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IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - ASTROLOGIA E DINTORNI
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Astrologia |
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SUGGERIMENTI PER STUDI SU MUSICA E ASTROLOGIA
discussione inserita da ChiaraBZ |
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cari tutti,
ho bisogno del vostro aiuto:
un'amica pianista mi chiede dei testi o degli studi sulla relazione tra musica e astrologia, ho cercato un po' in internet, ma non ho trovato niente di strutturato, qualche notiziola quà e là. Capisco che il tema è molto vasto e può essere visto da molti punti di vista.
Volevo sapere se esiste un astrologo/musicista che se ne sia occupato, so che Dane Rudhyar era musicista, ma ha mai scritto di musica?
Ci sono dei ritratti astrologici seri di grandi musicisti, delle statistiche?
Infine, ma questa è una curiosità mia, so che la musica è assegnata a nettuno e capisco perchè, ma l’ho trovata assegnata a mercurio (capisco che fino alla scoperta di nettuno… non potevano non assegnarla a un altro pianeta), ma questo vuol anche dire che nella storia è cambiato il rapporto dell’umanità con la musica, o sbaglio?
Poi ho trovato chi l’assegna a urano, ma forse è una visione che vede la musica come tecnica…
Come vedete non ho le idee chiare, ma la cosa comincia ad appassionarmi, grazie a chi potrà aiutarmi
Un abbraccio
Chiara
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RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 29 - Inserisci una risposta a questa discussione |
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A CURA DI |
inserita il 19/06/2009 19:24:02
- Nettuno
Figura mitologica: dio del mare
E’ associato al segno zodiacale dei Pesci.
E’ il pianeta dell’impressionabilità, in quanto l’acqua è fluida e sfuggente e prende la forma del recipiente che la contiene. Governa il piano emozionale e psichico. Causa particolari esperienze psichiche o medianiche, come sogni importanti, visioni, intuizioni, impressioni, preveggenza e fomenta una qualche disposizione verso questo tipo di fenomeni. Si sa molto poco circa l'influsso di Nettuno, soprattutto a causa del fatto che esso sembra agire più sulla mente subconscia che su reali eventi fisici; inoltre, questo pianeta è in grado di influenzare ad un livello considerevole solo le persone molto ricettive. Talvolta dona talento musicale o artistico. Stimola inoltre la sfera dei sentimenti, delle emozioni e dei sensi. Gli individui sotto l’influenza di Nettuno hanno una volontà non sempre molto forte e il temperamento è permeabile e ricettivo e, nonostante siano amabili e di buon carattere, sono inclini all'incertezza e ad una certa incapacità ad affrontare le difficoltà e a rimanere interiormente forti e stabili.
Nettuno era il dio del mare (Poseidone per i greci), capace di scatenare furiose tempeste nei momenti più imprevedibili e di assumere, e far assumere a chiunque, mille forme diverse.
Dal punto di vista astrologico, il pianeta rappresenta quindi la metamorfosi, la trasformazione, i cambiamenti evolutivi. Nettuno agisce soprattutto sul piano ideologico e teorico; la storia dello sviluppo del pensiero umano è sotto la sua influenza così come le correnti artistiche e letterarie, le grandi costruzioni filosofiche e teologiche, e quindi le religioni.
Nettuno è genio, misticismo, musica, poesia; il suo influsso spinge l'umanità ad avventurarsi verso nuove esperienze in tutti i campi del sapere, a superare i limiti terreni per assumere mille forme diverse.
In astrologia Nettuno rappresenta l'inconscio, la vita dei sogni, il misticismo, le doti medianiche, la
fantasia, l'intuizione, l'arte.
Come Urano, anche Nettuno è un pianeta generazionale ed esercita la sua influenza soprattutto nel campo artistico, poetico, musicale e religioso. Da esso dipendono i grandi ideali e le forze spirituali. Inoltre da favorevoli aspetti con altri pianeti possono sorgere improvvise circostanze fortunate.
Segno del suo domicilio sono i Pesci; si trova in esaltazione in Leone, in caduta in Acquario, in esilio in Vergine.
