|
IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - ASTROLOGIA E DINTORNI
FORUM - Torna indietro - Torna al Forum - Inserisci una risposta |
|
|
|
Opinioni a confronto |
|
|
|
ESISTE UN 'DESTINO'?
discussione inserita da Evi |
|
"Il fato guida chi segue, trascina chi recalcitra" Seneca....
Ho appena finito di leggere un libro regalatomi da una cara persona. S'intitola "Sul Destino"...
Volevo lanciare una discussione sul significato di questa parola così importante e così carica d'inquietudini ...
Ve la sentite?
Un saluto
Evi
|
|
____________________________________________________________________________________________________
RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 60 - Inserisci una risposta a questa discussione |
|
A CURA DI |
inserita il 26/02/2007 15:38:36
- Riflettevo ancora sul destino e sul compito che ci viene assegnato. Ovvero individuarci. Credo che il problema del destino e della trasformazione sia in qualche modo legato alla 'necessità' di prendere contatto con le 'immagini' interiori che albergano nel nostro inconscio. Quelle immagini sono il 'motore' propulsore del nostro agire inconsapevole che provoca 'fatti ed eventi' esterni e che noi viviamo come accidenti dolorosi. Questa dinamica è sempre legata alla sofferenza anche perchè queste 'immagini' - quando emergono - feriscono l'Io e lo costringono a una riflessione e a un cambiamento. Costringono a rivalutare le cose. Essere consapevoli, probabilmente, vuol dire prendere contatto con il destino personale, quell'unico e irripetibile destino che ci è stato conferito al momento della nostra discesa.
Pensavo al mio tema natale, alla mia 4a casa congestionata di pianeti, alle sue quadrature, e a quel Plutone in 12a...In quella configurazione c'è il mio 'destino', c'è un mandato assegnatomi molto preciso: far emergere la 'colpa' archetipica della mia famiglia per dargli finalmente voce e redimere quel peccato.
Il mio compito- credo- è capire qual è il peccato commesso che mi è stato tramandato. Da lì e solo da lì potrà partire il processo di trasformazione e con esso la mia individuazione.
...sono stata un po' contorta?
Un saluto a tutti
|
Evi |
|
|
inserita il 26/02/2007 16:36:06
- Evi, il tuo post è molto bello, però... anche se è vero c'è, come nella tragedia greca, il timore di ua spada di damocle che pende sulle nostre teste,... pensare che forse non è un peccato..., ma il nodo, potrebbe alleggerire un po', pur restando il fatto che nostro compito è portare alla luce, noi, come vogliamo, sciogliendo i nodi, il nostro destino... la nostra vita...
ciao, chiara
|
chiara |
|
|
inserita il 26/02/2007 17:31:09
- Non lo definirei un timore. C'è! Liz Greene lo chiama 'destino familiare' e il destimo familiare è un 'qualcosa' che va oltre, ovviamente, i normali legami di sangue. Sono legami psichici, immagini archetipiche, l'hubris di ancestrale memoria che si tramada (inconscia, ovviamente). E' una maledizione lanciata da una generazione all'altra...
L'unico modo per trasformare questo 'nucleo' è che qualcuno affronti il 'viaggio' nel buio, in ciò che è stato nascosto e che nessuno ha voluto 'vedere'.
La faccenda certo non mi entusiasma, perchè foriero di grandi difficoltà e sofferenze, ma è anche conoscendo queste immagini ereditarie che potrò riconoscerle e, spero, integrarle. La verità è che dovrò, a fatica dato che sono un Capricorno e vivo con estrema difficoltà l'irrazionale, avere fiducia. Ovvero affidarmi.
La vedo durissima, ragazzi. Se sopravvivo vi faccio sapere cosa ho visto. Sarà come uno psicoviaggio. Tipo LSD?????
Kiss a tutti
Evi
|
Evi |
|
|
inserita il 26/02/2007 17:55:46
- Se la vedi così.
In bocca al lupo di cuore!
ciao, chiara
|
chiara |
|
|
inserita il 27/02/2007 09:02:35
- grazie chiara!
Cara Evi,
sono rimasta colpita dalla tua storia...permettimi solo di dirti che non sei comunque tu responsabile delle azioni altrui...anche se questi sono tuoi familiari.
Certo a te è toccato questo arduo compito di portare alla luce la parte oscura della tua famiglia ..ma io penso che se ti è stato dato questo compito è perchè ce la puoi fare nel senso che tu hai la forza dentro di te che ti porterà a trasformare quelle energie negative in positive...la maledizione puo essere trasformata in benedizione ..certo tutto cio richiede un lotta con quel terribile plutone..ma dopo ne uscirai trasformata e soprattutto libera.
Anch'io come te ho molti pianeti in IV casa tra cui ...appunto plutone.
un bacio
paola
|
paola |
|
|
inserita il 27/02/2007 16:29:16
- Care Paola e Chiara...in tempi di Sanremo mi viene da sorridere (le ricordate???)
volevo tranquillizzarvi. Ho dalla mia uno spiccato e robusto senso dell'umorismo che m'ha sempre salvato il famoso c.... anche nelle situazioni peggiori.
