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Il Salotto di Urania
   
  NUOVO SPAZIO
discussione inserita da Lidia
 
cari amici,
su suggerimento di Arcangelo abbiamo creato questo "salotto virtuale" nel quale poter fare discussioni di vario genere, astrologico e non..
Arcangelo suggeriva di parlare di libri ed io ho allargato anche alla discussione di temi particolari presenti nei film, ma c'è spazio per molte altre cose.
Aspetto le vostre iniziative, personalmente suggerirei di trattare i concetti rappresentati nel film BABEL che ho trovato molto interessante rispetto al tema della diversità e della facilità che gli uomini hanno di intendersi se non ci sono di mezzo ideologie o burocrazie.
Un saluto Lidia

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 RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 75 - Inserisci una risposta a questa discussione
 
A CURA DI
inserita il 17/09/2007 19:42:58

- Cara Lilli,

che bello ghost whisperer!!!

che dono meraviglioso !! aiutare le persone in un modo unico e speciale arrivando veramente al cuore e toccando l'essenza della vita e della morte.

Nello stesso tempo è anche un fardello pesante da portare perchè non hai scelta e devi vedertela con forze non sempre controllabili e "benigne".

Beh, se posso immaginare il tema natale della protagonista ci vedrei bene una luna in aspetto con plutone, un nettuno in I, un giove in XII.... ma è il mio tema !!!!!ma accidenti, la mia vita è molto meno interessante...

Per quanto riguarda gli interessi spirituali ho fatto un intervento in questo forum, ma continuo a vedere risposte 0... che tristezza che mi fa sto numero...

ciao

Lara








aral
 
inserita il 18/09/2007 09:28:30

- care amiche,
purtroppo non ho rivisto il film e quindi i miei ricordi sono stipati in qualche anno fa.
Non ricordavo neppure la morte del protagonista alla fine..
In ogni caso dobbiamo ragionare sul fatto che la morte per noi è un atto finale, ma in realtà non lo è, almeno non in assoluto. Per questo, spesso io percepisco la morte anche come uno stato di "cambiamento" che, a volte, avviene proprio dopo una grande svolta nella vita, dopo aver chiuso una serie di contenziosi, pe cui, il quel momento la si può accettare, si è pronti, perchè si sa che tutte le cose sono andate a posto e che si può chiudere.

Ci ho riflettuto a lungo allorchè mori' mia madre. Rapporto difficile, molto conflittuale; ho atteso una sua accettazione invano per più di 50 anni.. e lei sempre dura, difficile, spigolosa, arrabbiata con tutti, me compresa in quanto facente parte di quel mondo, che a suo dire, non aveva fatto altro che infliggerle sofferenze.
Ad un certo punto accadde il miracolo: due mesi prima di morire (morte che non mi aspettavo poichè era rinata da una malattia difficile e stava per tornare a casa, dimessa dopo 2 mesi di ospedalizzazione), lei comincia a mostrare un'incredibile affettività, compensione,stima, amore autentico. Lei è riuscita a risanare più di 50 anni di difficoltà e mi ha fatto capire quanto mi aveva voluto bene.
Io ero al settimo cielo.. ho pensato subito che avremmo potuto finalmente vivere il nostro rapporto (lei ha vissuto con me gli ultimi 7 anni) e che avremmo potuto dirci tutto quello che avevamo trattenuto dentro..scambiandoci quell'affetto che c'era e per il quale io avevo sempre lottato.
In realtà, lei, alla fine di questi due mesi mori' ed io compresi solo dopo che lei si era "preparata" prima di andare via. Lei aveva voluto chiudere bene, lasciandomi con la certezza del suo amore, in modo che io non rimanessi in quello stato di difficoltà.

Quando le vite sono segnate da grandi dolori, a volte bisogna fare un gesto che consenta poi di aprire il cuore prima di poter andare.

Forse potrebbe essere una lettura simile.. lui aveva "risolto" e quindi, poteva andare. Ho visto spesso che le persone che sono arrabbiate o che hanno grandi rancori.. non riescono a morire.. come se la morte volesse che prima accomodassero il tutto dentro.. per non portarsi via pesi.
Ricordate gli egiziani che pesavano l'anima.. ebbene, se c'erano amarezze, odi e rancori l'anima pesava troppo e non si poteva traghettare nel giardino dell'Eden.
Un bacio a tutti Lidia

