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IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - ASTROLOGIA E DINTORNI
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Astrologia |
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LEONE
discussione inserita da Ste |
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Carissimi, Lara si sta prendendo una (breve!!!) pausa dal forum e ha chiesto se altri potevano portare avanti l'inserimento dei post sui segni, da lei iniziato, che ha riscosso grande successo.... così, ho raccolto il suo invito e posto il Leone!
Sfavillante, magnifico e munifico, ecco il re dello Zodiaco che ospita, come signori del segno, il SOLE, l'astro che permette la vita su questa Terra e Y, signore del Tempo immutabile ...
Nel segno abbiamo anche Urano e Saturno in esilio, Nettuno in caduta ... (su questo attendo verifiche da voi, perché la situazione appare un po' confusa...)
Lanciato il post!
A voi i commenti...
Stefania
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RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 112 - Inserisci una risposta a questa discussione |
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A CURA DI |
inserita il 23/04/2009 00:23:03
- si tratta pur sempre di un equilibrio di parti .e dici bene proprio perchè il tuo sole leone risplendi in luce deve ..rispondere non solo alle funzioni saturnine ..ma a tutto ciò che il tuo tema natale indica globalmente e per settori..
a presto luna...credo che stè o aral daranno il via ..all'altro segno..
un piacere comunque lo scambio..e qui mi sembra che asc capricorno la maggioranza..
cilli
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cilli-luna |
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inserita il 23/04/2009 03:20:12
- Un saluto a tutti,
ho seguito la discussione, e gli argomenti interessanti sono stati parecchi. I piú stimolanti rimangono per me quelli legati alle presenze planetarie - e alle corrispettive "assenze" per esilio e caduta - del Segno, di questo come di ogni altro. Cercando di riannodare i fili delle tante cose dette, per ciò che riguarda la presenza di Y in esaltazione, Lidia ha detto che il Leone "possiede" il Tempo, e questo dà l'idea di quanto - con apparente paradosso - la sua misurazione sia un concetto "scomodo" per un Sole leonino all'incirca quanto lo è - anche se per motivi molto diversi e altrettanto diverse modalità - per un Nettuniano. Nel caso del Leone, definirei questo modo un po' insofferente di porsi nei confronti della suddivisione temporale, come frutto dell'"idea di eternità-immutabilità al servizio del Sole-Ego", vale a dire la convinzione inconscia dell'Io leonino che il suo "splendore" - vero o presunto, dipende dal caso specifico - sarà per sempre. Il concetto stesso di Tempo, però, cosí come rappresentato dall'accezione ancora in gran parte incognita dell'ipotetico Y, è probabilmente il piú vicino a quello di un'eternità atemporale, quindi sostanzialmente di un Non Tempo, o un tempo "acronico", paradossalmente. Secondo me - per come è stato presentato dalla Morpurgo e da ciò che si è potuto dedurre e postulare - è appropriato affermare che Y è il tempo presente, l'istante dell'"hic et nunc", ma questo solo se riferito a un istante "a-durativo", perciò - almeno dal punto di vista percettivo - non preceduto né seguito da altri, avulso da qualsiasi sequenza temporale cosí come concepita dalla classica suddivisione cronologica. Ne deriverebbe, quindi, una sostanziale "incoscienza" del Tempo "pratico", percepito dai nativi come limite e costrizione, che di conseguenza finisce per coincidere con una virtuale, o perlomeno inconsciamente anelata, condizione di atemporalità. La Morpurgo diceva che per il Leone passato, presente e futuro si fondono in un'unica "palla di fuoco", e questa mi pare un'immagine molto calzante. E qui mi pare che sorga, però, il problema probabilmente piú spinoso - a mio parere assai piú stridente della pur interessante questione della localizzazione delle sedi di esaltazione di Urano e Saturno in bilico tra Vergine e Bilancia - del suo schema di domicilii, esilii ed esaltazioni: se infatti Y rappresenta l'eterno presente, l'istante immoto, l'acronia da cui poi si origina il Tempo cronologico - e in questo senso, io credo, si può parlare di Y come di "inizio del Tempo", come una sorta di "la" che viene dato al "Cerchio del Tempo", che inizia a girare fino a che forse non verrà "riassorbito" dallo stesso punto d'origine, in armonia con un'arcaica concezione dell'"eterno ritorno" che caratterizzava il modo di porsi degli antichi rispetto al Tempo, e probabilmente molto piú vicina al vero di quella di un tempo lineare ingenuamente - "solarmente", si potrebbe ben dire... - sviluppata dalla nostra epoca scientista e positivista - qual è la giusta interpretazione dell'opposizione con Nettuno, il quale pure si contraddistingue per dissolvere la rigida successione temporale fino a renderla superflua? Y e Nettuno possono davvero essere considerati due opposti? Ammesso che sia davvero cosí, mai come in questo caso mi pare si possa dire che gli estremi si toccano, visto che diventa veramente arduo discernere le differenze concettuali proprie dei due simboli. Perché se Nettuno è sicuramente l'"anti-tempo", mi pare che altrettanto nettamente Y non possa corrispondere al Tempo "segmentato" che scandisce la nostra esistenza, che infatti è tradizionalmente associato a Kronos-Saturno, per "assonante intercessione" - per cosí dire - del concetto "laico" del "chronos" greco. È un discorso affascinante che porta lontano... mi rendo conto che la trattazione del Tempo per mezzo dei simboli dello Zodiaco e i suoi interessantissimi raffronti nella mitologia classica richiederebbe l'apertura di un impegnativo "post nel post", ma mi piacerebbe molto che fosse possibile prima o poi affrontare e approfondire l'argomento in quanto l'introduzione di Y nel sistema zodiacale da parte della Morpurgo - nonostante il suo scarso trasporto per la mitologia - secondo me va a completare astrologicamente la rappresentazione delle accezioni e delle sfumature del Tempo cosí come tramandate dalla tradizione del Mito, oltre a fornire ottimo materiale per speculazioni sul Tempo che implicano anche confronti con le piú attuali e avanguardistiche teorie scientifiche. Ma è un discorso lungo su cui mi piace speculare da un po'. Nel blog di Lidia, qualche tempo fa, si affrontò questo argomento nell'àmbito della trattazione delle trasparenze morpurghiane, ma anche in quel caso non era l'argomento principale e mancò modo di approfondirlo.
Rimanendo "centrati" sul Leone, comunque, e tornando alle componenti planetarie che lo caratterizzano per "carenza", su Saturno aggiungerei che in Leone può conferire - anziché senso del limite, responsabilità e rigore - freddezza, spietatezza e insensibilità, mettendole al servizio dell'ambizione e del conseguimento del successo personale a qualsiasi costo. Credo che mentre in Cancro il primo esilio di Saturno si caratterizzi per una mancanza di fermezza e di senso di responsabilità, e per una conseguente fuga dalle stesse e da tutto ciò che allontana dal proprio tornaconto e dalla piú immediata convenienza, quello in Leone possa dare come esito una mancanza di scrupoli, una spinta proterva verso la propria autorealizzazione non condizionata dal rispetto e dalla considerazione verso gli altri. In Leone, Saturno lo vedo acquisire una certa ferocia, una durezza coniugata a una lucida volontà tirannica anche crudele, un freno morale che viene a mancare quasi del tutto.
