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IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - ASTROLOGIA E DINTORNI
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PER LIDIA, CHI MI HA RISPOSTO ... E CHI SI VUOLE AGGIUNGERE
discussione inserita da Margherita |
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Ciao a tutte voi,
prima di tutto, grazie per le vostre risposte e per l'interesse che avete mostrato.
Lidia, è esattamente quanto mi è stato spiegato, facendone il riassunto. Quello che io non riesco a credere è come il pensiero abbia un'energia così forte. E poi ci sono tanti lati "oscuri" che non mi quadrano. Ci sono persone solari che sono sfortunate comunque e ci sono persone semplicemente fortunate e basta. Dicevo che la persona che mi ha spiegato questa teoria rifiuta il concetto di fortuna/sfortuna. Ma come si fa di fronte a persone sfacciatamente fortunate (mi riferisco a casi concreti), che hanno tutto facile, tutto subito, tutto in tutti i campi di vita? Io purtroppo non appartengo a questa categori. Tantomeno, sono d'accordo con questa persona che dice che ognuno ha quel che si merita. Anzi, sono piuttosto arrabbiata per questa affermazione.
Altro punto dolente, come potrei io non essere pessimista e diventare fiduciosa verso il futuro? Voi riuscireste a pensare di avere un futuro al mio posto? Ora vi racconto.
Se sono pessimista è perché la mia vita mi ha indotto a esserlo. Non ho mai avuto quello che normalmente hanno gli altri, a partire dall'infazia e in modo direttamente proporzionale all'età. Per fare un esempio, non so che cosa sia una vacanza, i miei non mi ci hanno portata mai e, crescendo, le cose non sono andate meglio. Ogni santa volta che ci sono milioni di italiani che partono per le vacanze, io mi sento l'unica perennemente esclusa. Non ho potuto andare subito all'università se non dopo anni di strenua lotta con i miei genitori che me l'avevano proibito per motivi economici ma anche per la loro mentalità sbagliata. Ho lavorato e studiato senza avere mai una soddisfazione e una distrazione, perfino il giorno della laurea non è stato un giorno di festa per me ma di rinnovato dolore. Mai un compleanno da festeggiare, non so che cosa sia il Capodanno o altre ricorrenze del genere. Ovviamente, quando è stato il momento dell'amore me lo sono dovuto scordare subito perché lui aveva di meglio da fare nella vita e ho dovuto rinunciare. Da allora (10 anni) non ho più incontrato nessuno che mi facesse battere il cuore, se non sempre e solo ragazzi che non erano il mio tipo, neanche quando cercavo di farmeli piacere. Tante traversie sul lavoro, non si risolve mai nulla, non ho pace né molta serenità, anche se sto meglio di prima.
Vi assicuro che questa è la pura verità, non ho esagerato nulla, semmai ho omesso tante cose. Come faccio a essere ottimista? Io non ho mai avuto niente, neppure le cose più banali, così mi sono abituata a sentirmi diversa dagli altri e a convincermi che non avrei avuto mai niente. Ma, caspita, non è paranoia la mia: è la pura realtà. Il mio pessimismo nasce fondalmentalmente dalla realtà dei fatti.
Voi come fareste al mio posto a essere ottimisti? Mi sento imprigionata in una vita che non si evolve e non è vero che me lo merito. Non è vero che non esiste la sfortuna.
Come fareste al mio posto a vedere il bicchiere mezzo pieno? Un conto è un periodo sfortuntato, un altro è una vita intera che non va, come fosse un meccanismo difettoso dalla nascita.
Che potete dirmi? Che fareste al mio posto per aprirvi all'ottimismo e alla positività?
Grazie di cuore,
Margherita
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RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 12 - Inserisci una risposta a questa discussione |
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A CURA DI |
inserita il 25/07/2007 10:08:37
- Carissima Margherita, ho letto la storia della tua vita e devo dire che mi dispiace che questo spazio non possa sviscerare di più quello che sarebbe giusto sviscerare.Nel mio scritto precedente avevo già condiviso il pensiero che c'è gente davvero fortunata...bla, bla...non voglio ridire le stesse cose.
Devo riconoscere che non hai avuto una vita facile, però mi sento di dirti qualcosa anche della mia vita, non per piangere assieme, ma per farti partecipe di come di sfronte a quella che tu chiami "sfortuna" si possano vedere le cose in modo diverso.
