IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni
 
FORUM DI Opinioni a confronto
Inserito il su Eridano School - Astrologia e dintorni
 
DISCUSSIONE: PERCHE' LA MORTE......
Oggi cari amici sono stata ad un funerale di una amica (morta dopo 10 anni di sofferenze)e sono molto molto triste.
Non voglio assolutamente affliggere anche Voi, ma volevo porVi una domanda:
Voi che rapporto avete con la morte? Lei che aveva due ragazzi in giovane età e un marito che le ha voluto tanto bene e nonostante soffrisse come un cane ha sempre visto il lato positivo della vita e nonostante sapesse che non c'erano piu' speranze ha con coraggio sostenuto i suoi figli e tutti i suoi cari.Io di fronte al dolore ed alla sofferenza sono una pappamolla e non riesco mai ad affrontare le situazioni.Scusate lo sfogo ma non riesco a vedere nulla oltre la morte...dov'è la trasformazione?(plutone)
Ciao a tutti
a cura di mirella
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RISPOSTE
 
del 19/11/2007 20:12:02
Ti abbraccio tanto tanto, e non c'è pappamolla di fronte al dolore.
Ma sono certa se ti può consolare che il senso c'è, e che lei avrà la sua trasformazione. Per chi resta c'è da imparare a lasciar andare e ad amare la vita ogni attimo.
Ti sono vicina, come ai cari che vivono il loro dolore.
Un abbraccio fortissimo

Bruna

(ne riparliamo se vorrai)
a cura di BRUNA
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del 19/11/2007 21:48:48
Mia cara Miri,
che dire? Sono con te, comprendo la tua necessità di capire, ma prima di fare il salto forse semplicemente datti la possibilità di vivere questa tristezza, questa perdita, questo lutto, poi le risposte alle tue domande solo la vita nel tempo te le potrà dare e tu mano a mano ti farai una tua idea.
Ci sono cose per le quali ora non abbiamo strumenti di comprensione e forse mai li avremo, non crucciamoci per questo.
Piuttosto sorprendiamoci della nuova vita che ci verrà incontro, ogni morte ha in sè il seme della vita.
Così per te, così per i familiari della tua amica, anche se molto dura hanno una nuova e interessantima opportunità di porsi in un nuovo modo alla vita e di conoscere tanti aspetti sconosciuti di loro stessi, è doloroso, ma nessun viaggio è facile e senza cadute.
Ti abbraccio forte forte dolce bilancina, a presto!

Chiara Inesia
a cura di CHIARA INESIA
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del 19/11/2007 22:48:22
grazie, come dice naja voglio la mia coperta! bruna ci sei nei momenti giusti ..x me la morte è un'ossessione ..da quando l'ho scoperta perdendo mio padre in modo traumatico non ho elaborato il tutto,ma ormai devo imparare ad accettarla come parte della vita.
Solo che ho questi momenti così di sconforto. Ciao ragazze.
a cura di MIRELLA
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del 19/11/2007 23:10:04
PERCHE' LA MORTE?..
cara mirella ,vorrei poterti consolare con mille piccole sensazioni che ho analizzato in me stessa ogni volta che purtroppo la vita ha messo la parola fine davanti alla mia porta..ricordo il funerale di una amica che la vita mi aveva fatto trovare in un angolo sconosciuto della mia strada dove mai avrei pensato di trovare una persona così straordinaria ,vorrei poterti dire che non piango più quando penso a lei,volata via circa tre anni fa,vorrei poterti dire che la mancanza non si farà sentire...vorrei,vorrei.... ma non posso perchè non è così.
La vita non ci abitua alla perdita,ma ci abitua al dolore,e non c'è dato di capire fino in fondo..perchè succede questo, mille sono le nostre domande "non è giusto".."non a lei"..."perchè "
Ma c'è qualcosa che la vita non ti toglierà mai se non hai paura..LA MAGIA DEI RICORDI,fatti di lacrime di risate,di gioia e della sensazione di amore che LEI TI HA LASCIATO..Ferma nel tuo cuore il suo sorriso.
PORTALA NEI TUOI GIORNI,NEL DA FARE QUOTIDIANO,NELLE DISCUSSIONI,non permettere al tuo dolore di seppellirla per sempre.
Arriva al fondo di te stessa e quando meno penserai lì la ritroverai...VIVA NEI RICORDI ::saint::
Un abbraccio forte
nunzy
a cura di NUNZY
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del 20/11/2007 09:00:44
Cara Mirella,
parli di perdita traumatica di tuo padre...
ti va di raccontarmi?
Perchè, sai, neanche io ho elaborato il mio lutto, avuto quando ero piuttosto piccola.
Ma la vita è lunga, abbiamo tutte le possibilità.
Ne sono convinta, non solo perchè ogni tanto tra alti e bassi mi sembra di farcela, ma perchè solo così possiamo onorare il fatto di essere qui.

