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Il Salotto di Urania
   
  NUOVO SPAZIO
discussione inserita da Lidia
 
cari amici,
su suggerimento di Arcangelo abbiamo creato questo "salotto virtuale" nel quale poter fare discussioni di vario genere, astrologico e non..
Arcangelo suggeriva di parlare di libri ed io ho allargato anche alla discussione di temi particolari presenti nei film, ma c'è spazio per molte altre cose.
Aspetto le vostre iniziative, personalmente suggerirei di trattare i concetti rappresentati nel film BABEL che ho trovato molto interessante rispetto al tema della diversità e della facilità che gli uomini hanno di intendersi se non ci sono di mezzo ideologie o burocrazie.
Un saluto Lidia

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 RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 75 - Inserisci una risposta a questa discussione
 
A CURA DI
inserita il 04/10/2007 10:30:20

- ciao Bruna,
anche a me la figura di Timoteo ha suscitato fastidio, l'ho considerato una persona "culturalmente elevata", ma squallida, che aveva una parte in ombra che lui stesso non sapeva di avere se non "usando" Italia.
Nella sala durante la programmazione ci sono state vere e proprie grida di "bastardo", ma non è importante giustificare le azioni delle persone, quanto capirne le motivazioni che spingono le persone ad agire, credo che questo sia lo scopo delle nostre discussioni non trovi?

Il film che citi tu l'ho visto a Milano Marittima e a me non piaceva molto, per me era una storia irreale, fantastica e difficile da capirne il senso,ma nella discussione ho capito che cosa è importante "cogliere" l'essenza del film, cioè di come solo riconoscendo le parti in ombra di sè stesso ed imparando ad amarle si può raggiungere la perfetta integrazione...credo.

ciao ciao lilli

lilli
 
inserita il 04/10/2007 12:10:54

- Ciao care,

vi rispondo di fretta e di getto dopo aver letto i vostri ultimi commenti..

fra i due films preferisco decisamente "Non ti muovere". L'altro è troppo romanzato pure per me,
inoltre Kostner è senza dubbio un bell'uomo ma come attore non mi dice granchè.
Meglio Castellitto e soprattutto, già detto, Penelope Cruz che nel personaggio d'Italia contribuisce, a parer mio, a darle dignità.

Timoteo è squallido, sono d'accordo con voi,
ma non Italia: è squallida la sua vita, non lei.
Lui ha scelto, lei ha subìto nella vita.

Comunque, io penso che ognuno di noi faccia suo il libro o film che più "coglie e capisce", indipendentemente dalla trama, che ha un'importanza relativa.
E penso anche che dipende dal momento: poichè la vita è un'esperienza continua, magari fra qualche anno
saremo capaci di comprendere anche emozioni, sensazioni, comportamenti
che oggi non capiamo

perchè avremo vissuto di più e provato sulla nostra pelle.

Costanza



Costanza
 
inserita il 04/10/2007 12:36:43

- Care, grazie delle vostre pronte risposte.

Concordo che il personaggio della bravissima Penelope non è in sè squallido (semmai dovrebbe muovere a a compassione) ma è squallida la situazione in cui vive e il fatto che lei riesca solo a subirla, ecco.
Però in me suscita una specie di rabbia per come lei non riesce a scrollarsi di dosso quella roba, quel modo di essere, per come rimane avvolta in una effettiva "bruttezza".
Cosa che ripeto tuttavia mi cattura, e vorrei capire meglio perchè. E' il fascino del "brutto"/sporco/cattivo/lato ombra??? Boh....

Il film che cito (Dracula) l'avete davvero visto a Milano Marittima? Perchè a me ha dato grandi emozioni, soprattutto in alcuni passaggi, e mi piacerebbe moltissimo che lo trattassimo qui, magari tra qualche giorno...
(da domani fino a martedì non ci sono)

Un abbraccio


Bruna

Bruna
 
inserita il 04/10/2007 13:05:58

- Bruna cara,

magari più che di bruttezza si tratta di una sensazione di "miseria"?

di solito simili aspetti mi fanno sentire freddo,
anch'io non amo la miseria umana,
nè nel suo aspetto materiale (povertà...mi fa paura)
nè in quello umano (perdita del decoro, dell'autosufficienza)

in questo caso non ho sentito freddo.

