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I SOGNI
   
  UN FRAMMENTO DI SOGNO....
discussione inserita da meljssa
 
rieccomi con un altro frammento,unico ricordo del sogno di questa notte...stranamente ricordo pochissimo a livello "visivo" ma ho chiare impressioni emotive pur nella brevità del ricordo.
Sto camminando su un sentiero sterrato(abbastanza stretto di circa 2 mt),in leggera salita circondata da prati verdissimi ma senza fiori.I prati scendono dolcemente verso valle.Come fossi sulla cresta di una collina,in cammino verso la cima.So di non essere sola ma in compagnia di altre persone che NON vedo.Mi sento dispersiva come stessi "perdendo tempo" nel guardarmi intorno.Canto,tocco e sfioro l'erba,guardo il panorama e parlo sicuramente con una persona che ho a fianco ma che non vedo assolutamente.
Sono serenamente oziosa.
Ma sono consapevole di "essere indietro",di essere staccata dal gruppo,capisco che mi devo impegnare per riagguantare chi mi precede.Ma credo di essere fisicamente stanca oppure non voglio lasciare quel bel posto.(questo è un dubbio )
Mi concentro sui miei piedi,riprendo il cammino,guardando il terreno e non staccando mai gli occhi dai miei scarponcini e "conto"i passi per incoraggiarmi e farmi forza.
Sono sola e cammino.
Improvvisamente mi accorgo che nel terreno sterrato "emergono" tra sassolini e terra,tanti gatti morti come se il sentiero fosse stato fatto mescolando terra e cadaveri di gatti.
I gatti sono integri,con il pelo bianco e nero e sono "spiaccicati" come fossero stati schiacciati da uno schiacciasassi.Hanno tutti il muso rivolto verso l'alto,quindi verso me.Insomma mi guardano.
Resto allibita,senza fermarmi,mi guardo intorno per chiamare qualcuno a cui mostrare la macabra scoperta ma non c'è nessuno.
Continuo il cammino,girandomi con stupore a guardare questo sentiero ,non ne ho paura ma mi sento incredula,e prometto a me stessa di NON dirlo a nessuno,di mantenere il segreto perchè .....nessuno crederebbe mai a quello che ho visto.
Cosi mi sono svegliata...convinta di avere un segreto....qual'è???

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 RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 9 - Inserisci una risposta a questa discussione
 
A CURA DI
inserita il 17/03/2008 12:17:48

- Cara Melissa,
tu sei ormai troppo brava per non tentare una autointerpretazione sia globale che analizzando i singoli elementi....

se non hai un dizionario dei simboli usa i significati che ti vengono per associazione di idee, di emozioni, di fatti vissuti.....

Mi dai forti sensazioni, e descrivi in modo molto visivo e sentito....

ci terrei a dirti la mia dopo un tuo tentativo di spiegazione ed amplificazione...lascia per ultima cosa la scoperta del segreto, non tenere conto di quello, magari verrà alla fine ...

a presto,
Bruna

Bruna
 
inserita il 17/03/2008 13:58:07

- come ho detto,questo sogno mi ha lasciato tante sensazioni.
D'istinto potrei dire che mi indica un certo menefreghismo ma non do una valenza negativa al termine cioè lo interpreto NON come indifferenza ma come una certa sicurezza sul mio procedere.
So di essere indietro,staccata dal gruppo,lontana dagli altri (ma non ho la sensazione di essermi persa,quindi non c'è paura )ma sono anche consapevole del bello che ho intorno e che ammiro avidamente e sono conscia che con l'impegno messo nei miei piedi (dettaglio visivo che mi è rimasto molto impresso) posso raggiungerli.
Ma,sinceramente,questi gatti morti che emergono dalla terra non riesco razionalmente a motivarli.....a meno che siano un indizio negativo,nascosto,sepolto che sta emergendo ....come se fossero un segnale di allarme che mi mette in guardia....nella mia visione idilliaca e bucolica della realtà circostante (prato verde,erba,panorama) potrebbe esserci qualcosa di nascosto che io stessa sto svelando camminandoci sopra.
E trattandosi di cadaveri,temo non sia una bella scoperta.
E qui nasce un altro dubbio....non essendoci altre persone visibili nel sogno,sono io stessa l'artefice di tutto....io camminando smaschero i gatti e sono anche l'unica a notarli.L'unica a "sapere"...però-paradossalmente-potrebbe essere anche un invito a "tirar fuori" una parte di me che attualmente non mi appartiene e che ora reputo negativa :imparare cioè dai gatti a essere un pò falsa,miagolante,suadente...(ma non ne sono capaceeeeee).
boh.




