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IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - ASTROLOGIA E DINTORNI
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CHIRONE
discussione inserita da Arcangelo |
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ho voluto darmi qualche informazione in più per chirone, in attesa di comprare il libro "Saturno, chirone e i centauri" della Reinhardt, che magari può essere utile anche a voi/noi.
"L’1 novembre 1977, l’astronomo americano Charles Kowal scoprì un piccolo pianeta con un’orbita del tutto eccezionale. Qualche settimana dopo il pianeta fu chiamato Chirone. Nel nostro sistema solare ci sono centinaia di asteroidi - molti fra i quali sono più grandi di questo nuovo corpo celeste, il cui diametro presunto non supera i 160 km. Tuttavia, l'orbita di Chirone, posizionata tra Saturno e Urano, è unica. Chirone impiega circa 50 anni per compiere una rivoluzione completa, e talvolta presenta forti "inclinazioni" verso Saturno o Urano. Il suo cammino è instabile, poiché lo ha percorso probabilmente solo per un paio di migliaia di anni (e, si presume, lo seguirà ancora per altri duemila anni). Nel 1991, Chirone fu classificato come cometa catturata. Gli astronomi non sono riusciti a stabilire in modo unanime se si tratti di un asteroide o di una cometa, così si è deciso di includerlo in entrambe le categorie. La sua posizione può essere calcolata in modo affidabile per il periodo compreso fra il 1500 a. C. e il 4000 d. C. Oltre tale periodo, ogni calcolo è da considerarsi inattendibile.
La maggior parte degli astrologi lo considerano come una sorta di "mediatore" fra i due pianeti e come punto di contatto tra il "Guardiano delle Sfere" (Saturno) e i pianeti esterni.Il glifo a forma di chiave, raffigurato a fianco, è stato ormai ampliamente adottato e costituisce in parte la base d'interpretazione: Chirone rappresenta una chiave di apertura verso i pianeti esterni, nonché verso le sfere della vita che si ritrovano nella storia del personaggio mitologico.
Secondo la mitologia Cronos (o Saturno) si innamorò follemente della ninfa Filira. Sua moglie (Rea) lo colse sul fatto e Cronos, trasformatosi in uno stallone, fuggì. Il centauro Chirone, metà uomo e metà cavallo, fu il frutto di questa unione. Quando Filira vide suo figlio, sentì una profonda avversione e chiese a Zeus di trasformarla in un tiglio. In seguito Chirone si ritirò in una grotta sul Monte Pelion, dove insegnò ai giovani eroi le arti marziali, l’arte della caccia e della musica. I suoi alunni più celebri furono Achille, Ercole, Giasone e Asclepio. La fine della storia contiene un messaggio simbolico: involontariamente Chirone fu ferito da una freccia velenosa del suo amico Ercole. Poiché Chirone era immortale, continuò a vivere con questa terribile ferita incurabile. Quando arrivò il momento della punizione di Prometeo, Chirone chiese di morire al suo posto. Il sacrificio della sua immortalità, lo liberò dal tormento.
Chirone è una figura sia umana, sia animale, che combina gli aspetti oscuri e istintivi della natura con quelli razionali. Astrologicamente rappresenta la saggezza, la pazienza e il dominio sugli istinti oscuri. A causa della sua ferita incurabile, ha una profonda conoscenza della sofferenza in tutte le sue forme. La saggezza che acquisisce attraverso il dolore gli consente di alleviare le sofferenze altrui.
Dall'interpretazione di un bel saggio di Gadamer (1993):
"…Qui, accanto all’aspetto demiurgico del sapere e dell’arte, emerge il dolore contenuto nella comune matrice umana, corporea e mortale, che unisce, al di là dei ruoli, medico e paziente. Per poter curare, il medico non deve mai pensarsi separato dal suo aspetto di paziente. La repressione di questo polo della coppia porterebbe il medico a una soglia pericolosa caratterizzata dalla convinzione di non avere nulla a che fare con la malattia. Analogamente, quando una persona si ammala, è importante che venga alla luce la figura del paziente/medico, cioè il fattore di guarigione interno al paziente, la cui azione curativa è uguale a quella del medico che compare sulla scena esterna. Un medico “senza ferita” non può attivare il fattore di guarigione nel paziente e la situazione che si crea è tristemente nota: “da un lato sta il medico sano e forte, dall’altro il paziente, malato e debole”.
