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IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - ASTROLOGIA E DINTORNI
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Opinioni a confronto |
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SENSIBILITÀ E EMOTIVITÀ
discussione inserita da cilli |
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Luoghi comuni colorano rotocalchi sull'attribuire la sensibilità e/o l'emotività ad un tipo zodiacale piuttosto che a un altro........... -ciò a prescindere -mi piacerebbe condividere con voi,amici del forum,la differenza sostanziale tra le due condizioni di animo umano e la possibile evoluzione in RICETTIVITA' da parte dell'individuo
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essere ricettivo è la massima espressione "dell'amore incondizionato"
come si può evidenziare il processo in astrologia e nel nostro viaggio?
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RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 59 - Inserisci una risposta a questa discussione |
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A CURA DI |
inserita il 14/05/2009 10:23:34
- Ciao Rossella,
interessante ....tu dividi l'emotività dalla sensibilità.
Dici che i segni di terra sono "sensibili" ....forse ti riferisci al fatto che hanno "sensi" molto sviluppati ...e dunque, non credi ....come testimoni per altro tu stessa, che la sensibilità possa essere anche alla base dell'emotività?
Innazitutto allora vediamo di capire bene cosa vuol dire "emotivo" ...la parola deriva dal concetto di emozione ....a riguardo ho trovato quanto segue ...per chi è interessato:
"Emozione è una parola giunta in italiano nei primi anni del Settecento come adattamento del francese émotion. A sua volta la voce francese proveniva dal latino emotio, derivato da un verbo che significava smuovere, commuovere.
In francese, émotion indicava in genere il movimento fisico e più in particolare l’agitazione popolare, la sommossa. Entrambi questi significati si trovavano nell’italiano del Settecento, ma non sono giunti fino a noi. Accanto a questi, il francese sviluppò il significato di movimento dell’animo che è anche quello dell’italiano odierno.
Gli psicologi e gli scienziati del comportamento parlano di emozione quando degli stimoli, esterni o interni, causano una reazione affettiva e modificano il nostro stato di coscienza. Questa reazione è di natura psicologica, ma ha effetti anche sul piano fisico, e sono effetti difficili da controllare.
Pensiamo a quel che succede quando proviamo un’emozione forte, come quella causata da uno spavento o dalla vista della persona che amiamo: il respiro diventa affannoso, il cuore batte più forte, le mani sudano, gridiamo, piangiamo o ridiamo.
A differenza di altri moti dell’animo, come le passioni o i sentimenti, l’emozione è qualcosa di intenso ma breve, limitato nel tempo: in termini medici, potremmo dire che è un fatto acuto."
Dunque è una reazione ad uno stimolo ....ergo se abbiamo i recettori molto sviluppati per questi determinati stimoli (cioè siamo particolarmente sensibili) immagino potremo avere delle "sviluppate", "intense" reazioni agli stessi,cioè essere in qualche modo "emotivi".
Per questo io collego l'emotività alla sensibilità ...è come se l'acqua senza la terra non potese essere e così come la terra senza l'acqua non potesse esistere... a cui dobbiamo necessariamente aggiungere il movimento dell'aria e la capacità espressiva del fuoco.
I 4 elementi per "superare" lo stallo dell'emotività, intesa come esagerata "sensazione" o "reazione" ad uno stimolo hanno bisogno di interagire armoniosamente insieme.
Questo, a mio avviso, avviene quando uno è già predisporto caratterialmente(geneticamente) a questo equilibrio degli elementi oppure quando impara ad educarli, ad equilibrarli, impara a conoscere la propria emotività, sensibilità e via dicendo.
Vabbeh ...forse l'ho fatta troppo lunga... mi sa che sto diventando un pò troppo vergine minuziosa!!!! ...ahahaha
Però penso che sia importante distinguere bene le cose per comprenderle a fondo e poi poterle mettere meglio insieme ...sono comunque poi sempre e solo miei punti di vista, ciaooo!!!
Chiara Inesia
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Chiara Inesia |
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inserita il 14/05/2009 10:47:49
- Interessantissimo ciò che ha scritto Lidia .....la possibilità di una certa scissione con aspetti Luna mercurio o urano ...questo potrebbe vuol dire che invece che focalizzarsi sul "sentire" ci si focalizza sul "pensare"?
Così come invece quando la Luna è in aspetto a Plutone o a Nettuno ci sia "acqua" da tutte le parti ....e dunque ...una forte fragilità??!!!
Molto bello tutto ciò, grazie Lidia!
Vedo che non hai citato Saturno e Marte ....con l'aspetto a Saturno, se non sbaglio si ha la tendenza a "congelare" le emozioni, a non sentirle, a mettere una sorta di anestesia alle stesse ...perchè se tanto mi dà tanto ....l'unione di saturno con la luna, cioè di un elemento di terra con i sensi molto sviluppati con la sensibilità lunare, fa un bel mix di supersensibilità ed emotività ....così come l'aspetto con Marte mi fa pensare ad una modalità "maschile", attiva di reagire agli eventi, di sentire le emozioni ....non so ...
