumento come è potente il suo astro guida, plutone.
il mio era un percorso di lettura "drammatizzata" e teatro, molto più la prima perché preparare uno spettacolo teatrale è cosa complessa, per impegno richiesto ai partecipanti, spazi, ecc.. il percorso iniziale era comunque identico: nel secondo caso veniva aggiunta l'azione scenica successivamente. ...fondamentale è l'interpretazione del testo, che va comunque sempre più raffinandosi e adattandosi plasticamente alle "tonalità" degli interpreti. ora io vorrei partire dal corpo e non più solo dalla voce, possibilmente con approcci che possa riprendere e adattare a scuola all'interno dei miei specifici percorsi. sicuramente, appena si creerà l'occasione giusta, sperimenterò il teatro dell'oppresso, che fa riferimento alla pedagogia di paolo freire e che tra l'altro viene spesso utilizzato nelle attività educazione ai diritti umani a cui facevo riferimento in uno dei post iniziali. rispetto al non integrare il mostro ...certo che NON DEVI NEANCHE MINIMAMENTE IPOTIZZARE DI INTEGRARLO!!! COSA INTEGRI, QUALCOSA CHE NON HA ASSOLUTAMENTE NIENTE A CHE FARE CON TE, CHE ANZI TI HA IMPEDITO DI ESSERE VERAMENTE TE STESSA PER PARTE DELLA TUA VITA E CHE AL MASSIMO, ASTROLOGICAMENTE PARLANDO, E' COLLEGATO A "FUNZIONI DISSOCIATE" CHE NON TI RAPPRESENTANO IN ALCUN MODO FINCHE' NON LE INTEGRI? ...QUALCOSA DI ESTRANEO A TE CHE INVECE DEVI ASSOLUTAMENTE SEPARARE DA TE STESSA PER DISTINGUERTI DA QUELLO CHE TI E' SUCCESSO E POTERLO FINALMENTE LASCIARE ANDARE?? ... ma mi pare che anche il mio precedente post fosse chiaro in questo senso (se per caso avessi avuto dei dubbi). un bacio, kla |
a cura di KLA PER LUANA |
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del 11/11/2009 00:58:25 |
mi rendo conto che una delle ultime frasi può non essere chiarissima, causa non esplicitazione del soggetto.
in sintesi: DISTANZIARSI, SEPARARSI, LASCIAR ANDARE ED ELIMINARE TOTALMENTE CIO' CHE PUO' ESSERE ENTRATO IN RISONANZA CON LA "FUNZIONE ASTROLOGICA" (O SCHEMA) DISSOCIATA/NON INTEGRATA E QUINDI NON AGITA DIRETTAMENTE INTEGRARE LA FUNZIONE DOPO AVERLA ESPERITA COME PROPRIA E COMPRESA NEI SUOI REALI LIMITI |
a cura di KLA |
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del 11/11/2009 01:28:42 |
Mi ha colpita ..molto la tua ultima frase del primo..post ..Luana…” trauma infantile che si rimette in scena.”.
… ..so cos’è un trauma ..e solo per questo ..che do valore a una speranza che non deve mai abbandonare ..so che le resistenze esistono se si innescascano meccanismi forse a noi conosciuti perché ci riportano a un qualcosa di già collaudato e che alberga dentro di noi inconsciamente ..qui è necessario conoscere per accettare ..ma accettare è il primo passo per quello successivo. E sta noi decidere quale … ..il tuo nominare i transiti …illuminante.. Ma sai ognuno di noi..con quelli è come se percorresse vie parallele ..e a chi ha subito traumi …non importa l’età o i motivi..la via non è univoca .. -perché quei meccanismi che si ripetono diventano prioritari al movente che li ha provocati e quindi i mostri diventano parecchi.. Ok ..allora alla prossima….una cosa …il mio feeling speciale con gli scorpioni è quel sole sul mio MC…. |
a cura di .CILLI-LUANA |
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del 11/11/2009 12:02:00 |
prima non avevo riletto la frase ... rileggendola ora mi sono accorta che in realtà è una non esplicitazione del complemento oggetto relativo alla prima frase...
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a cura di PRECISAZIONE |
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del 11/11/2009 12:03:36 |
ah... mi ero dimenticata il nome...
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a cura di KLA |
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del 11/11/2009 15:17:18 |
Caro Astro, comincio col karma , altrimenti devo rimandare di nuovo.
Se si ammette, che sia l’anima che nel ciclo delle varie incarnazioni compie un percorso, che le permetterà di raggiungere il suo progetto, siamo d’accordo che il libero arbitrio sia salvo in qualche modo, l’anima compie ciò che è in linea con una sua scelta. E’ che nel segmento- nell’unicità di una singola vita- che la possibilità di cambiare, mi sembra messa in crisi. La libera scelta, il libero arbitrio, è garantito sulla lunga distanza, non totalmente nel singolo segmento, nella singola vita, o almeno non nelle prime incarnazioni. Ho solo una conoscenza frammentaria delle teorie buddiste, non escludo di scrivere grandi stupidaggini. Provo una grande malinconia ,però, se penso che si debbano scontare debiti di vite precedenti. Poiché la vita successiva è portata in una sola direzione: l’espiazione. E i debiti si devono comunque ammettere, perché simboleggiano quegli errori che ciascuno compie nel suo percorso, benché poi questo debito, nella visione più ampia di un ciclo di incarnazioni, abbia la finalità di una evoluzione spirituale. Il debito è in qualche modo, l’errore, rapportato alla singola vita, quello con cui ci scontriamo e che ci ricorda la nostra imperfezione. Il debito, non può che starci, come gli errori , una limitazione dell’anima ad esprimere sempre tutto il potenziale che ha dentro. Ma che malinconia, pensare che un’intera vita sia concepita, solo come sofferenza ed espiazione e si deve aspettare l’incarnazione successiva, per esprimere la lezione, che la sofferenza ci ha insegnato. Non posso che ritenere possibile- anche per esperienze di vita- che la speranza in un cambiamento sia sempre e comunque possibile , anche se poi è difficile realizzarlo compiutamente, e sacrificare anche solo una vita all’espiazione di una colpa , faccio fatica ad accettarlo. So che è un mio limite o forse solo una proiezione. Altro è invece, quella strana e sfuggente sensazione, che talvolta ci accompagna nella vita. E magari, un volto incrociato per la prima volta, sembra quasi di averlo già “conosciuto”. A me è capitato, cara Cilli, ma accetto che sia una sensazione. Abbandono – ma a gran fatica, - il tentativo di “capire”. Forse, non tutto dovrebbe essere sempre spiegato, anche se poi anche un briciolo di “mistero”, può persino spaventare, perché la logica- almeno a me- rassicura e tanto. E non credo Astro, che sia solo l ‘acchito che conti, l’aver “superato” o meno la visione razionalistica della nostra epoca, o almeno non solo questo, , il mistero, “la maglia che non tiene” scardina un ordine, di fronte al quale, si può aver timore di lasciare agire, ciò che logico non è. La logica, riesce, a contenere- parlo ovviamente a titolo personale- anche quello strano timore di essere soli di fronte al Mistero, che per quanto farai per imbrigliarlo, comunque sfugge. Ho ad esempio uno strano rapporto con una poesia, trovata scritta per la prima volta sulle pareti della mia stanza universitaria, che ciclicamente ritorna nella vita. E’ anche postata nel vostro sito, ma – e ho fatto fatica a non sorprendermi più di tanto- ritrovata in un libro di Carotenuto “l’integrazione della personalità”. Libro, avuto in prestito, ancora in attesa di lettura. Ma mi lascio dolcemente “perseguitare”da quei versi, li accolgo, senza più chiedermi perché, mi ci imbatto ciclicamente. Forse sono solo come le briciole di Pollicino, disseminate nel bosco…. le guardo, senza più chiedermi perché si trovino lì. Così, come provo stupore, meraviglia, nel constatare che la mia ferita, c’è nel mio Tn. C’è tutta, riportata come un dipinto, tra case pianeti ed aspetti. Mi stupisce, indipendentemente dal fatto di come si evolverà, ma c’è perché in un modo o nell’altro persino ciò che seguirà dentro di me, parte da lì. E il mio tn me lo restiusce, come in uno specchio. E questo , crea dentro di me stupore, fascinazione….. solo per il fatto che ci sia. Quasi che al momento della nascita, pianeti e case, si disponessero per ricamare sulla tela, la trama e l’ordito di ciò che avrebbe segnato la mia vita. Cara Kla, non c’era stata imprecisione da parte tua, è solo che faccio fatica ad assimilare tutte le sfumature del la terminologia che possedete molto più di me. Tanti termini esulano dalla mia preparazione e finisco per equivocare. Mi rendo conto, che si diceva la stessa cosa. Sul teatro e le sue innumerevoli possibilità, tra gli adolescenti è un toccasana, per alcuni è davvero un mezzo di espressione fortissimo. Una collega aveva una ragazzina chiusissima, quasi schiva. Sul palco, il ruolo, la “maschera”, le permetteva quella sicurezza emotiva che non riusciva ad esprimere e ti assicuro che era un uragano. Sul valore poi del teatro come forma d’arte, da Goldoni a Pirandello, solo per citare due autori del teatro italiano è indiscutibile. D’accordissimo! Un abbraccio a tutte voi! |
a cura di LUANA |
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del 12/11/2009 00:35:11 |
sulla terminologia... prendila comunque con le pinze (almeno per quanto mi riguarda) perché non sono così convinta di usarla nel modo più adeguato...