Coraggio, ti aspetto se e quando vuoi.

Bruna
a cura di BRUNA
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del 20/11/2007 09:06:48
cara Mirella,
in questo momento credo che nulla possa essere "consolatorio"; la morte si presenta fredda, distaccata e assolutamente incomprensibile per noi umani e ancor meno quando si tratta della morte di una persona giovane che, ovviamente, fa pensare subito all'inutilità e all'ingiustizia. Inoltre la morte ci conduce diretti verso il nostro senso di impotenza che è la cosa che il nostro Io e la nostra mente temono di più.
Indubbiamente la morte esiste e, di sicuro, so che non è in alternativa alla vita, ma è parte della vita stessa, esattamente come la notte è parte del giorno che è fatto di 24 ore.
Credo che le spiegazioni arriveranno e non certo subito e non certo razionali. La ragione non ha alcun strumento per farci comprendere la morte perchè essa appartiene ad un altro mondo, quella che la razionalità non può cogliere. E' il mondo della "fede" e non intendo quella religiosa, ma quella interiore, quella che spesso con mille piccole cose ci ricorda che la natura è saggia e che non butta le sue cose a caso.
Io ho sperimentato la morte di una figlia e per tanto tempo non ho trovato nulla dentro di me che potesse darmi sollievo ed ero arrabbiata con il mondo e con Dio e con ogni altra cosa; tuttavia, posso assicurarti che "quella particolare morte" non e' stata inutile e queto l'ho compreso molto tempo dopo.. è stato qualcosa che ho interpretato come un segnale profondo che "dovevo necessariamente" cogliere e così è stato. E' stato il segnale da cui è partita la mia depressione e tutto quello che ne è conseguito dopo; cambiamento interiore, di identità, di lavoro, di valori, di principi.. in pratica, se oggi sono la persona che sono.. lo devo a quella morte e a quell'enorme sacrificio.
Credo inoltre che la morte veramente sia un passaggio di stato e null'altro; anzi, a volte una persona la si sente molto di più dopo, come se desiderasse farci notare che, come tutte le cose che appartengono a PLutone, non è come pensiamo che sia.
Occorre comunque "affidarsi" anche quando non si capisce. Io non sono una persona credente.. non nel senso che si intende dare normalmente alla parola, ma confido che esista un grande progetto e so che c'è anche quando non riesco a comprenderlo.
Credo che sia questo che tu debba fare in questo momento, vivere il tuo dolore ma cercare anche il senso più grande.
Un abbraccio forte forte. Lidia
a cura di LIDIA
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del 20/11/2007 10:01:13
bruna, nunzy, lidia e....si,la morte è solo un passaggio, e le persone che che ci vengono a mancare rimangono nei ns.cuori, nei ricordi, nelle sensazioni.
E' vero, com è vero che impariamo da ogni perdita che la vita è solo un passaggio, un viaggio che ci viene chiesto di fare senza poterci aggrappare a nulla e a nessuno.
Mi dici Bruna se voglio parlare della morte di mio padre, non ho problemi in questo poichè ormai ho sviscerato la perdita con diversi terapeuti.
Non ho perso mio padre da piccola come te, cara amica, ma l'ho vissuta in modo traumatico con l'incapacità di reagire.
E come un fulmine a ciel sereno sono rimasta annichilita dall'accaduto non riuscendo per i due mesi di decorso malattia e morte ad affrontare mio padre, a dirgli tutto quello che, nonostante l'età, dovevo risolvere con lui.
PER QUESTO DICO SONO UNA PAPPAMOLLA, ogni volta che si presentano certe situazioni rimango schiacciata dal dolore senza reagire.
Mi dispiace aver introdotto questo tema
che esula un po' dall'astrologia, anche se mi chiedevo dove poter analizzare sulla carta tutto ciò(forse bisogna controllare casa 8 con suo governatore)
salutone a tutti
a cura di MIRELLA
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del 20/11/2007 10:42:58
Ridammi i tuoi dati, vorrei provare a vedere.
L'elaborazione è la nona casa, elaborare vuol dire analizzare (spezzare) e produrre una nuova sintesi tua, in cui inglobi, fai tuo quel processo, gli dai nuovo significato. Come quando mangi il cibo e lo spezzi smontandone i componenti rimontandoli secondo una logica ed un senso diversi ed incorporandoli.
Ma la nona viene infatti dopo l'Ottava - Perdita.
Quindi prima subisci la perdita, e, se lasci andare l'emozione e non ti ci aggrappi con il mentale(cioè la vivi, ci entri, evitando di restarne al di fuori, lasci che ti travolga come i flutti di un mare in cui accetti di sprofondare ti lasci andare e non la trattieni)poi ti puoi distaccare quel tanto che serve per cominicare ad elaborare.
Il lutto infatti è il tempo dell'elaborazione.

