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IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - ASTROLOGIA E DINTORNI
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Opinioni a confronto |
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CAMBIARE GLI ALTRI
discussione inserita da Chiara Inesia |
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Frequentemente riscontro in molte persone, e anche in me stessa sicuramente, la tendenza a volere cambiare gli altri, ad avvicinarsi magari persone che infondo non piacciono più di tanto e poi allora cercare di farle cambiare in quel qualcosa che non ci piace.
Mi viene da pensare che ciò possa riflettere una nostra non accettazione di noi, che piuttosto che impegnarci ad essere noi stessi, ci impegnamo più a plasmare gli altri a nostro piacere ...ma se il "plasmare" gli altri fosse un nostro modo di essere?
Certo ciò non è funzionale per interagire serenamente con gli altri, come trasformarlo allora in qualcosa di produttivo?
Mi viene in mente .....facendo lo scultore, plasmando qualcosa materialmente ....potrebbe venire placata così questa tendenza?
Oppure no? E allora se fosse diciamo così una dote della persona la capacità di cambiare gli altri, in che modo si potrebbe fare questo producendo un risultato positivo per la persona?
Ad esempio gli allenatori, i preparatori atletici, così come l'attività del coaching che va così di moda ora, aiutano la persona a cambiarsi, a trasformarsi per raggiungere l'obiettivo, si potrebbe consigliare questo tipo di professione a coloro che dimostrano questa tendenza?
Ma poi come fanno, queste persone, a scindere l'ambiente lavorativo da quello familiare?
Cioè mi viene in mente che inevitabilmente queste persone eserciteranno il loro potere di trasformazione in maniera più o meno attiva in tutti i settori della loro vita...
E astrologicamente parlando a cosa vi fa pensare questo atteggiamento?
Ho trovato nel tema di una persona di questo tipo un bel Plutone, congiunto ad Urano e Giove, in II trigono alla Luna in VI..... Plutone sicuramente in questo campo docet! (immagino!)
Ciao a tutti!
Chiara Inesia
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RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 76 - Inserisci una risposta a questa discussione |
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A CURA DI |
inserita il 13/02/2009 11:28:03
- Sìììììììì
Eh, come sei saggia cara Lara!!!!!
E comunque dipende sempre dalla scala di VALORI che abbiamo, perchè se per noi avere sicurezze è molto importante e certe insoddisfazioni tutto sommato possono essere tollerabili ...allora la cosa può anche funzionare, del resto non si può avere tutto dalla vita, non esiste la perfezione, ma certo se quelle insoddisfazioni sono sulle cose che hanno una priorità molto elevata nella nostra scala di valori, allora ecco che la frustrazione impera lì e il soggetto dipendente si fa davvero molto male!
Ciao!
Chiara Inesia
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Chiara Inesia |
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inserita il 13/02/2009 11:41:19
- Dai cara Chiara...inserisci il nuovo post..non vedo l'ora di vedere come lo esponi!
Saluti cari, Ale
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Ale70 |
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inserita il 13/02/2009 11:43:54
- Ops...ho visto solo ora dell'inserimento..appena posso lo leggerò.
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Ale70 |
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inserita il 13/02/2009 18:17:43
- E' molto bello quello che hai scritto, soprattutto questa differenza tra le relazione d'aiuto terapeuta-paziente e quella invece di coppia ...solo che mannaggia a noi, noi terapeuti siamo sempre così "presuntuosi" che anche nella relazione di coppia pensiamo che dobbiamo aiutare l'altro, salvare l'altro ....o meglio cambiarlo!!!!!
Eheheheeh!!!!!
Personalmente ho fatto varie volte, incosciamente questo errore ...e quello che scrive Lidia sul rapporto di coppia mi affascina sempre molto perchè mi dà una nuova prospettiva di quello che dovrebbe essere il vero rapporto di coppia, o meglio del rapporto che io sento più affine a me.
Anche nel lavoro è giustamente molto importante, come affermi tu, accettare l'altro senza però rinunciare ad essere se stessi, beh, qui personalmente mi riesce più facile, per fortuna!!!!
Ciao!
Chiara Inesia
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Chiara Inesia x Ersilia |
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inserita il 13/02/2009 19:54:00
- cara Chiara Inesia,
vedrai che anche tu troverai la persona con la quale potrai instaurare un vero rapporto paritario in grado di fornire quello scambio. Sono d'accordo con te.. le relazioni richiedono impegno pressochè continuo e per questo sono complicate e moltissime persone non hanno la minima voglia di mettersi in gioco.. già, perchè è un mettersi in gioco continuo..
Certo, anche io trovo difficile stare dentro ad una relazione per mantenere unita la famiglia. Ognuno ha i suoi valori e le cose in cui crede.. personalmente ritengo che FAMIGLIA sia prima di tutto scambio ed interazione che avvengono dentro ad un clima fortemente AFFETTIVO ED EMOTIVO in cui il rispetto per l'altro sia fondamentale.
Per me, le altre modalità non possono essere considerate famiglia. Certo, poi uno può rimanere con una persona per mille motivi, come dice Aral, per denaro, per sicurezza, per paura della solitudine, per comodità.. l'importante però è non ingannarsi con i sentimenti che, nel caso, non sono presenti.
Un saluto Lidia
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Lidia |
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inserita il 14/02/2009 09:44:34
- Grazie cara Lidia,
Un abbraccio!
Chiara Inesia
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Chiara Inesia |
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