VOLTA CELESTE

Fin dalla notte dei tempi l’uomo ha guardato il cielo…in una sorta di grande rapimento in quanto dal cielo giungevano le sue potenzialità vitali: la luce, il calore, l’energia.. e il nutrimento.
E’ chiaro che l’uomo guardando al cielo indichi dunque qualcosa di superiore.. di infinito, quindi qualcosa che può essere visto come la sede della Divinità che, ovviamente, abita una realtà superiore.
Per questo ogni uomi aspira all’alto.. e considera buone le cose che stanno in alto e difficili o infine le cose che stanno in basso.. dove, manco a dirlo regna l’oscurità.
L’alto però ha sempre rappresentato il mistero da svelare e, proprio per “puntare” verso l’alto si sono realizzate colossali opere che sembravano sfidare il cielo.. o comunque tendere ad esso.
Prima delle opere l’umo usò le pietre…e nella fattispecie i “menhir”, giganteschi megaliti puntati al cielo..
Successivamente sono arrivati i templi che si alzavano sulle colline.. anch’essi alti e sempre in posizioni “alte”-
Nel tempo sono arrivate opere avveniristiche dalle strutture architettoniche vi via sempre più azzardate.. pensiamo ai grattacieli..ma possiamo andare ancora più in la’ e pensare al fascino che ha lo spazio nei nostri giorni.. spazio che ci consente di sognare creature strane, che giungono dalle galassie lontane, con strane forme.. ma sempre lontane e distanti da noi.

Tecnlogia a parte, l’uomo però da sempre ha cercato di superare i limiti imposti dalla natura e attraverso la spiritualità si è cercato sempre di avvicinarsi a Dio e al cielo con simboliche “ascesi”, raffinate salite frutto di rapimenti estatici.