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Nettuno |
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inserita il 20/06/2009 09:21:31
- molto interessanti queste post musicali, mi complimento con chi le ha scritte.
un caro saluto
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lilli1 |
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inserita il 20/06/2009 10:51:43
- Si post interessanti ....;alla fin fine si scopre che tutto lo Zodiaco è una orchestra ed ogni pianeta è uno strumento musicale !!
Lo spartito musicale naturalmente è l'Uomo .
Baci a tutti
arabello
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per lilli1 |
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inserita il 20/06/2009 12:29:14
- Vero vero... molto interessanti questi post.
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Cesare |
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inserita il 20/06/2009 12:36:36
- RELAZIONE TRA MUSICA MATEMATICA E ASTROLOGIA
Un corda che vibra produce un suono. Una corda di sessanta centimetri, produce un suono che convenzionalmente viene chiamato DO (UT per i latini), ed è il suono centrale di tutte le scale musicali. Do rappresenta il suono della Terra mentre RE (RA per gli egizi) è il suono prodotto dal Sole. Questo tipo di conoscenza risale alla scuola pitagorica. La scuola pitagorica, appartenente al periodo presocratico, fu fondata da Pitagora a Crotone intorno al 530 a.C. La scuola di Crotone ereditò dal suo fondatore la dimensione mistica dei suoi allievi-adepti attraverso la conoscenza (gnosi) della matematica, l'astrologia, la fisica e la medicina la musica e la filosofia. Andando a ritroso le prime testimonianze risalgono a Pitagora che secondo Giamblico era in grado di udire l'armonia degli astri come in stato di trance. Secondo la teoria pitagorica, la stoffa dell'Universo era composta di ritmi, numeri e proporzioni; e considerando che gli intervalli musicali quali l'ottava, la quinta, la terza si potevano ottenere facendo vibrare corde le cui lunghezze erano frazioni intere della lunghezza della nota fondamentale, lo stesso si poteva dire per il cosmo come sistema armonico, i cui sette "pianeti" conosciuti (Sole, Luna e i cinque pianeti visibili) potevano essere messi in corrispondenza con le sette note naturali.
Benchè la musica sia un’arte la musica stessa concettualmente si regge assolutamente su rapporti matematici, quindi scientifici, che vengono rappresentati da frazioni. Ad esempio l’ottava, o la quarta sono rapporti 1:4 1: 1:2; 2:3 di una corda do è =Sol. Ogni pianeta corrisponde quindi ad una nota, Secondo il racconto dello storico Plinio, nel modello pitagorico abbiamo una precisa corrispondenza tra distanze astronomiche ed intervalli musicali, così che considerando per esempio che la Terra emetta un do, nota base della moderna scala musicale, si ascolterebbe la seguente successione di note: do, re, mib, mi, sol, la, sib, re. Ma questo avviene ovunque non solo nel sistema solare. A 250 milioni di anni luce il buco nero della galassia NGC 1275 emette un "sì" talmente basso da non poter essere udito da orecchio umano. In un'immaginaria tastiera di pianoforte lunga a piacere la nota si trova 57 ottave sotto il "do" centrale. Il suono emesso dal buco nero ha una lunghezza d'onda di 36 mila anni luce e con la sua possanza scalda la gigantesca nube di gas e polveri che circonda il buco nero. La nota celestiale è prodotta, secondo Andy Fabian di Cambridge, autore della "osservazione", dalla tremenda energia liberata dal buco nero che increspa i gas che gli fan corona. E' consolante che la scienza moderna torni a parlare di una sorta di musica delle sfere, che accompagna l'osservazione dei cieli da qualche millennio prima di Cristo. Già Dante nel Paradiso raccoglieva un'eredità secolare quando cantava:
"Quando la rota, che tu sempiterni
Desiderato, a sé mi fece atteso,
Con l'armonia che temperi e discerni,
Parvemi tanto, allor, del cielo acceso
De la fiamma del sol, che pioggia o fiume
Lago non fece mai tanto disteso". (Par I, 76-81)
Questa mistica unione di armonia prodotta dalla "girazione"(modulazione) delle sfere celesti con la luce onnispandente si ritrova in Cicerone, che a Scipione Aureliano fa ascoltare, durante il sonno, la medesima musica, e che gli fa chiedere, stupito:
(Somnium Scipionis, 18)
"Ma che suono è questo, così intenso e armonioso, che riempie le mie orecchie?". "È il suono", rispose, "che sull'accordo di intervalli regolari, eppure distinti da una razionale proporzione, risulta dalla spinta e dal movimento delle orbite stesse e, equilibrando i toni acuti con i gravi, crea accordi uniformemente variati; del resto, movimenti così grandiosi non potrebbero svolgersi in silenzio e la natura richiede che le due estremità risuonino, di toni gravi l'una, acuti l'altra".