Sul fatto dell'essere "centrato" di cui parlava Lidia, similmente a quanto già espresso da Aral, anche a me non è ben chiaro come questo nel Leone si differenzi dallo stesso risultato ottenibile per qualsiasi altro Sole; ogni Sole può "centrarsi", ed esprimersi per ciò che è, mettendo a frutto le proprie specifiche qualità. E facendo questo, qualunque Sole può ottenere - spontaneamente, senza che debba pateticamente cercare di pretenderlo o piú o meno subdolamente tentare di indurre a manifestarlo - il giusto e naturale riconoscimento, acquisendo cosí caratteristiche da leader. Semmai nel caso del Leone questo riconoscimento è piú spesso un bisogno, che magari altri Segni sentono meno, o addirittura rifuggono, e perciò non manifestano. Questo penso che porti spesso il Leone a sopravvalutarsi e a sottovalutare di riflesso gli altri; infatti mi pare che difficilmente un Leone riconosca il valore altrui, sembra sempre che faccia una concessione se deve ammettere che in fondo anche qualcun altro può avere delle buone qualità oltre a lui... insomma, sembra fare un po' di fatica in questo. In ogni caso, noto però - soprattutto facendo un raffronto con il precedente post sul Segno del Cancro - come nel caso del Leone sembri comunque aver prevalso l'archetipo "lucente", nel senso che di "ombre" se ne sono viste pochine... e anche quelle poche sono state giustificate piú che altro con un paradossale eccesso di "luce" - per esempio, "troppo" generoso, ingenuo perché "troppo" leale e in buona fede, ecc. - quindi delle ombre "luminose" si potrebbe dire con un ossimoro, ma "ontologicamente" spogliate di vere valenze negative, se riesco a farmi intendere. Personalmente penso che per un Leone, anche quando riesca a esprimere sé stesso con naturalezza, questo non coincida comunque - almeno non necessariamente - con il conoscersi a fondo, perché probabilmente - in mancanza di altre caratteristiche nel proprio tema - per sua natura è sempre portato all'estroversione e alla proiezione di sé verso l'esterno, attività che mal si conciliano con l'introspezione necessaria per poter elaborare un'idea di sé che prescinda da ciò che può essere il proprio riflesso che di rimando riceve dal riconoscimento altrui, o per contro dalla sua mancanza. Ritengo che una perfetta "centratura" della propria individualità - ma è ovvio che non valga solo per il Leone ma per qualsiasi altro Segno - sia possibile solo conciliando gli opposti, e, oltre al già citato caso di Obama - indipendentemente dalle valenze e dalla rilevanza che il suo mandato avrà e che diventeranno patrimonio, speriamo in positivo, della Storia dell'Umanità tutta - ricordo anche l'ugualmente già citato e illustre nome di Carl Gustav Jung, anch'egli Leone con Ascendente Acquario in aspetto di opposizione al Sole. Sicuramente non un caso, mi sento di dire, tanto piú che proprio lui ha fatto della "coniunctio oppositorum" cara agli antichi alchimisti un cardine della sua concezione filosofico-spirituale. Probabilmente una gran bella "proiezione" di ciò che egli stesso era riuscito a fare dentro di sé!
Per Cilli: sai, fino a poco tempo fa anch'io ero convintissimo di quello che hai lapidariamente affermato tu a proposito della "dicotomia" Sole-Ascendente; pure io ero tranquillamente pronto a sostenere che l'identità profonda di una persona, la sua individualità, è rappresentata dal Sole, mentre l'Ascendente è solo la personalità, quindi la "maschera" superficiale con cui ci travestiamo agli occhi degli altri, e che il "progetto" del Sole è ciò che deve essere realmente identificato e portato proprio in superficie affinché possa "brillare" e realizzarsi. Ora, però - fors'anche perché Nettuno è arrivato finalmente a quadrare il Sole al grado esatto, e tante convinzioni piú o meno granitiche si dissolvono senza traumi, nonostante l'aspetto tradizionalmente ritenuto piú stridente, senza opporre resistenza... - non credo piú che le cose stiano cosí. Forse saprai che nell'astrologia esoterica il rapporto Sole-Ascendente è quasi diametralmente invertito. Nell'Ascendente si riconosce lo "scopo dell'Anima", mentre il