IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni
 
FORUM DI Astrologia
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DISCUSSIONE: suggerimenti per studi su musica e astrologia
cari tutti,

ho bisogno del vostro aiuto:

un'amica pianista mi chiede dei testi o degli studi sulla relazione tra musica e astrologia, ho cercato un po' in internet, ma non ho trovato niente di strutturato, qualche notiziola quà e là. Capisco che il tema è molto vasto e può essere visto da molti punti di vista.
Volevo sapere se esiste un astrologo/musicista che se ne sia occupato, so che Dane Rudhyar era musicista, ma ha mai scritto di musica?
Ci sono dei ritratti astrologici seri di grandi musicisti, delle statistiche?

Infine, ma questa è una curiosità mia, so che la musica è assegnata a nettuno e capisco perchè, ma l’ho trovata assegnata a mercurio (capisco che fino alla scoperta di nettuno… non potevano non assegnarla a un altro pianeta), ma questo vuol anche dire che nella storia è cambiato il rapporto dell’umanità con la musica, o sbaglio?
Poi ho trovato chi l’assegna a urano, ma forse è una visione che vede la musica come tecnica…

Come vedete non ho le idee chiare, ma la cosa comincia ad appassionarmi, grazie a chi potrà aiutarmi

Un abbraccio

Chiara
a cura di ChiaraBZ
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RISPOSTE
 
del 18/06/2009 21:03:38
se inserisci dane rudhyar in un motore di ricerca apparirà un sito in lingua inglese con la sezione 'music': troverai diverso materiale.

a cura di KLA
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del 19/06/2009 09:09:34
cara ChiaraBz,
senza dubbio la musica è un fatto di Nettuno.. tuttavia, credo che confusioni che l'assegnano qua e la ad altri pianeti siano dovute al fatto che poi, ogni tipo di "strumento" ha dei pianeti preferenziali che li sottolineano.

Intendo dire questo: la musica in sè.. è sicuramente Nettuniana.. in quanto è l'unica ARTE che non ha bisogno di interpretazione e quindi che arriva e risuona da sè.. senza che ci debba essere uno sforzo per comprenderla..
Però, fare musica e suonare musica comporta, come ogni arte, talenti diversi.. che sono invece, legati a diversi pianeti.
Io ho fatto parecchie ricerche sui musicisti.. in quanto ho un figlio pianista e mi è sempre interessato capire perchè un ragazzo sceglie il flauto, piuttosto che il violino o il pianoforte e li ho visto delle cose interessanti.
Studi veri sulla musica.. legata ai pianeti non ne conosco.. però devo dire che non ho mai cercato..
Sicuramente i 12 pianeti entrano nella musica in quanto la musica è matematica allo stato puro.. nel senso della perfezione dei suoni..

Per fare musica (e qui mi riferisco al comporre) ci vogliono fantasia, inventiva, struttura, tecnica, disciplina, capacità di sintesi.. e senso del ritmo.. quindi, come vedi non è possibile fare musica solo con nettuno mancherebbe la "struttura" e la musica è piena di struttura.. ed ha regole ferree, praticamente è impossibile uscirne. Anche dove si divaga, apparentemente, come nel jazz.. tuttavia anche li' la struttura è potente.

Inoltre la musica deve comprendere ESTETICA ED ARMONIA; in conservatorio si fanno estetica musicale e armonia.. e qui troviamo Venere senza dubbio in collaborazione con Nettuno e con il suo desiderio sublime di bellezza e di perfezione.
Come tutte le arti nobili.. poi servono anche le cose più terra terra.. tipo la tecnica, la disciplina, il metodo.. e qui siamo a Saturno.. ecc.
Parliamone. Un bacio Lidia
a cura di LIDIA
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del 19/06/2009 12:27:38
Grazie kla e grazie lidia,

dei suggerimenti, adesso ci penso un po' e poi magari ne parliamo ancora.
purtroppo io di musica non ne so nulla quindi faccio fatica a intuire delle corrispondenze

un abbraccio

buona domenica

ChiaraBZ
a cura di CHIARABZ
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del 19/06/2009 12:29:55
nel libro di Liz Greene su Nettuno il tema del rapporto tra la scoperta di questo pianeta e la musica romantica contemporanea è trattato ampiamente.
ci sono anche i dati di nascita di tutti i grandi musicisti di quel periodo.
a cura di ANNE
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del 19/06/2009 14:44:17
chiara, mi sono però accorta che nella sezione 'music' non ci sono scritti di rudhyar che affronta la questione dal punto di vista astrologico. nella sezione 'astrology' trovi invece almeno uno scritto in cui lo fa: 'Star Melodies'.
a cura di KLA
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del 19/06/2009 15:24:15
Grazie ChiaraBZ per aver introdotto questo interessantissimo argomento!
Io sono un grandissimo appassionato di musica: ascolto dalla classica al jazz, dall'hardrock al blues... un onnivoro musicale insomma.
Suono il pianoforte da autodidatta e mi ha sempre incuriosito il rapporto tra musica e astrologia: mi piacerebbe capire quali siano i pianeti coinvolti, soprattutto nel processo di "creazione" e "composizione" musicale.
Il mio Nettuno cade nei primissimi gradi del sagittario, sole in leone (creatività), venere in leone (armonia), mercurio in vergine (ritmo e struttura).
Ho letto tempo fa che i segni mercuriali (tipo vergine e gemelli) sono coinvolti nell'ambito della sfera musicale: ciò è vero?
Oltre ai segni nei pianeti, intervengono anche particolari legami tra essi (trigoni, sestili, ecc.)?

Vorrei capire da dove proviene questa mia predisposizione ed indole musicale: suono ad orecchio (non so leggere neanche una nota!), mi cimento in vari stili, ho una notevole predisposizione per l'improvvisazione (ma come diceva giustamente Lidia, nell'ambito di una "struttura" e di una "armonia" musicale), ho composto numerose canzoni... ma NON SO COME CIO' AVVENGA!
Alle volte mi metto al piano e... le note "sembrano" venire fuori da sole! Quando entro in fase compositiva, mi sembra di essere in uno stato estatico di trance... difficile spiegarlo se non lo si prova.

Se qualcuno di questo splendido blog sapesse consigliarmi qualche libro o qualche sito web sull'argomento, mi renderebbe assai felice e lo ringrazio già adesso in anticipo.