sul quello che hai scritto a proposito del karma avrei qualcosa da aggiungere, ma preferisco agganciarmi ad altri interventi. ciao! kla |
a cura di KLA - LUANA |
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del 16/11/2009 13:48:33 |
Ciao Luana,
scusa se rispondo con tanto ritardo. Capisco quello che intendi dire a proposito della costrizione che sottintende la visione karmica dell'esistenza per ciò che concerne una singola esistenza, e sono d'accordo. Se ci fermiamo a considerare solo una singola vita, è chiaro che non potremo trovarvi la libertà incondizionata, proprio perché - anche se inconsapevolmente, almeno è cosí per la maggior parte delle persone - secondo quest'ottica la vita presente che si sta vivendo nella dimensione terrena non spunta dal nulla ma è essa stessa il frutto di altre innumerevoli esistenze precedenti, in cui ci si può essere piú o meno allontanati dalla strada che conduce al ritorno alla Fonte Originaria, al Fulcro dell'Essere, a Dio, o comunque lo si voglia chiamare. E se "la dritta via era smarrita", bisognerà impiegare tempo - nella nostra dimensione contessuta nello spazio-tempo, naturalmente - ed energie per cercare di correggere la rotta. Quanto alla "matrice" mistico-filosofica di questa visione, essa è molteplice. Noi occidentali contemporanei siamo abituati a pensare che la reincarnazione sia esclusivo appannaggio del buddhismo indo-sino-tibetano - quando in realtà, poi, molte correnti buddhiste negano che vi sia una sostanziale continuità individualizzata tra una vita e l'altra; la intendono piú come la continuità della Vita stessa, la quale si alterna tra esistenza e non-esistenza, ma senza che questo implichi necessariamente un'identità individuale di matrice animica, la quale permarrebbe solo durante l'intervallo dell'incarnazione per svanire al termine di questa, e sarebbe pertanto anch'essa una pura illusione. Da questo si evince quindi che secondo tali visioni, sarebbe persino scorretto e fuorviante parlare di "rinascita" - per "reincarnazione" propriamente detta si intende, in altre visioni, addirittura un altro concetto, legato però stavolta a una vera identità individuale - ma in realtà era una visione diffusa ovunque nel mondo, nell'antichità, dai culti misterici greci, alla religione druidica dei Celti, a quella della Kabbalah ebraica, e molti altri, e persino nel Cristianesimo fino al Concilio di Nicea del 325 d.C., quando per complesse ragioni socio-politiche ma sostanzialmente riconducibili alla volontà da parte della Chiesa temporalizzata di esercitare un maggior controllo sulle masse, venne "abolita" d'ufficio. Cruciale e particolarmente controversa appare essere la questione dell'individualità; alcuni esoteristi occidentali parlano di una sorta di "atomo-seme" contenuto nel cuore che alla morte del corpo fisico si trasferisce nei corpi via via piú sottili fino a collocarsi nel nuovo corpo fisico che nascerà sulla Terra, assicurando cosí una continuità individuale e permettendo un percorso di evoluzione spirituale, altrimenti difficilmente ipotizzabile, almeno nella nostra ottica "individualistica". Ma potrebbe anche questa essere una deformazione concettuale di natura culturale. Per altri, ciò che comunemente si intende per "anima" sarebbe prerogativa solo di una parte dell'Umanità e non di tutti. Ma sono questioni intricate, e fondamentalmente non conoscibili con la ragione. Comprendo comunque la malinconia che esprimi pensando al "sacrificio" di un'intera esistenza trascorsa a "tappare le falle" aperte in vite precedenti. A me personalmente darebbe assai piú malinconia pensare ad un'unica esistenza in balía del cieco Caso - che molti definiscono il dio degli atei materialisti, tirato in ballo ogni volta che c'è da spiegare l'"inspiegabile"... - che non sarà in alcun modo possibile riscattare con ulteriori opportunità. Bisognerebbe arrendersi all'insensatezza e alla vuota indifferenza del Tutto, ma per come la vedo io non è cosí. Non vuol essere, la mia, una "fuga" dettata dall'"horror vacui", ma un'intima adesione a una prospettiva che sento reale e autentica. Ma riguardo al Mistero che come dici tu non può essere imbrigliato e sfuggirà a qualsiasi tentativo della "rassicurante" logica di capirlo razionalmente, è verissimo. Ce lo insegnano anche gli sciamani americani - in questo caso Lakota-Sioux - quando definiscono il Tutto come "Wakan Tanka", che non significa "Grande Spirito", come nelle approssimative traduzioni cinematografiche, ma letteralmente "Grande Mistero". Indica un arrendersi a ciò che l'essere umano in questa dimensione limitata e limitante non può sperare di comprendere con i suoi pochi mezzi intellettuali, ma la cui comprensione deve suo malgrado affidare a quella parte di sé che sente far parte di quello stesso Mistero. È quindi un bellissimo invito a trovare il coraggio di "affidarsi" al Mistero. L'Umanità, infatti, solo comprendendo quella parte piú alta della propria essenza potrà sperare di conoscere anche quella di tutto ciò che è, che poi è lo stesso concetto espresso dalla celeberrima frase incisa sul tempio dell'Oracolo di Delfi: "Conosci te stesso, Uomo, e conoscerai l'Universo e gli Dèi". Ma per conoscere veramente noi stessi dobbiamo trascendere il pensiero in cui ci identifichiamo, e qui torniamo al punto di partenza della discussione. ::okok:: Un caro saluto |
a cura di ASTRO PER LUANA |
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del 16/11/2009 14:03:18 |
Ho dimenticato di aggiungere una precisazione riguardo al fatto che non vivo questo modo di vedere le cose come una "fuga dall'horror vacui"; se non vedessi la natura del mondo in cui la vedo, allora troverei a me consona la visione epicurea, riassumibile nella sua domanda: "se quando tu vivi la morte non c'è, perché la temi? Se quando c'è la morte non ci sei piú tu, perché la temi?".
Però, appunto, la visione delle cose che aderisce al mio modo d'essere, è un'altra. Ciao |
a cura di ASTRO |
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del 16/11/2009 14:06:12 |
errata corrige: "la natura del mondo NEL MODO in cui la vedo"
Distrazione nettuniana... |
a cura di ASTRO |
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del 17/11/2009 00:58:01 |
Astro e luana..
Sempre di più mi rendo conto di come sia difficile esprimere e condividere argomenti così complicati …. IL KARMA ..che trova spazio in filosofie-religioni che non esclude neanche la nostra in frasi che la parola di Dio ha tramandato.. Vorrei porre la mia attenzione però sul valore che attribuiamo ai simboli astrologici …che,a mio parere,non possono essere riduttivi…e per questo mi ricollego alle parole di Luana …quando parla di “scritto”in rx di ciò che doveva vivere in questa vita…Tu ora vedi in alcune configurazioni l’accaduto a posteriori..come me…ma non è così perché allora l’astrologia sarebbe determinista .. - nessuno può sapere come sarà nella realtà vissuta ..una luna congiunta a chirone è una ferita sul “femminile” ma non tutti coloro che l’hanno in rx devono necessariamente aver vissuto o vivere il mio trauma come …e il mio reagire a quello…che è registrato altrove sempre come funzioni che non determinano ... La stessa cosa vale per luana ..- manipolazioni –abuso di potere …non è detto che dovevano esprimersi col tuo vissuto ma in altre varianti e questo fa riflettere sulla potenza dei simboli e sul nostro volerli circoscrivere in eventi…Cio che resta è un femminile minato e come ..affrontarlo..accettarlo e mettere in atto quei cambiamenti che necessitano per tutta una serie di reazioni personali che inneschiamo e una possibilità di blocco.. Ciò premesso è lecito ..poi interrogarsi su karma o debito karmico ..e non ho prevenzione alcuna con chi decide di fare regressioni per scoprire quale pena sconta.. Qui naturalmente è in gioco qualcosa di ..grave ..mentre ritengo comunque che un filo karmatico noi l’abbiamo per una serie di irrisolti che ci vengono trasmessi e che noi poi trasmettiamo . . .. Ognuno di noi col suo bagaglio …..deve comunque giungere all’individuazione …. Era il fulcro della mia conversazione ma rimasto ..fermo in ..accenni e dubbi che non hanno avuto mai .. risposte.. Se è vero che il tema natale rappresenta le tappe della nostra evoluzione ..e quindi della nostra personalità..Astro io ho capito perché saturno è esaltato in vergine (ricordi?) in casa 6 ….qui siamo tutti uguali ..di fronte a una legge ..ci conformiamo ..spogliandoci dell’ego leonino ..qui si raggiunge quel processo di identificazione con il sociale più allargato…ma è anche la casa dove si dovrebbe ..cominciare a frantumare l’io …si comincia con le proiezioni..(casa 7) per dare spazio a individuazione .. Era per questo che chiedevo “siamo fermi alla casa 6 “? .. Questo post ..lo scrivo per la seconda volta..l’altro è sparito e molta la mia rabbia ..non riesco mai a riscrivere le stesse cose ..ma il succo c’è.. . Un sorriso e a presto cilli.. |
a cura di PER ASTRO E LUANA |
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del 17/11/2009 16:45:25 |
Mi accorgo solo ora che in questa stanzetta la discussione è andata avanti....
Ma quanto è bello leggervi. Sarà dura rispondervi Astro e Cara- c'è tutto- Cilli! Mi aumentano i dubbi. Torno più tardi |
a cura di LUANA |
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del 17/11/2009 23:00:13 |
Cara Cilli, la frase che mi ha folgorata, la posto in questa stanzetta. Credo sia più attinente. L'ego liberato dalla istrionicità leonina della V, che attraverso la VI inizia a frantumarsi sia avvia nella casa delle relazioni, per poi chiudere il cerchio in dodicesima.