Sole rappresenta la Personalità terrena, l'Ego, che però - qualora non venga utilizzato per riconoscere e perseguire l'autentica finalità dell'incarnazione presente - rischia di diventare un ostacolo sulla strada da percorrere, che può fuorviare e pretendere gratificazioni egoiche fini a sé stesse impedendo di riconoscersi come Anima incarnata con uno scopo da perseguire al fine di elevarsi spiritualmente. Ecco, sarà per quanto detto sopra, per il momento "nettuniano" piú che mai, ma pensando al mio Sole e al mio Ascendente, ora mi riesce piú facile identificarmi in questo modo piuttosto che ritenere che l'Ascendente sia una semplice maschera anziché una parte autentica - forse quella che lo è maggiormente - di me. Il problema semmai è questo, è che deve essere davvero autentica, ossia deve esservi davvero un amalgama tra Sole e Ascendente, il che vuol dire che non dev'esservi un "nascondersi" dietro ciò che di primo acchito si lascia involontariamente trasparire di sé, altrimenti davvero l'Ascendente rimane una vuota sovrastruttura inautentica, un infingimento perpetrato in primo luogo nei confronti di sé stessi; ma di contro non dev'esservi neanche una sua negazione, o meglio un suo "rinnegamento", che non farebbe altro che sviluppare l'egocentrismo e l'egolatria senza costrutto e possibilità di evoluzione non solo spirituale, ma anche psicologica. In fondo questa concezione non è troppo dissimile con quello che sostiene l'astrologia psicologica quando parla di Sole-Ego e di Vero Sé da individuare; anche in questa concezione il Sole-Ego può tentare di prendere il sopravvento cercando di ignorare le istanze del Sé perché non riconosciute. La differenza è che il progetto del Sole è ritenuto il vero obiettivo da perseguire, e il Vero Sé - che potremmo paragonare all'Anima - non viene localizzato in alcun punto del tema, mentre in una lettura esoterica si pensa che l'Ascendente possa fornire utili indicazioni sullo scopo della presente incarnazione, avvicinandoci alla nostra Identità Spirituale, ed è invece proprio il Sole - ecco il "ribaltamento" dei ruoli - a dover essere funzionale alla "scoperta" e alla valorizzazione del proprio Ascendente quale punto d'unione tra Ego e Anima. E poi - come ricordato da Luna - anche l'astrologia tradizionale - quante astrologie! - assegnava al Maestro dell'Ascendente un ruolo preminente in una carta, il che mi pare un po' troppo per una semplice "maschera". Naturalmente ciò che ho espresso è una mia opinione personale, frutto di domande e di incessante ricerca sul senso delle cose, in sintonia con il periodo, che però trovo comunque molto intenso e fecondo di nuove prospettive e visuali interiori.
Un caro saluto
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Astro |
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inserita il 23/04/2009 12:55:42
- ciao Astro,
non ho potuto resistere ed ora cerco di replicare in qualche mondo ai contenuti del tuo interessante post che mi ha fatto meditare un bel po'.
Non sono del tutto convinta del fatto che l'esilio di saturno porti il segno ad una spinta auto-realizzativa fatta di spietatezza e mancanza di scrupoli: saturno è collegato alla realizzazione materiale e alla "carriera" che per tradizione stanno in Xà casa. La spietatezza e la ferocia le vedo peculiarità da Capricorno- Scorpione. Sicuramente nemmeno il Leone brilla per qualità femminili (luna-venere) e non mi sogno neanche di dire che non sono autoritari, dispotici e assolutisti, tuttavia mi sembra meno forte qui, che non negli altri due, il concorso di Marte (in Capricorno con Saturno e in Scorpione con Plutone). Per carità, è vero che sotto questo segno si trova qualche dittatore con manie megalomani, ma mi pare che ce ne siano anche di appartenenti ad altri segni.
Questo lo dico anche perchè il Leone ha veramente bisogno di vivere alla maniera eroica, di dimostrarsi magnanimo nei confronti dell'avversario, di essere superiore, insomma. Poi è chiaro che, come dici tu, chi si identifica così tanto nella luce e non fa che proiettarsi esternamente, difficilmente giunge a conoscersi in profondità.
