IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni
 
FORUM DI Opinioni a confronto
Inserito il su Eridano School - Astrologia e dintorni
 
DISCUSSIONE: Esiste un 'destino'?
"Il fato guida chi segue, trascina chi recalcitra" Seneca....
Ho appena finito di leggere un libro regalatomi da una cara persona. S'intitola "Sul Destino"...
Volevo lanciare una discussione sul significato di questa parola così importante e così carica d'inquietudini ...
Ve la sentite?
Un saluto
Evi
a cura di Evi
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RISPOSTE
 
del 23/01/2007 19:40:52
Cara Evi,
io personalmente al destino ci credo.Secondo me c'è un filo sottile che fa accadere determinate cose,questo filo sottile va al di là del libero arbitrio.Forse sbaglierò,ma io ci credo.
Un saluto
Musetta
a cura di MUSETTA
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del 23/01/2007 21:57:27
La penso anch'io esattamente come Musetta...credo al destino inteso come filo conduttore degli eventi in cui esercitare però sì il proprio libero arbitrio...è un discorso tra l'altro molto complesso...
a cura di SONIA
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del 24/01/2007 10:39:37
Come si concilia il destino con il libero arbitrio?
Riflettendo su quanto ho letto e sto leggendo, credo che il destino altri non sia che l'obbligo di 'individuarci'. Detta così, potrebbe sgombrare il campo dalla passività insita nella parola 'destino'... Eventi, fatti e scelte personali - credo che alla fine non esistano scelte buone o cattive - accadano perchè funzionali al percorso che siamo chiamati a percorrere per capire chi siamo. La questione è che, spesso, non arriviamo in fondo alla ricerca...e allora...in questo caso si compie il proprio 'destino'?
Un saluto
evi
a cura di EVI
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del 24/01/2007 12:43:06
Ciao Evi,

come dice Sonia, è un discorso molto complesso, forse è uno dei rebus che stanno alla base del significato che diamo alla stessa vita...
Nel regno della polarità siamo sempre di fronte alla Scelta; per cui, sebbene la mappa sia ben chiara all'inizio, quello che va percorso veramente è il territorio.
Se poi crediamo in un'Intelligenza Infinita che permea ogni essere e ogni esistere tramite Leggi perfettamente sincronizzate tra loro, in cui distinguiamo soprattutto quella di causa-effetto non solo nell'ordinaria manifestazione dell'Uomo, ma anche in quella "infinitamente piccola" di una particella sub-atomica che può appartenere al gas più rarefatto esistente sulla Terra, ci sarebbero da affrontare alcune piccole domandine...
Riusciamo davvero a interpretare questa filosofia in ogni singola azione che svolgiamo nel Mondo ? Riusciamo a essere congruenti tra il dire e il fare ?
O è meglio introdurre l'aspetto che il simbolico "vaso di fiori" che ci cade sulla testa sia scaturito da un evento esterno...tanto per alleggerire un po' questa tensione che scaturisce tra pensiero e atteggiamento ?!?!
E' un discorso veramente tosto...
Forse, come spesso dice Lidia, se cerchiamo Nettuno, Lui c'è...se non lo cerchiamo, non c'è..
Un abbraccio a tutti/e

Marco
a cura di MARCO
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del 24/01/2007 13:13:41
il destino esiste già solo per il fatto che siamo nati qui e non in Afghanistan, come parlare di libero arbitrio a un bambino che muore a 3 anni?
a cura di BARBARAB
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del 24/01/2007 14:52:23
Ciao Barbarab,

comprendo benissimo la tua affermazione e, come immaginavo, il discorso tocca le radici più intime di quello in cui crediamo.
La morte di un bambino di tre anni può anche anullare, di colpo, non solo ogni ipotesi sul libero arbitrio, ma anche la stessa fiducia nell'esistenza di Dio...
Fatto sta, e sembra strano, che esistono anche dottrine, o convinzioni del tutto personali, che riescono anche a vedere uno scopo in quel bambino, che doveva nascere in Afghanistan e morire a tre anni....
Non dico che questa sia la mia filosofia (...la sto ancora cercando), ma credo sia importante che ciascuno di noi, in relazione all'elaborazione delle esperienze fatte durante la vita, possa crearsi una visione personale su un tema del genere ed è altresì corretto che la confronti con quella degli Altri, sempre nel rispetto dell'altrui individualità.
Ti ringrazio, pertanto, per aver dato ulteriore nutrimento alle mie speculazioni.
Un saluto

Marco
a cura di MARCO
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del 24/01/2007 15:00:24
ma infatti la mia non era un commento comeinista era un'osservazione a chi sembra essere convinto del contrario, rimanendo comunque sospesi perchè pulviscolo in questo cosmo ritengo assai karmico nascere in un paese di guerra anzichè di pace e morire di fame a 3 anni perdendo di vista volere potere, pensiero positivo ecc ecc
sei bravissimo con le parole, scusa il mio linguaggio invece spartano e schietto ma che ce posso fa se so' donna sole congiunto marte!
a cura di BARBARAB
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del 24/01/2007 16:36:38
Cari amici questo discorso, tocca secondo me, molte corde, una delle più profonde è quella della fede che ciascuna ha o non ha in misura diversa. A questo proposito, ricordo una storia che una donna di grande fede raccontava ai bambini e ve la propongo anche se forse esco un po' fuori tema: un giorno un uomo camminava in una campo di cocomeri, tutti spiacciacati dal passaggio di uomini e animali e intanto guardava delle noci sugli alberi e pensava" chissà perchè il Signore ha messo dei frutti così belli, grandi e succosi a terra dove tutti li schiacciano, e le noci che sono piccole e dure sugli alberi" in quel momento una noce si staccò da un ramo e gli cadde in testa così pensò" se fosse stato un cocomero...."
In ogni cosa c'è un perchè, anche se noi non lo vediamo, così come se guardiamo un tappeto dal rovescio, non riusciamo a capire la bellissima trama che ne forma il disegno.
Ciao spero di non essere stata noiosa o inopportuna.
a cura di MAGICAMELA
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del 24/01/2007 19:19:25
cari amici,
che bella questa discussione proposta da Evi..
Certo, il discorso del destino e del libero arbitrio è sempre intrigante e sicuramente difficile e complesso da comprendere per noi umani.
Personalmente sono convinta che il libero arbitro esista.. anche se "bisogna intendersi su questo termine".. che non è mai come lo si intende normalmente e non è mai così lineare.