Io non ho idea perchè saturno sia esaltato in sesta, ma condivido che la difficoltà maggiore risieda nell'accettare di "essere tutti uguali".. Persino per chi come me per tanto tempo si è identificata nella disistima... Sono rimasta folgorata, credo in qualche modo anche per "colpa" tua e dei tuoi interrogativi.... io l'ho sentita mia, questa frase, e come sempre accade, ho avuto bisogno di fermarmi un attimo a "respirare". Te la giro " nessun essere umano che ha calpestato il suolo di questo pianeta era stato - o era- diverso dagli altri. Pochi erano in grado di affermare che i grandi maestri del passato avevano posseduto le qualità e i difetti di tutti gli esseri umani, ma che questo non aveva minimamente ridotto la loro facoltà di ricercare Dio. /qui ho trattenuto il fiato/ Reputarsi peggiore del prossimo era una delle manifestazioni d'orgoglio più violente che conoscesse, perchè significava adottare il modo più distruttivo per mostrarsi diversi". Un bacio. Perdonami dei pasticci tra le varie discussioni. Aprofitto per correggere gli errori di battitura. Ma sono "distruttiva" al pc! Caro Astro, devo rimandare. |
a cura di LUANA |
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del 18/11/2009 00:28:48 |
Ciao Cilli,
che dire?, il tuo ragionamento sull'esaltazione di Saturno - vexata quæstio del forum di Eridano... - può andar bene, ma per come la vedo io ha un grosso difetto: è un ragionamento, appunto. Con questo voglio dire che non è "ragionando" che si arriverà alla soluzione della questione - ammesso che vi sia davvero abbastanza materiale per farne una questione... - perché per argomenti formalmente "indimostrabili" com'è in effetti questo, la Ragione può essere tanto abile da trovare fondamenti sia per una tesi che per quella opposta. Non per niente c'è chi si è premurato e tuttora si premura di trovare la dimostrazione logico-matematica dell'esistenza o dell'inesistenza di Dio, a seconda della tesi di partenza... e in entrambi i casi sembra che i ragionamenti "filino". La verità è che la logica quando si fa troppo astratta finisce con l'essere tauto-logica, e col "dimostrare" solo ciò che deriva direttamente dai presupposti che sono alla base dell'assunto di partenza. Io come sai, nel caso specifico, la penso diversamente, e in questo periodo ancora di piú - per vari motivi - "sento" Saturno affine alla Bilancia. Intanto, noto come Saturno sia apparso sincronicamente nei nostri due post, nel tuo qui, e nel mio tra le ceneri... e di Saturno in ambienti esoterici si fa un gran parlare da un po' di tempo... e credo che se ne parlerà sempre di piú nel prossimo futuro. Ricordi ciò che diceva la Morpurgo su Saturno? Ma lei disprezzava l'esoterismo, aveva una visione "bidimensionale", le mancava la profondità... però credo che a molte cose si sia avvicinata piú di molti altri. Io su altri testi penso di aver trovato "indizi" importanti che mi fanno decisamente associare Saturno alla Bilancia; ne ho accennato in parte nel post di qualche mese fa sulla Bilancia, ma poi ho lasciato stare, diventava molto complesso e vedevo che l'argomento non aveva presa. Ma ne riparleremo, semmai. Per Luana: non ti preoccupare, vorrei ancora aggiungere qualcosa anch'io sul karma, lo faremo con... kalma! ::ok:: A presto |
a cura di ASTRO |
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del 18/11/2009 12:36:52 |
Ciao,Astro, sì...ti risponderò con
K-alma ... Chissà se poi non lo sto facendo già. Cara Cilli, ho letto, tempo fa, senza intervenire, molte tue discussioni, quella del "destino", quella delle sincronicità, così, come tante tue parole, le ho poi ritrovate- casualmente o sincronicamente se si preferisce - all'esterno..... Stamattina, ancora i tuoi interrogativi e gli interrogativi di questa discussione, in una e-mail. Mi chiedo, se non siano le briciole di pollicino nel bosco, da accogliere senza comprendere, consapevole, tanto e poi tanto, che a me la logica rassicura. Chissà se l'interrogotivo di fondo, non risieda,poi, nell'imparare ad usare entrambi i "poli" ragione ed "intuito", senza separali. Imparare cioè ad identificare, quando sia il caso.. di affidarsi all'uno o all'altro, senza "risolverli" in conflittualità dualistiche. Forse il senso di saturno in bilancia? Venere e Saturno? Ma integrandoli? Quella sesta, che cede il posto alla settima, casa della bilancia, per poi concludersi in dodicesima? Faccio un copia incolla...a me paiono proprio briciole di Pollicino.... "I grandi insegnamenti, all'unanimità, danno risalto al fatto che tutta la pace, la saggezza e la gioia dell'universo sono già dentro di noi; non dobbiamo guadagnarle, svilupparle o raggiungerle. Come un bambino che stia in un magnifico parco con gli occhi strettamente chiusi, non abbiamo bisogno di immaginare gli alberi, i fiori, i cervi, gli uccelli e il cielo; dobbiamo soltanto aprire gli occhi e vedere che cosa c'è già qui, che cosa siamo già, non appena smettiamo di fingere di essere piccini o peccatori. Si potrebbe definire quasi tutta la pratica spirituale semplicente come esserci, identificare e arrestare, identificare e arrestare, identificare e arrestare: identificare le innumerevoli forme di illusione che indossiamo e darsi il coraggio di arrestarle tutte. A poco a poco, in profondità dentro di noi, il diamante si lustra, gli occhi si aprono, l'alba si mostra e noi ci trasformiamo in ciò che siamo già. /Tat twam asi/: Tu sei Quello! (*Bo Lozoff ) Identificare e arrestare: saturno? |
a cura di LUANA |
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del 18/11/2009 18:10:11 |
cara Cilli e tutti
premetto che le argomentazioni per una tesi e per l'altra ci sono, se no non saremmo qui a discuterne. Ma devo dire che ho riflettuto a lungo e ora non ho dubbi sulla mia tesi...ma ammetto che ci possono essere idee diverse, ovviamente. Prima di tutto penso che, facendo questo tipo di analisi della sequenza delle case non possiamo definire i pianeti in termini assoluti...cioè non possiamo dire "urano è l'idea...mercurio è la comunicazione...ecc" perchè sappiamo bene che nel loro domicilio ed esaltazione assumono delle sfumature diverse, quindi il mercurio della III non è lo stesso del mercurio della VI...e nemmeno di quello dell'VIII.....vero ?? Ora tu dici, come si passa da un sole ego ad un io cosciente senza l'interiorizzazione di regole e limiti di saturno?? Io ti rispondo che in VI l'io, semplicemente, si RIDIMENSIONA...attraverso il confronto (mercurio) la ripetizione (Y) in mezzo ad una massa che è COME lui, non migliore, non peggiore, ma come lui (urano ), comprende che non è UNICO come pensava (casa V) ma è come gli altri. Poi, Cilli, come si potrebbe rappresentare in VI il concetto di massa se non con urano....??? saturno non parla certo di massa....ma di regole che segnano un confine che in VI non è ancora stato definito, perchè non c'è ancora la consapevolezza tra dentro (conosciuto) e fuori (sconosciuto). Qui il concetto di LEGGE non è ancora concepibile, Cilli, perchè la legge implica il riconoscimento dal DIVERSO DA SE'.....la legge serve per porre dei confini...per arginare...per delimitare....esattamente quello che fa saturno in VII. Per me è chiaro che in VI si raggiunge la completezza dell'io, che è completo PROPRIO perchè si riconosce COME gli altri...poi incontrerà l'altro in VII e questo incontro segna il confine....tra sè e l'altro...tra ciò che conosceva di sè e ciò che incontra fuori come "altro da sè".....in VIII questo confine non c'è più perchè ciò che prima era "altro" ora è stato integrato. Per me questo ragionamento fila. ciao lara |
a cura di DEVA |
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del 18/11/2009 22:29:35 |
ciao a tutti!
Mi aggiungo dopo tante riflessioni che questo bellissimo post mi ha sollecitato e parto dall'argomento di casa VI perchè proprio in questi giorni mi sono intaressata per studio personale all'asse VI/XII ed è quindi uno spunto che mi è utile per chiarirmi le idee. In effetti entrambi i ragionamenti qui proposti calzano e purtroppo ci troviamo sempre in una dimensione di polarità difficile da superare. Comunque si comunica e questo va sempre bene. Ci sono ottime argomentazioni su entrambe le posizioni, ma io vedo molto la presenza di Saturno in VI casa, a partire da un'altra dicotomia che è quella del Tempo, problematica rilevante nella Vergine. Qui abbiamo infatti la presenza di Y, tempo interiore, ciclico. E faccio un piccolo passo indietro per spiegarmi meglio. Si è parlato di frammentazione ed io parlerei, riferendomi alla casa VI, di inizio di integrazione delle parti. l'integrità ha molto a che vedere con i segni e le case di terra, a livelli diversi. La Vergine ha il compito di far funzionare tutte le parti che l'io ha sperimentato nelle case precedenti. L'ansia di perfezione e controllo del segno (far tutto senza errori), derivano dalla necessità di integrare, strutturando e dando forma all'io. dare forma mi appare molto saturniano, oltre a tutto ciò che è stato detto rispetto a regole, leggi, burocrazia, doveri e quant'altro, sempre materia di un saturno in fase di strutturazione che avviene ancora attraverso un'autorità esterna. la presenza di Y, dicevo. Y, fino alla V casa,ha conferito il senso di un tempo ciclico, interiore. se pensiamo ai bambini (la V casa corrisponde ad un'età compresa tra i 4 e i 6 anni) e a quanto sia difficile, impossibile fino ai 6 anni, far comprendere loro il concetto di tempo lineare, possimao capire quanto, in VI casa, che rappresenta l'ingresso alla scuola elementare, sia necessario inserire Kronos, la misurazione del tempo, la sua scansione in giorni, mesi, anni. E così in questa casa c'è un ridimensionamento anche un riequilibrio tra tempo interno e tempo "oggettivo", insomma, misurabile, che scandisce un ritmo interiore. le abitudini, il fare la tal cosa alla tale ora, danno stabilità in questa casa di passaggio tra il personale e il sociale. Come posso arrivare alla VII o all'VIII senza un abbozzo di strutturazione interna che mi permetta di mantenere un'individualità tale da non essere fagocitato dall'incontro con l'altro e aver altresì superato un egocentrismo che non mi permette di entrare in relazione? Mi rimane più difficile identificare la posizione di Urano in Bilancia, segno in cui trovo ancora moltissime attinenze con saturno...ma se penso alla mia venere in Acquario, forse posso arrivarci. Se rifletto sulla VII in quanto casa della relazione basata non su doveri o regole, ma sull'autenticità (Urano) del sentimento (Venere), sullo scambio paritario tra due individualità complete e diverse, allora Urano si colloca. Come riallacciarmi ora al discorso di base di questa lunghissima e feconda discussione? Mi lascio giusto il tempo per allineare ragione e sentimento...osservare le mie emozioni, per poter condividere il mio pensiero e tornerò tra voi. Plutone non mi dà tregua...e la mia luna-mercurio segue il kairos. un saluto a tutti |
a cura di WL |
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del 19/11/2009 03:02:09 |
Eccomi..
