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Opinioni a confronto
   
  EMOZIONI - TRISTEZZA
discussione inserita da Lidia
 
Cari amici,
continuando il nostro escursus sulle emozioni, vorrei sintonizzarmi un attimo sulla tristezza da cui derivano sofferenza e dolore e, in ultimo, depressione e distruzione.

La tristezza è un'emozione e come tutte le altre serve ad un preciso scopo: a sciogliere e a dissolvere il dolore.. La tristezza appare nella nostra vita quando c'è bisogno di rielaborare qualcosa.. da cui, necessariamente, dobbiamo congedarci.
Quando dobbiamo congedarci da qualcosa di importante.. appare il dolore.. come nel caso del lutto e della separazione: due stati d'animo fortissimi ed intensi che hanno il compito di lasciar andare il dolore che crea enormi tossine dentro al nostro orgnismo per avviarci ad una fase nuova della vita.. in pratica parliamo di un rinnovamento e di una RINASCITA.

La tristezza è un sentimento più pacato che serve in genere a rielaborare i valori ed i principi.. e a lasciarli andare in modo da poterci poi sintonizzare su cose nuove più adatte al nostro nuovo modo di vedere la vita che il Se' ha in serbo per noi.

Dalla tristezza si può passare all'angoscia che è uno stato tipico di un'anima malata.. che fa male e che urla al mondo il suo dolore fortissimo.
Gli stati che in genere annunciano la nostra sofferenza interna sono anticipati da ansia... ma spesso l'ansia diventa un sottofondo sordo a cui tendiamo ad abituarci e così.. via via ci inoltriamo in una selva che si fa ogni giorno più oscura e senza più vie di uscite.

Spesso si affiancano in questi casi.. tristezza, dolore e paura.. anzi direi che il dolore è quasi sempre legato a qualche paura..
Spesso, il modo in cui affrontiamo da adulti le emozioni è legato a come siamo stati in grado di affrontarle da bambini ovvero a quali strategie sono state messe in atto da piccoli per fronteggiare le situazioni che creavano sofferenza, paura e dolore.
Le strategie restano le stesse solo che, nel mondo adulto, spesso diventano inefficaci. Ciò che da piccoli era fantastico per tenere lontani i mostri, da adulti sembra del tutto inadeguato e così ci accorgiamo che le cose riemergono, riaffiorano e con un'intensità difficile da trascurare.

Tra le malattie così dette moderne c'è sicuramente l'angoscia di sottofondo quella che, se trascurata, immette direttamente nel tunnell della depressione. Contrariamente a quando si pensa.. (che la vita di oggi sia migliore e che quindi generi poca ansia) ciò che è sotto gli occhi di tutti è esattamente il contrario: siamo molto più ansiosi ed angosciati, abbiamo un sacco di paure vecchie e nuove e, siamo un popolo di depressi, soprattutto noi occidentali.

Parliamone insieme.
Un saluto. Lidia

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 RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 37 - Inserisci una risposta a questa discussione
 
A CURA DI
inserita il 27/02/2008 12:16:33

- Cara Lidia,
grazie di questo imput.

Scriverò con calma e poi copierò il file, per parlare della mia tristezza.

Un sentimento che mi ha accompagnato immensamente nella mia vita.
Una volta era un mare di tristezza in cui affogavo costantemente disperata....ora ho imparato a nuotare, non mi porta più via la disperazione e quando arriva la tristezza riesco a viverla come un'altra emozione, sapendo che ha la sua parte, che finirà e che non vi affogherò più.

(Oggi conosco molto di più stati di gioia e innamoramento gioioso della vita)

un bacione schioccoso e a presto (spero)

Bruna

Bruna
 
inserita il 27/02/2008 13:05:15

- io ho sempre creduto che la mia tristezza dipendesse dalla paura dell'abbandono,dal terrore di essere prima accettata ,amata e poi scartata e accantonata.
Ma un'attenta autoanalisi che sto facendo da alcuni anni mi ha portato a conclusioni diverse.
La mia tristezza nasce dalla paura del TRADIMENTO (non parlo chiaramente solo del tradimento sentimentale)ma dalla sensazione di vedere,sentire,percepire l'incoerenza nei gesti e nelle parole altrui.
Giuda rappresenta totalmente la mia tristezza,il tradire non solo gli altri ma soprattutto se stessi.
Questa incoerenza mi rende triste.

meljssa
 
inserita il 27/02/2008 13:59:45

- cari amici

nonostante io abbia un aspetto rdx di luna e plutone quadrati, la tristezza e la depressione non mi appartengono assolutamente.