Io questo lo vedo non solo con il Leone, ma anche con tutti gli altri segni di fuoco: troppa luce finisce con l'allontanarli dalla propria ombra, che immancabilmente fa loro visita nel quotidiano sotto forma di inganni, truffe, dissesti economici, violenze e liti col prossimo. Ovviamente è sempre colpa degli altri, e loro erano sempre in buona fede... e siccome nessuno dei tre brilla per qualità mercuriali c'è pure da credergli. Tendono ad applicare la loro visione del mondo e della società a tutti quanti, rimanendo quindi scollegati dalla realtà.
Se è vero che le citate ombre sono pochine, non sono però di poco conto: presunzione, egotismo, invadenza, mancanza di rispetto del punto di vista altrui, auto-referenzialità, dispostismo,dogmatismo e arroganza (...ma sono poi davvero così poche?).
Poi pensavo alla solarità, al suo significato, e al peso che questa parola ha per il Leone. Il Sole è il centro del nostro mondo, è l'energia fondamentale che ci muove e ci permette di vivere, è la nostra "benzina". E' calore! Essendo una stella ha un'importanza "diversa" rispetto ai pianeti, perchè dal sole dipende la vita. Il Leone secondo me sente più di altri l'imperativo "IO sono il migliore" e cerca di adeguarvisi con gli strumenti che ha, primo tra tutti questo forte potenziale energetico (che nel fuoco si esprime nel fare) riuscendo a raggiungere spesso posizioni di comando e soprattutto di guida per gli altri. Si è discusso sulla mancanza di dubbi nel Leone, io penso derivi proprio dalla certezza tranquilla data dalla solarità, di essere "unico e speciale". Ovvio che il Leone brilla quando questa certezza l'ha fatta propria: nell'infanzia essa è inattaccabile, con l'adolescenza e la maturità la vita immacabilmente la fa vacillare e riappropriarsene per il Leone diventa il cammino da percorrere.
Io la vedo un po' così, ti ringrazio per tutti gli spunti che dai con i tuoi interventi,(su Y sinceramente mi trovi in fallo, non ho la preparazione necessaria ad affrontare l'argomento).
Meraviglioso infine il discorso rivolto a Cilli sul rapporto Sole/Asc. Indubbiamente tu stai vivendo la quadratura di nettuno al sole e questo ribadisce ancor di più le valenze del tuo Asc Pesci. Anche secondo me l'Asc non è una semplice maschera, è molto più condizionante a livello di comportamento e addirittura più conscio che non il Sole. Però non lo chiamerei "infingimento": è che lì abbiamo dovuto adattarci e nello stesso tempo definirci per sopravvivere nel nostro primo ambiente. E' un'impressione del mondo esterno che abbiamo avuto e in conseguenza della quale abbiamo adottato certi comportamenti. Certo è che, almeno per quanto mi riguarda, la prima cosa che guardo in un tema sono sole-luna-Ascendente, li considero un po' i 3 pilastri dell'individuo.
un abbraccio,
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silvias |
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inserita il 23/04/2009 14:16:00
- Ciao Silvias,
grazie per la risposta, replico subito perché mi ero già accorto che scrivendo avevo saltato un passaggio fondamentale cosicché è sembrato che io attribuissi le valenze che può acquisire Saturno quando si trova in esilio in Leone all'intero Segno... in realtà, appunto, volendo parlare dell'esilio mi era venuto anche in mente di affrontare le caratteristiche di Saturno quando vi si trova a cadere, solo che non l'ho specificato, ed è sembrato che quelle caratteristiche io le attribuissi al Segno tout-court, dovute alla "mancanza" di Saturno. Spero sia chiaro, mi scuso per l'equivoco, erano anche le 3 del mattino...
Parlando di dittatori, comunque, Hitler, anche se era Toro, aveva Saturno in Leone. Ma occorrerebbe una casistica piú ampia.
Sui Segni di Fuoco, concordo con te, anche se io distinguerei un po' il Sagittario dagli altri due; in lui non vedo tutta questa solarità, e in effetti è l'unico dei tre a non ospitare mai il Sole. Ma c'è Giove che ne fa le "veci", con risultati meno "calorifici", per dir cosí, ma ugualmente miranti a una fiduciosa, e spesso un po' ingenua, espansione verso l'esterno a scapito dell'autoconoscenza.
