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Astrologia
   
  A TUTTI COLORO CHE MI HANNO RISPOSTO O VORRANNO RISPONDERMI...
discussione inserita da margherita
 
Ciao a tutti,

ho letto le vostre risposte ed opinioni, così come i vostri consigli e suggerimenti. Vorrei ancora una volta ringraziarvi, con un grazie in particolare a chi ha voluto raccontare un pezzetto della propria storia personale e dolorosa.

Posso rispondervi che sto cercando di non pensare più sempre in termini pessimistici o negativi, ma che ovviamente non è facile perché le ricadute sono dietro l'angolo. E' pur vero che domenica è stato il mio compleanno, ma anziché starci male sono riuscita a trascorrerlo tranquillamente. Non dico serenamente nel vero senso della parola, ma non ci sono stata male come negli anni scorsi. Dico questo perché è uno di quei giorni in cui il coltello viene girato parecchio nella piaga... Devo altrettanto ammettere che, forse, non potendo vivere gran che se non niente del tutto, le cose hanno perso il loro sapore, e così anche il giorno del compleanno (per fare un esempio recente), una giornata in teoria di festa, che però per me ha perso il suo sapore tanto da essere un pensiero sfuggente. Tuttavia, questa volta mi piacerebbe pensare che potrebbe essere invece un nuovo inizio. Certo che la mia vita dovrebbe collaborare con me, dandomi qualcosa, qualche segnale concreto per crederci anche solo un po'.

E' vero, devo volermi più bene, soprattutto nel senso che dovrei smettere di recriminare e rimuginare su certi fatti, ma non lo faccio apposta, perché per anni avrei evitato volentieri di farlo, l'ho desiderato veramente, se non fosse che certe situazioni mi ci hanno riportato e mi ci riportano. Basta così poco, basta anche solo camminare per la strada...

Il mio pessimismo di cui vi parlavo all'inizio è legato al fatto di sentirmi diversa dagli altri (una sorta di perenne senso di inferiorità) perché la mia vita è stata diversa (in senso negativo) da quella degli altri. Da qui la convinzione che, se fin'ora è stato così, sarà sempre così. Per me è un'equazione logicissima.

Parlando dell'esempio fatto circa le vacanze, io sono andata in vacanza da sola più di una volta, fino a quando ho potuto e mi sono sentita di farlo. Ho vissuto anni se non proprio di depressione, sicuramente di stati depressivi. Ho lottato quotidianamente per aver un equilibrio e ne sono uscita da sola, periodo dopo periodo. Ma in quei periodi non avevo poi tanta forza per affrontare le situazioni e così, alcune, ho preferito evitarle anziché ripeterle.

L'università, sì, l'ho fatta e mi sono pagata fino all'ultima tassa e fino all'ultimo foglio, ma credetemi, non è bello ritrovarsi soli e senza festeggiamenti anche quella sera, specie considerando tutti i sacrifici fatti. E non ho ancora raccolto i frutti perché il mio è uno sbocco difficile. Così come lo è per tanti altri nella mia stessa situazione lavorativa; questo è oggettivo, non è questione di difficoltà personali.

Io ho tanto bisogno di credere che c'è un futuro anche per me ma, per quanto stia lavorando dentro di me per cambiare direzione, la cosa è molto ardua. Credere che per me c'è un futuro è come raccontarmi una bella favola, capite?

Sono contenta di aver trovato delle persone che sono state disponibili ad ascoltarmi e a scambiare delle opinioni con me, grazie di nuovo.

Margherita

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 RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 7 - Inserisci una risposta a questa discussione
 
A CURA DI
inserita il 31/07/2007 22:35:25

- Ciao Margherita, non ho partecipato alla scorsa discussione da te aperta ma ho letto tutto, colpita dai toccanti e sentiti interventi che hanno riportato alla mente alcune mie esperienze.
Credo che sì, il primo passo sia quello di volersi più bene, giorno dopo giorno e te lo dice una che non spicca quanto a fiducia in se stessa e autostima!!!
Mi ha colpito particolarmente quando scrivi di sentirti diversa dagli altri (un senso d'inferiorità)...secondo me è quella diversità che devi cercare di trasformare in forza.
Sì, tu hai parlato dei molti lati negativi...io giro la cosa in altro modo:
quanti riuscirebbero a terminare gli studi senza alcun sostentamento esterno?
(io ho lasciato esattamente a metà l'università)
quanti avrebbero il coraggio di fare, di fare da soli piuttosto che non fare? Non molti, sai?
E credo che l'elenco potrebbe essere lungo.
Non è facile...e questo e anche qui sul forum lo sanno in molti, però il futuro è per tutti...partendo però da noi stessi!