Destino è una parola che presuppone che vi sia un qualcosa di già predisposto e che, come tale, non può essere mutato e non può essere che come previsto.
Io questo non lo condivido, proprio perchè ho fiducia nel fatto che esista sicuramente un progetto intelligente.. alla base di tutto.. (non importa chi lo ha pensato e creato, ma tant'è che esiste e che si vede anche nel pulviscolo che vaga nell'aria). Oggi, rientrando da Ancona, mi sono commossa nel vedere un enorme arcobaleno che sembrava attraversare l'autostrada; una cosa meravigliosa.. che solo una mente creativa e desiderosa di condividere questa bellezza con altri.. può aver pensato.
Guardando tutto ciò che siamo, l'assoluta perfezione di certe cose.. non possiamo pensare che un'intelligenza così illuminata e potente possa poi limitare l'espressione degli altri riducendoli a piccole macchine.... o giocattoli con la loro piccola batteria e il loro piccolo programma.
Non posso credere questo.. sarebbe una mente limitata.. piccola.. frutrata e frustrante..
Quindi, rifiuto a priori questo.. e penso che noi siamo LIBERI, ma che non nasciamo LIBERI.. nel senso che la libertà e la possibilità di conquistare il libero arbitrio.. è una questione personale.. che nasce da un profondo desiderio interno di miglioramento, di comprensione, da un bisogno di agganciare qualcosa di superiore..
Insomma, quello che voglio dire è che il libero arbitrio è un compito, un lavoro.. bisogna conquistarlo.. esattamente come ci dicono tutti i miti.. quello di Prometeo.. o quello di Adamo ed Eva.. che in fondo sono i primi personaggi che "scelgono" di comprendere.. con tutta la sofferenza che questo comporta.

Chiaro che la nostra vita si interseca con tante altre vite.. e quindi..la scelta e la libertà.. è sempre comunque in qualche modo legata da fili invisibili.. che sono quelli che noi intessiamo con gli altri...
Ma questo non vuol dire che non siamo liberi.. bensì che abbiamo dei legami, degi impegni.. degli affetti.. dei pensieri.. e che questi in qualche modo ci uniscono e ci fanno sentire non isolati.
E' vero però anche che tutta la nostra energia confluisce unitamente a quella degli altri.. e a volte, ci sembra di entrare dentro a situazioni.. che non sembrano scelte da noi..
Qui voglio continuare.....
Un bacio Lidia
a cura di LIDIA
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del 24/01/2007 22:21:58
Sono qui che bevo vino e ho letto il tuo messaggio Lidia, è porpio bello.
Mi ci voleva,

Grazie. Chiara
a cura di CHIARA
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del 24/01/2007 22:37:25
Hai colto davvero un bel punto Lidia...a volte ci sembra di entrare dentro a situazioni che non sembrano scelte da noi...forse è in queste circostanze che sentiamo il nostro libero arbitrio limitato, quasi inesistente...almeno a livello personale lo percepisco in questo modo.


a cura di SONIA
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del 25/01/2007 11:07:40
care amiche,
per comprendere questo tema bisogna risalire alle parole di Jung "quello che non conosciamo è il nostro destino.. e si presenterà nella nostra vita come fato".. qui c'è una grande verità...
Infatti, mentre un tempo il destino era assegnato al mondo esterno.. alle dee per intenderci.. a figure che erano a metà tra il mondo supero ed il mondo infero.. (le Moire, le Parche ) più avanti è stato assegnato ad Ade.. dio degli Inferi.. (unico dio a conoscere il destino di tutti, anche di quello degli Dei).
Un tempo però tutto era proiettato fuori.. non c'era nulla che l'uomo conoscesse veramente di sè.. stesso.. nulla che andasse oltre Saturno che non solo rappresentava simbolicamente i confini del nostro sistema solare, ma rappresentava anche i confini della nostra coscienza.
Saturno è ovviamente anche oggi l'ultimo pianeta che si può intravvedere ad occhio nudo.. oltre di lui il buio.. occorre avere degli strumenti per vederli.

Questo può essere letto in maniera molto simbolica.. infatti.. se Saturno è la frontiera... la nostra personale frontiera..che possiamo mettere in relazione alla coscienza.. che è la nostra frontiera.. poichè racchiude ciò che di noi conosciamo..
E ciò che viene dopo?
Urano Nettuno Plutone.. Eris.. e chissà quanti altri ne arriveranno ancora.. tutti a dirci che non siamo solo quello che conosciamo.. ma che abbiamo bisogno di andare più in là, di interessarci di ciò che "apparentemente non ci sembra nostro" perchè non lo vediamo.. ma che, tuttavia ci appartiene..

Qui comincia il discorso.. se questi pianeti rappresentano funzioni transpersonali di noi.. allora vuol dire che agiscono.. si muovono.. provocano effetti.. dirigono e ci dirigono spesso verso cose che non sono passate attraverso il vaglio della coscienza.. e che, quindi, non vogliamo riconsocere.. stentiamo a farlo.. e stentiamo a dar loro un senso.

Un altro discorso sta nel fatto che non conosciamo il progetto "grande"... noi sappiamo che ogni singolo sistema entra poi a far parte di un sistema più ampio.. noi siamo un piccolo sistema che sta dentro ad un sistema gigantesco.. che non conosciamo e che cerchiamo di decodificare.
Anche la coscienza è un sistema che sta dentro ad un grande sistema (inconscio) che via via dovremo decodificare ma che, spesso sfugge al nostro controllo.
Se non conosciamo il progetto grande... non ne comprendiamo neppure le intenzioni.. Plutone sono le intenzioni del SE' che è un qualcosa di molto più grande dell'Io..ma se l'Io non lo riconosce e non lo comprende.. allora questo ci porterà qua e la... senza che noi possiamo avere controllo.

Continuerò.
Un saluto Lidia
a cura di LIDIA
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del 25/01/2007 19:02:07
Ma se plutone si blocca, come si fa a sbloccare prima che scoppi la malattia...?

E sembra proprio la parte negativa di saturno a volte a bloccarlo... cioe' quando saturno non lavora per il se'...

Non so forse dico castronerie...

un saluto,
Chiara

a cura di CHIARA
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del 27/01/2007 13:43:25
cara Chiara, io penso che Plutone non si possa bloccare e che la malattia sia
il risultato del suo lavorio nella nostra parte più profonda.
Forse hai ragione a tirare in ballo Saturno perchè penso che sia lui a voler mantenere la struttura esistente. Io immagino una lotta tra i due dove Saturno pensa di vincere creando una barriera ,anche fisica, al cambiamento non rendendosi conto che la forza di Plutone è enorme e accerchiante perchè se non lo vuoi ascoltare ti succhia l'energia, la struttura di Saturno si spacca e il tuo corpo ....presenta le ferite. Questo è ovviamente il mio modo di sentirlo in questo periodo: Mi sorgono tantissimi pensieri al riguardo ma devono ancora prendere corpo per poterli esprimere e adesso devo mettere a tavola la famiglia....
Un salutone a tutti
a cura di ADA
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del 27/01/2007 15:19:03
Appunto mi chiedevo forse dovrebbero lavorare insieme, anche se certamente l'energia di plutone è molto diversa e più corposa e totalizzante...
Comunque capisco cosa dici... come no!!!

Ciao!
Chiara
a cura di CHIARA
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del 27/01/2007 22:57:18
...non sono sparita.Ero via. Tutto ciò per annunciarvi che riprendenrò domani questo argomento. Ciao a tutti.
a cura di EVI
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del 29/01/2007 15:02:32
Ah!... mi è venuto in mente un paragone artistico riguardo a plutone e saturno: Picasso (scorpione)-Matisse (capricorno).