Non occorre certo che tutti i medici si ammalino di cancro… ma lasciare emergere il paziente che ogni medico ha dentro di sé, significa, per il medico, saper riconoscere la propria umanità e avere il coraggio di lasciarla entrare nella relazione col proprio paziente per poterla usare come strumento di cura in alleanza con le risorse che il sapere tecnico-scientifico ci ha messo a disposizione. Significa saper sviluppare quella capacità empatica che rende più facile individuare il sottile confine che esiste fra l’opportuno e il superfluo, fra l’utile e il dannoso, fra il troppo e il troppo poco. Significa saper utilizzare quegli strumenti a beneficio della persona piuttosto che della malattia. Significa saper usare le teorie della scienza e non farsi usare da esse.
Questi sono i temi che emergono dall’esperienza diretta dei “guaritori feriti”.
e ancora, un'altra interpretazione:
"Questo mito ha una grande profondità ed è di grande importanza dal punto di vista astrologico. Come i Centauri, noi siamo in parte animali, istintivi e mortali, e in parte immortali e spirituali. E' significativo che la freccia sia penetrata nella coscia, la parte animale di Chirone. Il mito indica che sono i nostri corpi ad essere feriti, e Chirone nel tema indica dove abbiamo il potenziale di riconnetterci e di integrare la nostra pura consapevolezza spirituale con la oscura saggezza animale. Nelle ultime poche centinaia di anni abbiamo visto la tremenda esplosione dello sviluppo scientifico, che ha permesso alla razza umana di imbrigliare le risorse del mondo a proprio beneficio. Abbiamo perfino cominciato a lottare contro la nostra mortalità, con lo sviluppo uraniano della criogenesi. Stiamo investendo pesantemente nelle ricerche sulla clonazione e sulle cellule staminali e, sebbene questi progressi siano assolutamente logici in una visione uraniana , mancano completamente il bersaglio dal punto di vista di Chirone.
Abbiamo dovuto aspettare gli anni 70 perché emergesse una consapevolezza collettiva che il nostro sviluppo scientifico e tecnologico poteva danneggiare il nostro pianeta e i nostri corpi e che poteva esserci un alto prezzo da pagare. Allora ci fu una nuova consapevolezza della fragilità del mondo, una nuova consapevolezza che il cibo che stavamo mangiando, l'acqua che stavamo bevendo, le medicine che stavamo assumendo, i cavi elettrici che correvano sulle nostre teste potevano avvelenare i nostri corpi.
E' difficile rendersi conto ora che ci sono stati tempi in cui era dato per scontato che tutti gli sviluppi scientifici fossero positivi e che le riserve naturali della terra potevano essere sfruttate a nostro beneficio senza conseguenze. Il tema di Chirone descrive il prezzo che noi paghiamo per aver pensato che siamo immortali e onnipotenti e in pieno controllo di noi stessi e del mondo. Alla fine non possiamo vivere come esseri immortali, dissociati dai nostri corpi animali. In qualche modo, Chirone può essere visto come un'evoluzione di una specie di oscura saggezza che è la controparte della brillantezza e della chiarezza della visione uraniana. E' la parte animale di noi che è fallibile perché soffre e perché è mortale. Chirone è perciò il nostro tallone di Achille, la parte di noi che non può essere curata, dove, in definitiva, noi abbiamo bisogno di accettare le nostre imperfezioni e sviluppare la compassione per noi stessi e per gli altri.
Nel tema natale, Chirone indica dove e come ci sentiamo a disagio e fallibili e dove sentiamo che non siamo accettati o accettabili. In questo senso, Chirone descrive dove e come è probabile che finiamo per fare da capro espiatorio al gruppo, dove mostriamo le imperfezioni che il gruppo sta negando e perciò siamo messi sotto accusa ed esclusi. C'è una forte connessione tra Chirone e la chiamata sciamanica. In tutte le culture e gruppi ci sono sempre state e sempre cui saranno figure sciamaniche che portano il peso dei mali del clan o del gruppo, e funzionano come guaritori del gruppo. Nel tema Chirone sta dove al tempo stesso soffriamo e curiamo, ma la guarigione è a beneficio degli altri e non di noi stessi.