Lidia
 
inserita il 18/09/2007 09:30:38

- ciao a tutte! Anche a me ha colpito " Le parole che non ti ho detto" con Kevin Costner e mi è anche piaciuto il finale che trovo giusto e sensato.
Il protagonista era molto innamorato della moglie, il suo era un grande amore e un grande amore nn si può cancellare perchè entra nell'anima...
L'amore con la giornalista era una forte attrazione, ma nulla di più, forse portato da urano, ma la sua anima e il suo cuore erano legati alla moglie di un legame che nessuno poteva spezzare ...e credo che lui dentro di sè questo lo sapeva bene..non era un amore idealizzato ma un amore che va oltre !
lui sentiva di tradire non solo la moglie ma se stesso e la sua anima non poteva sopportarlo, ecco perchè ha deciso di prendre la nave ( alla quale le ha dato il nome della moglie) in un giorno di maltempo..in cuor suo sperava di non tornare più!
e cosi è stato... se il finale sarebbe stato con la giornalista sarei rimasta molta delusa perchè allora l'amore con la moglie non sarebbe stato un vero amore!
ciao
...dimenticavo .. anch'io mi sono vista tutte le puntate di Ghost Wispearer ..peccato che siano finite ma sembra che i nuovi episodi li faranno a giugno prossimo!
Lo trovo un pò " fantastico" anche se sicuramente c'è una parte di verità!
A proposito, aral anch' io ho un trigono luna-plutone ..che vuol dire?
ri-ciao !





paola
 
inserita il 18/09/2007 11:01:31

- Care ragazze,

stavo riflettendo su una cosa
non essendo io sufficientemente esperta in astrologia, credo che la mia volontà/bisogno di rapportarmi, di scambiare e di sviscerare si faranno sentire in questo spazio.

Finalmente posso anche intervenire e non solo ascoltare. Ah!

E poi stavo riflettendo su altro...su come si cambia nella vita, magari anche solo momentaneamente.

Come già scritto a Lilli, tempo fa avrei sicuramente pensato anch'io che la morte del protagonista fosse il finale più consono. E capisco il discorso di Lidia quando dice che un grande dolore segna talmente tanto che bisogna fare un gesto che consenta di aprire il cuore per poter poi andare.
E questa sarebbe senz'altro la spiegazione più intelligente che chiude il cerchio (magari Lidia è stat a, con la sua interpretazione, più brava di chi ha scritto la trama...)

Oggi è sicuramente per un bisogno mio che la penso (o mi impongo di pensarla) diversamente.
Con più leggerezza intendo.

Forse ha ragione Paola quando sostiene che, mentre della moglie era profondamente innamorato, per l'altra donna provava solo una forte attrazione,
forse questa attrazione sarebbe potuta divenire un amore,
forse la seconda donna per tutta la vita rimpiangerà
questo amore, magari idealizzandolo proprio perchè non consumato,
o forse questo amore le serve per prepararla ad un altro amore...

quante possibilità!!!!

Costanza


Costanza
 
inserita il 18/09/2007 11:49:44

- Ciao a tutte e ciao a Lidia, nelle vostre risposte sento tante condivisioni con le mie impressioni sul finale del film.
Anche per me c'è stata un'esperienza personale dove molti conflitti, molti silenzi, cose mai dette... di una vita, c'è stato nell'ultimo anno di vita di quello che fu per me "mio padre" un racconto di come aveva vissuto la sua infanzia(di cui non mi aveva mai parlato)e che mi ha fatto capire tante cose di lui.

Non mi sono mai sentita così vicina a lui come in quei momenti...
per molte persone è così difficile esprimere le emozioni e i sentimenti anche alle persone più care che, come dice Lidia, ad un certo punto della vita, c'è un desiderio di riscatto personale che porta a risolvere, in qualche modo, le cose nel migliore dei modi.

Cara Costanza, colgo dai tuoi scritti, che hai un grande cuore sognatore, vorrei chiederti: se tu fossi stata la giornalista avresti fatto come lei o come avresti cercato di cambiare le sorti del destino?
Io avrei fatto esattamente come lei, perchè un uomo deve amarmi con il cuore e con la mente, e amare una persona che ha sempre "un fantasma" vicino non è per niente divertente.
Mi piacerebbe sapere anche il parere delle altre.

E' vero che lei era brillante, bella, intelligente e...sana, più della moglie, ma cosa vuol dire?
Quando si ama non si tiene conto di queste cose.

Cara Aral vedi come in fondo si intrecciano le nostre discussioni?.
Qui ci sarebbe stata bene la nostra beniamina di Gosth..., che avrebbe potuto aiutare a trapassare la moglie e liberare lui dalla sua presenza...lasciandolo libero di amare un'altra non trovi?

ciao anche a Paola sono daccordo con te, a presto lilli

lilli
 
inserita il 18/09/2007 12:22:54

- Cara Lilli,

per prima cosa vorrei chiarire un concetto:

"...è vero che lei era brillante, bella, intelligente e sana...più della moglie"....

io intendevo dire che nel film si enfatizzava il non-vivere di lui
o il suo vivere nel silenzio, nella penombra, ..in disparte ...

le scene in cui si vede la moglie, i ricordi legati a lei sono struggenti e. ..prevalentemente ormai tristi, nel senso che portano tristezza e malinconia.
Non sono consolatori.