Sembra che l'uomo/artista/pittore ecc. vivente verso cui Picasso nutrisse un profondo rispetto ed ammirazione, come un maestro, pur essendo anche rivali, fosse proprio Matisse.
Nel mio immaginario più di fuoco, diciamo, avrei detto un ariete, o un segno di fuoco, forza della luce vs della tenebre,...
invece no, la forza delle pulsioni profonde, e il lavoro nel tempo che occorre per plasmarle...

Ho un numero di una rivitsa su Matisse che esordisce proprio con qusto confronto... Picasso-Matisse, Plutone... Saturno...

Un saluto,
Chiara
a cura di CHIARA
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del 29/01/2007 17:07:24
Cioè, Picasso-Matisse è nella rivista...

Plutone-Saturno è una libera associazione...

Ciao,
Chiara
a cura di CHIARA
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del 31/01/2007 07:50:28
Cari amici,
continuando a parlare di destino.. non possiamo fare a meno di affrontare il discorso di Plutone che, in qualche modo, è legato a buona parte di ciò che noi attribuiamo ad esso.
Plutone è sicuramente legato alla nostra “intenzionalità” e alle “motivazioni” che ci spingono ad agire in un certo modo. Il fatto però è che Plutone per buona parte del suo lavoro lavora in modo inconscio.. ovvero, lui non rappresenta l’intenzione dell’Io ma quella del Se’ e, quando ad esempio si trova in quadratura o in opposizione al Sole si vede molto bene la lotta interna tra l’Io che si sente potente ed immortale e che ingaggia una lotta senza quartiere con qualcosa che da dentro sembra sfidarlo.
Le sfide che operano all’esterno queste persone.. non sono altro che la rappresentazione della lotta interna che, se non viene compresa, porta alla distruttività dell’Io stesso… in modo che possa rigenerarsi e ricostruirsi.. in una parola “rinascere”.
Plutone prima di agire attraverso la coscienza.. opera con le sue “pulsioni” obbligando la persona ad avere comportamenti compulsivi… (la parola compulsiva in psicologia indica comportamenti che non sono assolutamente mediati dalla volontà cosciente..”mangiare compulsivamente indica che giunge una pulsione che è incontrollabile da parte dell’Io e che quindi deve essere agita e soddisfatta”)..
Nella prima parte della vita, quasi tutti i nostri comportamenti sono inconsci e in un certo senso soggetti all’impulso e all’istinto.. è questa la battaglia che facciamo giorno dopo giorno per cercare di diventare veramente padroni di noi stessi senza sentirci trascinati da forze e fili invisibili che non ci permettono la vera libertà. Infatti, finchè non riusciamo a contattare il nostro Plutone interno.. buona parte delle nostre azioni non è affatto pensata, ragionata e valutata; possiamo infatti parlare più di “reazione” che di “azione” e quindi ci troviamo spesso dentro a situazioni che poi non vogliamo riconoscere perché “è la coscienza” che non riconosce.. perché non sono passate attraverso di lei.

Oggi tutti sappiamo che l’inconscio ha una forza tremenda e che quando si scatena non è facile per noi umani riuscire ad arginare tuttavia per poter pensare di esercitare il nostro libero arbitrio dobbiamo pian piano illuminare i contenuti del nostro inconscio.. portandoci dentro la coscienza.. in modo che possiamo cominciare a vedere cosa si agita laggiu’.
Ogni azione infatti ha una sua precisa motivazione.. spesso le reazioni più spontanee… quelle Plutoniane.. agite poi soprattutto attraverso la Luna… originano da grandissimi bisogni e da paure e quindi mettono in moto difese che spesso ci trascinano dentro a selve oscure che poi non riusciamo a controllare.
Quello che non riconosciamo girerà però attorno a noi.. perché inevitabilmente lo attireremo e quindi ce lo ritroveremo sempre al fianco. E’ così che attirando persone che hanno gli stessi nostri contenuti.. potremo pian piano cominciare a vedere ciò che prima era “invisibile”… vi ricordate che nel mito.. Plutone era l’nvisibile.. costretto ad indissare un elmo che lo rendeva tale? Anche Nettuno era particolare… poiché invece era costretto a cambiare forma ogni volta che saliva in superficie.. e questo la dice lunga sulle difficoltà che la coscienza (che è rappresentata dai luminari e dai pianeti che stanno dentro l’orbita di Saturno).. ha nel comprendere ed anche solamente nel “vedere” quello che non ha forma.
Eppure è questo che ci renderà liberi.. un tempo.. nessuno dice che questo percorso sia semplice né leggero.. è un viaggio per compiere il quale magari non bastano 100 vite, ma in ognuna di esse sicuramente strappiamo qualcosa al territorio di Ade e lo portiamo dentro a quello di Saturno.

Ricordate quello che c’era scritto sul tempio di Delfi dove risiedeva l’oracolo?: “conosci te stesso”.. Ebbene si.. anche se la scritta è di 3000 anni fa.. è più moderna che mai.. la vera libertà dell’uomo inizia con la conoscenza.. con quell’atto di ribellione e di disubbedienza che fece EVA andando a cogliere quel frutto..che un giorno ci porterà la luce.. ma che, nel frattempo, ci dà gioie e dolori.
Un saluto Lidia
a cura di LIDIA
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del 31/01/2007 20:27:10
Cara Lidia, ho plutone abbastanza aspettato (in bilancia in X, credo sestile all'asc., a nettuno, trigono a giove, congiunto al MC,quadrato a saturno credo), ma che si blocca facile. Quando si sblocca invece lo sento molto potente e mi ricollega ai miei desideri da piccola, come per magia. Non so se e'il trigono a giove, ma tutto mi torna, cioe'non mi torna quello che ho,ma ricontatto desideri profondi, mi sento molto diversa. Questo lato di plutone lo rispetto molto e mi piace, mi riempie di senso.
Tante volte ho avuto , anche ora credo, depressioni e anche ossessioni e compulsioni, sono una di quelli che controllano il gas, contano le azioni e le ripetono per arrivare al numero giusto (9, 3, 5 sono i miei preferiti).

Chiedo in genrale: ma come si fa a sbloccare plutone? Con egli esercizi fisici, stavo pensando? Della musica?...

Ora credo di averlo in trigono mi dovrebbe dare la forza di rompere le catene, invece non riesco a sentirlo e ho solo i sintomi negativi: incubi, dolore al petto, rigidita'da super-io, il negativo di saturno, invece so che dovrei mettere plutone e saturno insieme per funzionare e essere donna intera.