Secondo la legge degli opposti, che è centrale per il pensiero astrologico e psicologico, analizziamo la ferita e la cura. Il fatto che siano opposte implica che sono intimamente connesse e dipendenti l'una dall'altra. E' per questo che usiamo il termine "guaritore ferito". Giusto per rendere le cose un po' più complicate, penso che sia più appropriato vedere Chirone nei termini di una relazione triangolare tra il ferito, il guaritore e il feritore. Essi non sono altro che aspetti della stessa cosa. Così Chirone è ferito nel senso che è dove siamo alienati, messi al bando, vittimizzati e colpevolizzati. Ma è per questo che Chirone ha particolari doti di guaritore, perché noi possiamo essere davvero compassionevoli (che significa "soffrire con") quando possiamo davvero correlarci con la sofferenza di un'altra persona perché è la nostra stessa sofferenza. Ma è anche dove siamo capaci di ferire gli altri, perché, come animali, siamo estremamente vulnerabili quando siamo feriti e più inclini a reagire e attaccare come mezzo per difenderci. Questo è un triangolo piuttosto complesso ma vale la pena di tenerlo a mente.
Ciò che alla fine muore è il nostro bisogno di guarire noi stessi, il bisogno di essere perfetti e senza punti deboli, e il nostro bisogno di essere accettati. In un certo senso, Chirone nella carta descrive dove dobbiamo rinunciare al controllo dell'ego. Nel processo, impariamo ad essere leali alla nostra natura istintuale. Chirone spende una grande quantità di tempo e di energia tentando di curare se stesso, che è quello che facciamo tutti laddove si trova Chirone nei nostri temi, perché è un punto così profondamente sensibile. Cerchiamo di forzare noi stessi a dare la migliore prestazione possibile, di essere forti e potenti dove è il nostro Chirone. Fino a quando tentiamo di "sistemarlo", è probabile che non facciamo che renderlo peggiore, e diventare più difensivi e aggressivi. Alla fine, se siamo fortunati, rinunciamo a questo compito inutile e impariamo ad accettarci come siamo."
naturalmente questo è un piccolo spunto di ricerca, dove possiamo trovare varie chiavi di lettura,magari utili per noi.
un salutone, arcangelo
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RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 32 - Inserisci una risposta a questa discussione |
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A CURA DI |
inserita il 20/02/2008 12:23:45
- Grazie Arcangelo del tuo post.
Come penso tu già sappia, è un tema piuttosto importante per me.
La seconda interpretazione la conoscevo, ma mi è piaciuta in particolar modo la prima.
Io ho Chirone a 12 gradi dell'ariete, congiunto quindi al mio sole a 5 gradi dell'ariete, entrambi in IX.
Quello che posso dirti della mia ferita ...quella che vedo ora, che mi è più facile riconoscere, è proprio il mio essere, il mio essere come sono e anche il mio pensiero ....mi sono sempre lasciata molto schiacciare in questo, o meglio, ho sempre creduto che avessero ragione gli altri invece che io, ho sempre pensato che dovevo essere qualcosa di diverso da quello che sono, perchè così, per la mia presenza, per le mie richieste, per la mia scomodità certo non andavo bene...
Oggi come oggi, credo che quello che mi venga meglio con i miei pazienti forse è proprio appoggiarli nel loro essere, nella loro unicità di essere umano e, in parte, forse proprio anche nel loro pensiero e nel credere in sè.
Non so, perchè certo la mia ferita non è guarita e tante altre ne ho ...perchè se guardiamo gli aspetti del mi sole e del mio chirone ...campa cavallo ...ma certo una di queste è sicuramente ciò che ti ho scritto.
A testimonianza di ciò mi era risultato subito chiaro come sia insorta così calorosamente quando Arabello ha storpiato le mie parole, ha scritto citandolo per mio pensiero ciò che io non avevo assolutamente espresso, visto soprattutto che io intendevo esattamente il contrario di ciò che aveva scritto. ...normale reazione direi, no??!!!
