- Pardon dany_82 non sabrina )-

Baci

:-)

arabello

- Sai Arabello,

tu non sai proprio niente di me, non sai chi sono ora, chi ero ieri o chi ero l'altro ieri ....il mio tema è un modello, è uno schema ....ma come io ho reagito e reagisco a questo modello tu proprio non lo sai caro Arabello ....qui, secondo me sta il grande limite dell'astrologia ....forse disegna un qualcosa simile al nostro DNA, come ho già detto, ma non i geni che noi esprimeremo, ciò lo noto ad esempio tantissimo in molte persone che invece che esprimere il loro nodo Sud esprimono esattamente il loro nodo Nord ....come lo chiami questo???

Gli ingredienti ci sono ....ma come poi noi li gestiamo e li manifestiamo all'esterno io penso proprio che l'astrologia non sappia dircelo e comunque rimane sempre un'intepretazione individuale, di una persona che vede quelle determinate cose in quella determinata maniera per centinaia di motivi anche suoi e non solo per ciò che riguarda il consultante.

Poi ...non so se quando scrivi del canadair sulla tua V ti riferisci al confronto che avemmo qualche tempo fa ...se è questa la questione posso solo dirti che certo non lascio spazio a persone che non conosco e tantomeno a persone che si permettono di fare riferimenti, dal mio punto di vista, poco signorili e molto esagerati.
E certo questo non vuol dire ciò che tu hai supposto.
E comunque non so perchè sei finito su queste tematiche quando io ne avevo sollevate tutt'altre....

Ciao!

Chiara Inesia

- Infatti quel canadair l'ho fatto decollare io per farti reagire ) e da come hai reagito qualcosa di te ho cominciato a capire - anche senza conoscerti di persona - e senza tema ,solo con qualche indizio .
Dalla quantita' di acqua buttata per spegnere il fuoco è possibile capire quanta boscaglia incendiata c'è sotto da spegnere .
In ogni caso c'è qui pronto per te un altro Bacio per attizzare di nuovo un altro fronte di fuoco .

:-)

e stavolta mi firmo con il mio nome vero

Alessandro

- Sapevo che era una provocazione e ho reagito esattamente come tu volevi e continuo a mostrarti il lato che tu di me vuoi vedere, sei contento?

E' giusto che tu ti faccia la tua idea da ciò che scrivo o da come lo scrivo, questo lo apprezzo di più delle tue "sentenze da tema", comunque rimarrà sempre e solo la tua idea rispetto ad una parte di me ....esattamente quella che mi fai tirare fuori o quella mi vuoi tirare fuori!

Ciao .....e occupati piuttosto del tuo fuoco sommesso piuttosto di pre-occuparti del fuoco degli altri!!!!

Chiara Inesia

- Tu pensi che le provocazioni siano solo partoriti dalla mente ?
Una semplice questione mentale?
Secondo me le provocazioni possono essere partorite dal Cuore .
E senza Cuore l'astrologia si nega ;Lei è un tipino particolare ,si concede solo a chi "sente" che ha un Cuore .
Si concede a chi non ha paura come i guerrieri della luce ,quando combattono vincono non perche' si reputano forti ma solo perche' non hanno timore di ..morire )-
Loro usano il Cuore .

alessandro

- Pensa a quelle coppie che litigano furiosamente ...spesso l'uno lancia all'altro il vaso dei fiori cercando di colpire ,di beccare la testa dell'altro !!!
Come tu la interpreti ?
Odio!!!
Non sara' che quel gesto significhi il contrario?
Una richiesta di avvicinamento ,una maniera di avvicinare l'altro ?una richiesta di amore ?


Adesso devo andare .
Baci

alessandro

- Sai Alessandro,

io ho smesso di fare supposizioni sugli atteggiamenti altrui ....e personalmente non mi sono mai concessa il "lusso" di un tale gesto, per cui non so proprio a cosa potrebbe corrispondere.

Indubbiamente tante parti di noi ci portano ad agire, a reagire, a provocare, ecc. per cui certo può essere la mente, l'anima, il cuore ...quello che vuoi.

Dici che l'astrologia si concede a chi ha cuore e a chi non ha paura.
Non so cosa intendi tu per cuore ....ma certo un valido guerriero deve anche essere consapevole dei propri limiti, che si chiamino paure, circostanze, tecniche, capacità, ecc. ...se non sai valutare il pericolo, se non sai valutare le tue capacità rispetto a ciò che ti attende non sei certo nessun valido Guerriero ....ci sono troppi spavaldi in giro che si credono guerrieri della luce e invece sono solo, dal mio punto di vista, degli incoscenti che non potranno mai vincere la battaglia finale ...ci vuole astuzia, ingegno oltre al cuore e soprattutto grande senso di responsabilità e di conoscenza di sè, sennò non solo si fallisce la propria missione, ma si finisce per recare grande danno anche agli altri!

Questo io penso ....e credo che da Ariete possa intendermene di Guerrieri!!!!!

Ciao.

Chiara Inesia

- Ciao Chiara,
sono dany_82.
Ho seguito un pò la diatriba con Arabello e mi sono detta una cosa.
Non tutti possono fare gli astrologi.
Io penso che farsi descrivere sia in un primo momento molto piacevole, dall'altra un pò sterile, perchè in realtà dall'altra parte c'è una persona che nel quotidiano non ti conosce e in fondo sa pochissimo di te.

Una cosa vorrei dire ad Arabello.
In primis non usare l'astrologia per attirare le donne o per tastare il tuo testosterone, poi meno provocazioni e più fatti.

dany

- brava Dany

- Cara Dany

concordo con te sul discorso dell'astrologia ....sai, da quando studio l'astrologia posso dirti che mi ha insegnato soprattutto una cosa: a rispettare il "diverso", l'altro da me.

In questo l'astrologia è davvero maestra meravigliosa ...questo mi serve nel quotidiano per accetare meglio l'altro, per capirlo meglio, anche se non lo capisco, ma per sapere e rendermi conto che se una persona non è come me o non la pensa come me è giusto che sia così, lui o lei è fatto a suo modo e soprattutto ha il suo percorso che indubbiamente certi transiti possono in parte rivelare, o meglio indicarci la delicatezza o meno di certe fasi che una persona può vivere ....e questo appunto dovrebbe servirci, secondo me, non tanto per dire noi cosa succede a quella persona, per erigerci a maestri dotti riguardo a ciò che la persona sta vivendo, (perchè io credo che solo la persona stessa può sapere la verità su di sè), ma piuttosto per comprendere meglio quella persona, per imparare quella sana "compassione" che non è volere fare di tutto per aiutare l'altro, fino a dirgli ciò che crediamo di sapere su di lui o lei, quanto piuttosto comprendere e "stare" con l'altro.

A questo proposito posto qui una storiella che ritengo bellissima:

Una bambina torna dalla casa di una vicina alla quale era appena morta, in modo tragico, la figlioletta di otto anni.
"Perché sei andata?" le domanda il padre."Per consolare la sua mamma".
"E che potevi fare, tu così piccola, per consolarla?".
"Le sono salita in grembo e ho pianto con lei".

Cari saluti!

Chiara Inesia