Sicuramente ..astro e lara e tutti .. Saturno in bilancia o in vergine è argomento che trova argomentazioni utili che potrebbe farci “convincere”o di una o dell’altra teoria o perché no di una terza se ci fosse… ..poi su ragionamento ..astro infatti le teorie sarebbero sempre da verificare in campo..e qui in questo spazio che è il nostro cielo natale..celeste e unico per ognuno di noi la sola parola esperimento mi fa ribrezzo… Ma purtroppo per potermi convincere di esaltazione di saturno in vergine qualche ragionamento ho dovuto farlo ..sia per motivare a me stessa il cambiamento di idea ..che proprio per accoglierla mi fa mettere in atto una funzione uraniana che potrebbe essere considerata incoerenza (3 mesi fa per me saturno stava bene in bilancia) mentre oggi mi fa parlare di nuova visione alla luce di imput ricevuti..e accolti. Parto da logistica ..e luna a 10 ° del cancro .. di fronte avrà saturno opposto e non urano (morpurgo). quindi ..... Saturno in capricorno (opposto alla luna) esaltato in vergine (luna-pesci) urano in acquario (opposto al sole) esaltato in bilancia (sole ariete).. ….e verificando sul campo direi che come femminile penalizzato ..luna-saturno lo è di più di luna-urano che avrà mille risorse per esprimerlo anche se difficile ..Al contrario sole-urano è una bomba per chi lo vive ..sempre sotto pressione di stimoli attivi .. E di domande a mò di urano :”Cosa c’è di nuovo ?”e il nuovo di urano viene dall’etere … Ora l’attenzione va ai termini .. ho usato il termine frantumazione impropriamente ..e spiego.. Nella casa 6 il bambino è nella scuola elementare è UN ESSERE GRANDIOSO(viene dalla 5) .L’io è abbagliato dalla sua luce e in casa 6 invece dovrà avviarsi all’essere " cittadino "all’interno di una PRIMA STRUTTURA che è la scuola ..Qui esistono leggi,regole da rispettare ,ordine ..questo per comprendere che dobbiamo essere ordinati secondo una gerarchia…e la specialità dell’io leonino non esiste più ..tutti uguali ..Una casa dove tutto ciò che viviamo è fatto di cicli e quindi riporta al senso di polarità..di flusso e riflusso.. Allargando .. Qui c’è il concetto di servizio .:.non sono un individuo …sono una persona che non vive per se stesso ma in una comunità dove io eseguo compiti “da catena da montaggio.” Cioè non ci si può sottrarre alla propria parte di lavoro .... . Il sistema non fa prendere coscienza che l’altro è diverso perché facciamo tutti la stessa cosa. E la casa 6 .chiude la parte inferiore dell’orizzonte rx dove appunto ..esiste l’inserimento .. in una struttura che darà da vivere e qui c’è conformità e nasce il senso del dovere che viene alimentato dal senso di colpa che sono funzioni saturniane ...e che rappresenta l’autorità nel senso che per avere garanzie istituzionali devo sottostare a regole .l’alternativa è uscire dal sistema (saturno non vieta) e di assumersi responsabilità di rischi ….e da qui in poi che c’è la scelta Qui non c’è accettazione di diversità, ….c’è la gerarchia e i ruoli ,rispetto di regole di convivenza .. Come fa Urano a stare in tutto ciò ? legato a una COMUNE dove chiunque è indispensabile perché diverso… ..non per gerarchia…non per ruolo …ma per la propria autenticità? allargando La bilancia ..è già etica per sé..tanto da dare connotazione di etica alla stessa casa 7 perché io riconosco l’altro …e non devo schiacciarlo… Urano fa cogliere opportunità ..con etica ..…non opportunismo.., non sposa l’eternità ..e non conosce condizioni di tempo…Urano non è per i contratti .. il nostro senso sociale e di mediazione che nasce con venere , completata da urano… Urano dice di rispettare le diversità ma anche cercare cooperazione..IN CASA 6 bisogna convivere con regole..che ci rende uguali . .urano è l’opposto perché sbandiera .la politica della solidarietà che comincia in bilancia interessata a rapporti a due e quindi imparando a vivere con l’altro ..mi abituo a potermi relazionare..(casa 11) "Proprio perché siamo diversi possiamo cooperare come ricchezza per l’umanità…:l’altro aiuta …a trovare una parte di noi …"(urano) Tutto ciò mi ha convinta…. Tra l’altro..ho urano in casa 6 e saturno in bilancia … Per l’esoterismo di saturno ….sì ..decisamente…astro ..ma torno…anche per luana..che ringrazio ..per ..ciò che raccoglie su mie folgorazioni alla mia compagna di banco che mi ha preceduta in questo post(ora lo leggo)…. A TUTTI. .i miei orari non sono da casa 6 …!!! cilli |
a cura di .CILLI-TUTTI |
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del 19/11/2009 07:00:58 |
cara Cilli
prendo atto delle tue considerazioni ma rimango convinta della mia ipotesi. L'errore, secondo me è continuare a identificare urano in VI come "il rivoluzionario"....no...secondo me quando parliamo di domicili ed esaltazioni stiamo facendo un ragionamento teso alla comprensione dell'evoluzione delle case (e quindi l'evoluzione dell'individuo) non delle PROPRIETA' dei pianeti....quindi urano in VI rappresenta la massa...il principio di uguaglianza caro alla vergine. Quello di cui parli tu, Cilli, è il confronto (mercurio) ripetitivo (Y)dell'individuo tra la massa (urano).....tutto questo credo che sia più che sufficiente per garantire la gerarchia e i ruoli, secondo me. Il semplice passaggio da una casa dove l'io è SOLO, UNICO E SPECIALE...ad una casa dove è uno tra i tanti....è già motivo per determinare il ridimensionamento, perchè volerci infilare saturno che esprime un principio che ancora qui non è stato interiorizzato ...??? La VI casa viene dopo la V e precede la VII....ma in VI non c'è ancora NIENTE da separare....e saturno SEPARA...segna un confine !!! La separazione, tra io e tu...tra dentro e fuori...tra i miei diritti e i tuoi diritti (legge) avviene in VII. Comunque, interessante scambio, ho avuto modo di approfondire ancora meglio l'argomento. ciao |
a cura di ARAL |
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del 19/11/2009 11:19:18 |
Lara .ti dico invece come la penso e come per me il susseguirsi di immagini ..simboli mi convalidano il punto di vista modificato..
Il senso di dovere ..è il primo principio di separazione ..di limti imposti da saturno ..perchè separa da madre protettiva e come immergerà il bambino nella mischia di un’aula scolastica.così lo fa con l’adulto “nella catena di montaggio” ..dove tutto è perfezione ..e se un pezzo manca ..va in tilt un sistema..dove se parcheggio in doppia fila prendo la multa.. Il confine di saturno che è qui in questa casa è una funzione importantissima per la strutturazione ..per l’assumersi responsabilità ..in un contesto..che per forza di cose necessita di gerarchia ..alla quale devo sottostare…per vivere..Saturno qui …non limita ..le scelte ….individuali anzi ne misura la resistenza …nel senso che se non conforme a me devo assumermi le responsabilità di rischiare ..e essere il capo di me stesso per non dipendere da un ordine..Le scelte ( in casa 7 –bilancia che metterà all’opera l’etica che è gia nel suo archetipo nella relazione…a due come ho già detto) e nelle scelte ,una volta effettuate non permetterà di chiedersi “se non avesssi ..”se….. In tutto questo contesto sembra sminuire le funzioni di saturno …che proprio qui ..arriva puntuale con le frustrazioni..che fanno crescere e temprano in struttura ..dando imput per …superarle.. Saturno ti dice che non avrai una mamma tutta la vita devi accettare di fare scelte per conto tuo ..PRIMA SEPARAZIONE La sesta è un impatto con l’autorità ….e urano non può rappresentarla ...rompe i circuiti…--la latenza che in casa 6 ne qualifica lo status quo Quello di cui parlo è riconoscere(mercurio) nella ciclicità( Y) i limiti ..il confine (saturno) nella casa della gerarchia . .per poi in casa 7 riconoscere l’altro con etica –scegliere con tutte le opportunità offre da prendere al volo con l’outsider urano .che crea nuovi circuiti … Saturno e Urano sono opposti in quasi ogni senso. Saturno sta per tradizione, struttura, ordine, gerarchia, autorità e status quo.che in casa 6 si delineano Urano sta per la forza che cerca di rompere lo status quo e le vecchie strutture che Saturno cerca di preservare. . Gli ideali di Urano sono utopici in quanto tali poco consoni alla terra di casa 6 ..che pocò si confà al tipo virgineo che ne è cosignificante . Il capricorno sarà il ponte tra saturno e urano…(kronos e kairos nella ruota della fortuna)..per ritrovarli ..insieme in acquario con precise connotazioni per il collettivo.. Un altro particolare che mi ha convinta ..è che urano (trasformazione)non trasforma ciò che non è conosciuto..ed è in questo caso il serbatoio di tutto ciò che Saturno non fa entrare,che abbiamo rimosso e finisce nell’inconscio personale che saturno come protettore agevola .. Perché il risveglio comincia con i pianeti tran saturniani e il primo è urano? Perché fino alla casa 6 c’è uno”schema automatico”..e infatti i transiti di urano invitano a a essere consapevoli di CONDIZIONAMENTI ..( da casa 1 a 6)a liberarsi a quelli illuminando a tanti watt e a fare test sull’ACCETTAZIONE …chiedendo di non mentire e di rimettersi in gioco perché le opportunità sono tante. Resta che io parlo di casa 6 come casa di contratti..(tra cui il matrimonio perché venere parla di amore al di là di quello,non è Era),di lavoro..di salute e di gerarchia dove la differenza è subita e non partecipata e la massa è scala sociale che urano ribalta in collettività—comune-comunità dove il calzolaio e il medico offrono con la loro diversità un bene comune. Sicuramente sono argomenti interessanti di scambio ,lara ..WL ti ..ho letto poi……vale anche per noi come chiarimenti su qualcosa che all’epoca ..sai come mi sono accostata …per poter poi sposare la teoria di Lidia ..a presto a tutti.. cilli |
a cura di .CILLI-DEVA ..WL E TUTTI |
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del 19/11/2009 11:48:16 |
cara Cilli
SEPARAZIONE non si introdurre questo concetto se l'io non è ancora completamente cosciente di sè...e questo accade in VI, non in V. FRUSTRAZIONI non serve scomodare saturno per le frustrazioni, quando iniziamo a riconoscerci UNO come TANTI. CONTRATTI il contratto lo posso stipulare solo con l'ALTRO...e in VI l'altro non c'è ancora, la VI è la casa della burocrazia. ciao lara |
a cura di DEVA |
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del 19/11/2009 12:26:28 |
Giorno ragazzi ,sono stato invitato a venire qui .
Ho letto un po' sommariamente . Allora ,vi spiego come vi vede chi entra in questa stanza ,in questa discussione . Immaginate di essere stati invitati ad un party ,ad una festa di cui non si sa' l'ambiente ne' il tipo di persone che incontreremo.. Entriamo con punta di piedi ,silenziosi e siccome non conosciamo nessuno cerchiamo di fare amicizia con qualcuno,di relazionarci . Per farlo dobbiamo usare un linguaggio comune che ci permetta di scambiare ,di farci capire all'Altro . Ora immaginate che ogni invitato parli una lingua diversa dall'altro ;se gli invitati al party sono 50 ed ognuno parla una lingua diversa ,personale,un dialetto è chiaro che chi entra rimane smarrito ..ha difficolta' di comunicazione. - Vero -possiamo essere italiani ma se usiamo il cerignolano,il calitrano ,il genovese che sono dialetti ma anche se tutti italiani non ci capiremo lo stesso... Qui leggo linguaggi diversi ,incroci strani ,alla fine esce fuori un leopardo pezzato che ha la testa morpurghiana,le zampe karmiche ,la coda buddista ,la pancia della Tradizione (astrologica) etc...alla fine esce fuori un mostro ! dove ognuno se ne va per i fatti suoi..e nessuno capisce l'altro . Cercate di organizzare meglio il vostro pensiero altrimenti devo prendere l'aspirina per il mal di testa ..o qualcosa di alcolico per stordimi e buttarmi nella mischia .. No martini no party ! George |
a cura di GEORGE |
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del 19/11/2009 12:50:07 |
che bella immagine george...
nella differenza che notic'è comunque un individuo dietro..vero? ed è proprio ciò che esprimi rende per me (mi sono nutrita di morpurgo...poi sono andata avanti) ..una funzione uraniana... ognuno colga attraverso la diversità ...un modo per cooperare.. una conversazione lo è ... libertà è partecipazione.. poi ...a lara..non voglio insistere ..perchè mi ripeterei con esempi già fatti..ma ciò che dici nel tuo ultimo post..non trova in me ...corrispondenza.... dai..metteremo magari un post più avanti...magari ....così a un argomento astrologico ..partecipano in tanti..io qui ora poteri solo supportarlo con la tarologia.. naturalmente ..continuo a partecipare ...attendo gli altri..e a WL nessuno ha risposto.... cilli |
a cura di .CILLI |
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del 19/11/2009 13:49:48 |
cara Cilli
mi sa che la febbre mi terrà un pò lontana dal PC. ciao lara |
a cura di DEVA |
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del 19/11/2009 14:05:14 |
Forse non sai ma se chiedi a LIDIA perche' si è sganciata dalla Morpurgo ti dira' che la vision morpurghiana pseudo razional- scientifica è piu' "determinista" di quella della astrologia della Tradizione che pure tacciamo di essere determinista .