Buona giornata e soprattutto... buona musica a tutti!
Giulio
asc
a cura di GIULIO
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del 19/06/2009 16:05:09
anche l'acquario e l'undicesima casa hanno una corrispondenza con la musica... ma solo a livello di amore per la musica o anche per quanto riguarda la predisposizione personale?

forse vengono indicati anche i segni dei gemelli e della vergine per l'importanza delle braccia e delle mani nell'utilizzo degli strumenti.
a cura di KLA
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del 19/06/2009 18:58:59
Nella discussione sulla musica, può essere interessante analizzare il tema natale del grande e geniale compositore WOLFGANG AMADEUS MOZART.

Nato a Salisburgo il 27 gennaio 1756 alle ore 20.00, figlio del violinista Leopold e di Anna Maria Pertl, fin da piccolo aveva predisposizione per la musica, così come la sorella Anna. Entrambi mostravano una tale e indiscutibile attitudine per quest’arte, da indurre il padre a dedicarsi totalmente al suo insegnamento ai figli.

Così a soli quattro anni, Wolfgang suona il violino e il cembalo e la sua prima composizione risale addirittura ad appena sei. Tuttavia la sua breve vita presenta ancora molti lati controversi come ad esempio le questioni se il teschio conservato nel Museo di Salisburgo sia suo o meno e se la sua morte sia stata naturale oppure se sia stato avvelenato dal suo maestro e rivale Salieri.

Indiscussa, però, la sua genialità, il suo saper anticipare i tempi componendo una musica che, malgrado lo scorrere degli anni, è più che mai attuale, come segnala il suo segno di nascita, l’Aquario, segno della modernità per eccellenza, dominato dall’eclettico Urano. Questo pianeta simboleggia anche la trasgressione, l’eccentricità, lo stare “sopra le righe” ed in questi termini può essere sinteticamente descritta l’esistenza di Mozart. Proprio Urano, collocato nel segno della Musica per eccellenza, i Pesci, vede il ritorno del pianeta in questo segno proprio in occasione di queste celebrazioni, a sottolineare una nuova e, se mai possibile, ancor più grande, popolarità.

A Salisburgo Wolfgang compose anche la "Finta semplice", un piccolo capolavoro teatrale che segnerà proprio la passione, in età adulta, per il palcoscenico. Inoltre l’amore per i viaggi lo porterà a spostarsi in continuazione, instancabilmente, tanto da minare la sua già fragile salute. Nel suo Tema, l’ascendente Vergine e uno stellium (formato da Saturno, Sole e Mercurio) in quinta Casa, a cui si aggiunge Urano dominante al Discendente spiegano esaustivamente queste sue grandi passioni che insieme alla musica, lo hanno accompagnato per tutta la vita.

Le valenze Aquario, Urano in Pesci, lo stellium in 5° Casa, a cui si aggiunge una Venere stimolantissima, indirizzano senza ombra di dubbio verso l’arte della Musica il talento del piccolo Wolfgang e costituiscono le “stigmate” astrali che contraddistinguono un prodigio naturale.

La casa quinta pone l’accento anche sul divertimento, su una certa voglia di esibizionismo che pone Mozart al centro di ogni evento dell’epoca, mentre Marte in decima Casa ci parla del suo intenso impegno professionale. Questa posizione di Marte segnala anche le battaglie sostenute contro la censura mentre il grande valore che il segno dell’Aquario da’ all’amicizia sottolinea l’incapacità di distinguere gli amici dai nemici. Tra questi ultimi, si annovera soprattutto il maestro italiano Salieri, che gli fu perennemente ostile fino ad essere sospettato persino di averlo avvelenato, causandone la morte prematura, nel dicembre 1791.

Mozart morì poverissimo e pieno di debiti, malgrado il suo Tema presenti un bel Giove in seconda Casa che, però, unito alla dominante Urano, indica soprattutto rovesci improvvisi di fortuna. La sua grande generosità deriva dalla compensazione leonina data dal 5° settore. Amadeus diede agli altri più di quanto le sue finanze potevano permettergli.

a cura di TEMA NATALE MOZART
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del 19/06/2009 19:02:11
ANNA MOZART

La sorella di Wolfgang, Anna, anch’essa bravissima musicista e da molti definita addirittura più geniale del fratello, nasce a Salisburgo il 30 luglio 1751. Come spesso succede tra fratelli, il Sole di Anna è collocato a 180° di distanza da quello di Wolfgang, cioè nell’opposto segno del Leone.

Le cronache dell’epoca riportano di una bambina che, a soli cinque anni, si esibisce al clavicembalo di fronte ad una platea di aristocratici, stupefatti. Essendo però una donna del XVIII sec., non avrà le stesse possibilità di affermazione del fratello e di lei addirittura non si saprà nulla fino a che, recentemente, ne sarà riscoperta la figura in un celebre romanzo a lei dedicato. Di Anna, resta, in una delle case-museo mozartiane, una stanza dove campeggia una scritta a caratteri cubitali: ”Abbandonò la propria carriera artistica a vantaggio di suo fratello“.

Anche Anna presenta, nel suo Tema, uno stellium: Sole, Mercurio e Nettuno, congiunti, tra

i 29° Cancro e i 6° Leone. Nettuno, Signore dei Pesci, è anche il pianeta per eccellenza legato all’interpretazione musicale e la sua congiunzione a Mercurio e Sole è spesso presente in chi è naturalmente dotato di un grande “orecchio (Mercurio) musicale (Nettuno)”. Questa congiunzione, diametralmente opposta a quella di Wolfgang, coinvolge persino gli stessi pianeti, ad eccezione di Nettuno che, come abbiamo visto, nel tema del più famoso compositore, lascia posto a Saturno. Tale simmetria fa quasi supporre una sorta di “collaborazione” tra i due fratelli dove Anna eccelle in talento musicale mentre il fratello unisce quest’ultimo ad indubbie doti di “marketing” ottenendo quel successo che, invece, ad Anna sarebbe stato inesorabilmente negato.
a cura di T.N. SORELLA DI MOZART
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del 19/06/2009 19:15:42
Musica sotto le stelle: GUSTAV HOLST, opera 32, I PIANETI

Si tratta di un concerto musicale
nella suggestiva atmosfera della volta stellata del Planetario