Anche Keplero, sulla soglia ancora spuria della scienza meccanicistica moderna, dà per scontata l'armonia del mondo:
"Duo sunt, quae nobis harmonias in rebus naturibus patefaciunt, vel lux vel sonus" (Harmonice Mundi, liber V caput IV)
L’Astrologia è un’antichissima “arte” che studia le relazioni tra l’uomo e gli astri, uno strumento dialettico basato sull’analogia, che ha basi profondamente scientifiche in quanto si basa su effemeridi, ovvero la posizione esatta degli astri, ed i rapporti tra di loro in senso musicale e di armonia. Quando un astrologo eventualmente pronuncia un “Saturno contro” descrive delle energie reali che possono avere determinati effetti legati alla sensazione che da quella determinata frequenza produce opposta da un altra non compatibile. La musica produce emozioni ed un Saturno contro può produrre determinati effetti che sono facilmente riscontrabili, infatti Saturno viene da sempre ritratto come malinconico, triste. Il fatto che l’astrologo possa descrivere un tale evento non gli conferisce alcun potere se non quello della rappresentazione artistica e dell’interpretazione.
Anche se qualcuno la definisce “scientifica” od una scienza, non è corretto chiamare l’astrologia scientifica secondo i canoni condivisi dalla comunità scientifica, e che si rifanno al metodo galileano, non è corretto definirla tale sempliecemente perché è un prodotto misto e mistico, arte-scienza.
Jung ha spesso parlato dell’effetto “sincronicità” che significa legami nascosti tra eventi non apparentemente consequenziali di causa ed effetto. Nel 1665 il fisico e matematico olandese Christiian Huygens, uno dei primi a postulare la teoria ondulatoria della luce, osservò che, disponendo a fianco e sulla stessa parete due pendoli, questi tendevano a sincronizzare il proprio movimento oscillatorio. Dai suoi studi deriva quel fenomeno che oggi tutti chiamiamo 'risonanza'. Nel caso dei due pendoli, si dice che uno fa risuonare l'altro alla propria frequenza.
Per lo stesso principio, se si percuote un diapason, che produce onde alla frequenza fissa di 440 Hz, e lo si pone vicino a un secondo diapason 'silenzioso', dopo poco anche questo incomincia a vibrare. La risonanza può essere utilizzata anche nel caso delle onde cerebrali. Studi che si sono serviti dell'elettroencefalogramma hanno mostrato una grande correlazione tra lo stimolo che proviene dal mondo esterno e le onde cerebrali. Inizialmente, le ricerche in questo campo utilizzavano soprattutto la luce; poi, si e' passati ai suoni ed alle stimolazioni elettromagnetiche. Quindi il cervello, sottoposto a impulsi (visivi, sonori o elettrici) di una certa frequenza, cerca di sintonizzarsi sulla frequenza di detto impulso. Il fenomeno umano si chiama 'risposta in frequenza'. Per esempio, se l'attivita' cerebrale di un soggetto e' nella banda delle onde beta (quindi, nello stato di veglia) e il soggetto viene sottoposto per un certo periodo a uno stimolo di 8 Hz (onde alfa), il suo cervello tende a modificare la sua attività in direzione dello stimolo ricevuto e quindi si rilassa e raggiunge la pace e l’armonia. Astrologicamente queste sono frequenze piacevoli di Sole e Venere, mentre la violenza emette frequenze superiori, quelle di Marte ed Urano. Ma tutto questo parlare sulla RISONANZA va ben oltre il puro gioco, infatti possiamo avere una risonanza meccanica, elettrica, ottica, magnetica, nucleare, delle varie particelle, ma anche una risonanza della malattia o della salute, della gioia o del dolore. Indagando il fenomeno della risonanza sugli esseri viventi entriamo nel campo della "biorisonanza". Lo stato di malattia è uno squilibrio energetico con presenza di frequenze anomale da rapportare ai vari fattori che hanno determinato la rottura dell’equilibrio armonico delle frequenze dello stato di salute.