Volevo solo dare dei consigli altrimenti facciamo un colabrodo ;certo è piu' facile "usare" tante minestre a disposizione che ci permettono di spaziare liberamente ,dire di tutto ed il contrario di tutto a secondo di cio' che ci piace . Noi ingenuamente la chiamiamo liberta' di pensiero. Saturno naturalmente ci indica i limiti del nostro pensiero ma a noi junghiani - scusami Aldo Carotenuto che stai a miglior vita se ti faccio incazzare perche' tu pur essendo junghiano amavi essere definito un analista psicoterapeuta senza la postilla junghiano- ci interessa cio' che si cela dietro il nostro linguaggio ,cio' che si nasconde dietro quello che diciamo con le parole . Cilli non voleva essere la mia una arida critica ma un semplice consiglio . La discussione è partita bene e per magica sincronicita' si è inserita una sconosciuta che chiedeva lumi su questa individuazione- identificazione . Ho visto tanti interventi qui ,alla fine ognuno se ne andava per i fatti suoi personali - il mio consiglio è di sviscerare un problema alla volta ,capisco che con sole mercurio in gemelli hai voglia spaziare ma alla fine ci si puo' disperdere.. Come dice Saturno ogni tanto fermiamoci . Fermiamoci sulla sconosciuta che ci ha parlato delle sue "ferite" e su come aiutarla concretamente senza disperderci ...nell'Io personale . E' vero che il soldato (donna ) rayan non vuole essere aiutata ma diamo un aiuto concreto a cio' che ha chiesto ,non diventiamo dispersivi , diamo risposte concrete senza fronzoli come fa' Lidia nelle sue risposte . Vado a farmi un Martini.... |
a cura di PER CILLI |
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del 19/11/2009 17:03:15 |
george
ma va là..non ho pensato a critica.. anzi ..ho riso per tuo intervento... l'umorismo saturniano....che non dimentico.. io gareggio ..tra mercurio e saturno ..per ironia................... |
a cura di .CILLI |
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del 19/11/2009 20:01:18 |
Bene...vorra' dire che ci faremo una sbronza insieme di...Martini ma nel reale ..
Cin...Cin ale |
a cura di ALE |
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del 19/11/2009 20:12:09 |
George ?
Un tipo divertente ...teatrale , istrionico o ironico ? Boh !! Voleva sicuramente far sorridere ,l'aria stava diventando pesante...sicuramente ha valori gemelli . ale |
a cura di PER CILLI |
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del 20/11/2009 02:15:00 |
Per Arabello: sicuramente ognuno ha fatto le proprie considerazioni sulla base dei propri riferimenti e dei propri studi, idee, sensazioni, ecc., in proposito; non credo però che si possa dire che si parlano lingue diverse. Per rimanere in paragone linguistico, potremmo parlare semmai di "accenti" differenti, magari anche di varietà linguistiche... ma non penso che sia un problema, perché è proprio dal mescolamento delle varietà che escono fuori le "lingue" piú vivaci, interessanti ed espressive, come le lingue creole dei Caraibi, per esempio. Se vi fosse una lingua "monolitica", appiattita sullo stesso "accento", sai che noia... discutere non avrebbe neanche senso. E poi, l'Astrologia è cosí vasta che può ben accogliere diverse prospettive: tu stesso definendoti "junghiano", non arricchisci forse l'Astrologia di una prospettiva psicologica e psicanalitica del tutto peculiare rispetto alla Tradizione, che pure ti è assai cara? Inoltre non si può parlare di Jung senza parlare di Alchimia e relativa simbologia, e non si può parlare di Alchimia senza pensare all'esoterismo... un collegamento tira l'altro, aumentano le prospettive e le possibilità di allargare la propria visuale; "mitakuye oyasin", come direbbero gli sciamani Lakota, "tutto è collegato", e sono proprio le connessioni, ciò che oggi viene definito "interdisciplinarità", a costituire la ricchezza e la potenzialità dei confronti tra "locutori" di diverse varietà, e l'obiettivo è uno solo per tutti: aumentare la comprensione. Se non vi fosse la varietà, non ci sarebbe neanche il confronto, non pensi? Poi va da sé che il confronto deve anche mirare a trovare uno sbocco costruttivo, un terminale comune, per comprendersi senza che per questo nessuno debba pretendere di cambiare le idee altrui. Si tratta piú che altro di un processo "osmotico", che può riuscire piú o meno bene, o anche per nulla... ma è comunque stimolante cimentarvisi. È solo la mia opinione, in effetti. Parlando di facilità di comunicazione, comunque, credo che gioverebbe non poco anche e soprattutto non cambiare "istrionicamente" o "teatralmente" nickname ogni 2 x 3... Non è una critica, e nemmeno un consiglio; solo una battuta. Se per caso ti sposti da "quel ramo del lago di Como" per venire a Roma, un Martini te lo offro io, Mr. George... Ciao.
Per tutti: la discussione mi interessa e vorrei tentare di apportarvi il mio contributo in maniera piú specifica, ma forse come diceva Cilli, sarebbe meglio un post ad hoc, di argomento piú prettamente astrologico. Altrimenti si può anche continuare qui, se c'è accordo, e lo farei volentieri appena mi fosse possibile. Per il momento devo dire che, se dovessi scegliere la strada del ragionamento per tentare di stabilire la sede di esaltazione di Urano e Saturno, sottoscriverei in pieno quello di Lara... vedi?, e poi dici che non ci capiamo mai! Un saluto a tutti |
a cura di ASTRO |
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del 20/11/2009 10:20:46 |
caro Astro
ci capiamo, ci capiamo...è che come hai detto tu...ci piace un sacco discutere... ciao lara |
a cura di DEVA |
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del 20/11/2009 14:20:39 |
Capisco...
nell'azienda in cui lavoro - una multinazionale americana - c'è un sistema di avanzamento di carriera che avviene tramite job posting . L'azienda ha bisogno di un manager per coprire un posto vuoto e invia a tutti i dipendenti che ritiene opportuno sparsi in tutto il mondo una ricerca dell'uomo ideale . Il sistema di selezione usa in anonimato una peer evaluation ,in sintesi ti inviano una valutazione del collega che ha fatto domanda di avanzamento di carriera ;dalle risposte valutazioni che inviamo attraverso la peer evaluation della persona interessata gli americani che selezionano individuano l'uomo giusto ! Te best man ! L'uomo giusto al posto giusto ! Mi è arrivata una peer evaluation di una persona che non ho mai conosciuto . Mi sono rifiutato di farla ,di valutare questa persona perche' non la conoscevo . Mi chiama il capo americano e si incazza con me perche' mi ero rifiuto di fare una valutazione (sono anonime ) della persona . Gli dico che non l'ho fatta perche' non conosco la persona ( per dirla non conosco il suo linguaggio,la sua personalita',il suo mondo..) Mi risponde che per loro è tutto un minestrone e sono acccettate anche le valutazioni degli sconosciuti... Si trincera dietro una questione statistica che a me non convince molto.. Mi metto all'opera e faccio la peer evaluation alla persona sconosciuta ..mi diverto lo faccio diventare un eroe ,una leggenda .. Mi richiama il capo americano e mi spiega ...a noi non interessava cosa pensavi di questa persona ma quello che sei tu e abbiamo usato il "minestrone " !! Karmica ? possiamo benissimo discutere ho avuto una maestra di astrologia - Clara Negri - specializzata -nella materia ,possiamo " allargarci" come diceva un altro dei mie maestri di astrologia - Enzo Acampora - che restringeva le orbite degli aspetti .. cosi' evitiamo di vedere nella spazzatura cio' che noi vogliamo ..vedere ! Nella spazzatura è possibile scambiare quella che è una opinione personale per astrologia ma qui il processo non è quello della proiezione ma della "identificazione" . Grazie dell'invito ,Roma è la citta' di mio nonno gemelli ed ho fatto il ..pieno,semmai preferisco un incontro con Lidia - sono votato per il femmninile ..! |
a cura di ARABELLO |
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del 20/11/2009 15:26:18 |
Sinceramente avrei voluto evitare qualche precisazione, ma visto che è stato tirato in ballo “ il soldato Rajan”- io, pare, sotto altre vesti, - qualche parola, sento di doverla spendere .In primis, perché non amo stare al centro dell’attenzione, in secondo luogo, perché, pur apprezzando le intenzioni di George, qualche precisazione non posso demandarla.
Nessuno è tenuto ad indicarmi la “via”, né a darmi delucidazioni lessicali su ciò che potrei capire o meno, il problema, se mai dovesse porsi, riguarderà solo me. E la cortesia nella risposta, non è nemmeno dovuta. E’ un forum di discussione e ciascuno finora, non ha sentito la necessità di un moderatore e se si è spaziati da un campo all’altro, è perché- soggettiva visione- ognuno ha contributo con le proprie “conoscenze”, “competenze”, “visione della vita” “sensibilità” alla discussione. Ognuno, cioè, è stato semplicemente sé, ed ogni intervento ha messo in luce da angolazioni diverse, lo stesso problema, sviscerato in maniera completamente diversa. Che poi io abbia sentito l’abbraccio del forum, l’empatia profonda e una totale sensibilità, è altro. Lo serbo come qualcosa di prezioso e lo tengo dentro di me. Appartiene ad una dimensione diversa, quella interiore. Ma non è la mia “pscicoterapia”, via etere. L’ho persino scritto, che potrebbe persino essere “pericoloso” e lo ribadisco. E con questo non voglio ridimensionare il contributo e gli spunti di riflessione che di volta in volta ho ricevuto, gratuitamente e generosamente, da ogni utente. Sarebbe pericoloso, nella dimensione in cui dovessi assorbire “acriticamente” ogni spunto di riflessione, ancora di più se mi affidassi completamente ad uno strumento- l’astrologia- uno tra i tanti per conoscermi. Io non potrei mai farlo, ma questo riguarda me e solo me. Peggio , se lo facessi, delegando ad altri, la facoltà di “guardare al posto mio”, perché anche questo naturalmente spetta solo a me. Se poi qualcuno pensa di contribuire alla discussione, assumendo nick diversi ed esponendo anche le opinioni più radicali, libero di farlo, ma si rispetti i 160 precedenti interventi . Significherebbe banalizzarli e questo non è corretto. Non si chiama solo “libertà di pensiero”, si chiama anche “rispetto per l’altro”. Se non c’è l’uno, difficilmente ci sarà anche l’altro. E’ anche la mia, solo un’opinione. |
a cura di LUANA |
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del 20/11/2009 22:33:45 |
Vero ,è stato tirato in ballo il "soldato ryan" ...