Io sono nata poco dopo la guerra ( se sei molto giovane forse non conosci i tempi per mettere a fuoco l'importanza della vita di quei tempi) da una madre giovanissima e da un padre che non ho mai conosciuto. Sono stata allevata dai nonni ed ero convinta che essi fossero i miei genitori, e loro me lo hanno fatto credere fino all'età di 7 anni, cioè fino a quando mia, conosciuto un uomo di cui si è innamorata e che a me invece non piaceva, si è sposata.
Premetto che i miei nonni avevano una buona posizione economica, una bella villetta, e mi hanno allevato come l'ultima figlia di altri 8, di cui mia madre era la prima, quindi avevo anche dei "fratelli poco più grandi".
Il mio patrigno aveva un lavoro onesto ma pochissimo retribuito, siamo andati a vivere in una casa bruttissima, ma a buon prezzo come affitto, non si arrivava nemmeno alla fine dei primi 15 giorni per le spese familiari.
I miei nonni mi hanno spiegato la verità "mandandomi" a vivere con loro, ma da allora in me si è chiuso il mondo, tutti i sogni della mia infanzia sono stati spezzati, vivevo con umiliazione la mia povertà nei confronti delle mie compagne di scuola ( non avevo mai i libri prima di dicembre, perchè non potevano comprarmeli, non avevo mai il minimo necessario, se non indispensabile, non avevo nemmeno le merendine come le altre...) e con il mondo ( ferie, vacanze, gite scolastiche? per me erano tabù ), già a 10 anni d'estate lavoravo per contribuire alle spese familiari.
Mi sono chiusa in me stessa, non esprimevo nessun desiderio se non dentro il mio cuore, a 12 anni volevo farmi suora ( sono dei Pesci ...). Avrei voluto studiare nel campo della moda, ma finite le scuole commerciali, perchè qualcuno riconosceva che ero "brava e intelligente", la prima cosa che ho fatto è stata quella di andare a lavorare ( i tempi lo permettevano).
Cara Margherita la storia è ancora lunga...una vita, ma sai come ho voluto vederla subito dopo l'adolescenza?
Lasciamo perdere l'aborto ( i tempi non erano adatti), ma comunque avrei potuto non nascere e non riuscire a vedere tante cose belle, a non avere una vita che non è stata meravigliosa, ma proprio per questo è meravigliosa perchè "ho vissuto"....
Ho pensato che se mia madre, o i miei nonni, mi avessero abbandonata, sarei cresciuta in un orfanotrofio...te lo immagini come sarei cresciuta? e, anche se i miei nonni mi hanno abbandonata a 7 anni, ho comunque vissuto i primi anni della mia vita meglio di molti altri bambini.
Ho dovuto sempre lottare per ottenere qualcosa che forse la vita a molti altri "regala", da un titolo di studio ( ho preso il diploma da infemiera pediatrica a 36 anni, lavorando, sposata e con 1 figlio), e così molte altre cose della vita, ma io mi sento molto più ricca di altre persone che non sanno vedere la loro "fortuna" e si lamentano sempre.
Potrei continuare..., ma quello che vorrei dirti che questo modo di vedere le cose non è stato da un giorno all'altro, ma ho dovuto anche qui "combattere" contro i pensieri negativi, giorno per giorno, come se facessi l'università nella facoltà "del pensiero positivo".
Ogni qualvolta mi assalivano, non credere che non succeda ancora adesso, qualche pensiero negativo, il compito era di sforzarmi di vedere il lato positivo. Non è facile, credi che non lo sappia? Mi sono fatta aiutare, ho letto libri che mi infastidivano per i loro contenuti " filosofici-spirituali-di amore"...ecc. che io non riuscivo a condividere, ma mi sono sforzata.
I luoghi comuni di "guarda chi sta peggio" mi fanno indispettire, ma ho lavorato 36 anni a curare i bambini malati di cancro....forse adesso riesci a capire cosa ti voglio dire...
Ti abbraccio forte e spero di non averti annoiata o infastidita, e spero tanto che tu riesca prima o poi a vedere il bicchiere mezzo pieno
ciao lilli
P.S.Era da tanto che non parlavo di queste cose, ti ringrazio di avermene dato l'opportunità.
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lilli |
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inserita il 25/07/2007 10:20:41
- Mi rendo conto di essere proprio l'ultima persona a dover parlare in questo momento - xché ho la mente un po'in calo.
Però leggendo il tuo post, la prima cosa che mi è venuta in mente è:
hai mai provato con discipline diverse, come la meditazione, lo yoga, qualcosa che risvegli qualcosa di nuovo e diverso in te che sicuramente possiedi e che potrebbe darti il "la".
