- Credo che ti serva precisamente quest'aspetto, poi credendo nella reincarnazione per me ognuno si sceglie ogni parte del tema natale...
proprio perchè quest'unione tra i due è così forte e altalenante in cui la modalità li induce a parlare tra di loro bilanciando espansione e introspezione e autorità saturnina consapevole e che rispetta i suoi tempi...l'uno non esiste senza l'altra..
Ho trovato questo spunto messo molto bene dal web senza che lo buttassi giù, e te lo metto:
L’inizio della cosmogonia greca con il mito di Crono e Zeus, si focalizza da subito sul concetto di ciclicità: Crono, in qualità di padre, dà la VITA ai suoi figli al momento del concepimento; allo stesso modo dispensa loro la MORTE divorandoli.
Sarà uno dei suoi figli, al quale egli stesso ha dato la VITA, a procurare la sua MORTE, per poter continuare a vivere.
È per questo che spesso Crono viene simbolicamente raffigurato con in mano un serpente che si morde la coda (l’Ouroboros degli alchimisti, di cui parleremo in seguito), per esprimere la circolarità degli eventi, il divenire delle cause in effetti e il trasformarsi degli effetti a loro volta in cause che produrranno nuovi effetti, a raffigurare l’eterno scorrere del tempo, di cui Crono (dal greco Krònos=Tempo) è signore.
Il nostro mondo e l’Universo intero poggiano sulla ciclicità degli eventi: dall’alternarsi del giorno e della notte al ciclo delle stagioni, dalla periodicità delle orbite planetarie a quella delle intere galassie, per tornare all’avvicendarsi delle generazioni padre, figlio, padre che ci vede tutti coinvolti su questo piccolo granello di polvere…
Questa inarrestabile ruota, figlia della cultura occidentale ma innegabilmente sincrona a quella induista della Vita, nasconde però, a mio parere un messaggio meno evidente (eccolo, il nostro esoterismo), una regola di vita che io personalmente ho fatto mia: “Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te”…