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IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - ASTROLOGIA E DINTORNI
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Astrologia |
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RABBIA E PERDONO
discussione inserita da Stefania |
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Prendo in prestito il titolo dal nuovo articolo di Lidia...spero mi perdonerà...ma è esattamente questo che vorrei approfondire,e di cui mi piacerebbe discutere con voi.
Io mi trovo,appunto,in questo groviglio...
Non riesco a perdonarmi,provo una rabbia enorme verso di me,per aver preso decisioni "ingenuamente",per non aver combattuto senza regole,pensando che dall'altra parte ci sarebbe stata la stessa lealtà...accidenti,che sbaglio:sono stata massacrata,alla faccia delle regole!!!!!!
Astrologicamente,Lidia parla di Nettuno,che ci consente di uscire da queste emozioni negative:in che modo,con quali aspetti?
Un abbraccio!
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RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 37 - Inserisci una risposta a questa discussione |
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A CURA DI |
inserita il 15/11/2006 14:39:20
- ciao Barbara,bellissimo nome, quasi te lo invidio,volevo dirti che quella cosa del vecchio,del signore anziano,si insomma ho preso nota..veramente una cosa grande,quello che ha detto,veramente ma veramente grande e grazie per avercelo ricordato.ciao.
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ramona |
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inserita il 15/11/2006 19:22:49
- Per Ramona:
Grazie per l'apprezzamento, la persona anziana a cui facevo riferimento è stato per lungo tempo il mio analista dopo tanti anni di sofferenza provocata da un marito diciamo un pò "confuso"... Quello che apprezzavo del mio terapeuta era la ricchezza d'animo, d'esperienza e di aneddoti legati alla vita reale, ricordo tutte le sue frasi "famose" ed incisive, c'è soprattutto un anedotto divertente che però non credo attinente al forum in questione, ma credimi è realmente illuminante per ogni relazione sentimentale ed emotiva in genere!!! L'ho raccontato ad Evi al telefono e le è piaciuto molto, ne abbiamo riso un sacco...
Nel mio nome mi sono riconosciuta sempre poco fino a qualche mese fa, significa straniera, ma col tempo mi sono legata all'origine del mio nome: l'ha scelto mia nonna paterna con cui mia madre aveva un rapporto filiale, Barbara era il nome della prima bambina di mia nonna Maria, dolorosamente persa sotto i bombardamenti, la seconda figlia l'ha chiamata Silvana ma Barbara aleggiava nel cosmo emotivo della mia famiglia per aspettare me che sono arrivata inaspettata e non voluta ad una mamma splendida di 17 anni appena...porto il nome di una bambina amata e perduta, lo porto con orgoglio e responsabilità, ma vuol dire pur sempre straniera...e io che amo visceralmente le etimologie oggi so che non è un caso...
Per Lidia:
ho il timore che queste divagazioni si allonatanano dall'intento del forum che dovrebbe virare più su argomenti astrologici. Temo che coloro che hanno la possibilità di seguire con costanza i corsi della scuola e sono ad un grado di conoscenza astrologica più avanzato si sentano impoveriti (non so perchè ma mi viene in mente Marco). Forse è una forma di prevaricazione...almeno io la avverto così e mi dispiacerebbe...in tal caso tu, prof, aggiusta il tiro!!!
Ciao Barbara
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Barbara |
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inserita il 16/11/2006 09:22:24
- cara Barbara,
assolutamente no.. in quanto questa scuola prevede si il lato astrologico ma anche la comprensione delle dinamiche psicologiche che ci sono dietro ai simboli e agli aspetti astrologici..
Ciò che è importante è capire e crescere e poi anche l'astrologia che si fa cambia faccia..
Inoltre, queste dinamiche sono comunque legate ad aspetti astrologici.. per esempio.. il masochismo.. che è un modo per continuare un po' a rivangare e a stare dentro al passato è sicuramente una cosa Nettuniana.. tipica delle persone che si crogiolano e che questo diventa un modo per "non affrontare" e non "farsi carico".. Nettuno spesso consente quel piangersi un po' addosso che permette lo scarico della tensione e del dolore in esubero senza utiizzarlo come qualcosa di propositivo che invita al cambiamento.
Plutone invece è più addentro alle dinamiche di "risentimento profondo" che genera rivendicazione.