Certo, la tristezza è un emozione che provo ma è sempre legata a un fatto contingente, ad un motivo reale.

Credo che questo dipenda dalla predominanza di valori sagittario nel mio tema che comunque mi portano subito OLTRE, verso altre cose, veso cose nuove.....


Però è vero che quando sono triste, ciò che sento è POTENTE, non riesco mai a parlarne senza piangere e disperarmi...ma DIFFICILMENTE NE PARLO.....lo faccio solo con la persona di cui mi fido di più...mio marito.

Il fatto che non riesco a parlare dei miei stati d'animo difficili credo che si legga nel tema dalla cong.della luna a mercurio e dal trigono a saturno....da bambina mi sono abituata a gestirmi da sola i miei problemi.... in casa mia, non si potevano esprimere le emozioni (anzi MIA MADRE SI FACEVA CARICO DI ESPRIMERE TUTTE LE EMOZIONI DELLA FAMIGLIA, è una cosa che ho capito dopo), nemmeno parlarne o prenderle in considerazione.....così io ho imparato a PARLARNE A ME STESSA a cercare di approfondire (per anni ho tenuto un diario), a cercare di sviscerare, di andare a fondo e di comprendermi.


Se stavo male io dovevo sempre capire perchè (e forse qui c'è anche mercurio quadrato a plutone)e così per anni mi sono fatta una sorta di autoanalisi che mi faceva stare bene, mi liberava da emozioni negative.


baci

Lara



aral
 
inserita il 27/02/2008 15:51:37

- Carissime amiche e cara Lidia,

questo tema della tristezza mi tocca profondamente, specie in questo periodo con la quadratura di Nettuno sul mio Sole.
Anch'io come Lara ho una Luna quadrata a Plutone e opposta a Mercurio.
Io invece ho vissuto sempre con un senso di malinconia, più che tristezza. Come dice Liz Greene un aspetto Luna-Plutone "è come partecipare ad una festa quando si ha la sensazione che finirà e tutti se ne andranno".
In Brasile la chiamano "saudade" (malinconia) e ha ispirato bellissime canzoni.
Un abbraccio a tutte

Sonia
 
inserita il 27/02/2008 18:08:56

- Tristezza è quella che sento nel mio cuore in questo periodo e momento della mia vita.Tristezza perchè avevo trovato un uomo,o meglio pensavo di aver trovato un uomo a cui dare tutto l'amore che sentivo dentro di me.E' andata malissimo e sento un grande vuoto,una profonda tristezza.Per la prima volta nella mia vita ho capito come ci si sente da innamorati,è bellissimo,vorrei riporvare quelle emozioni così belle,così forti,ma penso che non sarà mai più così e penso anche che resterò sola con la mia tristezza.