Chi cercherà di storpiare, manipolare ancora il mio pensiero avrà gara dura ...
....è anche vero che avendo ricevuto questo mi sia stato, o forse mi sia tutt'ora facile anche a me, cadere nella tendenza di manipolare il pensiero dell'altro ....chissà??!!!!
Faccio comunque sempre del mio meglio, molto consapevole anche di tutto ciò ...del resto il mio Pluto in III ....mi dà un bel monito e anche però, come sappiamo, coraggio e ottime possibilità di utilizzare proprio la mia ferita per aiutare gli altri feriti dalla stessa .....certo come li posso capire io certo uno che non ha provato ciò non li può capire.
Forse vuole proprio dire questo essere medico!!!!
Del resto se non ci passo io prima come posso essere sicura che quei metodi, quelle "terapie", quei mezzi possano essere veramente efficaci?
Dunque io penso anche, contariamente mi sembra da quanto affermato dal mito, che ci sia data la possibilità di guarire dalla nostra ferita ....del resto che messaggio darei al mio paziente se non posso dirgli: "Io ce l'ho fatta, ce la puoi fare anche tu!!!
Poi indubbiamente i medici, così come gli psicologi, hanno un sacco di ferite perchè sennò non avrebbbero scelto quelle professioni, che molto probabilmente si scelgono per la spinta, molto spesso, inconscia, (sicuramente nel mio caso ....io volevo fare ricerca, neppure guarire gli altri!!!) di volere guarire se stessi.
Dunque ..."la ricerca" (questo volevo fare e questo mi ritrovo, anche se molto diverso da quello che credevo a scutare vetrini e organi) sarà continua ahimè ...guarita una ferita ce ne sarà un'altra da guarire e così via ...ma è anche molto bello tutto ciò, personalmente mi arricchisce tantissimo, sia in termini di conoscenze, ma soprattutto in termini umani ...almeno è ciò che vorrei imparare.
Chiudo, qua ...per il momento ....perchè mi sa che avrò molto da dire riguardo a questo caro mito ...poi io ho il sole in IX casa del sagittario ...e Chirone è anch'egli metà uomo e metà animale....
Grazie ancora per l'interessantissimo spunto di riflessione!
Cari saluti!
Chiara Inesia
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Chiara Inesia |
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inserita il 20/02/2008 13:06:08
- Cara chiara inesia, grazie per il tuo spunto e per la tua risposta. Rileggendoti e rileggendo le fonti che ho postato, mi è venuta un'intuizione, che posto timidamente:
abbiamo detto che chirone è situato tra saturno e urano, e troviamo che il padre di chirone è proprio crono, saturno in persona. chirone "viene" da lui, e saturno, che rappresenta il guardiano delle sfere, rappresenta i limiti e la struttura che impone il super-io, per il mantenimento dell'equilibro della coscienza. chirone, come risolverà il suo dolore incurabile? scambiando la sua immortalità con la condizione di prometeo. prometeo a chi astrologicamente viene accostato? a urano. che rappresenta la fine di chirone. infatti il pianeta si trova tra questi due corpi celesti. superare la condizione di unicità (chirone era l'unico centauro assennato e che dimostrava sensibilità all'arte e alla scienza) con intelligenza e sensibilità, sembra essere l'unica via per giungere alla vera auto-individuazione autentica di urano, che porta poi all'accettazione del diverso, di tutto ciò che popola il cosmo, fino ad arrivare a nettuno che l'accomuna in toto.
la ferita pulsante e l'accettazione della vita mortale come scambio per quel dolore, fanno sì che chirone venga interpretato per essere quel pianeta che fa accettare la ferita primordiale, la ferita per essere nati. infatti vivere è la continua perdita di qualcosa, perchè non siamo nel tutto, c'è sempre qualcosa di limitato, tuttavia l'accettazione di questa condizione sarà quella che porterà ai pianeti transaturnini e verso le vette più alte della condizione di vita su questo pianeta. infatti chirone alla fine ha accettato la sua parte mortale,volendo vivere fino in fondo, e quindi divenendo mortale, per guarire.
osservando la sua collocazione nella ruota zodiacale, andiamo a vedere dove sono possibili collegamenti con il pianeta chirone.