In effetti, le due diverse dinamiche danno vita anche a due diversi tipi di vittimizzazione:
Nettuno si propone ed interpreta la vittima sacrificale.. quella buona che viene costantemente ferita ma che non sa dire di no.. proprio perchè ha paura di far male e di ferire..(anche questi sono alibi grandissimi da un punto di vista psicologico.. alibi che sono a guardia di un cambiamento che non si vuole affrontare);
Putone invece entra nella parte della vittima vendicativa.. ovvero colei che in virtu' del fatto che ha sofferto può far soffrire e ferire gli altri..
e qui entra in gioco l'aggressività che viene diretta verso l'altro.
Un abbraccio a tutti.
Lidia
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Lidia |
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inserita il 16/11/2006 09:25:03
- Ciao ragazze,
come va? ho appena letto quanto scritto da Barbara: come tutte voi, anch'io ci tengo molto a questo Forum e, personalmente, mi fa piacere che si possa parlare un po' di tutto, non sempre agganciandosi alla astrologia.
Sarà perchè non sono in grado di dare alcun apporto in tal senso ma pure perchè sono super contenta di aver trovato un gruppo di persone così sensibili, intelligenti, ecc ecc, con le quali, appena posso, ho sempre piacere di scambiare qualche parola.
Barbara, l'aneddoto, anche se non pertinente, proprio non ce lo puoi raccontare?
Un abbraccio,
Costanza
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Costanza |
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inserita il 16/11/2006 10:44:22
- No,Barbara..."aggiusta il tiro"...no!
Che brutta frase!
Non siamo in una scuola del dopoguerra,con le bacchettate!
Non ci stiamo scambiando le ricette del polpettone della nonna...ti prego.
Secondo te è possibile parlare di Astrologia psicologica,senza parlare di emozioni,sentimenti? Allora a cosa serve? Come facciamo a comprendere noi stessi e gli altri?
Certo,ci sono livelli di preparazione differenti,e nulla ti vieta di proporre tu discussioni consone al tuo grado di studi,non credi?
Sono felice che Lidia,artefice del forum,capace di coinvolgere e interessare all'Astrologia psicologica un numero di persone in crescita continua,la pensi come me,e,sinceramente,spero che questo forum resti lo spazio in cui discutere e imparare a decifrare le stelle,confrontandosi ed entrando in empatia con le ansie e i dubbi degli altri,senza distinzioni di preparazione.
Un saluto
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Stefania |
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inserita il 16/11/2006 11:28:13
- Per Stefania:
Cara Stefania, avevo solo il timore che io divagassi e di essere di freno a chi ha conoscenze astrologiche più avanzate delle mie. Non riesco a collegare esperienze quotidiane con interpretazioni astrologiche e me ne dispiace. Prendilo come uno scrupolo di un ascendente capricorno, sempre riservato e attento. Tutto qui...
Parlare poi di emozioni e sentimenti è poi sempre fonte di crescita e confronto reciproco, e a quello non mi sottraggo mai, neanche quando c'è da impiegare il proprio vissuto, come avviene in questo forum la cui spontaneità talvolta mi emoziona, mi riferisco per esempio allo spunto di Ada sulla sindrome fibromialgica.
Poi se c'è "anche" lo spazio culinaro mia nonna non faceva il polpettone ma il caciucco, rispolverare la ricetta sarebbe un recupero di ricordi e sapori lontani a me cari.
Un abbraccio
Barbara
Per Costanza:
Ciao, l'aneddoto richiesto è lungo e ora non ho tempo, ma ti prometto che appena posso lo inserisco, non lancio mai il sasso e ritiro la mano. Con Evi siamo rimaste che entrambe inseriamo due ironici interventi, aspetto quindi la sua verve ironica per poi farle da spalla, ora scappo...anzi volo, il lavoro e la "campanella" mi aspettano!
Ciao
Barbara
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Barbara |
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inserita il 16/11/2006 11:34:07
- E allora,Barbara,vada per il caciucco!
Io mi butterò su una ricetta di dolci...i miei preferiti!
Ciao!
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Stefania |
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inserita il 16/11/2006 15:40:39
- Eccomi, ragazze!
A proposito di rabbia e perdono…
Si dovrebbe partire da una sequenza più articolata, credo...