federica
 
inserita il 28/02/2008 00:58:10

- Lidia bell'argomento...Secondo me la tristezza è lieve, però è il primo gradino oltre il quale ci sono malesseri più profondi e oscuri dai quali è più difficile emergere....Per quanto mi riguarda la tristezza mi pervade quando situazioni hanno percorsi diversi da quelli sperati e ciò indipendentemente dalle mie azioni. La tristezza in sè è gestibile, riconoscerla vuol dire anche iniziare a combatterla. Poi ci sono i gradini che portano più giù: la nostalgia, la paura e le ansie...se non riusciamo a combattere questi malesseri si rischia di arrivare alla depressione\disperazione. Le nostalgia è certamente sempre legata al dolore di una perdita di affetti e può riaffacciarsi anche dopo tanto tempo e farci male a lungo. La paura e l'ansia secondo me nascono quando si smette di credere in se stessi e non si portano avanti le proprie idee. Naturalmente la forza interiore è necessaria in questo cammino e quanta più fragilità e carenze abbiamo nel nostro inconscio tanto più siamo vittime di paure e e ansie. Io per prima ho momenti(periodi) in cui fortissima mi assale la paura di perdere la mia stabilità familiare che mi sono costruita e che costruisco, mattone su mattone, ogni giorno ma ho capito qual'è la causa di questa mia paura e quindi mi sforzo di pensare positivo e sorridere speranzosa al futuro..questa lucidità mi fa capire che in fondo sono forte e questa forza mi impedisce di perdermi. Purtroppo una persona che mi è molto cara alcuni anni fa è caduta nel dramma della depressione....io avevo 24 anni e lei 19....quando mi sono resa conto del suo malessere era già tardi perchè già parlava sola e aveva perso la capacità di fare cose che sapeva fare benissimo...era stata una cosa graduale ma negli ultimi tempi non avevo modo di frequentarla molto...un giorno ebbi l'occasione di passare con lei più tempo e compresi in quale baratro era caduta...Purtroppo il suo male e la sua fragilità dipendevano da una madre dispotica e padre debole e assente....lei cercò di ribellarsi a loro, lasciando il ragazzo con cui stava da quando era adolescente e che stava bene ai suoi, si cercò un lavoro e prese a frequentare ragazze che lavoravano con lei e che le insegnarono anche ad essere libera e divertirsi...ma purtroppo questa ragazza aveva un vuoto dentro immmenso...Da quando siamo nate la mia casa e la sua erano contigue quindi so quale è stata la sua infanzia e le sue difficoltà...anche io ne ho vissute ma, per quanto riguarda me, quello che probabilmente mi ha salvato e dato forza era la mia fervida immaginazione e una grande capacità di sognare....... da bimbette le parlavo dei miei sogni e ricordo che lei mi invidiava questa capacità perchè non riusciva a vedere oltre....Il suo crollo psicologico avrebbe potuto percepirlo la sua famiglia..avrebbero potuto evitarlo se un minimo avessero cercato di amarla e capirla.. quando se ne sono accorti era già tardi...l'hanno allontanata da tutte le persone che non sono di famiglia, il ragazzo che lei aveva lasciato l'ha sposata...ma lei dai giorni del crollo ancora oggi(sono passati 13 anni) assume psicofarmaci. Ecco pensando a lei mi pervade la tristezza per non aver capito in tempo che stava cadendo nel baratro e di non essere stata in grado di insegnarle a sognare quando eravamo bimbe e provo la nostalgia di un affetto perduto...perchè lei oramai non è e non sarà più la lei che è cresciuta con me.

Lucky13
 
inserita il 28/02/2008 02:02:25

- miei cari compagni di forum... vi racconto quanto mi sia sentita triste in questi giorni, incontrando diverse donne, per il mio lavoro . Donne giovani e meno giovani .. inizio parlando delle mie cose e come mi succede sempre, finisco per fare astrologia.Guardo i temi velocemente dò qualche imput poi tutte scorre piacevolmente verso il pianeta figli.. e qui vi assicuro la TRISTEZZA mi cade adosso come un macigno tutte queste madri (vedo alcune segnature sui loro tn e su quelli dei figli )che si lamentano di nn aver ricevuto affetto, carezze, baci anche un pizzicotto dalle loro madri e si lamentano si lamentano " la mancanza di affetto... oh povera ME ) poi mi accorgo che si comportano esattamente come le loro madri, lo faccio presente anzi lo dico anche in modo brutale loro cominciano a vomitarmi adosso un mare di scuse, giustificazioni-- in virtù del fatto che loro nn hanno avuto nn danno--
nn vi dico quanta tristezza mi scende nel cuore ... per i figli di quelle madri, che nn vogliono capire, che l'anima si nutre .di AMORE di carezze di baci di abbracci, anche di un pizzicotto su una guancia, e nn di pane o vestiti puliti o griffati
La tristezza mi cade addosso come un velo grigio e mi fa soffrire, per quei bambini, poi donne e uomini che si lamenteranno di nn aver avuto ma anche loro nn faranno niente per dare.. quell'amore.qUELL'AMORE CHE TI SCALDERA' IL CUORE QUANDO RIMARRAI SOLO E NN CI SARà PIù NESSUNO CHE TI DARà IL PIZZICOTTO- UNA LACRIMA TRISTE - BRUNA

kikòb
 
inserita il 28/02/2008 09:38:53

- cara Lidia, care amiche,
la tristezza..., ha alimentato la mia vita per molti anni, anche io, come Lucki13, ho avuto sempre molta fantasia e immaginazione che mi ha permesso di sopravvivere nei giorni "bui", ma cosa divide il mondo pieno di tristezza, di nostalgia, di paura, di dolore..., dal baratro della depressione e del non ritorno?