Cari saluti!
Chiara Inesia
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Chiara Inesia |
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inserita il 14/05/2009 11:59:38
- Cara Lidia,
questo tema, l'emotività, evidentemente mi crea imbarazzo...mi mancano ancora reali punti di riferimento, quando di tratta di relazionarsi all'emotività...
la mia luna fa tanti aspetti nel tema, si oppone a venere
quadra sia nettuno che giove,
fà un trigono precississimo con mercurio e uno largo con marte,
forse, tutta questa grande quantità di sollecitazioni che riceve dagli altri pianeti tende a confondermi, a creare barriere emotive...
aggiungi un sole ariete..che mal digerisce l'emotività...
e ecco servito il mio imbarazza sull'argomento...
creando dubbi e incertezze
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solerossella |
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inserita il 14/05/2009 13:55:41
- Vorrei aggiungere un piccolo particolare che fa la differenza fra la sensibilità e l'emotività, a prescindere che l'una può interagire con l'altra o essere indipendenti l'una dall'altra, e cioè che la sensibilità si esprime attraverso il "sentire" e per me è molto "aerea", l'emotività è "dentro", più di pancia e di conseguenza "acqua".
tutti possiamo avere un grado più o meno elevato di sensibilità, di fronte ad una persona, un fatto o un avvenimento... che ci colpisce ognuno di noi reagisce istintivamente con diverse modalità, dando risposte al fatto con altrettante diverse modalità, esempio:
c'è un terremoto....tutti, chi più e chi meno, restiamo colpiti nella sensibilità dal fatto, dal dramma, dal disagio....( non mi dilungo, credo di essermi fatta capire) ed ognuno cerca di partecipare con i mezzi a disposizione, chi direttamente, correndo in aiuto, chi indirettamente, con invio di materiali, di soldi...
ma solo le persone che hanno più sviluppata emotività hanno la capacità di "capire" il disagio, la sofferenza, il dramma interiore..delle persone che stanno soffrendo e questo, a parer mio, dipende dalla possibilità che ognuno di noi ha avuto dalla vita di poter "sentire e capire" le proprie emozioni, per potere poi confrontarsi con quelle degli altri.
Per curiosità posso dire che ho analizzato temi di persone che non hanno Acqua nel tema natale e vi posso assicurare che hanno avuto una vera e propria difficoltà a capire le loro emozioni fino ad una certa età; in genere sono scettiche e fortemente diffidenti verso i sentimenti, hanno difficoltà a "mettersi nei panni degli altri", anzi non ci pensano proprio, ma sono molto sensibili e reattivi agli stimoli esterni.
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lilli 1 |
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inserita il 14/05/2009 14:03:53
- Per tutti
Cerco di andare con ordine e di reinserirmi
Innanzi tutto e , lidia l’ha ben supportato, alla mia certezza che sensibilità e emotività non sono sinonimi ,ciò non esclude che possano coesistere in un unico soggetto..e che possano essere separatamente presenti come iper o ipo…
In apertura al mio post io marcavo proprio sull’evoluzione di sensibilità innata in tutti noi ed emotività che dà origine a emozioni di due livelli-primarie e secondarie e che ci tocca comunque assaggiare per poter parlare di empatia..mi chiedo come si possano stabilire i confini se le emozioni non si conoscono- la propria sensibilità e quella altrui…qui entra in campo però non più l’ego che ha avuto nella sua fascia evolutiva cardini per fare ..fare pirolette e cercare di scindersi …per poter “entrare “in ciò che è distinto da me …L’ALTRO o GLI ALTRI ..con il loro bagaglio di sensibilità e il governo delle emozioni ..(nelle secondarie inserisco quelle degenerative ma comuque forse salutari a farle esprimere..”rabbia”-odio-risentimento etcc naturalmente con una giusta dose di equilibrio per evitare il patologico di cui non intendevo parlare)
Chi è empatico? Chi avendo una certa sensibilità..riesce a recepire messaggi di amore ( l’amore non deve essere condizionato perché si entra in altro discorso ….che riprendo per chiara.).,li nutre ,conosce l’importanza …è amore incondizionato per la vita ..ciò che ci permette di ascoltarci anche nelle esplicazioni di emotività e colloca l’amore nella culla dei sogni ,diventa come una pagina bianca e libera nella storia della nostra esistenza..