Io sono sicura che anche se non abbiamo potuto dire quanto ci sarebbe stato da dire a una persona che se ne è andata, possiamo sempre e comunque riconciliarci con lei. E non avrà meno valore. Hai fatto caso che spesso nemmeno le parole miogliori riescono a tradurre tutto quello che abbiamo dentro e che poi bisogna affidarsi a una sorta di sacralità del silenzio?Perchè noi possiamo farlo dentro di noi, e perchè lei in qualche modo che non sappiamo sarà in una qualche dimensione dove tutto questo la raggiungerà. O se non la riguarderà più (ma io credo nell'interessamento di questo "altro" mondo per noi, solo magari secondo canoni diversi di nostri), comunque è la tua nuova percezione del rapporto con lui che potrà portarti guarigione. E così il tuo mondo cambierà.
Dicevano o no che per cambiare il mondo devi (e puoi soltanto) cambiare te stesso?

Dentro di noi ci sono davvero tutte le chiavi. E questa secondo me è comunque astrologia, perchè è umanità che cerchiamo di comprendere meglio con quel codice.

Un abbraccio ancora
Bruna
a cura di BRUNA
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del 20/11/2007 12:35:03
Ciao Mirella
non sono molto brava a scrivere tutto quello che sento e penso, ma per esserti vicina ti mando questa poesia:


"La morte è la solitudine delle persone amate,
questa nebbia intorno a loro che nessuna
tenera parola può attraversare.
La morte è il dolore e la disperazione
nelle stesse parole che furono l'ebbrezza
della felicità.
La morte sono i pianti che sgorgano
ascoltando una parola che voleva dire amore."


(Joe Bousquet - L'amour et la vie)



un abbraccio
milena
a cura di MARILANDA
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del 20/11/2007 14:46:01
marilanda tenera e dolce ragazza..grazie anche a te, anche io non sono brava ad esprimere le mie emozioni, ma comprendo quelle altrui.
Io cara Bruna vedevo la 8 come casa della morte nonchè dell'elaborazione.
Se consideri nella 2 casa tu introiti il cibo e nella 8 espelli, trattenendo il necessario..vedevo la 9 come una ripartenza con ciò che hai fatto tuo.
Visto che per me è così difficile elaborare (al di fuori della morte)anche i concetti, i pensieri, dovrei avere una 9 molto lesa, anche se non la vedo.
Anche nello studio ho appreso tante cose, ma non riesco a concettualizzarle(si dice così?).
Pensavo, non avendo visto la tua carta, che potevi avere una 3 casa piena di pianeti vista la tua facilità ad esprimere con parole e scritti ciò che pensi e provi, ma poi da un'occhiata non vedo nulla di tutto ciò.Da cosa ti viene astrologicamente questa tua arte? Altri in questo blog ha questa dote e mi complimento con tutti Voi.
P.S.sono nata a Pesaro 4.10.1956 tra le 7 e 7:20 am.
Bacioni a tutti