Ciao,Chiara
a cura di CHIARA
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del 01/02/2007 12:02:11
Riprendo, caro Marco, il tuo post del 24/1. Penso spesso all'infinitamente grande, e all'infinitamente piccolo; alle leggi che governano la vita in ogni minutissimo dettaglio…Sono convinta che nulla è casuale e che ciò che accade possa essere simultaneo, parallelo e si possa manifestare in dimensioni 'differenti'. Dimensioni che possiamo forse immaginare (anche l'immaginazione è limitata dai confini dell'umano…che sia il mio Saturno che parla???) ma che escono dalla dimensione del tempo, convenzione quest'ultima talmente limitativa che può - davvero - farti sentire in 'gabbia' e a corto di fiato.
Personalmente - e questo temo sia un aspetto capricorniano (segno cui appartengo) - vivo con difficoltà il senso di non poter 'portare a termine' - condizione peraltro assolutamente concreta se penso al mio 'passaggio' come a un episodio che si somma a quello precedente e che è preludio al prossimo. Diciamo che mi è un po' ostico da digerire anche se la tensione 'spirituale' è tanta. Sto cercando di mediare il mio essere materiale e viva nel mondo portando qualcosa di tangibile e al tempo stesso 'atemporale'….
Un saluto
evi
a cura di EVI
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del 02/02/2007 09:15:37
cari amici,
devo leggere con attenzione i vostri post e poi continuerò questa fantastica discussione.. però oggi sono di corvèe tutto il giorno. A stasera. Lidia
a cura di LIDIA
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del 05/02/2007 18:11:06
Ciao Evi,

scusami se intervengo dopo un po' di giorni su questo post.
Come spesso viene ribadito in questa Scuola, ognuno ha un progetto e, nel tuo caso, non vedo certo incongruenze tra la necessità di concretizzare i tuoi obiettivi e la qualità del segno (Capricorno).
Portare nel mondo qualcosa di tangibile e allo stesso tempo "atemporale" credo sia, inoltre, una dinamica corrispondente alla creatività della 5.a
La tensione proposta dalla "spiritualità" potrebbe forse essere causata da eventuali aspetti di Nettuno-Pesci con la 5.a.
Ti capisco se dici che hai una difficoltà ad integrare questo aspetto: ma capisci cosa potrebbe darti se riesci ad elaboralo ?
Pensa solo a come nasce "un'opera d'arte": capacità di percepire modelli universali e portarli nella materia con modalità uniche e speciali.
Naturalmente la mia è solo un'ipotesi (non so' in che casa è il tuo Sole e come si predispone la tua 5.a).
Ma già il fatto stesso che senti l'esistenza dei due poli (spirito-materia), è un bene che dovresti coltivare.
Un caro saluto.

Marco
a cura di MARCO
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del 05/02/2007 18:44:56
Caro Marco, ho un bel nettuno in 2 casa in scorpione che quadra il mio Giove e Mercurio che se ne stanno in Acquario in 5a casa. La sesta casa, poi è tutta in pesci... Sole in 4a congiunto a Marte, Venere, Saturno. Luna in 7a in Ariete in quadratura (tranne che con Saturno. Per Fortuna). Ascendente Bilancia. Eccoti il quadro!
A parte la scrittura - strumento del mio lavoro e, con tutta probabilità, mia vocazione - la grande tensione ideale. anzi empatica, è verso... gli animali. E' una lunga storia.
Ciao
a cura di EVI
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del 07/02/2007 14:12:22
cari amici,
il destino esisteva allorchè l'uomo proiettava all'esterno... tutte le parti che non poteva vedere dentro... e le consegnava agli dei.. che, nel bene o nel male, diventavano responsabili di tutti i comportamenti.
L'uomo infatti pensava di essere "posseduto" quando faceva qualcosa in cui non poteva riconoscersi.. e invece si sentiva di essere "in grazia di Dio" quando i suoi comportamenti erano buoni.
Oggi sappiamo che tutto ciò non è vero e che i tre pianeti personali rappresentano il mondo che prima era proiettato all'esterno.
Oggi sappiamo che tutto ciò può sembrarci destino ma non lo è.
Un saluto Lidia
a cura di LIDIA
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del 08/02/2007 21:53:55
scusate volevo dire i tre pianeti transpersonali..
Essi rappresentano energie potenti che però.. se sono inconsce,non sono minimamente vagliate dall'Io e qui possono esserci anche grandi difficoltà perchè il soggetto ha veramente la sensazione di "non entrare per nulla" in ciò che vede attorno a sè.. e in ciò che capita nella sua vita... e,a quel punto, la percezione è quella di un "qualcosa di esterno" che agisca e contro il quale non possiamo fare nulla.
Ignorare.. è destino.. non conoscere è destino.. proiettare è destino.. anche se è un modo per imparare a riprendere parti di noi..
Nel momento in cui cominciamo a seguire certi nostri schemi, certi nostri comportamenti, e certi pregiudizi.. già cominciamo a vedere meglio quanta parte abbiamo nel colludere con le cose che capitano e possiamo avere già una piccola traccia di certe nostre dinamiche.. da li' si può cominciare.. altrimenti "ci capiteranno sempre" le cose che ci servono senza pensare che abbiano a che fare con noi.
La logica è questa: cominciare a chiederci "che cosa ha a che fare con noi quello che ci sta accadendo"?.

Un saluto Lidia
a cura di LIDIA
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del 14/02/2007 09:32:45
cari amici,
ma dove siete finiti?
Vi aspetto.. questa discussione è estremamente interessante..
Lidia
a cura di LIDIA
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del 14/02/2007 15:57:21
Che dire, lidia, io sono perfettamente d'accordo con questo tuo ultimo post.
Infatti a propoposito di plutone, ho sritto, nell'altro sito, di mio padre.
Alla fine si torna sempre lì, dunque,... al progetto solare.
Giusto?

Un saluto,
Chiara
a cura di CHIARA
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del 14/02/2007 20:21:39
cara Chiara,
certo, però nel progetto solare abbiamo anche il libero arbitrio.. nessuno deve rimanere schiavo di un destino collettivo.. ognuno deve sviluppare il suo destino unico e speciale.
Un saluto Lidia
a cura di LIDIA
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del 15/02/2007 14:14:38
Sì, certo... il libero arbitrio insieme al progetto solare.
Libero arbitrio... cioè espressione della volontà personale, libera da condizionamenti...

Un saluto,
Chiara
a cura di CHIARA
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del 15/02/2007 14:20:45
Non vorrei uscire dal seminato... ma è possibile che un condizionamento, oltre per esempio a quelli emotivi, sia la paura, per esempio la paura della propria energia, non se per qualità e quantità?


Chiara
a cura di CHIARA
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del 20/02/2007 19:12:55
cara Chiara,
i condizionamenti possono celarsi ovunque.. infatti... diventano codificati in schemi psicologici.. e poi agiscono come dei veri e propri copioni che entrano in gioco al di fuori della nostra volontà.
Un saluto Lidia
a cura di LIDIA
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del 20/02/2007 23:21:48
Appunto, questa è una cosa orrenda.
A me mi succede con luna-saturno, da quanto ho capito, e qualche problemino me lo danno anche marte e urano opposti.
Oltre che so alla quadratura saturno-plutone e qualche altra cosa.

Che si deve fare?
Mi sembra che solo non caderci sia la soluzione, solo così posssimao essere noi gli artefici del nostro destino, ma quando si mette il piede lì dentro, si può continuare depressi per una vita, o bloccati..., in uno schema che funziona perfettamente al nostro posto e noi siamo nulla... è pericoloso.

