Trascendenza indica qualcosa che va oltre, oltre i sensi, oltre la realtà, oltre la mente e oltre i pensieri.
La psicologia sostiene che il termine trascendenza è molto adatto a definire esperienze che travalicano i nostri abituali livelli di attività funzionale e, pertanto, a noi sembrano un po’ misteriosi.
L’astrologia colloca la trascendenza in casa dodicesima e la affida al pianeta Nettuno e, spesso, questi due simboli vengono visti come “perdita di sé, come illusione, come alterazione di coscienza” e, in pratica, fino ad alcuni anni fa, le connotazioni erano praticamente solo negative; questo conferma che tutto ciò che la coscienza non riesce a prendere in considerazione viene considerato “misterioso, oscuro, non connotabile, quindi, a-normale o para-normale”.
Però, la religione, la filosofia, la psicologia, l’astrologia e la teologia non fanno altro che ricordarci che esiste una dimensione trascendente ovvero c’è un mondo molto più ampio di quello che vediamo e percepiamo: quello è solo la punta di un grandissimo iceberg.
La vita spirituale o religiosa, consiste dunque semplicemente nel credere che esista un ordine non visibile e che il nostro bene supremo sia semplicemente entrare in armonia con esso, adattandosi ad esso.
Questo modo di intendere le cose ci ricorda che quello che noi vediamo del mondo, il mondo tangibile, materiale e sensoriale è una parte piccolissima, forse infinitesimale, della totalità. |