meljssa
 
inserita il 17/03/2008 15:30:16

- Quindi quello che tu pensi dei gatti è che siano falsi e suadenti ...
o parte di quello che pensi...

La parte bucolica e tranquilla è molto bella e profondamente sentita....e secondo me molto vera nel rappresentarti...anche la tua modalità solitaria ed oziosamente serena...

I gatti morti...si dice, è vero, "fare la gatta morta", di una donna (mai sentito dire infatti fare il gatto morto) che si struscia e fa le fusa per ottenere ciò che vuole.
Mia madre da piccola chiamava me così (ero buonina buonina ma sotto sotto non coglioncella, credo).
A me il gatto (sarà che da 1 anno e mezzo vivo con una gatta meravigliosa ed ora anche con suo figlio) non fa risuonare la falsità, ma il mistero. Un gatto non lo sottometti. Ama il suo padrone (ti assicuro che è così) ma è autonomo, indipendente. Mi ricorda l'inconscio, il femminile e il suo inafferrabile mistero...Mi ricorda la casa Ottava (sarà che la mia gatta è nera), il saper lasciar andare, le morti e rinascite...
Del resto ci sono ben state epoche in cui le donne sono state considerate false e diaboliche incantatrici che portano al peccato...questi retaggi si incidono nel nostro dna più di quanto si possa pensare....

Ma l'immagine di quei gatti è anche come quando metti un fiore tra le pagine di un libro, sono morti ma anche posti come per conservarli...
e ti guardano, ti vogliono dire qualcosa.

Bianco e nero: nello yin e yang rappresentano maschile e femminile nel senso di attivo e ricettivo, le 2 polarità dell'esistere....

Potrebbero quei gatti di cui la strada è lastricata rappresentare tutte le mancate occasioni, le rinunce alla "vita" autentica che si sono compiute?
E ricordare le tante morti attraversate, le tante da attraversare per portare avanti la trasformazione e il progetto...morire alle certezze di ieri, saper lasciare andare...
la morte che necessariamente si mescola alla vita...nell'individuazione dobbiamo integrare l'ombra...
e forse tu la morte/trasformazione/lasciar andare la temi in realtà....(e chi non la teme? alzi la mano)

Come sono gli sguardi di quei gatti? Che vorrebbero dirti secondo te?

Perchè associ la falsità alla qualità del suadente...alla morbidezza? E se fosse "paura" del femminile profondo? Che in sè riunisce la totalità....e un invito a superare quella paura, magari...?

...

Bruna

Bruna
 
inserita il 17/03/2008 16:48:56

- Bruna,ti rispondo a frammenti...(tanto per restare in tema)sulle 4 cose che mi hanno colpito dopo una sola veloce lettura.
La prima cosa è "la gatta morta" non mi è passato proprio per la testa questo paragone semplicemente perchè mi viene da ridere solo al pensarMI cosi...credo che si debba essere portati di natura ad atteggiamenti simili ed io,anche se mi dovessi impegnare con tutta me stessa,non ci riuscirei perchè...sverrei,prima, dalle risate.
Secondo....anch'io ho,da sempre,gatti in casa,sono animali che mi piacciono molto (PS c'è un episodio stranissimo nella mia vita legato ad un gatto,episodio incredibile,quasi magico....)credo che "sentano" molto...
Terzo....leggendo l'accenno alle "occasioni perse"....ho sorriso perchè sinceramente non ho mai lasciato nulla di intentato nella mia vita,negli ultimi 7/8 anni ho fatto cose che mai avrei creduto di fare.
Mi sono presa libertà-esistenziali stupefacenti (per chi mi sta intorno)
esempio:ho lasciato un lavoro ventennale a tempo pieno per un insignificante-sottopagato lavoretto part-time,ho fatto viaggi da sola....ecc,ecc...non vorrei esagerare ma cocciutamente ho ottenuto quello che desideravo realizzando tanti miei piccoli sogni.
Quindi io più che la morte-trasformazione mia temo quella degli altri,questo si.(chiaramentente non la morte fisica ovvio)
Quarto....lo sguardo dei gatti...era terrificante,una maschera di terrore,di paura,NON di dolore o di sofferenza ma di spavento,di sorpresa angosciante (ricordo la bocca spalancata e i denti )
rileggo e valuto attentamente quanto mi hai scritto....chissà cosa inventerò??