guardando da vicino il passaggio tra vergine e bilancia, osserviamo che il passaggio può far affiorare l'importanza di chirone. saturno come esaltazione in vergine, e urano in bilancia. quindi chirone partirà dal segno visto sempre come guaritore, come olistica espressione dell'Io, come raccolto di esperienze dall'ariete, per arrivare alla bilancia, per creare questo ponte, nel quale egli accetta la sua condizione umana per porre fine alla sofferenza. in effetti, quando il sole tramonta, dopo essere stato allo zenith (leone) si troverà in una condizione dove la propria parte splendente dovrà abbandonarlo: il tramonto, e poi un momento dove le energie del giorno vivranno contemporaneamente a quelle della notte: lì' risiederà la capacità di dialogare tra la nostra parte più conscia e quella inconscia, ma dovremo accettare i nostri limiti in maniera conscia, e soprattutto vederli, non più accecati dalla luce del sole, e giungere alle profondità del nostro essere, ora visibile, tramite la luce incamerata nella giornata, e quella di specchio che giunge da altre posizioni solari che fanno luce proprio in quelle caverne e antri bui che stiamo esplorando.
e con l'arte, la scienza di chirone abbiamo indiscutibilmente delle armi in più, perchè con la sapienza riusciremo a trovare molto più facilmente un punto di contatto tra i due segni, e l'inizio della discesa nei nostri accessi più reconditi e latenti avrà maggiore successo. per una vera trasformazione, che passa attraverso la morte (8a).
un salutone, mi direte se ho esagerato,
arcangelo
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arcangelo |
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inserita il 20/02/2008 13:06:51
- Caro arcangelo,noi due siamo telepatici(a volte...). Avevo intenzione di aprire un post su Chirone,ma tu mi hai preceduto,e con le tue spiegazioni approfondite,hai fatto molto meglio di me,che con Mercurio in ariete,all'ascendente,non sarei stata così profonda.
Bene,l'interesse mi è venuto perchè se ne sta parlando nel forum.Sapevo di avere Chirone in X a 29 gradi del Capricorno,ma non avevo mai guardato se faceva degli aspetti.Così ho inserito l'opzione per i calcoli al computer e mi sono apparse due quadrature nettissime...nere profonde...con il Sole (in 1)e la Luna (in VII)che sono già,ovviamente,in nettissima opposizione.
Allora mi chiedo,anzi,vi chiedo:di che ferita si parla?Mi date una mano a capire?
Grazie e un bacione.
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Stefania Ar/ar |
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inserita il 20/02/2008 13:51:31
- Beh ...ti ho appena scritto che sostengo il pensiero altrui ...come potrei mai dirti che hai esagerato?
::okok::
Il tuo pensiero è giusto perchè tu l'hai pensato e, dunque, giusto per te, per cui sta solo a te avere fiducia in ciò che sostieni, anche aperto ad eventuali critiche costruttive, come mi dà appunto l'idea che sei sempre.
Mi sembra di avere capito ciò che scrivi, ma per capirlo meglio dovrò rileggermelo più attentamente, però di primo acchito mi sembra che anche io mi trovo d'accordo con ciò che hai scritto ....bello ricordarci che origina da Crono, cioè Saturno e che va verso Urano ...questo mi è piaciuto particolarmente.
Ciao!
Chiara Inesia
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Chiara Inesia x Arcangelo |
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inserita il 20/02/2008 13:55:14
- caro Arcangelo,
molto bello questo tuo post.. anche io sto lavorando tanto su Chirone e lo vedo molto diversamente da come lo interpretano gli astrologi italiani..
Quello che è centrale nel mito di Chirone è proprio l'accettazione della ferita e della morte.. accettazione che apre la strada alla rinascita e all'individuazione..
Mi piacerebbe lavorare molto sullo scambio del suo destino con quello di Prometeo, cosa che salva entrambi da un destino immutabile e che, invece, li porta a poter cambiare il destino.
Qui ci vedo proprio l'individuazione come unica vera possibilità di non cadere nel destino eterno... ma di scegliere e di scoprire pian piano che siamo esseri capaci di scegliere e di crescere conoscendoci.