Una guerra senza risparmi;pur di salvare il soldato Ryan moriranno tanta gente ,lui soldato non si accorge di nulla ,di cio' che gli sta' succendendo attorno ,dei tanti soldati che moriranno per lui ..non sa nemmeno da che parte sono i suoi "memici" ,non sa riconoscerli ,scambia amici per nemici.. Una guerra a tre persone : "la vittima" da salvare ,il "violentatore" il nemico da ammazzare e l'altro il terzo tutto votato a morire per "proteggerla " . Triste Storia... |
a cura di SENZA NOME |
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del 20/11/2009 23:05:40 |
Si chiama " sindrome da rimessa in atto del trauma"
Il soldato Ryan da bambina nessuno ha impedito che le facessero del male , quindi lei non ha imparato a riconoscere,a distinguere dov'è l'amore e dove non c'è ,non conosce l'amore ,non sa distinguere amici e nemici , confondere il violentatore per salvatore ;il terzo che vuole salvarla si accorge che proprio perche' il soldato ryan non sa distinguere l'amore con il disamore vive in una costante angoscia di paura perche' sa' che la vittima - violentata da bambina - è attratta dal violentatore. Vittima della sua impotenza/attrazione verso il violentatore il soldato rayan non puo' evitare l'evento cosi' il terzo - il salvatore- si trovera' con il soldato Ryan in una fosso a difendere con il suo fucile i tanti nemici (violatori) che vorrebbero portare via il soldato Ryan.. E' cosi' senza "nome" ?? Io sto' un po' brillo per via del Martini ..e sonnolente George |
a cura di PER SENZA NOME |
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del 20/11/2009 23:17:50 |
Piu' o meno ,il problema è che il soldato Ryan è una scorpione e....le cose..si complicano !
Non vuole essere aiutata ,ne' salvata ! ..è attirata dal violentatore (marte venere congiunta quadrata a plutone,a urano,a Saturno ...a kirone -.... Dimmi tu come fare ? George ! |
a cura di ? ? |
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del 20/11/2009 23:33:31 |
IL caso è davvero difficile ;come si fa' a salvare una "ferita" cosi profonda? se il soldato ryan non vuole essere nemmeno aiutata ;scambia amore per disamore proprio perche' da bambina non ha conoscociuto la differenza ,non è stata aiutata ..e quindi non sa distinguere nemici ed amici ,è facile che si trovi anche dalla parte dei nemici e pensa di essere nell'Amore ..
Una idea c'è l'ho ma prima chiediamo consiglio a lidia ,io non di certo non sono autolesionista e voglio salvare tutti !Mi trovo nella buca ,solo con il soldato ryan accerchiato da nemici e mi sono rimaste poche munizioni per difenderla... Con quegli aspetti natali il soldato Ryan trovera' sempre violentatori..o sara' sempre depressa nei manicomi Aspetta che chiamo Lidia .. Clooney |
a cura di ..... |
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del 21/11/2009 00:06:16 |
Cari amici ,non so' chi ci sia dietro questi scambi ma sono bellissimi .Chi sei??
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a cura di GIUSY |
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del 21/11/2009 00:42:31 |
Bene, vedo che l'"one man show" continua alla grande, anche a ora tarda...
In ogni caso, penso che la differenza tra un buon minestrone e una brodaglia buona solo per la spazzatura, sia piú sottile di quanto si potrebbe pensare. Gli ingredienti possono anche essere gli stessi... è il dosaggio di ognuno a fare la differenza tra un piatto prelibato e una schifezza... Non dubito che tu sia ferratissimo per ciò che riguarda ogni "declinazione" della scienza degli astri... proprio per questo mi sembravi il meno adatto per parlare di "purezza linguistica"... Clara Negri? Ho trovato diversi suoi lavori, anche interessanti, sicuramente. L'ultimo proprio alcuni giorni fa... magari quello un po' meno. In pratica, una sostanziale apologia satanico-luciferina in salsa ufologica, con una spolveratina di teosofia blavatskyana, il tutto sulla falsariga delle piú che discutibili teorie sitchiniane... a proposito di "minestrone", eh..? Decisamente piú vicino alla spazzatura, in quel caso, forse per questo ne ha omesso la fonte principale... Quanto all'invito, non ti preoccupare, è risaputa la tua "vocazione" nei confronti del Femminile... sono andato a colpo sicuro, ero sicuro che l'avresti declinato... per questo te l'ho rivolto! ::mrgreen:: Per Lara: |
a cura di ASTRO |
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del 21/11/2009 08:56:16 |
Niente è mai dato per “scontato”. Persino gli esiti di una discussione nella rete.
Mai avrei voluto leggere quello che ho letto, benché la logica, mi dica che nessuno è responsabile delle azioni altrui. Ma non posso stare solo a guardare e sta parlando ciò che non attiene affatto alla logica. Lo scrivo, qua, ma avrei potuto scriverlo anche nella discussione di Chiara o in tante altre. Persino quelle future. Non potrò mai, mai e poi mai, permettere che i miei interventi diventino il pretesto per rimandi personali, non desiderati. E non c’entra nulla il mio desiderio di non voler stare al centro dell’attenzione. Sarei io scorretta, se mi ostinassi a non vedere, finirei per imitare le tre celeberrime scimmiette. Vi mancherei di rispetto. Mi arricchirò leggendovi, come ho fatto da due anni a questa parte. In qualche modo, vi conoscevo ancor prima di prendere coraggio e infilare qualche farfugliata parola. Devo andarmene dal forum, ogni discussione sarebbe “trincea” ed “elmetto”. Né voglio che dobbiate indossarle voi per me. Non sono il soldato Rajan e nessuno “muore al posto mio”,cedo le armi. Credo, che facendo così, si possa ristabilire un clima di scambio sereno, lo spero. Ma lo faccio dando un abbraccio a ciascuno di voi, sentito e riconoscente. Ancora di più, perché è stato generoso e gratuito. Un bacio a te Lara, a Kla a Lilli1, Solerossella, Astro, ho sentito la vostra empatia e comprensione. Grazie con tutto il cuore. Mi siete cari. Cara Cilli , solo apparentemente ti lascio per ultima, un bacio un altro e un altro ancora. Le briciole di Pollicino, mi hanno portata da te. Abbraccio ognuna di voi- scusa il femminile, Astro, esteso anche a te- e spero in un arrivederci! |
a cura di LUANA |
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del 21/11/2009 11:07:57 |
Gentlemen qui ad eridanoschool si fa' astrologia psicologica ,a parte i giudizi che sono falsi e fuorvianti e inopportuni sulle persone che possono piacere o meno perche'arabello dovrebbe accettare il " minestrone" con la scusa della trans-intro-polidisciplinerita' se lui correttamente evita di parlare di argomenti fuori luogo?? qui si fa astrologia psicologica .grazie
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a cura di MIRIAM |
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del 21/11/2009 17:03:05 |
Ma il "coraggio" - virgolette d'obbligo, giacché si tratterebbe pur sempre di coraggio virtuale... - di presentarti solo ed esclusivamente con la tua identità unanimemente conosciuta qui, quello no, vero? Sarebbe chiederti troppo. Tu non devi accettare o rifiutare proprio un bel niente, sei stato tu a irrompere a gamba tesa in una discussione cui mai, neanche per un istante, hai mostrato di essere interessato a partecipare - ci tieni anche a sottolineare come tu di solito non ami partecipare a discussioni di gruppo, parole tue, quindi... - questa era una discussione libera, come tutte le altre su questo forum, dove nessuno deve rendere spiegazioni a qualcun altro delle proprie idee o degli argomenti che decide di portare all'attenzione degli altri partecipanti; starà poi a ciascun partecipante accogliere, ignorare, contestare, o fare qualunque altra cosa che rientri nell'àmbito di una discussione civile, gli argomenti proposti. Quand'è che sei stato eletto Guardiano della Soglia - di quella da non oltrepassare perché si debba sempre, in qualunque discussione, continuare a parlare di astrologia puramente psicologica - del Forum di Eridano? Che distratto che sono, dev'essermi sfuggito..! E parli di "correttezza", proprio tu, che vai a postare interventi invasivi sulle vicende personali altrui, senza neanche il succitato "coraggio" di farlo col tuo nick "ufficiale"? Tu non sai neanche cosa sia la correttezza. E adessa continua pure lo "show", non ho bisogno di aggiungere altro, anche perché so benissimo che comunicare con te è tempo buttato.
Per Luana: non c'è bisogno che rinunci a partecipare a delle discussioni quando ne hai voglia solo perché qualcuno non sa distinguere il confine tra lo scherzo e la molestia... ignoralo, in tutte le sue tante facce... chi ha bisogno di tante facce è come se non ne avesse nessuna, non esiste... a parte le precisazioni di cui sopra, nessuno si metterà l'elmetto per questo, non ne vale proprio la pena. Ciao |
a cura di ASTRO |
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del 21/11/2009 19:33:03 |
eccomi amici..
da tempo sono qui a condividere ..e mi rendo conto che gli argomenti possono anche spaziare ...ma con questo pur avendo toccato con voi tutti lo scibile ...che fa da concerto a un'astrologia psicologica..la stessa..questa che difendo da sempre proprio perchè tale non fa selezione per disciplina consorelle.. si è parlato di minestrone,beh..in realtà un minestrone delizioso e saporito che è servito a metterci a confronto e ...far comunque sempre coniugare di-versità ..in un rispetto che fa venire voglia,come si è letto,di andare avanti a fare luce su dubbi e teorie che qualcuno di noi sposa... detto ciò...mi rivolgo ad arabello da me stessa invitato a discussioni di gruppo proprio dopo sua dichiarazione ...da astro ricordata... ma partecipare.alessandro non vuol dire trasformare questo forum in un repartino psichiatrico....perchè supponendo di luana...anche di UNA IRREALE LUANA .ricordiamolo l'astrologia legge simboli che non determinano.. e che ..la ferita dei non amati poteva essere vissuta in altro modo..chi lo sa?.. quindi parliamo di funzioni psicologiche,di energie planetarie che ci rendono unici .... a presto....allora ..a tutti voi cilli |
a cura di CILLI |
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del 21/11/2009 21:51:50 |
Assolutamente non amo gli ambienti e le argomentazioni psichiatriche ,mi fai ricordare l'amico Pilia sardagnolo compagno militare della folgore sparito dalla circolazione perche' ricoverato all'ospedale psichiatrico di Padova ;sono andato a trovarlo e non mi è piaciuto come lo trattavano cosi' al ritorno a Treviso nel reggimento in cui stanziavo mi sono recato dritto..dritto dal capitano medico e subito dopo dal cappellano militare (quasi generale ) ;allora non avevi libri di astrologia quindi non avevo scelta su come muovermi ..è stata una bella esperienza entrare negli ospedali psichiatrici militari ,cancelli serrati a chiave che si chiudevano..dietro alle spalle ! alla fine pero' sono riuscito ad aiutarlo anche se ho rischiato di brutto ,il cappellano militare (quasi generale) è andato di persona a trovare Pilia e al ritorno mi ha confermato che avevo detto..la verita': non ho temuto nessuno nemmeno il generale di corpo d'armata delle mie azioni pur di salvare il soldato Pilia !