L’interesse di Gustav Holst per l’astrologia si affermò in seguito ad un incontro con Clifford Bax, durante un periodo di vacanze in Spagna nella primavera del 1912.
Poco dopo Holst scriveva ad un amico: « ... e di solito studio quei soggetti che mi ispirano musica; è il carattere di ogni singolo pianeta ad offrimi un mucchio di suggerimenti ed è per questo che mi interesso piuttosto assiduamente di astrologia ... ».
Da questo interesse nacque la suite in sette movimenti, per orchestra sinfonica, “The Planets”. Solo sette pianeti dal momento che Holst non considerò la Terra e Plutone che fu scoperto solo il 18 febbraio 1930 dall'astronomo Clyde Tombaugh.
Iniziò con “Mars” (Marte: il portatore di guerra), poco prima dell’inizio della guerra nel 1914 e terminò la sua opera tre anni più tardi con “Mercury” (Mercurio: il messaggero alato).
Mentre orchestrava “Jupiter” (Giove: il portatore di gioia), Holst si convinceva sempre di più che la spesa d’ingaggio di un’orchestra sinfonica adatta sarebbe stata proibitiva in tempo di guerra. Per fortuna Balfour Gardiner si offrì di sostenere le spese di un’audizione privata per Holst ed i suoi amici della Queen’s Hall di Londra, con la collaborazione della London Symphony Orchestra diretta da Adrian Boult.
L’esecuzione ebbe luogo in anteprima il 29 settembre 1918; ecco alcune impressioni raccolte all’epoca: « ... anche coloro tra gli ascoltatori che avevano studiato la partitura, furono letteralmente sorpresi dalle inaspettate sonorità. Durante l’esecuzione di “Jupiter” le donne delle pulizie nei corridoi misero giù gli spazzoloni e cominciarono a ballare. Ad ogni battuta di “Saturn” gli spettatori sparsi qua e là nella sala buia e deserta si sentivano invecchiare progressivamente ...».
La suite fu eseguita per la prima volta in pubblico (ad eccezione di “Venus” e “Neptune”) alla società Royal Philarmonic il 27 febbraio 1919 ed, in versione integrale, il 15 novembre 1920.

Marte: il portatore di guerra
Ritmi ostinati e martellati, scanditi dal metro irregolare dei 5/4, conferiscono a “Mars” il carattere minaccioso e presago di sventura.
Il nome del pianeta deriva dal suo colore rosso intenso che gli antichi identificarono col dio della guerra. Esso è grande circa la metà della Terra e gira intorno al Sole in poco meno di due anni. Dista dal Sole circa una volta e mezzo la distanza della Terra.

Venere: il portatore di pace
Con il suo placido assolo di corno e le fresche triadi dei legni, evoca un’atmosfera di infinita serenità, solo momentaneamente disturbata dall’afflato romantico nella sezione centrale del brano.
È l’oggetto più luminoso del cielo dopo il Sole e la Luna. Gli antichi lo chiamavano “Vespero”, quando appariva come stella della sera, e Lucifero, quando il pianeta era immerso nelle luci del crepuscolo mattutino.
È grande circa come la Terra (poco meno), ma la temperatura alla superficie, data la vicinanza al Sole, è molto elevata sfiorando i 400 gradi centigradi.

Mercurio: il messaggero alato
Si tratta di un movimento abilmente modellato sullo schema dello scherzo ed inoltre rimarchevole perl’orchestrazione vivace e sapiente, per i ritmi brillanti e l’uso di una scala bitonale.
Mercurio è il. pianeta più vicino al Sole ed anche il più piccolo di tutto il Sistema Solare (il suo diametro è circa 1/3 di quello terrestre). Non ha atmosfera e la sua superficie si presenta molto simile a quella della Luna.
Molto probabilmente Holst, nel dare il nome al brano, è stato ispirato dal breve tempo che i pianeta impiega a girare intorno al Sole (poco meno di 88 giorni).

Giove: il portatore di gioia
Di questo brano, di cui state ascoltando un piccolo brano suonato dalla London PhilharmonicOrchestra, lo stesso Holst diceva: “reca l’allegria nel vero senso della parola, e anche quella certa cerimoniosità della gioia che è in genere legata a feste civili e religiose”. Il brano raggiunge il suo apice in un lungo inciso tematico che Holst usò alcuni anni dopo per l’inno “A te mi offro, mia patria”.
Trattasi del pianeta più grande del Sistema Solare: il suo raggio è circa 11 volte quello terrestre e potrebbe contenere al suo interno circa 320 pianeti come il nostro. Caratteristica principale è la “grande macchia rossa” visibile sulla sua superficie anche con piccoli telescopi amatoriali: un uragano perenne esteso alcune volte il diametro della Terra.

Saturno: il portatore di vecchiaia
In “Saturn” non vi è solo il decadimento fisico, ma anche una visione di completezza. Il brano evoca la cupa desolazione ricreata dieci anni dopo la Holst in “Egdon Heath”, ma al culmine della tensione fa seguito una lunga coda che conclude il movimento in un clima di serena rassegnazione.
Saturno, il “Signore degli anelli” non è l’unico pianeta che presenta un sistema di anelli (anche Giove ed Urano ne possiedono), ma è l’unico che li mostra ad un’osservazione al telescopio. È il secondo in ordine di grandezza dopo Giove ed il suo satellite più grande, Titano, è l’unico ad avere un’atmosfera.

Urano: il mago
“Uranus” è dominato da un tema di quattro note, misterioso ed affascinante, come la formula magica di uno stregone: la danza grottesca che ne scaturisce diminuisce la misteriosità e solo con lo svanire del fragoroso crescendo in un lontano pianissimo si avverte l’impenetrabilità del magico e, insieme, dell’universo stesso.
Urano, 20 volte più lontano dal Sole che la Terra, è anche quattro volte più grande. Presenta un sistema di anelli, invisibile con un telescopio, scoperto il 10 marzo 1977 mentre il pianeta occultava una stella e fotografato delle sonde spaziali che gli sono passate nelle vicinanze . Data l’eneorme distanza dal Sole la temperatura su Urano si aggira intorno ai 210 gradi sotto lo zero.