Ma passiamo volentieri ad un altro film:
non ho visto questo Dracula ma posso rimediare nel fine settimana se si trova in DVD...

Ti saluto con un abbraccio caldo, pure a Lilli
a presto,

Costanza



Costanza
 
inserita il 04/10/2007 14:02:00

- Care amiche, non ho citato ultimamente la figura di Italia, perchè per me era già scontato che era una persona povera ma "ricchissima" di dignità.
Quello che si deve mettere in risalto è l'ambiente in cui vive, che non le ha permesso certo di essere "forte" come donna, si dice che l'ambiente permette o non permette di esprimere certe qualità e talenti di ognuno di noi.
Italia era una persona semplice, normale che, se cresciuta in un ambiente meno degradato, sarebbe stata probabilmente una persona come tante, moglie, madre che portano i figli a scuola, anche lavoratrice se vogliamo.

Ma è cresciuta in un ambiente in cui la miseria, il degrado, lo squallore che ne deriva la faceva da padrone.
Era anche abituata a subire, fin da bambina, le angherie, le prepotenze, le violenze di tutti i tipi da parte degli uomini, era quella che si dice "una bambina fortemente abusata".

Aveva solo la sua dignità a difenderla, chi ha vissuto la povertà può capire cosa ti differenzia fra il soccombere e non riuscire a tirare fuori nemmeno la testa dal marcio in cui stai annegando, a quello che ti permette comunque di guardare negli occhi chi in quel marcio ti ci vuol sprofondare di più.

Non pensate che è questa parte di lei che ha suscitato tutte le emozioni di cui parliamo?

Del resto come dite voi ognuno coglie negli altri le parti che più colpiscono per una certa identificazione di noi stessi...

Mi va bene il prossimo film.
Questo salotto però è sempre più vuoto.

Ciao Bruna, ciao Costanza un abbraccio lilli

lilli
 
inserita il 04/10/2007 16:00:45

- Costanza, Lilli,
che care che siete a mantenere viva questa conversazione con me.
E a stimolarmi così.

Dunque: io in effetti parlo di bruttezza, ma non è da me prendermela con qualcuno perchè è brutto (tanto meno) o ha difetti o difficoltà. Ma questo è appunto un personaggio di un film ed evidentemente mi smuove qualcosa.
Al di là di tutte le vostre giuste spiegazioni, che non posso che condividere (degrado, incapacità per impossibilità di andare oltre, abuso subito fin da sempre, miseria materiale che non può che diventare anche psicologica e morale), ma che semmai dovrebbero come già dicevo suscitare grande compassione, io per lei provavo una rabbia per come lei accettava di essere.
E stranamente, l'amore di lui a un certo punto mi faceva pensare che la potese aiutare ovviamente a "migliorarsi", a risalire la china anche della propria autostima e dignità (perchè è indubbio che lei dentro sia bella), per cui quando lui vigliaccamnete la abbandona, e lei riprecipita, a maggior ragione lei dovrebbe suscitarmi simpatia, affetto, ecc.
Invece è come se anche io volessi lasciarla andare per la sua misera strada, perchè è DAVVERO TROPPO TROPPO DOLOROSO CERCARE DI ALZARE LA TESTA E FALLIRE MISERAMENTE, ed evidentemente forse io non avevo voglia di immedesimarmi e sentire questo tipo di dolore.
Credo rappresenti la mia paura del fallimento totale, qualcosa del genere.

Ripeto c'è dell'irrazionale nel mio modo di ragionare, ma questo è il bello evidentemente e vuol dire che dietro x me c'è da capire di più.