Riguardo all'Ascendente, ho parlato di "infingimento" solo nell'accezione negativa, cioè nel caso in cui non venga riconosciuto e lasciato in superficie, "sconnesso" dall'Io e privato della possibilità di amalgamarvisi.
Un caro saluto
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Astro |
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inserita il 23/04/2009 14:26:39
- Carissima, ho guardato il TN di tua mamma ed effettivamente ci sono diversi elementi che rendono "simili" le nostre genitrici!
L'unica cosa che mi sento di dirti è che, con quell'Urano in Cancro/12^ che la accomuna a mia mamma (13/08/1946 h.3.00 AN) il passare a "fare" politica lo vedo un po' arduo, nonostante quel bellissimo Giove in nona trigono al Sole Sagittario e nonostante Plutone così importante. Sicuramente mi dà l'idea di una persona con un grande senso di giustizia, ma il "mentale" per lei credo sia fondamentale, non so ... se fosse una ragazza giovane la vedrei laurearsi in Filosofia del Diritto!
Un abbraccio e apresto!
Stefania
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Ste per Silvias |
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inserita il 23/04/2009 15:11:04
- Astro carissimo..
Nella mia lapidaria …incisione dell’ascendente-sole ..devo essere stata così lapidaria da non far cogliere l’importanza che attribuisco ..all’ascendente nella prima parte della vita-proprio quando impossibile un’interazione tra componenti che fanno poi il nostro essere..nella globalità..
Si tratta di coniugare chi sono e come appaio ..e tra le due manifestazioni può esistere un abisso perché per es a 20 anni difficile –forse-sapere chi siamo.-.a volte anche a 60!!!!!!
Sai penso (non è il tuo caso )che i più sentano parlare di ombra o maschera e pensano a “cose occultate in negatività”..ecco l’ascendente io lo vedo come il cappotto che indossiamo …l’esteriorità che appare -il modo di pormi- il tutto in superficie fino a che la prima quadratura di nettuno e ancora prima il primo giro di saturno..non vanno a intaccare ..con funzioni diverse ..l’ego..-l’indipendenza e la trascendenza..
Credo che coniugare le differenze sia il riconoscerle in noi..e qui subentra anche urano …che con plutone ..termina il potente compito dei pianeti tran saturniani perche di quella persona con sole in un segno e asc in un altro e con certe dinamiche che il rx fa leggere ..non sia più quella persona ma una entità capace di far fluire anche gli opposti..e che..fa del cappotto e del sotto …un individuo che ..superata la la frantumazione …si avvia all’unità..
La frantumazione come funzione ..io –sé è concetto importante per astrologia umanistica ..e orientale..
Io pur essendomi nutrita di Morpurgo e senza nulla eccepire a tanta conoscenza ..trovo che ..il limite sia nell’espansione alle discipline ..psicologiche ,,e quindi a lungo andare alcune informazioni risultano sempre importantissime ma nel tecnicismo..
A me piace pensare che esiste l’oltre …
Sto scrivendo di corsa perché ci tenevo a condividere..ma …torno ….
