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Opinioni a confronto
   
  PERCHE' LA MORTE......
discussione inserita da mirella
 
Oggi cari amici sono stata ad un funerale di una amica (morta dopo 10 anni di sofferenze)e sono molto molto triste.
Non voglio assolutamente affliggere anche Voi, ma volevo porVi una domanda:
Voi che rapporto avete con la morte? Lei che aveva due ragazzi in giovane età e un marito che le ha voluto tanto bene e nonostante soffrisse come un cane ha sempre visto il lato positivo della vita e nonostante sapesse che non c'erano piu' speranze ha con coraggio sostenuto i suoi figli e tutti i suoi cari.Io di fronte al dolore ed alla sofferenza sono una pappamolla e non riesco mai ad affrontare le situazioni.Scusate lo sfogo ma non riesco a vedere nulla oltre la morte...dov'è la trasformazione?(plutone)
Ciao a tutti

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 RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 26 - Inserisci una risposta a questa discussione
 
A CURA DI
inserita il 19/11/2007 20:12:02

- Ti abbraccio tanto tanto, e non c'è pappamolla di fronte al dolore.
Ma sono certa se ti può consolare che il senso c'è, e che lei avrà la sua trasformazione. Per chi resta c'è da imparare a lasciar andare e ad amare la vita ogni attimo.
Ti sono vicina, come ai cari che vivono il loro dolore.
Un abbraccio fortissimo

Bruna

(ne riparliamo se vorrai)

Bruna
 
inserita il 19/11/2007 21:48:48

- Mia cara Miri,
che dire? Sono con te, comprendo la tua necessità di capire, ma prima di fare il salto forse semplicemente datti la possibilità di vivere questa tristezza, questa perdita, questo lutto, poi le risposte alle tue domande solo la vita nel tempo te le potrà dare e tu mano a mano ti farai una tua idea.
Ci sono cose per le quali ora non abbiamo strumenti di comprensione e forse mai li avremo, non crucciamoci per questo.
Piuttosto sorprendiamoci della nuova vita che ci verrà incontro, ogni morte ha in sè il seme della vita.
Così per te, così per i familiari della tua amica, anche se molto dura hanno una nuova e interessantima opportunità di porsi in un nuovo modo alla vita e di conoscere tanti aspetti sconosciuti di loro stessi, è doloroso, ma nessun viaggio è facile e senza cadute.
Ti abbraccio forte forte dolce bilancina, a presto!

Chiara Inesia

Chiara Inesia
 
inserita il 19/11/2007 22:48:22

- grazie, come dice naja voglio la mia coperta! bruna ci sei nei momenti giusti ..x me la morte è un'ossessione ..da quando l'ho scoperta perdendo mio padre in modo traumatico non ho elaborato il tutto,ma ormai devo imparare ad accettarla come parte della vita.
Solo che ho questi momenti così di sconforto. Ciao ragazze.

mirella
 
inserita il 19/11/2007 23:10:04

- PERCHE' LA MORTE?..
cara mirella ,vorrei poterti consolare con mille piccole sensazioni che ho analizzato in me stessa ogni volta che purtroppo la vita ha messo la parola fine davanti alla mia porta..ricordo il funerale di una amica che la vita mi aveva fatto trovare in un angolo sconosciuto della mia strada dove mai avrei pensato di trovare una persona così straordinaria ,vorrei poterti dire che non piango più quando penso a lei,volata via circa tre anni fa,vorrei poterti dire che la mancanza non si farà sentire...vorrei,vorrei.... ma non posso perchè non è così.
La vita non ci abitua alla perdita,ma ci abitua al dolore,e non c'è dato di capire fino in fondo..perchè succede questo, mille sono le nostre domande "non è giusto".."non a lei"..."perchè "
Ma c'è qualcosa che la vita non ti toglierà mai se non hai paura..LA MAGIA DEI RICORDI,fatti di lacrime di risate,di gioia e della sensazione di amore che LEI TI HA LASCIATO..Ferma nel tuo cuore il suo sorriso.
PORTALA NEI TUOI GIORNI,NEL DA FARE QUOTIDIANO,NELLE DISCUSSIONI,non permettere al tuo dolore di seppellirla per sempre.
Arriva al fondo di te stessa e quando meno penserai lì la ritroverai...VIVA NEI RICORDI ::saint::
Un abbraccio forte
nunzy