Nettuno: il mistico
“Neptune”, brano teoricamente privo di tema e basato sull’alternanza degli accordi di mi minore e dodiesis minore. Verso la fine, si unisce all’orchestra un coro femminile a sei parti che vocalizza dietro le quinte, ripetendo l’ultima battuta finché il suono non si perde in lontananza.
Nettuno era, al tempo di Holst, l’ultimo pianeta ai confini del Sistema Solare. Fu scoperto per caso osservando il cielo. Osservando le perturbazioni dell’orbita di Urano, gli astronomi Le Verrier ed Adams, autonomamente l’uno dall’altro, predissero la presenza di Nettuno “a tavolino”.
Impiega 165 anni a girare intorno al Sole e le sue dimensioni son di poco inferiori ad Urano.
a cura di GUSTAV HOLST
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del 19/06/2009 19:24:02
Nettuno

Figura mitologica: dio del mare
E’ associato al segno zodiacale dei Pesci.
E’ il pianeta dell’impressionabilità, in quanto l’acqua è fluida e sfuggente e prende la forma del recipiente che la contiene. Governa il piano emozionale e psichico. Causa particolari esperienze psichiche o medianiche, come sogni importanti, visioni, intuizioni, impressioni, preveggenza e fomenta una qualche disposizione verso questo tipo di fenomeni. Si sa molto poco circa l'influsso di Nettuno, soprattutto a causa del fatto che esso sembra agire più sulla mente subconscia che su reali eventi fisici; inoltre, questo pianeta è in grado di influenzare ad un livello considerevole solo le persone molto ricettive. Talvolta dona talento musicale o artistico. Stimola inoltre la sfera dei sentimenti, delle emozioni e dei sensi. Gli individui sotto l’influenza di Nettuno hanno una volontà non sempre molto forte e il temperamento è permeabile e ricettivo e, nonostante siano amabili e di buon carattere, sono inclini all'incertezza e ad una certa incapacità ad affrontare le difficoltà e a rimanere interiormente forti e stabili.

Nettuno era il dio del mare (Poseidone per i greci), capace di scatenare furiose tempeste nei momenti più imprevedibili e di assumere, e far assumere a chiunque, mille forme diverse.

Dal punto di vista astrologico, il pianeta rappresenta quindi la metamorfosi, la trasformazione, i cambiamenti evolutivi. Nettuno agisce soprattutto sul piano ideologico e teorico; la storia dello sviluppo del pensiero umano è sotto la sua influenza così come le correnti artistiche e letterarie, le grandi costruzioni filosofiche e teologiche, e quindi le religioni.

Nettuno è genio, misticismo, musica, poesia; il suo influsso spinge l'umanità ad avventurarsi verso nuove esperienze in tutti i campi del sapere, a superare i limiti terreni per assumere mille forme diverse.

In astrologia Nettuno rappresenta l'inconscio, la vita dei sogni, il misticismo, le doti medianiche, la
fantasia, l'intuizione, l'arte.
Come Urano, anche Nettuno è un pianeta generazionale ed esercita la sua influenza soprattutto nel campo artistico, poetico, musicale e religioso. Da esso dipendono i grandi ideali e le forze spirituali. Inoltre da favorevoli aspetti con altri pianeti possono sorgere improvvise circostanze fortunate.

Segno del suo domicilio sono i Pesci; si trova in esaltazione in Leone, in caduta in Acquario, in esilio in Vergine.
a cura di NETTUNO
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del 20/06/2009 09:21:31
molto interessanti queste post musicali, mi complimento con chi le ha scritte.
un caro saluto
a cura di LILLI1
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del 20/06/2009 10:51:43
Si post interessanti ....;alla fin fine si scopre che tutto lo Zodiaco è una orchestra ed ogni pianeta è uno strumento musicale !!
Lo spartito musicale naturalmente è l'Uomo .

Baci a tutti


arabello
a cura di PER LILLI1
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del 20/06/2009 12:29:14
Vero vero... molto interessanti questi post.
a cura di CESARE
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del 20/06/2009 12:36:36
RELAZIONE TRA MUSICA MATEMATICA E ASTROLOGIA

Un corda che vibra produce un suono. Una corda di sessanta centimetri, produce un suono che convenzionalmente viene chiamato DO (UT per i latini), ed è il suono centrale di tutte le scale musicali. Do rappresenta il suono della Terra mentre RE (RA per gli egizi) è il suono prodotto dal Sole. Questo tipo di conoscenza risale alla scuola pitagorica. La scuola pitagorica, appartenente al periodo presocratico, fu fondata da Pitagora a Crotone intorno al 530 a.C. La scuola di Crotone ereditò dal suo fondatore la dimensione mistica dei suoi allievi-adepti attraverso la conoscenza (gnosi) della matematica, l'astrologia, la fisica e la medicina la musica e la filosofia. Andando a ritroso le prime testimonianze risalgono a Pitagora che secondo Giamblico era in grado di udire l'armonia degli astri come in stato di trance. Secondo la teoria pitagorica, la stoffa dell'Universo era composta di ritmi, numeri e proporzioni; e considerando che gli intervalli musicali quali l'ottava, la quinta, la terza si potevano ottenere facendo vibrare corde le cui lunghezze erano frazioni intere della lunghezza della nota fondamentale, lo stesso si poteva dire per il cosmo come sistema armonico, i cui sette "pianeti" conosciuti (Sole, Luna e i cinque pianeti visibili) potevano essere messi in corrispondenza con le sette note naturali.

Benchè la musica sia un’arte la musica stessa concettualmente si regge assolutamente su rapporti matematici, quindi scientifici, che vengono rappresentati da frazioni. Ad esempio l’ottava, o la quarta sono rapporti 1:4 1: 1:2; 2:3 di una corda do è =Sol. Ogni pianeta corrisponde quindi ad una nota, Secondo il racconto dello storico Plinio, nel modello pitagorico abbiamo una precisa corrispondenza tra distanze astronomiche ed intervalli musicali, così che considerando per esempio che la Terra emetta un do, nota base della moderna scala musicale, si ascolterebbe la seguente successione di note: do, re, mib, mi, sol, la, sib, re. Ma questo avviene ovunque non solo nel sistema solare. A 250 milioni di anni luce il buco nero della galassia NGC 1275 emette un "sì" talmente basso da non poter essere udito da orecchio umano. In un'immaginaria tastiera di pianoforte lunga a piacere la nota si trova 57 ottave sotto il "do" centrale. Il suono emesso dal buco nero ha una lunghezza d'onda di 36 mila anni luce e con la sua possanza scalda la gigantesca nube di gas e polveri che circonda il buco nero. La nota celestiale è prodotta, secondo Andy Fabian di Cambridge, autore della "osservazione", dalla tremenda energia liberata dal buco nero che increspa i gas che gli fan corona. E' consolante che la scienza moderna torni a parlare di una sorta di musica delle sfere, che accompagna l'osservazione dei cieli da qualche millennio prima di Cristo. Già Dante nel Paradiso raccoglieva un'eredità secolare quando cantava:

"Quando la rota, che tu sempiterni
Desiderato, a sé mi fece atteso,
Con l'armonia che temperi e discerni,
Parvemi tanto, allor, del cielo acceso
De la fiamma del sol, che pioggia o fiume
Lago non fece mai tanto disteso". (Par I, 76-81)

Questa mistica unione di armonia prodotta dalla "girazione"(modulazione) delle sfere celesti con la luce onnispandente si ritrova in Cicerone, che a Scipione Aureliano fa ascoltare, durante il sonno, la medesima musica, e che gli fa chiedere, stupito:

(Somnium Scipionis, 18)

"Ma che suono è questo, così intenso e armonioso, che riempie le mie orecchie?". "È il suono", rispose, "che sull'accordo di intervalli regolari, eppure distinti da una razionale proporzione, risulta dalla spinta e dal movimento delle orbite stesse e, equilibrando i toni acuti con i gravi, crea accordi uniformemente variati; del resto, movimenti così grandiosi non potrebbero svolgersi in silenzio e la natura richiede che le due estremità risuonino, di toni gravi l'una, acuti l'altra".
Anche Keplero, sulla soglia ancora spuria della scienza meccanicistica moderna, dà per scontata l'armonia del mondo:

"Duo sunt, quae nobis harmonias in rebus naturibus patefaciunt, vel lux vel sonus" (Harmonice Mundi, liber V caput IV)

L’Astrologia è un’antichissima “arte” che studia le relazioni tra l’uomo e gli astri, uno strumento dialettico basato sull’analogia, che ha basi profondamente scientifiche in quanto si basa su effemeridi, ovvero la posizione esatta degli astri, ed i rapporti tra di loro in senso musicale e di armonia. Quando un astrologo eventualmente pronuncia un “Saturno contro” descrive delle energie reali che possono avere determinati effetti legati alla sensazione che da quella determinata frequenza produce opposta da un altra non compatibile. La musica produce emozioni ed un Saturno contro può produrre determinati effetti che sono facilmente riscontrabili, infatti Saturno viene da sempre ritratto come malinconico, triste. Il fatto che l’astrologo possa descrivere un tale evento non gli conferisce alcun potere se non quello della rappresentazione artistica e dell’interpretazione.
Anche se qualcuno la definisce “scientifica” od una scienza, non è corretto chiamare l’astrologia scientifica secondo i canoni condivisi dalla comunità scientifica, e che si rifanno al metodo galileano, non è corretto definirla tale sempliecemente perché è un prodotto misto e mistico, arte-scienza.
Jung ha spesso parlato dell’effetto “sincronicità” che significa legami nascosti tra eventi non apparentemente consequenziali di causa ed effetto. Nel 1665 il fisico e matematico olandese Christiian Huygens, uno dei primi a postulare la teoria ondulatoria della luce, osservò che, disponendo a fianco e sulla stessa parete due pendoli, questi tendevano a sincronizzare il proprio movimento oscillatorio. Dai suoi studi deriva quel fenomeno che oggi tutti chiamiamo 'risonanza'. Nel caso dei due pendoli, si dice che uno fa risuonare l'altro alla propria frequenza.
Per lo stesso principio, se si percuote un diapason, che produce onde alla frequenza fissa di 440 Hz, e lo si pone vicino a un secondo diapason 'silenzioso', dopo poco anche questo incomincia a vibrare. La risonanza può essere utilizzata anche nel caso delle onde cerebrali. Studi che si sono serviti dell'elettroencefalogramma hanno mostrato una grande correlazione tra lo stimolo che proviene dal mondo esterno e le onde cerebrali. Inizialmente, le ricerche in questo campo utilizzavano soprattutto la luce; poi, si e' passati ai suoni ed alle stimolazioni elettromagnetiche. Quindi il cervello, sottoposto a impulsi (visivi, sonori o elettrici) di una certa frequenza, cerca di sintonizzarsi sulla frequenza di detto impulso. Il fenomeno umano si chiama 'risposta in frequenza'. Per esempio, se l'attivita' cerebrale di un soggetto e' nella banda delle onde beta (quindi, nello stato di veglia) e il soggetto viene sottoposto per un certo periodo a uno stimolo di 8 Hz (onde alfa), il suo cervello tende a modificare la sua attività in direzione dello stimolo ricevuto e quindi si rilassa e raggiunge la pace e l’armonia. Astrologicamente queste sono frequenze piacevoli di Sole e Venere, mentre la violenza emette frequenze superiori, quelle di Marte ed Urano. Ma tutto questo parlare sulla RISONANZA va ben oltre il puro gioco, infatti possiamo avere una risonanza meccanica, elettrica, ottica, magnetica, nucleare, delle varie particelle, ma anche una risonanza della malattia o della salute, della gioia o del dolore. Indagando il fenomeno della risonanza sugli esseri viventi entriamo nel campo della "biorisonanza". Lo stato di malattia è uno squilibrio energetico con presenza di frequenze anomale da rapportare ai vari fattori che hanno determinato la rottura dell’equilibrio armonico delle frequenze dello stato di salute.
Secondo le antiche filosofie mistico-esoteriche, ma anche secondo le concezioni più avanzate della fisica moderna, l’Universo è un unico grande sistema permeato da numerosissimi campi di energia interdipendenti tra loro.
Ogni evento che accade in un dato istante ed in una determinata coordinata spaziale, sia essa a tre o più dimensioni, si ripercuote su tutta il sistema; ecco perchè é verosimile immaginare che il movimento degli astri e le attività umane si possano correlare.

Per Sun Tsien, storico cinese della fine del secondo secolo avanti Cristo, la musica lega cielo e terra:

"I riti e la musica manifestano la natura del cielo e della terra; penetrano fino alle virtù delle intelligenze soprannaturali, fanno scendere gli spiriti che stanno in alto e permettono di salire a

quelli che stanno in basso".

Nell’Olimpo greco la “competenza” sulla musica viene assegnata ad Apollo, figlio di Zeus e di Leto e fratello gemello di Artemide. Il suo strumento è la lira o cetra, che egli ottiene da Ermes in cambio della mandria che questi gli aveva inizialmente rubato. Oltre che della musica, Apollo è il dio della luce, della profezia, della medicina e della guarigione, ma anche della poesia. In che modo dunque la musica, la luce, la poesia entrano in relazione tra di loro? Nel gusto per la misura e l'equilibrio, nel rifiuto dell’eccesso e della deformità, e dunque nel privilegio per gli aspetti più razionali della bellezza. Armonia. Si tratta dunque di un’emanazione (estetica o di valore) del logos divino sulla Terra.