a cura di MIRELLA
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del 20/11/2007 15:30:22
cara Marilanda,
gran personaggio Bousquet, nonostante la sua situazione dopo l'incidente lui ha sempre amato profondamente la vita.. a differenza di altri scrittori che, invece, l'hanno disprezzata.
Un saluto Lidia
a cura di LIDIA
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del 20/11/2007 15:46:22
Cara Mirella,
infatti dici bene che nell'Ottava espelli, cioè lasci andar via senza trattenere ciò che non serve più.
Se vuoi puoi vederci la morte, ma io la vedrei come morire a uno stato per rinascere in un altro, più che semplicemente come morte fisica tout court (infatti, anche quando lasci andare un'emozione, finisce, muore quello stato in cui l'emozione ti portava, e ne nasce uno nuovo).
Così ci puoi associare l'espellere i residui della digestione del cibo (di qualunque cibo si parli, anche un'esperienza è un cibo, infatti diciamo che ci fa crescere).
Poi elaborare dicevamo significa ricostruire cercando di trovare un senso nuovo e personalizzato, attraveso l'allargamenteo di confini e prospettive (la Nona e il Sagittario).
Separato dai residui destinati all'espulsione, anche il cibo, ormai scomposto e trasformato (anche qui l'Ottava, mi pare) che resta nel corpo, viene pian piano assorbito dal sangue, assimilato. Il sangue lo porta, lo distribuisce nel corpo che cresce e si espande (incameramento di Giove).
L'elaborazione perciò la possiamo ricondurre a Giove.
Ls tua Nona non ha effettivamente lesioni, anzi semmai Mercurio che ne è il Signore ha un sestile con Saturno che comunque lo porta a razionalizzare, ed è un forte Mercurio vergineo, perciò ferrato nell'analisi (ma in che campo la applichi dell'11a?). Però Giove è leso da Marte. Secondo me potrebbe esserci del nervosismo sotterraneo che ostacola la concentrazione, la calma e la fiducia di riuscire. Marte in Pesci si affida all'acqua e all'intuizione. Giove in Vergine è ristretto nella sua visione in grande. Infatti gli si oppone Marte che ne usurpa la sede, sembra quasi un messaggio che dice che l'affermazione marziana non ben incanalata tarpa le ali a Giove. Forse quel MArte essendo in 5a deve canalizzarsi in una produzione creativa anche potente ed energetica. Forse c'è una rabbia sepolta che impedisce il rilassamento necessario alle funzioni cognitive più ampie. Ma la 5a (innamoramenti creativi o effettivi, divertimento, attività varie in cui esprimersi) sembra essere la chiave di volta. Marte è retrogrado, e questo implica il rivolgere all'interno la sua carica. in più in acqua. Ti ricordi se ne è parlato di Marte inAcqua nel forum sulla rabbia.
Ah, osservo ancora che Giove oltre che signore simbolico della Nona è anche il Signore della tua Terza (percezione dei dati); potrebbe darsi che anche qui a volte questo sotterraneo nervosismo ti porti a non cogliere aspetti delle cose, che invece sono molti davvero con il Sagitterio lì.

Secondo me un pò di passaggi al forum della rabbia ci volevano proprio.

(Scherzo, eh!)