Se mi guardo indietro vedo che ciò si è già preso una grossa fetta della mia vita.

Per questo avevo capito l'importanza di fare in futuro le scelte giuste evedere tutto in prospettiva, liberandomi dai condizionamenti e facendo valere solo la volontà, in (sacro) silenzio.

grazie per la risposta,
ti mando un saluto,
chiara
a cura di CHIARA
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del 22/02/2007 11:52:15
cara Lidia, ho letto la tua risposta su questo interessante argomento,anch'io penso che libertà e conoscenza di se stessi vadano di pari passo.
Non sono d'accordo con l'esempio di adamo ed eva che riproponi, non credi che il loro atto sia stato una vera e propria disubbidienza, un atto di volonta di andare contro le leggi divine insieme alla presunzione di sapere da sè cosa è bene e cosa e male..e allo stesso tempo un voler essere superiori a chi li ha creati?
in fondo se eva non avesse mangiato, e fatto mangiare al suo compagno quel frutto ...il mondo non avrebbe mai conosciuto ne il male ne la sofferenza che ne deriva.
ciao paola
a cura di PAOLA
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del 22/02/2007 11:52:17
cara Lidia, ho letto la tua risposta su questo interessante argomento,anch'io penso che libertà e conoscenza di se stessi vadano di pari passo.
Non sono d'accordo con l'esempio di adamo ed eva che riproponi, non credi che il loro atto sia stato una vera e propria disubbidienza, un atto di volonta di andare contro le leggi divine insieme alla presunzione di sapere da sè cosa è bene e cosa e male..e allo stesso tempo un voler essere superiori a chi li ha creati?
in fondo se eva non avesse mangiato, e fatto mangiare al suo compagno quel frutto ...il mondo non avrebbe mai conosciuto ne il male ne la sofferenza che ne deriva.
ciao paola
a cura di PAOLA
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del 22/02/2007 20:39:38
cara Paola,
non è così. la disobbedienza.. a livello psicologico è assolutamente necessaria.. guai se noi restassimo fedeli alle leggi dei nostri genitori.. non saremmo cresciuti mai.
In psicologia si dice che un tradimento bisogna compierlo..o ai danni della legge (non dei genitori, ma della legge che appartiene alla loro generazione) oppure, inevitabilmente si tradisce sè stessi. Tra l'altro, ogni generazione ha veramente il dovere di andare oltre a quella precedente..e, per farlo, necessariamente deve trasgredire..
Astrologicamente l'ottava casa indica proprio questo: se non trasgrediamo non possiamo neppure capire dove sta il nostro limite e il nostro potere personale.

Anche in Barbablu e nelle fiabe che rappresentano l'iniziazione.. c'è la trasgressione ad un ordine.. o ad una legge e psicologicamente è stato importantissimo il tradimento di Eva, altrimenti saremmo ancora nel regno dell'inconscio.. e non ci saremmo mai aperti una strada di consapevolezza.

Tra l'altro, il mito di Adamo ed Eva mette in evidenza anche la grande ambivalenza di Dio....che, solo nel nostro mito non ha un lato Ombra.. mentre in realtà.. ce la deve avere, altrimenti non sarebbe un'unità.
Un saluto Lidia
a cura di LIDIA
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del 23/02/2007 15:14:19
Grazei Lidia!!!
Sono cose che so benissimo, ma quando ci si infogna, ragazzi, è tremendo. tremendo! E tramedno è non vedere vie di uscita.éersonalemnte ho tanti e taòli meccanismi di difesa e ingabbbiamento quanto infilo in certe situazioni, che ho proprio bisogna di leggere le parole degli altri. Quindi grazie davvero. E'pazzesco come se lo leggo qui o me lo dico da sana, so benissimo che devo tradire e di corsa!!! Con tutto quello che ho già perso. E invece quando torno lì, nella buca, è come se non conpeissi nient'altro, sono come mi hanno voluta, funziono a meraviglia ma è come se no esistessi.
Il problema, è quando oltre a uno sterile senso del dovere, però si è anche minimamente coretti per davvero, io devo licenziarmi e al tempo stesso, ho il terrore di avere la coscienza sporca, di sentirmi in colpa, perché so di arrecare anche danno agli altri... micidiale, Lidia!

ciao e un bacio a tutti,
chiara
a cura di CHIARA
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del 23/02/2007 15:35:19
in un punto c'è scritto "concepissi",

comunque sì... io ho obbedito, alla fine, ai miei genitori e ho permesso di essere invasa e ora subisco. Cos'ì al lavoro, siccome non sono libera con me stessa e a contatto vero con me, sono compressa e repressa e quel luogo mi fa ammalare.

Vado a insegnare come se dentro fossi una bambina, una studentessa, che subisce e fa quello che deve, e non una persona adulta che segue stessa, ha un cervello, delle idee (altrimenti non sarei lì)...
E vedo un problema come una cosa gigantesca che non so risolvere.

Roba da matti...
chiara
a cura di CHIARA
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del 26/02/2007 10:23:52
cara Lidia, se per trasgredire la legge si intende le tradizioni..le idee... sono d'accordo anch'io .
.anche Gesù è andato contro l'ideologia farisiaca di quel tempo, non certo per distruggerla ma perchè necessitava di un rinnovamento..e di un nuovo modo di comprendere la religione, più con il cuore che attraverso alla sola obbedienza di leggi e tradizioni.
Io parlavo della trasgressione di quei principi divini, cioè i comandamenti, in astrologia ben rappresentati da Saturno , che se tragrediti sia volontariamente che involontariamente on la zampino di Plutone ne pagheremo prima o poi le conseguenze.
"Quello che l'uomo avra seminato ..raccoglierà"
questa è una grande legge di saturno che non bisogna mai dimenticare ...a mio avviso.
sarà che il mio saturno è in IX casa (aquario) ..io penso che non serve seguire i comandamenti solo a livello esteriore ma vanno interiorizzate e comprese fino in fondo ...diversamente non ci potra essere nessuna evoluzione spirituale.
E anche vero però che nell'incertezza e sempre meglio fermarsi... a riflettere... rapportarsi con la nostra coscienza...perchè questi benedetti 10 comandamenti li abbiamo incisi dentro di noi e in ultima analisi non si puo sfuggire alla nostra coscienza.
carissimi saluti
spero riuscire a venire ad una tua conferenza prima o poi..anche se non ti conosco ti stimo molto per cio che scrivi.
paola



a cura di PAOLA
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del 26/02/2007 13:56:32
Bello, paola!


