- Cara Dany_82,
io faccio una netta distinzione fra amicizie e conoscenze.
Per me le amicizie sono quei rapporti che, dopo la conoscenza iniziale, hanno una evoluzione lenta nel tempo,

si passa da un primo impatto di attrazione, simpatia, condivisione di idee, opinioni, interessi, hobbyes a un relazionarsi in maniera più intima in cui si instaura un rapporto affettivo vero e proprio, paragonabile a quello che puoi avere per un parente caro, un affetto fraterno, profondo.., dettato da una fiducia, dal rispetto, dalla stima..., che questa amicizia ha costruito dentro di te.
L'amicizia nasce oggi ma si costruisce nel tempo, è solo dopo aver condiviso molte cose insieme, gioie e dolori, momenti belli e momenti brutti, passioni, illusioni, delusioni...che puoi capire chi ti è veramente amico

E' per questo che ne faccio una distinzione così netta, perchè molte di quelle che si confondono come amicizie, sono soltanto delle conoscenze che si perdono rapidamente nel tempo, per me vale la pena di coltivare solo quelle che resistono al mio "carattere", non a caso le mie amicizie sono tutte ultra ventennali, ma non per questo mi chiudo a riccio, anzi devo dire che tutte le mie amicizie sono diventati amici fra loro tramite la mia amicizia ( spero di essermi spiegata).

per la precisione ho Plutone congiunto Saturno in Leone in 11 settore, credo che ciò mi faccia sentire l'amicizia come una cosa molto importante e che deve avere condivisione profonda e duratura di interessi fra persone, come dire "pochi ma buoni".

Come ho già scritto in qualche altro post ho avuto molto dalle amicizie, ma gli amici mi dicono che anche io dò molto a loro, ma solo a quelli veri...

un caro saluto e Buona Pasqua

- cara Daniela,
tocchi un tasto molto dolente della nostra società.. o meglio, della società degli ultimi 10 anni.
Tuttavia, bisogna comprendere prima che cosa è l'amicizia.. perchè, a mio avviso, la vera amicizia pochissime persone la sperimentano davvero, tutte le altre hanno semplicemente delle conoscenze che vengono chiamate erroneamente o superficialmente "amicizie".

Astrologicamente non a caso le amicizie si pongono in casa 11a, una casa molto elevata, la penultima per intenderci il che vuol dire che emotivamente, affettivamente e cognitivamente bisogna aver raggiunto un certo grado di maturazione per poter sperimentare ed essere all'altezza di vivere ciò che quella casa ci chiede.

L'umanità nel suo complesso si attesta oggi tra due case - intendo simbolicamente e come cammino di sviluppo - la sesta.. (la maggioranza) e la settima (poche persone).
Il che vuol dire che la maggioranza delle persone non ha sviluppato ancora alcun senso sociale.. ma è ancora nella situazione di dover rispettare delle leggi - giuste o sbagliate che siano - in modo da poter convivere con gli altri senza far diventare il luogo dove vivono un far west.

Una piccola minoranza è invece approdato alla casa 7a.. casa invece in cui è fondamentale "riconsocere l'altro" e quindi vederlo come un interlocutore con uguali diritti e doveri. Tuttavia, la settima è ancora molto lontana dall'11 casa. che richiede non solo condivisione e rispetto dell'altro.. ma molto, molto di più.. e intendo sul piano personale.. c'est à dire che in 11a bisogna aver risolto le problematiche di egopatia, di possesso, di potere, bisogna aver riconosciuto la propria diversità e bisogna aver acquisito quel distacco emotivo che è il solo che ci permette di non confondere noi con gli altri... di ritirare le aspettative che sono nostre e che invece imputiamo agli altri.. che ci aiuta a rispettare l'individualità altrui proprio perchè cominciamo a rispettare la nostra.
L'11a è la casa dell'amicizia perchè li' non abbiamo più velleità.. non abbiamo più paura degli altri.. e non abbiamo più bisogno di difenderci o di dominare.. per paura di perdere.
Insomma è una casa molto distante da ciò che siamo noi oggi... almeno collettivamente.. come percorso evolutivo.

Le chat (a mio avviso i forum sono un'altra cosa.. perchè c'è già un interesse che produce uno scambio a distanza.. sarebbe difficile mettere insieme tutte le persone di Eridano in modo da poter sempre scambiare di persona), ma le chat.. sono invece luoghi in cui le persone si permettono di essere se' stesse proprio perchè possono rifugiarsi dietro ad uno schermo, dietro ad un nick name.. e, addirittura, un luogo dove ci si può creare un'altra identità.. senza mai rivelare la propria... o ciò che si conosce della propria.
In fondo è un essere "distanti" e un potersi inventare anche un modo di essere fantastico.. conosco persone che chattano da anni e che non hanno mai detto nulla di personale, in quanto tutto è preso a prestito.. pur avendo giurato amore a tante persone..!!!
E' chiaro che c'è paura.. ma a mio avviso c'è paura del confronto diretto e profondo.. del resto..la nostra società sta producendo sempre più cose che allontanano e non che avvicinano.
Gli stessi divertimenti, allontanano, non c'è nulla di veramente aggregante.. e questo è anche il frutto dell'epoca.. ma se vediamo invece questo come "era dell'acquario" allora possiamo pensare che questo potrebbe anche essere un primo passo: per stare con gli altri.. bisogna inevitabilmente imparare a stare con sè stessi.. e questo non lo sappiamo fare.. o meglio, pochi lo sanno veramente fare.

Un saluto Lidia

- Ciao, il discorso delle amicizie è molto articolato. Da ciò che vedo in giro mi sembra che siamo tutti "esseri sociali ma non socievoli", nel senso che abbiamo un bisogno di appartenza ad un gruppo (la società) ma non riusciamo bene a comunicare e ad instaurare un rapporto umano con gli altri (socialità).
Paura e timore di non piacere agli altri e, quindi, del giudizio degli altri? Distacco? Incapacità emotiva?
Ritengo che, fino a quando non staremo bene con noi stessi, non potremo stare bene neanche con gli altri, perchè proiettiamo i nostri blocchi emotivi e psicologici sugli altri...
Certamente ci sono persone più aperte ed estroverse di altre, e questa predisposizione naturale aiuta a relazionarci con gli altri ma non a conoscerli, perchè conoscere una persona richiede tempo, pazienza, affinità, complicità, ecc. che sembrano latitare in questa nostra società dai ritmi frenetici e compulsivi.
Anch'io distinguo tra semplici conoscenze (tantissime!) e vere amicizie (poche ma buone!!): ho coltivato questi rapporti per lunghi anni, sono contento di ricevere e dare tanto in termini di rispetto, fiducia, onestà, empatia...
Un abbraccio a tutti.
Giulio