Secondo le antiche filosofie mistico-esoteriche, ma anche secondo le concezioni più avanzate della fisica moderna, l’Universo è un unico grande sistema permeato da numerosissimi campi di energia interdipendenti tra loro.
Ogni evento che accade in un dato istante ed in una determinata coordinata spaziale, sia essa a tre o più dimensioni, si ripercuote su tutta il sistema; ecco perchè é verosimile immaginare che il movimento degli astri e le attività umane si possano correlare.
Per Sun Tsien, storico cinese della fine del secondo secolo avanti Cristo, la musica lega cielo e terra:
"I riti e la musica manifestano la natura del cielo e della terra; penetrano fino alle virtù delle intelligenze soprannaturali, fanno scendere gli spiriti che stanno in alto e permettono di salire a
quelli che stanno in basso".
Nell’Olimpo greco la “competenza” sulla musica viene assegnata ad Apollo, figlio di Zeus e di Leto e fratello gemello di Artemide. Il suo strumento è la lira o cetra, che egli ottiene da Ermes in cambio della mandria che questi gli aveva inizialmente rubato. Oltre che della musica, Apollo è il dio della luce, della profezia, della medicina e della guarigione, ma anche della poesia. In che modo dunque la musica, la luce, la poesia entrano in relazione tra di loro? Nel gusto per la misura e l'equilibrio, nel rifiuto dell’eccesso e della deformità, e dunque nel privilegio per gli aspetti più razionali della bellezza. Armonia. Si tratta dunque di un’emanazione (estetica o di valore) del logos divino sulla Terra.
Altri menino vanto
delle parole che hanno scritto:
il mio orgoglio
sta in quelle che ho letto"
(J.L. Borges)
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Musica - Astrologia |
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inserita il 20/06/2009 19:28:21
- Interessanti davvero questi post e stimolanti anche per chi non conosce niente di musica, come la sottoscritta. Mi limito ad ascoltarla quando posso e a vivere le sensazioni ed emozioni che fa nascere dentro in base allo stato d’animo del momento, del giorno, del periodo in cui mi ritrovo.
Ho una curiosità e mi rivolgo soprattutto a Giulio visto che sa suonare e comporre.
Pensi che si potrebbe accostare una nota ad ognuno dei primi cinque pianeti, più Sole e Luna, proprio in base all’intensità del suono, alla vibrazione che esse emettono?
Intendo dire…la tua sensibilità musicale (che deve essere alta se suoni “ad orecchio) ti può far sentire un legame o affinità fra nota e pianeta nonostante tu non sappia leggere uno spartito?
Grazie già… per una tua eventuale risposta. Ciao
miriam
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Miriam L. |
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inserita il 21/06/2009 19:53:48
- ...ma perchè esalti nettuno in leone ?? e lo metti in caduta in acquario, dove dovrebbe essere in esaltazione ?
ciao lara
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aral x Nettuno |
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inserita il 21/06/2009 20:37:48
- Io la musica la sento solo quando ...ho una bella Donna tra le braccia !!
Saro' anormale ?
Valentino
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per aral,nettuno e tutti |
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inserita il 22/06/2009 12:09:36
- cari amici,
Nettuno è il grande Dio della Musica..nel senso che diceva Apollo.. che la musica è l'unica arte in quanto non necessita di traduzione giacchè il nostro corpo è una cassa armonica con dentro molta acqua per cui vibra ad ogni suono.. e quindi, evoca sensazioni, emozioni ed istinti.
Anche io sono un'appassionata di musica.. ascolto sempre musica e non potrei vivere senza di essa... sono figlia di un musicista ed ho un figlio pianista.. quindi, in casa si è sempre "masticata musica" anche se poi, per motivi contingenti, quando è mancato mio padre.. mia madre ha cercato di evitare che io facessi musica indirizzandomi verso ciò che lei pensava fosse più "concreto".