La questione del "brutto" è per me molto sentita, veramente nella mia vita non è nemmeno così frequente questa cosa, ma quando ero piccola ne ero molto presa, non so da dove mi venga. Ero molto timorosa di non essere bella io, ero affascinata dai personaggi belli, e ad es. ero dispiaciuta che la regina di Biancaneve non si fosse redenta e non fosse almeno morta bellissima, ma orrenda. Tra l'altro...uhm....a me sembrava tanto più bella la matrigna di Biancaneve, dalle illustrazioni che ricordo......
Insomma, c'è dell'altro, che mi si stimola....

(anche perchè anche nell'altro film c'è l'abbruttimento, ci sono la sconfitta, una storia d'amore che si conclude male, eppure lì a me piace tutto tanto.....ma potrebbe essere che il realismo della situazione di Italia sia effettivamente per me troppo doloroso...mi ricorda molto una situazione di un altro film bello ma tristissimo, "Il tempo dei Gitani" che non rivedrei per niente al mondo -si fa per dire- in quanto dal senso totalmente disperato e disperante.
Ecco, forse non mi piacciono le realtà totalmente misere e senza speranza di redenzione....

Tra l'altro, mi dite come era il finale di Non ti muovere?

Grazie di come mi aiutate, mi piace molto.

Il film è Dracula di Bram Stoker, del 92, lo troverai sicuro in dvd, Costanza.
Io ritorno martedì a discutere, spero potrai averlo visto.

Comunque fino a domani mattina vi riesco a leggere.

Anche io pensavo, Cara Lilli, che il salotto è troppo vuoto; secondo me bisogna mettere qualche bandierina segnaletica per richiamare persone, tipo inserire una discussione del tipo:
Ehi, qua si parla di film, avete visto il film xxxx? che ne pensate? il salotto è vuotooooo, dove siete finiti tutti?
o che ne so io? Perchè secondo me non tutti si orientano bene ancora, che ne pensate? Vi va di pensarci, voi a dare il segnale?
Queste discussioni sono molto belle, infatti.

Bacione ad entrambe e speriamo arrivi altra gente.
Bruna

Bruna
 
inserita il 04/10/2007 21:58:35

- Cara Bruna, Cara Costanza è molto importante mettere a fuoco i sentiemnti e le emozioni che ci suscitano i personaggi dei film, è un lavoro che, credo, ci permette di mettere maggiormente a fuoco anche i nostri.

Cara Bruna il film finisce come incomincia, cioè lui ricorda tutta la storia con Italia mentre sua figlia sta lottando con la vita in seguito all'incidente con il motorino.

Ma è importante il fatto che Timoteo aveva fatto un tentativo di "cambiare vita" ed iniziarla con Italia, anche con tutti i vari conflitti interiori che si possono immaginare, infatti partono insieme per andare al paese dove lei era nata ( se ricordo bene, Costanza aiutami tu) e c'è da dire che durante il viaggio lui, secondo me, ha saputo farla sentire "amata" per quello che era.
In questo viaggio io li ho visti come due persone che avrebbero potuto superare tutte le barriere insormontabili che sembravano esistere per poter stare assieme.
Entrambi avevano la consapevolezza della diversità fra i loro due mondi che sembravano inconciliabili, ma in questo viaggio avevano sfidato tutto e tutti, solo che il destino ha fatto il suo corso....
lei, in seguito al precedente procurato aborto, all'improvviso è stata male per un versamento emorragico che si era formato nella cavità addominale e aveva fatto infezione, lui ha tentato di salvarla portandola in un ospedaletto vicino ma privo di mezzi, ed ha cercato di fare tutto il possibile, vista la situazione molto grave, operandola lui stesso.
Non gli è stato possibile salvarla e, al paese dove lei avrebbe potuto farsi vedere orgogliosa dell'uomo che aveva, in realtà ci è arrivata morta.
Na tragedia..., fazzoletti su fazzoletti.... ( cerco di sdrammatizzare)
Senti Bruna, non ti verrà mica voglia di rivederlo?