Alla fine credo che per raggiungere l’empatia ..grado elevato di sensibilità collettiva è salire in cima a una montagna ,riflettere sul mondo,capire i sentieri degli altri uomini e le vallate dei loro modi di essere ed essere ricettivi all’amore unico bene incondizionato….perchè ha confini di rispetto pe noi stessi e per gli altri-di fiducia ..e di unità ..nelle diversità
Il cuore di colui che non vede angeli e demoni nelle bellezze e bruttezze della vita e non perde la speranza,resta distante dalla conoscenza e la sua anima rimane un deserto privo di affetti al quale anche saturno storcerebbe il naso..
Credo che in qualsiasi funzione ci addentriamo con la psicologia che supporta l’astrologia nessuno dei simboli-pianeti nega l’amore e per incondizionato ..chiara ..non mi riferisco ad amore –a tradimenti-a schiaffi ricevuti porgendo altra guancia perché quelli altri non solo che incidenti di percorso ..ma che non devono far perdere il miraggio forse di amore universale..
“al di là della sofferenza e della morte,l’amore :unica libertà al mondo nel cuore dell’uomo..
A presto cilli..…
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cilli |
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inserita il 14/05/2009 14:47:15
- Ciao a tutti. Anche io come Solerossella, non mi muovo molto bene nelle emozioni, pur essendo Cancro, forse per la mia Luna Vergine o forse per un ecceso di Mercurio nel TN!
Tuttavia mi sono posta spesso il problema, poiché sono sempre stata ipersensibile da bambina (tutto mi colpiva allo stomaco, in bene e in male, tutto ruotava intorno a me, al mio ego!). Ora, da adulta, so che per non essere ipersensibile (e trovare un equilibrio emotivo) per me è necessario pormi un po' ai margini, relativizzare la mia centralità, porre una giusta distanza tra me e gli altri, ma solo quel poco che mi permette di non precipitare nell'animo altrui quando vengo fatta partecipe di eventi emotivamente coinvolgenti per l'altro. Inoltre mi sono accorta che per essere davvero emaptici dobbiamo aver sperimentato e conosciuto le diverse nature umane, i diversi modi di sentire, conoscere e pensare che non ci appartengono, dobbiamo essere capaci di riconoscere ed accettare le debolezze nostre e altrui, senza farci prendere dalla rabbia e dalla paura.
L'empatia per un'ipersensibile è solo un contagio, non è un comprendere restando solidi e forti.
Io sono sempre sembrata molto empatica, ma mi sono accorta di non esserlo perché la disperazione o la gioia si dissolvevano non appena si allontanava la "fonte" che aveva suscitato il sentimento. Non avevo una "memoria emotiva", mi raffreddavo subito e diventavo indifferente nel profondo. Essendo mercurialmente duplice, una parte di me si dispiaceva di questa "infedeltà" al sentimento, alla persona che mi aveva "contagiata", così con il tempo ho lavorato su quelle parti di me che non funzionavano in modo "autentico": ho chiuso alcuni canali ricettivi, ho fatto un passo indietro rispetto a me e agli altri, ho aperto i canali "comprensivi" in cui la razionalità non mi serviva per raggelare l'eccesso di emozione, ma per capire e vagliare ciò che arrivava dall'esterno. Questo ha permesso l'immedesimazione che prima era immediata e totale, ma inutile e squilibrata.
Un abbraccio a tutti
Stefania
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Ste |
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inserita il 14/05/2009 15:36:13
- cara Chiara Inesia,
in effetti, Saturno tende a difendere "congelando le emozioni, raffreddandole.. e rendendole meno efficaci", in alcuni casi si amputano proprio.. ed anche li', interviene l'intelletto che è tanto più rassicurante..
Con Marte le emozioni si accendono, diventano incandescenti e si velocizzano: il dramma di Luna Marte è l'impossibilità di trattenerle ma bisogna sempre esploderle.. e spesso assolutamente in modo non adatto alla circostanza.. Con questo aspetto bisogna però avere i guanti di velluto.. perchè ci sono tantissime cose dietro che devono essere valutate e che possono dare "eccesso di reattività" fino ad arrivare all'isteria e all'irrazonalità pura.
Vorrei però dire a Solerossella che ha ragione... nel senso che il termine "sensibile" è sbagliato.. perchè per quanto riguarda la Luna si dovrebbe usare il verbo "ricevere.. e parlare di ricettività" a ciò che si muove dentro.
La parola emozionare.. vuol dire "emo agere" ovvero agire sul sangue..ed è proprio questo che fa l'emozione.. ci informa che è cambiato lo stato d'animo.. e che dobbiamo occuparci di ciò che sta capitando.. in fondo le emozioni ci invitano ad agire.. e a muoverci..
Tuttavia, da sempre noi usiamo la parola "sensibilità" per esprimere il tono emotivo di una persona..che è molto diverso dall'avere sensi molto sviluppati che indicano avere una vista acuta, un orecchio altrettanto penetrante.. ecc..