Fammi sapere,
Un bacio

Bruna

Ah, per quanto riguarda me, boh, adesso non riesco a scrivere ancora, ma non lo so, hai visto la mia 3a è vuota e la Nona ha per Signora Venere che è lesa. Però il mio apprendimento è sempre stato molto basato sui concetti e sulla logica, io faticherei molto a tenere a mente dati mnemonici se non dessi loro un significato che posso richiamare ogni momento (e poi tanto, spesso le cose mi si trasformano lo stesso, sarà anche Nettuno sestile a Mercurio e Giove!).
Lo scrivere invece lo riguarderò.



Passata un pò di tristezza?
a cura di BRUNA
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del 20/11/2007 16:23:46
Anche io vi lascio una piccola poesia, tocca abissi profondissimi e quando posso la condivido!

Soffio di morte è per alcuni soffio di vita
Per chi fino alla morte non è mai stato vivo.
Per chi finché vivo è stato come morto
E solo con il morire iniziò la sua vita.
(E. Dickinson)

Un abbraccio,
Simona
a cura di MALAIKA
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del 20/11/2007 16:28:02
Meravigliosa. Semplicemente, totalmente.

un abbraccio, Bruna
a cura di BRUNA
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del 20/11/2007 16:48:35
Un saluto di cuore a Mirella e Lidia.

chiara
a cura di CHIARA
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del 20/11/2007 17:02:31
Mia cara Mire,
bella l'interpretazione di Bruna al tuo tema. Conoscendoti mi sembra proprio abbia centrato il punto ...anche nelle nostre discussioni ricordi ...riconosci il tuo valore (nodo casa 2) ed emergi!!! Vieni fuori tu e smetti di rimanere in ombra!!! Il nervosismo che riferisce Bruna lo ricollegherei alla frustrazione per l'impossibilità di emergere. Sei un portento Mire ....daiiii!!!!!!!!!!!!!!
Muovi quel .....!!!!
Ti abbraccio forte forte ...ah, un altro pensiero ...credo che il lavoro che il tuo sole congiunto a luna faranno per gli altri (casa XII) debba obbligatoriamente passare prima per il riconoscimento tuo, in quanto tale, in quanto individuo singolo, per Mirella e solo per Mirella, solo quando avrai soddisfatto il tuo Marte in V (la tua creatività vuole un'azione a tutti i costi) potrai poi andare verso gli altri.
Dal mio punto di vista, non possiamo dare agli altri ciò che non abbiamo per noi e lo zodiaco con la successione delle varie case ce lo dimostra magistralmente
Esplodi la tua bellezza, la tua sensibilità e tutte le tue conoscenze ...quando metterai fuori tutto ciò vedrai che farai i conti con molte cose belle e che si incastreranno magicamente.
Secondo me è proprio ora che fai tu la regina, vai goditi questa favolosa casa V!!!!
Bacioni!
Chiara Inesia
a cura di CHIARA INESIA
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del 20/11/2007 18:50:13
.....un sincero grazie a tutti....
bruna perchè non fai l'astrologa di professione, sei più brava di tanti esperti in materia, e ne ho incontrati tanti!
A proposito è partito il laboratorio dei sogni? Anche io sono una"esperta"sognatrice...mi hanno detto che il sonno e i sogni sono abbinati alla casa 12 ti risulta?
...Arcangelo è sparito? Volevo abbracciarlo virtualmente..ci pensate ragazze così giovane e così saggio e competente? Tra 20 anni avremo l'uomo ideale x tutte noi! intanto
a cura di MIRELLA
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del 20/11/2007 22:21:47
ciao..mirella ho letto e partecipato al dolore che la morte porta..in silenzio..e puoi capirmi..un sorriso Cilli
a cura di CILLI
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del 20/11/2007 22:36:03
ciao cilli, il tutto è nato da una giornata così, e dalla mia paura dell'"arcano senza nome".Ripensando astrologicamente questa paura potrebbe essere legato anche a saturno in scorpione in 2 ed ai miei nodi 8/2.
riportiamo tutto sull'astrologia che per noi "fissate" ci può aiutare.
a cura di MIRELLA
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del 20/11/2007 22:47:59
cara Mirella, fino a quando non ho avuto circa 23 anni, probabilmente ho avuto una visione della morte e della sofferenza simile alla tua, con punte di incomprensibilità verso il dolore altrui che comunque esistenzialmente comprendevo, ma razionalmente non riuscivo a collocare.
Quando nel 1999 mia madre si è ammalata di cancro, (nello stesso modo di sua sorella scomparsa a 46 anni)ho affrontato, ed affronto tuttora che è malata, quello che mi succedeva a volte con rabbia, altre con forza, altre ancora trascinandomi in mille interrogativi sul perchè ed il percome, ma sempre vivendo, e con gioia, come fa lei.La sofferenza ce l'abbiamo con noi da come nasciamo, in quello stesso momento in cui si piange e si ride insieme.La sofferenza forse ti suonerà strano, ma ti dà anche la possibilità di vivere intensamente e di non scegliere cose non vere, non autentiche, lontane dal proprio io più profondo.Ognuno di noi la conosce a proprio modo, e riesce, se è fortunato, ad afferrarne un senso, senza smettere di pensare un attimo che la vita è comunque meravigliosa.
a cura di FIORDILILLÀ
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del 20/11/2007 23:05:08
fiordilillà....bello il nome e bello il fiore che evoca in me sempre una sensazione strana, un qualcosa di molto antico.
Penso anche io che il dolore è qualcosa che ti può far apprezzare la vita e tutte le cose belle che ci circondano...ma come tu ben sai non sempre riusciamo a coglierle.In questa altalena della vita è più facile vedere il bicchiere mezzo vuoto che viceversa. Così scendiamo nell'ade e poi risaliamo in superfice, ed ogni volta scopriamo nuovi aspetti di noi e del mondo che ci circonda.
Ti sono vicina con un abbraccio.
a cura di MIRELLA
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del 20/11/2007 23:07:37
care amiche,
i sogni, a mio avviso, non hanno una casa precisa.. sono indubbiamente un prodotto del nostro inconscio e, come tali, possono essere indubbiamente legati a Nettuno e a Plutone. Infatti, i sogni possono giungere direttamente da una fonte superiore che intende guidarci e darci delle indicazioni, ma possono giungere anche dal nostro mondo istintivo che ci ricorda chi siamo e il fatto che abbiamo delle ombre da vedere e da schiarire.
Mi sono interessata da sempre di sogni.. e posso dire che sono una guida infinita alla vita; chiaro richiedono una capacità di interpretare i simboli.. Il sogno è sempre metafora ed arriva sempre da noi e parla esclusivamente di noi.. nonostante a noi appaia spesso attraverso soggetti conosciuti o sconosciuti.