Ti va?
Un bacio Lidia
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Lidia |
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inserita il 20/02/2008 14:35:32
- cara lidia, sono onorato e mi sento piccolo di fronte al tuo invito, ma ci provo.
quello sui cui mi soffermo e in cui mi viene da pensare è che chirone accetta la morte quando è lui a volerla, perchè nelle altre persone lui non l'accettava mai, dato che le curava sempre. secondo me ha capito l'importanza della morte quando (il "caso", il sè?) ha voluto che si confrontasse con una forza così importante. prendendo i fenomeni come collegati, se il guaritore accetta la morte di qualcosa, riesce ad accettare anche il proprio cammino individuale, di rinascita rinnovamento e soprattutto di individuazione. se non muore niente e non c'è stasi, difficilmente si avrà un cammino differenziato dal resto.
con questo si libera da un tormento interiore, da un sentirsi continuamente "prigioniero" e attaccato alla materia (pezzo di roccia del caucaso), ad un supplizio che assume un simbolo infinito (ci è legato attraverso un anello, circolare). si può finalmente liberare ed assumere una visione che va oltre la comune percezione, dando luogo davvero alla libertà individuale.
il tema dell'accettare la morte è secondo me fondamentale, perchè è la rinuncia all'estremo ripetersi delle situazioni. è quel quid che cambia le cose. accettare la morte significa anche accettare la vera vita.io chirone lo vedo come un ponte per qualcosa di più che la semplice esistenza.
ci sarebbe da scrivere tanto..non so se può essere sensato, il tema mi interessa moltissimo,mi dirai se può avere qualche nesso :) grazie, arcangelo
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arcangelo |
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inserita il 20/02/2008 14:38:19
- anch'io per curiosità(come Stefania)ho incluso gli aspetti di Chirone nel mio T.N.....e mi sono leggermente spaventata per l'enorme e inaspettata sollecitazione che riceve.
In V casa trigona Mercurio,Nettuno e A.C. disegnando un bellissimo triangolo blu
ma drammaticamente si oppone a Marte-Plutone e quadra Venere inventandosi un orripilante triangolo rosso
mi accorgo sempre più di come Plutone-Marte congiunti siano contemporaneamente propulsione e freno nella mia Vita.Mi azzardo ad un'ipotesi...i trigoni di Mercurio e Nettuno mi danno una sensibilità che a volte rasenta la sensitività nel percepire il dolore altrui ma poi tutto questo viene sconvolto,travolto dalla violenta determinazione di Marte-Plutone congiunti.
Come se ...fossi in grado di capire,intuire,comprendere ma non sono assolutamente capace di controllare,di moderare,di trattenere il livello della forza che quindi schiaccia gli altri ma soprattutto me stessa.
Grazie a Dio sono un Cancro ascendente Bilancia,se cosi non fosse chissà che sarei...un'arpia!
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meljssa |
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inserita il 20/02/2008 18:08:40
- Vi svelo un segretuccio:anch'io da un pò mi sto interessando al mito di Chirone...fu un flash su tn di un amico su cui facevo" prime prove di trasmissione sapere astrologico" che mi ha incuriosito a cercare meglio quel simbolo
oggi ,non sono al meglio,una stupida febbricciatola offusca un pò,ma volevo dire che partecipo volentieri discussione e vorrei riuscire a dare mio contributo
Oggi solo due spunti-febbriccitanti:
Due aspetti,oltre le varie interpretazioni,mi intrigano di chirone:
-la ferita inguaribile NELLA SUA PARTE DEL CORPO ANIMALE..perchè lì..e non ad es su una parte del suo corpo umano??
-Quel bambino che porta in spalla...
l'immagine greco-romana di Chirone che porta il bambino divino sulle spalle ci racconta anche che due simboli antitetici SOLE E CHIRONE possono -devono lavorare insieme. Nel mito, Chirone è il maestro del bambino, colui al quale è affidata la cura e l'educazione di un principe che diventerà Re. Questa è una immagine ricca e piena di speranza sul ruolo che le nostre ferite incurabili giocano nell'educazione dell'individuo che siamo in processo di diventare. Possiamo trovare qualità di serenità e saggezza che emergono dalla pazienza che mostriamo nei confronti di ciò che non può essere cambiato. Possiamo anche sviluppare aspetti coriacei e di grande resistenza abbandonando così il nostro sentimentalismo, lo stesso che rende tanti idealisti completamente incapaci di realizzare i loro sogni."
