- Sai Cilli che uno dei significati del mio nome è SPERANZA...alora avendo io in questo periodo Plutone che si oppone al mio sole/venere...mi viene da ridere come se mi chiedesse
ma naja-speranza che cos'è.....
una "crisi d'identità in piena regola" e una necessita di risposta altrettanto decisa.....Plutone mica scherza e neppure Cillii.....
eppure rispondere mi è difficile perchè "la speranza" chiama in causa molti archetipi....proverò mettendola in un corpo,il mio, e osservando così d'istinto quale mio organo per primo si attiva:
LO SGUARDO...
allora mi interrogo,
mi guardo intorno e vedo che lì nell'angolo è appostata l'ATTESA......
PROVO A DIALOGARE INSIEME CON SPERANZA E ATTESA...a farle dire.
.intanto...comincio da questo primo incontro SULLA VIA DELLA SPERANZA
"Lo sguardo della Speranza, guardando più lontano e ampliando lo spazio del futuro, distoglie l’Attesa dalla concentrazione sul presente e, liberandola dall’immediato, la dilata in orizzonti che la concentrazione sul presente aveva cancellato.
Speranza, infatti, è l’apertura del possibile, essa fa riferimenti a quei nuovi cieli e a quelle nuove terre che sono promessi dalla religione, dall’utopia, dalla rivoluzione, dalla trasformazione personale che siamo soliti temere, perché arroccati alla nostra identità, assunta come un “fatto” e non come una interminabile e mai conclusa “Costruzione”.
Noi siamo una COSTRUZIONE.
E se l’Attesa è l’ansia che quella costruzione che noi siamo abbia buon fine, la Speranza attiva il nostro comportamento affinché sia nelle nostre mani l’accadere del buon fine.
In questo senso diciamo che l’Attesa è passiva, essa vive il tempo come qualcosa che viene verso di noi,
la Speranza invece è attiva perché ci spinge verso il tempo, come quella dimensione che ci è assegnata per la nostra realizzazione.
Il dolore, la sofferenza, l’infelicità però sono sempre accompagnati da un margine di passività.
E siamo attivi quando con la speranza andiamo verso il tempo e non quando con l’attesa aspettiamo che il tempo venga verso di noi.
Quando l’Attesa è disabitata dalla Speranza subentra la Noia, dove il futuro perde slancio e il presente si dilata in uno spessore opaco dove il tempo oggettivo, quello dell’orologio, cadenza il suo ritmo sul tempo vissuto che si è arenato, infossato, arrestato.
Nella Noia ogni attesa è risucchiata, ogni speranza è estinta, non ci sono più né progetti né storia, ma tutto affoga nel gorgo di un presente, dove ogni orizzonte di senso si inaridisce e si spegne.
Se un giorno è come tutti, tutti i giorni sono come uno solo, nell’uniformità perfetta di una vita che assapora quel vuoto d’esperienza che accade quando si sono vanificate tutte le Attese, tutte le Speranze, tutte le Illusioni.
È allora che l’impossibile, come un muro, sbarra tutte le vie del possibile che alimentano il futuro. E lo spazio lasciato vuoto dal futuro, disertato sia dall’Attesa sia dalla Speranza, viene occupato dal dilagare del Passato che divora tutte le attese e tutte le speranze, sottraendo al tempo la sua dimensione a venire.
È a questo punto che dalla noia si passa alla depressione, che fa retrocedere tutte le parole che invitano alla speranza, ".......
Che strani incontri che ho fatto...partita con GIOVE_SGUARDO..mi sono trovata a fare i conti con tanti altri Dei...e poi non ho ancora girato l'angolo..... medito,capto meglio il chiacchiericcio degli dei incontrati e ritorno
continua.........e mi aiutate...
voi chi-quali Dei incontate sul cammino della SPERANZA????
naja-apetta spettinata al vento della Speranza