nunzy
 
inserita il 20/11/2007 09:00:44

- Cara Mirella,
parli di perdita traumatica di tuo padre...
ti va di raccontarmi?
Perchè, sai, neanche io ho elaborato il mio lutto, avuto quando ero piuttosto piccola.
Ma la vita è lunga, abbiamo tutte le possibilità.
Ne sono convinta, non solo perchè ogni tanto tra alti e bassi mi sembra di farcela, ma perchè solo così possiamo onorare il fatto di essere qui.

Coraggio, ti aspetto se e quando vuoi.

Bruna

Bruna
 
inserita il 20/11/2007 09:06:48

- cara Mirella,
in questo momento credo che nulla possa essere "consolatorio"; la morte si presenta fredda, distaccata e assolutamente incomprensibile per noi umani e ancor meno quando si tratta della morte di una persona giovane che, ovviamente, fa pensare subito all'inutilità e all'ingiustizia. Inoltre la morte ci conduce diretti verso il nostro senso di impotenza che è la cosa che il nostro Io e la nostra mente temono di più.
Indubbiamente la morte esiste e, di sicuro, so che non è in alternativa alla vita, ma è parte della vita stessa, esattamente come la notte è parte del giorno che è fatto di 24 ore.
Credo che le spiegazioni arriveranno e non certo subito e non certo razionali. La ragione non ha alcun strumento per farci comprendere la morte perchè essa appartiene ad un altro mondo, quella che la razionalità non può cogliere. E' il mondo della "fede" e non intendo quella religiosa, ma quella interiore, quella che spesso con mille piccole cose ci ricorda che la natura è saggia e che non butta le sue cose a caso.
Io ho sperimentato la morte di una figlia e per tanto tempo non ho trovato nulla dentro di me che potesse darmi sollievo ed ero arrabbiata con il mondo e con Dio e con ogni altra cosa; tuttavia, posso assicurarti che "quella particolare morte" non e' stata inutile e queto l'ho compreso molto tempo dopo.. è stato qualcosa che ho interpretato come un segnale profondo che "dovevo necessariamente" cogliere e così è stato. E' stato il segnale da cui è partita la mia depressione e tutto quello che ne è conseguito dopo; cambiamento interiore, di identità, di lavoro, di valori, di principi.. in pratica, se oggi sono la persona che sono.. lo devo a quella morte e a quell'enorme sacrificio.
Credo inoltre che la morte veramente sia un passaggio di stato e null'altro; anzi, a volte una persona la si sente molto di più dopo, come se desiderasse farci notare che, come tutte le cose che appartengono a PLutone, non è come pensiamo che sia.
Occorre comunque "affidarsi" anche quando non si capisce. Io non sono una persona credente.. non nel senso che si intende dare normalmente alla parola, ma confido che esista un grande progetto e so che c'è anche quando non riesco a comprenderlo.
Credo che sia questo che tu debba fare in questo momento, vivere il tuo dolore ma cercare anche il senso più grande.
Un abbraccio forte forte. Lidia

Lidia
 
inserita il 20/11/2007 10:01:13

- bruna, nunzy, lidia e....si,la morte è solo un passaggio, e le persone che che ci vengono a mancare rimangono nei ns.cuori, nei ricordi, nelle sensazioni.
E' vero, com è vero che impariamo da ogni perdita che la vita è solo un passaggio, un viaggio che ci viene chiesto di fare senza poterci aggrappare a nulla e a nessuno.
Mi dici Bruna se voglio parlare della morte di mio padre, non ho problemi in questo poichè ormai ho sviscerato la perdita con diversi terapeuti.
Non ho perso mio padre da piccola come te, cara amica, ma l'ho vissuta in modo traumatico con l'incapacità di reagire.
E come un fulmine a ciel sereno sono rimasta annichilita dall'accaduto non riuscendo per i due mesi di decorso malattia e morte ad affrontare mio padre, a dirgli tutto quello che, nonostante l'età, dovevo risolvere con lui.
PER QUESTO DICO SONO UNA PAPPAMOLLA, ogni volta che si presentano certe situazioni rimango schiacciata dal dolore senza reagire.
Mi dispiace aver introdotto questo tema
che esula un po' dall'astrologia, anche se mi chiedevo dove poter analizzare sulla carta tutto ciò(forse bisogna controllare casa 8 con suo governatore)
salutone a tutti

