- care amiche,
in effetti oggi noi siamo veramente "schiavi del pensiero scientifico" che ammazza tutto quello che non comprende e che non sa "misurare"; in effetti è così anche per la psicologia che, infatti, sta subendo il più grande scempio da che è nata, perchè nel tentativo di farsi riconoscere come "disciplina scientifica" sta diventando "neuroscienza" che non ha un cakkio a che vedere con ciò che è la vera psicologia.
PSICHE qualcuno se lo sta dimenticando vuol dire ANIMA.. e lo studio della psicologia - come quello dell'astrologia - riguarda l'anima della persona e non certo i neuroni e il cervello.

Infatti, nella trasmissione pur di sostenere l'insostenibile sono arrivati a dire che Jung è un povero mentecatto.. il che è tutto dire.. ma, per me che amo entrambe le discipline, è molto chiaro il discorso.
Jung del resto "scientifico non era".. non se lo sognava neppure di esserlo, non nei termini cartesiani.
L'astrologia infatti non è scientifica.. è UMANISTICA..
Un bacio a tutti Lidia

- Ciao a tutte,
arrivo tardi, ma volevo dire la mia.
A te ed ai tuoi colleghi, Lidia, Bravissimi! Avete comunque sostenuto con decisione ed equilibrio le vostre posizioni; alla trasmissione del Tg2, pollice verso!Come tuta l'informazione in Italia, serva di partito.
Io, comunque, che grazie all'astrologia ed alla psicologia ho trovato la cura alle mie ferite senza mai dover ricorrere ad uno psicofarmaco, e neppure ad un tranquillante per dormire, devo dire meno male che ci credo; e tanto mi basta.
La psicologia e l'astrologia, se studiate con serietà, si occupano dell'Uomo, nella sua interezza e nella sua complessità; la scienza è più spesso impegnata a coltivare il senso di onnipotenza che ogni essere umano coltiva in sè, perdendo troppo spesso di vista la relazione di ciascuna cosa col Tutto.Per utilizzare il suo gergo, definirei, quella scientifico- razionalista, una visione "omocentrica". La neuropsichiatria ha creato più danni che bene, senza fornire mai soluzioni vere; genera dipendenze e, anzichè salvare, ha gettato vite al vento nel nome della verità "scientifica".Da persona che ha attraversato un lungo e difficile cammino, aborro la facilità con cui, ad ogni sofferenza dell'anima, si risponde con un ritrovato chimico. Tutto viene usato come "una scorciatoia" , per nascondere una sola verità: non abbiamo più tempo nè voglia di "prenderci cura", di guardare, di capire, di accogliere...quello che conta, sono le risposte: veloci, se possibile. Conosco una ragazza che, dal soffrire di un disturbo alimentare, è finita nella demenza e nella dipendenza da psicofarmaci, dopo anni impiegati a conseguire una laurea in architettura; conosco un ragazzo che, dall'aver male elaborato una delusione amorosa, è diventato alcolista e farmacodipendente; e sempre più spesso vedo giovani che, da una difficoltà di crescita e da un disagio, sconfinano nella malattia psichiatrica a suon di antidepressivi e benzodiazepine; li vedo girare gonfi ed intontiti e sempre più emarginati.
Di cosa deve essere fiera questa scienza? Dell'uso dell'energia atomica per distruggere, dell'impiego degli uomini e degli animali come "cose" da esperimento, della disinvoltura con cui si commettono "errori" diagnostici, dell'indiscriminato uso di farmaci effettuato senza tener conto delle individualità; della rigidità con cui si esclude ogni moto dell'animo che non sia "scientificamente" spiegabile e metodicamente catalogabile?
Del resto, le menti veramente illuminate hanno la caratteristica di non trovare facili consensi. Per dirla con Oscar Wilde: mi accorgo della presenza di una persona intelligente, quando c'è un intero gruppo che le dà torto(il senso, almeno, era questo).
Saluti,
Rita

- Sì, sì, lo so: avrei dovuto dire "antropocentrica", ma il nuovo conio aveva una sfumatura diversa... La stesa che danno "loro" quano parlano così grossolanamente di astrologia.
Ciao di nuovo

- brava Rita

sono pienamente d'accordo con te.

La scienza si arroga il diritto alla VERITA' ma il prezzo è alto perchè comporta la negazione della nostra natura unitaria e questo è solo fonte di frammentazione, sofferenza e dolore.

Un saluto


Aral

- Grazie, Aral.
E diciamola tutta...
Rita

- care amiche,
in effetti la scienza è oggi quanto di più lontano dall'uomo, nel senso che si è dimenticata della saggezza. Oggi la ricchezza è entrata ovunque ed ha spazzato la curiosità, l'amore per la ricerca vera che significa entrare dentro alle cose, comprenderle.
Oggi non c'è tempo per tutto questo e anzi: probabilmente c'è paura: è troppo forte l'idiosincrasia per l'astrologia per non pensare che dietro non vi sia paura di qualcosa.
In ogni caso, penso che non valga neppure la pena di perdere energie per convincere chi non è minimamente interessato alla verità. Ogni volta che si avvicinano lo fanno sempre con l'intenzione di stroncare. Purtroppo sono cascata nel tranello in quanto mi avevano paventato una trasmissione equa.
A volte sono esageratamente ingenua.
In ogni caso conosco bene la materia per sapere quanto vale e per non lasciarmi intimidire da questi biechi tentativi di banalizzare e di portare tutto sul piano del denaro.
Un abbraccio forte Lidia

- ciao a tutti,

un pò in ritardo mi sono ricordata di un bellissimo aforisma di Gandi che dice


" L'errore non diventa verità solo perchè si propaga e si moltiplica. E la verità non diventa errore solo perchè nessuno la vede"

Perfetta, no ?!!!??

Aral