Altri menino vanto
delle parole che hanno scritto:
il mio orgoglio
sta in quelle che ho letto"

(J.L. Borges)
a cura di MUSICA - ASTROLOGIA
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del 20/06/2009 19:28:21
Interessanti davvero questi post e stimolanti anche per chi non conosce niente di musica, come la sottoscritta. Mi limito ad ascoltarla quando posso e a vivere le sensazioni ed emozioni che fa nascere dentro in base allo stato d’animo del momento, del giorno, del periodo in cui mi ritrovo.

Ho una curiosità e mi rivolgo soprattutto a Giulio visto che sa suonare e comporre.
Pensi che si potrebbe accostare una nota ad ognuno dei primi cinque pianeti, più Sole e Luna, proprio in base all’intensità del suono, alla vibrazione che esse emettono?
Intendo dire…la tua sensibilità musicale (che deve essere alta se suoni “ad orecchio) ti può far sentire un legame o affinità fra nota e pianeta nonostante tu non sappia leggere uno spartito?

Grazie già… per una tua eventuale risposta. Ciao
miriam
a cura di MIRIAM L.
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del 21/06/2009 19:53:48
...ma perchè esalti nettuno in leone ?? e lo metti in caduta in acquario, dove dovrebbe essere in esaltazione ?



ciao lara
a cura di ARAL X NETTUNO
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del 21/06/2009 20:37:48
Io la musica la sento solo quando ...ho una bella Donna tra le braccia !!
Saro' anormale ?

Valentino
a cura di PER ARAL,NETTUNO E TUTTI
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del 22/06/2009 12:09:36
cari amici,
Nettuno è il grande Dio della Musica..nel senso che diceva Apollo.. che la musica è l'unica arte in quanto non necessita di traduzione giacchè il nostro corpo è una cassa armonica con dentro molta acqua per cui vibra ad ogni suono.. e quindi, evoca sensazioni, emozioni ed istinti.

Anche io sono un'appassionata di musica.. ascolto sempre musica e non potrei vivere senza di essa... sono figlia di un musicista ed ho un figlio pianista.. quindi, in casa si è sempre "masticata musica" anche se poi, per motivi contingenti, quando è mancato mio padre.. mia madre ha cercato di evitare che io facessi musica indirizzandomi verso ciò che lei pensava fosse più "concreto".

Ho fatto a suo tempo una grande ricerca sui grandi interpreti e mi sono accorta che ogni strumento suonato ha particolari segnature astrologiche perchè richiede particolari abilità.

Indubbiamente chi suona strumenti a fiato ha sempre il Toro molto sollecitato in quanto è già difficile far uscire un suono.. ad esempio con gli strumenti ad ANCIA è difficilissimo ed anche nel flauto.. e diventa importantissimo il rapporto tra il Toro e lo Scorpione.. tra far entrare e far uscire l'aria e coordinare il tutto.

Gli strumenti a percussione sono legati al segno dei Gemelli... e qui comporende bene come le percussioni o la batteria richiedano particolare coordinamento degli arti.. (tutti e quattro fanno cose diverse) contemporaneamente e poi un senso del ritmo del tutto fuori dal comune.

I grandi pianisti hanno grandissimi rapporti tra Urano, Marte e Saturno.. spesso sono Capricorno o comunque segni invernali... mentre, i violinisti hanno sempre parecchi valori Leone e non mi sono spiegare bene perchè..

Ne sapete qualcosa?
Un saluto Lidia
a cura di LIDIA
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del 22/06/2009 14:54:06
Ciao Miriam,
bella domanda la tua..
Nel modello pitagorico citato in precedenza, sembrerebbe che ad ogni pianeta venga assegnata una nota e che esista un'armonia universale tra i pianeti e le stelle.

Non posso affermare con consapevolezza che esista una tale relazione tra note e pianeti, ma posso assicurarti che la musica è armonia, intesa come un insieme di numerosissime regole atte a creare un suono armonioso.
Non per niente, il corso di Conservatorio dura 10 anni, in cui vengono impartite lezioni di solfeggio, ritmo, armonia, composizione, rapporti tra le note, le scale maggiori e minori, le tonalità.
La musica è certamente ispirazione e misticismo, ma poggia su basi assolutamente solide, precise e concrete.
Nel mio caso personale, il mio viscerale sentire mi porta ad "afferrare" tante regole musicali (non tutte ovviamente) in modo inconscio, intuitivo ed inconsapevole: parlando con persone che hanno studiato musica e fatto conservatorio, mi danno la conferma e la spiegazione razionale di ciò che io ho "sentito", "intuito".

Tu mi chiedi se vi sia correlazione tra pianeti e note: è qualcosa a cui non avevo - sinceramente - mai pensato, ma credo che ciò possa fornire un'interessante chiave di lettura a chi scrive musica.
In effetti, a ben pensare, ho attraversato momenti molto fecondi da un punto di vista creativo, alternati ad altri in cui la scintilla creativa non si accendeva: e ritengo che esista un influsso ed un'influenza dei pianeti sul la propria creatività e sul proprio modo di sentire la musica.
Probabilmente, il passaggio di alcuni pianeti nella V casa, o le congiunzioni con pianeti in valori mercuriali, che ti conferiscono precisione, armonia (che è data, come si è visto, da un rapporto ben preciso e definito tra le note) o in valori venusiani (senso estetico della nota, dolcezza del fraseggio musicale, ecc.), aiutano la fecondità musicale.

Tutto ciò è interessantissimo e, come dicevo nel mio intervento precedente, io sono il primo a meravigliarmi e voler capire COME accada questo miracolo!

Anche perchè io non mi metto al pianoforte e mi dico: "Ora compongo"... niente di più sbagliato... a mio modesto e personale parere (quindi da prendere con le pinze), la composizione non è qualcosa di razionale ma è una scintilla, una luce, un bagliore, che arriva all'improvviso (o meglio, arriva improvvisamente da un punto di visto conscio, ma magari quella melodia albergava in noi a livello inconscio già da giorni o settimane...) e che in modo subitaneo bisogna saper cogliere.
E qui entrano in gioco nettuno ed urano a mio avviso, creatività ed innovazione, l'intuizione fuori dagli schemi, la musica in mezzo al rumore...

La musica è talmente semplice ed immediata nella sua fruibilità, quanto complessa e variegata nella sua espressione: proprio per questo delizia, sorprende ed affascina l'uomo da millenni!

