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IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - ASTROLOGIA E DINTORNI
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Astrologia |
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SAPERSI ARRENDERE
discussione inserita da Osservatrice |
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Mi trovavo a riflettere sul dono di sapersi arrendere al momento giusto. Sono una lottatrice, sia nei sentimenti che nel lavoro. Non mi arrendo mai. Coltivo sempre la speranza e lotto. Ma mi sono anche resa conto che, a volte, sapersi arrendere, senza coltivare aspettative o speranze, è molto utile per lasciar perdere persone e progetti che non potranno mai dare quello che si desidera e guadagnare così tempo prezioso.
(una riflessione che condivido con tutti voi in un momento in cui ho avuto l'ennesima conferma che lottare a volte non serve)
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RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 44 - Inserisci una risposta a questa discussione |
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A CURA DI |
inserita il 01/09/2009 14:09:34
- Tranquilli ragazzi ,l'Ego si muove solo con i 5 sensi e solo nel mondo delle apparenze , il cammino del Se' vuole appunto il ridimensionamento dell'Ego ;l'Ego prende tutto dall'esterno mentre la crescita spirituale e l'Amore è pilotata dall'Anima è qualcosa di interiore .
L'ego dice "voglio essere riconosciuto ,apprezzato ed amato a qualsiasi costo" invece il cammino del Se' implica il ridimensionamento dell'Ego ; a volte pero' succede che l'ego si para dietro la legge della causa/effetto ,pensa di essere Luce spirituale ,un guerriero della Luce ,un lottatore divino e di conseguenza quando ci arriva la tegola in testa,al risveglio le cose poi non girano come vorremmo .
Ciao
arab
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arabello |
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inserita il 01/09/2009 14:20:13
- Arabe'una domanda..
Ma perche' allora hai spinto alessandro nelpost sotto a trasgredire,a vivere i desideri liberamente ?
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inserita il 01/09/2009 14:29:12
- Io non affatto detto che solo gli arieti siano dei guerrieri, io ho detto che sicuramente gli arieti e i segni di fuoco hanno maggiore propensione ad essere mossi dal desiderio, visto che il desiderio è fuoco vivo che brucia, che arde ....per gli altri segni personalmente credo sia diverso, ma poi dipende sempre dal tema di nascita, certo se una persona con segno di acqua ha anche un bel marte ariete, allora le cose possono cambiare ...ma io non ho certo dato verità, ho parlato di me stessa, di come sono io che sono un ariete e di come credo possano essere anche gli altri segni di fuoco proprio perchè di "fuoco" si parla.
Non credo proprio di avere confuso con i simboli ...quando si parla di fuoco si parla dei segni di fuoco, poi se vogliamo parlare dei pianeti allora parleremo dei pianeti che gli corrispondono ....ma non capisco da dove sia nata questa confusione.
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Chiara Inesia x Luna |
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inserita il 01/09/2009 14:31:25
- Perche' alessa' ha una configurazione ,un archetipo,un Ego senplicemente fantastico .
Una congiunzione sole-venere in prima trigona a saturno in nona...
E' consapevole che quando si muove puo' fare danni !!
Non ha un Ego gonfio ed ipertrofico (come per ese aspetti sole giove ) e non fara' mai niente senza pensare alle conseguenze delle sue azioni !
Un saturno in nona (cancro) che spinge l'ego a maturita' e riflessione ,a sacrificio e rinunce ;cosa che non tutti gli Ego sanno fare .
arabello
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per... |
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inserita il 01/09/2009 16:00:05
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kla |
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inserita il 01/09/2009 16:17:14
- ...e pure il punto
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inserita il 01/09/2009 16:25:20
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kla |
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inserita il 01/09/2009 17:32:53
- ciao ragazzi. effettivamente non si possono "rivolgere i desideri verso il proprio sé", cioè sperimentarli internamente senza affidarsi alle proiezioni, se prima questi non sono stati mediati adeguatamente. secondo rudhyar il bambino introietta le funzioni luna e saturno attraverso la mediazione dei genitori... non potrebbe farlo altrimenti. lo stesso avviene con altre funzioni e più si prosegue in questo processo, più si sarà in grado di trasferirle prima su 'oggetti transazionali' e poi su tutto ciò di esterno che ce le richiami... via via a un livello sempre più astratto fino a farle veramente proprie. se si salta questo processo, dal quale comunque ci si deve emancipare, ci si fa solo del male attraverso un meccanismo di rimozione che prima o poi emergerà, facendoci rendere conto di tutto il tempo che abbiamo perso pensando di avvicinarci al nostro sé mentre in realtà rinnegavamo noi stessi, le nostre esigenze e il nostro percorso.