In psicologia non si chiamano neppure in questo modo.. giacchè la psicologia non fa troppe distinzioni e chiama "AFFETTI" sia gli istinti, che le emozioni che i sentimenti.
In ogni caso.. è vero tutto ciò in quanto tutto deriva dai movimenti istintivi che mettono in moto le emozioni che ci inducono a capire cosa stiamo "sentendo" e quindi a lavorare poi sui nostri "sentimenti".
La terra però non c'entra niente con tutto ciò.. perchè il sentimento è qualcosa che riguarda l'acqua.. e, in particolar modo, arriva alla nostra coscienza attraverso la Luna..
Però, per capire che tipo di "sensitività... che deriva dal sentire" dobbiamo guardare la Luna, il segno in cui sta e gli aspetti che fa..
I sentimenti si presentano prima come BISOGNI e PULSIONI.. poi giungono a noi sotto forma di EMOZIONI che ci spingono ad agire.. e, infine diventano VALORI.. con l'aiuto della razionalità.
Un abbraccio Lidia
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Lidia |
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inserita il 14/05/2009 15:39:49
- cara Ste,
ma guarda che empatia non vuol dire restare imprigionati dentro alle emozioni... anzi, esattamente il contrario.
Avere empatia significa "sentire con" e sentire ciò che l'altro sente... però ricordandoci pienamente che è dell'altro e che pertanto.. non ci appartiene per cui possiamo decidere di fare qualcosa, di non fare niente.. di aiutare oppure no..
Il segno che è più empatico in assoluto è quello dei Pesci e, per questo la tradizione ha assegnato ad esso la capacità di prendersi cura di chi sta male e del mondo. Però i Pesci sono anche assolutamente distaccati.. altrimenti non potrebbero mai fare ciò che fanno.. perchè si invischierebbero in tutto.
Un abbraccio Lidia
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Lidia |
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inserita il 14/05/2009 16:33:50
- Cara Lidia, è' vero, anche io cercavo di dire questo ma non mi sono espressa bene!
Tra l'altro ho una componente Vergine forte, per cui non ho mai avuto una predisposizione al "lasciar andare": per me una confidenza dolorosa da parte di qualcuno era una richiesta fattiva di aiuto che sollecitava il mio impulso a risolvere il problema. Per me non esisteva la scelta di intervenire o meno: ciò che era dell'altro era mio e ciò che è mio va sistemato a tutti i costi! Una tragedia!
Tanto più che il mio stato d'animo altalenava tra il coinvolgimento totale e la mancanza di memoria di fatti anche gravi per chi si confidava con me.
So di non essere stata empatica davvero. Il distacco richiesto dall'empatia è quello della comprensione, non quello della freddezza, secondo me. Ora riesco ad essere empatica perché conosco meglio (e di conseguenza accetto senza troppa paura)le debolezze umane, che prima tentavo di eliminare dal mondo! Un Pesci lo sa fare istintivamente un Cancro-Vergine molto meno!
Un abbraccio
Stefania
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Ste per Lidia |
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inserita il 14/05/2009 18:43:09
- Cara Chiara,
cerco di spiegarmi meglio,
come dicevo a Lidia non ho un buon rapporto con l'emotività, nel senso che...tendo a trattenerla...
quando una forte emozione mi coinvolge…la sento salire dalla pancia, ma di solito si ferma all’altezza dello sterno…e rimane imprigionata e quasi mi soffoca…
nel mio tema ho un solo pianeta in un segno d'acqua, venere in pesci, che riceve prevalentemente, come la luna, aspetti di tensione...
quindi non mi riesce naturale lasciare fluire le emozioni, che sento ovviamente...ma che come detto spontaneamente vivo come allarmanti…
questo credo dipenda da una sorta di negazione attuata dal mio ego (sole ariete) che le percepisce come fragilità…
respingendole…
se vado indietro nel tempo, tornando alla mia infanzia, ora, capisco bene perché respingo l’emotività…
il mio temperamento focoso non poteva permettersi il lusso di accettare la malattia (ho avuto crisi epilettiche – quadrato a T marte-sole-urano) perché questo avrebbe significato dover accettare il fatto di essere molto fragile…
allora il guerriero che è in me…ha sempre preso il sopravvento…ritenendo che certe emozioni erano nocive…
e da qui evidentemente si sono strutturate
per quel che invece riguarda il sentire…
lo distinguo dall’emozione perchè questa mi parte dalla pancia…
la sensibilità o ancora meglio le sensazioni…più o meno accentuate…credo invece che partano dal tatto e quindi epidermicamente dalla pelle…
credo che tuttavia la sensibilità, come diceva Lilli, sia anche una questione di testa…aerea…
poi non so…
forse stò andando in confusione
un inciso per Stè: anch’io ho luna in Vergine
un saluto collettivo
Rossella
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solerossella |
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