Per la precisione: illusione, presa di realtà, rabbia e perdono. Per l'ultimo elemento di questa filiera non ho ancora chiaro la natura attraverso cui dovrebbe 'esprimersi'. Suppongo che ognuno ne dia interpretazioni diverse. Per quanto mi riguarda l'aspetto umoristico aiuta a rendere il 'perdono' quantomeno leggero e fa sì che ci si lasci alle spalle un bel po' di veleno.
Io, per sicurezza, ne conservo comunque qualche goccia…Tanto per avere l'antidoto sottomano.
Arriviamo al punto, allora.
Passi davanti a una vetrina e vedi un 'capo' elegante, decisamente glamour e di ottima fattura. A ciò contribuisce, ovviamente, la luce e la scenografia.
Entri guardi il 'capo', vedi che il prezzo è interessante e alla fine, presa dall'entusiasmo, lo acquisti.
Con gli uomini si fa la stessa cosa. Il fatto è che quando arrivi a casa, tiri fuori il 'capo', lo osservi e dopo un po' ti accorgi che è una fregatura. In gergo tecnico si dice: INCAUTO ACQUISTO!
A quel punto ti ritrovi con un 'robo' che ingombra, è fastidioso, non sai dove metterlo e alla fine ti risolvi a liberartene. Scopri con sommo orrore che il normale servizio di nettezza urbana non te lo ritira e neppure alla discarica lo vogliono. La ragione?????
Si tratta di un RIFIUTO SPECIALE. Sull'etichetta non c'era scritto, boia…
A quel punto le opzioni sono due: caricarlo di notte in macchina e
lanciarlo in una discarica abusiva sperando che la sua biodegradabilità sia rapida anche se orribilmente inquinante (e qui il senso di colpa ti rode l'anima, specie se qualche altra innocente creatura decide di raccogliere il relitto e se lo porta a casa…NON SAPENDO QUELLO CHE FA), o rivolgerti a ditte specializzate per lo smaltimento. In quest'ultimo caso ti tocca pure pagare. E qui la rabbia è difficile da digerire. L'unica alternativa è munirsi di un tubetto di Alcaselzer e tentare di sgorgarsi. Sappiate però che ci vorrà ben più di un tentativo…
Per la cronaca, sono Capricorno, ascendente Bilancia con Luna in Ariete in 7a che quadra l'inquadrabile…
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Evi |
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inserita il 16/11/2006 19:33:04
- Sono qui Evi! Quando mi hai mandato il tuo sms ero alle prese con Dante, cerco ancora di fare capire all'umanità che Beatrice non è um modello femminile da seguire...ma quanto se la tirava, quante smorfie in una donna!!!
Comunque questo è l'aneddoto richiesto da Costanza:
Il mio analista è da sempre appassionato di cavalli, dopo lunghe riflessioni e conti alla mano si recò in un maneggio per acquistarne uno tutto suo. Appena entrò rimase folgorato da un esemplare bellissimo, dal pelo lucido e dallo sguardo ammaliante. Era con lui un amico competente cui era affidato il compito di consigliere. Accortosi del "colpo di fulmine" fra il cavallo e il prof. si affrettò a sconsigliare l'acquisto, ma il "sedotto" aveva oramai il blocchetto degli assegni in mano. Invano l'amico gli consigliò un altro esemplare meno vistoso ma più "affidabile"! Non ci fu verso...l'esemplare con tanto di pedigree fu di proprietà del povero incauto. Dopo qualche mese il cavallo vincente cominciò a perdere tutte le gare, una dopo l'altra. Sconfortato da un acquisto così dannoso telefonò al vecchio e caro amico che per tutta risposta gli disse di guardare sotto gli zoccoli del vincente mancato. In realtà l'esemplare aveva un ciuffo di peli nello zoccolo sinistro, malformazione grave e incurabile per un cavallo destinato a grandi gare! Deciso a disfarserne il vecchio prof. si recò nuovamente al maneggio e, venduto ad un prezzo basso quello perdente, comprò quello che aveva scartato che si rivelò il cavallo giusto per lui, si capirono col tempo e con passione, sudore e impegno vinsero e godettero di molti successi!
Morale della favola:
1) Mai farsi ammaliare da uno sguardo languido e seduttivo.