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kla |
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inserita il 01/09/2009 20:08:21
- Cara Kla,
ciò che scrivi lo condivido pienamente e proprio mi riferivo a questo nei miei post ....trascendere l'Io è una trasformazione molto lenta, molto lunga, molto automatica, attraverso vari passi ....nel momento in cui si decide che ci si deve rivolgere solo al Sè ecco che scatta la rimozione dei nostri più profondi bisogni secondo me, proprio come hai scritto tu ....sono assolutamente d'accordo con te ....la nostra evoluzione, la nostra crescita e l'avvicinamento al nostro Sè arrivano mano a mano, ma non li si decide con la mente, con la volontà ...perchè il Sè non è cosciente, in quelle parti che ancora non abbiamo scoperto di noi, perchè se fosse cosciente già ci comporteremmo come lui ci indica, perchè sarebbe la cosa più spontanea e naturale che possiamo fare.
E' proprio questo il punto ....ascoltare il Sè, significa vivere come noi stessi sentiamo, pensiamo e crediamo giusto vivere ...questo ci porterà delle esperienze positive di gioia oppure di sofferenza e grazie a queste esperienze capiremo qualcosa in più di noi che prima non conoscevamo e così avremo integrato un'altra parte di noi che non potremo più negare, verrà sempre più fuori automatica io credo.
Ma è il desiderio, io credo, la molla per fare le esperienze, per mettersi in gioco, vivere la vita, solo questo ci permettere di vivere e scoprire chi siamo nel bene e nel male, ma se ci retraiamo da vivere certe cose che sentiamo forti, allora avremo sprecato un'importante occasione per conoscerci, saremo fuggiti da noi stessi!!!!
Io credo questo, ciaooo!!!
Chiara Inesia
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Chiara Inesia |
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inserita il 01/09/2009 21:28:37
- chiara inesia, mi fai venire in mente alcune teorie dell'apprendimento basate sulla ricerca - azione...
una riguarda la motivazione, che è alla base dell'apprendimento (aggiungerei di qualsiasi tipo di apprendimento) e che non può basarsi sul dovere: in questo caso "regge" poco, comporta una fatica a volte mostruosa e soprattutto non facilita l'acquisizione, che riguarda la memoria a lungo termine. può basarsi sul bisogno, è vero, ma in questo caso ha un tempo ben definito, nel senso che raggiunto il nostro scopo non saremo più interessati a ciò che prima ci stimolava. la vera motivazione invece parte dal piacere, che è collegato a emozioni positive ma soprattutto alla memoria a lungo termine, perché proprio queste emozioni faranno sì che quello che abbiamo imparato da quella bellissima esperienza rimanga impresso dentro di noi.
quindi: si apprende veramente attraverso il piacere! direi non solo a scuola... ma anche nella vita!! per questo non rinneghiamo i desideri, alla base del piacere!!!
l'altra teoria riguarda il processo di apprendimento che segue la motivazione e che comunque, secondo la teoria della gestalt, si svolge intorno alla cellula matetica globalità - analisi - sintesi... anche qui... si parte dall'emisfero destro per arrivare al sinistro e non il contrario! a sostegno di quanto dicevi tu, sul fatto che non si può partire dalla razionalità per evolvere... ossia per apprendere nella scuola della vita! inoltre la sintesi, che rappresenta la traduzione di quanto appreso nell'esperienza, ci riporta alla dimensione della sperimentazione, che ci permette di apprendere per prova ed errore. è l'unico modo per imparare... parola di chomsky!
ciao!
kla
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