Puoi provare.
In bocca al lupo,
chiara
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chiara |
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inserita il 25/07/2007 10:59:30
- Scusa se te lo chiedo, Margherita, ma siccome mi sembra che tu desideri iniziare a guardare il mondo con altri occhi, vorrei farti un po' di domande:
- che cosa ti sembra di aver avuto di bello dalla vita?
- a cosa sono legati i tuoi attimi di felicità?
- che cosa desideri?
- che cosa hai VOGLIA di raggiungere?
- cosa muove il tuo cuore?
- che carattere hai?
- quali sono le tue doti?
Non devi rispondere a me, naturalmente, ma credo che siano domande che dovresti iniziare a farti seriamente perché, nel concreto, anche con questo si inizia a cambiare il proprio destino, distogliendo per un attimo lo sguardo dal "fuori" (al cui confronto ti senti "perdente", a torto o ragione poco importa!!!) e iniziando a guardarti "dentro" senza paura di trovare cose mostruose.
... è un cammino che ho fatto, per cui parlo di qualcosa che conosco abbastanza bene! Certo non posso dirti "Fidati ciecamente!" però mi sento di invitarti a muovere un passo, uno solo e di guardare davvero Margherita per come è e non per come DOVREBBE ESSERE, senza pensieri, senza pregiudizi, senza "gli altri" che fanno da contorno (e da paragone!!!)
Ti abbraccio forte.
Stefania
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Ste |
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inserita il 25/07/2007 11:04:18
- ... dimenticavo!!!
L'affermazione che uno la sfortuna se la merita è davvero ABOMINEVOLE!
... però la capacità di apprezzare il poco che si ha, e l'incapacità di vedere il tanto che si ha, esiste!
Ho conosciuto persone povere che si sentivano ricche ed erano serene e persone benestanti che si sentivano povere e non erano capaci di godere di quello che avevano ... questo sì che è responsabilità personale!
Un abbraccio!
Stefania
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Ste |
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inserita il 25/07/2007 13:17:30
- Margherita cara,
mi unisco al coro anch'io. E anch'io sto passando un momento non buono, anzi è più di un momento.
Ed anch'io ho avuto diverse traversie nella mia vita: le cose non sempre sono andate proprio come avrei voluto.
Perciò ti capisco.
Penso inoltre che i ricordi tristi legati all'infanzia siano quelli più duri da rimuovere.
Come le altre amiche hanno già detto, se ci si guarda attorno cè sempre di peggio...e questo è quel che mi ripeto quando tendo a deprimermi ed a diventare lagnosa.
(parlo per me, eh...questa è una mia tendenza, particolarmente quando sono stanca..)
Quel che ti posso dire, quindi, per aiutarti, è davvero:
"guardati attorno" e vedrai che c'è tanta gente che l'ha avuta dura (non parlo di me).
Anche se, indubbiamente, c'è pure chi l'ha avuta facile...
La vita è così!
Ora cerca di pensare al presente ed al futuro.
Comincia da qua, da queste nuove conoscenze che possono divenire amicizie, da questi confronti che possono aiutare tutti noi.
Intanto
un grande bacione
Costanza
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Costanza |
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inserita il 25/07/2007 13:24:52
- Cara Margherita,
devo dire che il tuo post mi ha molto colpito.
Dici "non ho mai avuto quello che normalmente hanno gli atri ..." hai provato a leggere anche solo di sfuggita gli interventi nel blog, credo che in quanto a infanzie difficili e situazioni complicate(Lilli ne è un triste esempio, purtroppo) ce ne siano diverse a cominciare da quella della nostra cara Lidia.
Dici che hai faticato per fare l'università... a casa mia l'università la poteva fare solo uno di noi due fratelli per problemi economici e guarda un pò tu questa "fortuna" è capitata a lui ( ma non ho rancori perchè so che se VERAMENTE avessi voluto farla avrei fatto di tutto per riuscirci).
Comunque la laurea l'hai presa e mi sembra che sia passato qualche anno... cosa hai fatto TU per renderti la vita all'altezza delle tue aspettative ?
Parli di "fortuna" e "sfortuna" ma quali sono i criteri per definire l'una e l'altra.
La fortuna sono i soldi, le vacanze di lusso, la villa, le macchine sportive ?
Se è questo che vuoi dalla vita credo che ti devi dare da fare per realizzare i tuoi obiettivi.