2) Non acquistate cavalli (leggi uomini) che sembrano vincenti sin dal primo istante!
3) Pensate al vostro capitale economico (leggi psicologico) che avete faticosamante raggiunto!
4) Considerate sempre il cavallo (leggi uomo) che vi sembra avere meno charme!
5) Ascoltate i consigli di un vecchio e caro amico: una visuale esterna è sempre più rassicurante|
6) Tornate sui vostri passi senza pudore, ammettere i propri errori è dimostrazione di forza!
7) Sappiate che per vincere ci vuole un lungo training (leggi rapporto di coppia) anche col cavallo (leggi uomo) giusto!
E poi in bocca al lupo, sperando che non divori tutte noi e il cavallo!!!
Ciao Barbara
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Barbara |
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inserita il 16/11/2006 20:11:50
- ciao, ah ah ah devo dire Evi che sei grandiosa, il paragone con l'abito che sembra di "buona fattura" è calzante anche se dobbiamo ricordarci che siamo noi ad acquistare e quindi ad avere la capacità di scegliere ciò che è giusto per noi.
Mi è venuto in mente, leggendoti, che c'è un cortometraggio all'interno di una raccolta che si chiama Strane storie, in cui la protagonista sentendosi disperatamente sola decide di procurarsi un uomo.Lo fa acquistandolo nel reparto apposito all'interno di un supermercato, ne vede diversi, poi sceglie quello che le sembra piu' congeniale alle sue esigenze,ma quando arriva a casa l'acquisto presenta dei difetti. Decide quindi di controllare la data di scadenza e l'uomo in effetti risulta "scaduto".
Adesso che si fa? l'acquisto si rivela non funzionale alla soddisfazione dei bisogni della donna...
E' interessante ragionare sulle scelte,non credo che sia una questione di scelte sbagliate,l'esperienza arricchisce sempre. è chiaro però che se ciò che abbiamo di fronte ci delude dobbiamo chiederci come mai, perchè è accaduto, che tipo di aspettative avevamo e cosa si cela dietro a queste.
Almeno io ragiono in questi termini.
Illudere lo si può leggere come in-ludere e cioè giocare dentro l'esperienza essendone parte,ma questo si tramuta nel significato che piu' spesso noi gli attribuiamo e cioè rappresentazione ingannevole di qualcuno o qualcosa.Siamo parte del gioco e quindi abbiamo pari responsabilità rispetto a ciò che accade.questa non vuole essere una giustificazione,ognuno farà poi i conti con la sua di coscienza.
E' faticoso vivere così,ma personalmente posso dire che da quando ho adottato questo prospettiva mi è piu' facile metabolizzare le esperienze difficili e paradossalmente riesco a vedere , dopo un po', il lato positivo dell'accaduto, riesco a dargli un senso rispetto al mio percorso di crescita.
Se nulla è casuale...
La rabbia verso l'altro credo che sia la reazione piu'naturale in un primo momento, ma se ci pensiamo, in realtà, siamo arrabbiati con noi stessi, con una proiezione del nostro Io, persona o situazione, che abbiamo costruito pezzo per pezzo fuori .Stessa cosa per la delusione.
E' un gioco di specchi e il perdono è l'unica possibilità per riappacificarci con noi stessi, altrimenti è un po' come dichiararsi guerra da soli.
credo sempre piu' che ci si debba concentrare sul percorso e non sull'obiettivo,in questo modo non si caricano eccessivamente le situazioni o persone di aspettative...piu' facile a dirsi.
Vedere la vita come una una corsa ad ostacoli può essere stimolante...qualcuno sa se si vince qualcosa? Sto scherzando...
L'unica cosa che non serve, a mio avviso, è eludere,ma le paure spesso prendono il sopravvento e come ce le abbiamo noi ce le hanno anche gli altri, per cui il cerchio si chiude ritornando al "solito" discorso sull'autenticità, come dire meno ce la raccontiamo meno troveremo gente che se la racconta e che ce la fa credere perchè noi abbiamo bisogno di crederci.
l'esperienza mi dice che funziona così... o me la sto forse raccontando?
Necessito di conferme altrui !!!
Vi abbraccio
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Adriana |
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Per informazioni e prenotazioni:
Scrivi a info@eridanoschool.it
Telefona al numero 338/5217099 - P.IVA: 10220350010
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