E ciò contrasta, sempre a mio modestissimo parere,
con l'esuberanza fisica e di carattere della seconda donna. Che, al contrario, rappresenta una ventata d'aria fresca.

Se poi mi chiedi se io mi sarei comportata come lei...onestamente non credo.
Concordo con te che combattere contro i fantasmi
non è per niente facile,
ma ti rispondo molto sinceramente per quello che è il mio carattere.
Per un grande amore lotterei sino alla fine,
alla fine della storia intendo, finisca bene o finisca male.

E magari, proprio comportandomi così, la storia
rischierei di rovinarla...
ma hai ragione tu, ho un cuore sognatore...purtroppo!

Costanza

Costanza
 
inserita il 18/09/2007 12:51:11

- Care amiche,
posso inserirmi nella vostra discussione? Ho letto il libro ed ho odiato talmente tanto il finale, che mi è sembrato solo "teatrale", scritto all'unico scopo di impedire al lettore di "dare per scontato" l'atteso "E vissero felici e contenti", da non aver mai voluto vedere il film.
Mi rendo conto che la durezza del giudizio è data dalla delusione.
In una luce meno emotiva, credo che l'autore volesse comunicare solo l'importanza del lasciarsi andare all'incontro con "l'altro", esperienza che opera in noi profonde trasformazioni ed offre la possibilità di riscoprire risorse ritenute esaurite, tanto da poter proseguire la propria strada da soli. Quindi, in ultima analisi, se ci sforziamo di superare ciò che ci trattiene, saremo capaci di "lasciar andare", riscoprendo che niente va perduto e ritrovando la notra capacità di aprirci alla vita senza paure.
In fondo, entrambi i protagonisti hanno tratto dal loro incontro la possibilità di rimarginare le reciproche ferite e di riscoprire la propria caapcità di darsi.
Comunque sia, da buona Nettuniana, concludo che il finale continua a non piacermi.
Riguardo alle idealizzazioni: posso dire che il mio unico amore "nettuniano" non è mai morto.
Ora, però, io non ho più bisogno di vederlo morire per poer andare avanti; mi posso concedere il lusso di "lasciarlo vivere", riposto nel mio personale baule dei ricordi; riposto in soffitta, ma non dimenticato. Non c'è più il rimpianto e quindi non c'è più la necessità di "metterlo a tacere"; tutto è stato sostituito dalla consapevolezza che quell'amore "ideale" era il mio modo di amare, che prescinde da chi l'ha suscitato in me. Il suo compito è stato quello di "risvegliarmi" dall'oblio in cui ero caduta, di riportare alla luce una parte di me che avevo seppellito in fondo.
La sua "morte" mi ha obbligata a guardarmi dentro, per non cercare fuori ciò che era già mio. Ed ora quell'amore può vivere di vita propria, aiutandomi a "preseguire" PER LA MIA STRADA.
Vi saluto con simpatia
Rita

Rita
 
inserita il 18/09/2007 13:58:50

- Cara Rita,

mi trovo molto in sintonia con quel che trasmetti e la tua conclusione è probabilmente la più accettabile per me.
Anche perchè contiene un messaggio comunque positivo.

Mi fa piacere che tu sia riuscita a dare una giusta collocazione, diciamo, al tuo amore nettuniano.
E' un percorso non semplice, ne so qualcosa, e pure doloroso.

L'importante è uscirne più forti e consapevoli di sè, come è accaduto nel tuo caso.

Ti saluto anch'io con molta simpatia.

Costanza

Costanza
 
inserita il 18/09/2007 16:29:57

- Onde evitare la trappola, in cui cado spesso, di rivestire il ruolo della "bimba giudiziosa" (gli antichi retaggi sono duri a morire!) ti faccio presente che, testona, mi ci sono voluti "appena" quindici anni per giungere a questa rielaborazione; quindici lunghi anni, la metà dei quali non ho vissuto, durante i quali più e più volte sono ricaduta nel mio errore. Un cammino lento e faticoso che voi, tutti voi con le vostre testimonianze preziose e le nostre belle discussioni, mi avete aiutata a concludere con un bello sprint finale.
Di nuovo ciao.
Rita

Rita
 
inserita il 19/09/2007 09:15:17

- Mi batti Rita...

15 anni tu, 8 io...

e, come dici, tu "anni non vissuti" o vissuti nell'attesa,

poichè dal punto di vista sentimentale-relazionale nulla risulta più così interessante, così coinvolgente da farti sentire realmente viva.

Ti capisco molto bene.
Ti definisci testona...lo sono anch'io, fortemente "de coccio"...

Alla prossima,

Costanza




Costanza
 
 
 
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