meljssa
 
inserita il 17/03/2008 17:36:01

- Quindi i gatti sono terrorizzati,,poverini....

Uhm...pensiamoci...

E l'episodio magico? se ti va di raccontarlo, mi piacerebbe....

Le mie erano ipotesi, vediamo di andare ancora avanti...

(io però riconosco un pò di gatta morta solo nel senso letterale che fingevo di essere morta, cioè come volevano "loro", ma in realtà ero - più o meno - viva; la svenevole non la so assolutamente fare nemmeno io...)

Aspetto le tue prossime riflessioni e intanto ci penso anche io...
Bruna


Bruna
 
inserita il 17/03/2008 22:33:48

- vediamo di procedere per portare chiarezza in questo dettaglio felino lugubre che mi è difficile interpretare.
O meglio,ne ricavo due interpretazioni opposte,bianco e nero,ying-yang,difetti e qualità dei gatti,passato o futuro ??
1 interpretazione
io sono il gatto perchè mi riconosco in alcune caratteristiche:adoro oziare,sono caratterialmente morbida,infinitamente paziente e indipendente (mentalmente soprattutto) e questi lati positivi mi permettono di avere una visione cosi serena e rasserenante del mondo circostante.
Ma camminando,mi vedo morta.(come gatto intendo).
Quindi potrebbe essere una visione futura su un mio modo di essere che sta già morendo.Un presagio.
2 interpretazione
io sono anche il gatto con i difetti che non riconosco:falsa,suadente,strisciante e queste caratteristiche sono sepolte in me e stanno emergendo,riaffiorando dal profondo.
Anche cosi sarebbe una visione futura di un nuovo "essere" che sta nascendo dopo che il terreno è stato calpestato,mosso,sconnesso da chi mi precede,da altri.
Per farla breve però credo che....mi sono un po stancata di essere calpestata perchè sono troppo buona,generosa,paziente,accogliente e FORSE è l'ora che mostri i miei denti aguzzi,il mio lato diabolico,infernale,spaventevole...anche se questa cosa mi spaventa e mi terrorizza.
Scusate il delirio e buona notte a tutti

meljssa
 
inserita il 17/03/2008 22:58:20

- io e un gatto (favola notturna realmente accaduta...per Bruna)
Moltissimi anni fà,esattamente 22,stavo vivendo un periodo faticoso nonostante la mia giovane età (25 anni)
Avevo perso il mio primo figlio al 4 mese di gravidanza e mi occupavo-praticamente da sola-di accudire una persona anziana che viveva con noi colpita da una grave invalidante malattia celebrale.Ero sfinita.
Ho un giardino grande con un vecchio albicocco e una sera,sono scesa in giardino da sola perchè c'erano tante stelle e il cielo era di un colore strano ma bellissimo.Mi sono appoggiata al tronco dell'albero e mi è crollato il mondo addosso in un baleno.Mi sono sentita "senza futuro,senza speranze,senza un domani" e ho iniziato a piangere a dirotto.
E qui,è successa una magia.
Mi è letteralmente apparso un gatto.Sconosciuto,non mio e nemmeno dei vicini,un gatto mai visto.Mi è salito sulle gambe,si è accovacciato e ha iniziato a fare ron-ron.Poi,incredibilmente,ha iniziato a leccarmi le lacrime.una scena surreale nella sua tenerezza.Come se avesse capito la mia tristezza...ricordo di averlo accarezzato a lungo.Poi sono risalita in casa,continuando più serenamente la mia vita.Il gatto si è fermato nel mio giardino per due giorni.Poi è sparito e non l'ho più rivisto.
Com'è strana la Vita,a volte.
Anche i gatti possono incoraggiarti a sperare in un domani migliore.

meljssa
 
inserita il 18/03/2008 09:26:56

- Che meraviglia!