Ciao,
chiara
a cura di CHIARA
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del 26/02/2007 15:38:36
Riflettevo ancora sul destino e sul compito che ci viene assegnato. Ovvero individuarci. Credo che il problema del destino e della trasformazione sia in qualche modo legato alla 'necessità' di prendere contatto con le 'immagini' interiori che albergano nel nostro inconscio. Quelle immagini sono il 'motore' propulsore del nostro agire inconsapevole che provoca 'fatti ed eventi' esterni e che noi viviamo come accidenti dolorosi. Questa dinamica è sempre legata alla sofferenza anche perchè queste 'immagini' - quando emergono - feriscono l'Io e lo costringono a una riflessione e a un cambiamento. Costringono a rivalutare le cose. Essere consapevoli, probabilmente, vuol dire prendere contatto con il destino personale, quell'unico e irripetibile destino che ci è stato conferito al momento della nostra discesa.
Pensavo al mio tema natale, alla mia 4a casa congestionata di pianeti, alle sue quadrature, e a quel Plutone in 12a...In quella configurazione c'è il mio 'destino', c'è un mandato assegnatomi molto preciso: far emergere la 'colpa' archetipica della mia famiglia per dargli finalmente voce e redimere quel peccato.
Il mio compito- credo- è capire qual è il peccato commesso che mi è stato tramandato. Da lì e solo da lì potrà partire il processo di trasformazione e con esso la mia individuazione.
...sono stata un po' contorta?
Un saluto a tutti
a cura di EVI
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del 26/02/2007 16:36:06
Evi, il tuo post è molto bello, però... anche se è vero c'è, come nella tragedia greca, il timore di ua spada di damocle che pende sulle nostre teste,... pensare che forse non è un peccato..., ma il nodo, potrebbe alleggerire un po', pur restando il fatto che nostro compito è portare alla luce, noi, come vogliamo, sciogliendo i nodi, il nostro destino... la nostra vita...

ciao, chiara
a cura di CHIARA
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del 26/02/2007 17:31:09
Non lo definirei un timore. C'è! Liz Greene lo chiama 'destino familiare' e il destimo familiare è un 'qualcosa' che va oltre, ovviamente, i normali legami di sangue. Sono legami psichici, immagini archetipiche, l'hubris di ancestrale memoria che si tramada (inconscia, ovviamente). E' una maledizione lanciata da una generazione all'altra...
L'unico modo per trasformare questo 'nucleo' è che qualcuno affronti il 'viaggio' nel buio, in ciò che è stato nascosto e che nessuno ha voluto 'vedere'.
La faccenda certo non mi entusiasma, perchè foriero di grandi difficoltà e sofferenze, ma è anche conoscendo queste immagini ereditarie che potrò riconoscerle e, spero, integrarle. La verità è che dovrò, a fatica dato che sono un Capricorno e vivo con estrema difficoltà l'irrazionale, avere fiducia. Ovvero affidarmi.
La vedo durissima, ragazzi. Se sopravvivo vi faccio sapere cosa ho visto. Sarà come uno psicoviaggio. Tipo LSD?????
Kiss a tutti
Evi
a cura di EVI
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del 26/02/2007 17:55:46
Se la vedi così.
In bocca al lupo di cuore!
ciao, chiara
a cura di CHIARA
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del 27/02/2007 09:02:35
grazie chiara!

Cara Evi,
sono rimasta colpita dalla tua storia...permettimi solo di dirti che non sei comunque tu responsabile delle azioni altrui...anche se questi sono tuoi familiari.
Certo a te è toccato questo arduo compito di portare alla luce la parte oscura della tua famiglia ..ma io penso che se ti è stato dato questo compito è perchè ce la puoi fare nel senso che tu hai la forza dentro di te che ti porterà a trasformare quelle energie negative in positive...la maledizione puo essere trasformata in benedizione ..certo tutto cio richiede un lotta con quel terribile plutone..ma dopo ne uscirai trasformata e soprattutto libera.
Anch'io come te ho molti pianeti in IV casa tra cui ...appunto plutone.
un bacio
paola
a cura di PAOLA
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del 27/02/2007 16:29:16
Care Paola e Chiara...in tempi di Sanremo mi viene da sorridere (le ricordate???)
volevo tranquillizzarvi. Ho dalla mia uno spiccato e robusto senso dell'umorismo che m'ha sempre salvato il famoso c.... anche nelle situazioni peggiori.
Diciamo che Plutone lo vedo vestito di vellutino nero pronto a darmi delle mazzate sulle corna. Ora, vi lascio immaginare...io con Sole in capricorno in 4a casa, e tutti gli altri pianeti (per giunta personali, ovvero Marte, Venere cui si aggiunge un tignoso Saturno) in allegra brigata congiunti...tempo tre anni e Plutone fa il suo ingresso dalle mie parti. Sai che festa, si divertirà un mondo quello (cioè Plutone)...io - ho come la sensazione - un po' meno. Se poi guardo le mie quadrature, alias Luna-Marte, Luna Sole, Luna Venere dalla 7a in Ariete, bah...Circa la maledizione familiare che volete farci...se non altro non avendo avuto figli evito di mollargli il bidone. Il che mi sembra già un bel risultato.
Pertanto attendo l'arrivo del Dio della notte. Speriamo che mi porti in discoteca anche se tenterà di farmi ingoiare qualche intruglio di pasticche. Me lo vedo...
Ciao a tutte
Evi
a cura di EVI
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del 27/02/2007 16:34:42
carissime,
il tema del destino familiare è qualcosa di complesso e di difficile da comprendere, almeno per la nostra mente razionale che vede in una dimensione temporale ciò che, invece, temporale non è.
Infatti, il destino familiare ha a che fare con energie che, appunto, si trasmettono sotto forma di "immagini interiori" che viaggiano in un certo modo.. e che, in autonomatico, vengono trasmesse pari pari.
L'archetipo è un prototipo di comportamento; qualcosa che va molto al di la di ciò che noi consciamente siamo in grado di vedere, comprendere ed interpretare.
Per cui, nel momento in cui le immagini si sono codificate in un certo modo, noi tendiamo ad averle assorbite esattamente così.. e non è affatto una questione di colpe.. ma di sistemi energetici.. esattamente come non è una questione di colpa avere una certa malattia, ma sicuramente una questione energetica che ha a che fare con noi e di cui dovremo occuparci.. proprio per interrompere il "destino familiare" che, miticamente è anche una "maledizione", nel senso che non ci lascia scampo se non ci lavoriamo su.
In effetti, parlando in un altro post di Roman Polansky ho cercato di spiegare che il "destino familiare" lui lo ha assorbito pienamente attraverso il canale femminile Plutone e Luna congiunti quadrati a Marte; questo vuol dire che non è che lui sia "responsabile" del suo destino in senso "etimologico",ma lo è in senso simbolico in quanto, quel destino di violenza.. trasmesso attraverso la madre che, essendo morta in un campo di concentramento, ha sicuramente bloccato la sua energia aggressiva e distruttiva.. si è riprensentata a lui sotto forma di attrazione di energie similari, in quanto non vi è stata una reale elaborazione che gli permettesse di prendere congedo da ciò che apparteneva alla madre.. senza doverlo in qualche modo rivivere.
Il fatto stesso che tutto il dramma sia passato attraverso la moglie indica quanto inconscio fosse questo destino.. e questa è una responsabilità.. anche se certamente non una colpa.