Buona giornata.
Giulio
a cura di GIULIO X MIRIAM
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del 23/06/2009 00:17:45
Ciao Giulio
Come si sente che sei un appassionato di musica!! Ne parli con tanto entusiasmo!!!
Ho fatto una brevissima ricerca ieri sera, incuriosita ancora di più, ma ho trovato solo questo indirizzo:

http://digilander.libero.it/VNereo/lassegna.htm

in cui si parla di uno studio sui rapporti e analogie tra sistema zodiacale e sistema musicale…ma non so quanto possa essere valido e attendibile…chissà se qualcuno può dircelo? Ma è pur sempre curioso.
Riassumendo brevissimamente il lungo articolo, in sostanza si dice che:

- la musica si fonda su 12 semitoni; ad ogni segno zodiacale corrisponde un semitono (e li indicano)
- ci sono 7 note su una scala tonale; ad ognuno dei primi sette pianeti principali è stata attribuita una
nota (esclusi i 3 trans-personali)
- in musica esistono accordi consonanti e dissonanti come in astrologia abbiamo gli aspetti
consonanti e dissonanti

Quindi ognuno di noi si può far comporre la sua melodia in base al tema natale??!!!
Coltivala questa tua passione, Giulio. Credo che sia proprio un dono di natura “inspiegabile” riuscire a comporre ad orecchio. Merito di Nettuno dunque, come dice Lidia.
Certo che senza musica…il mondo sarebbe come un uomo senza la voce dell’anima…
Ciao. Buonanotte

p.s. per Chiara BZ: non so se può esserti utile. Anch’io non ho trovato molto. Ciao

miriam
a cura di MIRIAM L.
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del 23/06/2009 11:21:55
che bella sorpresa tutti questi interventi!!!!!!

In questi giorni pensavo a questa relazione musica/astrologia e al potere di guarigione della musica (dicono che l'ultima e più potente terapia sarà quella con il suono), alla magia (?!?) che fa sì che le stesse configurazioni planetarie per qualcuno si trasformino in musica e per altri no.
Forse una volta che si saranno scoperte molte delle analogie astri musica si potranno davvero creare musiche adatte ad ognuno per poter innalzare le frequenze dei simboli astrologici coinvolti... riuscendo a far sì che diano il meglio di sè.

Grazie ancora, a tutti, continuerò a esplorare questo bel tema

un abbraccio Chiara BZ
a cura di CHIARABZ
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del 23/06/2009 15:00:01
Buona lettura...

Nell'antico Egitto le due scienze, astronomia e astrologia, era unite e coltivate dagli stessi sacerdoti-scienziati. Le due scienze, astronomia e astrologia, non sono affatto in contraddizione. L'astronomia osserva la luce elettromagnetica e studia le immagini che questa trasmette (5% o forse solo 0,5%). L'astrologia ascolta la musica celeste, la potente forza della natura che la fisica chiama "debole" e che, per riconoscimento unanime della stessa fisica, non è affatto debole. La forza o Luce debole dirige la fusione nucleare nel cuore delle stelle e penetra il cuore di ogni atomo, cioè ogni corpo dell'universo, anche quello umano; è l'unica forza che unisce la piccola porzione visibile (5% o forse solo 0,5%) all'immane porzione invisibile (95% o forse 99,5%). Perché la chiamano debole? Perché per gli strumenti scientifici è debole, ma non lo è per il corpo umano: è "l'amor che move il sole e le altre stelle", come scrive Dante.Se la forza debole è il ritmo, che dà vita e movimento al cuore di ogni corpo, può essere ciò che l'uomo sente come coscienza, vita, eros, amore, emozione, attitudini, talenti.

Allora tutto si spiega, l'astrologia e non solo. Si spiega che l'astronomia, che si limita alla porzione visibile (5% o forse solo 0,5%), non ha prove reali per escludere che l'universo tutto sia intelligente, vivo e pieno di osservatori intelligenti. L'astrologia coglie gli aspetti ai quali l'essere umano può essere sensibile; aspetti trasmessi dalla forza o Luce debole. La saggezza popolare ci viene in aiuto: "avere un debole" è sentire emozione, attrazione, amore.
La Luce debole infatti è l'unica Luce che illumina il tutto, la porzione visibile e quella invisibile; è la Vita che genera il "film", emozionante, olografico e interattivo, nel quale siamo immersi.
Lo Zodiaco è un sistema di proiezione del film; proiezione in Luce debole.
La luce elettromagnetica è una traccia della Luce debole; è la luce riflessa dalla materia "luminosa". Gli antichi scienziati sapevano quindi ciò che la scienza ha appena scoperto e subito dopo dimenticato: debole e elettromagnetica sono due forze della natura ovvero due tipi di luce strettamente legati l'una all'altra: sono come due piste, audio e video del film e si traducono in ciò che l'uomo vive come eros e psiche.
Non dimentichiamo infatti che di stelle e galassie noi osserviamo solo l'immagine, cioè la pista video o campo elettromagnetico, un film muto, per intenderci. Ignoriamo i loro messaggi "deboli", i neutrini, i ritmi della possente sinfonia cosmica che ritma le funzioni di tutte le stelle e dirige la fusione nucleare che avviene nel loro cuore.

La fisica lo sa, ma non sa che i rivelatori idonei dei loro messaggi deboli sono proprio i corpi umani che li registrano come forti e profonde emozioni; messaggi audio di quella musica silente che dirige anche i ritmi biologici, le funzioni fisiologiche e la secrezione ormonale delle ghiandole endocrine. I messaggi deboli coinvolgono il corpo umano emotivamente perché è dotato di postura eretta. Lo Zodiaco è un sistema di trasmissione audio le cui musiche "deboli" risuonano nell'intero sistema solare e si trasmettono da cuore a cuore, cioè da nucleo a nucleo di tutti i corpi, stelle, pianeti e umani, anche al vero "cuore" dell'essere umano: il suo cervello. Le reciproche distanze che studia l'astronomia non contano affatto, perché la trasmissione audio è non-locale, ovunque ci sia un cuore aperto e disponibile ad ascoltarla.
Ogni segno zodiacale è un accordo musicale sul quale risuonano uno o più pianeti. Ogni segno presiede ad una parte del corpo umano. I segni dello Zodiaco sono dodici, come le particelle elementari dell'intero supercosmo; sono un'unità che compone un ologramma cosmico che si riproduce in modo identico, su tutte le scale in ogni corpo fisico, tanto da segnare quel momento cosmico che è la sua comparsa o nascita sul pianeta. Quando il bambino nasce, "fotografa" l'immagine dello Zodiaco di quell'istante per la proprietà olografica per cui "il piccolo è come il grande"; il neonato è l'espressione, nel piccolo, del grande film, con incluse le sue due piste video e audio.

