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IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - ASTROLOGIA E DINTORNI
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DOMANDE e RISPOSTE |
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UN LEONE PER FRANCESCO
discussione inserita da l. |
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Buongiorno Francesco, leggo le tue risposte e le trovo interessanti, amche i numeri come i pianeti sono simboli. Vorrei che mi dessi una mano a capire un leone (21.8.1960) con cinque pianeti nel segno (quattro sono in terza casa, la luna in seconda) e un Plutone vergineo molto potente, anche lui in terza casa, che fa aspetto con il sole, con venere, con marte. Non riesco a capire fino in fondo questa persona, benchè molto mi sia chiaro di lui, sicuramente ci sono problemi di narcisismo, di cui sembra essere consapevole, sicuramente c'è una grande capacità di entrare negli altri e, a seconda dei casi, di curarli o di manipolarli, ma c'è qualcosa di lui che mi sfugge e di cui ho bisogno, anche per poter comprendere il senso del mio incontro con lui.
Grazie, l.
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RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 23 - Inserisci una risposta a questa discussione |
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A CURA DI |
inserita il 06/10/2011 19:10:14
- Cara Fiordilillà, no, non sono più brava di te, c'ho messo quarant'anni per arrivare a non farmi fagocitare dagli altri e diversi transiti di plutone (che viste le esperienze che racconti devi avere avuto anche tu) e non è detto che sia arrivata ad un punto fermo. Ti ho voluto rispondere perchè ho rivisto in te un vecchio atteggiamento mio di fondo che mi ha condizionato a lungo, ricattabilità compresa. "Ricattabile" per me non è sintomo di debolezza, ma di forza che deve venir fuori, non è un caso che episodi come quelli che racconti avvengano con Plutone di transito: persone che ci attaccano, senza apparente motivo, ci invadono per lasciarci sviliti e sfiniti. Credo che qusti scontri servano a questo: dalla sofferenza che ci procurano impariamo a riconoscere che non siamo sulla strada giusta, a reagire e a riconoscere la nostra forza, il nostro potere, che spesso è stato mascherato da noi stessi per poter essere accettati dagli altri, di solito dai nostri genitori in prima battuta. Non voglio dire che è così per te, non potrei, lo è stato per me.
Però se ti senti ricattata da tuo marito, non puoi continuare a "chiedergli la separazione" perchè lui non ha alcuna intenzione di separarsi da te, ma devi tu separarti da lui, e non parlo di separazione legale, che viene dopo, ma emotiva: anche il consiglio di Francesco mi sembra sia in questa direzione. Si tratta di capire cosa sia giusto per te, per il tuo bene, che è poi il bene di tutti, soprattutto del tuo bambino, e restare ferma su quella posizione. Se a questo punto tuo marito continuerà a ricattarti, troverà un muro e la smetterà. Magari poi anche lui capirà quello che deve (per sé e per vostro figlio).
Quanto al discorso psichiatri...il mio ha pensato bene di concedersi due chiacchiere in giro con argomento i fatti miei, per un paio di giorni dopo averlo saputo mi sono sentita derubata e tradita oltre ad essere furiosa, poi ho pensato che anche questo, se è capitato - in qualche modo - mi servirà. Resta il fatto che gli psichiatri (...che se hanno studiato psichiatria un motivo ci sarà)non sempre sono all'altezza del loro compito e in fondo su di loro c'è molto minor controllo che su altri specialisti. Se non l'hai letto, un libro molto bello è "Donne che corrono con il lupi" di Pinkola Estes, psicanalista junhiana: l'ho snobbato per molti anni, credendolo un libro commerciale, è tutt'altro. Ciao
l.(elle)
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l. |
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inserita il 06/10/2011 19:20:24
- Si...ho capito cosa vuoi dire, il fatto è che io sono anni che mi sono separata emotivamente da mio marito, altrimenti la separazione non la vorrei, significherebbe che sto bene con lui! Ti ringrazio ancora e leggerò questo libro che deve essere molto bello ed interessante
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fiordilillà |
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inserita il 06/10/2011 19:31:16
- Sana discussione,ma il problema é convivere giornalmente con una persona che non é in sintonia con te. Non so quanti anni é che sei sposata,e dovresti aver capito che lui non é per te. Quindi il discorso é chiuso,vuoi testarlo per scrupolo di coscienza stai un po sulle tue mi capisci no?! Fatti vedere distaccata e poi ne riparliamo. Il problema deve essere lui non tuo figlio che si integra con te ma ha bisogno di suo padre perché non può capire le problematiche di voi due. Insomma devi aspettare,ma non ti devi fare più domande su di lui ma percepire che é così ora poi provvederai. Intanto fai la tua vita con scrupolo ok?
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francesco |
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