Doppio post, doppio brivido a pelle.
Di piacere profondo, di riconoscimento.

Non penso presagio di morte, semmai certo trasformazione di te come gatto, ma piuttosto rivedo la mia sensazione di qualcosa che si sia lasciato calpestare (io te lo avevo espresso come occasioni lasciate andare, tu me lo confermi come lasciarti un pò caplestare perchè sei morbida e suadente).
Intanto, bello il tuo carettere felino!!
Poi, la "falsità"....anche io, "gatta morta"...non poter essere diretti nell'affermare ciò che si vuole...bè, io ho Marte in Cancro (mi perdoni se il tuo tema non sono riuscita a guardarmelo....?)...poi l'educazione all'occidentale un pò per tuti noi fa il resto...la parte "animale-istintiva-volitiva" va assolutamente addomesticata, domata, a favore dell'autorità - genitori, sistema, stato, salvo poi pretenderla in noi quando fa comodo (devo aver già raccontato di quando mio papà, morto che avevo 6 anni, mi racconta mia madre che un giorno mi voleva insegnare a tirar fuori la "cattiveria" istigandomi a colpirlo sulla testa con un cucchiaio di legno - lo stesso mio babà che però ricordo bene un altra volta mi aveva punito moralmente perchè mi ero ribellata a lui....ebbene pare, perchè io non ricordo, che alfine io l'abbia colpito forte e lui si sia ritirato dal fare quel giochetto con me, forse restandoci male....ih ih ih ....mio padre era un uomo molto intelligente anche se questa storiella lo fa sembrare un pò...scemo....in senso buono....).

Allora, che tu debba tirar fuori i tuoi dentini aguzzi...ECCOME!!!
Abbracciare l'ombra, riflettevo in questi giorni, non può significare farla diventare tutta luce, deve significare abbracciare semplicemente di avere anche i denti aguzzi, qualche volta.....di essere anche ombra....noi abbiamo il mito del solo bianco...dell'essere solo buoni e positivi, proiettando in giro tutto il resto.

Mi pare ottima la tua interpretazione, molto molto costruttiva....togli la parte del presagio negativo....con cui non mi trovi d'accordo...

La storia del gatto magico....è stupenda.
Intanto c'è anche un albero magico: come tocchi il suo tronco lui ti invita a sfogare tutte le tue angosce più profonde, come se attraverso il suo tronco tu le potessi scaricare alla madre terra, tu piangi il tuo dolore, le tue lascrime e la Madre Terra ti manda quel micio...magico...

Un sabato sera che piangevo sola a casa mia di fronte a un episodio di Chi l'ha visto, la mia micia, ancora da pochi mesi con me, che era andata ad accucciarsi sul mio letto comoda, sentendomi singhiozzare i miei dolori assieme a quelli suscitati dalla tivù, accorse guardandomi apprensiva, si fermò un istante sulla soglia per verificare, poi decisa balzò sul tavolo al quale stavo seduta, si accucciò tra le mie braccia consolandomi, finchè non se ne andò quando io, vedendo con quale spirito materno mi si era avvicinata, non mi ero sentita consolata....

Quindi ti comprendo...il tuo micio poi che compare dal nulla....che meraviglioso messaggero...

Grazie della tua condivisione, dai luce al mondo, e alle sue creature, feline e non.

Abbracciare gli alberi e sintonizzarsi con le energie della natura e degli animali è un ottimo modo per guarire le ferite dell'anima...

ti abbraccio forte
Bruna

Bruna
 
inserita il 19/03/2008 10:21:31

- grazie e speriamo che....non passi ancora qualche schiacciasassi a spiaccicarmi.
Visto che gli alberi sono una costante fissa della mia vita e dei miei sogni,mi conviene accucciarmi tra i rami e oziare tranquillamente tra foglie e fiori.....stando lontano dalla strada o dal sentiero....

meljssa
 
 
 
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