Diciamo che Plutone lo vedo vestito di vellutino nero pronto a darmi delle mazzate sulle corna. Ora, vi lascio immaginare...io con Sole in capricorno in 4a casa, e tutti gli altri pianeti (per giunta personali, ovvero Marte, Venere cui si aggiunge un tignoso Saturno) in allegra brigata congiunti...tempo tre anni e Plutone fa il suo ingresso dalle mie parti. Sai che festa, si divertirà un mondo quello (cioè Plutone)...io - ho come la sensazione - un po' meno. Se poi guardo le mie quadrature, alias Luna-Marte, Luna Sole, Luna Venere dalla 7a in Ariete, bah...Circa la maledizione familiare che volete farci...se non altro non avendo avuto figli evito di mollargli il bidone. Il che mi sembra già un bel risultato.
Pertanto attendo l'arrivo del Dio della notte. Speriamo che mi porti in discoteca anche se tenterà di farmi ingoiare qualche intruglio di pasticche. Me lo vedo...
Ciao a tutte
Evi
|
Evi |
|
|
inserita il 27/02/2007 16:34:42
- carissime,
il tema del destino familiare è qualcosa di complesso e di difficile da comprendere, almeno per la nostra mente razionale che vede in una dimensione temporale ciò che, invece, temporale non è.
Infatti, il destino familiare ha a che fare con energie che, appunto, si trasmettono sotto forma di "immagini interiori" che viaggiano in un certo modo.. e che, in autonomatico, vengono trasmesse pari pari.
L'archetipo è un prototipo di comportamento; qualcosa che va molto al di la di ciò che noi consciamente siamo in grado di vedere, comprendere ed interpretare.
Per cui, nel momento in cui le immagini si sono codificate in un certo modo, noi tendiamo ad averle assorbite esattamente così.. e non è affatto una questione di colpe.. ma di sistemi energetici.. esattamente come non è una questione di colpa avere una certa malattia, ma sicuramente una questione energetica che ha a che fare con noi e di cui dovremo occuparci.. proprio per interrompere il "destino familiare" che, miticamente è anche una "maledizione", nel senso che non ci lascia scampo se non ci lavoriamo su.
In effetti, parlando in un altro post di Roman Polansky ho cercato di spiegare che il "destino familiare" lui lo ha assorbito pienamente attraverso il canale femminile Plutone e Luna congiunti quadrati a Marte; questo vuol dire che non è che lui sia "responsabile" del suo destino in senso "etimologico",ma lo è in senso simbolico in quanto, quel destino di violenza.. trasmesso attraverso la madre che, essendo morta in un campo di concentramento, ha sicuramente bloccato la sua energia aggressiva e distruttiva.. si è riprensentata a lui sotto forma di attrazione di energie similari, in quanto non vi è stata una reale elaborazione che gli permettesse di prendere congedo da ciò che apparteneva alla madre.. senza doverlo in qualche modo rivivere.
Il fatto stesso che tutto il dramma sia passato attraverso la moglie indica quanto inconscio fosse questo destino.. e questa è una responsabilità.. anche se certamente non una colpa.
Meno siamo individuati e più "apparteniamo alla psiche familiare", ne siamo contagiati e influenzati.. e questo è un preciso compito individuale.. che va affrontato proprio per non far si che la maledizione continui imperterrita attraverso le generazioni.
Purtroppo, i rapporti simbiotici.. e buona parte delle famiglie lo sono, non consentono questo "distacco" dalla psiche familiare così che i figli restano in qualche modo imprigionati.
E' interessante già come gli individui all'interno della famiglia si pongono: ad esempio sento moltissime madri che dicono NOI quando parlano del loro rapporto con i loro figli.. questo indica uno scarsissimo grado di differenziazione che non è sano.. anche se apparentemente nella letteratura "mammesca" della nostra bella Italia viene considerato qualcosa di fantastico.
I figli devono essere ben separati dai genitori in modo che possano fare la loro vita senza sentirsi obbligati a vivere contenuti o schemi genitoriali che sono rimasti irrisolti.
Purtroppo questo è un tema veramente difficile.. uno dei campi in cui la psicologia stessa spesso è in difficoltà.
Un saluto Lidia
|
Lidia |
|
|
inserita il 27/02/2007 17:34:23
- A volte sembra che sia rimasto come un canale aperto, quello dll'infanzia e quello che siamo stati. E'molto probabile che in quella strada non siamo stati felici, ma se non si sta attenti invece di tracciarne un'altra propria e più valida, quella che ci rende noi stessi, ci struttura e ci rende felice, finiamo per tornare in quella già percorsa, tracciata per noi dagli altri, i genitori, molti anni prima. Secondo me questo accade per una difficoltà emotiva che è assolutamente necessario superare, e che finisce per ingabbiare fisicamente, psicologicamente ed emotivamente facendo sì che la persona, per sentirsi sicura, si identifica in un ruolo voluto dagli altri. E'veramente pericoloso.
un saluto,
chiara
|
chiara |
|
|
inserita il 27/02/2007 19:23:15
- cara Chiara,
non a caso per arrivare in 10a casa ed essere indipendente.. bisogna superare le dinamiche emotive dell'ottava casa che bloccano e che costringono dentro a schemi rigidi e coercitivi.
Un saluto Lidia
|
Lidia |
|
|
inserita il 27/02/2007 22:03:40
- Vero... grazie, Lidia.
Chiara
|
chiara |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Per informazioni e prenotazioni:
Scrivi a info@eridanoschool.it
Telefona al numero 338/5217099 - P.IVA: 10220350010
|
|
|
|