Un abbraccio!!


sonia
 
inserita il 01/08/2007 10:47:29

- ciao Margherita, ho colto nel tuo ultimo scritto una grandissima "volontà" di farcela. E' a piccoli passi che si affrontano le cose e sento che tu stai muovendo i primi passi come quando eri piccola e dovevi imparare a camminare con le tue gambe. Ma non ti rendi conto di tutte le cose che sei riuscita a fare nonostante gli "eventi negativi"?, nonostante tutte le contrarietà? è che tu non riesci a vedere la parte positiva delle cose!!!!!!!!, basta che rovesci la medaglia e puoi vedere che se non avessi capacità, non avresti fatto le cose che hai fatto.
Non sei una perdente, devi solo scrollarti da dosso questa necessità di avere conferme dall'esterno e imparare a darti da sola le conferme di quello che vali. L'autostima e il volersi bene bisogna cercarle dentro di sè, se non ci sono queste cose perchè non abbiamo imparato a costruirle,è sicuramente difficile iniziare in momenti in cui sembra che le "cose" non ci aiutino.
Ma a volte basta poco per iniziare e... prendi il giorno del tuo compleanno come l'inizio di un nuovo percorso che devi fare: quello della ricerca della tua autostima. Non abbatterti mai!!!!!!!!!!
un abbraccio lilli

lilli
 
inserita il 01/08/2007 13:48:34

- Cara Margherita,

devo dire la verità che i tuoi interventi creano in me dei sentimenti molto intensi, mi sono chiesta il perchè e credo che si tratti del senso di fragilità, impotenza, rassegnazione, scoraggiamento che traspare nei tuoi post.

Credo che questi sentimenti mi appartengano profondamente ma io ho passato la vita a ricacciarli giù, sempre più in fondo ogni volta che affioravano.

Evidentemente la tua infanzia deve essere stata difficile per motivi ben più importanti delle vacanze non fatte, forse ci sono delle dinamiche profonde che ancora non hai del tutto riconosciuto dentro di te e che ti stai portando dietro e avvelenano il tuo stato d'animo.

Dicevo che in te vedo una parte di me a cui non ho mai permesso di dare spazio perchè da bambina ho capito presto che NON potevo contare sui miei genitori, loro facevano quello che potevano ma proprio non capivano la mia sofferenza e non erano in grado di aiutarmi. Ho imparato presto che dovevo cavarmela da sola, dovevo contare su di me e così ho bandito debolezze e cedimenti e ho iniziato un percorso di consapevolezza che mi ha permesso di comprenderli e perdonarli e liberare me stessa.

Sono sempre stata molto dura con me, non mi sono mai perdonata errori o debolezze perchè era chiaro che NESSUNO avrebbe veramente potuto aiutarmi se non lo facevo IO.
Ora devo iniziare il percorso contrario, devo imparare ad accettare ANCHE la mia fragilità, devo credere di POTERMI APPOGGIARE AGLI ALTRI se e quando è necessario, questo è il mio percorso.

Il tuo percorso deve partire dal credere in te, dal riconoscere che sei TU la fonte del cambiamento, quando dici che "la vita dovrebbe collaborare con me, dandomi qualche segnale.." continui ad aspettare che le cose cambino da fuori ma in realtà possono cambiare solo dentro di te e POI fuori.

Un ultima cosa ... ribadisci che la tua vita è stata diversa (in senso negativo) da quella degli altri ...

Margherita, fermati un attimo a riflettere... credi che questo sia assolutamente vero, perchè finchè tu ti dirai queste cose non c'è modo di uscirne... non dubito che, come ho detto prima, tu abbia sofferto nel'infanzia ma CREDIMI questo è accaduto a tanti di noi.

Scusa la domanda stupida, perchè per il tuo compleanno non hai invitato qualche collega a bere qualcosa o a mangiare una pizza ?

Ti abbraccio

Lara


Aral
 
inserita il 01/08/2007 16:12:23

- cara Margherita,
ti assicuro che si possono cambiare gli schemi mentali, basta cominciare a vederli e a stopparli non appena partono, sostituendoli con idee e pensieri più positivi.
Io credo che la sofferenza passata nell'infanzia sia un tema rafforzativo: infatti, si è sopravvissuti laddove altri non ce l'avrebbero fatta, come se il nostro Se' testasse la nostra forza e la nostra resistenza; anzi, spesso è proprio dalla capacità di resistere che si svilupperà una vera forza.

In ogni caso, a livello psicologico, c'è un momeno in cui bisogna chiudere i conti con il passato, altrimenti questo non solo non ci serve ma finisce per mettere un'ipoteca anche sul futuro che, invece, è completamente da costruire e ci appartiene totalmente.

A volte gli sbocchi sono lenti perchè dentro devono maturare le cose; io credo che Saturno spesso sembra farci rallentare, in realtà ci prepara, ci rende competenti e ci libera nel momento in cui siamo più sicuri e fiduciosi.
La vita non è così complicata, a volte sembra pesante come un macigno, ma alla fine, i suoi frutti li regala a tutti, anche se, a mio avviso, bisogna avvicinarsi a lei, non respingerla.