I sogni sono però comprensibili attraverso Giove, l'unico pianeta in grado di interpretare i simboli e di portarli alla coscienza inferiore.
Ed è sempre lui il signore dell'elaborazione: Giove rappresenta anche il fegato.. nel tema natale ed è proprio il fegato il nostro elaboratore che sintetizza le sostanze che ci servono per vivere.. Sul piano psicologico fa la stessa cosa.. elabora le informazioni ed il vissuto e li trasforma in "esperienza" che diventa utilizzabile al fine di non dover sempre ripetere le stesse cose.

Così, Giove e la casa nona ci dicono in che modo elaboriamo e con che facilità.. o difficoltà.
Per questo l'astrologia ha sempre associato Giove alla "fortuna"; pur non comprendendo la motivazione si era resa conto che un gioviale aveva una grande capacità di adattamento che finiva per rendergli la vita più semplice e più serena.
In effetti la capacità di elaborare porta ad una maggior capacità di orientamento ed anche di visione.. e questo, inevitabilmente ricade sulla realtà che ne risulta alleggerita e migliore.
Un saluto Lidia
a cura di LIDIA
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del 20/11/2007 23:17:44
cara Mirella,
scusami ma riprendo il discorso che hai inserito nel blog. Ho piacere che tu divulghi sicuramente sia il blog che questo forum e questo sito che è quello della mia scuola..
Ho piacere che le persone scoprano questo modo di fare astrologia perchè credo che possa essere veramente utile per comprendersi meglio e quindi,in definitiva, per vivere meglio.