Meno siamo individuati e più "apparteniamo alla psiche familiare", ne siamo contagiati e influenzati.. e questo è un preciso compito individuale.. che va affrontato proprio per non far si che la maledizione continui imperterrita attraverso le generazioni.
Purtroppo, i rapporti simbiotici.. e buona parte delle famiglie lo sono, non consentono questo "distacco" dalla psiche familiare così che i figli restano in qualche modo imprigionati.
E' interessante già come gli individui all'interno della famiglia si pongono: ad esempio sento moltissime madri che dicono NOI quando parlano del loro rapporto con i loro figli.. questo indica uno scarsissimo grado di differenziazione che non è sano.. anche se apparentemente nella letteratura "mammesca" della nostra bella Italia viene considerato qualcosa di fantastico.
I figli devono essere ben separati dai genitori in modo che possano fare la loro vita senza sentirsi obbligati a vivere contenuti o schemi genitoriali che sono rimasti irrisolti.

Purtroppo questo è un tema veramente difficile.. uno dei campi in cui la psicologia stessa spesso è in difficoltà.
Un saluto Lidia
a cura di LIDIA
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del 27/02/2007 17:34:23
A volte sembra che sia rimasto come un canale aperto, quello dll'infanzia e quello che siamo stati. E'molto probabile che in quella strada non siamo stati felici, ma se non si sta attenti invece di tracciarne un'altra propria e più valida, quella che ci rende noi stessi, ci struttura e ci rende felice, finiamo per tornare in quella già percorsa, tracciata per noi dagli altri, i genitori, molti anni prima. Secondo me questo accade per una difficoltà emotiva che è assolutamente necessario superare, e che finisce per ingabbiare fisicamente, psicologicamente ed emotivamente facendo sì che la persona, per sentirsi sicura, si identifica in un ruolo voluto dagli altri. E'veramente pericoloso.

un saluto,
chiara
a cura di CHIARA
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del 27/02/2007 19:23:15
cara Chiara,
non a caso per arrivare in 10a casa ed essere indipendente.. bisogna superare le dinamiche emotive dell'ottava casa che bloccano e che costringono dentro a schemi rigidi e coercitivi.
Un saluto Lidia
a cura di LIDIA
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del 27/02/2007 22:03:40
Vero... grazie, Lidia.

Chiara
a cura di CHIARA
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del 28/02/2007 08:52:26
E veramente difficile comprendere, almeno a livello razionale, che ci siano immense forze che legano, irretiscono al punto di influenzare o modificare il destino personale di un individuo e anche se non è direttamente responsabile ne dovra espiare le colpe.
personalmente , visto che credo in un DIo cristiano misericordioso.. trovo ingiusto e inaccettabile ..è un po come dire " che le colpe dei padri ricadranno sui figli"
Tempo fa, comunque, mi sono interessata di questo delicato argomento e ho letto che
c'è una terapia messa a punto da un psicoterapeuta tedesco,Bert Hellinger, che si chiama "costellazioni familiari" e si occupa proprio di questi problemi non risolti in ambito familiare...
i segreti familiari, le cose nn dette i sentimenti nascosti, fatti drammatici ... possono destabilizzare gli appartenenti di una famiglia, se qualcuno, ad esempio, nn si è preso la responsabilità di una colpa grave che ha commesso qualcun altro ne dovrà espiare le colpe pagandone il prezzo con la sua salute, successo o felicita nella vita.
Oppure i segreti che fanno parte della famiglia mai rivelati...ci sara qualcuno che se ne dovra far carico, magari con un destino difficile finche non vengono alla luce permettendo di trovare una buona soluzione.
questo metodo di Bert Hellinger permette di lavorare con le costellazioni familiari, di mettere in scena il campo d'influenza della propria famiglia, (campo morfico o morfogenetico) in che modo si procede: scegliendo dal gruppo dei partecipanti i rappresentanti per i vari membri familiari e disponendoli nello spazio in relazione l'uno con l'altro.
In questo modo, secondo il posto che questi occupano come sostituti di membri familiari, possono essere individuati i legami nascosti (con chi si è connessi) "il punto in cui agisce l'amore" i segreti irrivelati, che sono gli artefici del benessere e della gioia o di malattia e disgrazia.
Il terapeuta lavora in sintonia con le forze che agiscono e guidano il campo, spostando fisicamente le persone nelle posizioni che occupano nel campo fino ad arrivare ad uno stato di calma e pace per tutti i partecipanti, quando si giunge ad integrare il processo nel modo più rispettoso con i giusti riconoscimenti, le tensioni spariscono immediatamente ed arriva allora la Pace per tutti.
Non so fino a che punto è efficace...alcuni hanno dato giudizi positivi.
io me ne sono interessata..forse a causa di quel plutone e sole in IV casa trigono a luna e venere ma opposto a chirone in X (pesci).
spero di aver detto cose utili..in ogni caso fatemi sapere.
ciao
a cura di PAOLA
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del 28/02/2007 11:42:39
...le colpe dei padri ricadranno sui figli... Carissima Chiara credo che la lettura di questo 'passaggio' debba essere visto in un'ottica differente. E' chiaro che io personalmente non sono colpevole di qualcosa che non ho commesso - tra l'altro senza aver chiaro di cosa si tratta - ma resta comunque un nodo irrisolto e questo 'irrisolto' si ripresenta, scandendo il tempo della vita, mia come di chi mi ha preceduto. Pensando alla Bibbia, esempi analoghi ve ne sono.
Come dice Lidia questa eredità psichica inconscia è fortissima e si riproduce attraverso eventi, fatti e linguaggi forse differenti, ma non nei risultati. L'archetipo e il mito sono atemporali, ma è nella realtà concreta di questa terra che qs. mito o archetipo trova espressione attraverso 'qualcuno' che lo rimette in scena. La sfida è ri-scrivere il copione per capirne il contenuto e solo dopo averne colto il senso, interpretarlo consapevolmente. Ritengo che, di fatto, il 'destino' non muti nei contenuti (il mio tema natale dice esattamente cosa m'attende anche se non può dirmi attraverso quali esperienze dovrò affrontarlo) ma la consapevolezza consente di riconoscere e integrare quelle energie distruttive per trasformarle in risorse. Sostengo anche che c'è qualcosa di 'collettivo' nelle eredità familiari. E' chiaro che far emergere dal buio ciò che fa paura è un modo per togliere l'ombra individuale e 'collettiva'.
Non ho un credo spirituale preciso, anche se sempre più mi convinco dell'esistenza di qualcosa di 'superiore' che guida le nostre vite. Anche e soprattutto attraverso esperienze difficili. Più che misericordia sento affine il termine di comprensione.
Un saluto evi
a cura di EVI
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del 28/02/2007 12:09:06
...aggiungo... che il transito di Plutone che si sta preparando nel mio orizzonte lo vedo certamente con parecchia apprensione, ma mi rendo pure conto che si tratta di una grandiosa occasione. Dirò di più...se è vera la teoria della sincronicità, non è un caso che mi sia accostata a Lidia e al suo formidabile corso (del tutto 'casualmente'......). Ancora una volta il 'destino' m'ha posto sulla strada delle opportunità preziosissime. Che ho colto... segno che 'qualcosa' mi sta guidando e mi sta preparando al grande incontro. Nulla è per caso, neppure il tempo degli accadimenti (arrivano quando è il 'momento' giusto...). Guardando il mio tema vedo che se tanta energia è stata posta in quella casa e in quel modo è perchè posso sondarla. Anche il fatto di non avere figli...indica qualcosa. Forse la fine di un ciclo e la soluzione del mistero. Tutto sommato ne sono onorata, anche se un filo preoccupata.
Kiss evi
a cura di EVI
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del 28/02/2007 13:48:03
cara evi,anch'io penso che niente accade per caso.... il problema è appunto trovare il significato..e forse il tema natale questo lo puo spiegare.
con il mio plutone in IV congiunto al sole in vergine opposto a chirone in X (pesci)..non posso fare a meno di comprendere che anch'io ho un eredita familiare un po pesante..anche se ancora per me è tutto un po confuso.
non è un caso che mi sento attratta molto da quest'argomento con la terapia di Hellinger che ho gia spiegato e adesso sto studiando astrologia evolutiva attraverso alcuni articoli scritti da Lidia e che trovo illuminanti..non so ancora però interpretare un tema natale spero di imparare presto!