Non perdere mai la fiducia, e non riporla nel futuro o negli altri, ma in te stessa.
Un abbraccio Lidia

Lidia
 
inserita il 02/08/2007 09:07:45

- Cara Margherita ti faccio, anche se in ritardo,
tanti tanti tanti tanti tanti tanti auguri!!!

con una piccola nota...

talvolta siamo così giù, così invischiati e tormentati dai nostri problemi che ci sembra proprio di essere soli, di non aver nessuno accanto.

Non è facile trovare persone con le quali si sta veramente bene e delle quali fidarsi ed aprirsi con la certezza di essere compresi. Qua su questo Forum hai trovato comprensione, solidarietà ed affetto.

Vedrai che, se cerchi e ti apri, troverai anche nella vita tua di ogni giorno persone altrettanto ben disposte ad ascoltarti e a volerti bene.

Buttati...con cautela!

Un abbraccio,

Costanza



Costanza
 
inserita il 02/08/2007 09:10:30

- ...ha poca importanza, ma evidentemente ho cliccato sul sole sbagliato,

ti mando questo

Costanza
 
inserita il 07/08/2007 20:48:59

- Ciao e grazie a tutte per le risposte piene di comprensione e di incoraggiamento che mi avete dato. Purtoppo, là fuori non ci sono persone altrettanto comprensive e pronte a sostenere, perché tutte sono concentrate sulla propria vita e non stanno a informarsi circa quella degli altri.

A chi di voi mi ha chiesto perché non ho invitato nessuno a bere o a mangiare qualcosa nel giorno del mio compleanno, posso purtroppo rispondere che non ho nessuno (davvero) da invitare. Le mie amicizie si sono perse per strada nel corso del tempo, anche recente, sempre per il motivo che ho esposto sopra. Le mie colleghe, aiuto: lasciamole perdere. Sono due in croce, zero rapporti con la prima in quasi tre anni di lavoro quotidiano (con le persone maleducate, arroganti e lunatiche io non riesco a legare) e l'altra segue l'onda solo per motivi di opportunismo. Che dire: l'unica cara amica che ho (e che per fortuna mi vuole davvero bene), non ci crederete ma ... quel giorno stava per partorire ::saint:: anche se il bimbo è nato il giorno dopo.

Comunque, ha ragione chi mi sprona a vedere il lato positivo delle cose che ho fatto, è solo che mi sembrano nulla in confronto al quadro generale della situazione, che sbilancia e le fa sfumare. Io cerco di stoppare i pensieri negativi, Lidia, ma in giornate come queste è inevitabile non riuscirci, purtroppo. Mi sembra, anzi di raccontarmi delle favole, delle utopie.

Dico in giornate come queste perché per me sono un po' delicate, dato che ho iniziato le ferie e, quando le inizio, vado puntualmente in crisi perché mi ritrovo in una condizione che non vorrei e che mi riporta a recriminare di nuovo su tutto.

Non è tanto la mia infanzia che mi trascino dietro, non è stata traumatica per fortuna, non è stato quello il periodo di maggior sofferenza. Questo è iniziato a 20 anni circa: quando la mia vita doveva sbocciare si è invece bloccata e a tutt'oggi non si è evoluta. Ho dovuto anche rinunciare all'amore, quando l'ho incontrato, e poi più nulla se non incontri assolutamente inutili e frustranti. Purtroppo mi sono caricata di rabbia nei confronti della mia vita, rabbia che non riesco a superare e che si alterna a momenti di (molto) relativa serenità, o nei quali sto meno peggio del solito, insomma. E' anche questa rabbia che mi impedisce di essere fiduciosa verso il futuro, che non concepisco di poter avere.

Recrimino e soffro per tante cose, mi sento defraudata di tante cose; di solito la vita ciò che toglie da una parte dà dall'altra, è così anche in natura. Ma con me non funziona in questo modo.

Pensare positivo mi sembra un 'impresa, anche se ho deciso di farlo perché lo devo a me stessa, devo darmi una possibilità, devo aiutare me stessa in modo che possa aiutare anche la mia vita, per quanto tutto ciò mi pare equivalga a raccontarsi una favola.

E' vero, se sono in ferie posso approfittare di questo periodo per volermi bene un po' e rilassarmi comunque il più possibile, recuperando per quanto possa serenità e positività. Certo che vivere in mezzo agli altri e nel mondo non mi aiuti, perché basta così poco perché le ferite si riaprano e ritorni tutto quanto.

So solo che ho tanto,tanto bisogno di vivere e che la mia vita non solo si sblocchi ma si evolva.

Astrologicamente parlando, sono Leone asc. Leon: da quanto so Saturno ha fatto il suo bel lavoro per me e spero che l'uscita dal segno mi possa portare sollievo. Vedremo.

Vi ringrazio ancora di cuore per la vostra attenzione e il vostro sostegno; so che posso ricambiare cercando di volermi più bene e di sorridere di più al futuro.

Grazie
Margherita

Margherita
 
 
 
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