Solo un filo sottile.

è come camminare su un'asse di legno che, fino riesci a mantenere un equilibrio puoi percorrerla fino in fondo e raggiungere la meta del rinnovamento e della RINASCITA, come dici tu Lidia, ma se ti mancano le forze, cedi un attimo durante il percorso...precipiti nel baratro, un baratro da cui la risalita è spesso impossibile, come è successo alla tua amica Lucki13.

Cara Lucki13, mi ha molto toccato il tuo racconto, ma posso assicurarti che non avresti potuto fare molto per lei, se non starle vicina. Ognuno è padrone della sua vita, te lo dico perchè anche io ho conosciuto persone che sono precipitate in quel baratro, pur avendo persone vicine che avrebbero fatto qualunque cosa per aiutarle.

Sono sempre stata contraria all'uso di farmaci nelle forme depressive, sono pillole che ti rendono la vita "rosea" quando è grigia ( così mi dicono quelli che le assumono), ma ho visto gente che poi ne ne ha più potuto farne a meno...., perchè manca loro quella forza, quella fiducia, quella capacità di guardare oltre..., che altre persone più fortunate hanno...

un caro abbraccio lilli


lilli
 
inserita il 28/02/2008 09:59:21

- carissimi, mi risulta difficile parlare di sentimenti perchè li ho sempre incosciamente repressi e ancora oggi ne pago le conseguenze
mi piace infatti seguire questo forum perchè si parla oltre che di astrologia anche di sentimenti, di sensazioni, di vicessitudini...tutte cose che non riesco a fare .sicuramente c'entra anche la mia luna in capricorno VII quadrata anche a mercurio che mi blocca, mi ostacola nel sentire, nel seguire le mie intuizioni.
tutto deve essere passato al setaccio, analizzato e razionalizzato ..prima di farlo venire fuori..
difatti vi invidio molto voi tutte perchè siete cosi brave a parlare di di tutto cio che sentite..mentre io non ci riesco e la cosa mi rende triste sempre più triste perche vorrei vivere le mie emozioni ma spesse volte mi limito a vivere quelle altrui.

ps per kikob/bruna sì puoi mandarmi l'indirizzo del tuo omeopata di torino alla mia e-mail sweetxy63@yahoo.it
grazie

un bacio a tutte!





paola
 
inserita il 28/02/2008 20:04:12

- Non voglio mancare a questa..discussione ....
no ..."interessante" è troppo poco come termine...lascia uno spazio di distacco che non appartiene alle emozioni...e allora la lascio senza termini ..libera di fluttuare nella spirale che si agita da sempre in me..
Non ho tempo per dedicargli il tempo..anche emotivo..che "abbisogna" e allora da apetta spettinata intanto lascio uno spunto ( giuro che ritorno):

INQUINAMENTO EMOTIVO...io questo sento dentro e intorno a me,nel mondo,in "quell'andar per prati che appartiene a tutte noi apette"

UN ORECCHIO INTERIORE inquinato da questo cerume confuso che ostacola:
-che un'emozione possa essere accolta e sentita per quello che "davvero "è
oppure
-ci rende sordi..e pronti a rimuovere e spostare,confondere,IMPIGRIRE IL SUO SIGNIFICATO

Entrambe giocano fili sottili e difficili ....un grosso lavoro per recuperare " la ns ecologia dell'anima"

Dico questo perchè secondo me,tocca grattarsi bene l'orecchio per parlare con le ns emozioni,in particolare la tristezza....che può essere PIATTAFORMA fantastica per un salto di trasformazione nostra..
ma può essere anche un mesto accondiscendere ai ns e a altrui stati d'animo
,
può essere "la premessa" percettiva attraverso cui Ermes ci porta oltre " soglie possibili"alla ns consapevolezza del momento..e qui è faticoso ma VALE LA CANDELA...oppure....ma se la trattiamo accarezzandola in superficie
lei-tristezza
non ci parlerà mai davvero

scusate...giorni dispettosi per me...ma sento che quell'Orecchio Interiore qui nel forum ha tanti "cotton-fioc"che Lo possono aiutare...sforziamoci

Scusate
naja apetta dispettosa
nonostante lei
ma...sempre con voi in cerca di polline


naja apetta dispettosa
 
 
 
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