mirella
 
inserita il 20/11/2007 10:42:58

- Ridammi i tuoi dati, vorrei provare a vedere.
L'elaborazione è la nona casa, elaborare vuol dire analizzare (spezzare) e produrre una nuova sintesi tua, in cui inglobi, fai tuo quel processo, gli dai nuovo significato. Come quando mangi il cibo e lo spezzi smontandone i componenti rimontandoli secondo una logica ed un senso diversi ed incorporandoli.
Ma la nona viene infatti dopo l'Ottava - Perdita.
Quindi prima subisci la perdita, e, se lasci andare l'emozione e non ti ci aggrappi con il mentale(cioè la vivi, ci entri, evitando di restarne al di fuori, lasci che ti travolga come i flutti di un mare in cui accetti di sprofondare ti lasci andare e non la trattieni)poi ti puoi distaccare quel tanto che serve per cominicare ad elaborare.
Il lutto infatti è il tempo dell'elaborazione.

Io sono sicura che anche se non abbiamo potuto dire quanto ci sarebbe stato da dire a una persona che se ne è andata, possiamo sempre e comunque riconciliarci con lei. E non avrà meno valore. Hai fatto caso che spesso nemmeno le parole miogliori riescono a tradurre tutto quello che abbiamo dentro e che poi bisogna affidarsi a una sorta di sacralità del silenzio?Perchè noi possiamo farlo dentro di noi, e perchè lei in qualche modo che non sappiamo sarà in una qualche dimensione dove tutto questo la raggiungerà. O se non la riguarderà più (ma io credo nell'interessamento di questo "altro" mondo per noi, solo magari secondo canoni diversi di nostri), comunque è la tua nuova percezione del rapporto con lui che potrà portarti guarigione. E così il tuo mondo cambierà.
Dicevano o no che per cambiare il mondo devi (e puoi soltanto) cambiare te stesso?

Dentro di noi ci sono davvero tutte le chiavi. E questa secondo me è comunque astrologia, perchè è umanità che cerchiamo di comprendere meglio con quel codice.

Un abbraccio ancora
Bruna

Bruna
 
inserita il 20/11/2007 12:35:03

- Ciao Mirella
non sono molto brava a scrivere tutto quello che sento e penso, ma per esserti vicina ti mando questa poesia:


"La morte è la solitudine delle persone amate,
questa nebbia intorno a loro che nessuna
tenera parola può attraversare.
La morte è il dolore e la disperazione
nelle stesse parole che furono l'ebbrezza
della felicità.
La morte sono i pianti che sgorgano
ascoltando una parola che voleva dire amore."


(Joe Bousquet - L'amour et la vie)



un abbraccio
milena


Marilanda
 
inserita il 20/11/2007 14:46:01

- marilanda tenera e dolce ragazza..grazie anche a te, anche io non sono brava ad esprimere le mie emozioni, ma comprendo quelle altrui.
Io cara Bruna vedevo la 8 come casa della morte nonchè dell'elaborazione.
Se consideri nella 2 casa tu introiti il cibo e nella 8 espelli, trattenendo il necessario..vedevo la 9 come una ripartenza con ciò che hai fatto tuo.
Visto che per me è così difficile elaborare (al di fuori della morte)anche i concetti, i pensieri, dovrei avere una 9 molto lesa, anche se non la vedo.
Anche nello studio ho appreso tante cose, ma non riesco a concettualizzarle(si dice così?).
Pensavo, non avendo visto la tua carta, che potevi avere una 3 casa piena di pianeti vista la tua facilità ad esprimere con parole e scritti ciò che pensi e provi, ma poi da un'occhiata non vedo nulla di tutto ciò.Da cosa ti viene astrologicamente questa tua arte? Altri in questo blog ha questa dote e mi complimento con tutti Voi.
P.S.sono nata a Pesaro 4.10.1956 tra le 7 e 7:20 am.
Bacioni a tutti




mirella
 
 
 
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