Li' ho visto di tutto (da chi si tagliava le vene a chi si avvelenava con le compresse per la depressione..) Non capisco i toni aggressivi nei miei confronti usati proprio da chi dice che ci "siano state dinamiche di aggressivita' reiterate di amore -sofferenza " ... Le dinamiche le ho spiegate guardando il tema del soldato rayan ! Solo e semplicemente astrologia psicologica ,niente di piu' . Naturalmente ho cercato di mettermi nei panni del mio personaggio ..e mi sono travato con un fucile in mano accerchiato dai nemici e dal soldato Bryan che aveva tanta voglia - chiamiamola coazione a ripetere - di passare dalla parte del nemico .. Un consiglio :quando andate a guardare un tema natale cercate di allargare il minestrone (astrologico ) perche' parlare di trasformzione è pericoloso se un plutone è in prima ( sestile al sole ) ma lo stesso si oppone al governatore dell'ascendente (un giove in settima) ...guardate tutto anche le progressioni e il resto (tipo saturno che quadra sempre al sgovernatore della settima -Giove mentre urano quadra all'ascendente .... Naturalmente poi ma dopo..come ti ho spiegato passiamo al Karma ed a tutti i minestroni che vogliamo perche' potremmo confondere cio' che è un problema psicologico per Karma. siccome non sono uno psichiatria ho chiesto un aiuto a Lidia per capire come si salva un soldato rayan ..! Il minestrone possiamo pure prepararlo ma poi bisogna saperlo cucinare ! alessandro |
a cura di ARABELLO |
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del 22/11/2009 00:14:39 |
ma qui potevi parlare di karma-trasformzione ...o no....
di depressione post interventi..di tutto ciò che emerge ..ma non a posteriori ... - alessandro -lo stesso tema natale del soldato rayan..potrebbe essere quello di chiuque..e neanche legato a luana . -potrebbe anche non esistere.???. ciò vul dire che appunto le funzioni possono essere discusse di un rx.... a prescindere da racconti letti...o confessioni ... a presto cilli |
a cura di CILLI |
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del 22/11/2009 01:11:29 |
Cilli , ma tu hai mai avuto un soldato rayan da difendere ? una Luana ?hai mai fatto una esperienza del genere?
Sei in un fosso ,ami Luana e devi proteggerla ma Lei vuole morire per forza ,consegnarsi al nemico ....( sai chi è il nemico in una sindrome da rimessa in atto del trauma ? ) .Sei circondato dai nemici ,tra fischi ,bombe e proiettili ,ci sei solo tu nella fossa per proteggerla e Lei;sei angosciato perche' non solo devi combattere i nemici che sono visibili esterni ma anche i suoi nemici interiori ....invisibili vicino a Te . Io l'ho fatta questa esperienza . Sai come ti senti? Te lo spiego con le parole di Judith Viorst "Distacchi" "Separarsi da Lei è peggio che essere tra le sue braccia mentre intorno esplodono le bombe.Separarsi da lei è peggio che non stare con lei anche se la bomba è Lei " Alla prossima alessandro |
a cura di PER CILLI |
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del 22/11/2009 10:20:51 |
Caro Arabello, non ti offendere ma dissento dal definire il tuo amico Pilia "sardagnolo" (che poi sarebbe più corretto "sardegnolo" se proprio vogliamo tirare fuori i miei valori Vergine),
per conoscenza voglio precisare che una persona nata in Sardegna si definisce "sarda", per le persone dell'isola "sardegnoli" sono quelle bellissime creature erroneamente credute poco intelligenti chiamate "asini". Ho letto molti dei vostri interventi, non tutto per mancanza di tempo e voi siete molto produttivi, ma devo difendere non il soldato Ryan ma gli originari della Sardegna dalle imprecisioni per "rompere" un pò il clima di tensione che si avverte nelle ultime discussioni.... scusate se sono inopportuna lilli1 |
a cura di LILLI1 X ARABELLO |
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del 22/11/2009 12:52:27 |
Non so nemmeno perché stia scrivendo. Sinceramente non lo so, visto che c’è anche la voglia di congedarmi. Forse un “debito” del cuore alle persone di questa discussione.
Cara Cilli scrivevo delle briciole di Pollicino che mi hanno portato fino a te. “Coazione a ripetire”, dinamiche “contro natura ”, ferite del femminile. Donne, soprattutto, donne , dietro al pc. Rassicurata da questo, i miei post alle donne. Rispettando i tempi della discussione e rispettando i miei tempi. Donne dicevo, ma non per sciocchi schieramenti, si è persone prima di ogni altra cosa. Ma la comprensione è sicuramente più femminile, per certe “ferite”. Poi si può anche dibattere affidandosi ai simboli o a tutto ciò che può esulare dal simbolismo,prezioso nella stessa identica misura. Forse persino di più, ma questa è una mia soggettiva visione della vita. Arabello, io so cosa è il Tsr. Perché lo vivo sulla pelle, indipendentemente se viva o non viva una relazione sentimentale. O almeno, per tanti anni nella mia vita lo sono stata. Ma ribadisco che sei stato scorretto a parlare in mia vece. Non dovevi farlo. Mi sono sentita violata. Parli di pscicosi, ma non è una malattia psichiatrica. Se ne esce. Fortunatamente se ne esce. Può essere scambiata per malattia psichiatrica. Persino la diagnosi può oscillare e si può essere di volta in volta “etichettati”, nei casi più estremi, quando l’abuso è anche incesto- il violatore e il genitore non protettivo coincidono- da generiche “personalità multiple” a “borderlain” E liberarsi in questo caso dal sintomo di rimessa in atto del trauma è lungo e faticoso. Molto di più, ma persino in questo caso è possibile. Qui le dinamiche sono persino più pericolose, perché il farsi male è anche fisico: bulimia, anoressia, tossicodipendenze, tagli autoinflitti. A me è andata meglio: paziente affetta da “attacchi d’ansia” e “depressione”. Anche questo in linea, con le diagnosi psichiatriche. Dusty Millere, autrice di “Donne che si fanno male”, psicoterapeuta è la prova vivente, che se ne può uscire: è stata violentata nell’infanzia. La tecnica riabilitativa, proposta dall’autrice , per aiutare “persone come me” è aiutare la “paziente” ad integrare DA SOLA l’istinto auto protettivo, - Marte positivo che dà forza e non autodistrugge- usando le stesse modalità terapeutiche che si usano con le persone sopravvissute o a catastrofi naturali o ad azioni di guerra o ai crimini violenti. Si chiama “disturbo post-traumatico da stress”. E se ne esce. Se ne esce. E non è una passeggiata, non lo è affatto. E sul DA SOLA, due parole. Aiuto competente, perché il tutto deve partire dai ricordi spiacevoli, indagati all’inizio(cerchio esterno) con cautela e delicatezza, sino a quando affiorano i ricordi e si parla della propria dipendenza dal dolore(cerchio mediano). E qui si va in guerra: spezzare la segretezza,significa rivivere tutte le emozioni negative, significa rivivere la Rabbia furiosa e devastante, interiorizzata e autodistruttiva. Ed esplode come un vulcano e spazza via chiunque stia vicino alla “paziente”. Ecco perché in questa fase la paziente dovrà contare su relazioni positive- amici, associazioni no profit, persino un compagno se c’è , ma debitamente informato su cosa sta per accadere - e totalmente empatiche, rassicuranti, che riescano a “contenere”. La rabbia la si “cura” con la partecipazione al dolore, “piangendo assieme”, altrimenti tornerà ad essere incanalata autodistruttivamente, perché la vittima, penserà sempre di essere stata “brutta e cattiva” e di aver meritato addirittura promosso ciò che gli è accaduto nell’infanzia. Se accade tutto questo, finalmente si passerà alla fase successiva,(cerchio interno) spazzare via il marte-rabbia autodistruttiva-e sarà sviluppata l’autoprotezione(marte energia positiva). Visualizzando all’inizio la persona più protettiva della propria vita- mio nonno, nel mio caso- sino a quando la bambina-vittima, cederà il posto alla Donna, che impara a dire i “NO”e ad auto- proteggersi. So Arabello, quindi, cosa intendi quando dici, amare una “ bomba”. Perché io sto dall’altra parte- sarei la “bomba”- ma ti assicuro, che c’è tanta sofferenza. Si è conviti che si sarà sempre e comunque feriti, a maggior ragione se c’ è amore. E basta mezza parola per crederlo,persino un’inezia può ferite, ma per assurdo si finisce per “perdonare” anche l’imperdonabile. Dipendenza dal dolore. Credo – e siamo su piani completamente diversi- che mi sia successo, in qualche modo, anche in questa discussione. Confesso che ho sempre letto con “apprensione” ogni commento. Paura di essere ferita anche qui, su “terra neutrale”. C’è anche un malefico “disturbo della speranza”, sul quale le persone come me devono lavorare. E per assurdo la “cura”- e con questo torno alle argomentazioni iniziali- non passa solo attraverso la psicoterapia,ma soprattutto attraverso relazioni- positive . Sarà un caso, che l’ultima storia sentimentale che ho vissuto dando l’anima, si sia arresa tra le pagine del saggio della Miller? Assurdo perché lo avevo ripreso in mano, per cercare di capire, come mi si “percepiva” all’esterno. Assurdo perché stavo- e per inconsapevolezza- innestando attraverso le mie difese, le difese dell’altro. La guerra, insomma. Sono cosciente, però, di “come funziono” . Questo è il mio “qui ed ora”. So di avere molti problemi, ne sono consapevole. Punto, mi basta. Accennavi ai miei transiti, sicuramente mi sto trasformando. Come? Posso dire quello che “sento”. Tanta voglia di relazioni positive, dare ed avere, crescere insieme agli altri, ponendo i paletti necessari staccando nettuno dalla mia luna- usare finalmente i NO che servono e li userò, conscia anche di poter “strafare” non avendoli interiorizzati positivamante- ma non ho voglia alcuna di relazioni sentimentali. Ma è indotto, questo desiderio di allontanarmi da un rapporto a due. Temo che potrei correre ancora il rischio, di “nutrirmi” della immagine riflessa dall’altro, di attaccarmi all’immagine data di riflesso, positiva o negativa che sia. Farmi male e far male. Ed è straziante se c’è amore. Devo guardarmi da sola, senza dipendere. Devo guardarmi dentro, aperta alla vita, ai miei mille interessi, alla mia “esplosiva “ curiosità intellettuale, assieme ad un faticoso e necessario percorso interiore, senza scagliare accuse su nessuno e posso “imparalo” solo se inizio a non accusare me. Per assurdo la “cura”- e anche con questo torno alle argomentazioni iniziali, - non passa solo attraverso la psicoterapia,ma soprattutto attraverso relazioni positive. E questo secondo me, rimanda a qualcosa di più complesso rispetto alla sola astrologia o alla sola analisi. Lo trovo in linea, con la disarmante semplicità di parole secolari , quelle stesse di un GRANDE MAESTRO D’INTERIORITA’. “Amare gli altri, come se stessi”. Come se stessi: nè di più, né di meno. Credo di essere in linea con ciò che mi richiede plutone sestile sul sole. E i transiti sul sole li ho sempre “sentiti” o perlomeno “capiti”. Un richiamo alla mia individualità, un richiamo a non aver paura ad usare un pizzico di salutare “egoismo”. Imparare a mettere i confini senza l’abnegazione,senza riviverli innescando relazioni di sofferenza, di dipendenza alla sofferenza, serenamente e senza fretta alcuna. Amare me. Volermi bene. Distruttivamente difficile, ma passaggio obbligato. Non vorrò mai più “ferirmi”, né ferire. Perché se è amore, non ti rialzi. Devo imparare a farlo, prendendomi per mano. Voglio imparare ad “usar-mi”, bello e brutto. Ma so di non avere le “coordinate sentimentali” per farlo compiutamente, quelle affettive, invece le sto adoperando, è un sentiero è meno minaccioso. Poter dire alla mia amica, non riesco a “reggere “ tutta la tua sofferenza, è solo un piccolo, passo ma sto imparando ad ascoltarmi, a sperimentare ciò che riesco a fare o non fare. Sto imparando a “camminare”. Per poter amare invece un uomo, sono ancora più indietro. Sto carponando. E mi sconvolge, ancora di più, poter ferire, più che poter essere ferita. Buona domenica! Chiedo scusa per il lunghissimo post. Spero di non dover più personalizzare . Sto imparando a comprendermi , anche col confronto astrologico e relazionandomi con tutti voi. Con tanta tanta calma. E’ una richiesta sentita, spero sia accolta. Lo desidero, tanto. Smettiamola,poi, con questo linguaggio d trincea- certo detto da me fa sorridere- ma sarebbe bello. |
a cura di LUANA |
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del 22/11/2009 14:32:39 |
Carissima Luana, ho letto con molta attenzione la tua lettera e l'ho trovata di una maturità IMMENSA.