Molti dei segni zodiacali compongono forme animali e soprattutto trasmettono al pianeta terra le loro caratteristiche psichiche, scoprono gli antichi astronomi: ariete, toro, cancro, leone, scorpione, capricorno e pesci sono non solo dei simboli, ma NOTE MUSICALI, psichiche, che accomunano stelle e biologia terrestre, incluso l'uomo.
Le Costellazioni dello Zodiaco sono gli STRUMENTI MUSICALI di un'orchestra che suona la sinfonia cosmica, che si riflette nella sfera emotiva e psichica dell'uomo. L'astrologia studia la traccia musicale, emozionante di una realtà virtuale interattiva che l'essere umano rende "reale", prestando ascolto alle proprie emozioni, cioè alle forze deboli che può ricevere e trasmettere. Se le forze deboli sono le emozioni, come credo, si spiega anche l'audace tesi di Giordano Bruno: non solo le stelle influenzano l'uomo, ma anche l'uomo influenza le stelle. Allorché presta attenzione a se stesso, ai suoi sogni e bisogni, l'uomo modifica il suo rapporto con le stelle, può trasformare l'intero Zodiaco. Infatti oltre all'immagine dell'universo ovvero della pista video, c'è quella audio che ci può collegare all'unità. I tanti infiniti ritmi del mondo terreno sono particelle leggere e copiosissime che la fisica chiama neutrini. Sono le emozioni "deboli" che ci collegano a sole, luna e pianeti, segni e stelle delle Zodiaco e non solo: anche agli altri due mondi, composti dagli Elementi Acqua e Aria. I neutrini, data la loro lievità, velocità diffusione e cospicua abbondanza, compongono una sinfonia cosmica unica che batte con tre ritmi di base dell'intero supercosmo.

Nell'uomo gestiscono la secrezione delle ghiandole endocrine, gli ormoni legati alle emozioni, i sogni, ma per coloro disattenti a se stessi e alle proprie emozioni, rappresentano quella mole misteriosa di se stessi che gli psicologi chiamano subconscio. La comprensione integrale di se stessi di soma e psiche, sia conscia che subconscia, è la via per l'unità con il vero Sole: la possibilità quindi di trasformare il proprio stato e la relazione con questo film apparente; insomma per cambiare film, passare da questo inferno ad un nuovo paradiso.
a cura di ANCORA SU MUSICA/ASTROLOGIA
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del 24/06/2009 17:37:54
Stre-pi-to-so!!!!
a cura di NETTUNO
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del 24/06/2009 17:45:29
Per Lidia e tutti

Cara Lidia
quel tuo ultimo post mi ha fatto un po’ pensare all’accostamento violino-Leone che faticavo a cogliere perché così, di primo acchito, non me lo vedevo tanto un Leone alle prese con questo strumento.
Ma se nella tua ricerca hai trovato questa forte presenza di valori Leone..ci sarà pure un motivo, mi son detta, ed ho cominciato a pensare “a modo mio” e poi a cercare in internet se trovavo qualcosa.

Dalla ricerca in internet ho trovato questo mito che si collega al segno del Leone (spero di non essere capitata su un’informazione “bufala”, visto che si parla di un “mito” di cui non avevo mai sentito e visto che sappiamo che in internet gira di tutto):

MITO: “Linus, nella mitologia classica, era un musicista che aveva come allievo Ercole. Un giorno stava insegnando al ragazzo a suonare uno strumento che si doveva sfiorare con un archetto (l’antenato del violino? mi chiedo io..). Ercole però, che aveva delle mani molto grandi, non riusciva molto bene a suonarlo e stonava. Linus gli fece un rimprovero…ed il risultato fu che Ercole gli ruppe lo strumento sulla testa!” Una bella “sviolinata” insomma! E qui me lo vedo molto bene un Leone infuriato!!!!

Ora la cosa meno seria… Dai miei “pensieri”, invece, ero giunta a tutt’altre considerazioni che desidero dirvi…magari per farvi fare una risata come me la son fatta io. Allora…ho cominciato a pensare alla forma, al suono del violino, alla postura per suonarlo…

FORMA: 1) a guardarlo bene sembra un otto, simbolo dell’infinito… e qui ci potevo vedere la “non misura” che a volte ha il Leone, quella sua esagerazione nelle cose…e quella voglia di “infinito” , di straordinario che si porta dentro e che vorrebbe vivere in ogni cosa che fa, anche nella più semplice, ogni giorno.
2) ma a guardarlo meglio un violino… mi viene in mente anche un corpo di donna, dalle curve molto sinuose, che il violinista tiene tra le mani… e ben ci sta, secondo me, con le simbologie di passione e sessualità che in genere si attribuiscono al Leone (…se non è in cattività…!!) e alla quinta casa.

SUONO: ho letto che, tra gli archi, è lo strumento che può emettere le note più acute. E qui come posso non pensare all’urlo del leone, al suo ruggito che sovrasta quello di tutti gli altri animali?!
Ma è anche lo strumento considerato dai più “il più romantico”…e il Leone indubbiamente è, in genere, un gran romanticone più che un gran sentimentale.

POSTURA: in genere, se non si è mancini, si tiene a sinistra, appoggiato sulla spalla…e quindi molto, molto vicino al cuore. Altro legame con il Leone.

Beh, dopo queste divagazioni personali dette così, pour parler, se leggerai questo post e se avrai tempo, spero in una tua conferma o smentita su questo mito. Grazie già….intanto.

Ti abbraccio
e un caro saluto a tutti

miriam






a cura di MIRIAM L.
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del 01/07/2009 11:22:08
Non avevo mai pensato alla dimensione "musicale" dei pianeti e dell'astrologia... è una nuova finestra che si apre all'orizzonte, che mi porta a cercare di percepire questa "armonia" universale intesa in senso musicale.
Complimenti a chi ha introdotto il post e a chi a lasciato il suo prezioso contributo.
Francesco
a cura di FRANCESCO
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del 01/07/2009 11:23:10
ops... intedevo "ha lasciato"
sorry!
a cura di FRANCESCO
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del 02/11/2016 11:54:44
ho scritto un trattato sulla musica astrologica
Miro
a cura di MIRO
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del 02/11/2016 11:55:15
ho scritto un trattato sulla musica astrologica
Miro
a cura di MIRO
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