ciao un abbraccio lilli


lilli
 
inserita il 05/10/2007 09:53:14

- ciao a tutte, purtroppo non ho visto il film, sulla base di cio che ho letto e sentito parlare trovo la storia un po squallida, in primis il medico interpretato da Castellitto..
squallido perchè cede a degl istinti e pulsioni che è vero che tutti noi abbiamo e che sono la nostra ombra ma è altrettanto vero, non vorrei sembrare moralista, che non dobbiamo permettere a questi istinti di sopraffarci.
Io , comunque , qui di amore non ne vedo, vedo solo una famiglia divisa...con tutte le conseguenze ..
Una ragazza interpretata dalla Cruz, che arriva da un passato di miseria, di povertà che si " innamora " di colui che crede che possa salvarla, mette la sua vita nelle mani di lui dandosi incodizionatamente..corpo in primis...senza anima..
Ma dico è amore questo? o è semplicemnte " bisogno"?
L'amore a mio parere non nasce solo dal cuore, l'amore nasce anche dalla ragione dalla capacità di amare noi stessi per primi ...e Italia non si ama ma vuole solo farsi amare o meglio ha bisogno di farsi amare ...il suo è un baratto..e in cambio dona se stessa.
Italia ama in modo immaturo, certo cio è giustificabile visto l'ambiente in cui è vissuta, ma non giustifico minimamente Timoteo che sfrutta questa ragazza per dar sfogo ai propri istinti, per avere cio che, secondo lui, la moglie non gli ha dato e che dentro di lui pensa di averne bisogno...
Qui tutti e due scambiano per amore cio che non è amore ma solo BISOGNO e l'amore quello vero ( che esiste ma è raro purtroppo) non ha bisogno di nulla, non chiede ma dona.... e soprattutto non distrugge ma costruisce.
E Timoteo non solo ha distrutto la sua famiglia ...ma ha anche distrutto la vita di Italia ..
La vita o il destino anche questa volta ha scelto diversamente...e a Timoteo non resta altro che comprendere i suoi errori e vedere il prezzo che altri hanno dovuto pagare a causa della sua immaturità delle suoi atti.
atti di persona non responsabile nei confronti di se stesso, di sua moglie e dei suoi figli..della sua famiglia che ha distrutto.
ciao e scusate se sono stata un po dura...ma in tutte le cose mi piace sviscerare per arrivare alla " verità" anche se è " cruda" ..ma è meglio che vivere nelle illusioni che spesso e volentieri fa chiamare AMORE cio che amore non è.
Qui c'entra molto il mio plutone...
non credete?
un abbracci a tutte...



paola
 
inserita il 05/10/2007 13:43:57

- Care amiche,

faccio giusto un salutino a tutte perchè sono parecchio presa dal lavoro e non riesco ad intervenire come vorrei.
Ci sentiamo la prossima settimana...

Costanza


Costanza
 
inserita il 05/10/2007 14:01:05

- Cara Paola,
tutto vero quello che dici, sull'argomento "amore" ne abbiamo sviscerato molto proprio nalla discussione del film "le parole che non ti ho detto", credo che sia difficile per la maggior parte della gente capire cos'è il vero "amore" citate da molte persone più brave di me ad esprimerle:
AMARE UNA PERSONA E'
averla senza possederla
darle il meglio di sè senza pensare di ricevere
voler stare spesso con lei ma senza il bisogno di colmare la propria solitudine
accettarla così com'è senza pretendere che sia come si vorrebbe....

mi fermo perchè diventa lunga, e in effetti molte persone credono di amare perchè riescono a soddisfare quei bisogni personali evidenti o nascosti che sono in ognuno di noi.

E' così che le persone si attraggono e si lasciano trasportare da passione, sesso, istinti..., ma anche bisogni di affetto che non si riescono a colmare..., problemi affettivi che ognuno cerca di compensare come può.

Io credo che questo libro/film rappresenti un pò quello, forse con una storia esasperata, che molte persone vivono e non riescono a confessare neanche a loro stessi...

un caro abbraccio

lilli

lilli
 
 
 
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