Un sorriso a te e tutti.cilli
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cilli- |
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inserita il 23/04/2009 18:08:10
- Cara Cilli,
capisco bene quello che vuoi dire, solo che in questo momento sento di essere andato un po' oltre la concezione dell'Ascendente come "maschera" - senza voler attribuirgli con questo termine una funzione negativa - o come "cappotto", come anche simpaticamente ed efficacemente lo definisci. Io volevo proprio dire che ora lo "sento" come molto piú di un "involucro", ma come qualcosa con una sua essenza profonda che deve sicuramente interagire con l'Ego, ma non semplicemente in funzione dell'Ego. Non so se riesco a spiegarmi. Continuo senz'altro a pensare che Sole e Ascendente debbano "fondersi" perché dal loro amalgama possa scaturire un individuo nuovo e consapevole, ma ora nell'Ascendente vedo una funzione superiore, cioè quella di trascendere l'"Egoità" - se non si può dire lo invento ora, mi pare che "renda" - superando i limiti propri di una personalità necessariamente abituata a "muoversi" nella realtà materiale con tutti gl'inevitabili condizionamenti che questo comporta, per dischiudergli orizzonti piú ampi, che vadano oltre, "al di là", perché l'Ego è comunque qualcosa di "personalistico" che va senz'altro usato, ma che in questa concezione che ora mi sento di condividere, va "usato" come mezzo "esperienziale", potremmo dire, ma non deve diventare il fine. Altrimenti si scade nell'egocentrismo, nell'egoismo, e in tutte le altre forme di "egopatie". Poi forse anche nel nome è racchiuso un senso piú alto; "ascendente" - oltre al significato "tecnico" di Segno che sorge a est al momento della nascita - dà anche l'idea di "elevazione", qualcosa che possiamo utilizzare per guardare le cose da una prospettiva piú alta, meno terrena. Sulla Morpurgo, condivido in pieno: ho detto varie volte che al di là dei suoi indubbi meriti per aver "attualizzato" una disciplina tanto antica, e rimesso un po' in ordine nozioni che probabilmente il corso dei secoli e l'oblio avevano finito per travisare, io trovo nel suo complesso la sua concezione zodiacale alquanto "angusta" e priva di una visione che oltrepassi la contingenza terrena e il tecnicismo implacabile ma alla fine anche sterile.
Ancora per Silvias: il discorso che fai sulla componente marziana "inferiore" nel Leone rispetto a quanto avviene in Scorpione e Capricorno - e Ariete, ovviamente - è senz'altro vero, infatti, e indubbiamente la crudeltà scorpionica e la spietatezza capricorniana sono caratteristiche in un certo senso "insite" nella "complessione" dei due Segni, già "pronte all'uso" - cioè possono emergere spontaneamente se le circostanze lo favoriscono e la consapevolezza personale è insufficiente a dominarle - a differenza di quanto avviene in Leone dove - era questo, nel caso di Saturno, che volevo dire - ciò può succedere solo nel caso in cui le caratteristiche "immature" dei due archetipi si uniscano; per esempio: la smodata ambizione solare con la freddezza e l'aridità saturniane, il cui risultato può essere una brama di supremazia pronta a calpestare qualsiasi ostacolo, perché Saturno in esilio "funziona poco" come freno responsabilizzante. Il senso del discorso era questo, anche perché dell'esilio puro e semplice avevo accennato in apertura di post nel mio primo intervento.
Un saluto a tutte
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Astro |
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inserita il 23/04/2009 21:45:29
- Se siete d'accordo introdurrei presto il prossimo segno (Vergine) per continuare tra l'altro l'interessantissima analisi di Astro sul pianeta Y ...
Ciao!
Stefania
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Ste |
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inserita il 24/04/2009 01:33:50
- Rieccomi astro…
In tutto il tuo post che poi ho riletto con più calma..mi ha colpito qualcosa che hai scritto su convergenza di opposti…(che condivido alla grande)
È la ricerca in atto per me da un punto di vista tarologico e che naturalmente fa spazio all’astrologia per quella energia degli opposti che devono poi convergere per una dimensione totale,al di fuori dell’ego..e con tutto ciò che siamo in luce e ombra..luce e ombra che sono sia nell’archetipo sole di nascita e sia nell’asc ..di nascita ..e comprendo che l’ascesa ..è un cammino ..proprio per ritrovare l’unità con quel sole di nascita che l’eroe incontra strada percorrendo sia se siano case astrologiche che arcani..
Mi viene spontaneo citarti sia Pitagora che Eraclito..che ritengo abbiano scolpito una realtà nel divenire affermando non solo che la natura del cosmo è uguale a quella della psiche umana ma che “il contrasto è padre di ogni cosa”..
