- cara apetta laboriosa aral
te l'ho sempre detto...ho un debole per te...e infatti prima di scappare da ufficio mi viene,mi va ,lo desidero risponderti...
Sai che forse non diciamo cose troppo diverse..
ad es usi la parolaPERDERCI..e certo quella è un Ombra gigantesca e frequente dell'ILLUSIONE....ma se cìè un Ombra ci sarà anche la sua LUCE..
era a quella che miravo ...a "catturare insieme"
ad es chi ..e non noi...considera le illusioni solo "un paese delle chimere e se ne distacca con facili e altezzose censure pronunziate in nome della propria razionalità e SI VANTA di vivere con i piedi per terra,nascondendo in realtà l'incapacità appunto di sollevarsi da terra,di ascendere sino agli "orizzonti in cui solo trasvolano le alate e mostruose chimere-illusioni.
o INVECE chi ha molto assecondato e infantilmente desiderato le sue illusioni e poi per essere stato così ferito e deluso dalla realtà esterna ..tanto da decidere di non illudersi più....
ENTRAMBI consegnano la propria anima a un desolante disincanto..una difesa..
entrambi gli atteggiamenti ci fanno assaporare l'Ombra dell'illusione...ma la sua luce qual'è???
io credo che intanto la parola non va presa alla lettera e anche Sogno a occhi aperti o chiusi,o speranza....funga la stessa funzione:
Nettuno sta a dirci che I CONFINI si capiscono se sappiamo desiderare OLTRE I CONFINI...se sappiamo tenere viva quella TENSIONE che genera la ns ILLUSIONE e capire che cosa cìè lì dentro....non bisogna IGNORARLA..ma coraggiosamente ACCOGLIERLA per ridimensionarla senza perderne la sua VITALITA'...
se ad es uno è segretamente,nel suo intimo,tormentato dal desiderio di ...quel desiderio può essere un dettaglio.magari infinitesimale.ma è PERSONALISSIMo e bisogna prendersi cura di ciò che ci è stato dato in sorte.....e cosa più di un illusione-una speranza-un sogno definisce la nostra UNICITA'E SINGOLARITA'....
Conosciamo troppe vite stampellate da farmaci,magari anche da buone conoscenze teoriche che confluiscono nella " necessità di percepire il principio di realtà,ma non per questo sono capaci di espandersi con "eros",di trovare e assecondare quella convincente ragione per vivere che sola funge da collante all'identità fatta a pezzi dalle vicende della vita"
come vedi,,,per potere dialogare con ILLUSIONE-che non vuol dire praticarla alla lettera-ma dialogare,riconoscerLA come ns TENSIONE POETICA ALLA VITA.....è forse un modo per cogliere di Nettuno la sua funzione positiva....
certo non a caso in 12à..e non a caso è difficilissimo.....e proprio in 12à per non PERDERCI serve essere INDIVIIDUATI al MASSIMO....
sembra un paradosso...ma la tensione poetica sussurra a noi se siamo al massimo della nostra coscienza....
il sogno risveglia e agguerrisce la coscienza...se ci avventuriamo lì destrutturati....ci PERDIAMO...
ma una cosa...il pensiero causale..il cogito ergo sum....non ci serve.....ci serve un pensiero immaginativo,intuitivo-Giove appunto- che abbia la capacità di intuire i NESSI DI SENSO con i simboli con i quali la nostra psice.interiorità cerca di manifestarsi,di mettersi in scena....
serve una certa poetica- visionarietà...giove e nettuno....ma NON PER ALLONTANARE LA COSCIENZA ma PER AVVICINARLA ALLA SUA VERA IDENTITA'......così potrà anche percepire quel LIMITE..
"la ns grande limitazione-dice jung- è il SE',ciò è palese nell'esperienza che ci fa dire " Io sono solo questo"....sempre Jung...Solo la coscienza dei nostri angusti confini nel SE'costituisce il legame con l'ìinfinità dell'inconscio: In questa consapevolezza io mi sento insieme limitato ed eterno,mi sento l'uno e l'altro.
Se mi so UNICO nella mia combinazione individuale,vale poi a dire limitato, ho la possibilità di PRENDERE COSCIENZA .ANCHE,DELL'ILLIMITATO...."
va beh...vado a casa....forse ho incasinato di più....ma è mescolando che si raggiungono i nostri molteplici pianeti.....politeismo difficile ma monoteismo sarebbe mortificante per noi....
tocca sgambettare per tanti altari ad onorare tanti dei-pianeti--
ciao
a domani...più semplice-spero-