Ho fatto a suo tempo una grande ricerca sui grandi interpreti e mi sono accorta che ogni strumento suonato ha particolari segnature astrologiche perchè richiede particolari abilità.
Indubbiamente chi suona strumenti a fiato ha sempre il Toro molto sollecitato in quanto è già difficile far uscire un suono.. ad esempio con gli strumenti ad ANCIA è difficilissimo ed anche nel flauto.. e diventa importantissimo il rapporto tra il Toro e lo Scorpione.. tra far entrare e far uscire l'aria e coordinare il tutto.
Gli strumenti a percussione sono legati al segno dei Gemelli... e qui comporende bene come le percussioni o la batteria richiedano particolare coordinamento degli arti.. (tutti e quattro fanno cose diverse) contemporaneamente e poi un senso del ritmo del tutto fuori dal comune.
I grandi pianisti hanno grandissimi rapporti tra Urano, Marte e Saturno.. spesso sono Capricorno o comunque segni invernali... mentre, i violinisti hanno sempre parecchi valori Leone e non mi sono spiegare bene perchè..
Ne sapete qualcosa?
Un saluto Lidia
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Lidia |
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inserita il 22/06/2009 14:54:06
- Ciao Miriam,
bella domanda la tua..
Nel modello pitagorico citato in precedenza, sembrerebbe che ad ogni pianeta venga assegnata una nota e che esista un'armonia universale tra i pianeti e le stelle.
Non posso affermare con consapevolezza che esista una tale relazione tra note e pianeti, ma posso assicurarti che la musica è armonia, intesa come un insieme di numerosissime regole atte a creare un suono armonioso.
Non per niente, il corso di Conservatorio dura 10 anni, in cui vengono impartite lezioni di solfeggio, ritmo, armonia, composizione, rapporti tra le note, le scale maggiori e minori, le tonalità.
La musica è certamente ispirazione e misticismo, ma poggia su basi assolutamente solide, precise e concrete.
Nel mio caso personale, il mio viscerale sentire mi porta ad "afferrare" tante regole musicali (non tutte ovviamente) in modo inconscio, intuitivo ed inconsapevole: parlando con persone che hanno studiato musica e fatto conservatorio, mi danno la conferma e la spiegazione razionale di ciò che io ho "sentito", "intuito".
Tu mi chiedi se vi sia correlazione tra pianeti e note: è qualcosa a cui non avevo - sinceramente - mai pensato, ma credo che ciò possa fornire un'interessante chiave di lettura a chi scrive musica.
In effetti, a ben pensare, ho attraversato momenti molto fecondi da un punto di vista creativo, alternati ad altri in cui la scintilla creativa non si accendeva: e ritengo che esista un influsso ed un'influenza dei pianeti sul la propria creatività e sul proprio modo di sentire la musica.
Probabilmente, il passaggio di alcuni pianeti nella V casa, o le congiunzioni con pianeti in valori mercuriali, che ti conferiscono precisione, armonia (che è data, come si è visto, da un rapporto ben preciso e definito tra le note) o in valori venusiani (senso estetico della nota, dolcezza del fraseggio musicale, ecc.), aiutano la fecondità musicale.
Tutto ciò è interessantissimo e, come dicevo nel mio intervento precedente, io sono il primo a meravigliarmi e voler capire COME accada questo miracolo!
Anche perchè io non mi metto al pianoforte e mi dico: "Ora compongo"... niente di più sbagliato... a mio modesto e personale parere (quindi da prendere con le pinze), la composizione non è qualcosa di razionale ma è una scintilla, una luce, un bagliore, che arriva all'improvviso (o meglio, arriva improvvisamente da un punto di visto conscio, ma magari quella melodia albergava in noi a livello inconscio già da giorni o settimane...) e che in modo subitaneo bisogna saper cogliere.
E qui entrano in gioco nettuno ed urano a mio avviso, creatività ed innovazione, l'intuizione fuori dagli schemi, la musica in mezzo al rumore...
La musica è talmente semplice ed immediata nella sua fruibilità, quanto complessa e variegata nella sua espressione: proprio per questo delizia, sorprende ed affascina l'uomo da millenni!
Buona giornata.
Giulio
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Giulio x Miriam |
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