.. la filosofia degli opposti che si compenetrano e si completano dietro una spinta di un elemento creatore essenziale ,è viva ancora oggi nelle caratteristiche dei 12 tipi zodiacali ,ciascuno dei quali ha tendenze ..”positive” e “negative”..perchè l’individuo in quanto essere libero e cosciente è data la possibilità di superare i contrasti congeniti….Facendo un grande salto cronologico e citando nel mezzo Schelling portavoce dell’unità di tutti gli opposti e di forza operante da forze eterogenee-
la filosofia della rivelazione è preceduta da studio della mitologia e quindi a un’astrologia primitiva segue l’era dei miti che segna l’evoluzione dell’inconscio collettivo verso l’affermarsi della coscienza collettiva e individuale..
da allora l’immagine del cielo stellato ,l’ancestrale,si impresse nell’anima dei viventi per formare il più profondo substrato. Ciò che Paracelso chiamava il firmamento interno dell’uomo,Jung lo definirà “la struttura archetipica dell’uomo”
ma il termine struttura ..è complesso ..e presuppone ..poi nell’indagine astrologica ..di struttura della personalità nell’evoluzione di ciascuno di noi.. L’astrologia della personalità, che ha fatto tesoro della psicologia junghiana, e fa chiedere quali siano le ragioni del nostro progetto..
Questo progetto non parte dal sole..lo incontro strada facendo e ciò apre un altro importante tema di discussione ..coloro che non hanno distinzione tra segno di nascita e ascendente (.mia figlia per es gemelli-asc gemelli.).e penso che qualcosa è più complicato proprio per non avere differenziazioni..
È in questo senso che dichiaro l’ascendente il cappotto o la placenta sulla terra appena nati..dal quale non è che ci dobbiamo staccare..dobbiamo integrarla con qualcosa che va oltre l’involcruo come ben affermi anche tu..ma ciò avviene non subito…(è questo che mi sforzo di esprimere e non l’importanza dell’asc)
Mi sto dilungando per il piacere di condividere immagini che cerco poi di calare in una comunicazione virtuale…che a volte trovo limitante..
Ritorno agli arcani dei tarocchi..nei quali ..esiste ..la legge degli opposti..la via secca e la via umida..il sole e la luna…il maschile e il femminile in ciascuno di noi..che devono ben essere equilibrati..fusi ..mi piace di più!!! il mago 1 maschile ,origine di ogni cosa–dovrà confrontarsi con il suo opposto matto. 0 .
L’eroe astrologico parte .. ….deve raggiungere la casa 12..dove per giungere all’unità ( giove-nettuno e luna) sicuramente ..qui l’io ..che ha superato l’egoico..è giunto alla trascendenza nettuniana ..o l’estasi nel mondo per i tarocchi..Capisco ..il perché in astrologia..la primissima carta d’identità sia- per esempio- scorpione-asc pesci—luna vergine..
Importantissimi e imprescindibili per il viaggio .gli opposti primordiali sono già evidenziati e devono amalgamarsi .. –sono-appaio-sento— espressioni di personalità ( chi siamo ,motivazioni.sogni,condizionamenti etcc )quale veicolo della nostra evoluzione.
Non è la personalità a trascendere. ma l’anima.
Mi sono dilungata per il piacere di condividere immagini che cerco poi di calare in una comunicazione virtuale…che a volte trovo limitante..e non esaurito...
A presto cilli
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cilli-astro |
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inserita il 24/04/2009 09:59:53
- allora se integrare gli opposti è un discorso di Anima, viene un momento in cui non servono parole e ragionamenti ma il silenzio.
nel silenzio capisco il cielo sopra di me: dentro di me.
Non necessito di teorie se non come mappe di un territorio sconfinato, ed anche l'astrologia allora diventa una parola, il discorrere di essa un ragionamento, su qualcosa che si comprende come folgorazione, come insight, come diceva Socrate forse, scoprnedo ciò che già sappiamo da sempre... se poi essere leone e sagittario ha un senso lo ha soltanto finchè ne parlo per capire, non per catalogare...o no?
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