E’ un principio archetipico, un modello interno che generalmente si attiva indipendentemente da noi intorno ai 18 anni, età in cui si comincia a lottare per l’individuazione.
Per Jung l’eroe è uno dei 7 archetipi principali che abitano la nostra psiche.
L’eroe viene sempre visto come “maschile” in quanto incarna un principio maschile, di affermazione, di realizzazione e, in parte, è anche un archetipo che tende a portare l’uomo verso la sua parte divina, integrando la parte terrena, ma vivendo per un significato superiore.
Questo significa che anche le donne anche l’archetipo dell’eroe nel momento in cui si affaccia la loro individualità per essere scoperta e vissuta.
L’eroe è colui che lotta contro una vita “collettiva” che lo relegherebbe a non esprimere la sua legge e, quindi, deve combattere la parte istintiva ed emotiva che lo vorrebbero relegato alla legge del karma e a quella dell’eterno ritorno.. tipica della Luna e del matriarcato; per l’eroe il simbolo centrale è il SOLE ed è ad esso che guarda come a colui che sta al “centro” e che tiene insieme e tiene rapporti con tutto ciò che sta attorno a lui.
In pratica l’eroe che si individua rappresenta il viaggio dell’IO che si differenzia dal SE’ (che è il mondo dell’inconscio collettivo), trova la sua strada, lotta per non essere reinglobato e, infine compie il processo di individuazione.. che lo riconsegna.. in una situazione di coscienza differenziata al SE’ con cui riallaccia il dialogo.
L’eroe è sempre figlio di un genitore divino e di un genitore mortale..(ovvia rappresentazione delle due parti di noi), ad un certo punto il genitore divino.. gli suggerisce che lui ha un “destino speciale da compiere” ma perché questo accada deve mettersi sulla strada che lo porterà a conoscersi.. deve, in pratica, mettersi in viaggio.
Il viaggio è spesso desiderato in quanto l’eroe ha sempre condizioni difficili in casa.. in genere è emarginato oppure è perseguitato; per questo si mette in viaggio e generalmente quando parte gli consegnano qualcosa che gli servirà nel percorso. Quando le prove sono troppo dure e sta per soccombere.. l’eroe viene quasi sempre “salvato” dall’intervento del genitore divino che, a quel punto, gli consegna qualcosa di “magico”.
L’eroe che la può fare solo se riesce a mettersi in contatto con la sua parte divina che ha in sé i poteri eccezionali.
L’eroe rappresenta le qualità umane più elevate e nobili.. e, per questo, quando le raggiunge, trova anche l’intierezza e la completezza.. quello che nei miti viene indicato come il “regno, la principessa, il tesoro” che, in pratica è la ricompensa.
L’eroe che si compie diventa un “modello” che creerà altri eroi e, infatti, nel mito si dice che l’eroe fonda la sua dinastia… di uomini unici e speciali.
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