Disciplina che stabilisce che psiche e corpo sono stretamente legati e si influenzano tra di loro in una sorta di continuum. Questo è il territorio che intende esplorare la “medicina psicosomatica” che non si colloca ne’ nella psicologia, ne’ nella medicina, ma vuole collocarsi in alternativa nel senso che questa nuova disciplina prende a modello l’idea di un “continuum” tra la materia e la psiche, in cui non è possibile fare divisioni o separazioni, in quanto un disagio, un qualsiasi complesso psicologico avrà anche delle manifestazioni corrispondenti sul corpo: prendiamo ad esempio uno stato prettamente psicologico come l’aggressività : il soggetto è colpito da un improvviso disagio che mette in azione la sua aggressività e cio’ lo porta ad una difficoltà ad esprimere in maniera pacata e corretta le sue ragioni (in pratica il soggetto ha problemi con la sua autoaffermazione e questo significa che puo’ o affermarsi troppo oppure non affermarsi affatto).
Nel momento in cui lui prova questo disagio, comincerà a sentire una serie di manifestazioni nel suo corpo dovuti all’entrata in circolo di adrenalina: arrossamenti, muscoli che si tendono, aumento della frequenza cardiaca, prurito alle mani, difficoltà ad esprimersi in modo chiaro e diretto e ciò è dovuto al fatto che l’aspetto conflittuale si manifesta sia nella psiche che nel corpo, e, i due ambiti evidenzieranno il problema ognuno con il proprio specifico linguaggio.
Tutto cio’ perche’ noi possediamo un Se’, una specie di Ente centrale che istante dopo istante lega le immagini psichiche a quelle fisiche. Questo ci riporta ad un concetto molto caro a Jung: quello di “archetipo”: per lui, l’archetipo non può manifestarsi su un solo piano ragion per cui, se prendiamo come assunto il fatto che all’interno abbiamo un archetipo di “ordine-struttura” , questo si manifesterà su entrambi i piani perché essi sono una totalità. |