Sono prevalentemente due: Anoressia e Bulimia, anche se in genere anche l’obesità può entrare in questa cateria.
Si chiamano in questo modo perché l’oggetto del desiderio o del rifiuto è il CIBO.
Le dinamiche alimentari - almeno inizialmente - si possono nascondere dietro alle diete, dietro al culto di una immagine “di moda” e spesso anche dietro ad un ideale assolutamente falsato di “salute e di fisicità” accettato e ostentato da tutta la nostra società occidentale.
In effetti, uno dei grossi problemi della nostra epoca è quello di aver perso il senso del benessere del corpo per cui molte persone si privano praticamente di qualsiasi forma di gratificazione non per una questione di “salute”, ma per una questione di “immagine”; moltissime persone non pensano a “sentirsi in forma”, ma solo ad “apparire in forma”, ovviamente poi, l’ideale a cui si ispirano è quello alla moda, quello delle modelle per intenderci, per cui vogliono un corpo magro, tonico, elastico e muscoloso, possibilmente compatto, in grado di muoversi a comando: in poche parole trattano il loro corpo come se fosse una macchina che deve risponde ed eseguire ciò che la testa impone e, soprattutto, un corpo che non deve mostrare cedimenti o imperfezioni. Ovviamente la fame può essere considerata un grande cedimento.
Le due principali dinamiche alimentari vanno sotto il nome di anorexia nervosa”; in essa si trovano due sottocategorie di persone:
- quelle affette da bulimie e vomiti in cui i soggetti presentano iperfagie incontrollate accompagnate da comportamenti che tendono a prevenire con mezzi assolutamente efficaci anche se dannosi l’aumento di peso non voluto: tra questi il vomito provocato, l’uso di lassativi e diuretici e l’iperattività fisica;
- quelle invece affette dal tipo restrittivo in cui non ci sono episodi di iperfagia ne’ comportamenti compensatori, ma solo una continua e graduale rinuncia al cibo.
Queste patologie sono in continuo aumento nei paesi occidentali mentre sono praticamente assenti nei paesi del terzo mondo, in Asia e in Sud America.
E’ evidente dunque che da un lato si inseriscono nelle patologie dei paesi in cui regna l’abbondanza: infatti, dove c’è carenza di cibo sono sconosciute, dall’altro invece è evidente che c’è qualcosa di perverso nei sistemi di vita di questi paesi che urla attraverso queste sindromi.
Un altro punto da sottolineare è che si tratta di malattie che non hanno cause organiche: nonostante i molteplici sforzi e i più moderni strumenti di analisi non si sono riscontrate alterazioni patogene ne’ degenerazioni dei tessuti o delle cellule: in pratica questo da’ la certezza che l’anoressia e la bulimia sono malattie con cause psichiche in cui la personalità dei soggetti interessati, la loro interpretazione della realtà e la costellazione familiare giocano un ruolo decisivo nel portarle ad esprimersi attraverso questo sintomo. |