Ciao a tutti,
prendendo come sempre spunto da esperienze del quotidiano personali, mi sono domandata come vivevate voi l'amicizia.
Per esempio: io intendo l'amicizia come un rapporto molto vivo, di persone che si dicono ciò che pensano, che si cercano, che sentono il bisogno di vedersi e condividere esperienze insieme.
Ora incontro spesso persone che non escono dal loro guscio, che si relazionano solo a partire da anni di amicizia consolidata o abitudini consolidate, in cui o ci sei o sei fuori. Questo mi rattrista molto.
Avverto una chiusura molto netta nel mondo degli affetti.
Mi è sempre venuto naturale cercare le persone, anche se ho già degli affetti consolidati, ma non amo chiudermi in una cerchia soltanto.
Forse è il mio chirone in VII casa che mi fa soffrire quando non condivido esperienze con altre persone.
Però mi domando: perchè fuori si ha tanta paura di fare amicizia e brulicano tanto le chat, i forum e così via? Allora non è proprio vero che ci si vuole chiudere in se stessi.
Vi va di darmi un vostro parere?