a cura di PAOLA
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del 28/02/2007 14:41:37
Cara Evi, non volevo mettere in discussione il tuo sentire.
E'solo la mia impressione personale e soggettiva, che quando comincio a pensare in queti termini è quando più getto la spugna, o mi sento in balìa, il che può accadere più che frequentemente, però diciamo che almeno in me non mi aiuta a portare alla luce, anzi il pensiero delle colpe dei padri e della spada di damocle, generalemnte mi imaursice e mi blocca. per come sono fatta io, il solo pensiero mi blocca, mi avvilisce e mi butta subito giù. Non la vivo come una sfida, ma come un baratro che mi fa paura. E in genere davantia i baratri mi butto io dentro, tale è il terrore di essernne inghiottita.
Solo la luce libera di passato, possibilemnte con maggiore consapevolezza (la famosa perdita dell'ingenuità e della verginità non so se della coscienza), è il motore che mi spinge...

un saluto caloroso (mi sembra che ti occupi di animali... brava!),
chiara
a cura di CHIARA
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del 28/02/2007 14:56:30
care amiche,
in effetti Evi ha espresso molto bene il concetto. Le cose non sono in termini di "le colpe ricadranno", ma nel termine che i contenuti psicologici si tramandano e in qualche modo noi dobbiamo far conto di questo in quanto l'inconscio che è appunto ATEMPORALE si presenta comunque con le sue richieste che però.. sono ARCHETIPICHE e proprio per queste difficili da ottemperare. Bisogna trovare un compromesso che oggi è possibile in quanto oggi siamo più sofisticati e quindi possiamo godere delle "RAPPRESENTAZIONI SIMBOLICHE" della realtà. Le attese psicologiche sono sorrette dalle figure dell'immaginario e sono specifiche in ogni singola storia.
Il passato in qualche modo deve RITORNARE A POSTO, ma non nella realtà.. bensì attraverso i simboli (ciò che c'è a livello psichico non chiede di essere RIVISSUTO ma semplicemente RICONOSCIUTO); in effetti, la grande forza dell'analisi consiste proprio nel riconoscere ciò che è stato, onorarlo e ricollocarlo.. in modo da non DOVERLO REINTERPRETARE.

Le "Costellazioni familiari" sono una cosa positiva in sè.. in quanto utilizzano la tecnica dello psicodramma che è efficacissima.. ma proprio per questo estremametne delicata.
Ciò che può essere dannoso è il fatto che queste "costellazioni" vengono fatte in gruppo.. dopo di che ognuno torna a casa e non ha più alcun contatto con gli altri e con il terapeuta.
Questo lo trovo personalmente difficile da accettare in quanto qualcuno potrebbe evocare contenuti molto pericolosi e difficili da integrare e non può quindi essere lasciato a sè stesso. Questa tecnica dello psicodramma dovrebbe essre applicata in gruppo tra persone che si conoscono e che stanno seguendo una "terapia di gruppo" con un terapeuta che comunque c'è e può supportare eventuale gravi difficoltà.

Come sempre, non si parla di tecnica in sè.. che è fantastica ed estremamente potente e valida: ma lasciata a sè stessa può essere deleteria.. quindi, la capacità del terapeuta e la sicurezza di poter essere seguito dopo è fondamentale.
Un saluto Lidia
a cura di LIDIA
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del 01/03/2007 09:11:21
cara Chiara,
la perdita di verginità.. è l'inizio della vera consapevolezza infatti obbliga la coscienza a lasciar andare le illusioni di essere solo buona e di riconoscersi solo nelle parti nobili.

Ciò che spinge l'uomo è il bisogno di capire e di sapere anche e soprattutto quello che sembra entrare in automatico.
Un saluto. Lidia
a cura di LIDIA
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del 01/03/2007 14:11:06
E'vero. volevo solo dire che quello che si innesca di automatico, personalmente, se lo lo vedo come destino voluto da altri, come peccato ecc., insomma qualcosa di più grande di me, a me fa un effetto non positivo, ma può buttarmi giù, che è l'esatto opposto di ciò che voglio.
Però sì riconoscere le cose è necessario e anche non vedersi come degli ingenui, puri e vergini in balia di tutto, ma maturare una vera e propria coscienza (possibilmente il più pura possibile...)

grazie per la risposta,
un saluto,
chiara
a cura di CHIARA
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del 07/03/2007 08:49:46
cara Chiara,
il destino voluto da altri è esattamene il nostro senso di impotenza.. quindi, bisogna necessariamente dire che non "è voluto da altri" ma è semplicemente un filo conduttore che ci portiamo dietro.. esattamente come ci portiamo dietro il colore degli occhi.. però sappiamo che non è necessario continuare a portarcelo dietro..
Un saluto Lidia
a cura di LIDIA
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del 07/03/2007 09:15:24
Sì, è vero è riconoscersi impotente.
spesso mi mancano le parole per dire come stanno le cose. Rimugino ma non colgo il punto.
Grazie.

e' vero anche che non è necessario, anzi è mortifero e profondamente deprimente vivere in questo modo. Ne so qualcosa.
Io mi sono cacciata in questa situazione di impotenza e dipendenza tristissima e grigia che non so come fare a tirarmene fuori. Non è per deresponsabilizzarmi, però a volte credo che il fatto di avere la mamma cancro abbia steso una patina di grigiore sulle cose. E avendo saturno in cancro, quindi congiunto al suo solea volte mi fermo lì, perdendo fiducia, interesse, entusiasmo, curisoità e voglia di impegnrmielle cose, dandogli un peso.
Il cervello è micidiale.
Questa è una delle parti di me che mi fa soffrire si più, soprattutto nel passaggio da uno stato all'altro, perché poi quando sono lì mi abituo alla tristezza.
Ora però non posso che ho saturno in congiunzione...acc! Infatti ho mandato all'aria il progetto, per dire quanta sfiducia può assalirmi all'improvviso.
Eppure eè mio dovere riprovare, finché non ci riesco.

un saluto,
chiara
a cura di CHIARA
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