Possiamo agire in tanti modi questi due simboli sole/chirone "per necessità" connessi
"Nel mito, quando viene ferito, Chirone si ritira in agonia nella caverna e chiede di morire, cosa che gli è accordata; così passa dalla forma immortale a quella mortale e viene liberato dalla sofferenza. Questo racconto suggerisce che la guarigione di Chirone non riguarda il "raggiungimento" delle cose ma piuttosto la RINUNCIA alla fantasia di sentirci come dei in grado di cambiare ogni situazione. L’accettazione della mortalità è anche l’accettazione dei limiti umani e il riconoscimento della nostra vulnerabilità.
Tutti abbiamo qualcosa non solo delle aspirazioni di tipo solare ma anche della distruttività del centauro selvatico; e nel mondo di Chirone nessuna auto-purificazione può ripulirci dalla nostra umanità o guarire le ferite dei nostri ideali disillusi.
Soltanto l’accettazione dell’imperfezione e dell’ingiustizia, in noi stessi e nella vita, può permetterci di comprendere e far pace con le cose che non possiamo cambiare né riscattare."
Sono anch'io convinta che è nello SCAMBIO con Prometeo una chiave decisiva e interessante per capire una sintesi esplicativa del mito-chirone
anche se sento che chirone va OLTRE il ns concetto di morte,oltre l'accettazione umana....
E' un OLTRE che ,mi ripiglio un pò.,e provo a parlarne con voi..così finalmente scopro se sono deliri o...
a presto.. appena tachipirina-chirone guarisce mie ferite
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naja |
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inserita il 20/02/2008 18:30:49
- Aggiungo un DELIRIO
Il mito della Sirena-Lidia hai letto quell'articolo?...forse folle ma c'era un'intuizione a mio avviso interessante:
la presenza della cellula procariote nel simbolo che vede metàanimale/umano
E chirone quella cellula la contiene ma SFIDA "SAGGIAMENTE" LA SIRENA...il simbolo si è voluto..
Un altro delirio
Acangelo parli dell'ANELLO.....
ti posto una definizione della cellula procariota
le cellule procariote (pro:prima e Kàryon:nucleo) sono cellule prive di un nucleo ben definito e delimitato dalla membrana nucleare, gli unici organuli intracellulari presenti sono i ribosomi.
Descrizione Le loro dimensioni sono dell'ordine di pochi micron, L'interno non è suddiviso in organuli da membrane, anche se alcune funzioni metaboliche, come la respirazione e la fotosintesi, sono associate ad invaginazioni e ripiegamenti della membrana cellulare, chiamati mesosomi.
Il genoma cellulare è più semplice di quello delle cellule eucariote e costituito da una sola molecola circolare di DNA, a cui si aggiungono eventuali repliconi autonomi. È assente la membrana nucleare. Il citoplasma delle cellule procariote contiene: • il DNA,CONTENUTO NEL CITOPLASMA IN FILAMENTI A FORMA DI ANELLO • i ribosomi, che producono le proteine A differenza della maggior parte degli eucarioti, la membrana cellulare dei procarioti è quasi sempre circondata da una parete cellulare. La parete cellulare ha funzione protettiva contro la pressione osmotica qualora la cellula si trovi in ambiente non isosmotico e per mantenere la pressione di turgore.
deliri da Giove accudito da mercurio che lo vuole ingozzare di medicine e lui Giove sputa e con gli occhioni dice..ma come sono cattive ma servono???
preferirebbe due lasagnuccie alla bolognese
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naja..aggiunge |
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inserita il 20/02/2008 18:57:34
- Lidia pensaci
perchè proprio Chirone...che educa esculapio..etc etc---perchè chirone-medicina..le ns cellule???????
E davvero un delirio analizzare in divenire
SIRENA/CHIRONE....simbolicamente
Bacietti mielosissimi e grazie tuo post antro
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naja chiede lumi a Lidia |
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