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RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 96 - Inserisci una risposta a questa discussione |
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A CURA DI |
inserita il 03/11/2012 20:54:23
- Dipende poi cosa intendi per solitudine...
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Ibiscus |
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inserita il 03/11/2012 21:05:24
- x francesco:
un'altra cosa...io sarò pignola e spacco il capello...ma ho appreso nel tempo e soprattutto quest'anno che a meno di avere una situazione materiale più che soddisfacente, i rischi sperando che vada tutto per il meglio NON vanno presi.
Perchè non si può contare sempre sull'aiuto di qualcun altro e soprattutto non è detto che quell'aiuto sia possibile.
Perciò tutto va considerato.
Poi è vero, se non si rischia almeno un pò non si fa niente...ma ho visto abbastanza. E alla mia famiglia è andata ancora bene...ma mi è bastato.
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Ibiscus |
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inserita il 03/11/2012 23:55:26
- E' vero Ibiscus se rischiare vuol dire rischiare troppo senza paracadute meglio andare caute.
Ma sei giovanissima, quindi dovresti almeno pensare che opportunità più interessanti potrebbero arrivare ancora se stai attenta a coglierle, se ti metti a dare già per scontato che se le cose sono così, rimangono così, già adesso sarebbe un guaio grosso dopo.
Poi,io non conosco bene la tua situazione personale, quindi non afferro bene tutti i discorsi, ma da giovani si è abbastanza tragici anche nel parlare di solitudine.
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Marina |
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inserita il 04/11/2012 00:33:28
- Io non sono propriamente sola...ma ho sempre avuto la necessità del mio guscio e del mio spazio privato e in generale ho sempre sentito di non appartenere al "gruppo"
Sono poche le persone con cui sono me stessa...e per le più oramai sono lontane
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Ibiscus |
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inserita il 04/11/2012 00:34:13
- Per il resto, la mia famiglia non ha più soldi e io ne due in tasca...quindi non posso rischiare più niente
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Ibiscus |
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inserita il 04/11/2012 01:08:38
- Poi beh, non da ultimo devo decidere per una convivenza che implicherebbe anche un trasferimento...
Non so, gli impegni e le responsabilità che comporta mi sembrano la fine di ogni possibilità...
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Ibiscus |
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inserita il 04/11/2012 10:04:34
- Ibiscus, una convivenza, per fortuna non è ancora un impegno definitivo, purchè manteniate separate le vostre reciproche competenze economiche, ed è un'esperienza che è sempre utile fare ad un certo punto della vita, calcola che è ripensabile, anche il matrimonio in teoria ma romperlo è già più complicato e anche molto più costoso.
Che tu sia una che stà per conto suo almeno mentalmente, si vede da quelle tue 1a e 12a piene, per di più 7a completamente vuota.
Certo che è tristissimo vedere come è messa male la vostra generazione per colpa degli errori e della scarsissima lungimiranza di quella precedente la mia.
Una qualifica in scienze internazionali e diplomatiche non mi pare cosa da poco tantopiù che implicherà parlare anche diverse lingue e sentire tanti ragazzi che sono già così, senza più prospettive di grandi speranze e di coltivarsi un futuro brillante sembra già quasi un the day after.
Può andare anche male la vita in ogni caso anche in tempi migliori, non si può mai dire certo, ma il peggio è che così vi hanno portato via anche i sogni.
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Marina |
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inserita il 04/11/2012 11:00:24
- Ibiscus o Francesco se vuole, voi che bazzicate da un pò quì, ma mi dite perchè sul forum sono stati tolti i numeretti che indicavano se alla discussione si aggiungevano nuovi messaggi?
Trovo 'scomodissimo' e una gran perdita di tempo prezioso, dover controllare ogni volta se nel tal o tal'altra discussione si sia aggiunto un parere.
Quale è la motivazione che ha fatto decidere per levar via una cosa così utile?
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Marina |
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inserita il 04/11/2012 11:38:36
- Sui numeretti non so, sono arrivata qui che già non c'erano
Certo che sono esperienze da fare e che non è nulla di irreversibile! Solo che abbiamo dei disaccordi ma non avendo un soldo da metterci è chiaro che "dovrei" cedere almeno un pò...solo che cedere non è il mio mestiere.
Voglio che si faccia come dico io
Va la mia è stata una scelta dettata da ciò che mi interessava. Non considerando il fatto che dopo la laurea avrebbe implicato un ulteriore periodo di 1-2 anni di dipendenza dei genitori in quanto i primi periodi sono fatti di tirocini/stage non pagati o poco, a Roma o all'estero (parlo del mio settore chiaramente).
Il problema grosso è stata la condizione familiare. A Roma ci ho studiato. Pareva potessimo permettercelo. Poi momento di fare sul serio...PUFF!
Certo pure l'università non ha proprio mantenuto le sue promesse di placement...ma forse non era la mia strada dopotutto. Tant'è che anche nel corso di studi le cose si affievolivano pian piano...ma forse non volevo vedere.
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Ibiscus |
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inserita il 04/11/2012 12:16:24
- Ah beh, se iniziate con i disaccordi ancora prima della convivenza, promettete bene ;)
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Marina |
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