Ho l'impressione che hai un pò distorto il senso del "PENSIERO CREATIVO" , il punto fondamentale è che NON SI TRATTA DI PENSIERO MAGICO, niente si realizza solo perchè lo vogliamo se non ci impegniamo in prima persona per ottenerlo.
E' vero che dire OGNUNO HA LA VITA CHE SI MERITA è un pò duro ma credo che ci sia un nucleo di verità in questa frase perchè ci spinge ad assumerci COMPLETAMENTE la responsabilità della nostra vita e a smetterla di incolpare i genitori, la società, il mondo, la sfortuna.
Forse il fatto che sei capitata in questo sito non è casuale, forse dentro di te cominciano ad affiorare nuove domande, le domande che ognuno di noi come essere umano si deve fare se vuole diventare il vero padrone della sua vita.
Non prendertela
ciao
Lara
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Aral |
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inserita il 25/07/2007 15:37:38
- cara Margherita,
indubbiamente l'infanzia difficile è un peso che si sente dentro, tuttavia, nella mia lunga esperienza ho visto che la capacità di essere ottimisti o pessimisti è del tutto indifferente dalle condizioni vissute nell'infanzia e tantomeno delle possibilità che la famiglia ha offerto, altrimenti i ricchi non soffrirebbero mai e invece, spesso, anche tra chi ha avuto molto imperversa la depressione e spesso anche il suicidio.
Il che significa che l'ottimismo o il credere nella vita è una questione squisitamente personale.
Ho avuto modo di assistere persone con problemi infiniti a cui si è aggiunta anche una malattia del tutto invalidante che, tuttavia, riuscivano a sostenere gli altri e a invitarli a credere nella bellezza della vita.
Il punto dunque è partire da te; il fatto che sei arrivata anche con sofferenza a ciò che desideravi, è una promessa, è la certezza che hai risorse e che se fai leva su questi e cominci a crederci veramente, saranno liete di offrirti i loro doni.
Il punto è questo: CREDERCI, altrimenti non ci sarà questa possibilità ma sarà perchè tu te la negherai e non gli altri.
Credici. Un abbraccio Lidia
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Lidia |
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inserita il 25/07/2007 16:47:49
- cara Margherita,
riprendo il discorso perchè prima ho dovuto interromperlo.
Quello che intendo dire è che tu che hai superato tutti questi problemi mostri una forza che non può poi cadere dentro a trappole vittimistiche!
Se tu oggi continui a pensare in negativo, vuol dire che ancora non ti perdoni e non perdoni quello che è accaduto che è l'unica condizione per ripartire.
La nostra ottava casa e Plutone ci dicono che noi dobbiamo "congedarci" da ciò che è stato, altrimenti non riusciamo a prendere possesso delle nostre risorse perchè la forza del passato continuerà a sottrarci energie preziose che oggi potremmo utilizzare con la nostra precisa volontà.
Inoltre, continuare a vivere pessimisticamente è un modo per continuare a pensare che chi ci ha fatto male aveva ragione di farlo e noi continuiamo a fare la stessa cosa; infatti, oggi che siamo noi a gestire la nostra vita, ci trattiamo male e non ci valorizziamo al punto da smettere di portarci dietro rancori, risentimenti e rimpianti, senza fare nulla per conquistare ciò che pensiamo di non aver avuto.
Coraggio Margherita, è importante che tu oggi pensi a te stessa e ti conceda finalmente il diritto di "vivere come ti piacerebbe". Perchè non ti concedi tu una vacanza? Chi c'è oggi che te lo imepedisce? Sei solo tu che oggi puoi dire SI o NO. Appropriati della tua vita e vedrai che lei ti sorriderà.
Un abbraccio forte anche se vituale.
Lidia
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Lidia |
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inserita il 25/07/2007 23:15:53
- Buonasera a tutte voi,
voglio dirvi che vi ho lette tutte quante e che siete state davvero molto carine e sensibili con me.
Rifletterò sulle vostre parole e risponderò adeguatamente nei prossimi giorni. Ma non potevo non scrivere almeno due righe per dirvi, davvero, grazie.
Margherita
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margherita |
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inserita il 27/07/2007 11:40:36
- non potevo non commentare con un rispettoso e leale silenzio per la sofferenza, anche profonda, che ho letto nel post.
auguro tuttavia, poichè questa sofferenza sia stata solo un formidabile indicatore di cosa vuol dire stare male, che diventi anche una formidabile molla per farci stare bene e in pace con noi stessi.
forza margherita
arcangelo
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arcangelo |
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