Il percorso che stai facendo è il percorso di una persona consapevole che le ferite che ci sono state inflitte da piccoli, e tu hai subito una ferita ENORME, devono trovare la possibilità di essere curate nel modo giusto, e mi congratulo con te per come lo stai facendo. Accoglimento, comprensione, attenzione, essere privi di giudizi e di pre-giudizi, protezione...sono tutte cose che servono per poter rimettere in scena quel DOLORE che chiede di essere accolto e che tu porti dentro, sono sentimenti che devi trovare, innanzi tutto, dentro di te, e con grande coraggio stai affrontando quel DOLORE che ha bisogno di essere ascoltato per potergli dire: NON MI FAI PIU' PAURA. Vedrai che il tempo ti aiuterà a reggerti in piedi anche dove adesso stai "carponando", del resto è un percorso obbligato prima di riuscire a camminare da sola. Cara hai tutta la mia comprensione, non arrenderti mai. Ciao, una caloroso e sincero saluto |
a cura di LILLI1 |
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del 22/11/2009 16:17:32 |
Puntualizzo un'ultima cosa poi chiudo con questa sterile polemica. Se si va a scorrere all'indietro la discussione, ci si accorge di come all'astrologia karmica non sia stato fatto che un vago accenno da Luana; da quell'accenno è poi nata una discussione che aveva il proprio fulcro nelle varie accezioni di karma cosí come vengono interpretate da diverse correnti mistico-filosofiche, tutto questo senza piú nessunissimo aggancio con l'Astrologia karmica. Il discorso verteva sul concetto di karma in sé, nessuno ha fatto riferimenti al tema di Luana, o ad altri, scambiando "psicologia per karma", o chissà cos'altro. Semplicemente il discorso era un altro... quindi diciamo anche che oltre a saper cucinare un buon minestrone, e prima di dire che è venuto male, bisogna essere in grado di capire cosa si sta assaggiando!
Saluti sparsi... |
a cura di ASTRO |
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del 22/11/2009 22:07:09 |
Ragazzi ho Luana al telefono - con cui ho una relazione da tre anni circa -mi sembra che le Vostre " opinioni" pure sull'amico Pilia che simpaticamente ho definito sardagnolo siano non solo sbagliate ma ..sballate !
E con Luana caro astro continueremo ad ..assaggiarci .. arabello |
a cura di PER TUTTI |
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del 22/11/2009 22:13:26 |
...infatti...luana cara..
il sapore di guerra di trincea sinceramente ..non lo comprendo in questa conversazione.. vero che ha permesso di spaziare ma altrettanto vero è che di karma abbiamo parlato quel minimo ..proprio per non intercettare valenze con il mio o il tuo rx o quelli di altri... cara luana ..tu mi dici che hai seguito le tracce di pollicino ..beh ne sono più che convinta visto che i traumi non sono misurabili e che portano a risvolti da parte nostra imprevedibili ... se ben ricordi ..ti parlavo di sintomi che poi prendono il sopravvento..tutti sono un depistare dal dolore stesso mettendo in atto una nostra modalità per stroncarci quasi.. conosco il trs ..ma era veramente lontana l'idea di trasformare con te ..e qui una conversazione astro-umanologica a Miller-terapia .. trovo invece ..e sento che ..con noi hai potuto mettere in atto "la compagnia non diffidente "e quindi ti ringrazio per ciò che hai dato di tuo.. con questo post che ritengo a tutt'oggi molto ricco.... un forte abbraccio . cilli |
a cura di .CILLI |
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del 22/11/2009 22:18:09 |
Come vedi cara Cilli hai sbagliato a pensare che non conoscevo questa Donna e che i suo dati potessero essere non reali....
A questo punto qualsiasi intervento mi sembra fuori luogo ,aspettiamo quello di Luana ( se lo vuole fare liberamente...) Baci a tutti ... :-) arabello |
a cura di PER CILLI |
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del 23/11/2009 13:53:17 |
arabello..
mi fa specie questo tuo dubitare ..su cose che non mi tangono..che tu conosca quella donna o no..non cambia nulla se non una considerazione … farti riflettere su come esprimo alcune mie considerazioni astrologiche VALIDE PER TUTTI..e non solo per Luana . "alcuni aspetti ..scritti in rx sono energie che non determinano eventi che poi si leggono quando vengono raccontati..e rapportabili a transiti..- etcc progressioni … E infatti scrivevo in post precedenti “supponendo di luana ANCHE DI UNA IRREALE LUANA,la ferita poteva essere vissuta in altro modo,chi lo sa?” Luana ha mantenuto comunque una sua identità sconosciuta perché dall’essere anonima per necessità ..ha dolcemente firmato col suo nome..ma la sua vera identità poteva essere il nick con cui si firmava prima… Ma questo ha poco conto.rispetto all’andamento della conversazione che poteva avere un seguito se portavi riflessioni generali su ferite e dinamiche postume a trauma.. la tua partecipazione poteva essere graditissima senza fare venire i giramenti di testa a leggeri nelle domande e risposte che ti dai e non far diventare una farsa una conversazione astro psicologia perché sei in grado di con-dividere …… a preso cilli |
a cura di CILLI ARABELLO |
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del 23/11/2009 20:55:41 |
Io e Te Alessa'..siamo una favola d'amore bellissima ..
Scusa se ti ho messo in difficolta',se ti sei esposto per me . Ti amo Luana |
a cura di LUANA |
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del 23/11/2009 22:41:19 |
ho visto solo ora l'evoluzione della discussione. non ho letto tutto, ma trovo veramente grave la piega che ha preso.
luana, hai tutto il mio sostegno, anche se mi rendo conto di quanto sia accessorio, dal momento che sei stata benissimo in grado di difendere con molto equilibrio la dignità della tua storia. trovo anche che l'affrontare con tanta sicurezza tutta questa ignoranza ti possa aver permesso di esorcizzare i fantasmi del coming out. io voglio vederla in questo modo e non pensare che una discussione così profonda e importante si sia conclusa in un modo quantomeno discutibile. credo che sia giunto il momento di fare chiarezza rispetto alle regole da rispettare nel forum, in primo luogo per quanto riguarda i limiti a tutela da interpretazioni fuorvianti e manipolatorie. chi, a differenza di luana, non avesse le adeguate conoscenze che permettessero di metterle in discussione, ne rimarrebbe pericolosamente invischiato, e ciò, ripeto, sarebbe particolarmente grave. un abbraccio molto forte, kla |
a cura di KLA - LUANA |
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del 24/11/2009 02:06:36 |
carissima ..
i miei orari sono particolari in questi giorni.. e collegandomi ho letto di risvolti.. Non so nemmeno da dove cominciare se non da un dubbio che ho avuto da subito quando Luana è comparsa qui ..dubbio che ho espresso a qualcuno ma non ricordo a chi.. Poi il nome..ma non il nick con cui si firmava ..l'anonima per necessità..che tale è rimasta .. Ora io comprendo che quei traumi possono capitare ahimè come anche altri ...e alcuni amici di questo post l'hanno sicuramente dovuto far riaffiorare con la forza del non aver rinunciato ..e questo a prescindere delle implicanze umane ed empatiche avvalla ciò che da sempre ..cerco di spiegare e che con luana (quando avevo certezza che non esiste) rimarcavo per funzioni ..energie planetarie che penalizzano un femminile(in questo caso) ma si può sapere dopo il come...Nessun astrologo a 30 anni ...o dopo mi poteva vedere il dramma che io ho vissuto...mentre esiste in rx traccia di ferita... Io trovo assurda la fine ..proprio perchè dimostra l'inesistenza di una figura ..e rasenta lo squallore .. ne prendo atto con un dispiacere .. al quale non posso rimediare che andandomene... è probabile che il mio tempo qui sia finito.. cercherò di curare il laboratorio ma voglio scusarmi con tutti ...per non aver comunicato il mio "sentire." a volte mi pesa...."sentire.." Un sorriso a te e tutti cilli |
a cura di .CILLI-KLA..TUTTI |
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del 24/11/2009 04:03:50 |
Ma va Cilli io sono con te...non c'è l'ho con te,rimani qui abbiamo tante cose da fare...non immagini quante !
Insieme faremo diventare eridanoschool la piu' bella pagina di astrologia . Io qui sono rimasto appiccicato all'inizio per via della biblioteca ,dei libri ,semplicemente fantastici...Per altro se andiamo via per causa degli imbecilli diamo un segno di debolezza ..e non siamo affatto deboli ! Se vai via tu vado via anch'io e sarebbe un vero peccato . Baci alessandro |
a cura di PER CILLI |
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del 24/11/2009 17:20:57 |
per quanto riguarda luana il dubbio rispetto a una possibile inesistenza non l'ho assolutamente mai avuto, contrariamente a forti sensazioni percepite in altre discussioni rispetto ad altri partecipanti, doppioni o cos'altro.
l'unica sensazione "stonata" l'ho avuta rispetto all'ultimo intervento firmato a nome di luana, che sicuramente non corrisponde alla persona che ha scritto gli altri post. ciao, kla |
a cura di KLA - CILLI |
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del 26/11/2009 10:33:15 |
Tranquilla non mi offendo ,chiamiamoli fraintesi ed equivoci ,diciamo che il tuo urano sulla luna e mercurio in questo periodo ti fa' propendere a rifiutare qualsiasi tesi che non sia la tua propria,cerca in questo periodo di stare piu' tranquilla..
Ok Pilia è sardo ! Baci arabello |
a cura di PER LILLLI 1, |
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