Grazie davvero. Purtroppo ancora troppo spesso l'astrologia è utilizzata male e quindi, le persone non riescono a trarre da essa i grandi vantaggi che invece possiede nelle sue corde.

Ti abbraccio Lidia
a cura di LIDIA
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del 20/11/2007 23:29:19
grazie lidia...in un corso di sogni alquanto strano che feci anni fa mi dissero che non era tanto importante ciò che sognavi quanto la sensazione che ti lasciava.Ma una base ci deve pur essere, dico io, i simboli primari dovranno pur esserci, come la psicologia ci insegna. Anche questo tema è interessantissimo, purtroppo bisognerebbe rimanere incollati al computer,
a cura di MIRELLA
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del 21/11/2007 09:55:06
cara Mirella,
certo; i sogni hanno comunque una radice collettiva e, infatti, derivano dall'inconscio collettivo. Questa è la ragione per cui vi sono sogni che appartengono alla nostra civiltà e alla nostra razza e non alle altre.
Quindi, vuol dire che nei sogni noi andiamo a pescare nel bagaglio comune ma poi, li personalizziamo attraverso il significato personale che diamo a determinati simboli.
Mi spiego:
se io sogno insetti.. è chiaro che il simbolismo è comune a tutti.. e quindi, il sogno mi riporta ad un occuparmi dei miei istinti e mi suggerisce anche una visione dell'istinto non certo bellissima.. ma un po' viscida, strisciante.. e quasi un ribrezzo.. Tuttavia, se io avro' timore o meno degli insetti nel sogno, questo sarà assolutmente personale e quindi mi rimanderà ad una interpretazione di tipo soggettivo.
Anche i personaggi che popolano i sogni sono sempre rappresentativi di archetipi.. ma poi noi li personalizziamo con immagini che conosciamo che ci appartengono e che hanno un senso particolare per noi.

L'importante è non cadere nell'illusione che il sogno ci riporti a soggetti esterni (questi sono solo maschere che noi collochiamo addosso alle nostre sub personalità)in quanto il sogno parla sempre e solo di noi.

Poi ci sono simboli veramente universali e grandissimi.. tipo i totem, tipo alcuni animali.. come l'acquila, il serpente, il mandala che hanno una valenza particolare.
In ogni caso, in un corso sui sogni si può parlare dei simboli collettivi e poi si possono analizzare dei sogni cercando di collocarli nella vita della persona e nelle fasi che sta passando.

Nel mio corso sui sogni.. faccio infatti questo lavoro: parto dalle fasi della vita.. e dai sogni particolari che si possono presentare nelle diverse fasce di età.. e questi hanno a che fare con gli archetipi collettivi che si attivano nelle diverse età della vita; poi interpreto i simboli collettivi spiegando i diversi soggetti del sognoe le indicazioni che ci vogliono dare.. infine analizzo sogni particolari di persone alla luce della sua fase di età e, natuaralmente, dei suoi transiti.
Un saluto Lidia
a cura di LIDIA
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del 21/11/2007 14:35:04
proprio questo volevo approfondire! dici che dei simboli fanno parte dell'inconscio collettivo(serpenti etc) come io vivo il sogno fa parte del soggettivo. Anche ultimamente sognato serpenti enormi ..uno immerso in una vasca colma d'acqua ed una vecchia al suo fianco. Non ero spaventata ma visto il simbolo penso che si tratti di un messaggio da interpretare. Ciò che è strano è che il giorno dopo vedo un piccolo serpente vicino ad un piede...cosa dovevo comprendere? ancora un'altra informazione..quando si sogna come me il padre morto a distanza di anni,devo interpretare come un qualcosa che non ho ancora elaborato con lui o lui rappresenta semplicemente un maschile generico?
Non so se potrai rispondermi ma ti ringrazio dello scambio che ritengo utilissimo-
a cura di MIRELLA
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